LE 7 MERAVIGLIE vol.1 - Preview

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Di re t t o re Ge n e ra l e Gi o va n n i Bo vi n i Ammi n i st ra t o re De l e g a t o S i mo n e Bo vi n i Di re t t o re Ed i t o ri a l e e Re sp o n sa b i l e Cl a u d i a Bo vi n i Co o rd i n a t o re Ed i t o ri a l e Da vi d e G.G. Ca ci Re d a zi o n e Gi o va n n i Bo n i n se g n i Fu l vi o Ga mb o t t o Ma n u e l A. P u p p o Uf f i ci o Gra f i co Lu ca Lo l e t t i Fe d e ri co Ma rch i o n n i Ammi n i st ra zi o n e Ma ri a Gra zi a Aca ci a U f f i ci o S t a mp a Ma ri a Ro sa ri a Gi a mp a g l i a

STAR COMICS PRESENTA: LE 7 MERAVIGLIE VOL. 1 Edizioni St ar Comics s.r.l. - Strada delle Selvette, 1/bis 1, 06134 Bosco (Peru gia). Dist ribut ore p er le fumetterie: Star Shop Distribu zion e srl, via del P iombo 30, 06134 P onte Felcino (PG). Distributore per le librerie: Messaggerie Libri S.p.A., Via Giuse ppe Ve rdi 8, 20090 Assago, Milano. Les 7 Merveilles, volumes 1 to 2, Blengino – An dre ucci – Ali © Éditions De lcou rt – 2014. For t he It alian edition: © 2014 Edizioni Star Comics s.r.l. All Righ ts Re se rved.


Le

MERAVIGLIE L A S TAT UA D I Z E U S

432 a.C.

Test i

LUCA BLENGINO D i segni

S T E FA N O A N D R E U C C I Col ore

LOU Coper t i na

M AT T H I E U R E B U F FAT Let t er i ng

STUDIO ARANCIA ( FA B I O A M E L I A ) S uper v i si one

DAV I D E G . G . C AC I



inginocchiati, moccioso!

prega apollo che la strada sia pulita alla perfezione. in caso di incidenti ti riterrò responsabile.

La delegazione di Delos non ha fatto tutte queste miglia per sporcarsi i calzari con il vostro sterco olimpico!

in quell’epoca, non avevo ancora RAGGiUNTO le dodici primavere.

dunque, quella era la mia terza Ekecheirìa. molte altre ne sarebbero venute… ma quella cambiò la mia vita per sempre. finché le moire non avranno tagliato l’ultimo filo, finché nel mio corpo scorrerà ancora un esile soffio di vita…

…giuro che non dimenticherò!


il mio padrone era un uomo buono. a volte si prendeva il tempo per raccontarmi una storia.

disse una volta che la parola Ekecheirìa significa: fermare le proprie mani.

ed è proprio quello che accade una volta ogni quattro anni, tra il mese apollonio e quello partenio, al terzo plenilunio dopo il solstizio.

per cinque giorni non un elleno leverà le mani su un altro elleno!

e nessuno potrà nuocere agli ospiti giunti ad olimpia da tutto il mondo conosciuto.

per tutta l’Ekecheirìa esisterà un unico campo di battaglia… lo stadion dedicato ai giochi!

cinque giorni di competizioni, nove gare previste.

in palio la corona più ambita. quella che nessun re, per quanto ricco e potente, potrà mai indossare: il serto d’alloro destinato ai vincitori delle gare!

vengono a contenderselo da tutta l’ellade.


…giungono dall’acheia, da chios e da doris. da rodi, delfi, megara.

arcadi, argivi, micenei, ateniesi…

…fino alle più remote colonie sperdute nel cuore del grande mare, crotone, agrigento. dalle steppe dell’anatolia e dai ghiacciai al confine con la macedonia…

“davanti a zeus horchios, noi giuriamo di avere tutti i requisiti per partecipare ai giochi. giuriamo di esserci allenati per almeno dieci mesi consecutivi…

il giorno prima dell’inizio dei giochi si ritrovano là, nella sabbia dello stadion, a prestare il giuramento.

la corona più splendente per colui che trionferà. per tutti gli altri, l’oblio. così è da quasi mezzo millennio… “giuriamo infine di gareggiare nel rispetto delle regole, con lealtà e con onore”. soltanto una cosa, conta: nike, la vittoria!

…così sarà per sempre.

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Le

MERAVIGLIE I GIARDINI DI BABILONIA

585 a.C.

Test i

LUCA BLENGINO D i segni

ROBERTO ALI Col ore

J AV I M O N T E S Coper t i na

M AT T H I E U R E B U F FAT Let t er i ng

STUDIO ARANCIA ( FA B I O A M E L I A ) S uper v i si one

DAV I D E G . G . C AC I


pietra dopo pietra, noi demoliamo.

alla fine della giornata, nulla resterà in piedi.

né il tesoro del sancta sanctorum, né gli altari dell’ekhal, né le colonne del portico, o i lavarci di bronzo.

quattrocentodieci anni dopo la sua costruzione, per mano degli stessi figli del popolo di giuda…

…cade infine il beit hamikdash, il santuario di yahweh costruito da salomone: il tempio dell’aron ha’ kodesh, l’arca dell’alleanza.

la terra del monte moria è rossa di sangue. i nuovi padroni abbaiano i loro ordini in mezzo al fumo che si solleva nel cielo di gerusalemme…

e noi, feriti, assetati, sconfitti, demoliamo.

gli ordini del generale nebuzar sono chiari. nulla deve rimanere a testimonianza del nostro orgoglio.

nessuna traccia del culto di adonai! ed è a noi che tocca questo compito terribile: la distruzione del luogo che ci è più sacro.

è la metà del mese di av dell’anno 3157. l’autunno comincerà presto.

la nostra storia, invece, finisce qui.


passo dopo passo, noi marciamo.

solo i malati e i feriti più gravi sono potuti restare a gerusalemme. sono morti tra le macerie, o divenuti pasto per gli sciacalli del deserto. in quanto agli altri…

soldati, civili e sacerdoti, vecchi, donne e bambini… per loro, la deportazione.

eccoci in quarantamila, che avanziamo nel deserto.

in testa alla colonna sedacia, il nostro re. un soldato nemico gli ha strappato gli occhi…

…così, adesso, il nostro sovrano avanza a tentoni, trascinato come un cane dai nuovi conquistatori.

intorno a me le persone muoiono. a centinaia.

sono i più fortunati. un destino ben peggiore spetta a noi, i soprav vissuti.

cadono schiacciati dal calore e dalla sete. alzano gli occhi e implorano la carità di un colpo di grazia.

l’orgoglio e la follia di sedacia ci hanno condannati alla sconfitta, all’esilio nel cuore del regno di nabucodonosor, il tiranno…

alla schiavitù nella loro capitale, che quel popolo di bruti chiama bab’el. nella loro lingua, questa parola significa: la porta del cielo.

ma, per noi giudei, babilonia è soltanto l’ingresso al regno degli inferi…


tre anni dopo. mese di addaru del diciannovesimo anno del regno di nabucodonosor.

quartiere degli schiavi.

hesediel! hesediel, devi nasconderti! presto! vengono a cercarti…

sarah! ma cosa…?!

nessuno sa perché, ma… sono venuti apposta per te.

un gruppo di soldati della guardia reale di babilonia è appena entrato nel quartiere. perquisiscono le baracche, minacciano gli anziani del sinedrio!

accompagnano un signore che si chiama balthazar, della corte del tiranno… sembra che non ci lasceranno in pace finché non ti avremo consegnato!

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