La dieta anticancro

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LA DIETA

L’alimentazione è il primo strumento anche gravi: con una dieta sana possiamo evitare un tumore su tre. In questo libro troverete i consigli alimentari più efficaci contro il cancro. Ecco alcune semplici regole da seguire: ridurre le calorie (l’obesità è tra i maggiori fattori cancerogeni dopo il fumo), diminuire il consumo di cibi “a rischio” (zuccheri, additivi, carni rosse, salumi…), assumere più alimenti che contrastano lo sviluppo di cellule tumorali (frutti rossi, verdure, curcuma, tè verde, pomodori…). Vi presentiamo anche tutti i suggerimenti degli istituti di ricerca sulla salute

LA DIETA ANTICANCRO

per ridurre il pericolo di malattie,

ANTICANCRO Prevenirlo e combatterlo

I CIBI GIUSTI SONO L’ARMA PIÙ POTENTE CONTRO LE CELLULE TUMORALI

Le combinazioni alimentari ricche di antiossidanti che ci proteggono

EDIZIONI RIZA - VIA LUIGI ANELLI, 1 - 20122 MILANO - WWW.RIZA.IT

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per prevenire e combattere i tumori.

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ANTICANCRO Prevenirlo e combatterlo

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La dieta anticancro Testi di Fabio Di Todaro Editing: Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Foto: 123rf, Fotolia © 2016 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.

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SOMMARIO INTRODUZIONE. L’alimentazione è il primo strumento contro i tumori......... 7 1. Il cancro: conoscerlo per non temerlo....................................................... 12 2. Gli effetti del cibo: mangiamo troppo e male............................... 44 3. Gli alimenti più utili per combattere la malattia............................ 66 4. Cosa è bene sapere e cosa è meglio evitare.....................................110

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Introduzione

L’alimentazione è il primo strumento contro i tumori Nei secoli scorsi le malattie che facevano più paura e mietevano più vittime erano quelle infettive, come la peste, il colera, e poi di recente l’Aids. Ma oggi, nel Paesi occidentali, le epidemie infettive fanno meno paura. Il merito è da attribuire al miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie in cui viviamo e all’avvento dei vaccini. Oggi invece le malattie che fanno più paura sono quelle croniche, a lungo decorso: i disturbi cardiovascolari, l’ipertensione, il diabete, ma soprattutto il tumore, quasi innominabile per la paura che incute. Molti ritengono che questa sia la malattia del terzo millennio, ma in realtà non è così. Il cancro accompagna da sempre il cammino dell’umanità e l’uomo lo ha temuto e combattuto fin da tempi molto antichi. Descrizioni di tumori sono presenti nei papiri egiziani e tracce di essi sono state trovate dai paleoantropologi all’interno di ossa fossilizzate. Ma è soprattutto a partire dal secolo scorso che questa patologia ha avuto una diffusione sempre maggiore, tanto da diventare una delle più frequenti cause di morte, perché nel frattempo molte altre malattie letali erano state debellate. Il cancro invece non è stato ancora sconfitto, anche se per varie sue forme oggi le percentuali di guarigione sono molto più elevate che non in passato. È sbagliato pensare al cancro come se 7

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INTRODUZIONE

fosse un’unica malattia; sotto questo nome sono comprese decine di patologie diverse, che si differenziano nei sintomi, nelle cause, nel decorso e nella gravità. Che cos’hanno in comune i vari tipi di tumore? L’essere costituiti da una massa di cellule con il Dna modificato, che cresce in maniera incontrollata, disobbedendo alle leggi che regolano la crescita cellulare nel corpo, fino a danneggiare gli organi e compromettere gravemente la salute. È la malattia più subdola e più intelligente, perché riesce a sfruttare a proprio vantaggio i meccanismi fisiologici e perfino i nostri sistemi difensivi, che riesce a trasformare in suoi alleati. Oggi abbiamo accumulato molte più conoscenze su tutti i processi che permettono ai tumori di formarsi e di svilupparsi, ma nonostante questo è in continua crescita il numero dei malati (anche se aumenta contemporaneamente la percentuale dei soggetti che ne guariscono).

L’obesità è rischiosa come il fumo Le cause della sempre maggiore incidenza delle patologie oncologiche sono diverse. Una delle principali è la crescita esponenziale dell’età media. Oggi l’attesa di vita si è quasi raddoppiata rispetto a un secolo fa e si è allargata moltissimo la fascia della popolazione anziana. Con l’avanzare degli anni si indeboliscono i meccanismi di difesa del Dna cellulare e si moltiplicano i rischi di errori nella replicazione dei cromosomi, che possono dare origine alla formazione di cellule precancerose. Ma, oltre all’invecchiamento, altri aspetti tipici della nostra epoca hanno un ruolo determinante nel favorire i tumori: gli 8

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stili di vita (fumo, sedentarietà e in generale esposizione ai fattori di rischio) e l’alimentazione. Negli ultimi anni l’attenzione si è concentrata molto sull’importanza di una dieta corretta ed equilibrata nella prevenzione e nella cura della principali patologie croniche e del cancro. L’obesità infatti è ormai considerata, dopo il fumo, in vetta alla lista delle cause di tumore. Se questo è un dato allarmante, visto l’aumento continuo dei casi di obesità, dall’altro lato però pone nelle nostre mani uno strumento formidabile per prevenire i tumori (e altre gravissime malattie). Il controllo dell’alimentazione infatti può ridurre almeno del 30% il rischio di ammalarsi di cancro. Che cosa bisogna fare? In primo luogo ridurre l’apporto calorico, ovvero mangiare di meno per evitare l’obesità. Diversi esperimenti hanno dimostrato che la crescita delle cellule tumorali si blocca se riduciamo la quantità di cibo; perché togliamo loro il nutrimento di cui hanno bisogno. In particolare tali cellule sono avide di zuccheri e un’alimentazione a basso indice glicemico, oltre a ridurre il rischio di diabete, serve anche a combattere il cancro. Occorre dunque ridurre gli eccessi alimentari, soprattutto di quei cibi che possono favorire i processi tumorali. Tra questi si è parlato molto di recente anche delle carni conservate (in particolare dei salumi) e delle carni rosse, considerate potenzialmente cancerogene. Non bisogna demonizzare nessun alimento, ma occorre di certo prestare attenzione a sostanze che sono pericolose per la salute (nitriti, nitrati, sale, componenti prodotte dal fumo o dal calore eccessivo) e non eccedere nel consumo di carni rosse (al massimo 500 g alla settimana). Ma soprattutto bisogna arricchire la nostra alimentazione con 9

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INTRODUZIONE

i cibi utili a contrastare i tumori; si tratta soprattutto di frutti e ortaggi. Molti vegetali infatti contengono sostanze antiossidanti, che aiutano a proteggerci dagli effetti dei radicali liberi, che possono “ossidare” le nostre cellule e favorire i processi di alterazione del Dna.

I cibi da evitare e quelli da preferire In questo libro, dopo aver spiegato quali sono i meccanismi attraverso cui nascono e si sviluppano i tumori, ci soffermeremo sul ruolo dell’alimentazione in questi processi. Parleremo della necessità di contenere l’introito calorico, dei cibi che sarebbe meglio evitare, o almeno ridurre, e di quelli che invece bisognerebbe consumare più spesso. Tra questi non possono mancare i più noti alimenti con proprietà antitumorali, come l’aglio e la cipolla, le crucifere (cavoli, cavolfiori ecc.), i frutti rossi e il tè verde. Ma altri cibi sono altrettanto benefici nella difesa dal cancro, anche se meno noti: varie spezie, i funghi medicinali e alcuni tipi di alghe. Descriveremo le loro diverse proprietà: oltre a proteggere il Dna cellullare, alcuni di questi alimenti sono in grado di potenziare il sistema immunitario, di spingere le cellule tumorali al “suicidio programmato” (apoptosi) e di ostacolare la formazione dei vasi sanguigni che nutrono i tumori (angiogenesi). Ricorderemo inoltre quali sono in generale i comportamenti utili alla prevenzione dalle malattie oncologiche: gli stili di vita da correggere (soprattutto il fumo e l’alcol) e le buone abitudini da coltivare (come quella di praticare una regolare e costante attività fisica). L’importante è non guardare al rischio di ammalarsi di cancro 10

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con rassegnazione e fatalismo, avendo invece la consapevolezza che possiamo fare molto per evitarlo e per combatterlo. Contrariamente a quello che molti pensano, la formazione di un tumore non è segnata inesorabilmente nel nostro destino, sulla base del patrimonio genetico che riceviamo alla nascita; infatti solo una piccola percentuale dei casi di cancro (circa il 5%) è favorita da cromosomi iscritti nel Dna; ma anche in questi casi non sempre il portatore del cromosoma “difettoso” si ammala, perché occorrono sempre dei fattori esterni che “attivino” la predisposizione alla patologia. Le ricerche scientifiche ci insegnano che la partita contro il cancro si gioca soprattutto attraverso la prevenzione; quella primaria consiste nell’attuare tutti gli interventi per mantenere lo stato di salute ed evitare l’insorgere della malattia. Curare la propria alimentazione è il più efficace e in fondo il più accessibile e facile di questi strumenti.

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IL CANCRO: CONOSCERLO PER NON TEMERLO Sono molte le nozioni che abbiamo acquisito sui tumori e sulle loro cause; sappiamo che si possono prevenire nella maggior parte dei casi, con le giuste abitudini e la dieta corretta

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1. Il cancro: conoscerlo per non temerlo

Una sola parola per tante malattie «Sebbene fino a oggi abbiamo compreso gran parte della genetica e della biologia del cancro, il trasferimento di queste informazioni nella pratica clinica non è sempre immediato, a causa delle complicazioni della malattia e della sua capacità di mutare nel tempo». Così nel 2012 due ricercatori statunitensi, Mel Greaves e Carlo Maley (Istituto per la Ricerca sul Cancro di San Francisco), descrivevano la complessità delle malattie oncologiche attraverso le colonne della celebre rivista scientifica “Nature”. Il tumore non nasce da cause “semplici” e nette, come possono essere quelle delle malattie infettive, in cui vi è una sola causa: un batterio, un virus o un parassita. Per curare le infezioni infatti basta identificare ed eliminare la causa per arrivare alla guarigione. Invece i meccanismi che innescano la crescita tumorale sono molteplici e talmente intricati che la ricerca, nonostante i passi avanti e la mole di dati acquisiti, non li ha ancora del tutto compresi.

Raggruppa più di 200 patologie Con il termine cancro si fa riferimento a un insieme di oltre duecento malattie, in grado di colpire organi e tessuti diversi nell’organismo. Queste patologie, pur diverse fra loro, hanno in comune la crescita incontrollata di cellule “anomale”, nelle quali si è alterata la capacità genetica 14

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di regolare i meccanismi di proliferazione. Il cancro ha origine da uno o più “errori” che si verificano all’interno del Dna di una cellula. Si parla infatti di “cellule impazzite”, che acquistano caratteristiche nuove e che cominciano a moltiplicarsi. Di solito il nostro organismo è in grado di eliminare le unità cellulari che presentano errori nel Dna. Ma nella cellula tumorale alcune mutazioni colpiscono proprio i geni incaricati di provocare la morte dell’unità difettosa. Priva quindi di questi “geni sentinella”, la cellula cancerosa è in grado di moltiplicarsi molto in fretta, ripetendo all’infinito l’errore che la rende praticamente invincibile. La trasformazione e la crescita incontrollata permettono a queste cellule “atipiche” di prendere il sopravvento in un organo ed, eventualmente, di “colonizzarne” anche altri.

Un gruppo di cellule senza più regole In un tessuto normale ogni cellula è sottoposta a una rigida disciplina di gruppo, che ne regola la nascita, lo sviluppo e la “morte”. Invece un tumore è una popolazione di cellule che si è liberata dai meccanismi di controllo e prolifera in maniera autonoma. Questo insieme cellulare usa il tessuto sano presso cui si sviluppa come puro supporto per il proprio nutrimento. Non collabora alle funzioni dell’organismo, ma la sua unica finalità consiste nel crescere sempre più, interferendo in vario modo con le regolari attività del corpo.

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1. Il cancro: conoscerlo per non temerlo

Cellule impazzite con “superpoteri” Le cellule tumorali, in virtù delle mutazioni genetiche di cui sono portatrici, sfuggono alle regole che governano le altre cellule e acquisiscono dei particolari “superpoteri” che le rendono molto resistenti. Ecco alcune delle loro caratteristiche più significative: • si moltiplicano senza essere stimolate da segnali esterni e sanno produrre in modo autonomo i propri fattori di crescita; nello stesso tempo sono insensibili ai segnali che bloccano lo sviluppo di cellule anomale, così aggirano i meccanismi di morte cellulare programmata (apoptosi) che servono ad eliminare le unità difettose; • sono in grado di stimolare la creazione di un proprio sistema vascolare che garantisca loro il nutrimento; • si moltiplicano continuamente e si diffondono nell’organismo (metastasi); • diventano “invisibili” per il sistema immunitario e a volte lo sfruttano a proprio vantaggio, grazie a stati infiammatori che aumentano l’afflusso di sangue verso i tumori; • sopportano meglio i danni al proprio Dna. Proprio per questi motivi è difficile e complicata la lotta ai tumori: non ci troviamo di fronte a un “nemico” esterno facilmente riconoscibile, ma a una parte del proprio corpo che improvvisamente è diventata “ribelle” e fa per conto proprio. Conosce bene i meccanismi che regolano la nascita e lo sviluppo delle cellule e li sfrutta a proprio vantaggio. Riesce a sfuggire alle “sentinelle” del nostro esercito di autodifesa perché non viene facilmente riconosciuto come “nemico”, avendo lo stesso Dna, sia pur con le mutazioni che ha subito. 16

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Perché il Dna cellulare si altera? Il cancro origina dunque da una mutazione cellulare. I tempi in cui le mutazioni possono svilupparsi sono diversi, a volte lenti, altre drammaticamente veloci. In genere si tratta di cambiamenti che rendono difettosi i geni oncosoppressori (ovvero incaricati di eliminare le cellule tumorali) o geni incaricati di riparare i danni al Dna. Ma cosa determina quelle alterazioni che trasformano le cellule sane? Si parla di multifattorialità: non un’unica causa, ma un insieme di fattori che insieme creano un ambiente favorevole al tumore. Possono avere un peso significativo questi fattori: una certa predisposizione genetica, l’esposizione prolungata a fattori di rischio (dall’alimentazione o dall’ambiente), gli stili di vita (fumo, cibo, alcol, sedentarietà) e anche l’effetto di virus e batteri con cui si viene a contatto. Una predisposizione familiare - Le nuove conoscenze scientifiche e in particolare la mappatura del genoma umano hanno reso possibile sapere se si è portatori di un “fattore di rischio genetico”. Una delle mutazioni genetiche ereditarie che aumentano in modo significativo il rischio di tumore al seno e all’ovaio è, ad esempio, quella dei geni BRCA1 e BRCA2, mutazione portata alla ribalta da Angelina Jolie e dalla sua decisione di sottoporsi a una doppia mastectomia e all’asportazione delle ovaie a scopo preventivo. Ma avere una predisposizione familiare (cui è riconducibile soltanto il 10% dei tumori) non necessariamente significa ammalarsi: di certo richiede una maggior attenzione alla prevenzione e ai controlli. 17

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