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Archelogia televisiva: Indiana Jones

Alle origini dell’archeologia televisiva

INDIANA JONES

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di Chiara Paoli

Quarant’anni fa nasceva un mito del cinema, ma soprattutto l’archeologia entrava nelle case di chiunque come qualcosa di spettacolare e avventuroso con il film “I predatori dell’arca perduta”. In questo primo episodio il maggiore Eaton presenta così il protagonista: “Dottor Jones, abbiamo sentito parlare molto di lei: professore di archeologia, esperto di occultismo, e, come dite voialtri? Ricercatore di antichità rare.” Quanti di noi dopo aver visto in TV Indiana Jones, hanno sognato di diventare un giorno a loro volta ricercatori di tesori perduti? I quattro film di questa Saga hanno visto Steven Spielberg quale regista, ma sono dovuti al grande genio di George Lucas, ideatore anche della famosa epopea di Guerre Stellari, il celebre protagonista è invece Harrison Ford, selezionato a meno di un mese dal primo ciack, ma già noto per la sua apparizione nelle vesti di Ian Solo. In realtà per il ruolo del dottor Jones era stato scelto Tom Selleck, che all’ultimo diede forfait, a causa dell’esclusiva che lo vincola alla CBS, per la serie TV Magnum, P.I. Il personaggio immaginario, che sembra possa aver preso spunto dalla figura del celebre archeologo veneto Giovanni Battista Belzoni, che nel XIX secolo ha esplorato le antichità egizie, anche se quest’ultimo non è mai stato un professore. Il “gigante del Nilo”, che aveva un’altezza di circa due metri, si esibiva nei teatri inglesi nelle vesti di “Sansone Patagonico» oltre a mettere in pratica le conoscenze di idraulica apprese a Roma. D’altronde lo studio è solo una parte del lavoro dell’archeologo, come viene ribadito nel quarto film del-

Giovanni Battista Belzoni (da Informagiovani Italia)

la serie “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo”, perché ci vuole anche la pratica: “Se vuoi diventare un bravo archeologo, devi uscire da questa biblioteca!” Farà sorridere alcuni pensare che lo sceneggiatore abbia ammesso di aver preso ispirazione dagli avventurosi fumetti di Paperon de’ Paperoni, scritti da Carl Barks di cui George Lucas era un appassionato lettore. Il primo film della saga, riprese infatti le vicende disegnate nelle storie “Zio Paperone e le sette città di Cibola” e “Zio Paperone e l’oro di Pizarro”. Doppia personalità elegante e irreprensibile professore, ma anche atletico avventuriero, abilissimo nella lotta corpo a corpo, ma con qualche piccolo difetto, la fobia per i serpenti, che lo rende più umano. Henry Walton Jones Junior, d’altra parte è pur sempre uno studioso di una certa levatura e ciò traspare dalla sua grande capacità di parlare e scrivere molteplici lingue, sia antiche che odierne. Caratteristica che si contrappone alla sua abilità fisica nell’uso della frusta, che usa come una liana per riuscire ad attraversare gole profonde, per immobilizzare il nemico e disarmarlo. Tra i cattivi che Indiana Jones deve affrontare ritroviamo più

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