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AquaFarm 2023: +62% di visitatori

La mostra-convegno internazionale dedicata ai settori dell’acquacoltura, molluschicoltura, algocoltura e pesca sostenibile, giunta quest’anno alla sesta edizione, ha visto una crescita di visitatori del 62% rispetto allo scorso anno e del 25% rispetto alle edizioni pre-Covid. Ricchissimo palinsesto di conferenze, che in due giorni ha visto ospiti di Pordenone Fiere 150 relatori da tutto il mondo protagonisti di oltre 30 appuntamenti

Grande soddisfazione alla Fiera di Pordenone, che si conferma palcoscenico di riferimento mondiale per gli eventi dedicati alla produzione innovativa e sostenibile di cibo in acqua e a terra. L’edizione 2023 delle tre manifestazioni AquaFarm, NovelFarm e AlgaeFarm — orga- nizzate da Pordenone Fiere con la collaborazione di API, Associazione Piscicoltori Italiani e AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori — si sono infatti concluse con numeri di tutto rilievo. I visitatori hanno visto una crescita del 62% rispetto al 2022 e +25% se il valore viene confrontato all’ultima edizione pre-Covid. Chiari i numeri positivi anche se si guarda ai 130 espositori, il 25% dei quali proveniente dall’estero, quasi 7.000 m2 di area espositiva nei padiglioni 4 e 5.

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Come ad ogni precedente edizione punti di forza delle tre manifestazioni

Nell’agenda delle conferenze dell’evento di Pordenone Fiere, non poteva mancare l’attenzione alle tecnologie, uno dei pilastri da cui dipende la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’acquacoltura. Come in molti settori, anche in acquacoltura si fa sempre più spesso ricorso ai droni, tecnicamente ROUV (Remotely Operated Underwater Vehicle), che affiancano i sommozzatori nei lavori subacquei tipici dell’acquacoltura marina ma anche nella vallicoltura e nella molluschicoltura. I più recenti sviluppi dei diversi comparti riguardano la sostituzione completa dell’intervento umano in alcune categorie, come le ispezioni e la conta dei pesci, grazie a sensori a sempre maggiore fedeltà. Nella stessa direzione vanno sviluppi più radicali, che permettono di fare a meno del collegamento via cavo con la stazione di comando, sia attraverso l’uso di connessioni senza fili di diversi tipi (ottico, ultrasonico, radiofrequenza), che dotando i veicoli di un certo grado di autonomia e di intelligenza.

Un campo di grande interesse è appunto la conta dei pesci contenuti in una gabbia ancorata al largo, che oggi avviene con metodi empirici, e vede l’unione di sensori con un algoritmo IA. In questo modo è possibile pianificare meglio l’utilizzo delle risorse eliminando, per esempio, gli sprechi di mangime, che oggi rappresentano circa la metà dei costi di un allevamento. Sempre unendo sensori con l’IA si riescono a tenere sotto controllo le condizioni dell’acqua negli allevamenti o intervenire su di esse. Come? Verificando per esempio l’ossigenazione, la torbidità, la presenza di composti dannosi, in modo che i sistemi di depurazione, disinfezione e aerazione operino sempre al meglio.

Il campo dei sensori per l’acquacoltura è in grande sviluppo e la quantità e pervasività dei dati raccolti consente di andare oltre il monitoraggio e il controllo dell’ambiente di allevamento fino a realizzare veri e propri gemelli digitali dello stesso, il che permette di effettuare simulazioni e capire in anticipo come determinati interventi si potrebbero sviluppare nella realtà. Queste tecnologie consentono anche di progettare in modo ottimizzato l’allevamento, sia in mare che su terra, tenendo conto delle condizioni ambientali su cui si va a operare ed escogitando migliori soluzioni per il benessere degli animali, funzionali e di ergonomia del lavoro degli addetti. Senza dimenticare la possibilità di dimensionare in modo preciso i sistemi di depurazione e ricircolo dell’acqua con conseguente riduzione al minimo dell’impatto sull’ambiente circostante.

Aumenta l’internazionalizzazione con la presenza di ICE

ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, insieme a Pordenone Fiere, ha organizzato incontri tra buyer esteri e imprese italiane che forniscono prodotti e servizi per gli impianti di acquacoltura. Una trentina i delegati provenienti da Albania, Israele, Algeria, Danimarca, Germania, Ungheria, Bosnia Erzegovina, Tunisia hanno scelto AquaFarm per incontrare l’eccellenza nell’ambito della produzione di tecnologie, prodotti e servizi per il settore dell’acquacoltura. Le aziende italiane sono sempre di più attente ai temi ambientali, climatici ed energetici e offrono un contributo importante per migliorare la capacità di adattamento dei sistemi naturali, sociali ed economici, come indicato nelle direttive europee e riprese dal Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici.

Appuntamenti fieristici come AquaFarm sono importanti occasioni di business che hanno il più alto obiettivo di perseguire la strada della sostenibilità. Nel corso delle due giornate le delegazioni di questi Paesi hanno raggiunto la fiera per una serie di incontri B2B, mentre il pomeriggio del 16 febbraio è stato dedicato alla visita di aziende di acquacoltura del territorio.

>> Link: www.ice.it

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