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L’Haiku, la poesia che cura

Il benessere psichico di Franco Zadra

L'haiku, poesia che cura

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Una cosa di cui serve fare continua memoria, soprattutto a beneficio delle famiglie, anche se ormai pare un'assodata acquisizione nell'approccio terapeutico ai soggetti con disturbi alimentari, in Italia seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali, è che questi «non sono capricci – come scriveva su un quotidiano una giovane uscita dall'anoressia dopo 10 anni di alti e bassi fino a trovarsi a «un filo dalla morte» -, non sono un voler essere più magri, ma è un dolore dell'anima e un disperato urlo di aiuto! Non lo si cura solo mangiando, ma dando voce ai propri pensieri, affidandosi a professionisti!». Per questo la poesia haiku si sta dimostrando un efficace supporto terapeutico, adottato persino da qualche Asl in Italia.

Si è da poco conclusa a Torino l'ottava edizione della kermesse “alternativa” Robe da matt* 2021 che pone l'accento sul benessere psichico anziché sulla malattia, con l'obiettivo di proporre in particolare agli operatori sanitari, ma a tutti gli utenti della Rete, le più recenti innovazioni in tema di salute mentale, focalizzando l’attenzione sulle “buone pratiche”, obbedendo al mandato che il Piano della Prevenzione Regionale Piemontese e l’Asl Città di Torino rinnovano ogni anno, invitando i servizi a promuovere azioni di sensibilizzazione su temi particolari raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Tra le novità di quest’anno, registrato in un Live di FaceBook, un webinar dal titolo “Poesia che cura: l'haiku nella medicina narrativa”, con la partecipazione di Simonetta Marucci, endocrinologa e ricercatrice che in un ospedale pubblico di Todi cura da 15 anni disturbi alimentari femminili anche con l’ausilio della poesia haiku, e di Mario Bolognese, scrittore, che conduce laboratori di introduzione all’haiku. Nell'occasione dell'evento ha anche presentato il suo secondo libro su l'haiku, “Haiku dalla terra bambina”, Edizioni del Faro, Trento, «nel quale – dice Mario Bolognese - seguendo il consiglio di Gaston Bachelard, rivivo la mia infanzia facendone una “poetico-analisi” in haiku». L'haiku è un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo, composto da tre versi per complessive diciassette “more” o suoni (non sillabe), secondo lo schema 5/7/5, che la dottoressa Marucci fa comporre con un certo successo terapeutico, alle adolescenti con disturbi alimentari, e Bolognese compone di suo, avvicinando a questa abilità espressiva bambini e bambine, anche facendo disegnare loro quello che lui chiama “il paesaggio emozionale interno”, coinvolgendo anche genitori e insegnanti, «non tanto con l'intento – dice Bolognese – di produrre haiku, perché ciascuno deve trovare la sua strada, ma solo come introduzione all'haiku per mettersi alla scuola di bambini e bambine, capaci di vibrare con l'Universo e diventare quello che vedono. Il mondo adulto ha una chiara difficoltà di vedere il mondo interiore che affiora dal disegno libero di bambini e bambine, ma lavorando sulla bellezza, e non sul giudizio, di quella emozione diventata paesaggio la persona trova da se un percorso che è di guarigione». Per la dottoressa Marucci, «impegnarsi in un esercizio mentale per esprimere in un piccolo spazio le proprie emozioni, attraverso lo schema 5/7/5, ha un primo fondamentale effetto terapeutico in chi soffre di disturbi alimentari, dove la caratteristica principale è la presenza di un pensiero ossessivo che invade la mente e non lascia spazio ad altro, poiché porta a eliminare il superfluo e quello che non serve. Una meditazione sulla parola che si rivela estremamente utile». Nel corso del webinar, da vedere e rivedere, Marucci e Bolognese portano molte interessanti considerazioni sulla pratica terapeutica della poesia haiku, non solo rispetto all'ascolto delle adolescenti colpite da disturbo alimentare, ma anche al riguardo degli operatori che, per essere efficaci e portare aiuto ai pazienti, devono anch'essi avere consapevolezza del loro mondo interiore e conoscere bene le loro emozioni. È possibile contattare Mario Bolognese per laboratori di introduzione all'haiku, scrivendo a canticocreature@gmail.com.

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