LUCY LOYD'S NIGHTMARE

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NIGHTMARE

di ici la te

s tar

LO

LOYD ROBB BEVERLY

com ics

p r e s e n t a



Ciao, candy… ero ai rock awards, venerdì… non mi hai visto?

Ah… Hai lasciato il gruppo? O ti hanno silurata?

Lasciami stare.

Non ero stata invitata, Joey.

Ehi, il nuovo Lucy Loyd. È appena uscito.

A quanto pare, non è piaciuto a molti.

Questo tizio mi assomiglia da morire, non trovi? Siamo vestiti allo stesso modo… ho anche la stessa t-shirt.

lascia stare, joey. Questa non è proprio roba per te…

Ho la stessa t-shirt!

Oddio, un altro fan dei “let’s get kill” su questo pianeta… allora esistono. Chiamate il manager di quel gruppo di merda… …E fategli sapere che questo nome non significa niente.


Se vuoi dare un’occhiata dentro… devi pagare.

Ah… non sapevo che tu… d’accordo, ci sto.

Mettiamo le cose in chiaro: parlavo del libro, imbecille.

Ah… bah, non so neanche di cosa parla…

Non vedo bene senza gli occhiali. La prima pagina è suddivisa. Dei balloon, delle vignette… Ah, ma è un fumetto!

…La Prima pagina è suddivisa? Allora probaBilmente… è un falso Lucy Loyd.

“Un falso Lucy Loyd”?

Le sue raccolte cominciano sempre con una tavola unica… e finiscono sempre con una tavola unica. È il principio della “casa infestata”. Le vignette sono le finestre attraverso le quali scopri la storia, ma entri ed esci sempre da una porta… la prima e l’ultima pagina.


Bah, forse stavolta aveva qualcosa da mettere in scena che era impossibile far stare in una sola immagine… che ne so io? Vediamo.

Molto app-assio-nante…

Non ha mai fatto delle dediche a nessuno sui suoi albi, lo sapevi?

Chiudi il becco, Joey.

Che c’è? Che succede? Sembra che tu abbia visto il fantasma di tua nonna…

Ma…

è… è uno scherzo?




Non so voi, ma io questo un po’ me l’aspettavo…

Quei pazzi assassini psicopatici alla guida di un mezzo di 38 tonnellate fanno veramente tutto quello che gli pare…

E non sarà certo il qui presente Joey… che è presente anche qui…

Una triste fine… per un buon inizio.

a contraddirmi. e un po’ anche qui…

Ma, del resto… la fine in sé non porta mai a niente.

Superare la fine di una storia… è proprio il tema del nostro primo racconto. Una storia d’amore tenera e magnifica. decisamente tenera. Narrata…

…a cuore aperto.



Non lo capisci, Audrey…?

Siamo fatti l’uno per l’altra. Lo sai tu… e lo so anch’io.

Perché? Perché abbiamo divorziato?

Non lo so nemmeno io, perché…

Non ricordo nemmeno più chi di noi due abbia avuto l’idea…

Tu hai tentato di tornare da me. E io ti ho respinta. Ero… arrabbiato. Ma poi ho capito il mio errore. Allora sono stato io a venire da te. Ti ho confessato che ero ancora… follemente innamorato di te.

E tu… tu mi hai risposto… “Non hai l’aria di un innamorato. Hai più l’aria di un disperato.”


Ti sembro forse un disperato?!

Che cos’è…?! No, no, no…

Non loro… ti prego, non loro.

Non adesso.

Sono… proprio loro.


Devo andarmene da qui.

“Cut & Clean”… Questo rumore… finirà per farmi impazzire.

Questo appartamento è contaminato… contagiato… da Ma… tu non hai bisogno di loro per questo, vero?

L’odore del… del tuo fottuto balsamo in bagno… l’eco dei tuoi gemiti in camera…

Delle nostre risate dappertutto…

TE

Dannazione, come è possibile che sia finita così? Eravamo fatti per stare insieme…

!

È infestato da TE! Sei dappertutto!

Sei la mia anima gemella, Audrey… Forse un giorno te ne renderai conto.

Troppo tardi…


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