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Attualità e notizie valsuganotte: RiApiamo

Attualità e notizie valsuganotte

di Franco Zadra

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RiApiAmo!

Una interessante iniziativa di Apt Valsugana per valorizzare l’apicoltura del territorio e inserirla a pieno titolo nelle dinamiche di sviluppo sociale e promozione turistica a 360° che l’Amministrazione comunale appoggia convintamente.

Non si conosce la data di nascita di Anton Janša, avvenuta a Carniola in Slovenia nel 1734, ma il 20 maggio di quell’anno, secondo i registri parrocchiali, fu certamente battezzato. Pittore di talento si appassionò presto all’apicoltura. Suo padre aveva più di cento alveari a casa e gli agricoltori vicini si riunivano spesso per discutere di agricoltura e apicoltura. Nel 1769 Janša iniziò a lavorare a tempo pieno come apicoltore e un anno dopo divenne il primo insegnante di apicoltura dell’impero austroungarico. Ha allevato le api nei giardini imperiali (Augarten) e ha viaggiato per l’Austria presentando le sue osservazioni sullo spostamento degli alveari su vari pascoli. Per questo, dal 2017, ogni 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api. In questa stessa data, l’Apt Valsugana, accogliendo la proposta di Walter Arnoldo, presidente Asat, ha voluto in conferenza stampa, presenti oltre ad Arnoldo, Monica Moschen, assessore al turismo del Comune di Levico Terme, con l’assessore Paolo Andreatta, e Roberto Crivellaro, vicepresidente di Apt Valsugana, assieme al presidente

Denis Pasqualin (da Green Week 2021) Walter Arnoldo, presidente Asat

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Denis Pasqualin, partecipare a tutta la popolazione il fatto sorprendente che le api, “amiche” del Comune grazie a una recente delibera promossa dalla maggioranza, spostandosi da un fiore all’altro, raggiungono e impollinano più di 170 mila specie vegetali, garantendo così la biodiversità nell’ecosistema. Senza di loro, la produzione dei frutti della natura sarebbe molto più lenta. Scopriamo così che dall’attività delle api e di altri impollinatori dipendono l’88% delle piante da fiori selvatiche e l’80% delle 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria. «Per questo – ha detto il presidente Pasqualin – questo progetto vede coinvolti tutti gli operatori del territorio, dal turismo all’agricoltura, dagli albergatori agli artigiane e industriali e con la visione illuminata di un’ amministrazione che mostra di crederci concretamente». Il valore delle api è inestimabile se si considerano, per esempio, che le sole api selvatiche si compongono di oltre 20.000 specie di animali, da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa. Apt Valsugana si allinea a quelli nel mondo che prendono sul serio il grido d’allarme che da anni denuncia lo stato di pericolo in cui versano le api, con tassi di estinzione aumentati da 100 a 1000 rispetto a quelli naturali, a causa dell’impatto delle attività umane, in primis, agricoltura intensiva, monocolture, pesticidi, inquinamento, e cambiamenti climatici che anticipano le fioriture. Prioritario è il sostenere lo sviluppo delle attività apistiche in maniera diffusa sul territorio, come opportunità di reddito e inclusione sociale, come anche includere e incrementare nella pianificazione del verde pubblico la coltivazione di specie vegetali gradite alle api; porre grande attenzione ai trattamenti sulle alberate cittadine, da evitare in fioritura e in presenza di melata; ridurre progressivamente, fino a eliminarlo, l’uso di erbicidi nella manutenzione dei cigli stradali e negli spazi verdi pubblici; promuovere una riflessione sull’utilizzo degli agro farmaci in agricoltura e sul loro impatto sull’ambiente e sulla salute, e su possibili strategie di valorizzazione e salvaguardia del territorio che passino attraverso il recupero e l’adozione di buone pratiche agricole incentrate sulla sostenibilità; far rispettare le leggi che già vietano di trattare con insetticidi (fatta eccezione per i vari ceppi di bacillus thuringiensis), acaricidi ed erbicidi le colture arboree, arbustive, erbacee, ornamentali e spontanee durante il periodo di fioritura della specie trattata, dall’apertura dei primi fiori fino alla completa caduta dei petali e vieta a chiunque consigliare o prescrivere tecniche fitoiatriche in contrasto con quanto prescritto dalla vigente normativa; intraprendere un’azione di lotta alle zanzare concentrandosi sulla prevenzione e privilegiando interventi larvicidi basati sull’uso di prodotti biologici (a base di Bacillus thuringiensis israelensis); promuovere e sostenere iniziative a sostegno dell’apicoltura - eventi, mostre, convegni, premi, etc., quali per esempio la realizzazione di un “Giardino delle api” (con piante nettarifere o aromatiche, e eventuali arnie dimostrative), l’ideazione di percorsi didattico-informativi, l’utilizzo delle api come tema artistico decorativo nei progetti di riqualificazione urbana e di decoro della città, e promuovere iniziative d’informazione e sensibilizzazione sul valore di Bene Comune dell’Apicoltura, coinvolgendo in particolare le scuole di ogni ordine e grado del proprio territorio. «Pensiamo che – conclude Walter Arnoldo – cominciare con le api possa far accelerare quel processo di coscientizzazione della cittadinanza per un rispetto dell’ambiente che possa agevolare soluzioni rapide a problemi che purtroppo ancora insistono sul territorio, come per esempio l’attesa e promessa delocalizzazione dell’azienda Edil pavimentazioni, la bonifica dei siti con coperture in asbesto cemento, o l’uso di pesticidi in agricoltura».

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