STORIA FRED VAN LENTE
DISEGNI E COLORI RENATO GUEDES
LETTERING NOLWENN GUENA e FABIO AMELIA (ARANCIA STUDIO)
TRADUZIONE FIORENZO DELLE RUPI (ARANCIA STUDIO)
COPERTINA ROD REIS
RETROCOPERTINA NIC KLEIN
FRONTESPIZI SCOTT FORBER MICHAEL WALSH MARCO RUDY
SUPERVISIONE U.S.A. DREW BAUMGARTNER DAVID MENCHEL ROBERT MEYERS
DAN MINTZ Chairman FRED PIERCE Publisher WALTER BLACK VP Operations MATTHEW KLEIN VP Sales & Marketing TRAVIS ESCARFULLERY Director of Design & Production PETER STERN Director of International Publishing & Merchandising LYSA HAWKINS, HEATHER ANTOS, DAVID WOHL Senior Editors JEFF WALKER Production & Design Manager GREGG KATZMAN Marketing & Publicity Manager JOHN PETRIE Senior Sales Manager DANIELLE WARD Sales Manager RUSS BROWN President, Consumer Products, Promotions & Ad Sales
EDIZIONI STAR COMICS GIOVANNI BOVINI DIRETTORE GENERALE SIMONE BOVINI AMMINISTRATORE DELEGATO CLAUDIA BOVINI DIRETTORE EDITORIALE E RESPONSABILE DAVIDE G.G. CACI PUBLISHING MANAGER FABIO AMELIA FEDERICO MARCHIONNI CRISTIAN POSOCCO CHIARA PANCRAZI REDAZIONE LUCA LOLETTI SUPERVISIONE EDIZIONE ITALIANA MARIA GRAZIA ACACIA AMMINISTRAZIONE FACEBOOK: VALIANT ITALIA STARCOMICS.COM INFO@STARCOMICS.COM
VALIANT 135: PSI LORDS 1 DICEMBRE 2020 Edizioni Star Comics s.r.l. Strada delle Selvette 1/bis 1, 06134 Bosco (Perugia). Distributore per le fumetterie: Star Shop Distribuzione srl, via del Piombo 30, 06134 Ponte Felcino (Perugia). Distributore per le librerie: A.L.I. – Agenzia Libraria International s.r.l., Via Milano 73/75, 20010 Cornaredo, Milano. Stampa: Grafiche Bovini srl, Bosco (Perugia). PSI LORDS™ and © 2020 Valiant Entertainment LLC. All Rights Reserved. For the Italian edition: © 2020 Edizioni Star Comics s.r.l. All Rights Reserved.
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1 - DÈI IN GABBIA STORIA: Fred Van Lente DISEGNI E COLORI: Renato Guedes COPERTINA: Jonboy Meyers
figli miei.
so che potete sentirmi, figli miei.
so che le cose che vi appaiono molto spaventose e sconcertanti al momento.
ma è esattamente cosÏ che loro vogliono farvi sentire.
inermi.
impotenti.
ma io ti conosco. chi… …chi ha parlato? tu nella cella accanto? dove sono? come sono arrivato qui?
perché soltanto così potranno trattenervi qui.
non mi piegherete mai, razza di fascisti malvestiti!
chiamami scion. sono un amico. io sono un soldato. ho bisogno di una missione.
andate a farvi fottere!
e io te ne darò una, tank. ma la tua sola missione, al momento…
…è sopravvivere.
io sono una studiosa, “scion”. ho bisogno di dati. tu chi sei? dove ti trovi? per il momento, diciamo solo che… sono nella tua testa. possiamo dire così. non so cosa significhi, ma possiamo dire così.
qual è l’ultima cosa che ricordi, beacon?
“è confuso… lavoravo nel mio archivio… da sola, come piace a me.
“poi… un dolore lancinante e mi sono ritrovata qui.
“chi mi ha imprigionata? e perché? di cosa sono accusata?”
“tra le due cose, il vuoto. non ti hanno imprigionata per quello che hai fatto, beacon, ma per quello che sei.
vale a dire…?
be’… in assenza di una definizione migliore…
…sei un dio. ah-hah.
e se mi ascolti molto attentamente, ti aiuterò a uscire di qui…
grazie mille ma non importa, scion. uscirò di qui da solo.
…scusa, come?
“tutto quello che so è che ero nel mio laboratorio, mi facevo gli affari miei, vale a dire spappolare il cervello delle persone…
artisan, devo dirti che sarebbe… be’, definirlo “altamente pericoloso” sarebbe un eufemismo.
dici che sono un dio. molto gentile.
“…quando all’improvviso… bam…! mi ritrovo sottoposto a un’operazione involontaria.”
ma mi resta la mia memoria procedurare. se sono un dio, sono un dio di creatori. quando ho visto un pannello allentato, le mie dita sapevano già cosa dovevano fare. questo gingillo apre la porta, vedi… …quindi, non appena quelle guardie mi voltano le spalle… uscirò da questa stanza del sesso azteca, o quello che diavolo è…
togliti dalle palle, scion. esci dalla mia testa. è già abbastanza affollato là dentro…
sono stanchissima, vorrei solo dormire, ma il cranio mi ronza come se fosse pieno di api…!
“che diavolo ne sai tu di me, eh?”
oh… praticamente tutto. e anche i tuoi carcerieri. per questo ti hanno scombussolato i ricordi. ah sì? come faccio a sapere che tu non lavori per loro?
sarebbe poco saggio, hazard. così respingi una delle poche persone che ti conosce davvero.
co… cosa?
come fai a sapere di non essere tu a lavorare per loro?
“o di cosa sono capace?”
vedi? non puoi nemmeno fidarti di te stessa, perché non sai chi sei davvero.
fortunatamente ti darò il motivo migliore di tutti per fidarti di me. una volta che ti avrò aiutata a fuggire…
…tu dovrai restituirmi il favore.
artisan, ascoltami… eh eh! ce l’ho fatta! apriti sesa…
oh, mer…
generalmente parlando…
…gli dèi non muoiono.
e va bene, allora, okay, okay!
sono un dio sono un dio sono un dio!
…se solo decidi di aprire la tua mente.
dicevi… dicevi sul serio…
ora scoprirai cosa puoi fare…
scion… le guardie… elettrificheranno le celle da un momento all’altro… come le fermo?
come preferisci.
il campo di stasi ha ceduto!
avanti, avanti! e allora andiamo.
assaggiate forza, bastardi, fatevi sotto!
questo!
quindi… sono un dio, eh?
se c’è una parola migliore per definire ciò che sei… io non la conosco.