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Per imparare la lingua dei segni

Didattica, educazione e comunicazione

di Chiara Paoli

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Per imparare la lingua italiana dei segni

“Tutto è iniziato per colpa di quello spilungone, di Matteo. È nato dalla tenacia, dalla voglia di comunicare, dalla caparbietà con la quale, per ore e ore, cercavamo assieme di capire ciò che volevamo dirci a vicenda. Abbiamo letteralmente consumato libri e imparato quasi a memoria il susseguirsi delle loro pagine. Da qui l’idea. Conciliare la passione e competenza grafica di Samuele con l’esigenza rilevata nel nostro lavoro: un dizionario di segni illustrato, uno strumento didattico, educativo e comunicativo che coniughi immagine, parola e segno LIS e che sia consultabile e utilizzabile in completa autonomia senza mediazione alcuna.” Queste le parole della prefazione di Iris Piva alla pubblicazione di Samuele Maranelli, “Di-Segni LIS – Nuove parole su tecnologia, natura, scuola e quotidianità”, volume pubblicato da edizioni31 con il patrocinio dell’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi – Onlus sezione provinciale di Trento. L’idea di questa pubblicazione si affaccia nelle menti di Samuele e Iris circa cinque anni fa, quando si sono ritrovati a lavorare assieme con Matteo, un ragazzo che negli anni aveva interiorizzato solo pochi segni e quindi comunicava attraverso un abbecedario della lingua dei segni, che però si è rivelato povero, contenendo solo le parole più comuni. Questo progetto prende avvio concretamente tre anni or sono, partendo proprio dall’esigenza pratica di operare a scuola con bambini e ragazzi affetti da sordità, per cui era necessario avere uno strumento utile soprattutto in due fasi dell’apprendimento: per imparare a riconoscere il segno (osservando il disegno) e successivamente a scrivere la parola. Questo volume è una sorta di dizionario o Abecedario della Lingua dei Segni italiana che propone disegno, segno e parola scritta. Il testo è opera di Samuele Maranelli, che si è occupato anche della parte grafica, con il supporto e la consulenza di Iris Piva che ha fornito un’analisi delle parole ad alta frequenza della lingua italiana, ma al suo interno vi sono anche parole a media e bassa frequenza. Uno strumento utile a coloro che operano nel settore, ma anche un prezioso aiuto per adulti stranieri affetti da sordità o per i genitori che hanno bambini sordi in età prescolare o all’inizio del proprio percorso di studi. Il manuale si rivela un testo pratico e indispensabile per chi si approccia allo studio della lingua italiana dei segni (LIS). Per lavorare con i sordi stranieri sono utili le immagini contenute nel testo, che aiutano anche nella conoscenza della lingua italiana. All’interno del volume anche alcune curiosità che riguardano la sordità e il mondo della Lingua Italiana dei Segni utilizzata dai Sordi. La sordità appare ancora oggi come un’handicap intangibile, quasi invisibile, se non si ha un contatto diretto con persone sorde, non si ha idea di quelle che sono le loro difficoltà quotidiane. Appare difficile soprattutto capire le loro difficoltà di comunicazione e socializzazione; l’intento di questo testo è anche quello di sensibilizzare le persone su questa disabilità che passa spesso inosservata. Un libro adatto a tutti e che mira ad abbattere le barriere comunicative.

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