Riza Psicosomatica - Settembre 2023

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COME SUPERARE DA SOLI LE FERITE EMOTIVE

AUTOGUARIGIONE La vera cura è dentro di te

Scopri l’atteggiamento mentale giusto per vincere ansia, panico e tristezza

IMPARA A VOLERTI BENE

Questo è il segreto per attivare le capacità curative del cervello

L’EDITORIALE DI MORELLI

Dopo un abbandono: le cose da fare per smettere di soffrire

MEDICINA NATURALE

I rimedi di settembre per una pelle perfetta

Riza psicosomatica

è in edicola anche con:

www.riza.it SETTEMBRE 2023 n. 511 PERIODICO MENSILE ISSN 2499-0418 (ONLINE)

MATERNITÀ E DEPRESSIONE

Puoi essere mamma a modo tuo. Non esiste quella “perfetta”

è nato il mio bambino ho deciso di lasciare il lavoro per dedicarmi alla famiglia. Avevo una bella prospettiva di carriera, ma ritenevo più importante essere una buona

L’unica cosa veramente importante per non sprecare la vita è realizzare la propria natura. Essere una buona moglie, essere una buona madre, sono solo luoghi comuni. Se sul lavoro ti sentivi realizzata, continua a realizzarti sul lavoro. Meglio una madre ogni tanto assente ma felice quando c’è, che una sempre presente ma frustrata. Se non realizzi te stessa, come puoi accudire un altro essere? Non è che non sei all’altezza del compito, semplicemente c’è qualcosa dentro di te che non si adatta a fare “soltanto la mamma”, che vuole che tu sia mamma ma a modo tuo: solo “a modo nostro” siamo vivi, siamo unici, altrimenti, se vogliamo solo “somigliare a un modello”, tanto varrebbe non esserci

madre e moglie. Mi sono buttata nella nuova vita con entusiasmo. Purtroppo, passati i primi mesi, mi ritrovo a trascinare le giornate. Sono depressa, ho sempre mal di testa. Tutto mi pesa, anche accudire mio figlio. Forse non sono una buona madre?». Paola

perché tanto ci sarebbe qualcuno identico al posto nostro. Quando vedo ai giardini pubblici cinque o sei mamme che stanno tutte insieme a sorvegliare i figli, mi chiedo quanto tempo, quanta intelligenza, quanta energia vengano sprecati. Basterebbe che una accudisse i bambini di tutte a turno e le altre potrebbero coltivare i propri interessi. Il miglior esempio che puoi offrire a tuo glio è di esserti realizzata come donna: così imparerà che la cosa più importante nella vita è realizzare la propria natura. E lo farà anche lui. Altrimenti avrà una mamma frustrata e nevrotica. La tua depressione e il tuo mal di testa non indicano che c’è qualcosa di alterato in te, ma che non stai esprimendo te stessa.

«Quando
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IZA al tuo anco R
di Vittorio Caprioglio, medico psicoterapeuta
DISAGI INTERIORI

GELOSIA OSSESSIVA

Fai pace con la tua parte

oscura: ti insegnerà a realizzare te stessa

“Sono divorata dalla gelosia. Nei confronti di tutti. Non sopporto che mia sorella parli a quattrocchi con i miei genitori. Guai se gli amici portano nel gruppo qualche ragazza nuova. E il solo pensiero che il mio fidanzato passi del tempo con qualcuno che non sia io mi fa impazzire. Ieri sono passata a prenderlo al lavoro. Lui, che non mi aspettava, aveva combinato un aperitivo con un collega. Ci sono andata anch’io, ma ero furibonda all’idea che avesse fatto un programma senza di me. Mi sono sentita impotente e non ho spiccicato parola. Il sangue mi ribolliva, mi bruciava lo stomaco. Poi sono stata male tutta la notte». Nicoletta

La gelosia ti tormenta e tutti vorrebbero insegnarti a reprimerla. Ma è la cosa peggiore da fare: andrebbe ad annidarsi nelle parti più oscure di te e da lì minerebbe la tua salute. Meglio ammettere: «Sì, sono gelosa e non ci posso fare niente». A quel punto si creerà, tra la Nicoletta che conosci e la Nicoletta sconosciuta, quella gelosa, una nuova relazione. Come se si aprisse una porta… Vedi, uno è geloso perché si sente ri utato, non si sente considerato. E occupando il territorio dell’altro forza la situazione pur di sentirsi importante. Ma altre volte la gelosia emerge per ricordare a noi stessi che possiamo rompere gli schemi e non accettare di stare sempre dove ci mettono. E poi il sangue che ribolle vuol dire che in te c’è tanta energia: sei sicura di utilizzarla tutta?

Forse insegui gli altri perché non ci sei tu! Allora chiediti: che cosa piace veramente a Nicoletta?

Quando lo scoprirai, la gelosia diventerà un elemento prezioso: un modo di amare e di essere amata in modo diverso.

TOSSE NERVOSA

«Ogni volta che il mio capo mi convoca nel suo ufficio mi prende una tosse stizzosa…. C’è una relazione da preparare. Colpo di tosse. Devo chiamare al telefono una persona per lui. Altri colpi di tosse. Mettersi in contatto con le sedi estere. Colpi di tosse. Lui ogni volta alza gli occhi infastidito. E poi due giorni fa mi chiede: “Ma lei non fa proprio niente per quella tosse nervosa?”».

Cara Luisa, quando i colpi di tosse inopportuni sono frequenti, e sempre nella stessa situazione, è perché in quel momento vorresti protestare, far sentire la tua vera voce. Ma non lo fai. Probabilmente ti sei sempre controllata, mostrando la parte più docile di te. Insomma, in qualche modo ti auto-ammansisci… Ma ora qualcosa dentro di te si ribella e non vuole più che tu sia soltanto una brava segretaria. Quella tosse così fastidiosa è la tua nuova voce che protesta. Qualche volta, allora, prova a dire no, o quantomeno, se non sei d’accordo, a esporre le tue ragioni. E dille a voce alta. È la cura migliore per la tua tosse. ■

15 Settembre 2023
Tutti i “no” che trattieni diventano colpi di tosse: esprimili!

COMUNICAZIONE SBAGLIATA IL

Consigli e critiche rovinano i rapporti «L

Sono la peggiore forma di intrusione nella vita altrui, perché inquinano la capacità di far emergere dall’inconscio le decisioni giuste. Chi esagera con i consigli e le critiche in realtà ha un problema...

o dico per il tuo bene» è forse una delle frasi più ambigue che l’umanità abbia mai prodotto e che, da sempre, fa danni incalcolabili. Sulle prime non sembrerebbe tanto pericolosa, ma basta addentrasi un poco nelle sue implicazioni per coglierne il potere ambivalente, ricattatorio, in uenzante. Implica che chi la pronuncia stia promuovendo una propria idea (consiglio o critica) su ciò che l’altro dovrebbe fare o non fare, o che ha fatto o non ha fatto. Un’intrusione quasi sempre non richiesta, ma giusti cata dal fatto che viene mossa dal “bene”, da un intento ispirato alla volontà di aiutare “nel modo giusto”, che sarebbe ovviamente il suo. Egli infatti è mosso da questa equazione: «Se ho le migliori intenzioni, se il mio intento è amorevole, ciò che propongo/impongo sarà sicuramente giusto: dovrà essere seguito, ascoltato, creduto». Un’equazione che, una volta applicata, distorce la comunicazione, disorientando e spingendo l’altro verso strade non autentiche, talora verso vere e proprie situazioni labirintiche.

A getto continuo «Ti critico perché ci tengo a te»

è un’altra frase frequente, diretta emanazione della precedente: «Poiché voglio il tuo bene, ti dico che cosa non va». Il criticante si erge dunque a giudice della vita dell’altro - che non ha chiesto niente - e gli illustra tutte le sue mancanze e i suoi errori.

Certo non stiamo parlando qui di chi, una volta ogni tanto, si lascia scappare un consiglio o una critica, ma di chi, per abitudine, parla, argomenta, comunica, infarcendo di consigli e di critiche le proprie conversazioni, con una forza di convincimento strabordante e, purtroppo, ef cace. È talmente abituato a farlo che ha af nato la capacità di dare consigli che contengano intrinsecamente una critica («Io, fossi in te, per come ti conosco, non farei un’altra, ennesima scelta così insensata»), o critiche che contengano consigli («Hai fatto una cosa talmente fuori luogo che ora la cosa migliore da fare penso sia la seguente»). Non si trattengono. L’altro può stare zitto, può semplicemente raccontare, può avere solo voglia di sfogarsi o di essere capito e ascoltato, ma l’azione sarà sempre questa: consiglio e critica a getto continuo, per il “suo bene”. Figuriamoci se chiede un consiglio o un’opinione.

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DELLE SOLUZIONI
GIORNALE

GUARDATI ALLO SPECCHIO

Che effetto ti fanno i consigli degli altri?

Se ci riconosciamo tra coloro che danno consigli e critiche a getto continuo, dobbiamo fermarci un attimo e riflettere. Se qualcuno facesse così con noi ci sentiremmo a nostro agio? Ci sentiremmo capiti, accolti e aiutati? Considereremmo tutto questo fiume di parole come qualcosa di utile? Certamente no. Come ci poniamo, noi così “invasivi”, di fronte a qualche consiglio che arriva non richiesto? Nella maggior parte dei casi siamo infastiditi e in genere non seguiamo quasi nulla di ciò che ci viene proposto. E rimarremmo male per le critiche. Quando si comunica in questo modo, è implicito che ci si senta nella condizione di poter agire sulla vita degli altri. Ma abbiamo il “curriculum” per farlo? Siamo sufficientemente felici e risolti per poter dire a qualcuno cosa fare e per sapere quale sia davvero il suo bene? E, in ogni caso, perché dovremmo togliere all’altro la possibilità personale di scoprire quali siano il proprio bene, la propria strada, le proprie scelte? Perché togliergli la possibilità di fare i suoi errori (da cui potrebbe imparare), e non i nostri (da cui potrebbe solo ricavare la rabbia per averci ascoltati)?

35 Settembre 2023

AUTOGUA

Tu non sei il tuo passato, non sei la tua storia: impara a staccartene e puoi rinascere adesso!

LE REGOLE DEL BENESSERE PSICHICO

PRIMA REGOLA Non collocare il tuo disturbo nel tempo ........ pag. 58

SECONDA REGOLA Non intervenire mai sul disagio .............. pag. 60

TERZA REGOLA Arrenditi e accogli la tua impotenza .............. pag. 62

QUARTA REGOLA Guarda oltre: un’ombra vuole emergere ... pag. 64

QUINTA REGOLA Cambia il tuo copione e ti reinventi ........... pag. 66

SESTA REGOLA Ora puoi riscrivere la tua storia ..................... pag. 68

44 Riza psicosomatica IL TEMA DEL MESE

RIGIONE

A cura di Vittorio Caprioglio medico, psicoterapeuta Immagini: A. Ruggieri Hanno collaborato: M. Battistutta, C. Marazzina, M. Monciotti

45 Settembre 2023

COSMESI VERDE LA

Oli vegetali, carezze sul tuo viso

Ricchi di preziose sostanze nutrienti, permettono di ridurre i

disturbi cutanei e di ritardare l’invecchiamento

Per conservare la bellezza cutanea e lenire molti disturbi che compaiono a or di pelle si possono sfruttare gli Omega 3 (ma anche gli omega 6 e 9) presenti in molti oli vegetali, preziosi per la cosmesi perché penetrano facilmente nei tessuti e riparano la pelle secca e disidratata, riducendo le in ammazioni in caso di acne ed ec-

zema. Gli acidi grassi agiscono in sinergia con le vitamine (come la E per esempio) per regolare gli squilibri cutanei e ritardare l’invecchiamento. Ecco i più preziosi per la pelle e come usarli nei diversi trattamenti.

TRATTAMENTO TOPICO

Olio di enotera: idrata e nutre le pelli stanche

L’olio di enotera (Oenothera biennis) o primerose è un ingrediente sempre più presente nei prodotti cosmetici, per la sua alta percentuale di acido gamma-linolenico (7-10%) e linoleico (fino al 70%). Ha proprietà emollienti, idratanti, decongestionanti, ristrutturanti. Protegge e migliora le proprietà dell’elastina e del collagene. Il suo impiego nel trattamento topico di alcuni disturbi cutanei, come dermatiti, orticaria, acne e psoriasi, sembra recare notevoli benefici anche per il suo effetto lenitivo. Come fonte di acidi grassi essenziali, rappresenta un prodotto particolarmente indicato per le cure estetiche antiage. Si ossida facilmente alla luce.

COME FARE Apri una capsula di olio di enotera (lo stesso prodotto che si usa anche come integratore alimentare) e massaggia sulla pelle del viso tutto il contenuto fino al completo assorbimento. Sul contorno occhi, con i polpastrelli soltanto inumiditi, fai delicati picchiettamenti, così il prodotto verrà assorbito, ma in minore quantità, per non irritare la delicata pelle della zona; insisti con i polpastrelli sulle rughe e sulle guance esegui dei delicati pizzicotti.

di del contorno 82 Riza psicosomatica
MEDICINA NATURALE

RICCO DI FITOESTROGENI

Olio di semi di borragine: efficace antirughe

L’olio estratto dai semi di borragine è una delle sostanze naturali più ricche di Omega 6 e 3. È un ottimo antiage, che favorisce la produzione e la difesa delle fibre di collagene ed elastina. Rinforza i lipidi della superficie epidermica evitando l’eccessiva evaporazione dell’acqua cutanea e contrasta la degradazione delle fibre di acido ialuronico. Questa straordinaria sostanza contiene fitoestrogeni che attivano gli ormoni femminili naturalmente prodotti dal corpo e che sono in grado di stimolarne la produzione quando questa diminuisce, con l’arrivo della menopausa. Svolgono la loro attività nel corpo come veri ormoni, ingannando i ricettori, che li accettano come se fossero prodotti dall’organismo.

COME FARE Assumi ogni giorno una o 2 perle di olio di borragine con l’aggiunta di una capsula di magnesio; inoltre usa il contenuto di una o 2 perle per massaggiare ogni sera viso, collo, décolleté e mani, dopo aver perfettamente deterso e tonificato con acqua floreale con NMF (“fattore naturale di idratazione”) ricostituito.

RINFORZA LA RESILIENZA

L’olio di marula, antiossidante e vitaminico

Sehai bisogno di ripulire il terreno epidermico, fortificare la naturale barriera immunitaria della pelle e quindi aumentarne la resilienza, scegli l’olio di marula: quest’olio leggero, ottenuto dalla spremitura delle noci di un antichissimo albero diffuso soprattutto in Sud Africa, è pieno di antiossidanti e vitamine E e C. L’olio di marula ha una consistenza molto simile ai grassi naturali della pelle e viene assorbito più facilmente: questo significa che, a differenza di altri oli, quello di marula può essere utilizzato come idratante e base della crema da giorno per ottenere uno schermo totale contro infiammazioni e microbi, senza il rischio di ungere il viso.

COME FARE Al mattino aggiungi una goccia di olio di marula alla crema idratante che applichi d’abitudine e spalma sulla pelle detersa del viso e del collo: non temere se hai la pelle oleosa perché l’olio non occlude i pori ma anzi diminuisce l’eccessiva produzione sebacea della pelle grassa.

i evitando Settembre 2023 83

Immagina le orme sulla sabbia

POSSIAMO UTILIZZARE QUESTA IMMAGINE IN UNA MEDITAZIONE GUIDATA QUANDO SENTIAMO DI DOVER INTRAPRENDERE UN NUOVO PERCORSO, PIÙ IN LINEA CON LA NOSTRA NATURA, MA CI SENTIAMO ANCORA BLOCCATI. È UN SIMBOLO DELL’IDENTITÀ ORIGINARIA E AIUTA A USCIRE DALLE SABBIE MOBILI DEI PENSIERI INUTILI 100 Riza psicosomatica Autoterapia MEDITARE
IMMAGINI di Chiara Marazzina, psicologa e psicoterapeuta
CON LE

In un luogo silenzioso e confortevole della casa dove non sarai disturbato, abbassa le luci, distenditi comodamente, chiudi gli occhi, abbandonati e immagina di scivolare dolcemente in profondità, mentre lasci tutti i pensieri in super cie.

La meditazione Più scendi e penetri nel buio e nel silenzio, più si fa largo dentro di te uno “spazio” vuoto… Ora visualizza un luogo misterioso, sconosciuto, uno spazio inesplorato... sei disorientato, non sai dove andare... per un attimo ti assale il panico, ti senti perso, ti guardi attorno... poi per terra vedi il segno delle impronte di qualcuno che è già passato di lì, ti indicano una strada... Senti subito un grande

COSÌ ENTRI IN ARMONIA CON IL TUO INCONSCIO

Le immagini sono il linguaggio naturale dell’inconscio: farsi guidare da loro durante una meditazione a occhi chiusi permette di attivare specifiche aree del cervello, che ci avvicinano alla soluzione dei nostri problemi.

sollievo, ti senti rincuorato, sai che non sei solo ma c’è qualcuno che ti guida, che ti accompagna lungo il cammino... Osserva le impronte: chi potrebbe essere la tua guida? Un vecchio saggio? Uno stregone? Un piccolo paggetto, gnomo, elfo? Un bambino? Una fata? E dove ti conduce? In quale città o Paese misterioso? Al mare o in montagna? In un luogo esotico e lontano? Oppure famigliare e vicino? E che atmosfera respiri? Lascia circolare dentro di te tutte le immagini e le sensazioni evocate per qualche istante e poi con calma depositale nel buio e nel silenzio. Rimani ancora per alcuni minuti ad occhi chiusi e poi riaprili e lentamente torna alle tue attività.

Gira pagina per scoprire tutti gli aspetti simbolici di questa immagine

101 Settembre 2023

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