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La carne in rete Social meat Elena Benedetti
Social
Advertisement
di Elena
1. Carne e Bottega Raccagni
Professionalità, esperienza e uno stile comunicativo impeccabile da prendere ad esempio. Carne e Bottega
2. Macellaio RC
Raccagni, con FEDERICA, SARA e LUCA RACCAGNI, è un bell’esempio di attività omnicanale tra negozio a Lazise (VR) e shop on-line per soddisfare i clienti fuori zona. Da seguire su instagram.com/carneebottegaraccagni e per acquisti su italiandeli.shop (photo © facebook. com/bottegadellacarneRaccagni).
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“Niente è lasciato al caso. Tutta la nostra carne è Fassona piemontese, proveniente dalla zona delle Langhe. Ogni contadino conosce l’animale, ogni pezzo di carne viene frollato per il giusto tempo che varia da 6/8 settimane per la carne con l’osso, 2 settimane per le restanti parti”. Parola di ROBERTO COSTA, che oggi conta 7 ristoranti carnivori, 6 a Londra e uno a Milano. Il sito è bellissimo: macellaiorc.com (photo © www.facebook.com/macellaiorcitalia).
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3. Ventuno Steak House
Una steakhouse a Tortolì (NU), celebrata dai suoi visitatori anche su Tripadvisor, che offre tagli di carni selezionate, marezzate e frollate provenienti da tutto il mondo? C’è! È Ventuno Steakhouse (ventunosteakhouse.it) e ha una “Meat Selection” notevole! Da seguire su instagram. com/ventunosteakhouse (in foto, Tomahawk di Wagyu USA; photo © instagram.com/ventunosteakhouse).
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4. The Meat Market
The Meat Market a Roma, il format focalizzato sulla carne di qualità, dopo aver aperto locali a Testaccio e nel quartiere Nomentano, ha lanciato un nuovo ristorante nel quartiere Prati. “Carne di altissima qualità e grande attenzione verso le materie prime, soprattutto locali”: questi — si legge in una nota pubblicata da EFA News — i punti di forza di un format che si sta facendo conoscere nell’affollato panorama della ristorazione della Capitale. The Meat Market è stato sviluppato da due imprenditori di origine pugliese, ANITA NUZZI e VITO FIUSCO, con l’intento di introdurre, nel ventaglio di proposte enogastronomiche di Roma, le atmosfere delle tipiche steakhouse americane e della migliore carne. Noi li seguiamo su instagram.com/themeatmarketrome (photo © instagram.com/themeatmarketrome).
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A FICO Jubatti lancia “Arrostigram”, la prima app di gaming per imparare tutto sulla cottura e la preparazione degli arrosticini divertendosi
Dopo un anno di lavori, all’insegna del rinnovamento e del rilancio, lo scorso fi ne luglio ha riaperto al pubblico FICO Eataly World, uno dei più grandi parchi tematici al mondo dedicati al settore agroalimentare e alla gastronomia, con 60 operatori della fi liera agroalimentare. FICO è diventato un vero e proprio experience park: una Disneyland pensata per consumatori di tutte le età suddiviso in sette aree tematiche, costruite scenografi camente intorno al tema dominante del cibo. In quest’ottica e, a completamento dell’esperienza 100% abruzzese del chiosco arrosticini — cotti sul posto sulla brace secondo l’autentica tradizione regionale e accompagnati da bruschette con olio di oliva e vino Montepulciano d’Abruzzo — il Gruppo Jubatti ha lanciato la app di gaming “Arrostigram”, per intrattenere, ma anche istruire e divertire. «La App, già disponibile sulle piattaforme Google Play e Apple Store è stata studiata e sviluppata in linea con il nuovo approccio di FICO Eataly World, puntando ad avvicinare il pubblico in modo smart e innovativo» spiega Nicola Francescucci, responsabile dello Sviluppo commerciale del Gruppo Jubatti. «Ogni espositore di FICO è stato chiamato a sviluppare una modalità di coinvolgimento dei visitatori e Jubatti ha puntato sul digitale».
Con Arrostigram è possibile cimentarsi in due diversi giochi: “Catch the meat”, una sfi da sulla composizione dell’arrosticino con le giuste quantità di grasso e di magro secondo la tipica tradizione abruzzese (per non perdere le vite è importante seguire la giusta sequenza indicata e schivare gli oggetti estranei, come limoni o bustine di ketchup e maionese) e “Tap and fl ip”, per sviluppare l’abilità nella cottura sulla caratteristica “fornacella” o canalina, una sorta di originale barbecue abruzzese. Bisogna riuscire a girare gli arrosticini, con la corretta tempistica, facendoli cuocere a puntino senza mai bruciarli!
Anche le modalità di gioco sono due: Training, per allenarsi da casa o ovunque si voglia farlo, per migliorare le proprie abilità su preparazione e cottura degli arrosticini; Classifi cata, in cui i clienti del chiosco possono richiedere in cassa il codice per partecipare alla gara e sfi darsi, restando all’interno del parco di FICO Eataly World, per vincere i premi. Sul maxischermo del punto vendita verrà aggiornata in tempo reale la classifi ca coi migliori punteggi. In palio gustose consumazioni.
>> Link: www.soalca.it – www.jubatti.com – www.jubattibbq.it
Il Vitellone Bianco “si mette in posa” per i fotografi di tutta Italia
“Fotografi …AMO il Vitellone Bianco”. È questo il titolo del primo concorso fotografi co promosso dal Consorzio di tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP. I partecipanti saranno chiamati a rappresentare e raccontare l’intera fi liera produttiva del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP nei suoi molteplici aspetti: storico, produttivo, territoriale, gastronomico. Le foto dovranno pervenire in formato elettronico al Consorzio di tutela entro il 5 settembre 2021. La premiazione avverrà domenica 19 settembre 2021 alle ore 12:00 nello spazio espositivo del Consorzio alla fi era AgriUmbria 2021, in programma a Bastia Umbra (PG). Le fotografi e saranno valutate da una commissione nominata dal Consorzio di tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP che, a proprio insindacabile giudizio, attribuirà tre premi in prodotto alle fotografi e giudicate migliori con la possibilità di premiare quelle ritenute meritevoli con premi speciali.
Per tutte le informazioni sul contest è possibile visitare il sito
www.vitellonebianco.it
• Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale ha ottenuto la certifi cazione IGP nel 1998, prima Indicazione Geografi ca di qualità per le carni bovine fresche approvata dall’Unione Europea per l’Italia e indirizzata a qualifi care la carne prodotta dalle razze bovine tipiche dei territori dell’Appennino centrale: Chianina, Marchigiana e Romagnola. I bovini devono essere nati e allevati nell’area tipica e in aziende assoggettate ai controlli per la verifi ca del rispetto del Disciplinare di produzione. La carne certifi cata “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP” può essere venduta esclusivamente nei punti vendita autorizzati e controllati (in alto, Andrea Petrini, direttore del Consorzio di tutela “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP”; in basso, capi bovini allevati in aziende aderenti al Consorzio del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP, photo © www.vitellonebianco.it).