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UN INVERNO SENZA INFLUENZA con i rimedi naturali I preparati omeopatici, le essenze e le tisane che proteggono naso, gola, orecchie e bronchi
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Influenza, raffreddori e bronchiti sono malanni molto frequenti nella stagione invernale. Si possono prevenire e curare ricorrendo a rimedi naturali, che evitano gli effetti collaterali dei farmaci. Nella prima parte del libro illustriamo gli alleati verdi che potenziano le nostre difese immunitarie affinché possano combattere virus e batteri. La seconda parte elenca le cure naturali più efficaci quando i disturbi sono già in atto. Estratti verdi, tisane, preparati omeopatici e una corretta alimentazione alleviano i sintomi, danno sollievo alle vie respiratorie, accelerano la guarigione e servono anche a ridurre gli effetti dei medicinali antibiotici e antinfiammatori, che disturbano l’intestino e lo stomaco.
UN INVERNO SENZA INFLUENZA con i rimedi naturali
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UN INVERNO SENZA INFLUENZA con i rimedi naturali I preparati omeopatici, le essenze e le tisane che proteggono naso, gola, orecchie e bronchi
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Un inverno senza influenza con i rimedi naturali Editing: Stefania Conrieri Copertina di: Roberta Marcante Foto: 123rf, Fotolia © 2015 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
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Sommario capitolo 1
come affrontare l’influenza senza farmaci
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capitolo 2
il tuo “esercito verde” per prevenire i malanni stagionali
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capitolo 3
per aumentare le difese devi proteggere anche l’intestino
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capitolo 4
il virus ha già colpito? ecco la cura d’urto più efficace
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capitolo 5
bronchiti e raffreddori: i rimedi naturali e gli sciroppi fai da te
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capitolo 6
l’alimentazione che cura l’influenza e regala energia
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CAPITOLO 1
come Affrontare l’influenza senza farmaci Anche quest’anno siamo esposti al rischio di contrarre le malattie da raffreddamento, prima fra tutte l’influenza. Conoscere le caratteristiche di questa infezione può aiutarci a difenderci meglio.
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CAPITOLO 1
Rischio influenza: come evitarlo È il grande classico dei mesi freddi. L’influenza con il suo corollario di dolori, febbre, mal di gola e naso chiuso è arrivata puntuale anche quest’anno. Secondo le stime del Ministero della Salute, da ottobre si sarebbero già ammalate più di 100.000 persone. Nella sola settimana compresa tra il 26 ottobre e il primo novembre sono stati rilevati 42 mila malati, con un’incidenza media di 0,70 casi ogni mille assistiti. «Il picco è previsto, come in genere accade tutti gli anni, proprio per gennaio, con circa un milione di casi, per una stima totale di 5 milioni di potenziali malati nel corso di tutta la stagione invernale», spiega il dottor Alessandro Camporese, direttore della struttura di Microbiologia Clinica e Virologia presso il presidio ospedaliero di Pordenone. «Per quanto riguarda i ceppi più diffusi, non dovrebbero sussistere molte differenze con la stagione scorsa, con un ruolo rilevante attribuito ai virus A H1N1 e A H3N2, e meno importante al virus di tipo B. è utile ricordare, però, che esiste una nutrita schiera di virus “influenza like”, che provocano sintomi molto simili all’influenza, pur non trattandosi di virus influenzali propriamente detti», aggiunge il dottor Camporese. Come sempre, soprattutto per chi non è stato ancora colpito dal virus influenzale, è importante giocare d’anticipo assumendo specifici rimedi naturali a base di erbe, medicinali omeopatici e integratori naturali che rinforzano le difese immunitarie aumentando 8
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la produzione di globuli bianchi, le nostre armi contro i virus. Anche l’alimentazione ha un ruolo importante nella prevenzione dei malanni di stagione. Come vedremo nelle prossime pagine, la tavola anti-virus è costituita essenzialmente da vegetali freschi di stagione (ottimi i vegetali di colore arancione e le verdure a foglia verde), proteine leggere, fibre e probiotici. Nel caso, invece, in cui il virus si sia già manifestato sarà importante assumere aiuti “verdi” specifici in grado di agire contro i sintomi propri della sindrome influenzale, sostenendo l’organismo nella sua battaglia contro i nemici esterni e proteggendo le vie respiratorie, contrastando lo stato di indebolimento e stimolando la sudorazione, attraverso la quale il corpo si purifica dagli agenti infettivi.
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Le sue caratteristiche L’influenza è una malattia contagiosa ed è dovuta a una famiglia di virus (orthomyxovirus), di cui si conoscono almeno tre tipi principali: A, B, C. I virus di tipo A si trasmettono dagli animali (a questa classe appartengono anche i temibili virus dell’influenza aviaria e dell’influenza suina) e sono quelli che possono causare le epidemie e le pandemie più estese e più pericolose per l’uomo, poiché sono responsabili delle complicanze respiratorie gravi (per esempio, polmoniti). Il virus H1N1, per esempio, quello implicato nell’influenza suina, è un virus influenzale di tipo A. I virus di tipo B non si trasmettono dagli animali, ma solo tra gli esseri umani. Le epidemie di influenza B sono frequenti nelle scuole o in istituti di ricovero. I virus di tipo C, infine, sono quelli più rari e meno aggressivi e provocano solo leggeri sintomi respiratori e generali.
Quanti tipi di influenza esistono Esistono diversi tipi di influenza. Vediamoli meglio. 1. Influenza stagionale - È la forma più conosciuta, che puntualmente si ripresenta ogni anno, specialmente nella stagione invernale. Poiché si trasmette molto facilmente da individuo a individuo, essa ha abitualmente un andamento di tipo epidemico, cioè colpisce simultaneamente molte persone della stessa popolazione. 2. Influenza intestinale - Con questo nome si intendono almeno due tipi di infezione. La prima è dovuta a un virus 10
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influenzale che si manifesta con la presenza di sintomi gastrointestinali (diarrea, vomito, coliche addominali ecc.). Questo quadro è più frequente nei bambini piccoli e in età giovane. La seconda infezione è una gastroenterite provo-
Virus e batteri: i nemici da cui difendersi Il nostro organismo viene continuamente a contatto con microrganismi rappresentati soprattutto da virus e batteri. I virus, come abbiamo detto, sono i responsabili dell’influenza. Si tratta di “parassiti” che per sopravvivere e moltiplicarsi hanno bisogno di altre cellule. Il virus non è un essere vivente autonomo e al di fuori della cellula che lo ospita è praticamente inattivo. I batteri, invece, sono organismi microscopici che, a differenza dei virus, possono esistere e riprodursi anche da soli, senza appoggiarsi ad altre cellule. Quelli nocivi “attaccano” l’organismo distruggendo le cellule e “nutrendosi” dei tessuti. I batteri non sono però tutti nocivi. Nel nostro intestino, per esempio, vivono centinaia di tipi di batteri “amici”, indispensabili per il buon funzionamento del nostro organismo e per l’efficacia del nostro sistema di difesa. Fra i batteri nocivi più pericolosi ci sono quelli che causano la tubercolosi e varie forme di polmonite, che possono subentrare come complicazione dell’influenza. I batteri che portano le malattie possono essere debellati grazie agli antibiotici, che però sono inefficaci contro i virus.
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cata da virus diversi, specialmente i temuti rotavirus. è frequente nei bambini. 3. La nuova influenza A H1N1 (“influenza suina”) - L’influenza suina, infine, è dovuta a un nuovo ceppo di virus. Come abbiamo detto è un virus influenzale di tipo A, che normalmente provoca l’influenza nei suini. Esso è in grado di trasmettersi dai suini all’uomo, sempre e solo per via respiratoria (e non, per esempio, consumando carne suina). In passato ci sono già stati casi di trasmissione dell’influenza dai suini all’uomo, ma si è trattato di casi isolati o di focolai contenuti. Oggi si sa, invece, che questo virus è capace di trasmettersi da persona a persona e si è diffuso molto rapidamente in tutto il mondo. Tuttavia, nonostante l’allarmismo iniziale, si è visto che non ci sono reali differenze, in termini di pericolosità, tra l’influenza stagionale e la nuova influenza.
Come si trasmette Tutti i virus influenzali si trasmettono per via respiratoria, ossia inalando le goccioline di saliva emesse da un soggetto malato. Queste goccioline (denominate “particelle di Flügge”) vengono disperse nell’ambiente soprattutto attraverso i colpi di tosse e gli starnuti o anche semplicemente parlando. Starnuti e colpi di tosse sprigionano nell’aria una quantità enorme di virus. Basti pensare a questo proposito che un solo starnuto libera fino a 40.000 goccioline che viaggiano alla velocità di 300 chilometri orari. Inoltre esistono all’incirca 260 virus responsabili del raffreddore e con un solo starnuto si disperdono nell’aria circa 10 mila germi. Il rinovirus, responsabile del naso 12
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chiuso comprende, a sua volta, 90 sottotipi. Un’altra modalità di trasmissione è quella che avviene toccando oggetti o superfici infettate dal virus e portando poi le mani alla bocca o al naso. I virus influenzali possono sopravvivere fino a 48 ore su superfici dure come le maniglie delle porte e fino a 12 ore su tessuti, abiti e banconote.
Si attivano i meccanismi di difesa La prima protezione di cui è dotato il nostro organismo nei confronti degli agenti esterni è rappresentata dalla mucosa delle vie respiratorie (naso, bocca, faringe, laringe, trachea, bronchi e polmoni). Si tratta sostanzialmente di
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una superficie interposta tra il sangue e l’ambiente esterno, necessaria per assimilare l’ossigeno dell’atmosfera ed eliminare l’anidride carbonica prodotta dai processi metabolici cellulari. Per svolgere questo compito fondamentale, senza il quale la nostra vita non sarebbe possibile, la mucosa respiratoria è dotata di una serie di meccanismi di difesa, indispensabili per filtrare l’aria che inspiriamo dall’esterno e per impedire che batteri, virus, polveri e gas presenti nell’atmosfera vengano assorbiti attraverso l’inalazione. Tra questi ricordiamo: • le vibrisse del naso, che trattengono le polveri più spesse; • la presenza di muco, che lubrifica le vie aeree e inattiva le sostanze nocive; • l’apparato ciliare, che favorisce l’espulsione delle particelle più piccole.
inizia la lotta contro gli intrusi Quando germi, virus o batteri arrivano sulla pelle o sulle mucose, l’organismo risponde producendo siero e cellule di difesa, tra le quali ci sono globuli bianchi, piastrine, monociti, fibroblasti, linfociti, macrofagi e cellule natural killer. Le cellule di difesa circondano l’intruso per impedirgli di diffondersi; poi entrano in azione i macrofagi, le cellule “spazzine” che lo inglobano e lo neutralizzano. Durante queste “operazioni”, aumenta nel corpo la secrezione di citochine, che attivano lo stato infiammatorio aumentando il battito e il flusso circolatorio e, in alcuni casi, facendo salire la febbre. A questo punto s’innesca una reazione immunitaria vera e propria, grazie alla quale l’organismo costruisce la cosid14
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detta memoria immunologica e forma gli anticorpi che - in caso di futuri contagi - si “ricorderanno” dell’intruso per poterlo neutralizzare. Il contatto con i virus rafforza le difese - Venire a contatto con i virus e quindi prendersi di tanto in tanto l’influenza, anche se ad alcuni potrà suonare strano, ha i suoi aspetti positivi. Infatti, in questo modo le difese dell’organismo vengono sottoposte a una sorta di allenamento che le rende più efficienti e più attive.
Inquinamento e stress fiaccano gli anticorpi è ormai noto da anni che l’indebolimento delle difese immunitarie ha una causa esterna molto importante: l’inquinamento atmosferico. Il fenomeno è visibile soprattutto nei bambini che, in inverno, vanno incontro a diverse infezioni respiratorie, di natura infettiva ma, sempre più spesso, anche con matrice irritativa. Lo squilibrio immunitario è anche la causa della vera e propria esplosione delle allergie, che negli ultimi anni sono quasi raddoppiate nell’infanzia così come nell’età adulta e tendono a manifestarsi, complici anche i capricci del clima, già a partire da febbraio. Un’altra concausa del calo delle difese è poi rappresentata dallo stress che, se è troppo intenso e continuativo, può effettivamente rendere meno incisiva l’azione degli anticorpi stessi.
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