I manuali di RIZA

Page 1

Bimestrale Ottobre/Novembre 2018 n. 11 € 4,90 Italia P.I. 6 ottobre 2018

I manuali

di

RIZA

Un giorno di digiuno è la miglior cura Così attivi le capacità di autoguarigione Depuri l’intestino e ringiovanisci il cervello

È IL VERO ANTIAGE • Spazza via scorie e tossine • Stimola il corpo a bruciare i grassi • Tonifica e rigenera il tessuto cutaneo

ECCO I VANTAGGI • Fa emergere le energie nascoste • È il miglior farmaco anti-colesterolo • Libera subito dallo stress

Digiunare ripulisce la mente dai brutti pensieri

Previeni anche infarto, ictus e Alzheimer Cover Digiuno.indd 1

21/09/18 11:55


I manuali

di

RIZA

SOMMARIO 6

Con il digiuno RISCOPRI TE STESSO Il digiuno ha effetti salutari sul corpo ma soprattutto attiva un processo di trasmutazione interiore, che ci porta in contatto piĂš diretto con il nucleo che costituisce la nostra essenza naturale e unica. Rinunciare al cibo ci libera da condizionamenti e vincoli, ci permette di essere veramente e pienamente noi stessi.

4 003-005 Editoriale-Sommario.indd 4

21/09/18 11:56


14

COME AGISCE Attiva nel corpo funzioni preziose Digiunare è un’esigenza naturale del nostro corpo. Serve a depurarci ma anche a stimolare processi di trasformazione e di evoluzione, come sapevano i saggi dell’antichità. La scienza moderna ha confermato la straordinaria efficacia benefica dell’astinenza dal cibo.

34

I VANTAGGI Gli effetti positivi su ogni organo Elimina tossine e grassi, fa riparare i danni ai tessuti, ringiovanisce il cervello, depura l’apparato digerente, cancella stress e tensioni.

58

PER UNA SERA O PER GIORNI Come fare il digiuno Le indicazioni più utili per praticare la rinuncia al cibo nei vari modi: la restrizione calorica, il digiuno intermittente oppure quello prolungato.

003-005 Editoriale-Sommario.indd 5

Direttore responsabile Vittorio Caprioglio Direttore Scientifico Raffaele Morelli Direttore Generale Liliana Tieger Progetto grafico e impaginazione Roberta Marcante Comitato scientifico Raffaele Morelli, Vittorio Caprioglio, Daniela Marafante, Emilio Minelli Testi di Michael Morelli Redazione Giuseppe Maffeis Immagini Fotolia, 123rf, ShutterStock Direttore pubblicità Doris Tieger Ufficio pubblicità Luisa Maruelli, Ugo Scarparo Responsabile amministrativo Danila Pezzali Segreteria di Direzione Daniela Tosarello Responsabile ufficio tecnico Sara Dognini Redazione, amministrazione: Edizioni Riza S.p.a. via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. - fax 02/58318162 www.riza.it - info@riza.it Pubblicità: Edizioni Riza S.p.a. via L. Anelli 1, 20122 Milano tel. 02/5845961 r.a. - fax 02/58318162 www.riza.it - advertising@riza.it Stampato in Italia da: Rotolito S.p.A. Stabilimento di Cernusco sul Naviglio (MI) Distribuzione per l’Italia: So.Di.P “Angelo Patuzzi” S.p.A., Via Bettola 18, 20092 Cinisello Balsamo (MI) ISSN 1973-4417 Autorizzazione del tribunale di Milano n. 3 del 10/01/2017 Associato a:

“I Manuali di Riza” citano i nomi commerciali di prodotti fitoterapici, omeopatici o farmaci per completezza di informazione e per libera scelta della redazione. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il parere del medico di fiducia.

21/09/18 11:57


COME AGISCE Attiva nel corpo funzioni preziose

UNA PRATICA NATURALE, COMUNE NELL’ANTICHITÀ, CHE FAVORISCE LA SALUTE E IL BENESSERE PSICOFISICO

S

ono molti i preconcetti e le idee sbagliate che ancora circolano sul digiuno. Non è una pratica punitiva per il corpo, non riduce le nostre energie, anzi mette in luce potenzialità e capacità che normalmente restano nascoste. Non fa male all’organismo ma lo spinge a riattivare alcune funzioni naturali dimenticate.

Quando lasciamo il nostro corpo anche solo per mezza giornata senza cibo, allora scatta una serie di meccanismi di autodifesa che ci depurano, ci proteggono dalle malattie e ci ringiovaniscono. Le ultime ricerche danno un supporto scientifico a quello che già i sapienti dell’antichità pensavano del digiuno: praticarlo con regolarità, specialmente in alcune occasioni dell’anno, è fondamentale per il benessere fisico e per la crescita spirituale.

14 014-027 Digiuno_Parte1.indd 14

21/09/18 12:16


È NEL DNA DEL NOSTRO ORGANISMO L’ALTERNARSI FRA CIBO E DIGIUNO L’uomo ha dovuto combattere per millenni contro il rischio di carenza di cibo. Ha vissuto periodi in cui poteva godere di alimenti in abbondanza (grazie alla raccolta dei frutti spontanei, alla caccia e poi all’agricoltura e all’allevamento) mentre in altre fasi ha sofferto pesantemente la fame (per l’andamento delle stagioni, periodi di carestia, epidemie, guerre…). Il nostro corpo si è adattato dunque a far fronte alla mancanza di cibo; il fegato accumula scorte sotto forma di glicogeno che possiamo sfruttare in caso di bisogno. Riusciamo a sopravvivere anche diversi giorni senza toccare cibo, purché beviamo a sufficienza. Il nostro organismo è fatto in modo da poter alternare il consumo di pasti anche abbondanti con periodi di astinenza completa. Ce lo dimostra la storia dell’umanità, ma anche l’osservazione del mondo naturale: molti animali rimangono per lunghi

periodi senza mangiare. La cosa più interessante è che alcuni lo fanno non per una mancanza effettiva di cibo, ma perché hanno l’esigenza precisa di smettere di nutrirsi, per attivare funzioni più importanti, più vitali del cibo stesso. Un’esigenza che è propria anche dell’uomo, che col tempo l’ha dimenticata; ma non l’ha scordata o persa il nostro organismo. Le funzioni del digiuno sono ancora scritte nel Dna e talvolta riemergono spontaneamente. Quando siamo ammalati o stanchi trascuriamo di mangiare, anzi non vogliamo proprio farlo. Durante la malattia l’organismo non si fa carico del cibo e si alleggerisce delle fatiche della digestione, per concentrare le sue energie nel ripulire il corpo dalle tossine e per rigenerarsi. La saggezza del corpo ci toglie l’appetito per farci stare meglio. Dovremmo ascoltarlo più spesso e rinunciare al cibo per curarci.

15 014-027 Digiuno_Parte1.indd 15

21/09/18 12:16


Attiva nel corpo funzioni preziose

Nelle filosofie orientali è strumento di liberazione

I

l rito del digiuno è presente non solo nelle grandi religioni monoteistiche. Lo prevedono anche i culti e le filosofie orientali, che hanno radici profondamente differenti rispetto all’Ebraismo, al Cristianesimo e all’Islam. In Oriente l’approccio all’elevazione spirituale e al digiuno assumono valori radicalmente

diversi rispetto a quelli con cui abbiamo familiarità noi occidentali. È il caso, ad esempio, dell’Induismo e del Buddismo. In entrambi la pratica dell’astensione dal cibo assume un significato notevole nel percorso di liberazione che l’uomo intraprende: per liberarsi dal ciclo delle rinascite (per gli induisti) o dalla schiavitù dei desideri (per i buddisti).

Una cerimonia di iniziazione I Warao dell’Orinoco, una popolazione autoctona del Sud America, digiunavano per mettersi “in stato di vedere”. Secondo questo popolo, infatti, il digiuno conferisce alla persona la conoscenza di sé, la fioritura della propria natura e l’armonia con se stessi. L’elevazione avviene attraverso un vero rito di iniziazione che comprende il digiuno.

22 014-027 Digiuno_Parte1.indd 22

21/09/18 12:16


Per l’Induismo

Per i buddisti

ristabilisce l’armonia

libera la mente

Secondo le scritture indù, il digiuno è un grande strumento di autodisciplina per arrivare a stabilire un rapporto di armonia tra il corpo e l’anima, poiché porta l’uomo ad avvicinarsi all’Assoluto. La parola sanscrita “upvas”, digiuno, infatti, significa letteralmente “sedere vicino” (sottinteso: a dio). Rinunciare al cibo, secondo questa religione, serve a tenere sotto controllo le passioni, le emozioni e gli stimoli dei sensi, allontanare i bisogni della carne per arrivare a una crescita spirituale. Attraverso la padronanza del corpo e della mente e la loro perfetta unione si può giungere all’obiettivo finale della conoscenza, cioè la liberazione dal ciclo delle rinascite e delle reincarnazioni continue.

Anche per il Buddismo il digiuno è un mezzo per ottenere un livello più alto di spiritualità, cioè per liberarsi dai desideri, la causa di ogni nostra insoddisfazione. Per liberarci dalle schiavitù materiali e raggiungere il Nirvana, dobbiamo cancellare i desideri, tra cui anche quello del cibo, che è il desiderio primario. Buddha stesso digiunò prima di essere “illuminato”, di comprendere che il senso profondo della vita è l’impermanenza; però interruppe il digiuno quando divenne troppo mortificante per il corpo. Perché la propria liberazione si ottiene con la moderazione e la giusta via di mezzo.

NEL TAOISMO LE FESTE DEL DIGIUNO Nel Taosimo religioso (diverso da quello filosofico), si celebrano periodicamente delle vere e proprie “feste del digiuno”, che si svolgono nel cortile del monastero e possono durare anche vari giorni. La celebrazione prevede, oltre al digiuno (i partecipanti consumano un solo pasto frugale al giorno) anche dei riti che hanno la funzione di permettere ai fedeli di “espiare” le proprie colpe.

23 014-027 Digiuno_Parte1.indd 23

21/09/18 12:16


Gli effetti positivi su ogni organo

La riduzione del cibo fa nascere nuovi neuroni

I

l cervello si nutre di zuccheri. Quando però, dopo 10-12 ore di digiuno, le riserve di glicogeno accumulate nel fegato si esauriscono, vengono allora demoliti gli acidi grassi dal tessuto adiposo per produrre energia. Il fegato trasforma queste sostanze in chetoni, una fonte di energia alternativa; essi tornano nel sangue e raggiungono muscoli e cervello per “nutrirli”. Una quantità eccessiva di chetoni nel sangue, causata da un digiuno troppo lungo, non è una situazione ottimale perché può acidificare in eccesso il sangue. Ma nel caso di un digiuno breve e intermittente, il cervello ne ottiene benefici perché i chetoni, per questo organo, sono una fonte di energia più facile da assimilare rispetto allo zucchero, così migliorano la capacità di

attenzione e la velocità di ragionamento. Inoltre, come abbiamo visto, il digiuno favorisce la rigenerazione cellulare e l’utilizzo delle staminali per la produzione anche di nuovi neuroni. Per questo motivo i ricercatori sostengono che il digiuno per periodi di tempo regolari potrebbe aiutare a proteggere il cervello contro alcune malattie neurodegenerative, contro fenomeni di demenza o contro il Parkinson, ritardandone l’insorgenza.

Un’arma in più contro l’Alzheimer La pratica del digiuno, o della riduzione calorica, che prevede un apporto calorico inferiore alle 500 calorie, non sarebbe consigliata agli anziani over 70, ma gli studiosi stanno riformulando una dieta mima-digiuno per l’età senile,

48 046-055 Digiunare corpo e mente_Parte2.indd 48

21/09/18 12:03


IL SISTEMA NERVOSO RINGIOVANISCE Un recente studio pubblicato su Science da due neurobiologi di Princeton ha rilevato che anche negli individui adulti, e non solo nei bambini, il cervello riceve ogni giorno una nuova provvista di migliaia di cellule nervose appena formate. I due scienziati americani hanno scoperto che un flusso di nuove cellule ancora indifferenziate (staminali) migra quotidianamente da una zona al centro del cervello, i ventricoli cerebrali, verso l’area più esterna del cervello, la corteccia cerebrale, impiegando circa un paio di giorni. Dalla corteccia cerebrale dipendono le funzioni intellettuali superiori e la formazione delle memorie, del pensiero e dell’identità personale. Appaiono evidenti, quindi, i benefici del digiuno, che stimola proprio la produzione di nuove cellule.

compatibilmente con lo stato di salute, con l’obiettivo di mantenerne giovane il cervello e rallentare il declino cognitivo in pazienti con l’Alzheimer. L’idea è quella di alternare, una settimana sì e una no, cicli di una dieta apposita, con una certa restrizione calorica. Grazie a tale dieta, i benefici del digiuno sulle capacità cerebrali sarebbero resi compatibili con le esigenze di questa fascia di popolazione.

Il cervello invecchia più lentamente Stare un po’ senza mangiare riduce le infiammazioni croniche che comportano invecchiamento dei tessuti, aterosclerosi e altre patologie che possono coinvolgere il cervello. Anche il sovrappeso persistente è spesso legato a uno stato di infiammazione costante, che il digiuno può alleviare, prolungando la buona salute delle cellule

cerebrali. In un interessante studio prospettico, Frank Hu, un professore di nutrizione dell’Università di Harvard, ha preso in considerazione un campione di donne con un’età media di 50 anni e ne ha misurato il girovita; successivamente, quando l’età media del campione aveva superato i 70 anni, ha raccolto una nuova tornata di dati. In questo modo ha potuto notare che più del 30% delle donne che a 50 anni erano in sovrappeso, con un girovita compreso tra 76 e 80 cm, soffrivano a 70 anni di vari disturbi , anche con declino mentale; al contrario molte meno delle partecipanti che a 50 anni avevano un girovita inferiore a 71 cm hanno sviluppato a 70 anni malattie croniche o un deficit cognitivo. È l’ennesima dimostrazione che l’alimentazione incide anche sulle capacità cerebrali; e il digiuno è uno strumento di protezione efficace.

49 046-055 Digiunare corpo e mente_Parte2.indd 49

21/09/18 12:04


L’acqua

PER UNA SERA O PER GIORNI

Come fare il digiuno PER OTTENERE I MAGGIORI BENEFICI DEVE ESSERE L’OCCASIONE PER UNA DEPURAZIONE PROFONDA DEL CORPO E DELLA MENTE CHE FA RINASCERE TUTTO L’ORGANISMO

A

seconda delle necessità personali, e degli obiettivi che ci si propone, esistono diversi tipi di digiuno, che si differenziano per durata e per modalità di rinuncia al cibo. Perciò è fondamentale avere l’atteggiamento mentale adatto, la giusta motivazione e la consapevolezza di ciò che si sta facendo, per far sì che il digiuno possa essere davvero un momento di rigenerazione. È indispensabile, quindi, adottare qualche accorgimento per rendere più facile il distacco dal cibo, massimizzare i benefici psicofisici ed evitare problemi di salute. No a digiuni drastici senza una preparazione adeguata, eccessivamente prolungati e non graduali, perché potrebbero risultare nocivi. È fondamentale tenere conto, poi, che il digiuno non riguarda solo il corpo, ma coinvolge anche la mente, attiva l’energia creativa che è in noi, riportandoci in contatto con il nostro nucleo naturale. Questa deve essere la predisposizione giusta con cui affrontare un periodo di rinuncia alimentare. Digiunare è rientrare in sé, non farsi distrarre dal cibo, né dal resto del mondo, limitare le contaminazioni dall’esterno, per fare in modo che emerga in noi il distillato di quanto siamo autenticamente.

058-069 Come fare il digiuno_Parte1.indd 58

21/09/18 12:05


QUANDO SERVE PRENDERE GIUSTE PRECAUZIONI Rinunciare al cibo per un certo periodo di tempo è in generale una pratica utile al nostro organismo, ma non in alcune situazioni particolari. Digiunare non è, ad esempio, appropriato per bambini e adolescenti, così come durante la gravidanza. Inoltre se si soffre o si è sofferto di disturbi del comportamento alimentare non è consigliabile intraprendere l’astensione dai pasti. Periodi di astinenza dal cibo andrebbero evitati poi se si hanno più di 70 anni. In caso di patologie in atto o di terapie farmacologiche in corso è utile confrontarsi con il proprio medico prima di intraprendere il digiuno. Questo vale, per esempio, per chi assume farmaci contro il diabete. Rinunciare al cibo potrebbe aumentare il rischio di

ipoglicemia, potenzialmente pericolosa. Diverso è il caso di coloro che sono a rischio di diabete di tipo 2 senza esserne ancora affetti: per tali persone un periodo di deprivazione calorica può essere utile per abbassare la glicemia e per rigenerare le cellule pancreatiche sofferenti.

STACCA LA SPINA, RITROVA LA TUA INTERIORITÀ Facebook, Instagram, email, messaggi di Whatsapp, telefonate continue. Tutto ciò ci sfianca, ci distrae e ci toglie energia. Non è un caso che si stia diffondendo anche la pratica del “distacco” da Internet. Per questo è fondamentale affiancare il periodo di digiuno a una fase di “disconnessione”, per riprendere contatto con noi stessi e con le esigenze del nostro nucleo primordiale. Staccarsi dalla “rete” è abbastanza semplice se si digiuna per poche ore: basta spegnere lo smartphone, il tablet o il pc e non frequentare i social network. Diventa più difficile farlo per una giornata o più, ma vale la pena di provarci. In generale, rallenta i ritmi. Trova il tempo per fare le cose con lentezza e in modo consapevole. Il digiuno è una fase di purificazione per tutto il tuo essere, perché avvenga in modo completo devi riprendere il contatto con i tuoi ritmi, tagliando fuori la frenesia del mondo contemporaneo.

59 058-069 Come fare il digiuno_Parte1.indd 59

21/09/18 12:05


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.