possono colpire varie parti del corpo, determinando bruciori di stomaco, irritazioni delle vie respiratorie, problemi intestinali, dolori articolari, gonfiori, rossori della pelle e altri disturbi. Per curarli si fa ricorso spesso ai farmaci antinfiammatori, tra cui i FANS, che però possono danneggiare lo stomaco. Esistono in alternativa numerosi rimedi naturali dalle straordinarie capacità antinfiammatorie, senza effetti collaterali. Nel libro descriviamo le caratteristiche e le proprietà delle erbe e piante più utili contro le infiammazioni: aloe e artiglio del diavolo, ma anche arnica, boswellia, levistico, malva, ribes nero e uncaria.
Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
RIZA Cover Arnica e Artiglio del diavolo.indd 1
Arnica e Artiglio del diavolo Gli antinfiammatori naturali vincenti Tutte le piante e le erbe che spengono dolori, arrossamenti e irritazioni che colpiscono le articolazioni, l’intestino, la pelle e le vie urinarie
Impariamo a usarli bene! Curano e guariscono senza effetti collaterali
RIZA
Gli stati infiammatori
Arnica e Artiglio del diavolo
RIZA
07/09/15 16:38
001-029 ALOE VERA.indd 2
07/09/15 17:22
Arnica e Artiglio del diavolo Gli antinfiammatori naturali vincenti
RIZA
001-029 ALOE VERA.indd 3
07/09/15 17:22
Arnica e Artiglio del diavolo Gli antinfiammatori naturali vincenti Editing: Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Illustrazione di copertina: Elena Terrin Foto: 123rf, Fotolia © 2015 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
001-029 ALOE VERA.indd 4
07/09/15 17:22
Sommario
Introduzione
Sono efficaci e non danno disturbi collaterali........................ 6
Capitolo 1
Capitolo 5
ALOE.................................... 9
levistico.......................... 89
Capitolo 2
Capitolo 6
Arnica.............................. 31
malva .............................. 97
Capitolo 3
Capitolo 7
Artiglio del diavolo.... 61
ribes nero..................... 119
Capitolo 4
Capitolo 8
boswelLia ...................... 81
uncaria.......................... 139
001-029 ALOE VERA.indd 5
07/09/15 17:22
Introduzione
Sono efficaci e non danno disturbi collaterali La fitoterapia offre una vasta gamma di farmaci naturali ad azione antinfiammatoria, per trattare in modo efficace disturbi di vario tipo. Le infiammazioni sono, infatti, una delle più frequenti cause di malessere e sono collegate a numerose patologie. Causati da fattori molto differenti, gli stati infiammatori possono coinvolgere varie parti del corpo determinando, per esempio, bruciori di stomaco, irritazioni delle vie respiratorie, dolori articolari e muscolari, rossori della pelle, gonfiori e febbri. I processi infiammatori sono in realtà una reazione del nostro corpo a vari tipi di danni: traumi o scottature, infezioni virali o batteriche, intossicazioni dovute a sostanze tossiche. L’organismo entra in uno stato di allerta, alza la temperatura interna e avvia la produzione di citochine per arginare il problema e favorire la riparazione del tessuto danneggiato. Quando l’infiammazione è in atto, i vasi sanguigni si allargano e diventano più permeabili per aumentare il passaggio di liquidi, isolare le tossine e, al contempo, per far passare i leucociti (i difensori dell’organismo) che ripareranno il danno. Secondo l’entità del processo infiammatorio, i tessuti coinvolti si arrossano, si gonfiano e diventano caldi, si avvertono dolori e bruciori, quasi sempre accompagnati da uno sgradevole senso di spossatezza e di fiacchezza.
6
001-029 ALOE VERA.indd 6
07/09/15 17:22
I vantaggi dei rimedi naturali Contro le infiammazioni si fa spesso ricorso all’uso di farmaci, in particolare i FANS (antinfiammatori non steroidei), che riducono il dolore e la febbre, ma possono provocare disturbi a livello dell’apparato digerente, con nausea, bruciori gastrici, diarrea e, nei casi più gravi, anche emorragie e ulcere. Ecco perché, soprattutto in casi di disturbi cronici, i rimedi naturali, derivati dalle piante, offrono un’alternativa utile: di valida efficacia, non presentano effetti collaterali rilevanti e possono essere assunti anche per lunghi periodi continuativamente, con un’azione equilibrante globale sull’organismo. È importante dunque conoscere i rimedi naturali con effetto antinfiammatorio, la loro azione specifica e il loro impiego. In questo libro descriviamo nel dettaglio le piante e le erbe che si sono dimostrate più efficaci nel combattere le infiammazioni che interessano le varie parti del corpo. Tra queste, per esempio, l’Arnica montana, dalle spiccate proprietà analgesiche, è il rimedio migliore in caso di contusioni, traumi e lividi. Per i dolori osteoarticolari e muscolari, mal di schiena, cervicalgia e tendiniti, è consigliato invece l’Harpagophytum procumbens, dall’azione antiflogistica e analgesica. Per i rossori e le escoriazioni della pelle, ma soprattutto per le irritazioni del tratto gastro-intestinale, sono invece ideali la Malva sylvestris e l’Aloe vera, grazie alla loro azione emolliente e calmante, utile anche per decongestionare e lenire le vie aeree. Tutti aiuti validissimi per affrontare al meglio e in modo naturale i più comuni disturbi infiammatori.
7
001-029 ALOE VERA.indd 7
07/09/15 17:22
Gli antinfiammatori naturali
001-029 ALOE VERA.indd 8
07/09/15 17:22
Aloe Ăˆ il rimedio lenitivo e sfiammante per eccellenza contro tutte le patologie infiammatorie, in particolare a stomaco e intestino; placa anche le irritazioni alla gola. L’aloe si usa anche a scopo cosmetico, perchĂŠ contrasta le irritazioni e la secchezza cutanea
001-029 ALOE VERA.indd 9
09/09/15 10:41
Gli antinfiammatori naturali
L’aloe, la pianta dalle mille virtù La polpa fresca, delicata e gelatinosa dell’aloe è l’ideale per contrastare le infiammazioni, specialmente quelle della pelle e dello stomaco. Le sue foglie dure e resistenti sono fatte apposta per custodire il segreto di un succo dalle molteplici proprietà terapeutiche. Nata in ambienti aridi, poveri di acqua e di risorse, la pianta ha sviluppato la capacità di trasformare al suo interno la luce del sole e i minerali estratti dalla terra in una serie di sostanze che le consentono di sopravvivere e di difendersi dai pericoli. La sua polpa è fatta di una gelatina mucillaginosa che trattiene l’umidità e tutte le sostanze nutritive create nel suo “laboratorio” naturale. Per impedire che esca dalle sue foglie anche una sola goccia di liquido vitale, l’aloe ha elaborato dei composti che “sigillano” ermeticamente i tagli e ricostruiscono i tessuti.
Una tradizione antichissima - L’efficacia terapeutica dell’aloe era già nota ai popoli antichi dell’area del Mediterraneo probabilmente fin dal II millennio a.C. La pianta, infatti, è citata in alcune tavolette sumeriche di argilla del XVIII secolo, che parlano per la prima volta delle sue proprietà curative, mentre le più antiche raffigurazioni pittoriche si trovano in Egitto, dove l’aloe era considerata una pianta dell’immortalità. In un papiro che elenca una serie di sostanze e strumenti curativi usati dagli Egizi, datato al 1550 a.C., l’aloe è citata in ben dodici ricette diverse, come medicinale e cosmetico. Nell’antichità l’aloe si usava anche per il trattamento dei morti ed è nominata nel Vangelo di Giovanni, dove compare nell’elenco delle sostanze con le quali era stato trattato il corpo di Cristo.
10
001-029 ALOE VERA.indd 10
07/09/15 17:22
Aloe
La “guaritrice silenziosa” Anche gli Arabi la conoscevano bene. Dalla linfa e dalla polpa delle sue foglie estraevano per essicazione una polvere con cui curare le ferite, aiutare la digestione e favorire la peristalsi, che poi era venduta in tutto il Medio Oriente e il Mediterraneo. Non a caso, il nome della pianta deriva proprio da un vocabolo arabo, che significa “amaro”. La pianta era nota anche nell’Impero Persiano e in India già attorno al VI secolo a.C. Qui la medicina ayurvedica la riteneva una delle piante più potenti, soprannominandola “guaritrice silenziosa”, proprio in virtù delle sue caratteristiche lenitive, rinfrescanti e calmanti. L’aloe era coltivata in abbondanza sull’isola di Socotra, nell’Oceano Indiano, da dove veniva esportata in India, in Cina e in Tibet. Secondo una leggenda, la presenza di aloe fu proprio il motivo che spinse il grande Alessandro Magno a conquistare l’isola, che poteva fornire adeguate scorte del rimedio medicinale più efficace per guarire le ferite dei suoi soldati. Si racconta anche che Alessandro avesse sperimentato personalmente le virtù della pianta grazie ad Aristotele – il suo maestro – che gli curò con succo di aloe la ferita causata da una freccia.
Apprezzata da Greci e Romani - Greci e Romani ne apprezzavano le virtù e Dioscoride la citò nella sua opera come antiemorragico, cicatrizzante, ma soprattutto come rimedio per lenire le scottature e i pruriti, calmare le infezioni, l’acne e i rossori, valorizzandone soprattutto le proprietà antinfiammatorie. L’aloe poi era ritenuta utile contro il mal di testa, la caduta dei capelli e le infiammazioni alle tonsille e alle gengive, proprietà note anche al naturalista romano Plinio. L’opera di Dioscoride venne tenuta in grande considerazione per tutto il Medioevo e oltre, influenzando la selezione delle erbe medicinali e la preparazione di molti rimedi terapeutici.
11
001-029 ALOE VERA.indd 11
07/09/15 17:22
Gli antinfiammatori naturali
Conosciuta anche nelle Americhe - L’aloe, infatti, continuò a essere usata per scopi curativi anche nei secoli successivi. Nella scuola di medicina di Salerno la pianta veniva consigliata contro i disturbi alla pelle, allo stomaco, agli occhi e alla testa. Sembra che Cristoforo Colombo la volesse sulle sue navi, per curare l’equipaggio. Sul suo diario di bordo, infatti, un giorno annotò che tutto andava bene e che a bordo c’era l’aloe, dando grande risalto alla pianta. Colombo in seguito constatò che non solo l’aloe era presente anche nelle Americhe, ma era anche usata dagli indigeni che da secoli ne conoscevano le proprietà medicinali e la consideravano persino sacra. I Maya e i popoli dell’attuale Messico le attribuivano infatti un valore magico e religioso, oltre che terapeutico. E ancora oggi si crede che l’aloe possa scacciare le influenze malefiche.
Una pianta del deserto L’aloe vive nelle zone aride e secche, e proprio a queste condizioni climatiche deve le sue proprietà benefiche. La pianta, infatti, sopravvive dove altri vegetali appassirebbero e morirebbero. Riesce a farlo perché le sue foglie carnose immagazzinano l’acqua e non la lasciano traspirare, consentendo alla pianta di sopravvivere a lunghi periodi di siccità. La famiglia delle Aloacee comprende circa 300 varietà di piante sempreverdi, con foglie spesse e di dimensioni molto variabili. La varietà di aloe più usata in fitoterapia è l’Aloe vera barbadensis Miller per la ricchezza di gel contenuto, per la migliore concentrazione di proprietà benefiche e per la facilità con cui è possibile coltivarla. L’aloe è una pianta perenne che cresce a forma di cespo. La base è formata da una rosetta di foglie grasse e spinose disposte a spirale. Questa è la caratteristica che la contraddistingue tra tutte le varietà. Originaria dell’Africa, l’Aloe vera è diffusa in
12
001-029 ALOE VERA.indd 12
07/09/15 17:22
Aloe
America centrale, dove il clima caldo ne favorisce la crescita, specialmente negli arcipelaghi caraibici, ai quali si deve appunto la denominazione specifica di barbadensis.
Foglie succose - Si può coltivare facilmente anche in vaso e tenere in appartamento. Le foglie, formate da una “buccia” dura e da una polpa mucillaginosa sottostante, sono molto dense di liquido e ognuna di esse può pesare da uno a due chili; quando vengono incise, il taglio si rimargina da solo e viene sigillato da una sostanza che impedisce l’uscita della linfa. Lo strato superficiale delle foglie, protetto da spine, contiene un’elevata quantità di aloina, una sostanza che, come vedremo, ha un notevole effetto lassativo. In particolare questa varietà di aloe prende il nome di barbaloina, ha un colore ocra e odore e sapore sgradevoli. La polpa gelatinosa nelle foglie dell’aloe, invece, ha un aspetto trasparente e perlaceo ed è ricca di un mucopolisaccaride, chiamato acemannano, dalle grandi doti curative.
13
001-029 ALOE VERA.indd 13
07/09/15 17:22