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Enzo Celli e il life coaching
Società oggi
di Veronica Gianello
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Tutto quello che ci serve è già dentro di noi: Enzo Celli e il life coaching
L’abbiamo aspettato tanto questo nuovo anno. Talmen te tanto che ora che si sta facendo strada, giorno dopo giorno, ci sentiamo bloccati dal suo passo veloce e deciso. Abbiamo avuto così tanta voglia di correre, di uscire, di fare, di andare che tutto questo accumulo di desiderio, questa dispensa di energia pronta ad esplodere, sembra svanire di colpo quando finalmente davanti a noi si apre quella porta troppo a lungo chiusa. Non ci sentiamo pronti. Questo salto nel vuoto, zavorrati delle aspettative che ci siamo creati per il nuovo anno, ci spaventa. Restiamo sulla soglia, e se non riusciamo a saltare iniziamo a porci delle domande, a dubitare, spesso addirittura a darci colpe, a dirci che il problema siamo noi. Forse ci stiamo solo ponendo degli obiettivi che non ci rispecchiano, forse non ci siamo nemmeno posti degli obiettivi. Non possiamo sempre pretendere di fare tutto da soli, ci sono altre soluzioni, altri percorsi da intraprendere per farci uscire da questo circolo di negatività e insoddisfazione. La figura del life coach ci aiuta proprio in questo: a fugare i dubbi su noi stessi, a prendere decisioni, ad aprire la strada verso la realizzazione di sogni e obiettivi. Non fa il lavoro per noi, non ci dà le risposte che cerchiamo, non ci cura con terapie mediche. Il life coach pone domande chiave che ci aiutano a capire cosa ci fa stare ancora lì sulla soglia, e cosa possiamo fare per superare blocchi e convinzioni. Questa figura è estremamente diffusa nel mondo anglofono, particolarmente negli Stati Uniti, dove già dagli anni ’90 inizia a diventare parte integrante dello staff della grandi aziende. Oggi si coglie il suo valore anche a livello personale, ed è diventata una presenza molto comune nel percorso di crescita personale dei singoli individui. Da qualche anno, non senza la nostra classica iniziale reticenza, anche in Italia stiamo iniziando a capire l’importanza del ruolo del life coach. Se ne avvalgono ormai stabilmente aziende, compagnie e atleti, e in tempi più recenti si sta ampliando la platea di utenti che, singolarmente, iniziano percorsi di life coaching per cercare di lavorare su quegli aspetti che non ci permettono di realizzare i nostri obiettivi o di vivere una vita che ci soddisfi. Eppure il life coaching non è uguale per tutti, ognuno ha i propri bisogni, i propri tempi di crescita e le proprie motivazioni. A farsi carico di questa diversità, fornendo approcci estremamente stimolanti e vari, che vanno ben oltre un’idea di un life coaching omologante, troviamo in Italia la figura di Enzo Celli. Enzo Celli è regista, autore di danza contemporanea ed educatore.
Enzo Celli
Dottore in Scienze Motorie indirizzo Psicologico, svolge il suo lavoro di Personal Coach Certificato tra i danzatori professionisti di New York dove vive stabilmente dal 2018. È uno dei pionieri dell’applicazione delle neuroscience al training di danza contemporanea; il suo sguardo internazionale e la sua esperienza lo rendono uno dei life coach più apprezzati in Italia e all’estero, anche al di fuori dell’ambito artistico. Le sue competenze gli permettono oggi di mettersi davvero a servizio della sua comunità. Il lavoro di Enzo Celli non è mai frammentario: si sviluppa in maniera organica e coerente, mirando sempre a portare nutrimento. Questo termine è la base attorno cui ruota tutta la sua idea di crescita personale. Come scegliamo di mangiare ciò che ci fa bene, così dobbiamo nutrire anima e spirito. Il desiderio di creare qualcosa di veramente utile e funzionale, lontano da logiche dettate dall’apparenza, è stato particolarmente chiaro quando, lo scorso marzo, ci siamo ritrovati ad affrontare la pandemia. In quel momento Enzo Celli si è fatto avanti per tutti, senza sapere se e quali risposte avrebbe ottenuto. Sono esempi di impegno e generosità come questo che ci hanno permesso di trovare positività in un momento di crisi. Da marzo ha iniziato un seguitissimo appuntamento online: un meeting motivazionale gratuito che incontra il mondo. Si chiama ‘the TALK’, ed è un momento di condivisione e riflessione che fornisce stimoli e strumenti per affrontare il futuro post-pandemico. È inoltre autore di uno dei podcast più seguiti in Italia, ‘Orbo Novo’, e con questo stesso nome, ha fondato qualche mese fa un blog di crescita personale. Il life coaching, per evitare di sembrare inconsistente e per diventare davvero sostegno e guida, dovrebbe fare questo: stimolare, chiedere, accompagnare con ogni mezzo possibile. Non può essere un percorso unidirezionale: deve necessariamente ampliare i propri orizzonti, aprire una relazione e creare un percorso di fiducia organico e coerente. Deve farci comprendere la potenza di ciò che abbiamo già dentro di noi. Deve, per l’appunto, nutrire.
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Società oggi
Si ringrazia Enzo Celli per la gentile concessione delle foto tratte dal suo archivio personale
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