Come salvarsi da infarto e ictus

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RIZA Novità SENIOR Speciale

VIVERE BENE DOPO I 60 ANNI

La guida pratica per evitare il rischio dell’aterosclerosi

La prima cosa da fare

TIENI SOTTO CONTROLLO

IPERTENSIONE, COLESTEROLO, GLICEMIA ALTA E STRESS

I rimedi più efficaci

I FARMACI, GLI INTEGRATORI

E LE NUOVE CURE NATURALI

PER LA SALUTE DEL CUORE

Le scelte vincenti a tavola

COME SALVARSI DA INFARTO E ICTUS

Allenati dolcemente

L’attività fisica è decisiva per la longevità. Come farla nel modo giusto

OLIO D’OLIVA E OMEGA 3, FONDAMENTALI

PER MANTENERE ELASTICHE LE ARTERIE

CONOSCERE PER PREVENIRE

GLI ATTACCHI IMPROVVISI CHE MINACCIANO cuore e cervello

Secondo i dati più recenti, in Italia le malattie cardiovascolari, tra cui soprattutto infarto e ictus, rappresentano la prima causa di morte, seguite dai tumori. Negli ultimi decenni, grazie ai progressi nelle terapie e nella prevenzione, sono aumentate le percentuale di guarigione da queste patologie, tuttavia il numero dei casi è destinato ad aumentare nei prossimi anni, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Infatti l’incidenza di infarti e ictus aumenta notevolmente con l’età, in particolare dopo i 65 anni. Queste due patologie hanno origine entrambe da problemi circolatori. Sia l’infarto che l’ictus ischemico sono principalmente causati dall’ostruzione di

Scopri i meccanismi e i fattori di rischio che favoriscono infarto ed ictus, eventi fulminei che possono avere conseguenze molto gravi. Impara a riconoscere i sintomi e i segnali di allarme

un’arteria, che impedisce al sangue di raggiungere rispettivamente il cuore o il cervello. Questa mancanza di usso sanguigno (ischemia) porta alla morte (necrosi) delle cellule cardiache o cerebrali nelle aree colpite, con danni che possono essere gravi e permanenti. Perciò i maggiori fattori di rischio sono uguali per l’infarto e per l’ictus e sono principalmente legati a ciò che può danneggiare o compromettere la circolazione sanguigna.

La pressione alta, l’elevato livello di lipidi nel sangue e il diabete contribuiscono allo sviluppo di condizioni come l’aterosclerosi e la formazione di coaguli, che possono portare all’ostruzione delle arterie e al conseguente danno tissutale nel cuore o nel cervello.

Oggi sono molto aumentati i tassi di sopravvivenza e di ripresa da eventi cardiovascolari, grazie alle nuove cure ma anche a una maggiore consapevolezza dell’importanza della salute cardiaca

Il rischio di infarto aumenta con l’età: è più frequente dopo i 50 anni negli uomini e dopo i 60 anni nelle donne

Circa il 60% degli infarti e il 75% degli ictus si verifica in pazienti di oltre 65 anni. Il picco di incidenza dell’ictus è tra i 75 e gli 84 anni

I FATTORI DI RISCHIO

I nemici nascosti: COLESTEROLO, DIABETE E IPERTENSIONE

Le condizioni che aumentano la probabilità di un’ostruzione del flusso sanguigno sono soprattutto: pressione alta, elevati livelli di zuccheri e di grassi nel sangue, eccesso di peso, sedentarietà e fumo

Quali sono i maggiori fattori di rischio per infarto e ictus? Ce li riassume il professor Gianfranco Parati, Direttore scienti co dell’Auxologico, Direttore del Dipartimento di Cardiologia e del Laboratorio di Ricerche Cardiologiche dell’Auxologico San Luca a Milano; professore onorario di Medicina Cardiovascolare all’ Università di Milano Bicocca. «Il rischio cardiovascolare aumenta con l’età perché con gli anni peggiorano i fattori di rischio che causano un danno alle arterie e al cuore. Le malattie che colpiscono cuore e circolazione fanno parte delle cosiddette patologie non trasmissibili. Si tratta di patologie cronico degenerative che sono determinate dall’esposi-

zione continua, negli anni, a fattori di rischio, alcuni modi cabili e altri non modi cabili. Gli elementi su cui non possiamo intervenire comprendono l’età, il sesso e la genetica familiare. Poi, ci sono i fattori di rischio parzialmente o completamente modi cabili, su cui possiamo agire sia cambiando il nostro stile di vita sia assumendo le necessarie terapie farmacologiche: il colesterolo, l’ipertensione e il diabete sono i primi. Naturalmente anche il fumo è un pericolo che possiamo eliminare. E poi ancora obesità associata a scorretta alimentazione e alla sedentarietà, stress e disturbi del sonno (come apnee e russamento eccessivo) sono altre condizioni che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari».

Il punteggio che valuta il rischio di un problema cardiocircolatorio

Nell’ambito del Progetto Cuore, partito nel 1998 con numerose ricerche e progetti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, è stato elaborato un metodo per valutare il rischio di subire una patologia di tale origine. Per stimare la probabilità di andare incontro a un infarto o ictus nei 10 anni successivi, si tiene conto di vari fattori: pressione arteriosa sistolica, trattamento anti-ipertensivo, colesterolemia totale, colesterolemia HDL, diabete, abitudine al fumo, oltre che dell’età e del sesso. Con questi dati viene attribuito un punteggio individuale che misura l’entità del rischio.

Tranne l’età, il sesso e la familiarità, le altre principali cause di infarto e ictus dipendono da condizioni su cui possiamo intervenire

Tieni lontani infarto e ictus con le sane abitudini

Lo strumento più efficace per mantenere a lungo in salute il sistema circolatorio è seguire uno stile di vita salutare

Non è mai troppo tardi per mettere al riparo cuore e cervello dal pericolo di patologie cardiovascolari. Uno studio pubblicato su Lancet nel 2019 ha mostrato che una dieta corretta, attività sica regolare e stop al fumo abbattono del 30-40% la probabilità di subire danni cardiaci o cerebrali dopo i 65 anni. «L’intervento sullo stile di vita è una carta preziosa nella prevenzione di ictus e infarto - conferma il professor Gianfranco Parati -. Le regole sono quelle classiche ovvero non aumentare di peso o ridurre un peso eccessivo, evitare la sedentarietà, mangiare meglio. Questo signi ca mangiare quello che serve e non ingerire quantità eccessive di cibo, scegliendo alimenti di qualità, ovvero più verdure, più bre, legumi, pesce e carni bianche e meno sale, dolci, insaccati, formaggi. E poi evitare il fumo o smettere quanto prima. Un’altra regola della buona prevenzione riguarda il sonno: è importante dormire almeno 7 ore per notte».

Alleati naturali contro i disturbi cardiovascolari

I rimedi di origine organica e non sintetica sono strumenti efficaci nel contrastare le cause di infarto o ictus. In sinergia con i trattamenti farmacologici, ottimizzano gli effetti curativi, senza controindicazioni

Gli estratti dalle erbe medicinali e gli integratori a base di sostanze naturali hanno un ruolo rilevante nella terapia complementare per la prevenzione di infarto e ictus, agendo sui principali fattori di rischio cardiovascolare. Queste sostanze offrono una serie di proprietà bene che per la circolazione; tra le più rilevanti ricordiamo le capacità antiossidanti e antin ammatorie, che contrastano due delle cause principali dei problemi cardiaci e vascolari. Alcuni rimedi naturali servono anche a rendere più elastici i vasi sanguigni, favorendo la vasodilatazione e regolando la pressione. Altri hanno la capacità di regolarizzare il metabolismo lipidico, riducendo i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi. Ci sono poi sostanze di origine vegetale che aiutano a controllare la glicemia, migliorando la sensibilità all’insulina e riducendo il rischio di complicanze legate al diabete. In ne alcuni composti naturali presentano proprietà antitrombotiche, contrastando le formazione di coaguli, mentre altri offrono una protezione diretta al muscolo cardiaco, migliorandone la funzionalità.

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