OLANDESE AL VOLANTE www.stadio5.it
Domenica 19 gennaio 2014 Anno 4 n 3
info@stadio5.it COPIAOMAGGIO
Parola al Baffo Seedorf, in bocca al lupo
Sandro Mazzola
a pag. 5
LA PARTITA
NUOVO CORSO
Allegri… c’è Seedorf
Andrea Anelli
a pag. 2
SCOMMESSE
Il nuovo ciclo rossonero va in. . Honda Pino Sardiello a pag. 3
COMMENTO
Il Milan cambia rotta L’Inter..
Severa Bisceglia a pag. 9
F1
Cresce l’attesa per il mondiale 2014 Debora Cheli
a pag. 11
RUGBY
Sei Nazioni Gli azzurri in Galles
Toni Morandi a pag. 12
PALLA
ALL’ONOREVOLE Maria E. Boschi deputata
Milan
“Allegri ‘rottamato’ inevitabile”
Verona
Lara Comi
a pag. 8
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domenica 19 gennaio 2014
Pensiero Stupendo... 2
di Beppe Vigani
S
tate buoni, se potete! Se vi piace di più “Molto rumore per nulla”. Alla fine è meglio “Una morte annunciata”. La valigia di Massimiliano era pronta da tempo, da giugno dello scorso anno, quando il tecnico livornese fu trattenuto da Adriano Galliani, il quale, però, ha perduto la sua scommessa. Non sappiamo se Clarence Seedorf sarà in grado di guidare una squadra allo sbando, ma la scossa è auspicabile. Di solito funziona. Mihajlovic, Gasperini, Reja hanno funzionato, poi il tempo decanta e tutto diventa più reale. Proprio per questo sarebbe da capire sin da subito se il vero Milan è quello attuale, che occupa la parte destra della classifica, o è quello che abbiamo visto in Champions. Il Verona ci dirà se la squadra è in letargo permanente oppure se accenna a risvegliarsi. La società ha rotto qualsiasi indugio e si è catapultata sull’olandese, che immediatamente si è liberato dal Botafogo in cui giocava per allenare il Milan. “Non potevo dire di no a Berlusconi”, ha detto Clarence. Per gli scaligeri non poteva capitare avversario peggiore: chi cambia allenatore sovente vince. L’orizzonte rossonero sembra schiarirsi, anche se il cambio tecnico, nel bene o nel male, ha dato il segno di una svolta. Qualcosa è cambiato da quando è arrivata Lady B. Ha ragione chi dice che i giovani sono volti al cambiamento, rischiando di sbagliare, ma in questo caso peggio di così era difficile fare. Semmai bisogna fare rewind al nastro e catapultare la società a sette mesi or sono, quando era il tempo più adatto a cambiare tecnico. Dopo Liedholm, Tabarez, Zaccheroni e Terim, Allegri è il quinto allenatore esonerato dal Milan: veramente pochi se si paragonano quelli silurati dai dirimpettai. A proposito dei cugini: dieci punti in più non mettono Walter Mazzarri al riparo. Il tecnico di San Vincenzo contro il Genoa dovrà cercare di allontanare i nembi che si stanno accumulando. Un’altra sconfitta potrebbe cominciare a gettare nel panico l’intera dirigenza nerazzurra. Che non ha scienziati in loco per uscire dal tunnel della mediocrità in breve tempo. Nessuno ha la bacchetta magica. Ci vorrebbe un miracolo. “Miracolo a Milano” era un film… Dimenticavo!
la partita
E
Andrea Anelli
NUOVO CORSO
Non date retta ai numeri statistiche
Con il Verona punti e orgoglio da mettere in mostra
ra dal 2001 che al Milan non si cambiava la guida tecnica a stagione in corso nonostante nel Belpaese la moda sia quella di esonerare non appena si comincia a sentire puzza di bruciato. Al Milan non è così, non
portò il Milan a Manchester contro la Juventus di Lippi, per Seedorf, che faceva parte di quella squadra, ora sarà molto più dura ma la storia si costruisce davanti alle grandi sfide e comunque mattone dopo mattone. Inizia il
mai stato così o quasi. La situazione era arrivata veramente ad un punto di non ritorno con la squadra che, come un cadavere, non reagiva più ad alcun stimolo esterno. Allegri dunque ha fatto la stessa fine di Fatih Terim con la differenza che il tecnico livornese ha salutato tutti dopo tre anni e mezzo, uno scudetto e una Supercoppa italiana in bacheca, ora la palla passa al suo successore, Clarence Seedorf. L’olandese come Ancelotti all’epoca è chiamato a riportare in alto i rossoneri per poter gettare le basi della prossima stagione con obiettivi ambiziosi. Ancelotti riuscì a strappare il quarto posto e il successivo preliminare
girone di ritorno dopo diciannove partite che hanno fruttato ventidue punti, francamente è difficile fare peggio ma l’avversario è di quelli che stimolano soprattutto il tifoso. Verona per un milanista è fumo negli occhi, lo shampoo che si rovescia nella borsa, l’autovelox che non vedi quando sei in ritardo … Verona è fastidio sportivo allo stato puro. Nella gara d’andata Allegri definì i suoi giocatori “ragazzotti” per l’arroganza con la quale affrontarono la gara in vantaggio dopo un quarto d’ora. Sappiamo bene come terminò l’incontro ma oggi è un giorno diverso, meglio allora fare esercizio di memoria ricordando come, sem-
Milan
STADIO
In Casa Ultima Vittoria 22/12/13 Verona-Lazio 4-1 Ultimo Pareggio 18/5/13 Verona-Empoli 0-0 Ultima Sconfitta 12/1/14 Verona-Napoli 0-3
pre a Verona, il Milan del primo Ancelotti vinse l’ultima gara di quel campionato aggiudicandosi il famoso quarto posto. In questa prima gara del girone di ritorno e all’esordio per mister Seedorf non si può sbagliare, non devono mancare i tre punti. Certo l’olandese non ha la bacchetta magica ma in genere i cambi di allenatore scuotono la squadra e danno linfa inaspettata. È molto probabile che l’assetto della squadra non verrà stravolto, al contrario lo schema di gioco dovrebbe essere quel 4-3-1-2 o 4-3-2-1 già visto anche con Allegri. Le idee tattiche del nuovo mister sono frutto delle sue passate esperienze (vincenti) che per lo più ha condiviso con il club di via Rossi e date le caratteristiche dell’ormai ex giocatore è probabile che il centrocampo subisca dei cambiamenti. Non è più sicuro del posto De Jong davanti alla difesa, è probabile, infatti, che quella posizione possa tornare a coprirla Montolivo con Poli e Cristante. Sicuro del posto invece Ricardo Kakà che potrebbe avanzare il suo raggio d’azione lasciando più spazio per l’ultimo arrivato Keisuke Honda. Balotelli pare non essere il prototipo dell’attaccante che Seedorf predilige ma avrà se mesi di tempo per convincerlo. Insomma dal nuovo tecnico tutti si aspettano molto e allora, buona fortuna Clarence!
MEAZZA
Severa Bisceglia
I
l Milan, davanti al proprio pubblico, gioca contro gli scaligeri per la 24ª volta. Il bilancio è di 14 vittorie rossonere contro 0 della squadra ospite, 9 i pareggi. Le vittorie con più gol tra le due squadre risalgono alle stagioni 1983-1984 (2ª giornata) e 1999-2000 (25ª): si chiusero rispettivamente per 4-2 (doppietta di Damiani e gol di Gerets e Blissett per i rossoneri, mentre per gli avversari centri di Galderisi e Fanna) e 3-3 (Albertini e doppietta di Shevchenko per i padroni di casa e poi la rimonta dei gialloblu per merito di Apolloni, Laursen e Cammarata) ed è anche l’ultimo risultato utile
Il Verona è più in alto il Milan non è favorito degli scaligeri contro i “Casciavit”. La vittoria più larga, invece, del Milan risale alla stagione 1991-1992: 4-0 grazie ai gol di Van Basten e Gullit e doppietta di Ancelotti. Milan-Verona ha prodotto 53 reti, di cui 39 a favore dei rossoneri e 14 a favore del Verona, così suddivisi: 17 nel primo tempo e 36 nel secondo. Nella prima frazione di gioco il Milan ha messo a segno 13 gol contro 4 degli ospiti. Nella ripresa sono 26 le reti del Milan, contro 10 del Verona. L’ultima vittoria di Milan risale 16ª giornata della stagione 2001-2002 e finì 2-1 con gol di Ambrosini e Contra per i rossoneri e Paolo Cannavaro per i gialloblu.
Paolo Cannavaro, autore del gol in maglia gialloblu
Verona
ORE 20.45
In Casa Ultima Vittoria 22/12/13 Verona-Lazio 4-1 Ultimo Pareggio 18/5/13 Verona-Empoli 0-0 Ultima Sconfitta 12/1/14 Verona-Napoli 0-3
Fuori Casa Ultima Vittoria 6/1/14 Udinese-Verona 1-3 Ultimo Pareggio 15/12/13 Catania-Verona 0-0 Ultima Sconfitta 1/12/13 Fiorentina-Verona 4-3
Fuori Casa Ultima Vittoria 6/1/14 Udinese-Verona 1-3 Ultimo Pareggio 15/12/13 Catania-Verona 0-0 Ultima Sconfitta 1/12/13 Fiorentina-Verona 4-3
Arbitro: Mauro
Allenatore:
Clarence Seedorf
MILAN (4-3-1-2) Abbiati; De Sciglio, Rami, Mexes, Emanuelson; Cristante, Montolivo, Poli; Honda; Kakà, Balotelli
Bergonzi di Genova
Allenatore Andrea Mandorlini
(4-3-3)VERONA Rafael;
Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Cirigliano, Hallfredsson; Iturbe, Toni, Gomez
domenica 19 gennaio 2014
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IL NUOVO CICLO ROSSONERO VA IN... HONDA IL MILAN FARA’ SUA LA SFIDA COL VERONA Milan–Verona e la cabala del nuovo allenatore bioritmi
scommesse
Pino Sardiello
S
ettimana turbolenta in casa Milan che dopo il tremendo ko contro il Sassuolo firmato Berardi ha vissuto l’allontanamento di Allegri prima e l’avvento del nuovo corso Seedorf poi, facendo passare in secondo piano l’atteso esordio in maglia rossonera di Honda. Archiviato il girone d’andata si parte con il 1°turno del girone di ritorno e a San Siro è di scena l’ottimo Verona di Mandorlini, autore di un’andata da favola con 32 punti totalizzati, in piena zona Europa League e un impianto di gioco ben definito. Verona scosso dallo 0-3 interno subito ad opera del Napoli che non ha però tolto le certezze fin qui accumulate dagli scaligeri; attenzione ai numeri stagionali delle squadre che giocano con il nuovo tecnico in panchina: fin qui nessuna sconfitta con una vittoria e 4 pareggi. Puntiamo dunque sul segno 1 affiancando l’opzione Gol, dunque 1 + Gol, offerto mediamente a 2,90. Dicevamo del giapponese Honda, saranno tutti su di lui gli occhi dei tanti giapponesi presenti allo stadio e collegati dall’oriente che, quasi quasi, ci
vien voglia di immaginarlo “Primo Marcatore” del match: quota oltre 7 volte la posta e....Arigatou! Vi ricordiamo la possibilità di scommettere Live sull’evento attraverso i vostri Smartphone, Iphone o Tablet dai quali, scaricando le applicazioni dei maggiori concessionari italiani, potrete entrare nel mondo della giocata durante lo svolgimento degli eventi. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSABILITA’. Infine due notizie dal mondo delle scommesse legate al calcio: attenzione agli aggiornamenti delle quote relative al Capocannoniere della Serie A con Berardi che, prima della partita col Milan, come riporta Agipronews, pagava, dai bookies internazionali, 81,00, offerta oggi precipitata a 15,00, alla pari proprio con Balotelli. In testa c’è
sempre Tevez (3,75), seguito da Palacio a 4,33. Nella lista dei bookmaker italiani, invece, Berardi è incluso nella categoria “altro”, ora offerta a 12 volte la posta. Intanto Cristiano Ronaldo fresco vincitore del Pallone d’Oro, secondo i bookmakers, nell’anno 2014 non avrà vita facile per riconfermarsi, infatti, poche ore dopo la cerimonia di Zurigo, sono uscite le prime quote sulla nuova edizione e Messi e’ la prima scelta: la sigla internazionale Paddy Power, sempre riportato da Agipronews, lo piazza a 2,25 e ancora una volta il duello e’ con CR7, secondo a 4,33. Terza piazza per Luis Suarez, fin qui protagonista in Premier League, offerto a 11,00, davanti a Neymar (13,00). Perde terreno Ribery, a 26,00, l’unico italiano per ora in lista e’ Mario Balotelli a 51,00. In bocca al lupo
l’esultanza di Toni per il magnifico gol
LA CLASSIFICA
Pos. Squadra P.ti G V N 1 Juventus 52 19 17 1 2 Roma 44 19 13 5 3 Napoli 42 19 13 3 4 Fiorentina 37 19 11 4 5 Inter 32 19 8 8 6 Verona 32 19 10 2 7 Torino 26 19 6 8 8 Parma 26 19 6 8 9 Lazio 24 19 6 6 10 Genoa 23 19 6 5 11 Milan 22 19 5 7 12 Sampdoria 21 19 5 6 13 Atalanta 21 19 6 3 14 Cagliari 21 19 4 9 15 Udinese 20 19 6 2 16 Chievo 17 19 4 5 17 Sassuolo 17 19 4 5 18 Bologna 16 19 3 7 19 Livorno 13 19 3 4 20 Catania 13 19 3 4
S Gf Gs +/1 46 12 34 1 39 10 29 3 41 20 21 4 34 20 14 3 38 23 15 7 34 30 4 5 31 27 4 5 29 26 3 7 23 26 -3 8 19 24 -5 7 31 30 1 8 22 27 -5 10 20 29 -9 6 19 28 -9 11 18 28 -10 10 14 24 -10 10 21 41 -20 9 17 33 -16 12 16 33 -17 12 13 34 -21
classifica marcatori Pos. Giocatore Gol Squadra 1. Giuseppe Rossi 14 Fiorentina 2 Carlos Tévez 11 Juventus 2 Domenico Berardi 11 Sassuolo 4 Rodrigo Palacio 10 Inter 5 Éder 9 Sampdoria 5 Gonzalo Higuaín 9 Napoli 5 Ciro Immobile 9 Torino 5 Luca Toni 9 Verona 5 Alessio Cerci 9 Torino 10 Alberto Gilardino 8 Genoa 10 José Callejón 8 Napoli
Enzo Occhiuto
pannaggio per via del bioritmo agganciato a quota 6,31 alla pari con Hallfredsson. Donadel è invece fermo a 6,30 con il portiere
Gabriel e il difensore Cacciatore bloccati al 6 netto. Infine Romulo che registra un valore attorno al 6,02.
P
er il Milan quella col Verona dovrebbe essere la partita del riscatto. I valori dei bioritmi sono infatti abbastanza favorevoli alla squadra rossonera, soprattutto in merito alla condizione psicofisica che non dovrebbe risentire il peso della sconfitta rimediata domenica scorsa a Reggio Emilia col Sassuolo. I valori complessivi del Milan segnano 6.11 mentre quelli degli scaligeri arrivano di poco sopra il sei. In pratica la squadra di Mandorlini potrebbe essere lei a pagare il pedaggio più pesante agganciato al risultato negativo del Bentegodi col Napoli nell’ultima di campionato. Singolarmente i giocatori che vanno per la maggiore sono quelli, come detto, in maglia rossonere. Il più in palla ancora una volta sembra Balotelli il cui valore complessivo si aggira attorno a 6,49, lo segue a ruota il neo arrivato Honda il cui valore personale tocca il 6,44. Un gradino più in basso troviamo Kakà con 6,37 con a fianco Di Sciglio e con Bonera, sempre che giochi, a quota 6,16. Abbiati segna 6,20 mentre Mexes non va oltre il 6,11. In campo veronese il più in forma sembrerebbe Iturbe con un valore di 6,40 mentre Toni si annuncia leggermente in ap-
TURNO ODIERNO 20ª Giornata
Sabato 18 Gennaio
18:00 Roma-Livorno Stadio Olimpico, Roma 20:45 Juventus-Sampdoria Juventus Stadium, Torino
Domenica 19 Gennaio
12:30 Udinese-Lazio Stadio Friuli, Udine 15:00 Genoa-Inter Stadio Luigi Ferraris, Genova 15:00 Bologna-Napoli Stadio Dall’Ara, Bologna 15:00 Chievo-Parma Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 15:00 Sassuolo-Torino Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia 15:00 Atalanta-Cagliari Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 15:00 Catania-Fiorentina Stadio Angelo Massimino, Catania 20:45 Milan-Verona Stadio Giuseppe Meazza, Milano
PROSSIMO turno 21ª Giornata
Napoli-Chievo Lazio-Juventus Verona-Roma Parma-Udinese Torino-Atalanta Livorno-Sassuolo Inter-Catania Cagliari-Milan Sampdoria-Bologna Fiorentina-Genoa
Mario Balotelli, tra i rossoneri, il più in ‘palla’
MIGLIOR ATTACCO
Pos. 1 2 3 4 5 5 7 7 9 10 11 12 13 14 14 16 17 18 19 20
Squadra Gol fatti Juventus 46 Napoli 41 Roma 39 Inter 38 Fiorentina 34 Verona 34 Torino 31 Milan 31 Parma 29 Lazio 23 Sampdoria 22 Sassuolo 21 Atalanta 20 Cagliari 19 Genoa 19 Udinese 18 Bologna 17 Livorno 16 Chievo 14 Catania 13
Miglior DIFESA Pos. Squadra Gol subiti 1 Roma 10 2 Juventus 12 3 Napoli 20 3 Fiorentina 20 5 Inter 23 6 Genoa 24 6 Chievo 24 8 Lazio 26 8 Parma 26 10 Sampdoria 27 10 Torino 27 12 Udinese 28 12 Cagliari 28 14 Atalanta 29 15 Verona 30 15 Milan 30 17 Livorno 33 17 Bologna 33 19 Catania 34 20 Sassuolo 41
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l’ospite Alessandra Caronni
ITURBE ET ORBI
È una delle più belle sorprese del campionato italiano Farà di nuovo le valigie?
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ol di ottima fattura e a Verona lo sanno bene. Non vorrebbero proprio che andasse via. La società scaligera se lo mangia con gli occhi, lo coccola e sino alla fine del campionato potrà farlo ammirare ai propri tifosi. Poi, il talento che tutti i grandi club europei reclamano, e per il quale fanno offerte più che interessanti, sarà a un bivio: restare o andarsene. L’argentino non si muoverà sino a giugno. Il nome di questa società? Non si sa. L’unica cosa che interessa tuttavia al giocatore è di finire al meglio il campionato iniziato con la maglia del Verona. A giugno si vedrà. Lo vuole la Roma e lo vuole la Fiorentina, in Italia. Cresciuto nelle giovanili del Cerro Porteño, Iturbe ha un allenatore, Pedro Troglio, che lo fa debuttare subito in Primera División, a 16 anni appena compiuti, contro il Libertad. È il 2006. Nel marzo di quattro anni dopo Iturbe rifiuta di fir-
Chi è Manuel Iturbe
Nato a Buenos Aires, in Argentina, il 4 giugno del ‘93, Juan Manuel Iturbe Arévalos arriva all’Hellas Verona grazie a un prestito del Porto. Dotato di un ottimo sinistro, potente e preciso, è un centrocampista offensivo rapido e abile nel dribbling, può giocare su entrambe le fasce e anche come trequartista.
mare un nuovo contratto con il suo club. Di risposta, la società lo rimuove dalla prima squadra. Iturbe decide di lasciare il Paraguay per trasferirsi in Argentina, dove comincia ad allenarsi con la selezione Nazionale Under-20 di calcio dell’Argentina. Ne nasce un caso d i plomatico tra l e fe-
derazioni calcistiche dei due paesi. Il presidente della società italiana del Gallipoli, Daniele D’Odorico, annuncia inaspettatamente l’acquisto del giocatore. Ma la cosa va in fumo. Il 2 agosto passa in prestito agli argentini del Quilmes e il 15 febbraio dell’anno dopo torna al Cerro Porteño. Il primo luglio viene acquistato dal Porto per 4 milioni di euro. Il 5 febbraio dello scorso anno passa in prestito al River Plate e dopo 17 presenze e 3 gol ritorna al Porto. É il 2 settembre del 2013 quando, nell’ultimo giorno di calciomercato, si trasferisce all’Hellas Verona, in prestito e diritto di riscatto. Esordisce in A il 22 settembre scorso a Torino contro la Juve. Una settimana dopo, contro il Livorno, mette a segno la sua prima rete ufficiale gialloblù.
i cugini Emanuele Tramacere
REAZIONE FURENTE!
L’Inter vuole vincere con il Genoa per allontanare il momento difficile
Walter Mazzarri è sempre più perplesso
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abbia e sconcerto. Nonostante una settimana di lavoro alle spalle, in casa Inter lo scottante pareggio contro il Chievo Verona, con tutti i suoi strascichi legati alle decisioni arbitrali, ha lasciato il segno su un ambiente già provato e giunto ormai a un punto di rottura totale con chi il calcio dovrebbe governarlo. Walter Mazzarri predica ancora calma, ma dopo gli ennesimi episodi che stanno condizionando l’andamento di una stagione importante per il percorso di rifondazione nerazzurro è dai giocatori e dai dirigenti interisti che arriva il monito più importante: la misura è colma, nessuno chiede miracoli, bensì che quanto accade in campo sia valutato con attenzione. Una rabbia, quella esplosa all’interno dei cancelli di Appiano Gentile, che assomiglia non poco, seppure in forma positiva, a quella che si respirava a inizio stagione sotto forma di voglia di rivalsa nei confronti di una stagione terminata in modo non
consono al blasone che la storia dell’Inter porta con sé. A inizio anno si partì con uno sprint in grado di esaltare tutti, dagli addetti ai lavori, fino agli stessi giocatori. Un’esaltazione smarrita nel corso del prosieguo della stagione e che, nella sfida contro il Genoa, aveva seminato i primi germogli della iniziale rinascita. All’andata finì 2-0 in virtù delle reti di Yuto Nagatomo e Rodrigo Palacio i due cannonieri principi di questa stagione. Di quel Genoa arrivato a San Siro, tuttavia, non è rimasto granché. Fabio Liverani non è più l’allenatore del Grifone e al suo posto siede sulla panchina rossoblù Gian Piero Gasperini, ex dal dente super avvelenato per il trattamento riservatogli dalla società nerazzurra. Francesco Lodi, perno del centrocampo, ha lasciato Genova per tornare al Catania e del 4-3-2-1 dell’allenatore romano non rimane che il terminale offensivo, quell’Alberto Gilardino tremendamente in corsa per una convocazione mondiale al termi-
ne della stagione. Spazio alle due punte, invece per Walter Mazzarri, che dovrebbe abbandonare la prudenza dando spazio al tandem Palacio-Milito in attacco. Il rientro fra i convocabili di Fredy Guarin potrebbe complicare la rivoluzione tattica dell’allenatore toscano che, infatti, difficilmente potrà schierare Alvarez e Guarin in contemporanea in mediana a supporto del perno centrale Esteban Cambiasso. Le uniche certezze, ancora una volta, arrivano dal pacchetto arretrato e dagli esterni dove le assenze di alternative valide confermeranno i 5 titolari di questa parte di stagione, con Andrea Ranocchia ancora destinato alla panchina. Genoa-Inter sarà la partita della rabbia, di quella reazione d’istinto che le formazioni allenate da Mazzarri hanno sempre avuto ma che, sull’altare della prudenza, erano state abbandonate dallo stesso tecnico. Vincere ora diventa l’unico risultato possibile. Il mercato, poi dirà quanto potrà cambiare a fine della stagione.
IN BOCCA AL LUPO SEEDORF DOPO CINQUE ANNI TORNA RONALDO domenica 19 gennaio 2014
Sandro Mazzola
M
i dispiace per Allegri ma dopo i quattro gol incassati dal Sassuolo al Milan qualcosa doveva pur succedere. E’ arrivato Clarence Seedorf e personalmente gli auguro di poter fare un buon lavoro per rilanciare
la squadra rossonera più in alto possibile. Naturalmente dietro l’Inter perché, come tutti sanno, il mio cuore è nerazzurro. E non potrebbe essere altrimenti considerando il mio passato di calciatore trascorso con i colori dell’Inter. Stasera il Milan di Seedorf verrà già messo alla prova col Verona, squadra ostica ben costruita e guidata da Mandorlini, però col dente avvelena-
l’intervista Emanuele Tramacere
G
randissimo pezzo di storia del Milan e della nazionale italiana, Giovanni Lodetti è legato a stretto filo con il mondo del Milan, società in cui ha giocato per ben nove anni e con cui ha vinto il possibile, ma anche l’impossibile. Due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, due scudetti e due Coppe Italia con la maglia rossonera ma, soprattutto, un campionato Europeo con la maglia dell’Italia. L’unico vinto nella storia della nazionale. Gran faticatore ma, soprattutto gran signore, di quelli che, ormai, non si vedono più. Lui, appesi gli scarpini al chiodo, invece, ha scelto di diventare un volto tv di numerose trasmissioni, non ultima quella di Odeon – “Il campionato dei campioni”. Che partita si aspetta di vedere a San Siro fra Milan e Verona? Mi aspetto di vedere una reazione importante da parte del Milan in una partita che sarà molto tosta e agguerrita. Credo che con Clarence Seedorf sulla panchina rossonera ciò che sarà più importante sarà dare un’impressione positiva, soprattutto da parte dei giocatori che finora non hanno convinto. Il Verona non è una squadra semplice da affrontare e sarà una partita da prendere con le molle. Allegri lascia una squadra in condizioni non
to per la sconfitta interna col Napoli della scorsa settimana. Per i rossoneri sarà un test importante perchè a questo punto per Kakà e compagni è vietato sbagliare. Un po’ come all’Inter che, dopo la delusione con la Lazio,
si è ripetuta perdendo in Coppa Italia con l’Udinese. Un disastro, insomma, con un’altra stagione gettata alle ortiche. Questo pomeriggio a Marassi col Genoa ci vorrà un mezzo miracolo per portare a casa un risultato positivo. Io me lo auguro ma sarà molto difficile perché anche il Genoa si trova in una situazione difficile, non solo per il poker incassato otto giorni fa all’Olimpico
dalla Roma. Per quanto riguarda la Juventus, sinceramente, non ci sono più aggettivi: Conte ha in mano una grande squadra e non vedo come la Roma o il Napoli possano impensierirla nella corsa allo scudetto. Chiudo facendo
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pallone d’oro
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Luigi Sada
o si sapeva. E da Zurigo è arrivata la conferma. Il Pallone d’oro 2013 è stato assegnato lunedì sera al fuoriclasse portoghese del Real Madrid, Cristiano Ronaldo, al secondo centro dopo la vittoria del 2008 col primo trofeo. Alle sue spalle Leo Messi, il fuoriclasse del Barcellona, trionfatore nelle ultime quattro edizioni. Terzo il francese Frank Ribery, grazie al Triplete conquistato la scorsa stagione col Bayern Monaco allora guidato da Heynckes il quale a sua volta si è aggiudicato il premio di migliore tecnico del mondo 2013. Tornando al Pallone d’oro la “Pulce”
i complimenti a Di Francesco, non tanto per il successo del Sassuolo col Milan, quanto per il bel gioco che la squadra nero verde esprime sulla stessa linea della Roma di Zeman.
il Portiere della Nazionale femminile tedesca,Nadine Angerer, vincitrice del Pallone d’Oro rosa
“SEEDORF IMPARERÀ DAL MILAN” Giovanni Lodetti predica pazienza “Contro il Verona sarà sfida dura” ottimali. Qual è stata la sua colpa più grande? Io non credo che sia stata solo sua la colpa. Quando le cose vanno male paga solo l’allenatore ma la colpa non è mai solo sua. Bisognerebbe guardare un po’ oltre la panchina, perché in campo alla fine non ci andava Allegri, bensì i giocatori. Che idea si è fatto di Clarence Seedorf? È l’uomo giusto per il Milan? Da dove inizierà a lavorare? Non so se ci sia un aspetto tattico da cui iniziare a lavorare. Io sono sicuro che Seedorf sia una persona di carisma e intelligente perciò credo che si metterà a lavorare passo dopo passo insieme alla squadra crescendo nel ruolo di allenatore insieme con i suoi calciatori. Non va
argentina è stata probabilmente penalizzata per via dell’infortunio capitatogli nel momento più importante della stagione. Il Pallone d’oro è stato consegnato a Cristiano Ronaldo dall’ex perla
dimenticato che lui è stato un calciatore fino a qualche giorno fa e il passaggio dal campo alla panchina è tutt’altro che facile. Anche Gattuso aveva le stesse caratteristiche di Seedorf, grinta, intelligenza, ma a Palermo ha trovato delle difficoltà più grandi di lui. Bisogna avere pazienza con tutti, anche con Seedorf. La stagione del Verona è altamente sorprendente. Qual è il segreto di questo successo? Il Verona è una squadra che gioca con grande entusiasmo e io sono convinto che partire bene all’inizio della stagione sia servito a dare entusiasmo e morale a tutto l’ambiente. Direi che è merito del Milan con la prima partita del campionato giocata a Verona se la squadra di
Mandorlini sta facendo così bene (ride ndr). Sicuramente, però ci sono in rosa giocatori importanti che stanno facendo molto bene e aiutando la squadra a fare risultati. Sta parlando di Toni e Jorginho, entrambi convocabili in nazionale e il secondo obiettivo di mercato del Milan? Toni è sicuramente un attaccante che ha trovata uno stato di forma straordinario, però credo che per il discorso Nazionale si dovrebbe puntare su attaccanti giovani e futuribili. In Brasile lo porterei per completare una rosa, sicuramente non come unica scelta offensiva. Jorginho, invece, sta facendo molto bene, però è al suo primo anno ad alti livelli in una piazza come Verona. Non so se sia già pronto per il passo verso una grande squadra e, proprio per questo discorso aspetterei anche per la Nazionale.
Milan 1969-79, Lodetti è il primo da destra accosciato
nera Pelè e dal presidente Blatter. Il portoghese nell’anno solare, in Liga e in Champions League, ha messo a segno la bellezza di 69 reti. Per il Miglior Gol è stato premiato lo svedese del Psg Ibrahimovic. Il trofeo viene assegnato ogni anno al miglior giocatore del mondo grazie a France Football che si avvale della collaborazione di oltre seicento giornalisti in rappresentanza di 209 nazioni, ai quali si aggiungono i voti dei trecento capitani delle squadre più rappresentative del Pianeta. Per quanto concerne il calcio rosa, cioè quello femminile il Pallone d’oro è andato a Nadine Angerer portiere della nazionale tedesca. La Angerer era stata la grande protagonista della finale europea vinta lo scorso anno dalla Germania sulla Norvegia. Al secondo posto la brasiliana Marta.
FATAL VERONA PER UN DIAVOLO IN RIMONTA
“Oh Verona, Verona, sei proprio tu la fatal Verona?” gli ospiti
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Giovanni Labanca
iecheggia ancor tal verso shakesperiano tra le mura di San Siro e rimbomba malefico nelle teste dei rossoneri ,che temono il ripetersi dell’antica “beffa” ,datata 20 maggio 1973. Doveva essere la domenica della stella, fu ,invece, un maledetto giorno che si non dimentica mai e che non poco fece traballare la possente mole del Paron Rocco. Tanta acqua hanno visto passare il maestoso Adige ed i placidi Navigli da allora, ma lei, la Hellas di un classico liceo è ancora qui, a due passi dai timorosi giovanotti milanisti, appena corroborati dal buon brodino del passaggio di turno in Coppa Italia. Non è tanto, ma è proprio quanto basta per ricominciare la rincorsa verso la rinascita attesa e pretesa dal popolo milanista, finora impaziente e mite, ma scontento.La dama Scaligera è venuta qui con animo sereno, come si addice ad una bella e stimata signora, solo per mantenere, come si dice, le dovute distanze dal Diavolo ,che ha troppa fretta per dimostrare al nuovo Seedorf tutta la voglia di rivalsa. Andrea Mandorlini, il
suo presidente Maurizio Setti ed i vassalli in maglia gialla sanno bene il fatto loro, se si presentano con una credenziale pesante di ben 10 lunghezze sugli avversari che tenere a bada, in questi momenti di transizione, non dovrebbe costare poi tanta fatica, anche se non fidarsi è sempre meglio. Il Verona non si trova a ridosso delle grandi per combinazioni astruse, ma dimostra di meritare la posizione per averla conquistata con tranquillità ,con serietà agonistica, disciplina calcistica e l’amore passionale del suo pubblico. Con tutti questi ingredienti si può anche imbandire una bella tavolata , da cui attingere con la dovuta parsimonia energia sempre fresca ed al momento più opportuno, non per guadagnare un altro scudetto, dopo quello di Osvaldo Bagnoli, ma per restare nei quartieri alti , dove si respira un’aria assai diversa che, come un ascensore, l’Hellas inalava con le discese frequenti nell’infero della B. Là non ci vuole tornare proprio nessuno e perciò, stasera l’impegno sarà duplice e la ragione altrettanto , perchè, tutto sommato, un punticino non sarebbe poi un brutto regalo per l’impaziente Giulietta che attende al balcone, sospirando e sognando traguardi radiosi per la sua città.
amarcord domenica 19 gennaio 2014
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Cristian Brocchi al Verona dal 1998 al 2000 segnando 8 reti in 59 presenze
Dario Baruffi al Milan nella stagione 57-58, primo a desctra accosciati. Baruffi giocò anche nel Verona nel 58-60 e 1961-1962 totalizzando 11 reti in 73 presenze
Cristian Brocchi cresce nelle giovanili del Milan e vi fa ritorno nelle stagioni 2001-2005 e 2006-2008 totalizzando 99 presenze 4 reti
Giuseppe Antonini cresciuto nelle giovanili del Verona, squadra della sua città natale e con cui disputò da professionista tre campionati di Serie B
Giuseppe Antonini centrocampista al Milan dal 1937 al 1949, in 267 presenze ha segnato 23 gol
Michelangelo Albertazzi, 7 gennaio 1991, cresciuto nelle giovanili del Milan
Michelangelo Albertazzi. difensore al Verona dal 2012
Osvaldo Bagnoli, due stagioni e uno scudetto da comprimario al Milan
Osvaldo Bagnoli, conquista lo scudetto alla guida del Vero. Squadra in cui gioca anche dal 57 al 60 segnando 27 reti in 97 presenze
domenica 19 gennaio 2014
i club Giovanni Labanca
E
ra nata male questa storia e non poteva certo finire meglio. L’epilogo è stato, cominciamo dalla fine, un vero e proprio affronto personale della Società nei confronti di Allegri. Lo hanno avvisato dell’avvenuto esonero con una telefonata che ha raggiunto l’allenatore mentre si recava in macchina a Milanello. Che figuraccia. Non sappiamo se addebitarla alla focosa Barbara Berlusconi o ad Adriano Galliani, sappiamo solo che la AC Milan, ufficialmente non ha usato il minimo di deontologia in una comunicazione ufficiale che, di solito, si consegna, in un prestabilito appuntamento, a mano o proprio se vogliamo, attraverso la canonica raccomandata con ricevuta di ritorno, Beh, oggi basta un semplice comunicato stampa per mettere a posto le cose. Allegri avrà avuto un altro buon motivo per capire meglio in che ambiente abbia lavorato. Questo, a nostro modesto avviso, lo aveva intuito già dal primo giorno del suo arrivo a Milano, per via dell’accoglienza fredda, solo di prammatica, ma non salutata certo con fuochi di artificio che meritano i grandi personaggi. Allegri chi? Sembra che girasse in via Turati molto spesso questa infelice battuta.
FINE DI UN AMORE MAI SBOCCIATO
L’ex allenatore cagliaritano ,quasi strappato alla società sarda, sembravo un acquisto eccezionale sul cui lavoro ricostruire le appannate fortune del Milan. Allegri, per onor del vero, con
doveva essere additato come il massino reo delle nefandezze dei giocatori. In questo modo lo stillicidio è andato avanti fino ai primi della settimana scorsa culminato con la cacciata che lo
sostanza, ci dichiara che il momento tanto atteso da lui è arrivato, tanto non sopportava più il tecnico toscano e che , addirittura abbia stappato la bottiglia di champagne, non spumante si
la sua flemma, ha portato a casa uno scudetto e si è ben piazzato anche in Coppa dei Campioni, dove ancora la sua ex squadra si trova. Alle prime fuoriuscite ed ai primi passi falsi , tutti hanno cercato il capro espiatorio sul fragile uomo di Livorno, senza che la Società ne difendesse il nome e l’onore. Lui e solo lui
ha colpito e affondato sulla strada di Milanello. Fine della storia che ha trovato, ovviamente vasta eco sulla tifoseria che, a campione molto vasto, non ha mancato di far sentire la sua voce. Il più soddisfatto sembra essere Pietro Panaino, presidente del Milan Club “ Paolo Maldini” di Lauria, in provincia di Potenza. In
badi bene, che da tempo aveva messo da parte gelosamente. Il resto del Club , contrariamente al presidente non addossa tutte le colpe ad Allegri, ma riversa buona parte delle responsabilità del fallimento anche sulla Società che, mancando ,apparentemente, Berlusconi, è andata arrancando senza mai trovare
bravi e durevoli giocatori degni di questa squadra. Insomma, dalla Lucania critiche divise, ma scontentezza unanime e spiacevole. Dall’ Isola di Capri, Maurizio Salzano, tutto fare del locale Milan Club, non si aspettava una decisione così drastica , anche se era nell’aria una decisione “liberatoria” .Non condivide ,però, la necessità di fare questa operazione esonero proprio adesso, anche se la sconfitta vergognosa di Sassuolo ha fatto precipitare la situazione. Rimane, per i tifosi isolani, l’incognita Seedorf. Cosa potrà fare con quegli stessi giocatori che hanno fallito con Allegri? Non parliamo di miracoli, anche se siamo a Milano. Risaliamo la penisola e registriamo, più o meno le stesse dichiarazioni, gli stessi malumori che si concentrano , anche con un pizzico di malcontento, sulla discesa in campo di Barbara Berlusconi che, acuendo un contrasto già evidente, ha rotto con l’AD Galliani, il vero uomo Milan per 30 anni. Anche le figlie di un certo papà prendono cantonate , quando avrebbero fatto meglio a tacere. Da quasi tutti i Milan Club si aspettava ,prima o poi questa decisione che, a parere di tanti soci, non porterà , però, il sereno nel cielo di Milanello, ma sposterà di poco le nubi pregne di pioggia. Insomma, da questo patetico groviglio Milan, tanti vedono uscirne vincitore e
7 soddisfatto solo l’ex mister Allegri. E’ l’opinione dei club del Veneto, molto legati alla squadra, che avrebbero preferito la risoluzione del contratto solo a fine campionato ed a Coppa Campione conclusa. Non vedono cosa possa cambiare in questi quattro mesi rimanenti se il materiale umano è difforme dai pensieri del Diavolo. Pongono una domanda: oltre all’Honda giapponese che nello sprazzo di Sassuolo ha dato parvenza di un normale giocatore, quali altri piedi buoni varcheranno il ben custodito cancello del Centro Sportivo Milan? La tifoseria , se non proprio dichiaratamente, mostra di non avere più tanta fiducia nella dirigenza, dove il potere decisionale non si sa mai a chi appartenga e reclama , a gran voce, il ritorno a tempo pieno del grande boss, l’unico di cambiare veramente le cose. Negli ambienti rossoneri della Lombardia, da Lissone a Seregno, a Saronno e Lodi, trapela la magra consolazione di essere ancora in Coppa , ma anche il netto dispiacere di vedere una squadra blasonata quasi in fondo alla classifica e si domanda se la colpa fosse da imputare solo al tecnico livornese. Insomma, questa è la sintesi di quello che pensa il tifoso rossonero ,alla vigilia di appuntamenti importanti, che ora in avanti dovranno essere visti con l’ottica di chi è costretto solo a vincere, a vincere sempre, se vuol tentare di salvare una faccia annerita da troppo fumo, proprio come quella di un Diavolo in pena.
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Lara Comi
europarlamentare
“Allegri ‘rottamato’ inevitabile se non si vince” Io, toscana, unica in famiglia a tifare rossonero
intervista a Maria Elena Boschi, deputata
con una squadra si cambia. Anche in politica bisognerebbe sempre essere valutati per gli obiettivi che si riesce a raggiungere”. Stadi di proprietà, migliore sfruttamento del marchio, pensa che il calcio italiano avrebbe bisogno di un “football act”? “L’esperienza del Regno Unito ci dice che lo stadio di proprietà consente alle squadre di ottenere buoni ricavi che possono essere investiti anche in giocatori. Anche da noi potrebbe essere una buona soluzione”.
Un’aretina che tifa Milan. Come nasce la passione rossonera? “La passione per il Milan l’ho ereditata da mio nonno Ivano, da sempre tifoso rossonero. Io sono stata l’unica tra figli e nipoti a dargli questa soddisfazione. Devo ammettere che nella mia famiglia è un derby continuo: in cinque tifiamo per cinque squadre diverse”. Vista la sua giovane età, il Grande Milan di Sacchi le è stato probabilmente solo raccontato. Che idea si è fatta?
campionato Laura Tangari
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iamo al giro di boa e la Juventus è sempre più in fuga. Roma e Napoli inseguono ma i giochi sembrano ormai fatti anche perchè adesso la Vecchia Signora ha deciso di frantumare
“In effetti ero piuttosto piccola, ma ricordo il grande entusiasmo di mio nonno per quella formidabile squadra. Io poi sono sempre stata una grande ammiratrice di Paolo Maldini. Per me, il più grande”. Il Milan ha “rottamato” Allegri, un allenatore giovane e toscano come lei. La “rottamazione” è la politica da seguire nel mondo del calcio? “Il mondo del calcio è molto pragmatico: si guarda ai risultati. Quando un allenatore, per quanto in gamba, non riesce più a vincere
In chiave Nazionale, introdurre lo “ius soli” darebbe più smalto anche al calcio italiano? “La coppia di attacco della nostra squadra ne è il miglior esempio. Non ha senso che un bambino nato e cresciuto in Italia non possa essere considerato cittadino italiano fino al raggiungimento della maggior età. Sicuramente avere una legge diversa aiuterebbe anche nel calcio. Tutti conosciamo i problemi che hanno i bambini non italiani che vivono qui a poter giocare nelle squadre giovanili”. L’acquisto di Honda ha scatenato grande entusiasmo in Giappone. E la società pensa di fare buoni incassi con il merchandising. Il calcio italiano deve guardare all’Asia per potere competere e non avere perennemente bilanci in rosso? “Sicuramente quello è un mercato da esplorare, ma non è detto che debbano essere comprati
Maldini il più grande giocatori asiatici. E comunque bisogna riconoscere che al suo esordio Honda ha giocato bene. Se il buongiorno si vede dal mattino....”.
e tanti giocatori in gamba”. Oggi il made in Italy calcistico in Europa è rappresentato dalla
alcune squadre hanno stoppato alcuni acquisti importanti. Molti giocatori hanno preferito restare all’estero con stipendi da capogiro. Forse anche un po’ eccessivi, me lo lasci dire, vista la situazione di crisi generale”. Il Milan affronta un Verona che in classifica gli sta sopra, pur disponendo di un budget
Il Giappone ha 127 milioni di abitanti, la Cina ne ha invece 1,3 miliardi, di cui 100 milioni sono persone ricche. Consiglierebbe, in quest’ottica
di un migliore sfruttamento del marchio, un giocatore cinese al Milan? “In Cina il Milan è già molto conosciuto e ha tanti tifosi. Sicuramente si può fare sempre meglio”.
società Milan, unica rimasta in Champions, che non viene però accreditata tra le candidate al titolo. Come si spiega questa decadenza del calcio italiano a livello europeo? “Sicuramente le difficoltà economiche di
di gran lunga inferiore. È una lezione di meritocrazia? “Il calcio non mente. Conta come giochi. Contano gambe e passione. Però il campionato è ancora lungo e alla fine conta solo la classifica dell’ultima giornata”.
In attacco il Milan ha abbondanza di giocatori ma faticano ad andare in gol. Dispone di attaccanti più belli che bravi? “Credo che sia solo un momento, legato anche agli infortuni. Davanti abbiamo la coppia di attacco della Nazionale
JUVENTUS, CHI LA PRENDE PIU’ tutti i record lasciando alle avversarie solo le briciole. Se nel girone di ritorno la squadra di Conte fa gli stessi punti dell’andata tocca quota 104, un traguardo che non ha precedenti nel campionato italiano. I bian-
coneri sono scesi in campo ieri sera con la Sampdoria mentre la Roma all’Olimpico ha dovuto chiudere la pratica col Livorno guidato dal nuovo allenatore Perotti subentrato a Nicola licenziato in tronco dopo il kap-
Andrea Mandorlini, tecnico del sorprendente Verona
paò casalingo col Parma. Oggi toccherà al Bologna misurare la pressione al Napoli reduce tra l’altro dalla bella vittoria di Verona con l’undici di Mandorlini che sarà di scena questa sera a San Siro nel posticipo col Milan alle prese con una settimana di fuoco dopo l’esonero di Allegri arrivato il giorno successivo al patatrac col Sassuolo. Per i rossoneri non ci sono storie; il Verona va battuto altrimenti si rischia grosso. E’ arrivato Honda e il giapponese a Reggio Emilia col Sassuolo ha fatto vedere di quale pasta è fatto indipendentemente dal risultato finale. La prima di ritorno è anche caratterizzata dalla sfida pomeridiana di oggi a Marassi fra un’ Inter sempre più in crisi e un Genoa che pare abbia perso lo smalto delle scorse settimane, Chi perde rischia molto, in particolare Mazzarri che ormai non ha più scusanti da mettere in campo dopo il pareggio interno col Chievo, Un occhio anche su Catania e Fiorentina che si scontreranno al Cibali mentre da seguire sarà anche la prova del Sassuolo chiamato a ripetersi col Torino dopo bella eclatante vittoria col Milan otto giorni fa. Atalanta-Cagliari e Chievo-Parma sono le partite della verità.
Luca Toni, grande trascinatore gialloblu
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il punto Severa Bisceglia
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ifficile pensare come un ragazzo di diciannove anni possa cambiare, anche se tutto è stato deciso già da tempo, l’assetto di una squadra come il Milan. Doveva essere la partita di Keisuke Honda oscurato, invece, da Berardi. Il Milan ha presentato i suoi campionissimi
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IL MILAN CAMBIA ROTTA L’INTER...
il valore del giocatore è pressoché raddoppiato, la Juventus, come sempre, ha saputo fare bene i conti. Torniamo al calcio giocato. Intanto che la nebbia saliva al Mapei Stadium di Reggio Emilia faceva capolino nelle teste dei calciatori milanisti. Allegri consapevole di giocarsi
chiede pazienza e prudenza, intanto anche questo campionato è stato buttato praticamente alle ortiche. Il Milan, da canto suo, ordina l’allontanamento del tecnico livornese facendo corridoi a Clarence Seedorf, il nuovo che avanza. Difficile comprendere come siano andate le cose in casa Milan: la squadra ha giocato male l’intero campionato condizionato dalla lotta ai piani alti, o
Gira voce che Pirlo starebbe per rompere con la vecchia signora. Ma Marotta tira un sospiro di sollievo: è la moglie.
Seedorf è il primo allenatore di colore della Serie A. Anzi, il secondo: Allegri la settimana scorsa l’hanno fatto nero!
In fondo, un girone di andata non proprio fallimentare per l’Inter. Almeno un record ce l’ha: nessun rigore a favore.
al Sassuolo, Honda, triste il suo esordio, e Rami in panchina, il giovane Cristante, sempre più convincente, con Robinho, Balotelli e Kakà. I neroverdi mettono in campo il gioiello Berardi che deve far vedere alla Juventus quanto vale, e ci riesce rifilando un poker ai campionissimi rossoneri oltre a salvare la panchina del tecnico Di Francesco. Ci ha visto bene Marotta puntando sul neroverde, una comproprietà quasi a zero costo (4,5 milioni di euro), con diritto di riscatto versando altri 4,5 milioni. Se si considera che l’intero importo è rateizzato in cinque anni e che
l’ultima partita alla guida del Milan e i rossoneri sempre più confusi e lontani dall’immagine di quella squadra che metteva paura al solo pensiero. Disastro milanese nonostante l’inutile pareggio dell’Inter nel posticipo di lunedì. La Juventus è sempre più scatenata, a ruota, si fa per dire, il Napoli e la Roma che, quando possono, non perdono l’occasione per dare spettacolo. Lo spettacolo non è più prerogativa di Torino e Milano è vero, i risultati sono sempre meno prevedibile, eccezione fatta per le zebre, ma tutto va in scena lontano dalla Madonnina. Thohir
la lotta dirigenziale tra Lady B e l’a.d. Galliani è una diretta conseguenza di quanto visto in campo? In entrambi i casi, se notate, la responsabilità ricadrebbe comunque su Allegri reo, nel primo caso, di non essere riuscito a tenere tranquillo lo spogliatoio e quindi lontano dalla bagarre societaria, nel secondo caso, invece, il povero Massimiliano, è considerato responsabile di non essere riuscito a mettere insieme una squadra che giocasse da Milan. Si gira pagina, il Milan ha cambiato il tecnico, l’Inter cambierà almeno i calciatori? Ovviamente tutti.
PRIMAVERA: IL BIG MATCH È ATALANTA-MILAN PRIMAVERA Daniel Rizzo
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iprende ufficialmente il campionato Primavera dopo la sosta natalizia, anche se in realtà le due baby squadre milanesi sono scese in campo sabato scorso per il recupero dell’8ª giorna-
Filippo Inzaghi, allenatore del Milan Primavera
ta dando vita a un derby di gran livello. Questa volta la stracittadina se la aggiudica Super Pippo agganciando il secondo posto in classifica dietro l’Atalanta di Bonacina. Una vittoria che sa di vendetta per la squadra rossonera, eliminata dalla Tim Cup proprio dai cugini nerazzurri. Ma si sa, mister Inzaghi non accetta le sconfitte e infatti nel Derby manda in campo una squadra rigenerata dalla sosta capace di battere l’Inter 2-0 a domicilio grazie alle reti di Di Molfetta e Benedicic. Super Pippo, però, non ha avuto modo di gustarsi la vittoria e il secondo posto in classifica poiché l’esonero inaspettato di Allegri ha coinvolto anche lui: inizialmente la dirigenza rossonera, e in primis Galliani, voleva lui come traghettatore fino all’arrivo di Clarence Seedorf, ma dopo varie riflessioni hanno compreso che la scelta più saggia sarebbe stata quella di lasciare Inzaghi al suo posto, in modo da non ‘bruciarlo’ prima del previsto (Stramaccioni insegna). Inoltre, in questi giorni l’allenatore della Primavera del Milan è stato insignito del premio come miglior “Allenatore emergente” durante la presentazione della 34ª edizio-
Battuta l’Inter, ora ci sono gli imbattuti orobici
ne del torneo Annovazzi. Premi a parte, ci sarà un altro match clou per il Milan ovvero la capolista Atalanta. La squadra di Bonacina lo scorso anno interruppe i sogni del Milan alle Final Eight grazie ad un gol di Cais al 40’ che permise agli orobici di raggiungere la finale nella quale caddero con la Lazio. La squadra bergamasca in questa stagione non sta tradendo le attese della vigilia. Comanda senza grandi affanni il girone B in campio-
nato con un ruolino di marcia impressionante: in 12 partite, i lombardi hanno conseguito 10 vittorie e 2 pareggi. I nerazzurri, quindi, guidano la classifica da imbattuti. Il dominio atalantino, però, non si limita solo ai grandi risultati ottenuti, ma è evidente anche nel gioco espresso. I ragazzi di Super Pippo domenica dovranno stare attenti soprattutto al talentino Faisal Bangal, centranti del Mozambico dotato di gran velocità e precisione al
tiro. Il vero reparto cui i rossoneri devono prestare attenzione, però, è il centrocampo, nel quale spiccano il roccioso Grassi e Ungaro, a segno per sei volte in questa stagione. I rossoneri, dal canto loro, potranno contare sul ritorno di Petagna, rientrato dal prestito dalla Sampdoria. Grazie il suo innesto il reparto offensivo potrà guadagnare qualità ed esperienza, elementi che finora al reparto offensivo di Pippo Inzaghi latitavano.
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OGGI IN PREMIER SUPERSFIDA CHELSEA-MANCHESTER UNITED MILAN AVANTI TUTTA SOTTO GLI OCCHI DI SEEDORF estero Luigi Sada
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ggi pomeriggio in Premier League riflettori puntati sulla partitissima di Londra fra il Chelsea di Mourinho e lo United di Moyes. Per i Blues un impegno difficile e insidioso, quello odierno, perchè solo vincendo resterà aperto il discorso per le piazze alte della classifica attualmente occupate dal tandem Arsenal-City in lotta accesa per il titolo inglese. Mourinho aveva già messo il bavaglio al Liverpool una settimana fa liquidando nello scontro diretto Suarez
e compagni per 2-1 con gol di Hazard e Eto’o, ora ci riproverà con lo United per continuare il suo inseguimento alle formazioni di Wenger e Pellegrini che per il momento non perdono un colpo. Ieri il City ha affrontato il Cardiff mentre l’Arsenal ha ospitato il Fulham, squadra in crisi profonda dopo la raffica di reti (10) incassata da Hull e Sunderland (fanalino di coda) in due gare. In Liga tutti sappiamo come è finita (ndr 0-0) la supersfida del Calderon fra l’Atletico Madrid e il Barcellona ed approfittarne è stato subito il Real di Ancelotti vincitore stretta misura sull’Espanol grazie a una rete di Pepe. Si diverte anche il Villareal che ne fa cinque alla
povera Real Sociedad che, tra l’altro, non è l’ultima della classe essendo sesta in classifica. Bene anche l’Atletico Bilbao che gioca a tennis con l’Almeria segnandole sei gol. In Ligue 1 il Psg fa le prove di fuga facendo il corsaro ad Ajaccio mentre il Monaco frena a Montpellier portandosi a casa solo un risicato pareggio. Oggi i ragazzi di Ranieri avranno un osso duro davanti loro dovendo affrontare in trasferta quel Tolosa che ha dato filo da torcere a parecchie big della Ligue 1. Dal canto suo il Psg riceverà al Parco dei Principi il più modesto Nantes e per Ibra e compagni dovrebbe essere un’ altra festa. Tonfo invece del Lille fra le mura amiche con lo Stade Reims.
coppa Italia
Rossoneri nei Quarti con l’Udinese
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’era anche Clarence Seedorf in tribuna l’altra sera a San
rato l’angolo e il buon Clarence ha fatto davvero un piccolo miracolo per raggiungere il Meazza in tempo utile per assistere a uno spezzone di partita di Abbiati e compagni. Un gol però l’olandese
Storica invece è stata l’invasione dei fan liguri che aspettavano questo appuntamento dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il Milan, grazie al 3-1 con lo Spezia, nei quarti di Coppa Italia
Siro per la gara di Coppa Italia del Milan con lo Spezia. Solo che l’olandese, neo allenatore dei rossoneri, i tre gol messi a segno da Robinho, Pazzini e Honda alle spalle del portiere ligure Leali non li ha visti neanche in tv, dal momento che è arrivato allo stadio a metà del secondo tempo col fiatone e con gli occhi lucidi. Linate, in effetti, non è gi-
l’ha visto, quello dello spezzino Ferrari realizzato in pieno recupero con Tassotti imbufalito sulla panchina milanista con i suoi difensori. Ma il Milan è questo. E il successo con lo Spezia, sbarcato a Milano con settemila tifosi al seguito, di conseguenza, non è certamente da chiudere in cassaforte con grande entusiasmo come fosse un risultato storico.
affronterà mercoledì a San Siro l’Udinese vincitrice sull’Inter al Friuli la scorsa settimana mentre martedì all’Olimpico la Roma sfiderà la Juventus. Colpaccio del Siena a Catania con i ragazzi di Beretta chiamati nel derby il 23 con la Fiorentina e successo del Napoli con l’Atalanta in campo il giorno 29 contro la Lazio vittoriosa sul Chievo.
Severa Bisceglia
Jose Mourinho, tecnico del Chelsea
mercato
24 MILIONI PER BERARDI
di Luigi Sada
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l giovane bomber Berardi dopo il poker rifilato al Milan ha triplicato il suo valore. Prima valeva 8 milioni, adesso ne vale 24. Un bel colpo per il Sassuolo che in serie A deve assolutamente far cassa per far quadrare i conti. Chi vuole Berardi, dunque, si faccia avanti anche se per il momento Di Francesco, mister del Sassuolo, se ne guarda bene dal far partite il suo gioiellino verso il paradiso delle grandi. Intanto il mercato regala Matri
alla Fiorentina bruciando l’Inter e le carte che lo davano in nerazzurro a colpo sicuro. Insieme a Matri alla Viola, considerato l’infortunio di Pepito Rossi, è arrivato anche Anderson dal Manchester United facendo tirare un sospirone di sollievo a Montella. Jorginho mentre scriviamo sta facendo le valige per Napoli dove Paolo Cannavaro sembra pronto alla chiamata del Verona o in alternativa dell’Inter che a sua volta potrebbe cedere ai partenopei il difensore Ranocchia richiesto da Benitez. nel frattempo l’Aston Villa dopo la sconfitta casalinga con l’Arsenal corre ai ripari
Domenico Berardi, il gioiello del Sassuolo
puntando su Klose. Il club di Birmingham aveva giù rilevato dalla Lazio questa estate Kozak e ora punta al tedesco. Dovesse partire Klose il sostituto sarebbe Denis, anche se l’Atalanta finora ha smentito la cessione dell’argentino. La maglia biancoceleste potrebbe in alternativa essere indossata da Rolando Bianchi che a Bologna fa fatica a trovare spazio. Intanto, oltre alla panchina di Pioli e quella di Allegri, è saltato pure Nicola per via della sconfitta rimediata al Picchi col Parma nell’ultimo turno di campionato. A rilevare Nicola l’ex mister del Genoa, Perotti.
MILANO VUOLE COMANDARE IL TEMPO STA PER SCADERE domenica 19 gennaio 2014
Brindisi è in testa alla classifica, l’EA7 vuole raggiungerla
rima che approdi la Coppa Italia, il Forum ospita domani il match clou della prima
chiunque, soprattutto in Italia. Il quintetto di Piero Bucchi è la vera sorpresa di questo torneo e proverà a fare lo sgambetto alla squadra di Armani, lanciata verso vette ancora sconosciute. La squadra brindisina, che domenica ha superaro Sassari per 89-80, ha come playmaker Je-
portare palla e ha un discreto tiro da due: 45.2%. Folarin Campbell è un’altra guardia di Bucchi: il nigeriano tira con il 50.7% da due. Un’altra guardia è Ron Lewis, che tira col 41.9% da due e 31,8% da tre, mentre l’ala è Delroy James, 56.9% da due e 7.7 rimbalzi a partita. L’ala forte
giornata del girone di ritorno: EA7-Enel Brindisi. I pugliesi sono in testa con soli due punti su Milano, che però appare in netta rimonta. La nuova dimensione trovata in Europa ha reso la squadra di Luca Banchi un avversario difficile da superare per
rome Dyson, che nella stagione 2011-12 firma un contratto in NBA con i New Orleans Hornets, dove gioca per 9 partite. Chiude con 20 minuti a partita, 7,4 punti, 2,1 rimbalzi, 2 assist e 1,2 palle recuperate. Michael Snaer è un difensore tosto, può
è Miroslav Todic: per lui 63.3% da due con 4.4 rimbalzi a partita. Occhi anche su David Chiotti e Massimo Bulleri, entrambi ex a Milano: il centro a un buon 66% da due, mentre la guardia di Cecina ha l’esperienza necessaria per fare male.
basket Beppe Vigani
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COPPA ITALIA, È TUTTO PRONTO di Beppe
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Vigani
a Beko Final Eight di Coppa Italia raddoppia. Uno dei grandi eventi della stagione del grande basket italiano, del 7, 8 e 9 febbraio 2014 con il Mediolanum Forum a fare da cornice a questa grande kermesse della palla a spicchi, per il secondo anno consecutivo avrà la Dinamo Banco di Sardegna come sua attesa protagonista. Lo scorso anno, dopo essere stati accoppiati all’Enel Brindisi ai quarti, i biancoblu erano riusciti ad approdare sino alla semifinale contro i campioni d’Italia della Montepaschi Siena, poi vincitrice dell’ambito trofeo. Quest’anno Sassari ha la possibilità di riprovarci. Con la qualificazione ma-
Fissato il tabellone si giocherà al Forum il 7, 8 e 9 febbraio tematica arrivata in anticipo sul gong della 15ª giornata d’andata, il sesto posto di fine regular season vale per Omar Thomas e compagni l’accoppiamento con i padroni di casa dell’EA7 Olim-
pia Milano, immediato remake e rivincita del match di inizio anno giocato al PalaSerradimigni, sfida impegnativa alla corazzata lombarda pensata e costruita per vincere in Italia e in Europa.
IL TABELLONE.
Di seguito i quattro abbinamenti: l’Umana Venezia (8ª) affronterà nella parte alta del tabellone la prima della classe, l’Enel Brindisi, mentre nell’altro accoppiamento si affronteranno i detentori della Montepaschi Siena (4ª) e l’Acea Roma (5ª). Nella parte
bassa del tabellone si incrociano invece come detto la terza classificata, l’EA7 Olimpia Milano, e la sesta forza del campionato, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari. A chiudere l’Acqua Vitasnella Cantù (2ª) sfiderà la Grissin Bon Reggio Emilia (7ª).
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formula 1
Debora Cheli
Cresce l’attesa per le nuove monoposto 2014
l debutto ufficiale del campionato è ancora lontano, ma i primi test invernali incombono: presto sarà giunta l’ora di svelare al pubblico le nuove monoposto. Una corsa contro il tempo, a giudicare dai ritardi che quasi tutte le scuderie hanno accumulato. A oggi, la maggioranza non ha ancora ufficializzato il giorno di presentazione. Regna il silenzio generale, con l’eccezione di Mercedes e McLaren, due fra i rari top team ad aver abbozzato una data. Per quel che concerne la scuderia tedesca si sa che il nuovo gioiello della casa debutterà direttamente a Jerez de la Frontera il 28 gennaio, data di inizio dei primi tre giorni di
per il 24 a mezzogiorno, ora di Woking. Entrambi i team hanno precisato che l’obiettivo primario è stato il contenimento dei costi di produzione, dichiarando un basso profilo che probabilmente farà da filo conduttore per il campionato a venire. Dal canto suo, Ferrari potrebbe decidere di svelare la nuova monoposto fra il 23 e il 25 gennaio, giusto in tempo per assaggiare l’asfalto del circuito spagnolo. E’ evidente che la rivoluzione dei motori e i ritardi nelle consegne dei nuovi V6 hanno rallentato lo sviluppo delle monoposto. Mai come quest’anno ottimizzare i tempi di lavoro con i costi sempre più esorbitanti è stato un gioco di equilibrio. Intanto la FIA ha co-
do Alonso hanno scelto rispettivamente il 7 e il 14. Il primo, con la consueta pragmaticità, ha esclamato di aver semplicemente mantenuto la cifra assegnatagli lo scorso anno. «Non vedo perché cambiare. In più mi piace, non è forse già una buona ragione ?» , ha ironizzato «Iceman» . Lo spagnolo invece non ha scelto a caso il suo portafortuna : «Mi ha sempre portato bene – ha affermato Alonso - fin dal 14 luglio 1996 quando, all’epoca quattordicenne, vinsi il Campionato del Mondo di Kart. E in più il mio kart era il numero 14. Speriamo che continui». Per quel che concerne Vettel, la scelta sarebbe caduta sul 5, ma essendo il tedesco campione uscente, sarà
test della stagione, esattamente come previsto anche dalla Caterham. Nel caso della McLaren è stata decisa una presentazione on-line: l’appuntamento è fissato
municato il numero che ciascun pilota ha scelto per correre da qui alla fine della sua carriera (come da nuovo regolamento). I ferraristi Kimi Raikkonen e Fernan-
«costretto» a portare sul musetto il numero 1. Ad ogni modo potrà sfoggiare la sua cifra preferita nel 2015, nel caso non si dovesse confermare di nuovo iridato.
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NESSUNA NOVITA’ PER SCHUMI L
di Debora Cheli
a situazione resta stazionaria, ma sempre critica. Il sette volte campione del mondo è ancora ricoverato all’ospedale di Grenoble dal 29 gennaio , da ormai tre settimane in coma farmacologico dopo il tragico incidente occorso sulle piste di Méribel. I medici non hanno diffuso ulteriori bollettini tuttavia,
stando alle rivelazioni del quotidiano tedesco Bild, avrebbero effettuato una nuova tac in settimana che avrebbe confermato la presenza di lesioni importanti a rischio infezione. Gli specialisti stanno pazientemente valutando lo stato generale del cervello di Schumi, di conseguenza l’attesa di ulteriori notizie potrebbe essere molto lunga. Sui media
internazionali, qualcuno ha già aperto un nuovo capitolo della vicenda, quello legato alla fortuna dell’ex ferrarista, stimata attorno al miliardo di euro. Secondo il giornale argentino Olé, Michael avrebbe redatto un testamento nel 2010, nel quale sarebbe prevista un’equa distribuzione dei beni fra la moglie Corinna e i due figli della coppia.
L’ITALIADELRUGBYCOMINCIAINGALLES MOSER-NIBALI domenica 19 gennaio 2014
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GRANDE ATTESA PER I NOSTRI COLORI
di Toni Morandi
oser suona la chitarra in California, Nibali invece pedala già sulle strade dell’Argentina. Il giovane Moreno della Cannondale si diverte insieme a Sagan a Los Angeles pensando, comunque, a un grande avvio di stagione mentre Vincenzo, con i colori dell’Astana, fa progetti di prestigio puntando le sue chance sulla prossima Sanremo e al Tour de France dove vuole essere protagonista in assoluto. Il trentino e il messinese quest’anno avran-
darà il via ufficiale alla stagione su strada. “Abbiamo una grande squadra – ha sottolineato Nibali qualche giorno prima della partenza per l’Argentina - e sicuramente disputeremo una stagione ad alto livello”, L’Astana, infatti, oltre a Nibali potrà quest’anno contare su Michele Scarponi, un acquisto di grande prestigio per il team kazako. “Siamo una bella coppia – fa rimarcare Scarponi – e insieme faremo grandi cose”. Gli avversari da battere sono i soliti. Fra i più forti, tanto per fare qualche nome, ci sono Wiggins, Contador e Froome. Nibali lo scorso anno si è aggiudicato il Giro d’Italia ed è arrivato secondo alla Vuelta spagnola bruciato sul filo di lana nell’ultima tappa.
no, infatti, a disposizione due signore squadre capaci e combattive pronte a gettare il guanto di sfida alle migliori firme del ciclismo professionistico, Nibali è volato in Sud America la scorsa settimana per prendere parte al Sao Luis gara a tappe che servirà per scaldare i muscoli e perfezionare la forma in funzione della Parigi-Nizza che in Europa
Ora manca il Tour de France. “Infatti questo è il mio obbiettivo”, ha ribadito Nibali promettendo ai tifosi un suo successo. Moreno Moser, da parte sua, avrà come compagni di squadra Basso, Viviani, Caruso, oltre naturalmente allo slovacco Peter Sagan. Il 20 gennaio Moser sarà in Argentina sfidando Vincenzo Nibali.
ciclismo
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omenica l’Italia del rugby si ritrova a Roma per l’ultima fase di preparazione del torneo delle Sei Nazioni 2014. Jacques Brunel deve ritrovare il tocco
magico, per ché le vittorie dello scorso anno contro la Francia e l’Irlanda, sembrano lontane dieci anni, colpa probabilmente di un mondo che brucia tutto velocemente e gli hard disk della memoria, non saa per quale mistero, vengono riformattati rapidamente. Partendo dal Sei Nazioni dello scorso anno, ci sarebbe da essere ottimisti: il miglior torneo di sempre (esordio nel 2000) e oltre alle due vittorie, va aggiunta una prestazione nel tempio inglese di Twickenham, da far prendere a calci la porta degli spogliatoi per l’incazzatura di una sconfitta per 18 a 11. C’è di più, la vittoria sulla Francia e la sconfitta con l’Inghilterra, ha riportato in un alveo della normalità sportiva, la storia dell’Italrugby. Ha tolto quel sapore di cibo stantio alle cosiddette sconfitte onorevoli. Ora le sconfitte della Nazionale di rugby sono delle semplici sconfitte, come quelle di qualsiasi squadre, di qualsiasi sport e anche le vittorie
Luigi Sada
non sono più storiche, ma sono semplici (sempre belle) vittorie, come quelle di una qualsiasi squadra, di qualsiasi sport. Sembra un dettaglio, ma invece è un
passaggio culturale fondamentale, nella crescita di mentalità di una squadra, o ancora di più di un movimento sportivo. Questo non significa che da oggi si inizierà a vincere, ma almeno non si è più i perdenti a cui dare una pacca sulla spalla. Il torneo inizierà nel modo più difficile con due trasferte: il primo di febbraio gli azzurri saranno a Cardiff contro il Galles e otto giorni più tardi a Parigi contro la Francia. I primi avversari sono i campioni in carica e mirano alla conquista del terzo torneo consecutive, record nella storia del Sei Nazioni. Non solo, il coach neozelandese del Glles Warren Gatland, nella scorsa estate ha guidato i British and Irish Lions al successo nella serie contro l’Australia. I Lions sono una selezione di Galles, Inghilterra, Scozia e Irlanda che ogni quattro anni, affronta a turno Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica, un evento che nel Regno Unito e in Irlanda è stato l’evento sportivo del 2013. Non
è inutile dire che i giocatori gallesi hanno formato il blocco dei Lions vincenti. Contro il Galles a Cardiff il miglior risultato dell’Italia è stato un pareggio per 18 a 18 nel 2006, ma quello era un Galles che attraversava un momento nero. La squadra di Brunel potrebbe però trovare motivazione dagli assenti gallesi, ma non possiamo dimenticare che anche da noi mancano giocatori importanti come Andrea Masi, Simone Favaro e la rivelazione dello scorso anno Francesco Minto. Se contro il Galles sarà dura, contro la Francia potrebbe essere ancora più difficile, perché c’è il precedente dello scorso anno e il coach francese, ad un anno dalla Coppa del Mondo, non può giustifica un’altra storia fatta di tante, troppe sconfitte. Per l’Italia l’altra novità, questa volta non sportiva, c’è il ritorno in chiaro, visto che tutto il Torneo delle Sei Nazioni sarà trasmesso in esclusiva su DMAX, canale 52 del digitale terrestre.
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domenica 19 gennaio 2014
Riccardo Sada
“Jubel”
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l singolo fenomeno dell’inverno 2013/2014, “Jubel” diventa una compilation marchiata Ego e distribuita da Warner Music Italy (prezzo al pubblico: € 9,90). Dopo solo un mese dalla pubblicazione, “Jubel” è diventato disco d’oro e rapidamente si sta avvicinando al platino. “Jubel! Compilation”, la prima selezione di hit dell’anno, include il meglio delle tracce pop dance disponibili sul mercato. Si par-
Dallo spazio profondo della house diventa una compila te dal citato brano dei Klingande e si passa da Lana Del Rey (“Summertime Sadness”), Miley Cyrus (“Wrecking Ball”), Ellie Goulding (“Burn”), Emma Louise (“Boy”), Jason Derulo (“Talk Dirty”), Major Lazer (“Bubble Butt”), Icona Pop (“Girlfriend”), Flo Rida (“How I Feel”), Elen Levon (“Wild Child”), Avicii (“Wake Me Up”) e sino a tornare agli stessi Klingande (e a quella “Punga” passata inosservata)
“Dance More, Drink Slow” Brandt Brauer Frick col dj numero uno: Armin
Errata corrige:
è di Ligabue l’album più venduto la terra”, primo singolo estratto dall’album, è stato certificato platino (dati FIMI/GFK Retail and Technology Italia). Quest’anno LIGABUE tornerà a essere protagonista nei principali stadi italiani con “Mondovisione Tour Stadi 2014”, a quasi quattro anni dall’ultimo tour negli stadi.
n uscita il prossimo 24 febbraio su !K7 (distribuzione Audioglobe), “Bommel”, il singolo del trio berlinese dei Brandt Brauer Frick, convince. Se l’album del 2010 (“You Make Me Real”) fondeva techno, jazz e musica classica; quello successivo, del 2011 (“Mr Machine”), fondeva
eineken presenta una nuova campagna global fortemente innovativa che ha come protagonista Armin van Buuren, dj olandese di fama mondiale e re della Electronic Dance Music. “Dance More, Drink Slow”, questo il nome della campagna, trasmette al popolo della notte un importante messaggio a favore del consumo responsabile in modo forte e impattante, rendendo il bere senza eccessi un comportamento cool e aspirazionale. Oltre al volto di Armin van Buuren, la campagna ha come colonna sonora “Save my Night”,
elementi technoidi; e “Miami”, più scuro, esplorava il concetto uomo-macchina, nell’affrontare il prossimo progetto il trio non ha cambiato metodo di lavoro. Ha registrato i mix in un solo giorno, al Watergate club, utilizzando vinili e dub plates.
l’ultima hit del dj che, attraverso un testo immediato e coinvolgente, invita a bere con moderazione nelle serate fuori casa con gli amici. “Dance More, Drink Slow” fa leva sul forte impegno che da tempo Heineken ripone nella promozione di una corretta cultura sul consumo responsabile attraverso la creazione di importanti campagne dedicate come, per esempio, “Sunrise”, lo spot mondiale che, lanciato nel 2011, ha come finalità quella di trasmettere un importante messaggio: la notte non ha limiti per chi conosce i propri limiti.
Mafia Altro film per gli Swedish House
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errà presentato il prossimo marzo al South by Southwest Music Conference and Festival (SXSW), il festival musicale e cinematografico che dal 1987 si svolge a Austin in Texas, “Leave The World Behind”, film documentario che racconta la storia del successo degli Swedish House Mafia, il trio di dj superstar scioltosi all’apice del successo. Questo speciale documentario musicale diretto da Christian Larson e con la produzione esecutiva di Jonas Äkerlund concentra il racconto dal momento dello scioglimento degli Swedish House Mafia per
proseguire poi con la testimonianza raccolta durante il “One Last Tour”, la più grande tournée di musica elettronica della storia con oltre un milione di biglietti venduti in una sola settimana. Il regista Christian Larson ha catturato i passaggi più importanti, difficili, esaltanti, contrastanti di quel periodo che va tra la decisione di sciogliersi dopo aver raggiunto traguardi inimmaginabili e il momento di salire sul palco del tour che ogni artista sogna nella vita di poter fare. Il film ovviamente racconta anche un mondo, quello della scena EDM, che negli ultimi anni ha
Gelisio “Marcello Lippi? Un grande sub” “Pianeta Mare” (Rete 4) e “Cotto e Mangiato”(Italia 1) sono i programmi televisivi che hanno dato grande popolarità a Tessa Gelisio. Nella sua carriera televisiva la bellissima conduttrice nativa di Alghero si è occupata prevalentemente di ecologia – infatti ha voluto portare il rispetto per l’ambiente anche nel programma trasmesso da Italia 1 consigliando l’uso di prodotti biologici e suggerendo metodi per ridurre al minimo l’impatto ambientale – ma ha anche avuto numerosi contatti con il mondo dello sport. L’ex commissario tecnico della nazionale italiana e
per il prossimo capitolo DJ-Kicks
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“Mondovisione”, decimo album di inediti di Ligabue uscito lo scorso 26 novembre, è l’album più venduto di tutto il 2013 ed è stato certificato quadruplo platino (dati FIMI/GFK Retail and Technology Italia): un risultato straordinario conseguito in sole cinque settimane di vendita. In questo modo Stadio5 fa un errata corrige sulla notizia di settimana scorsa in cui si riportava la vittoria di Jovanotti col suo “Back-Up”. Il secondo singolo “Tu Sei Lei” si conferma il brano più trasmesso dalle radio (dati Earone) per la quarta settimana consecutiva. Inoltre “Il sale del-
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attuale allenatore del Guangzhou Evergrande (squadra cinese con cui ha vinto la Champions League asiatica) Marcello Lippi, ad esempio, è stato fra gli ospiti di “Pianeta Mare”. Lasciamo che sia Tessa a parlarne. Raccontaci della partecipazione di Marcello Lippi a “Pianeta Mare”. “Conoscevo Marcello perché aveva accettato di fare da testimonial a “For Planet”, l’associazione ambientalista che ho fondato e di cui sono presidente. E’ stato entusiasta di partecipare a “Pianeta Mare”. Abbiamo passato un giorno in barca, siamo partiti da
Viareggio (in Toscana) ed abbiamo raggiunto l’isola Palmaria e Porto Venere (in Liguria). Lippi è un sommozzatore provetto: si infila la muta, la maschera e le bombole, va giù e nuota come un professionista. E’ anche un uomo molto simpatico, ha perfino cucinato insieme con noi.” Segui il calcio? “No. Faccio sport, ma non lo guardo. Vado in bicicletta, pattino, corro e vado a cavallo. A Milano abito in una zona che ha una lunghissima pista ciclabile, ne approfitto ogni volta che gli impegni di lavoro me lo permettono.”
conquistato tutte le classifiche, raccontandone aspetti inediti. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito http://leave-
theworldbehind.com mentre è possibile vedere il trailer del film su http://swedishou.se/clipone.
La conduttrice svela il segreto del ct campione del mondo Un altro sportivo famoso che hai conosciuto è il primatista mondiale di apnea Umberto Pellizzari. Parlaci di lui. “Nella stagione 2004-2005 Umberto ha collaborato con noi realizzando una serie di servizi sulla pesca subacquea in apnea. Mi disse che questo tipo di pesca era la sua grande passione ed era orgoglioso di essere riuscito a portarla in televisione. Anche lui, come Marcello Lippi, era a suo agio davanti alle telecamere. Domenica 27 novembre 2011 a “Pianeta Mare” abbiamo mandato in onda un servizio sull’evento
“Profondamente- 10 anni dall’ultimo record mondiale di apnea profonda di Umberto Pellizzari”. Le sue imprese si sposavano bene con il nostro programma.” di Luca De Franco
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L’ARTE È SERVITA
di Marby
Installazioni e cene nell’opera di Daniel Spoerri alla Fondazione Mudima
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’arte di vivere è anche l’arte del gusto e del cibo. Daniel Spoerri, performer svizzero, ritorna a Milano con un progetto che ha trasformato la sede della Fondazione Mudima in un vero e proprio spazio dove ha allestito non solo opere destinate alla visione, ma anche organizzato alcune
cene a tema per creare una vera situazione quotidiana e mettere in scena un momento di vita che ha tutto il significato della convivialità che la ritualità del pasto porta con sé. Nella mostra dal titolo “il Bistrot di Santa Marta”, l’artista omaggia la patrona degli osti con 21 tavole assemblate di utensili da cucina, trovati dallo
zione. Daniel Spoerri, appartiene infatti a quella generazione di artisti e performer le cui manipolazioni creative prescindono spesso dall’uso di forme e colori per ottenere un piacevole effetto cromatico, ma si configurano invece ad esprimere un nuovo modo di vedere ed essere nel mondo. L’opera così rappresentata diventa parte della vita e della quotidianità per dire che non ci sono cesure tra arte e vita. E lo stesso Spoerri fa della vita un’arte del vivere, dopo due anni di ritiro nell’isoletta greca di Symi, nell’Egeo, apre a Dusseldorf il ristorante Spoerri, nel quale lui stesso serve il cibo preparato da lui e nei locali sovrastanti apre la Eat Art Galerie che è anche l’editrice di numerose pubblicazioni.
CINECITTÀ teatro
Marco Papetti
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al 23 gennaio Christian De Sica intratterrà i milanesi al teatro Arcimboldi di Milano con lo spettacolo Cinecittà in cartellone fino al prossimo 2 febbraio. L’attore romano, dopo le fatiche televisive con Tale e Quale e il classico appuntamento con il cine-panettone, porta in scena il suo nuovo spettacolo, in un tour
che tocca le principali città teatrali e che terminerà a Roma il 13 aprile al teatro Brancaccio. L’ambientazione dello show è proprio negli studi cinematografici di Cinecittà che l’attore frequenta fin da bambino. Cinecittà, ovvero Cinecittà Studios, è il complesso di studi cinematografici e televisivi più importante in Italia e tra i più grandi nel mondo. Oltre venti teatri di posa distribuiti su 35 ettari e una piscina di 7mila metri quadrati, un imponente set all’aperto utilizzato da grandi registi tra cui Martin Scorsese. Lo show di De Sica parte da
qui per poi estendersi su tutti gli argomenti di attualità attraverso irresistibili racconti di vita vissuta, monologhi poetici sulle figure nascoste che rimangono sempre dietro le quinte, divertenti gag su provini, sugli attori smemorati, sul doppiaggio improvvisato, ma anche canzoni evergreen enfatizzate dalle abili doti del Christian crooner ed entertainer. Con Christian sul palco ci sarà anche una compagnia completa composta da Daniela Terreri, Daniele Antonini e Alessio Schiavo, un corpo di ballo e un’orchestra di molti elementi.
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stesso Spoerri nei mercatini di tutta Europa, conservati e fatti rivivere nel quadro per rappresentare tutte quelle tradizioni popolari, usi e costumi che ci mostrano come attraverso la pratica millenaria della preparazione del cibo noi possiamo continuare a vivere e come il cibo e l’arte di preparalo siano così importanti per la nostra vita. Daniel Spoerri è nato negli anni ’30, è un danzatore, coreografo e pittore romeno emigrato in Svizzera, a Zurigo. Qui studia danza ed entra in contatto con l’esperto traduttore di Marcel Duchamp che conosce quando si trasferisce a Parigi negli anni ‘60. E’ nell’ambiente parigino che inizia la sua opera di artista figurativo e presenta i tableaux-pièges, quadri trappola, incollando oggetti quotidiani su tavola. Firma negli stessi anni insieme ad altri artisti il manifesto del Nouveau Réalisme, che come la Pop art americana mira a dimostrare che in un mondo dominato dal consumo, l’espressione dell’interiorità e dell’istintività viene meno, per lasciare il passo all’osservazione e agli stimoli esterni che ci offre la realtà e il “folklore urbano” come fonte di ispirazione e manipola-
Si dedica anche alla scultura e la Francia lo premia con il “Grand Prix National de la Sculpture”. L’artista vive stabilmente in toscana dove ha costruito un parco-museo, “Il Giardino di Daniel Spoerri” per la raccolta delle sue opere e di quelle di altri artisti.
Info: Daniel Spoerri “Il Bistrot di Santa Marta” dal 10 gennaio al 9 febbraio 2014 Fondazione Mudima via Tadino 26, Milano www.mudima.net
Christian De Sica a Milano dal 23 gennaio
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*** Federica Pellegrini e Fi-
lippo Magnini alla quarta, forse quinta, puntata. Si sono lasciati e ripresi diverse volte, ma ora sembra che il rapporto stiano procedendo con serenità, come ammesso dalla stessa campionessa Veneta: “E’ presto per parlare di matrimonio, ma il progetto esiste”. Federica si sente ormai al sicuro con Filippo e posta anche delle foto che li ritraggono: “Per la prima volta ho voluto condividere una sensazione forte come se fossi una ragazza qualunque“. In occasione di un intervista scopre anche le sue piccole ‘debolezze’: “Pochissimi lo sanno, ma prima delle gare molto spesso piango. E’ capitato anche prima degli ultimi Europei. Ma non è niente di grave, sono solo reazioni nervose”. In bocca a lupo agli atleti più rappresentativi del nuoto italiano.
*** Kevin Prince Boateng e Melissa Satta al settimo cielo. Fiocco azzurro e fiori d’arancio per la bellissima coppia che fa poco parlare di sé. Nonostante la distanza, tutto procede a gonfie vele e secondo i programmi: un figlio e il matrimonio. E’ ufficiale, l’erede delle coppia è un maschietto e, aggiungiamo noi, calcerà anche meglio, se possibile, del suo papà. Il matrimonio, previsto probabilmente per il 2015, sarà celebrato in Sardegna, nella stessa chiesa in cui Melissa ha ricevuto i sacramenti del battesimo e cresima. Auguri.
*** Diego Forlan ha sposato Paz Cardoso, studentessa di medicina e giocatrice della sezione uruguaiana di hockey su prato. L’ex punta nerazzurra questa volta non ha avuto ripensamenti. Molti ricorderanno il matrimonio annullato con Zaira Nara un mese prima della data già fissata. Questa volta è andato tutto liscio e la coppia si è sposata a Montevideo con 4 5 0 i n vitati t r a parenti e amici.
*** Riccardo Montolivo presto sposo. E’ tempo di matrimoni. Anche il capitano rossonero vuole convolare a giuste nozze
con la fidanzata Cristina Del Pin, ormai il rapporto procede a gonfie vele da cinque anni: “La storia con Cristina è stata un
colpo di fulmine - ha raccontato Montolivo in un intervista -. Ci
siamo incontrati a una cena, nulla di programmato. A fine serata
*** Valentino Rossi mette le ‘paninformati, il centauro della Yasposare in gran segreto la moLinda Morselli con cui fa due anni. E’ noto il smo del Dottore e, smentito divertito: per il matrimonio, che ancora non mi la data.... No, non ma è vero che Limbiate...”.
ho pensato: ‘È la donna giusta. E non ho mai smesso di crederci. Però ho sempre assecondato i miei tempi. Non sono uno che si butta, preferisco godermi le cose, senza bruciare le tappe. Cristina, oltre che bellissima, è comprensiva, matura, consapevole. Mi dà equilibrio. Chi fa lo sportivo di professione molto spesso cerca questo: una ragazza che non
tofole’? Secondo i ben maha starebbe per della di Limbiate, coppia fissa da circa senso dell’umoria Radio Deejay, ha “E’ tutto pronto il problema è hanno detto mi sposo Linda è di
porti scompensi, ma solo certezze, una persona che sappia dirti ‘costruiremo insieme’. La favola siamo noi. Ho sempre considerato il nostro amore la storia perfetta. Ma il castello aiuta. E poi il principe azzurro non lo cercano tutte? Cristina è molto romantica. Volevo stupirla. Credo, spero, di esserci riuscito”.
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