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Slow Fish 2023, la parola ai pescatori e al mare
Un successo di visitatori interessati a conoscere un mondo già proiettato al futuro per questa 11a edizione della manifestazione. «La politica
«C’è un mondo di persone che hanno già capito che questo sistema di produzione e distribuzione del cibo è anacronistico, che ragionare di crescita infinita non ha più senso di fronte alla finitezza delle risorse che dovrebbero garantirla. Sono le mitilicoltrici e i pescatori, le ostesse e gli artigiani, le esperte e i ricercatori che abbiamo incontrato in questi quattro giorni a Slow Fish e che stanno già facendo la conversione ecologica delle loro attività, ricercando, sperimentando, inventandosi soluzioni adeguate da un punto di vista economico e rispettose da quello ambientale». Lo ha dichiarato
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BARBARA NAPPINI, presidente di Slow Food Italia, al termine della quattro giorni di inizio giugno che ha portato al Porto Antico di Genova decine di migliaia di visitatori. «Quello che chiediamo oggi è che la politica, a tutti i livelli, prenda atto di questo mondo, che faccia la sua parte per sostenere i semi del cambiamento che è già in atto. La manifestazione di Genova è un palcoscenico che allestiamo per raccontare queste esperienze, per costruire una rete in cui tutti i nodi si danno forza a vicenda. E lo facciamo insieme ai consumatori di tutte le età a partire dal piacere di conoscere e di degustare i prodotti della pesca, gli oli, i vini e i pani delle reti Slow Food di tutta Italia».
«Slow Fish è ormai un appuntamento fisso nel panorama degli eventi genovesi» ha aggiunto MARCO BUCCI, sindaco di Genova. «Un evento che porta con sé non solo la consapevolezza di un’enogastronomia di qualità, ma apre sempre a temi di stretta attualità sui quali la nostra società deve riflettere e le amministrazioni di ogni ordine sono chiamate a dare risposte. Ancora una volta la partecipazione e l’interesse di addetti ai lavori e del pubblico hanno dimostrato l’importanza di questa manifestazione che l’amministrazione comunale vuole consolidare sempre di più nella nostra città».
Cuore della manifestazione è stata l’area MASAF, realizzata grazie al Po FEAMP 2014-2020, Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, che ha ospitato le conferenze della Slow Fish Arena, gli showcooking con i cuochi dell’Alleanza Slow Food e la Ludoteca con le attività per bambine e bambini. Nelle conferenze e nei Laboratori del Gusto, abbiamo ascoltato ad esempio la storia di NIKKI SPIL (si veda l’articolo “Câr- y-Môr, per amore del mare” a pag. 82), che nel Nord dell’Olanda ha messo in piedi una Ocean Farm in cui coltiva ostriche, capesante e alghe in un sistema integrato. Un’idea che le sarebbe venuta in mente quando suo padre un giorno le ha detto «qui stanno morendo tutti i pesci, dobbiamo fare qualcosa».
Ma nel capoluogo ligure sono arrivate anche le cuoche e i cuochi che dal Sud al Nord Italia stanno sperimentando in cucina — con ottimi riscontri — le cosiddette specie aliene, trasformando una minaccia ecologica in un’opportunità gastronomica: le Mariscadoras con il granchio blu, DANIELE PROVEZZA di Dispensa Franciacorta sul Lago d’Iseo con il pesce siluro e, dalla Puglia, ERNESTO PALMA con il pesce serra.
E poi ci sono le bambine e i bambini arrivati a Slow Fish per partecipare ai laboratori organizzati alla Città dei bambini e dei ragazzi e all’Acquario in collaborazione con UniCredit e alle attività della Ludoteca. «Cosa ci aspetta nel 2100? Nessuno lo sa andando avanti di questo passo, anche se ci sono diversi scenari. Di certo è un peccato che le bambine e i bambini di domani non possano godere di tutta la biodiversità di cui abbiamo beneficiato noi da piccoli. I giovani di oggi sono nati già con la consapevolezza della crisi climatica e ambientale, il nostro ruolo di adulti è quindi innanzitutto dare il buon esempio, e poi far loro sperimentare il rapporto con l’acqua, la terra, le piante e gli animali» ha ricordato MARIROSA IANNELLI, del Water Grabbing Observatory
Organizzato da Slow Food e Regione Liguria con il patrocinio della Città di Genova, Slow Fish 2023 si è svolto al Porto Antico di Genova nelle giornate dall’1 al 4 giugno. L’evento tornerà con la dodicesima edizione nel maggio del 2025.
Nuovo evento a Taranto: in ottobre va in scema Slow Med Il prossimo palcoscenico che Slow Food allestirà per i protagonisti degli ecosistemi acquatici è un nuovo evento che coinvolgerà un’altra importante città di mare: a Taranto, dal 6 all’8 ottobre prossimi, si terrà infatti la prima edizione di Slow Med, manifestazione dedicata ai temi del mare, delle produzioni e della cultura dei popoli del Mediterraneo.
Un patto contro lo spreco
Un aspetto che non manca mai nelle manifestazioni Slow Food sono le politiche locali del cibo, e in questa edizione di Slow Fish in particolare la tematica che riguarda lo spreco di cibo, un fenomeno inaccettabile per via delle risorse sprecate — acqua, terra, energia —, del cibo gettato via e del numero di persone che nel mondo soffrono di fame o malnutrizione.
A Slow Fish è stato siglato un accordo con Ricibo , un’associazione con cui Slow Food collabora già da alcune edizioni e che, grazie a decine di volontari, ogni giorno ritira l’invenduto da supermercati, negozi e botteghe per distribuirlo a oltre 35 associazioni che operano nei vari quartieri di Genova. Ogni associazione si occupa poi di consegnare prodotti e preparati a famiglie in difficoltà, mense di solidarietà e senzatetto. Un lavoro volontario incredibile per far sì che a Genova non si sprechi nulla ma allo stesso tempo si aiuti chi è in difficoltà.
>> Link: slowfish.slowfood.it
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