SOMMARIO
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INTRODUZIONE
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STORIA E CARATTERISTICHE
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LE PROPRIETÀ
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COME SI USA
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PER LA SALUTE
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PER LA BELLEZZA
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ALTRI USI
L’ARGILLA
INTRODUZIONE
N
on è facile parlare dell’argilla e delle sue proprietà. Perché non è facile spiegare come questa sostanza così povera e comune (ne esistono moltissime cave anche in Italia e i fondi degli oceani ne sono ricoperti) sia in realtà così preziosa per i benefici che può dare al nostro corpo. Però già i nostri antenati preistorici avevano scoperto le tante virtù di questa umile “terra”; avevano imparato a modellarla per creare dei manufatti che segnarono i primi passi della civiltà e anche dell’arte. Dapprima semplicissimi oggetti di uso pratico, come contenitori per l’acqua, poi via via attrezzi e utensili sempre più elaborati nella forma e nella decorazione, segno che l’uomo aveva bisogno di soddisfare dei bisogni non solo puramente materiali, ma anche estetici e formali. E proprio l’argilla fu il mezzo usato dall’uomo per compiere uno dei passi decisivi della sua evoluzione: la scrittura. Tra le prime testimonianze di testi scritti arrivati fino a noi infatti ci sono le tavolette d’argilla incise con caratteri cuneiformi. E attraverso la scrittura ci sono giunte le prime testimonianze storiche sulle culture, le religioni e le mitologie dell’antichità. Tra i racconti mitologici di questi popoli del passato uno si presenta molto si-
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mile tra le varie culture, anche molto distanti fra loro: quello sulla nascita dell’uomo. Tanti popoli immaginarono che l’uomo sia stato creato dalle divinità modellandolo nell’argilla e poi infondendogli la vita. Lo raccontano, tra gli altri, i miti sumerici, egizi, cinesi. E naturalmente lo narra anche il testo biblico della Genesi, quando descrive la creazione dell’uomo da parte di Javeh. Siamo nati dal fango, dicono tutte queste leggende e così spiegano in qualche modo anche il motivo per cui l’argilla è in sintonia con il nostro corpo, non ci risulta estranea ma amica. Infatti gli stessi popoli antichi che immaginarono il corpo umano plasmato nell’argilla dalla divinità, usarono la stessa argilla per curare il corpo. Applicare il fango sulle ferite e sulle zone doloranti si dimostrò un rimedio efficace e semplice. Serviva per rendere il corpo più sano e anche più bello, dal momento che l’argilla fu uno dei primi cosmetici a entrare a far parte del corredo femminile per la cura
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L’ARGILLA
della pelle e dei capelli. I primi maestri in quest’arte furono ancora una volta gli Egizi. Da allora, e sono passati migliaia di anni, l’argilla è sempre stata una fedele amica dell’umanità. Lungo tutti i secoli della nostra storia l’uomo ha continuato a servirsene per costruire oggetti (da quelli più semplici ai più preziosi vasi di porcellana), abitazioni (dalle capanne di fango ai palazzi più monumentali) e per curare la salute e l’aspetto. L’ha fatto senza sapere esattamente perché questa terra particolare assorbe tanta acqua, perché si fa modellare, perché ferma il sangue delle ferite, perché fa passare i dolori alle gambe o alla pancia. Cominciarono a chiederselo alcuni studiosi alla fine dell’800 e all’inizio del ‘900, quando si approfondì lo studio di varie sostanze naturali che hanno capacità curative. Da allora le proprietà benefiche dell’argilla, di cui gli uomini avevano sperimentato l’efficacia, cominciarono ad avere una spiegazione scientifica. Le analisi scientifiche sempre più approfondite hanno messo in luce le sue caratteristiche più profonde. L’argilla è un materiale complesso e “vivo”, formatosi in seguito a un processo durato migliaia e migliaia di anni, che ha portato a concentrare in essa un insieme di sostanze: minerali, ma anche residui organici. Ha una struttura fisica molto particolare, fatta a strati lamellari, che le permette di attirare sulla sua superficie sostanze di vario genere e di cedere a sua volta alcuni degli elementi benefici che contiene. Questo è dovuto a quella che viene chiamata la Capacità di scambio cationico dell’argilla, grazie alla quale, quando entra in contatto con il nostro corpo “assorbe” tossine e batteri, cedendo
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oligoelementi utili all’organismo. Dunque è tutt’altro che una sostanza “semplice” come siamo portati a pensare. Cercheremo di dimostrarlo in questo libro. Nella prima parte infatti saranno esaminate le proprietà fisiche e chimiche dell’argilla e come queste diventano utili all’uomo. L’argilla infatti è antisettica, cicatrizzante, rimineralizzante, depurativa, riequilibrante e rinforzante. Poi illustreremo come si possono sfruttare tali proprietà nella pratica, quindi come si preparano e si applicano concretamente i vari trattamenti a base di argilla: cataplasmi, impiastri, bendaggi e altri rimedi per uso esterno ma anche bevande argillose, pasticche e bastoncini per uso interno. Spiegheremo dunque come sfruttare l’argilla per contrastare efficacemente numerosi disturbi: acidità di stomaco, emicrania, problemi della pelle, ferite, ustioni, dolori articolari, reumatismi, intossicazioni, difficoltà respiratorie e molti altri. L’argilla è utile anche contro problemi più generali: astenia, nervosismo, sovrappeso, osteoporosi. Illustreremo poi i trattamenti che si possono praticare con l’argilla a scopo cosmetico, per la cura del viso, del corpo, dei capelli, dei denti e del seno. Infine alcuni consigli per utilizzare l’argilla anche per applicazioni meno conosciute e molto utili: per la cura degli animali domestici, per le piante di casa, per deodorare e per pulire. Senza dimenticare che l’argilla può essere anche un passatempo creativo e rilassante, quando ci si dedica a modellarla. Per gli adulti può essere un modo per combattere lo stress, per i bambini un gioco che stimola la fantasia e la manualità.
AGISCE COME UNA SPUGNA L’argilla si comporta come una spugna, che assorbe i “liquidi” dannosi dall’organismo e nello stesso tempo rilascia ai tessuti le sostanze benefiche di cui si è impregnata nel corso dei millenni che sono serviti per formarla
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L’ARGILLA
RICCA DI SOSTANZE UTILI ALLA SALUTE CARICA DI ENERGIA L’argilla è un materiale vivo e attivo non solo per le sostanze che contiene originariamente, ma anche perché si “carica” di nuove proprietà con la stagionatura all’aria aperta e l’esposizione al sole
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Cosa la rende così preziosa
A
nche se i meccanismi attraverso i quali l’argilla agisce non sono ancora completamente chiari, si sa per certo che le sue proprietà terapeutiche derivano dalla sinergia di fattori diversi. Innanzitutto dai minerali che la compongono: tutte le argille sono caratterizzate dalla presenza di un notevole numero di minerali e di vari metalli (argento, ferro, mercurio, oro, piombo, rame e stagno). La concentrazione di queste sostanze è in realtà infinitesimale, ma è tale da rendere l’argilla un insieme di preziosi oligoelementi dall’azione riequilibrante, remineralizzante e disintossicante. Basilari poi per le sue proprietà curative sono la capacità di assorbimento delle sostanze nocive e la possibilità di attuare lo scambio di ioni che permette all’argilla appunto di assimilare elementi tossici e di cederne altri invece benefici. Una delle caratteristiche principali che vengono sottolineate dagli estimatori dell’agilla è anche il fatto che essa è un materiale “vivo” e in qualche modo “attivo”: applica le sue proprietà curative in modo selettivo, agendo sulle sostanze che sono dannose all’uomo, senza “colpire” quelle utili.
LE PROPRIETÀ
Granuli microscopici Le argille sono materiali naturali inorganici composti principalmente da particelle finissime. Sono diverse le opinioni sulle dimensioni che devono avere le particelle affinché l’argilla possa essere definita tale. In base alla scala granulometrica di Wentworth viene definito argilla il materiale con particelle che abbiano dimensioni inferiori ai 4 micron, ma generalmente si ritiene che i granuli di argilla debbano avere una dimensione massima di 2 micron di diametro. Queste particelle possono essere “plastiche” cioè deformabili, in base alla quantità di acqua contenuta; si induriscono se vengono essiccate al sole oppure da una fonte di calore. Ciò accade perché queste particelle hanno un elevatissimo potere di assorbimento. L’argilla di buona qualità assorbe una quantità d’acqua pari almeno al 50% del proprio peso, ma arriva anche al 70%. Le argille si dicono grasse quando sono povere della frazione sabbiosa che contengono normalmente e magre quando invece ne sono ricche. Le argille grasse sono anche più ricche di acqua (assorbita dall’ambiente) e quindi più plastiche.
Una vasta superficie interna - Un’altra caratteristica importante, tipica dell’argilla, è la sua struttura di tipo lamellare, fatta a strati sottili sovrapposti. Grazie a questa conformazione l’argilla è dotata di un’elevatissima superficie attiva per l’assorbimento delle sostanze. Esse infatti vengono attirate e intrappolate tra uno strato e l’altro.
SUDDIVISA IN STRATI LAMELLARI I granuli di argilla sono composti di vari strati, a lamelle sovrapposte. Ognuno di essi ha una superficie che può agire assorbendo o cedendo sostanze; quindi l’area attiva complessiva è veramente molto grande
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L’ARGILLA
Le proprietà fisiche
QUELLA SOTTILE È PIÙ “POTENTE” Più l’argilla è a granulometria fine e più acquisisce una serie di proprietà fisico-chimiche che la rendono molto utile all’uomo
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Numerose capacità dell’argilla sono influenzate anche da vari fattori quali i metodi di preparazione, i processi di essiccazione all’aria e al sole, la granulometria e il grado di “ventilazione”. L’argilla usata per uso interno deve essere del tipo “ventilato”: in questo caso la terra viene trattata con un particolare procedimento che impiega un potente getto d’aria soffiato dentro uno speciale cilindro. L’obiettivo è ottenere una separazione tra i granuli più piccoli e la polvere. Proprio quest’ultima, dalla consistenza impalpabile di una cipria, rappresenta la vera e propria “argilla ventilata”. La maggiore purezza e una granulometria più fine rendono l’argilla maggiormente efficace e potente, dal punto di vista curativo, aumentandone la capacità di assorbimento sia per uso interno che per uso esterno.
LE PROPRIETÀ
Uno scrigno di oligoelementi L’argilla è costituita da un complesso armonico di sali minerali: in prevalenza silice (in media ne costituisce circa il 50%), nella forma di silicati contiene idrati di alluminio, ferro, magnesio, potassio, calcio, sodio, manganese, acqua e tracce di elementi quali oro, rame, argento e altri, in percentuali diverse a seconda della roccia e del luogo di provenienza. Gli oligoelementi contenuti in percentuali efficaci e in forma assimilabile nell’argilla sono utili e salutari per l’uomo e costituiscono una delle ragioni dei suoi effetti benefici sull’organismo.
L’IMPORTANZA DEL SILICIO Parlando dei contenuti dell’argilla si sentono citare il silicio, la silice e i silicati. Qual è la differenza fra loro? Il silicio è un elemento chimico, la silice è un composto di silicio e ossigeno che si trova nelle nocce sedimentarie (come l’argilla appunto), i silicati invece sono composti di silicio, ossigeno e minerali. L’alluminio è presente sotto forma di allumina, un composto con l’ossigeno. La considerevole percentuale di silicio fa sì che l’argilla sia utile per rinforzare i tessuti elastici, i vasi sanguigni e le ossa. Dal silicio inoltre l’organismo ricava il calcio. L’argilla si dimostra quindi un rimedio efficace per la ripresa dopo una frattura ossea e come trattamento per prevenire la debolezza ossea e l’osteoporosi.
SOPRATTUTTO SILICIO E ALLUMINIO L’elemento chimico presente in maggiore quantità nell’argilla è il silicio, seguito dall’alluminio
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L’ARGILLA
MILLE MODI PER UTILIZZARLA
IL COLORE DEFINISCE LE PROPRIETÀ Il colore di un’argilla è determinato dalle sostanze che contiene, quindi è un segnale importante per capire quali sono gli effetti benefici che può avere sul nostro organismo
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Come sfruttarne le capacità
L’
argilla può essere impiegata a scopo curativo per via interna o esterna. I trattamenti per sfruttare efficacemente le sue proprietà sono vari. Anche se l’argilla si trova sotto forma di prodotti che si vendono già pronti per l’utilizzo, nella maggior parte dei casi i trattamenti vanno eseguiti preparando da soli i rimedi, partendo dall’argilla in polvere. Vediamo come si realizzano in concreto i vari tipi trattamenti.
COME SI USA
Scegliere il tipo giusto Per prima cosa occorre individuare la tipologia di argilla adatta per lo scopo che ci proponiamo. In questa prima parte esaminiamo le proprietà terapeutiche di alcuni tipi di argilla, mentre nel capitolo dedicato alla bellezza esamineremo le qualità cosmetiche. Le varietà di argilla che si usano maggiormente a fini terapeutici sono: quella verde, quella bianca e quella grigia.
Argilla verde, disintossicante - Ha un’elevata proprietà di assorbimento dell’acqua e una forte capacità di scambio di ioni. È disintossicante, disinfiammante e depurativa. È caratterizzata da un pH leggermente alcalino ma abbastanza vicino al livello neutro. Si usa soprattutto sotto forma di argilla ventilata, quella più sottile, adatta per uso interno.
Argilla bianca, contro le fermentazioni - L’argilla bianca viene adoperata prevalentemente per trattamenti di bellezza, ma anche come rimedio terapeutico. L’argilla bianca per uso interno serve in particolar modo a combattere le fermentazioni e le intossicazioni intestinali.
Argilla grigia, anti-infiammazioni - È una delle argille maggiormente utilizzate nell’800 e all’inizio del ‘900. Contiene un’elevata percentuale di silicio e ha un forte potere assorbente; è indicata nella cura dell’acidità di stomaco e delle infiammazioni intestinali, perché svolge un’azione alcalinizzante. Inoltre aiuta a drenare i liquidi in eccesso.
LA GRANA PIÙ ADATTA Per i cataplasmi su zone estese si può usare l’argilla a grana grossa, per trattamenti esterni più circoscritti quella a grana fine, per uso interno serve l’argilla ventilata
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L’ARGILLA
Come si conserva
TENERNE DA PARTE Oltre all’argilla in polvere, si può conservare anche quella già miscelata con acqua, pronta all’uso per i vari trattamenti
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L’argilla non può decomporsi e quindi si può conservare in casa anche a lungo. L’argilla in polvere o in grana grossa che si acquista già essiccata va conservata però in modo tale che non perda le sue qualità. Meglio tenerla in un sacchetto di carta o di tela, oppure in un vaso di vetro scuro o di ceramica, al buio, in ambiente asciutto. Se dovesse assorbire umidità è bene farla essiccare al sole, senza timore che le sue proprietà vengano intaccate. Anzi, si ritiene che l’esposizione al sole sia utile a trasmettere ancora più energia e proprietà curative all’argilla. In questo modo sarà pronta all’uso per essere mescolata con acqua e altri ingredienti.
Argilla pronta per essere usata - È possibile anche conservare dell’argilla già mescolata con acqua, pronta per preparare uno dei vari trattamenti per uso esterno che si possono applicare sul corpo. Se ne può conservare una parte, allo scopo di poterla usare in fretta in caso di bisogno. Basta riporla in una tazza grande o in un catino (meglio in un contenitore di terracotta e assolutamente vietato un recipiente di metallo) insieme all’acqua necessaria per mantenere morbido l’impasto. Si copre con un telo e, di tanto in tanto, si aggiunge altra acqua affinché non si secchi. Si possono anche conservare dei preparati fatti mescolando argilla con acqua, infusi o oli essenziali, pronti per fare cataplasmi o impacchi che si ripetono periodicamente. Si conservano in contenitori di ceramica.
COME SI USA
L’aggiunta di sale marino Le proprietà dell’argilla si possono potenziare e integrare con l’aggiunta di vari ingredienti naturali (oli essenziali e infusi), come abbiamo visto. Ma esistono anche altri ingredienti importanti che possono arricchire i preparati a base di argilla. Tra questi il sale marino integrale, che già da solo contiene sostanze utili all’organismo e ottiene un effetto benefico sulla pelle e sul corpo grazie alle sue capacità di attivare uno scambio osmotico. L’aggiunta di sale ai preparati a base di argilla (cataplasmi, impacchi e bagni in particolar modo) è utile per aumentare la proprietà antisettiche. Serve quindi a contrastare le infezioni e le lesioni con pus. Per la preparazione si aggiunge un cucchiaio di sale grosso integrale marino in mezzo litro di acqua tiepida; poi si aggiunge l’argilla verde ventilata e si mescola. Quindi si applica come un normale cataplasma sulla zona interessata.
ANCHE CON L’ACETO L’abate Kneipp consigliava l’impacco di argilla con aceto per migliorare la circolazione, curare i capelli, i duroni e le verruche. Si usa metà acqua e metà aceto per impastare l’argilla
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