RIZA
RIZA IL PROGRAMMA COMPLETO CHE FUNZIONA
Edizioni Riza S.p.A. - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
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Via cellulite e ritenzione Via cellulite e ritenzione
La cellulite non è un semplice inestetismo. È un problema complesso, che riguarda il metabolismo cellulare a livello sottocutaneo. È inoltre un disturbo che viene definito multifattoriale, questo significa che a determinarlo non c’è una sola causa, ma molte che si sommano tra loro. Per questo serve una strategia che agisca su più fronti. Ecco allora una guida completa che ti insegna come contrastare la cellulite con un approccio globale. Si inizia riattivando il sistema linfatico e circolatorio, ma poi è necessario sciogliere gli accumuli adiposi e tonificare i tessuti, anche attraverso l’attività muscolare, senza dimenticare l’utilità di una dieta su misura. Il risultato che potrai vedere sul tuo corpo sarà una remise en forme davvero totale.
ECCO LE MOSSE VINCENTI ● Drena i liquidi che gonfiano le gambe ● Stimola la circolazione di vene e capillari ● Sciogli gli accumuli di grasso profondo Massaggi, oli e creme da applicare
Fai la dieta del potassio e spazzi via tutti i ristagni 26/04/21 16:18
SOMMARIO
PAG. 6
INTRODUZIONE
P.6
Conoscerla per vincerla: cos’è davvero la cellulite Ma perché si forma?
PAG. 16 PRIMA MOSSA
Drena i liquidi in eccesso
P.10 Le cause principali
I diversi stadi del disturbo: ecco
P.12 come evolve se viene trascurata P.14
Questa è la tua strategia completa in 4 mosse
PAG. 26 SECONDA MOSSA
Risveglia la circolazione 4
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PAG. 62
PAG. 36
ALIMENTAZIONE
TERZA MOSSA
Vinci la cellulite anche a tavola Sciogli gli accumuli adiposi
PAG. 44 QUARTA MOSSA
PAG. 76 LE RICETTE
Piatti drenanti dall’antipasto al dessert
PAG. 88 PSICOLOGIA
Restituisci tonicità ai tessuti
È importante adottare anche l’atteggiamento mentale giusto 5
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Introduzione
CONOSCERLA PER VINCER L
COS’È DAVVERO LA C È MOLTO PIÙ DI UN SEMPLICE INESTETISMO. SI TRATTA DI UN’ALTERAZI PROFONDI DELLA PELLE. AD ANDARE IN TILT È IL NORMALE METABOLISMO
I
l fatto che il problema della cellulite sia presente nella maggior parte delle donne non attenua in alcun modo il desiderio di eliminarla. È questo il caso in cui il “mal comune” non rende nessuno felice. La lotta alla cellulite, disturbo multifattoriale particolarmente complesso, deve avvenire su più fronti poiché diverse sono le concause che la determinano. Non è sufficiente mettersi a dieta (infatti ne sono affette anche donne costituzionalmente magre) e neppure bastano solo creme e massaggi. Se non si affrontano le reali cause in profondità, la cellulite non si attenua
o tende subito a riformarsi. La prima cosa da fare è però definirla, perché non tutto ciò che pensiamo sia cellulite effettivamente lo è.
Un fenomeno che riguarda il tessuto sottocutaneo La cellulite, definita in ambito medico con il termine di pannicolopatia-edemato-fibro-sclerotica o Pefs, non è semplicemente un inestetismo superficiale, ma un’alterazione che riguarda gli strati più profondi della pelle. Nelle zone colpite, la pelle appare spugnosa, con avvallamenti e rigonfiamenti più o meno evidenti. Si manifesta soprattutto in alcune regioni del corpo (cosce, glutei e fianchi), particolarmente sensibili all’azione degli ormoni sessuali femminili (estrogeni), che tendono a far ritenere liquidi e a far accumulare grasso. Ma cosa succede sottocute perché poi in superficie si manifesti la classica pelle a buccia d’arancia? Tutto accade a livello dell’ipoderma, uno strato profondo nel quale si trovano gli adipociti, ovvero le cellule di grasso che rappresentano la nostra riserva di energia. Sotto l’epidermide, la parte della pelle che è a diretto contatto con l’esterno e che ha la funzione di proteggerci, si trova il derma, uno strato spesso circa 2-3 mm in cui sono presenti i vasi sanguigni, le innervazioni, le ghiandole sudoripare, i follicoli piliferi, le ghiandole sebacee e i muscoli piliferi. Vi è poi
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ON CE
R LA:
A CELLULITE
AZI MO
ONE CHE RIGUARDA GLI STRATI CELLULARE. ECCO COSA AVVIENE un fitto intreccio di vasi linfatici che si dirigono verso uno strato sottostante detto ipoderma. È a livello di questo tessuto sottocutaneo che si forma la cellulite. La funzione dell’ipoderma è quella di cuscinetto, di isolante, oltre che di riserva di calorie, immagazzinando esso il grasso in cellule adipose chiamate adipociti.
Vi è un accumulo di scorie che non vengono smaltite
Gli adipociti sono normalmente rotondi e si riuniscono in piccoli gruppi detti lobuli, separati da lamelle verticali, che sono chiamate retinacoli, che diventano oblique man mano che si va in profondità, fino a diventare orizzontali nello strato profondo del pannicolo adiposo. Il tessuto connettivo che circonda i lobuli adiposi presenta una ricchissima vascolarizzazione grazie alla quale la cellula adiposa riceve dal sangue i grassi provenienti dalla demolizione dei trigliceridi alimentari e quelli sintetizzati nel fegato e cede a sua volta acidi grassi per fornire l’energia necessaria. Attraverso questi vasi vengono anche eliminate le scorie. Si tratta del normale metabolismo cellulare, che però può incepparsi. Il liquido interstiziale resta stagnante. I capillari diventano permeabili, il sistema linfatico non drena a dovere. Ci troviamo quindi di fronte al gonfiarsi degli adipociti. Essendo più grossi necessitano di più spazio e cominciano così a espandersi e a premere sulle lamelle verticali che li separano. Non potendo estendersi in orizzontale, poiché sono presenti i retinacoli, lamelle verticali che come paratie li contengono, si espandono verso l’alto, andando a modificare e a rendere ondulato l’aspetto della pelle.
La cellulite, oltre a un’alterazione del volume della cellula adiposa, è caratterizzata anche da alterazioni degli scambi fra vasi e tessuti, con accumulo di liquido nello spazio fra le cellule (edema interstiziale), che il sistema linfatico non riesce a smaltire completamente. A tale situazione fa seguito una risposta del connettivo (struttura di sostegno e scambio fra le cellule) che va incontro a fibrosclerosi. Si formano micronoduli, cioè gruppi di 30-100 adipociti incapsulati da fibre connettivali che confluiscono in seguito a formare noduli più grandi, palpabili e visibili ad occhio nudo (la cosiddetta cute a materasso). Si verifica anche un’alterazione dei capillari. La vera condizione patologica consiste dunque in un’affezione degenerativa del tessuto adiposo e implica alterazioni del microcircolo e del tessuto connettivale.
Una modificazione a livello dell’ipoderma La formazione di cellulite è dovuta al ristagno di liquidi e tossine che, a causa della permeabilità capillare venosa e linfatica, arrivano al tessuto sottocutaneo, creando rigonfiamenti nelle cellule adipose.
TESSUTO NORMALE
... E CON CELLULITE
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Introduzione
NON CONFONDE RL
queste le diffe re
Impara a distinguerli La formazione di cellulite è dovuta al ristagno di liquidi che, a causa della permeabilità capillare venosa e linfatica, arrivano al tessuto sottocutaneo, creando rigonfiamenti nelle cellule adipose. QUANDO SI TRATTA DI ACCUMULI ADIPOSI VISTA ● Pelle di aspetto omogeneo, liscia, tonica, di temperatura normale e senza irregolarità evidenti. TATTO Consistenza e temperatura normali, pelle elastica. ● Assenza di dolore e di effetto buccia d’arancia alla compressione. ●
Non tutti i gonfiori, gli avvallamenti e le ondulazioni che possiamo riscontrare scrutandoci allo specchio sono dovuti a una cellulite autentica. È per questo che si è arrivati a parlare anche di “falsa cellulite”, identificando con quest’ultima le adiposità localizzate contro le quali le strategie utili in caso di cute a materasso non sono efficaci. Mentre i depositi di grasso (localizzati soprattutto su pancia, fianchi e lato esterno delle cosce) si formano in genere quando il bilancio tra le entrate e le uscite energetiche del corpo non è in equilibrio (insomma mangiamo troppo e facciamo poca attività fisica), la cellulite è un problema più globale perché, come abbiamo avuto modo di accennare, ad entrare in crisi sono due sistemi importanti per l’eliminazione delle scorie, il sistema linfatico e quello circolatorio. Per vincerla, dieta ipocalorica e ginnastica sono utili ma non bastano perché diverse sono le ragioni del suo apparire. Se è vero che contro la cellulite, come vedremo, sarà utile intervenire anche sul grasso, questa mossa non può considerarsi conclusiva e sarà insufficiente se non affiancata dal drenaggio e dalla riattivazione della circolazione.
Ce l’ha anche l’uomo,
QUANDO SI TRATTA DI CELLULITE VISTA ● Colorito spento. ● Presenza di capillari, accompagnati, negli stadi avanzati, da irregolarità e avvallamenti in superficie. TATTO Pelle fredda e poco elastica. ● Alla compressione presenza di dolore. ● Comparsa di pelle a buccia d’arancia e presenza di micro e macronoduli. ●
La cellulite è soprattutto un problema femminile (per capire perché leggi le pagine dedicate alle cause), ma non colpisce solo le donne; anche gli uomini, sebbene in percentuale inferiore, soffrono di un disturbo simile denominato dagli specialisti idrolipessia. Si tratta di un problema prevalentemente costituzionale, determinato, anche in questo caso, da difficoltà circolatorie e dalla tendenza alla ritenzione idrica. Incidono
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E RLA CON IL GRASSO:
e renze da sapere
o,
Dove si localizza La cellulite ha la sua localizzazione preferenziale a livello di cosce e glutei, ma può comparire anche in altre zone del corpo. Passiamole tutte in rassegna. BRACCIA: la cellulite si distribuisce nella zona vicino alle spalle, nella parte posteriore del braccio (molto dolorante) estendendosi fino al gomito. ADDOME: è localizzata qui soprattutto nelle donne con problemi di obesità e sovrappeso e qui, più che altrove, coabita con il grasso. È presente nella zona dello stomaco che diventa rotondo e, talvolta, nella parte sotto alle coste. DORSO: si raccoglie ai lati della colonna vertebrale e fra le due scapole. COSCE, FIANCHI E GLUTEI: la stasi linfatica crea delle sacche sui lati esterni delle cosce e cambia loro la forma, allargandole e facendole assomigliare a pantaloni da equitazione (ecco spiegata l’origine dell’espressione “culotte de cheval” per indicare questi cuscinetti). Progredendo la cellulite si estende anche nelle regioni anteriori e posteriori. Di solito nella parte interna i tessuti sono ipotonici ma non dolenti alla palpazione.
ma in posti diversi sulla formazione della “cellulite maschile”, fattori ormonali, vita sedentaria, alimentazione disordinata, stress. Le zone critiche A differenza delle donne, negli uomini la cellulite si evidenzia soprattutto dalla vita in su. Braccia, base del collo, schiena, addome, ma soprattutto girovita: queste sono le zone in cui si concentrano gli adipociti maschili e quindi anche il problema.
GINOCCHIA: di solito appare prima nel lato interno del ginocchio per poi avvolgere la rotula creando una sorta di antiestetica “ciambella”. GAMBE: dal ginocchio la cellulite scende sotto forma di una piccola fascia obliqua sulla gamba, estendendosi, con uno strato spesso doloroso al tatto, anche il polpaccio, tessuto relativamente molle che ne viene interessato in modo significativo. CAVIGLIE: interessate dal carico dell’intero organismo, sono facile preda della cellulite e degli edemi dovuti a problemi di ristagno venoso e linfatico. È la parte appena sopra e intorno al malleolo la più colpita.
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Introduzione
MA PERCHÉ SI FORMA?
LE CAUSE PRINCIPALI CONTANO GLI ORMONI, MA UNA PARTE IMPORTANTE LA GIOCANO DIETA, STRESS E MANCANZA DI MOVIMENTO
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a quali sono le cause della cellulite? Non ne esiste una sola. Le ragioni che determinano la crisi del metabolismo dell’ipoderma sono molteplici e spesso concomitanti. Tra i fattori che determinano l’insorgenza della cellulite vi sono quelli che possiamo raggruppare nella generica definizione di “stile di vita”, ma esistono poi ragioni più profonde. Vediamo le principali.
Cattiva circolazione: una circo-
lazione lenta e affaticata, sia sanguigna che linfatica, è una delle prime cause dell’insediamento della cellulite, in quanto è all’origine degli accumuli a livello di matrice extracellulare di liquidi e scorie, in quantità maggiore rispetto alle normali capacità di drenaggio. È così che le tossine si accumulano favorendo nel tempo la formazione di noduli fibrosi. Questo fattore può essere aggravato poi da dieta scorretta e sedentarietà.
Fattori ormonali: ci sono donne che per
costituzione sono più sensibili all’azione degli ormoni femminili e ci sono fasi della vita in cui si creano condizioni ormonali tali da esporre maggiormente la donna al rischio dell’insorgenza della cellulite e della sua accentuazione. Durante la pubertà, la gravidanza e la menopausa, irregolarità mestruali e aumento o diminuzione degli estrogeni portano i tessuti a trattenere più liquidi, ad accumulare grassi o a perdere tono ed elasticità.
Irregolarità intestinale: porta a un accumulo di sostan-
ze di scarto e tossine che a loro volta, accumulandosi nel liquido interstiziale delle cellule adipose, contribuiscono al progressivo formarsi della cellulite. Stipsi e cattiva motilità intestinale non sono solo causa di intossicazione dell’organismo, ma anche di affaticamento della circolazione (ostacolano la risalita del sangue verso il cuore). Anche un affaticamento di altri organi deputati allo smaltimento degli scarti metabolici, come fegato e reni, può concorrere a un aumento della cellulite.
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I cambiamenti dell’età
Cause alimentari: al primo posto
fra i nemici alimentari di chi vuole liberare il proprio organismo dalla cellulite vi è il sale, che rappresenta un ostacolo all’eliminazione dei liquidi. Ma anche un eccesso di zucchero fa male, poiché favorisce l’accumulo di grasso che a sua volta genera infiammazione e ritenzione. Anche l’aumento dei livelli di insulina, generati da una dieta sbilanciata, possono rendere difficile espellere il sodio. Se poi si è abituati a consumare poche fibre e troppi grassi si vedrà inevitabilmente aumentare la cellulite, poiché tossine e scorie vengono trattenute a livello dei tessuti periferici.
Sedentarietà: la mancanza di movimento
è la prima causa di rallentamento della circolazione sanguigna e linfatica. È attraverso l’appoggio della pianta del piede che viene favorita la risalita del sangue verso il cuore ed è anche grazie alla contrazione muscolare, oltre che dalla pulsazione arteriosa, che viene favorito lo scorrimento della linfa.
Stress:
i fattori psicologici hanno un peso non trascurabile sulla tendenza a trattenere i liquidi. Gli ormoni dello stress, cortisolo e aldosterone, possono determinare un aumento della massa grassa nell’organismo e influenzare la ritenzione. Questi ormoni attivano, infatti, una serie di risorse per affrontare l’emergenza: ad esempio avere acqua e grasso a disposizione, in situazioni di crisi, può essere un’ottima cosa. Ma se lo stress diventa cronico e i livelli di questi ormoni restano alti, ciò che ha è efficace in casi di emergenza diventa un problema. Essere costantemente sotto pressione può indurre inoltre ad adottare uno stile alimentare eccessivo.
La cellulite, si potrebbe dire, non ha età. È infatti una compagna sgradita della donna che può fare la sua comparsa anche nell’infanzia. Ciò che la determina è legato alle diverse fasi dello sviluppo della donna e le cause hanno un peso differente. ● INFANZIA: ereditarietà e precocità Non sono infrequenti i casi in cui la cellulite compare sul corpo di bambine. Questo mette in evidenza il carattere ereditario del problema. Inoltre è solo in questa fase che le cellule adipose possono moltiplicarsi. Se compare la cellulite bisogna fare molta attenzione all’alimentazione. ● ADOLESCENZA: rivoluzione estrogenica Siamo nella fase della vera e propria rivoluzione ormonale che definirà i caratteri femminili. La cellulite è strettamente legata agli ormoni femminili, gli estrogeni, che favoriscono il deposito di grasso nel tessuto sottocutaneo.
GRAVIDANZA: il peso del bebè Anche durante la gravidanza la cellulite può comparire o accentuarsi. La presenza del bambino determina una pressione interna e ostacola la risalita venosa e linfatica. ●
● MENOPAUSA: la circolazione rallentata In questo periodo di grande trasformazione della donna, la cellulite risente soprattutto del possibile aumento di peso e della ritenzione idrica determinati dalle alterazioni ormonali conseguenti all’interruzione del ciclo mestruale. Qui sono più probabili anche difficoltà circolatorie e di drenaggio.
Postura:
un modo di camminare sbagliato, una postura scorretta, tenuta a lungo o come abitudine, provoca cedimenti nella struttura muscolare, crea squilibri nella circolazione del sangue, e altera il ricambio dei liquidi, così in certe zone i tessuti si “addormentano” e compaiono i primi cuscinetti. È soprattutto il problema della donna che svolge lavori sedentari, deve stare a lungo seduta (i vasi sanguigni vengono compressi, ancor più se si tengono le gambe accavallate) oppure ferma in piedi. 11
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Introduzione
I DIVERSI S
ECCO COME
E
IL PRIMO SEGNALE È LA COMPAR
SA
L
a cellulite non compare di colpo, ma è un problema che evolve e, a seconda del grado di sviluppo, assume una consistenza diversa. Ne deriva anche un livello di gravità differente. È possibile, anche tramite un autoesame, comprendere a che livello si è arrivati. Ecco cosa notare.
Primo stadio: cellulite edematosa Il primo stadio è quello della cellulite cosiddetta edematosa, causata da un ristagno di liquidi. Quando la circolazione venosa e linfatica rallentano, per cause diverse che vanno dall’eccesso di sedentarietà al fumo, dalla cattiva alimentazione allo stress fino a coinvolgere cause ormonali, si riduce lo smaltimento delle tossine. Alcune di queste, grazie a un’aumentata permeabilità dei capillari venosi e linfatici, ristagnano nel tessuto adiposo dando alla pelle un aspetto gonfio. Si possono notare edemi localizzati nella parte inferiore del corpo (cosce, gambe e caviglie). La pelle acquisisce una consistenza pastosa, poco compatta, si presenta meno elastica, visivamente non mostra né zone flaccide né avvallamenti, ma si intravedono piccoli rigonfiamenti e capillari in evidenza. È difficile riconoscerla a occhio nudo, proprio perché la cute è ancora tesa ed elastica, ma si comincia ad avvertire un senso di pesantezza agli arti. Premendo la parte interessata con un dito rimane l’impronta per qualche secondo. Per poter contrastare la cellulite a questo primo stadio è
necessario eliminare i liquidi ristagnanti attraverso un’azione di depurazione e drenaggio profondi e rinforzare le pareti dei vasi capillari.
A caccia della “fovea” Un metodo un po’ empirico, ma comunque utile per verificare la presenza di edema è il test dell’impronta. La zona da valutare è la parte anteriore della gamba. Siediti sul letto con le gambe distese e premi dolcemente ma in profondità con il pollice sulla parte anteriore delle gambe (prima una poi l’altra), lungo la linea dell’osso tibiale. In caso di accumulo di liquidi e inizio di edema, la pressione del dito lascerà un’impronta detta “fovea”, che tende a perdurare per qualche istante prima di scomparire.
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I STADI DEL DISTURBO:
E
AR
EVOLVE SE VIENE TRASCURATA SA DELL’EDEMA. POI COMINCIANO A FORMARSI NODULI PERCEPIBILI AL TATTO
Secondo stadio: cellulite fibrosa Le cellule adipose isolate dal ristagno di liquidi, lentamente si distanziano l’una dall’altra e man mano si allontanano dal circuito linfatico riuscendo sempre meno a smaltire le tossine. Le fibre elastiche della pelle vengono compresse, da qui la definizione di cellulite fibrosa. Si instaura così un processo che porta alla formazione di piccoli noduli adiposi. I gonfiori, che nel primo stadio erano appena visibili, ora si accentuano. La pelle delle zone colpite appare spenta. “Pinzandola”, compare la caratteristica granulosità della “buccia
d’arancia” e palpandola è possibile avvertire anche una sensazione di flaccidità e di freddezza. Oltre a cosce e glutei la si può notare anche nella parte interna del ginocchio e all’interno delle braccia. In questo caso la compressione può risultare leggermente dolorosa. È una situazione più diffusa dopo i 30 anni e nelle donne con sensibilità ormonali e disequilibri intestinali.
IL PINCH TEST SULLA COSCIA PUOI EFFETTUARE IL PINCH TEST, O TEST DEL PIZZICOTTO. STRINGI LEGGERMENTE UNA PLICA DI CUTE. SE AVVERTI UN LEGGERO DOLORE E LA PELLE CAMBIA COLORE È SEGNO DI PRESENZA DI CELLULITE FIBROSA.
Terzo stadio: cellulite sclerotica Al terzo stadio la ritenzione, l’inefficace eliminazione delle tossine e la formazione di noduli a livello del tessuto adiposo sono al loro punto più grave. Infatti, se non ci sono stati interventi, i piccoli noduli adiposi che caratterizzavano il secondo stadio si moltiplicheranno e finiranno intrappolati da una maglia fibrosa. In questo stadio le fibre di sostegno cedono e i gonfiori lasciano lo spazio alle irregolarità della pelle: sono presenti molti avvallamenti e la pelle è segnata in modo evidente, anche senza il test del pizzicotto. I flussi sanguigno e linfatico sono fortemente rallentati. Inoltre, comprimendo le zone colpite, si proverà dolore poiché anche le terminazioni nervose sono compresse e si avvertiranno gli
strati profondi sottocutanei inspessiti. In questo terzo stadio, la cellulite causa una notevole sofferenza ai tessuti e compaiono segni di insufficienza venosa e linfatica, come gonfiori alle caviglie, vene dilatate e capillari rotti. Oltre alle cosidDURA O MOLLE dette “zone critiche” (ginocLA CELLULITE DURA È chia, glutei, cosce) la cellulite PRESENTE NELLE GIOVANI può riguardare anche i polDONNE. CON IL TRASCORRERE pacci e presentarsi con parDEL TEMPO E LA PERDITA ticolare evidenza perfino DI TONO DEI TESSUTI SI TRASFORMA NELLA VARIANTE sulla parte anteriore delle MOLLE, CON UN ASPETTO cosce. La pelle è fredda, molA “BUCCIA D’ARANCIA” le e senza tono poiché è asMOLTO PIÙ MARCATO. sente un’irrorazione sanguigna sufficiente. 13
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Introduzione
QUESTA È LA TUA STRATEGIA COMPLETA
IN 4 MOSSE
CONTRO LA CELLULITE SERVE UN PROGRAMMA GLOBALE. SOLO COSÌ SI VA DAVVERO ALLE RADICI DEL PROBLEMA
C
ome detto la cellulite è un problema multifattoriale, per questo l’approccio giusto deve essere su più ambiti. Ne abbiamo identificati quattro. Puoi seguirli in successione, dedicando a ciascuno almeno un mese.
Ti illustreremo, per ognuno dei quattro step, i rimedi naturali più utili e i trattamenti più efficaci, che potrai eseguire a casa tua. A completamento di tutto ci sarà, ovviamente, la parte dedicata all’alimentazione e una dedicata alla psiche.
Prima mossa
Drena i liquidi in eccesso
Scopri le cure naturali che favoriscono l’eliminazione delle tossine e dei liquidi accumulati in eccesso, riattivando il sistema linfatico. Questa fitta rete di vasi è la prima responsabile della formazione dell’edema e dei ristagni, che sono l’inizio del processo di formazione della cellulite. È questo il primo passo per poter riattivare il metabolismo sottocutaneo. Da pag. 16
Seconda mossa
Risveglia la circolazione
Insufficienze vascolari, soprattutto a livello venoso e dei capillari, determinano anch’esse un aumento delle scorie. Ci vogliono allora rimedi verdi, trattamenti e massaggi che riattivino la circolazione e contrastino la permeabilità dei vasi sanguigni, altro fattore che concorre a un’intossicazione del tessuto sottocutaneo. Da pag. 26 14
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Terza mossa
Sciogli gli accumuli adiposi
La cellulite è diversa dal grasso, come abbiamo visto, ma l’ipertrofia delle cellule adipose e il sovrappeso favoriscono l’infiammazione che concorre a peggiorare le condizioni del tessuto sottocutaneo. Ecco perché, come terzo step, è necessario anche agire in modo attivo sui cuscinetti, riattivando il metabolismo e favorendo la perdita di peso. Da pag. 36
Quarta mossa
Restituisci tonicità ai tessuti La restituzione del giusto tono alla pelle è il quarto passo. In questa sezione troverai come evitare che la cute diventi flaccida. Abbiamo aggiunto qui anche una serie di esercizi che servono per riattivare la muscolatura: questi puoi eseguirli durante tutte le fasi del percorso, anzi è opportuno che tu lo faccia dal momento che i muscoli tonici sono un aiuto prezioso contro la cellulite. Da pag. 44
E in più…
Attenzione!
La dieta che ti libera dalla pelle a buccia d’arancia
La differenza la fa anche il tuo atteggiamento mentale
Cambiare il proprio stile alimentare è qualcosa che deve accompagnare tutti e quattro gli step nei quali abbiamo organizzato la tua strategia anticellulite. L’alimentazione che ti proporremo sarà povera di sale, ricca di minerali drenanti come il potassio e al tempo stesso utile a rinforzare le pareti dei vasi sanguigni, a stimolare lo scioglimento dei grassi e a rassodare i tessuti.
Anche la psiche ha un ruolo importante nel favorire la lotta alla cellulite. Questa, da un punto di vista psicosomatico, è una stasi, non solo di liquidi, ma anche di energia vitale. Per questo cambiare il modo di vedersi, sciogliere alcuni blocchi e dare più spazio alla propria femminilità sono mosse complementari ma importanti nel percorso di liberazione dalla pelle a buccia d’arancia.
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