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A tavola coi pescatori

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Un giro in bottega

Un giro in bottega

Testi e foto di Massimiliano Rella

Alla Cooperativa La Peschereccia lavorano 40 soci e altrettanti dipendenti, in estate complessivamente una novantina di persone compresi gli stagionali, soprattutto per l’impennata di domanda legata al Ristorante/Centro Degustazione e alle attività di pescaturismo, molto richieste in bella stagione.

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La tavola dei pescatori, una bontà di ricette di giornata all’orbetellana, si trova proprio sulla riva lagunare all’imbocco del paese, in una strut- tura che ingloba lo spaccio e vecchi casotti dei pescatori che sono oggi al centro di un progetto di recupero per farne un “villaggio pescaturistico”.

La cucina è diretta dallo chef DAVIDE SERGIO, di Orbetello, 38 anni, da 21 al servizio della cooperativa, e che prepara piatti di solo pesce di laguna, stagionale e freschissimo.

In carta sono sempre presenti una quindicina di portate (conto medio 35 euro), tra cavalli di battaglia come l’anguilla marinata o fritta (una spe- cialità di Orbetello), il capitone sfumato, la tartare di spigola, pomodori e asparagi saltati, i calcinelli fritti, gli antipasti marinati e l’antipasto del pescatore (crostini, ceci e ombrina, mousse di patate con bottarga). Naturalmente troviamo qualche primo piatto al sugo di spigola o di cefalo affumicato, i tagliolini alle zucchine con bottarga di Orbetello presidio Slow Food e tra i secondi vanno per la maggiore spigole e orate alla brace. Il menu cambia a seconda del periodo dell’anno e della stagione di pesca. Il ristorante fa numeri di 45.000 clienti l’anno… In inverno è aperto dal venerdì alla domenica (chiuso domenica sera); in estate da lunedì alla domenica tutte le sere, a pranzo solo nel fine settimana.

Un’altra attività connessa è il pescaturismo, un servizio offerto da qualche anno. Con un’imbarcazione dedicata, si esplora la laguna fino alle strutture dei lavorieri, sul punto di incontro tra le acque marine e le acque lagunari, dove i cefali sono pescati. Promosso tra la primavera e l’autunno, il pescaturismo è praticato da una decina d’anni, con un trend di partecipanti in crescita. Adesso è in progetto un villaggio dei pescatori per una vacanza tutta legata al mondo della pesca, con pernottamento in una decina di camere nei vecchi magazzini della cooperativa, nell’area del Ristorante/Centro Degustazione.

«In futuro vediamo un mix crescente di degustazioni, pescaturismo e ittiturismo» spiega il presidente della cooperativa Pierluigi Piro. «Abbiamo un progetto per la creazione di un villaggio ecosostenibile con 9 camere doppie/triple per un’esperienza completa. Un investimento da 450.000 euro, per ora fermo perché gli edifici ricadono su terreno demaniale e non sono accatastati».

Già adesso sono proposte minicrociere sul Remus, un’imbarcazione per massimo 38 passeggeri per visite guidate di circa un’ora, con spiegazioni sull’attività di pesca in laguna, inserita nel contesto storico e sociale. In estate i turisti sul Remus possono anche assistere alle operazioni di ritiro delle reti e assaporare la “colazione del pescatore” (pesci alla brace più crostata casalinga), ad un prezzo 20 euro per persona; oppure fare aperitivi in battello con musica e assaggi di pesce e vino, a 25-30 euro a persona. Mediamente partecipano 1.200 persone l’anno.

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