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Il Giornale dell’Imperiale Contrada della Giraffa N° 103 - DICEMBRE 2016 - Periodico quadrimestrale Spedizione in A.P. - art.2 comma 20/c L. 662/96 - Siena
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03 Priore
04
Capitano
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Consorzio tutela del palio
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caricature
caricature
intervista a Franco Semboloni e Laura Bonelli
Roel Hendrickx
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Masgalano
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intervista e fotografie
comparsa
21 Gruppo piccoli
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Gruppo giovani
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Sport
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foto
30
Editoriale
Mini masgalano comparsa
VisIta a Reynard KIng
Indice
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Ci mettiamo alle spalle un’estate e una stagione che, dopo qualche qualche mese, possiamo analizzare con serenità. Non è stato un anno fortunato per quanto riguarda il Campo, in quello che è l’eterno equilibrio fra vivere un’estate di grandi soddisfazioni e, invece, doversi fermare per riflettere su quello che è stato. E’ la ciclicità del Palio e della storia delle Contrade. Siamo tuttavia consapevoli da una parte dell’impegno assoluto del Capitano e del Priore e della Contrada tutta in tutti quei (tanti) aGBspetti che caratterizzano la vita quotidiana della nostra Giraffa. E questo crediamo sia poi l’aspetto fondante e fondamentale. Se la Carriera è la sublimazione della vita contradaiola, infatti, essa stessa si dipana in tutto il resto dell’anno, in quel quotidiano scorrere della Contrada, in quei piccoli-grandi gesti dei singoli: dal consigliere di società al Priore, passando per i “semplici” (che semplici poi non sono mai, siamo tutti un po’ “speciali” quando spostiamo anche una sola sedia) contradaioli. La nostra storia è sempre stata questa. Riuscire a costruire sempre qualcosa anche dai momenti o dagli attimi meno fortunati, guardare con serenità e fiducia al futuro, consapevoli che la nostra forza è sempre stata rappresentata dall’unione e dalla vicinanza, del confronto e della partecipazione. Abbiamo dato vita, grazie al lavoro di tanti contradaioli, ad una Festa Titolare partecipata, e come sempre emozionante, nel suo culmine del Giro. Ed anche nei giorni delle due Carriere la Giraffa è stata viva, attenta, rispettosa ed anche gioiosa, pur nella consapevolezza di non essere stati baciati dalla dea bendata in entrambe le occasioni il 29 giugno e il 13 agosto. Ci attendono adesso i mesi meno caldi, che però sono pure l’occasione per ritrovarci di nuovo, parlare, dialogare e, perché no, anche divertirsi nei tanti appuntamenti della Società. Poi ci sarà il tempo per sperare che la Dea Bendata ci restituisca almeno qualcosa. Arriviamoci con la nostra consueta passione.
Editoriale Buone Feste e sempre viva la Giraffa.
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Priore
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’anno che si sta concludendo ha visto la Contrada partecipare con impegno a tutti gli appuntamenti che si sono succeduti negli ultimi mesi. Ed è grazie all’impegno di tutti che possiamo sfruttare i prossimi mesi per migliorare non solo le performances in vista del Palio ma anche e soprattutto la voglia di stare insieme e lavorare in armonia, magari anche facendo qualche risata. Se infatti i mesi estivi rappresentano una parte importante della vita contradaiola è nella restante parte dell’anno che le Contrade possono non solo per affinare le strategie ed i rapporti ma soprattutto approfondire le esperienze vissute, creare nuove motivazioni e rafforzare gli impegni coinvolgendo sia nuove leve sia coloro che ci hanno preceduto. In questo periodo dunque è importante rielaborare i contributi ed i suggerimenti raccolti durante l’anno in modo da apportare quei correttivi che, a seguito di un confronto, appaiono più adeguati. E l’importanza del confronto la potremo apprezzare non solo nell’occasione formale di una proposta ma in tutti quegli incontri che potranno essere effettuati con le funzioni della Contrada e con i Gruppi per valutare azioni e riflessioni in vista del prossimo anno. Fondamentale sarà comunque non correre il rischio di rimanere statici, ma provare tutti insieme ed ogni volta a portare avanti miglioramenti, anche avanzando osservazioni o critiche, per risolvere questioni che come è stato detto in un’assemblea non rappresentano criticità se ne parliamo, se le affrontiamo con il sincero impegno a provare a risolverle, magari sbagliando ma provandoci con il cuore. Il nuovo anno vedrà dunque la Contrada affrontare non solo quelle questioni operative che un po’ per la novità dell’impegno un po’ per la cogenza hanno richiesto e richiedono molta attenzione ma anche nella ricerca del dialogo con tutti i contradaioli ed a questo fine l’impegno mio, del Capitano e di tutti i nostri collaboratori sarà teso alla massima disponibilità e condivisione. Con i Miglior Auguri di Buon Natale e di uno Splendido Anno Nuovo a tutti, W la Giraffa.
Bernardo
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Capitano
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manuele, per tutti Lele, siamo giunti quasi al termine del secondo anno di mandato da Capitano. Cosa vuol dire ricoprire questo ruolo nel 2016? In particolare cosa significa essere il Capitano della Giraffa?
N
el 2016 ho realizzato a pieno il sogno di poter correre entrambi i Palii, riuscendo ad assaporare interamente cosa vuol dire fare il Capitano di una contrada. Quest’ultimo anno è stato un susseguirsi di emozioni, fino ad arrivare al culmine il 2 luglio. Sono stati tantissimi i momenti in cui l’emozione faceva da padrona. Sicuramente il mio primo discorso durante la cena della prova generale, l’arrivo in Contrada insieme al fantino e, indimenticabile l’ingresso in Piazza del Campo per la prima prova. La mia prospettiva adesso è diversa. Mi giro e vedo dietro di me il mio popolo, in mezzo al quale riconosco molte facce amiche, con cui sono cresciuto e con cui ho condiviso una vita intera. Sono a capo di una contrada che trasmette e dà tanto, e questo mi riempie di felicità. Essere il Capitano di questi colori, significa essere il condottiero di un popolo che ha sempre fame di Palio, anche il 1 Gennaio. Infatti, ricoprire questo ruolo nella Giraffa, forse è più difficile che in tante altre Contrade in quanto, viste le vittorie dei miei predecessori, il ritmo da tenere è abbastanza alto. Confrontarmi con loro è per me uno stimolo a migliorare e a cercare di fare come, o addirittura meglio di loro”. rima di ricoprire questo incarico, ne hai svolti altri all’interno della Contrada. Vorresti ricordarne uno, magari il più significativo che ancora senti vicino?
M
i ricordo tutti molto benee, se dovessi tornare indietro, rifarei tutto il mio percorso fino ad ora. Gli incarichi che ho ricoperto mi hanno permesso di conoscere tante dinamiche interne della Giraffa. Reputo fondamentale fare un percorso internamente alla contrada prima di esercitare dei ruoli come quello di Capitano. Ogni carica svolta, dal Presidente del Gruppo Giovani, a Consigliere di Società, Mangino e Vicario, mi hanno permesso di avere quel bagaglio e quella conoscenza della contrada che mi consentono di vivere pienamente anche il mio attuale ruolo. gnuno di noi, da bambino, fantasticava su ciò che avrebbe voluto fare da grande, sia a livello lavorativo che nell’ambiente contradaiolo. Avresti mai pensato di fare il Capitano? Era già nei tuoi sogni da piccolo?
F
in da piccolo ambivo a fare il Capitano, poiché avevo avuto esempi di persone come Romano Rossi, Fabio Caselli e poi gli altri che si sono succeduti, che riuscivano a trasmettere questa grande voglia di fare e vincere il Palio”. ttimismo, amicizia e lealtà. Quanto sono importanti queste parole nella tua vita personale e all’interno della nostra contrada?
C
hi mi conosce sa benissimo che sono una persona ottimista. Riesco sempre a vedere il meglio anche nelle situazioni peggiori, e questo mi permette di affrontare al massimo sia la mia vita privata, sia l’incarico che la Giraffa mi ha chiamato a ricoprire. L’amicizia è senza dubbio alla base di una contrada, all’interno della quale è fondamentale stare insieme e condividere. Infine, la lealtà credo che sia essenziale nel nostro percorso di vita in cui, se riusciamo a comportarci in un modo onesto e sincero, potremmo sempre camminare a testa alta”.
“
quattro giorni di Palio rappresentano il momento in cui vengono tirate le somme del lavoro svolto nei mesi precedenti. Quali sono i momenti o le situazioni più decisive che permettono di arrivare con maggiore serenità al 29 giugno e al 13 agosto?
D
a quando sono stato eletto Capitano, ho iniziato a lavorare come se il Palio ci fosse il giorno dopo. Ho sempre cercato di costruirmi tutti gli scenari possibili e immaginabili che si potevano venire a creare dopo aver avuto in sorte il cavallo. Non c è una corsa o un evento ben preciso: lavoro a 360 gradi tutto l’anno. Il 29 giugno come del resto il 13 agosto, è il giorno più complesso delle 96 ore. Serve lucidità e freddezza per poter prendere le migliori decisioni in breve tempo per il bene della contrada. Comunque, se precedentemente il lavoro è stato svolto nel migliore dei modi, resta solo da muovere le pedine del gioco come ti eri già preimpostato”. icuramente, con la mente, avrai più volte immaginato o addirittura sognato la prossima vittoria della Giraffa. Sapresti descriverla?
F
ino ad oggi non ho mai sognata un’ipotetica vittoria. Per scaramanzia non ci penso, non ci penso mai. Questo pensiero lo tengo staccato dalla mia mente poiché, se dovesse accadere, non sarei neanche in grado di immaginare la mia reazione. Sarebbe un sogno talmente bello che voglio gustare solo se realmente accade. Non ho una vittoria ideale, se così si può dire. Fin da piccolo ho assistito a carriere in cui la Giraffa era protagonista dall’inizio della corsa fino al bandierino. Nel ’97, l’anno del Cappotto, fu invece una corsa in rimonta, mentre il 2004 un trionfo da scossi… A questo punto mancherebbe solo una vittoria di rincorsa, molto libidinosa e molto meno dispendiosa!
arco, Cesare e Paolo sono i tuoi “aiutanti”. Quali sono state le motivazioni che ti hanno portato a sceglierli? Descrivi ognuno di loro usando, se possibile, un solo aggettivo.
I
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l mio ragionamento sulla scelta dei mangini è stato basato sulla continuità, metodo adottato dai miei predecessori. Cesare aveva ricoperto questo ruolo durante il precedente mandato da Capitano di Maurizio Vanni, e credo che la sua esperienza possa portare una serie di vantaggi che un’altra persona meno esperta non può trasmettere. Cesare è un calcolatore. Calcando sempre il principio di continuità, ho voluto accanto a me un giovane, Marco. Aveva ricoperto il ruolo di guardiafantino fino al 2014, è un ragazzo con una grande voglia di fare e di esprimersi al meglio. Agitato è l’aggettivo che incarna perfettamente parte della sua personalità. Paolo, invece, è la persona più grande tra noi. Persona più matura, che ha vissuto la contrada anche in un periodo antecedente al nostro. Posso definirlo equilibrato. Come collaboratore, all’interno dello staff Palio è inoltre presente Duccio Flamini, amico di una vita, forte e vero. Con Cesare, Paolo, Marco e Duccio, da circa due anni trascorro una gran parte del mio tempo, e il fare gruppo, l’essere fortemente uniti lo ritengo indispensabile.
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arco, 34 anni compiuti da poco. Per te, prima esperienza da mangino; ricordi la tua reazione, il tuo stato d’animo dopo aver ricevuto la proposta di ricoprire questo ruolo? Credi che ci sia un’età adatta per rivestire incarichi così importanti?
A
ppena mi venne fatta la proposta di ricoprire il ruolo di mangino la gioia, l’entusiasmo e la gratitudine erano incontenibili. Chiusa la telefonata con Lele, trascorsi 10 minuti, realizzavo ciò che sarei andato a rivestire. Dentro di me avevo emozioni contrastanti, dalla felicità, alla curiosità, alla preoccupazione per la responsabilità di cui mi ero fatto carico. Non credo che ci sia un’età giusta o specifica per occupare certi ruoli all’interno della Contrada. Sicuramente il mio incarico richiede una tranquillità personale, una grande disponibilità di tempo, ma soprattutto una forte passione per il Palio e per la contrada. Ancor prima di essere guardiafantino, la mia passione per tutto ciò che concerne il Palio è sempre stata smisurata, tantochè seguivo assiduamente le corse in provincia, cercando di costruirmi un bagaglio sempre più ampio, attraverso anche il confronto con i mangini in carica in quegli anni, che mi hanno permesso di conoscere questo ruolo. Ovviamente tra il dire e il fare c’è una bella differenza!”
esare, 43 anni. Lele, in un precedente articolo, ti descrive come colui che incarna la lucidità del gruppo. 2 Luglio 2012, la prima volta nel palco dei Capitani. Quanta lucidità serve e quanta effettivamente riesci ad averla in quel momento? Chi tra i tuoi compagni di lavoro è più ansioso e paranoico?
I
n quel momento la lucidità non serve più, come si suol dire le jeux sont fais! La lucidità serve senza dubbio nei momenti precedenti alla carriera. Salire sul palco dei Capitani, quando le probabilità di vittoria sono fortemente alte, ovviamente crea uno stato d’ansia e di adrenalina non indifferenti, rispetto a quando la contrada è totalmente in balìa della fortuna. E’ un po’ come aver appena sostenuto un esame all’università, non rimane che attendere il risultato. Sicuramente il più ansioso del gruppo è Marco. Il 16 agosto, in quanto sul palco dei Capitani per regolamento possono salire solo due mangini, Marco doveva andare a vedere il Palio in palco insieme a Duccio ma, a pochi minuti dalla carriera, si è reso conto di aver perso i due biglietti. E’ stato costretto a vedere la corsa davanti all’Entrone! Aneddoto a parte, Marco ha una straordinaria memoria per quanto riguarda i ricordi del passato, dai cavalli, ai fantini, alle contrade che correvano in un determinato Palio, e molto altro”. aolo, 54 anni, il più grande dei quattro. Quanto l’età anagrafica influisce nel vostro rapporto? In quanto gruppo, ognuno di voi ha dei compiti ben precisi da svolgere oppure siete perfettamente interscambiabili?
N
on ci sono particolari differenze causate dalle distinte età, se non ovviamente il diverso svolgimento delle nostre vite personali. Ognuno di noi ha determinati compiti da svolgere, ma offriamo costantemente la nostra completa disponibilità per tutto. Sicuramente chi ha una maggiore possibilità di tempo, gestisce i rapporti con una determinata fascia di fantini, ma sostanzialmente il lavoro svolto è frutto di una collaborazione di gruppo. Per quanto riguarda la conoscenza dei cavalli, ci confrontiamo con lo staff della stalla, con i professionisti, come veterinario, maniscalco e con qualsiasi contradaiolo che possa dare un contributo in più a riguardo”.
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Consorzio
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entro la festa. Un’analisi approfondita di ciò che conosciamo, ma forse non abbastanza, del
Palio.
Quattro chiacchiere con Franco Semboloni, uno dei “creatori” del Consorzio per la Tutela del Palio e Presidente dal 1991 al 1996, affinché potesse raccontarci come è stata più o meno la genesi e lo sviluppo del Consorzio, e quanto di diverso c’era a quei tempi rispetto ad oggi. uando, come e su idea di chi è nato il Consorzio per la tutela del Palio? bbiamo firmato l’atto costitutivo del Consorzio nel 1981: il bisogno di un ente che A tutelasse il Palio e le immagini delle Contrade anche legalmente venne evidenziato dal Magistrato delle Contrade riguardo ad alcune cause che esso voleva intraprendere ma che non poteva, non avendo infatti personalità giuridica. È una società cooperativa a responsabilità limitata, quindi è una società a tutti gli effetti. Ci piaceva definire per di più il Consorzio come “il braccio armato del Magistrato”, sempre riguardo al ruolo che svolgeva. vete prefissato dei principi guida e delle linee di comportamento che vengono ancora oggi tutelati?
G
rossomodo le dinamiche e le questioni odierne sono le stesse di venti e trent’anni fa, ma all’inizio il Consorzio non ebbe subito una dimensione ben delineata come quella che ha oggi: fu creato in maniera semplice, poi col tempo ci siamo imposti degli ideali e dei metodi di comportamento che sono ancora tutt’oggi quelli seguiti. uali sono state le prime difficoltà in cui vi siete imbattuti?
S
inceramente Sinceramente non si presentarono grandi problemi all’inizio: la questione che però fu un po’ più “annosa” riguardò la gestione della trasmissione televisiva del Palio e della Carriera, poiché sempre più spesso si presentavano troupe fotografiche e cinematografiche intenzionate alle riprese, che creavano un impegno notevole e spesso “ingombrante”: perciò il Comune pensò alla creazione di un organo che si occupasse della gestione della ripresa e della trasmissione televisiva. Chiunque poi avesse voluto fare un servizio doveva prima passare da noi, illustrarci che tipo di servizio intendeva fare, e nel caso gli avremmo fornito noi le immagini da usare. ome vi regolavate in caso di eventuali “irregolarità” e “infrazioni” inerenti alle Contrade e al Palio?
on appena ne venivamo a conoscenza si interveniva subito, interpellando gli studi N legali con cui eravamo affiliati, per sapere se potesse essere una cosa da portare in tribunale o meno. Tra le “infrazioni” un po’ più importanti che ci furono mi ricordo di un sito inglese che faceva scommesse sul Palio, la pubblicità della Gatorade, che aveva utilizzato l’immagine di un paggio maggiore con una bandiera della marca come sponsor, o il caso Zeffirelli, il regista che parlò male pubblicamente riguardo al Palio in seguito al permesso negato di riprendere l’Entrone dall’alto prima che uscissero i cavalli. La prima vera “causa” fu invece inerente al Palio di Asti, dove mi sembra venne utilizzata come immagine un alfiere di Siena. Altra cosa che si volle evitare fu la riproduzione di immagini delle Contrade in mille forme differenti, perciò si iniziò a fornire agli artigiani che facevano tali lavori il bollino con il marchio del Consorzio, da applicare sulle opere ufficiali che realizzavano.
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itiene che ci fossero più infrazioni al tempo o che, con l’avanzare dello sviluppo tecnologico, siano aumentate ai giorni nostri? redo che a livello professionale ci siano molte meno irregolarità e scorrettezze di C una volta, visto che adesso il Consorzio e il marchio registrato sono noti a molti, quindi le iniziative più importanti si muovono prima e sanno come comportarsi; l’altra
faccia della medaglia è che però con l’avvento di Internet il processo di controllo e tutela è diventato più difficile, e non si riesce a stare dietro a eventuali dichiarazioni o immagini offensive verso il Palio diffuse sul web. Prima magari si veniva a conoscenza più tardi di una qualche incorrettezza, ma si riusciva a debellarla sempre; adesso viene saputo subito, ma togliere queste cose da Internet è quasi impossibile.
ll’epoca il Consorzio si regolava in maniera differente con le Contrade rispetto ad oggi, dato l’avvento della tecnologia e dei mezzi di condivisione informatici, o ritiene che sostanzialmente nulla è mutato in questo campo? inceramente dovrei sapere precisamente come si muovono e sono organizzati Sgestione ora, ma comunque quando lasciai l’incarico feci una relazione personale sulla e regolazione delle dinamiche e questioni del Consorzio, dato che ritengo
che in queste cose ci vuole sempre più struttura e capacità di organizzazione. Era comunque, e ritengo sia ancora oggi, un rapporto di collaborazione stretto e ben saldo. quel tempo come faceva il cittadino senese e contradaiolo a rimanere aggiornato sulle decisioni del Consorzio?
Senza Internet a quel tempo erano i Priori che fungevano da tramite, Sin enza notificando la Contrada delle decisioni e delle delibere prese nel Consorzio occasione delle assemblee e dei seggi di Contrada: adesso invece, grazie
alle comunicazioni tramite il sito Internet, è tutto molto più agevole e veloce.
ei è stato nel Consorzio per molto tempo, e ha ricoperto il ruolo di presidente per cinque anni: ritiene di aver ricoperto un ruolo importante e di fungere da “modello” (insieme ai suoi colleghi di allora) per coloro che sono succedute a lei e che ne fanno parte oggi?
I
o Io ho vissuto il momento nel quale il cambiamento fu più radicale, soprattutto per il fatto che si iniziò la gestione diretta della trasmissione televisiva del Palio, una cosa dunque nuovissima per noi. Nonostante però non conoscessi bene il campo, mi destreggiai piuttosto bene: la mia filosofia, il mio principio guida fu sempre quello di dare un’interpretazione quanto più possibile aderente alle esigenze delle Contrade, ed è quello che ho cercato di tramandare per i futuri presidenti e soci del Consorzio. Non mi ritengo però per niente un modello, cercai solo di dare un impulso sia per la ripresa televisiva che riguardo al marchio; tale esempio fu poi seguito in seguito, soprattutto con la registrazione del marchio. Vissi un momento, non per merito mio ma per le circostanze, di innovazione. Serve però ovviamente fare ulteriori passi avanti, come in tutto del resto, per poter rimanere sempre al passo con il mutare e l’ammodernarsi dei tempi. uanto è cambiato il Consorzio e la sua gestione dal 1981 ad oggi? olto, perchè col cambiare dei tempi sono cambiate anche le esigenze, e c’è M stato il bisogno di adeguare anche le strutture e i comportamenti al mutare delle necessità, che sono diventate più numerose, più complicate e più particolari.
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felice della sua esperienza da presidente? Quali sono i suoi ricordi di quel periodo, sia belli che meno belli?
S
ono molto felice della mia esperienza: fu un periodo molto positivo, e spero di aver dato tutto quello che potevo dare. Sicuramente fu una mansione che mi impegnò moltissimo, quasi totalmente: mi fu richiesto inoltre di fare il presidente del Consorzio a seguito dell’elezione a Rettore del Magistrato delle Contrade dell’allora presidente del Consorzio. Fare il presidente del Consorzio è sicuramente un grande impegno ma, come penso tutte le cariche inerenti al mondo del Palio, ti dà talmente tante soddisfazioni e sensazioni di appagamento, che ne sopporti volentierissimo il peso e la carica di responsabilità.
Quattro chiacchiere con Laura Bonelli, attuale Presidente del Consorzio per la Tutela del Palio e Priore della Contrada del Drago, mi ha accolto nel suo ufficio per un’intervista riguardo al Consorzio, Ente fondamentale per la qualità e la preservazione del Palio e delle Contrade. osa è e come è nato nello specifico il Consorzio, in quali campi operate ed intervenite, e ogni quanto Vi aggiornate sulla situazione paliesca?
I
l Consorzio per la Tutela del Palio di Siena è stato fondato nel 1981, quando le Contrade si resero conto di aver bisogno di una società che le rappresentasse. Si occupa soprattutto della produzione della trasmissione televisiva del Palio, della tutela delle immagini del Palio e del proprio marchio, cioè gli stemmi delle Contrade, che sono tutti registrati. Il Consorzio è poi sempre espressione del Magistrato delle Contrade e quindi del popolo, dato che il Presidente viene eletto dagli altri Priori durante una riunione del Magistrato. Essendo una società, il Consorzio è provvisto di uno Statuto, che regola l’organizzazione e la ripartizione del lavoro e prefissa le linee guida da seguire. ome e fra chi viene suddiviso il lavoro che fate?
A
bbiamo un consiglio di amministrazione, composto da cinque Priori in carica, che ele ggono un Presidente, un Vicepresidente e 3 Consiglieri. Vengono inoltre eletti due contradaioli, generalmente scelti fra Priori non più in carica, che fungono da amministratori con la delega sulle immagini e sui marchi: la differenza sostanziale fra i due è che la produzione del Palio è compito del primo, mentre il lavoro del secondo verte su ciò che riguarda l’oggettistica paliesca in generale. Sono quindi questi ultimi che fanno il lavoro “vero”, quello più evidente e di facciata. Il Presidente del Consorzio ha funzioni di rappresentante, fa cioè un po’ quello che fa il Priore nelle Contrade: convocare le assemblee, riunire i consigli, mettere le firme, visto che è anche il responsabile legale del Consorzio. I restanti Priori sono invece semplici soci, che partecipano attivamente a tutte le riunioni e alle decisioni prese in comune. uali sono le misure che adottate nel caso in cui si presentino delle “infrazioni” o “irregolarità” riguardo al Palio o alle Contrade in sé? seconda della pertinenza del caso viene incaricato di occuparsene l’amministratore o delle immagini o dei marchi e, coadiuvati da uno studio legale, si valuta la possibilità di intervenire. Spesso ci accorgiamo da noi delle infrazioni, ma molte volte sono anche gli stessi cittadini a rendercele note. Viene quindi chiesta consulenza, per stabilire se è una
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faccenda perseguibile penalmente o meno, e nel caso in cui lo sia si procede ovviamente con l’eventuale causa. Il Consorzio si occupa giornalmente di questo tipo di irregolarità, molto di più di quanto se ne parli in giro: si veda un videogioco di auto di qualche anno fa o l’insegna di un esercizio commerciale alla stazione, i quali avevano entrambi utilizzato Piazza del Campo e le bandiere delle Contrade come “sponsor”, di cui mi sono occupata personalmente, o ancora l’app per catturare i Pokémon esplosa questa estate. Non sono cose gravissime, è vero, ma sta di fatto che una legge per tutelare tutto ciò esiste, e una buona comunicazione attiva del Palio all’estero è la migliore tutela che si possa fare riguardo alla Festa, tanto è vero che mai come quest’anno il Palio ha raccolto interessi di emittenti e testate estere (BBC, TV francese e statunitense, Google). uesto aumento di interesse esterno è dovuto a una maggiore azione di tutela del Consorzio? econdo me questo interesse dipende dal Palio, dalla Festa in sé che dà ancora questo Sperduto antico senso di identità anche dopo così tanti secoli, e che è andato più o meno ovunque fuori da Siena: le Contrade danno un insieme di valori e di ideali che sono apprezzati più dall’esterno che dall’interno: noi senesi quasi non ce ne rendiamo conto, da quanto ne siamo coinvolti. Ma in un mondo come quello che è il nostro, avere un forte senso di identità e uno stile di vita improntato sulla solidarietà e sull’amicizia è una cosa che piace e che attrae, e le persone vogliono vederlo e sentirlo da vicino. La città e le Contrade devono però saper gestire e dosare intelligentemente questa ondata di gradimento: bisogna tenerla un po’ a bada, visto che, se apri un piccolo spiraglio, ne approfitteranno provando sicuramente a spalancare tutta la porta. i cosa trattano e su cosa vertono le riunioni del Consorzio e quali sono, se ci sono, le “tappe” e gli eventi fondamentali ricorrenti dei componenti del Consorzio? i riuniamo frequentemente, e le nostre riunioni riguardano ciò che tuteliamo, cioè informare e gestire bene la diffusione di tutto ciò che è inerente al Palio: pubblicazioni editoriali, mostre fotografiche, oggetti, tutte quelle cose che possano dare un’immagine sempre più bella, vera e corretta della nostra Festa al mondo esterno. ome si regola il Consorzio con le varie Contrade riguardo a patrocin i o semplici collaborazioni?
I
l Consorzio è uno strumento di tutela e di informazione, quindi appartiene alle Contrade, ma non dà patrocini. Se però vuoi scrivere un libro e vuoi inserirci il bollino del Consorzio o gli stemmi delle Contrade, prima devi farlo esaminare ed eventualmente correggere al Consorzio, il quale ti fornirà nel caso il bollino o gli stemmi da utilizzare, quelli appunto ufficiali. contenta di essere la Presidente del Consorzio?
S
ono felice che me lo abbiano chiesto, e vivo questa posizione nella stessa maniera in cui vivo il mio incarico di Priore, cioè come un servizio: sarebbe bello che anche le generazioni future riuscissero a capire che questi sono incarichi da assolvere al fine della trasmissione dei valori e del sapere delle Contrade. Non è un merito, bensì un servizio che uno dà e intraprende.
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uanto tale carica incide sulla sua vita personale e sulla sua posizione da Priore della Contrada del Drago? iesco a dosare tutto molto bene: questi sono ruoli che copri per un determinato periodo R della tua vita, quindi se decidi di farlo, devi certamente saper organizzarti e saper farlo bene, cercando di focalizzarti al massimo per quel preciso lasso di tempo sulle mansioni che hai deciso di intraprendere.
i considera una sorta di tramite fra la Sua Contrada e il Consorzio?
D
irei di no, perché considero Contrada e Consorzio due cose ben distinte e differite: riguardo al Consorzio, mi sento parte di uno staff, una squadra ben dosata e organizzata, cosa basilare per poter lavorare bene e serenamente. Riesco a prendere l’energia necessaria però più dalla professione e dalla mia formazione lavorativa che faccio piuttosto che dalla Contrada, dato che mi occupo di eventi culturali. osì come i tempi si aggiornano, anche il Palio è “costretto” a farlo, per rimanere al passo coi tempi, tanto che si inizia anche a parlare di “Palio 2.0”: in che modo il Consorzio si sta muovendo per la preservazione di questo Palio “moderno” e “informatizzato”? ia il Consorzio che il Magistrato delle Contrade hanno preso coscienza di un modello Sdiffusione di comunicazione che varia con il variare della tecnologia: basti pensare alla capacità di delle immagini e a quanto è veloce la comunicazione oggi. Stiamo pensando
quindi di coinvolgere molto di più le Contrade nella gestione di questo Palio “moderno”, attraverso una responsabilità dei contradaioli nel caso in cui volessero occuparsene. Bisogna però essere convinti che il Consorzio sia sempre lo strumento giusto per fare ciò, e bisogna anche ricordarsi che gli obiettivi prefissati nel 1981 sono sempre gli stessi, ma in una società diversa, con mezzi diversi e con la tecnologia a farla da padrona. È un progetto ancora in essere: certo, se il Consorzio non ci fosse tutto sarebbe più libero, ma anche un po’ anarchico e disorganizzato: potrebbero essere creati oggetti delle Contrade in mille forme diverse, oppure potrebbe essere trasmesso un tipo di diretta televisiva della Carriera differente e che magari si concentra erroneamente su altro (è il Consorzio che infatti si occupa della diretta TV). Senza un ordine, il Palio “moderno” sarebbe decisamente molto più diverso e più caotico. ome fa il cittadino senese e contradaiolo a rimanere costantemente aggiornato sulle decisioni e sulle delibere del Consorzio, e cosa potrebbe fare il Consorzio per coinvolgere e far partecipare il cittadino in maniera maggiore?
A
bbiamo il nostro sito internet, e stiamo pensando di creare un pool di ragazzi giovani che possano partecipare attivamente e lavorare al sito del Consorzio, con testi, documenti e quant’altro. Viene comunque fatta una segnalazione al cittadino ogni volta che il Consorzio entra in campo: ciò è importantissimo, poiché così tutti sanno cosa viene trattato ad ogni riunione. ersonalmente, quanto ritiene che il Consorzio incida sulla qualità e sulle immagini che vengono date del Palio?
T
otalmente. La trasmissione del Palio in TV è tutta a carico del Consorzio, quindi sta a noi darne una buona immagine e fornirne le giuste informazioni a chi ci guarda fuori da Siena.
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uali sono i prossimi appuntamenti in programma, ma soprattutto i prossimi obiettivi che il Consorzio intende prefissarsi e raggiungere, al fine di mantenere se non addirittura migliorare la qualità del Palio?
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l Consorzio ha rivisto il proprio materiale informatico, quindi si pensa di coinvolgere i contradaioli che possano comunque appassionarsi per quello che è la gestione e l’organizzazione dell’immagine del Palio. Abbiamo inoltre intenzione di fare una mostra con le opere mandateci dai fotografi delle agenzie estere che sono state qui quest’anno: vogliamo che queste foto girino per le varie Contrade, per rendere nota l’enormità di interesse che c’è anche all’estero per la nostra Festa. L’idea, il programma del Consorzio è di cercare di adeguarsi al mondo di oggi, di essere conosciuto in maniera migliore all’interno delle Contrade e di farlo rimanere lo strumento di informazione e diffusione principale per i senesi: non deve essere percepito come una cosa a parte o sovrastante le Contrade ma ,visto che ad amministrarlo annualmente ci sono i Priori in carica, chiaramente è un organo sempre aggiornato e strettamente legato, intrinseco alle Contrade. a delle riflessioni finali riguardo al Consorzio, o vorrebbe dare dei semplici consigli ai contradaioli per interessarsi e capire di più il Vostro lavoro?
pesso mi rendo conto che non c’è una buona e chiara percezione del Consorzio e del Se iniziativa lavoro quotidiano presente dietro, dunque a parer mio ci dovrebbe essere più stimolo da parte delle Contrade per coinvolgere i contradaioli e per venire a chiedere
come funziona e quale è esattamente il nostro operato. La concezione e i punti di vista dal 1981 a oggi sono fondamentalmente gli stessi: cambiano i mezzi e i modi con il cambiare delle esigenze e dei tempi, ma le filosofie e i principi guida non mutano assolutamente.
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osa ti ha fatto venire a Siena per realizzare fotografie del Palio?
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otografo differenti soggetti, ma mi considero principalmente un fotografo documentarista, molto interessato a storie che parlano di persone reali in circostanze straordinarie. Provo ad unire tutto questo a viaggi verso luoghi nuovi e stimolanti. Alcuni dei miei progetti precedenti includono: “dottori senza frontiere”, “cooperazione per lo sviluppo”, “sopravvissuti dell’olocausto”, etc Sono anche molto interessato alle relazioni e alle dinamiche che si instaurano fra comunità strettamene legate, come per esempio un gruppo di boxeurs in allenamento o una famiglia di artisti circensi. In questi ambienti sono più interessato alle vicende umane, a cosa accade dietro le quinte, e non solamente allo spettacolo visibile al pubblico. Il Palio di Siena racchiude in sé tutti questi elementi ed è stata una scelta logica per un progetto fotografico: si tratta infatti di uno spettacolo molto vivo, con una ricca tradizione, ma è soprattutto un evento che riguarda aspetti sociali e umani. Sapevo già che le contrade rappresentano un sistema sociale unico nel suo genere che può essere concepito come una famiglia allargata, e quindi ho voluto provare a fotografare e catturare tutto questo. Ad un certo punto ho parlato di questo con la mia buona amica italiana Annalisa Burzi (che vive a Milano ma ha le sue radici in Toscana, vicino a Siena). Lei mi ha messo in contatto con Romano Rossi e le cose sono andate avanti così: abbiamo iniziato a parlare, ho capito che sarei stato il benvenuto e alla fine sono arrivato a Siena. ali erano le sue aspettative e che cosa hai trovato? ome ho già detto, ero interessato al Palio principalmente per il fatto che C si tratta di un fenomeno sociale e culturale, con una prospettiva umana unica nel suo genere, non solo nel momento della corsa
e degli eventi pubblici in Piazza del Campo. Il mio desiderio, di cui ho parlato con Romano Rossi, era quello di poter avere libero accesso a tutti gli eventi riguardanti la contrada, con l’obiettivo di dipingere un ritratto complessivo e talvolta intimo degli accadimenti. Questo è ciò che avrei voluto e devo dire che sono stato ampiamente soddisfatto: la contrada è stata veramente accogliente e ha permesso ad un mio grande sogno in ambito fotografico di diventare realtà. Per gli eventi pubblici e più tradizionali mi sono documentato approfonditamente, per sapere bene cosa sarebbe successo ogni giorno e cosa avrei voluto fotografare: le varie prove, la tratta, le processioni, la preparazione per il corteo storico e per la corsa che coinvolge molte persone e molti personaggi differenti. Ciò che mi aspettavo era quello di vivere per una settimana nella vostra bellissima città, per sperimentare l’atmosfera che la contrada vive nell’attesa di arrivare alla corsa: le prove, le processioni con il drappellone, etc; ma anche la vita vissuta all’interno della contrada. Speravo di essere abbastanza bravo da riuscire ad entrare in stretto contatto con i gli appartenenti alla contrada, per poter raccontare le loro storie. Non solo con il capitano (che è stato estremamente gentile), il fantino, il barbaresco.. ma anche con tutte quelle persone che hanno un ruolo nella contrada durante l’anno. E ovviamente con tutti i contradaioli e le contradaiole di tutte le età. Nei miei giorni a Siena ho trovato tutto questo e molto di più: non solo la bellezza e l’atmosfera frizzante, la magnificenza di una storia incredibile
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e delle tradizioni, ma anche tantissimo calore umano, ospitalità e amicizia. Romano Rossi non avrebbe potuto essere più accogliente e amichevole nei miei confronti. Suo figlio e sua nuora mi hanno introdotto per primi in città. Le persone della contrada sono state in un primo momento un po’ diffidenti nei confronti di questo fotografo straniero che sembrava invadere l’intimità dell’evento e della vita della contrada, ma ho sempre provato ad essere molto amichevole e comunicativo per abbattere queste barriere. Nel giro di poco tempo e grazie ad alcune persone che per prime mi hanno dato fiducia e mi hanno accolto a braccia aperte, mi sono sentito veramente il benvenuto. Non farò i nomi per non correre il rischio di dimenticarne qualcuno, ma se leggeranno questa intervista sapranno sicuramente che sto pensando a loro. Questa è stata la parte più bella: essermi guadagnato la fiducia per poter presenziare ad alcuni momenti intimi della vita della contrada. Questo è anche il motivo per cui non ho chiamato la mia serie fotografica fatta in bianco e nero “Palio di Siena” o qualcosa del genere, ma “Una settimana a Siena” perché mi sono sentito realmente a casa durante quella settimana. uali sono stati il suoi scatti migliore e perché?
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e migliori foto, per me, sono sempre quelle in cui si può cogliere l’emozione del momento e in cui nessuno sembra accorgersi della mia presenza. Ho provato ad essere come una mosca e così, attraverso i suoi occhi, un osservatore può guardare un evento a cui altrimenti non avrebbe accesso. Per gli avvenimenti pubblici ho cercato di dare una visione originale all’immagine che comunemente si ha di questi eventi: ho cercato infatti di fare fotografie diverse da quelle che sono state mostrate precedentemente sul Palio. Ho scelto il bianco e nero e il formato quadrato per la serie fotografica “Una settimana a Siena” per due ragioni: - Primo per lo stile classico, senza tempo e l’aspetto complessivo di queste immagini - Ma anche perché volevo rendere questa serie piuttosto universale e non troppo “Giraffa-centrica. Le persone che conoscono la Giraffa, i suoi colori e i suoi costumi possono facilmente riconoscere che nella maggior parte delle foto il soggetto è la loro contrada; ma se non avessi fatto questo, tutti gli altri avrebbero percepito il Palio come un evento quasi totalmente in bianco e rosso Sto lavorando adesso ad una seconda serie (a colori) che sarà chiamata “Gente della Giraffa” e in questa serie le immagini della Giraffa saranno molto presenti; tuttavia spero ancora di riuscire a dare vita ad una serie più universale. Ma ritorniamo all’immagine che mi piace di più. Per tutte le fotografie legate alla corsa, preferisco quelle che non mostrano solamente la piazza, i cavalli e i fantini. Ho provato ad utilizzare molti e differenti punti di vista e ad osservare l’azione da diversi luoghi di osservazione per ogni prova a cui ho assistito; inoltre ho provato ad aggiungere dei primi piani in combinazione con la corsa, con l’obiettivo di far sentire l’osservatore come parte della scena. Per tutte le fotografie scattate “dietro le quinte”, le mie preferite sono tutte quelle che contengono aspetti di allegria e di emozione e che raccontano le storie delle persone fotografate. Ritengo di aver raggiunto i miei obiettivi se posso dare all’osservatore la sensazione di essere dentro la scena, in strada o nelle chiese, durante le cene o nella stanza della vestizione per il corteo storico, come uno spettatore discreto ad un evento unico nel suo genere.
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’è stato un colpo non siete riusciti a fare?
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i sono sempre delle immagini che perdo e che rimpiango. La testa di un fotografo è piena di scatti perduti. Ma spero di essere l’unico ad avere questa impressione e a vedere i tasselli mancanti nella storia che racconto. Inoltre spero sempre di riuscire a rappresentare completamente e in maniera reale le cose di cui mi occupo, con sufficiente varietà, emozioni e anche un pizzico di allegria. Una cosa che sicuramente colpisce è ovviamente il fatto che la corsa propria nel giorno del Palio è assente dalla mia serie fotografica. Non ho nessuna immagine reale della corsa “in vivo” perché non ero nella Piazza. Mi è stata offerta (grazie ai gentilissimi contatti della contrada) la possibilità di assistere al Palio dal Palazzo Sansedoni (e proprio dalla terrazza sul tetto del Palazzo), per avere una visione perfetta della corsa. Ma ho preferito declinare l’invito, utilizzando questo punto di osservazione solamente per le due prove, una in serata e l’altra la mattina seguente. Questa è stata una scelta difficile (e inaspettata), ma credo di aver fatto la cosa giusta.Avevo l’impressione che, dal Palazzo, sarei stato troppo distante dal luogo in cui si sarebbe svolta l’azione umana. La vista sul Campo da questa posizione è fantastica, ma volevo essere più flessibile, mobile e nel centro della contrada e delle sue emozioni per la corsa.Questo è anche il motivo per cui non ero nella Piazza del Campo: l’atmosfera sarebbe stata sicuramente fantastica, ma sarei stato immobilizzato per ore mentre preferivo gironzolare per le strade, cogliere le reazioni nella sede della contrada, essere presente in Provenzano per l’arrivo del cavallo e del fantino vincenti.
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n somma, qual è la sua opinione circa il Palio e la sua celebrazione quattro giorni? Il Palio è un evento unico ed incredibile di cui Siena e le contrade possono e devono essere molto orgogliose.La città e il Palio sono un mosaico unico di relazioni umane e sociali. La sua storia è fantastica, ma non è una cosa che si trova nei libri di storia: è ancora estremamente vivo e vibrante.Anche un visitatore casuale o un turista possono avere questa sensazione, ma ovviamente la si può comprendere molto meglio dalla visuale privilegiata che si ha all’interno della contrada (o almeno stando molto vicini alla contrada stessa). Siena e le contrade possiedono qualcosa di unico e da l valore inestimabile, che è molto più grande del Palio in se stesso e devono fare di tutto per conservarlo. Il Palio non dovrà mai diventare solamente un’attrazione turistica. E non credo che lo diventerà, perché i legami familiari, le amicizie, il senso di appartenenza nelle contrade sono davvero molto forti: la vita nella contrada non è limitata ai quattro giorni del Palio, ma riguarda l’intero anno, anche quando tutti i turisti hanno fatto i bagagli e sono tronati a casa. Mi è piaciuto davvero tanto essere a Siena nella contrada e sarò molto felice di ritornarci un’altra volta.
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Masgalano
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Comparsa Agosto : Pulcinelli Niccolo’, Inturrisi Flavio, Lai Matteo, Bindi Niccolo’, Brocchi Federico, Bravi Duccio, Caratelli Marco, Rossi Senesi Marco, Moretti Jacopo, Bellugi Niccolo’, Pallassini Giovanni, Sforza Simone, Lippi Alessio, Farnetani Luca, Razzi Michele, Ricioppo Fausto, Ramerini Lapo, Vanni Tommmaso.
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a classifica del masgalano per l’anno 2016, ha decretato la meritata vittoria della Sovrana Contrada dell’Istrice, ma i nostri ragazzi, non hanno certo sfigurato. I nostri tamburini ed alfieri si sono ben comportati ed hanno ottenuto punteggi molto positivi e soddisfacenti. Penalizzati purtroppo dall’allontanamento della cavallina Sarbana durante il corteo storico di luglio, a causa del suo carattere un po’ nervoso, la classifica finale non ci ha visto nelle primissime posizioni, ma i presupposti per centrare nuovamente il successo nei prossimi anni ci sono tutti. Da segnalare, l’esordio per il corteo di agosto di Niccolò Pulcinelli nel ruolo di tamburino. COMPARSA LUGLIO : Pallassini Giovanni (tamburino), Inturrisi Flavio, Lai Matteo (alfieri), Moretti Fausto (duce), Senesi Riccardo, Aucone Gulio (paggi al duce), Agnorelli Federico (paggio maggiore) , Lai Luca, Galgani Federico (paggi al paggio), Niccolucci Vittorio (capo popolo) , Regoli Massimo, Moretti Alessio, Montesi Alessio, Rossi Ranieri, Chiello Matteo, Sicurelli Alfonso, (popolino) Ramerini Lapo (palafreniere), Pallassini Bernardo (barbaresco). COMPARSA AGOSTO : Pulcinelli Niccolò (tamburino), Inturrisi Flavio, Lai Matteo (alfieri), Bindi Niccolò (duce), Brocchi Federico, Bravi Duccio(paggi al duce), Carateli Marco (paggio maggiore) , Rossi Senesi Marco, Moretti Jacopo (paggi al paggio), Bellugi Niccolò (capo popolo) , Pallassini Giovanni, Sforza Simone, Lippi Alessio, Farnetani Luca, Razzi Michele, Ricioppo Fausto (popolino) Ramerini Lapo (palafreniere), Vanni Tommaso (barbaresco).
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Mini Masgalano
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l primo sabato di ottobre, come da tradizione si è svolta la manifestazione “giovani alfieri e tamburini” ma comunemente chiamata Mini masgalano, organizzata dalla contrada della Torre. All’interno della conchiglia di Piazza, i giovanissimi contradaioli si sono cimentati nell’arte della bandiera e del tamburo con una maestria ed eleganza ormai al pari degli adulti. La classifica finale decreta la vittoria della nobile contrada del Nicchio con tutte le altre contrade seconde a pari merito. Le piogge dei giorni precedenti la manifestazione hanno reso il piastrellato di Piazza molto scivoloso rendendo il movimento degli alfieri ancora più complesso, ma i nostri giovani Mattia, Dario e Guido sono stati all’altezza della situazione, ed hanno ben figurato, grazie alle loro indiscusse abilità ed al paziente e quotidiano impegno di Marco Rossi Senesi, Jacopo Moretti, Vittorio Niccolucci e Massimo Regoli, nel ruolo di allenatori. Appuntamento quindi al 2017 con la consapevolezza di essere in grado di poter puntare ad una prossima vittoria.
Comparsa mini masgalano : Terrosi Mattia, Niccolucci Dario, Rossi Guido.
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a gita al Cavallino ¬Matto e’ stata FANTAST¬ICA!!! La mattina ero¬ emozionatissima, e’ s¬tato bello fare il vi¬aggio in pulman a due¬ piani tutti assieme!¬!!Arrivati al Cavalli¬no Matto abbiamo pres¬o subito la patente d¬i guida poi abbiamo i¬niziato a fare i vari¬ giochi: il galeone, ¬le montagne russe, le¬ canoe, il cinema 3d.¬ Abbiamo fatto un pic¬nic tutti insieme, po¬i io ed Irene abbiamo¬ concluso la giornata¬ al Parco con una par¬tita la Mini Golf. Al¬ ritorno eravamo tutt¬i stanchi ma molto co¬ntanti di avre passat¬o una giornata divert¬endosi un mondo...Ste¬fano organizziamo un’¬altra gita!!!
DI GIOVANNI SPEDALETTI E GIACOMO FANTUZZI
Processione del cero
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l 14 di agosto, con la montura, fa davvero caldo! Sono stato tanto contento di aver portato i fiori alla Madonna… ma che fatica! In via di citta’ proprio non ce la facevo più:u’ meno male Alessandro mi ha permesso di fare un riposino… in Duomo durante le parole dell’Arcivescovo! Quando Stefano, i giorni successivi, mi ha chiesto di aiutarlo a portare degli altri ceri, mi sono un po’ preoccupato. Ma ora mi sto dimenticando della fatica; sicuramente la prossima volta sarò bello carico…
DI TERESA ROSSI E ALESSANDRO RAZZI
uando ho indossato la montura mi sono sentito molto emozionato ed orgoglioso di appartenere alla Giraffa. Faceva caldo, ma l’emozione e la gioia mi hanno fatto passare tutto. Quando siamo entrati nel Duomo ero molto emozionato perchèèe’ non ci vado tanto spesso. C’era tanta gente, davanti a noi c’erano gli alfieri della Lupa con le bandiere.Abbiamo preso il cero ed ero molto felice di portarlo alla Madonna, mentre tanta gente filmava e ci faceva le foto. E’ stata un’esperienza bellissima! W la Giraffa!
Gita al cavallino matteo
Gruppo piccoli
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DI GIOVANNI MARCHESI DI MATTEO IERARDI
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l campeggio in Giraffa e’ndavvero un’esperienza divertente come tutte le altre esperienze in Contrada. Ovviamente in questo momento vi stareste domandando il perche’é. Oltre a stare tutti insieme in uno splendido posto come “Vigna”, riusciamo a giocare in modo spensierato ai nostri passatempi preferiti. I maschi si cimentano in partite di calcio o pallavolo “24 ore su 24”, le ragazze parlano tra loro di argomenti “femminili”…, mentre i nostri addetti organizzano le attivita’à di gruppo (bandierina, acquate…) e le attivitàa’ per i piu’ù piccoli. Un altro luogo fonte di gioco e’ la piscina che da due anni consente a tutti noi di rinfrescarsi dal caldo estivo. Quest’anno, a causa del terremoto nel centro Italia, non abbiamo potuto purtroppo avere la disponibilita’à delle tende che sono state destinate dalla Pubblica Assistenza a chi ne aveva veramente bisogno. Noi del Gruppo Piccoli ci siamo quindi trasferiti in Societàa’ per la notte. Il Gruppo Giovani ha invece passato la notte nella serra di Vigna. A proposito di notte, diciamo che le ore di sonno effettive sono state davvero pochine: tra salti, scherzi ed il mitico momento del “pane e nutella a volontàa’” siamo riusciti ad addormentarci solamente a notte inoltrata, quando gia’à le prime ore del giorno iniziavano ad intravedersi in cielo. Tra le altre cose fatte, quest’anno abbiamo ricevuto la visita di Nicola (giraffino proprietario di una scuderia) che ci ha mostrato un altro aspetto interessante del Palio, legato al mondo dei cavalli. Sabato mattina sono infatti stati con noi due cavalli, uno di nome Pistacchio e l’altro Elfo. Nicola ci ha illustrato le caratteristiche dei cavalli da Palio, come gestirli ed averne cura oltre a farci fare un piccolo assaggio di come “montare a pelo”. Dall’anno prossimo farò parte (sic sic) del Gruppo Giovani. Spero quindi di poter continuare anche con loro a divertirmi in Vigna! EVVIVA LA GIRAFFA EVVIVA IL GRUPPO PICCOLI
In palco...
uando siamo andati a Siena per vedere il Palio quest’anno il mio babbo mi ha detto se volevo andare nei palchi con i cittini della Giraffa come me. Il primo giorno ero molto emozionato perché non conoscevo bene i bambini della Giraffa perché io abito a Trieste e un po’ mi vergognavo. Ma poi il giorno dopo sono andato di nuovo e mi e’ passata la vergogna quando ero nel palco. Stefano mi ha fatto sedere vicino a lui e poi ci hanno dato a tutti l’acqua. Andare nei palchi è stato bellissimo. C’era tanto rumore e tanta gente. Poi ho visto tanto bene i cavalli e anche i fantini. Abbiamo cantato le canzoni. Ho conosciuto due bambini che sono stati gentili, erano un po’ più piccoli di me. Mi sono spaventato quando il mortaretto ha sparato il pum. La prova l’ha vinta l’Aquila e la Giraffa era solo ottava ma fa niente. Speriamo che la prossima volta vince!”
campeggio in vigna
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Cronoscalata
E BENEDETTA RUSCI
Halloween DI GIULIANA CECCOTTI
er la prima volta quest’anno ho partecipato anch’io alla Cronoscalata come mio fratello! Anche se avevo le ruotine, non èe’ stata poi cosìi’ faticosa come pensavo: certo, se Stefano – invece di spingermi a corsa per tutta la salita – mi avesse tirato col motorino, si arrivava prima! Comunque, alla fine la medaglia mi e’ toccata lo stesso… e mi sono emozionato tanto quando, all’arrivo, tutti mi hanno applaudito. Se ce la faccio, l’anno prossimo le ruotine le tolgo! (
DI GIACOMO FANTUZZI
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unedìi’ 31 ottobre, sono stata alla festa di Halloween in Giraffa. Ci siamo ritrovati nel vicolo del Fontino, dove ci hanno accolto mostruose streghe. Poi ci siamo divisi in gruppi ed abbiamo fatto il giro del rione per “Dolcetto o Scherzetto”; io sono riuscita a riempire il mio sacchettino di dolci vari. Finito il giro del rione, siamo tornati in societa’à ed abbiamo fatto cena. Mi sono divertita molto e spero di poter essere presente anche l’anno prossimo per il giorno di Halloween.
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RUPPO PICCOLI NEWS……. Grandi Piccoli Giraffini, solo poche righe per ricordarvi le prossime attività …. il giorno 8 dicembre parteciperemo alla premiazione dei Tabernacoli 2016 e poi prepareremo insieme il Presepe nell’Oratorio. Per chi vorrà ricordo che nello stesso giorno si terrà presso i locali della Società della Giraffa il tradizionale Banchetto Annuale di chiusura dell’Anno Contradaiolo. Il giorno 10 dicembre “cena degli auguri del gruppo piccoli” …. Dal pomeriggio prepareremo l’albero di Natale e il presepe in Società… in attesa dell’arrivo di Babbo Natale. Il 17 Dicembre ci sarà l’evento organizzato dal Coordinamento dei Gruppi Piccoli delle Consorelle.Il 6 gennaio pomeriggio arriva la Befana!!!! Per tutti gli eventi vi informeremo tramite email o i soliti canali di comunicazione. Vi ricordo comunque la nostra email: piccoligiraffini@gmail.com Nell’occasione il Consiglio del Gruppo Piccoli augura a Voi tutti e alle Vostre famiglie un festoso Natale e soprattutto un Felicissimo Anno nuovo. W la Giraffa W il Gruppo Piccol
DI MATTEO DANESI
l 18 giugno sono andato al Lecochef insieme a Jacopo. Abbiamo cucinato il cocktail insieme ai bambini delle altre contrade. Io mi sono divertito 150 e la cosa che mi e’piaciuta di piùu’è quando siamo andati dai giudici che ci hanno mostraoto i cartelli tipo 10 , 9, 1,2,3. Noi non abbiamo vinto pero’ò siamo stati bravissimi e meritavamo di vincere noi. I giudici ci hanno fatto i complimenti per il cocktail e lo hanno anche bevuto, poi mi hanno regalato il bicchiere da portare a casa. Quando eravamo per strada abbiamo parlato delle moto gp. W la Giraffa.
Lecochef
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Gruppo giovani
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nche questa stagione estiva è volta al termine, ma non sono mancate le attività svolte dal nostro Gruppo Giovani!! A partire dalla festa titolare dove i nostri ragazzi come ormai da anni hanno egregiamente gestito il palio dei Barberi, poi finalmente è arrivato il tanto atteso palio di luglio dove i giovani si sono fatti trovare prontissimi ad aiutare la società nell’ organizzazione dei cenini. Poi la grande soddisfazione di vedere a tavola per la cena della prova generale quasi 90 ragazzi un vero è proprio record per la Nostra Giraffa! Nel proseguo dell’ estate abbiamo intrapreso una serie di attività con il Gruppo Piccoli guidato dal Mitico Stefano Rossi e tutto il suo coordinamento! Fra le varie prima del palio di agosto abbiamo passato una giornata nel parco di vigna con un mega torneo di pallavolo fra giovani/piccoli/addetti...una giornata riuscita alla grande!! Poi viene il palio di Agosto dove i nostri ragazzi si sono divisi al servizio dei cenini circa 30 per sera...sapientemente guidati dal nostro Luca Da Frassini un gran successo. Archiviata la stagione paliesca non sono finite le attività anzi a fine Agosto abbiamo ripopolato il nostro parco di vigna con il Campeggio piccoli / giovani ; tre giorni pieni intensi e anche insonni.. tra tornei di pallavolo tuffi in piscina, calcetto balli di gruppo, scherzi, ma anche attività didattiche con la presenza del barbero Elfo di Montalbo e tutti a lezione da Nicola Borselli; come dimenticare poi la lunga camminata per le vie di Siena con una guida speciale, la nostra Sara Cafarelli!! Anche quest’anno il Campeggio possiamo dire che sia stato un successo sopratutto di aggregazione! Finita qui!? Assolutamente no!! Perché subito dopo il Campeggio sempre con il gruppo piccoli e grazie alla splendida organizzazione di Stefano e Daniela abbiamo passato una stupenda giornata al Parco divertimento del Cavallino Matto...divertimento puro!!Stagione estiva si è conclusa con il Pranzo dei Nonni al Tartarugone e come sempre i nostri ragazzi presenti al montaggio dei tavoli!! È stata una estate intensa dove il Gruppo giovani si è unito ancora di più per questo voglio ringraziare tutti gli addetti che hanno contribuito alla realizzazione di tutte le attività e ringrazio sopratutto i giovani Giraffini sempre più numerosi e mitici!! Continuate cosi!! W la Giraffa W il Gruppo Giovani
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Torneo mirko di sevo
Tantissimi sono stati gli impegni sportivi del GS Provenzani che hanno visto la partecipazione di tanti piccoli, giovani e grandi Giraffini e Giraffine.
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Gara di pesca
Gruppo sportivo
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valorosi PROVENZANI hanno ottenuto un buonissimo risultato arrivando fino ai quarti di finale del torneo Mirko di Sevo organizzato dalla Contrada della Tartuca per i bambini nati dal 1 gennaio 2003 al 31 dicembre 2005. Nella compagine biancorossa è scesa in campo Matilde Stefani che è stata la prima bambina a partecipare ad un torneo di calcio: ha portato al braccio la fascia di capitano nella partita di esordio. Ecco la rosa dei partecipanti: Ciompi Leonardo, Mazzoni Giovanni Battista, Pagni Rocco Silvio, Radi Francesco, Radi Leonardo, Rossi Nicola, Rossi Alessandro, Rossi Guido, Sicurelli
l 1° Torneo di Pesca tra Gruppo Giovani e Gruppo piccoli organizzato dal Gruppo Piccoli e Giovani Istriciaioli in collaborazione con IL LEONE gruppo Caccia e Pesca hanno partecipato i due grandi pescatori giraffini Massimo Regoli e Guido Rossi capitanati dalla immensa Sabina Rosi. Il Trofeo si è disputato il 21 maggio presso il Lago delle Coste. Nel torneo interno del Gruppo Pesca, grazie all’impegno assiduo di Sabina Rosi e Stefano Rossi si sono disputate molteplici gare nei vari laghetti di pesca sportiva. Grande impegno e tanto sano “agonismo” soprattutto nelle ricche e prelibate colazioni che non sono mai mancate.
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Cross dei rioni
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Torneo di volley
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nostri atleti si sono presentati in grande spolvero al consueto CROSS dei Rioni organizzato dalla contrada della Selva. Tra i valorosi podisti da segnalare la prestazione di Federico Galgani classificato 13° assoluto con un tempo di 30’40’. La squadra della Giraffa era composta da Senesi Massimiliano, Boldrini Duccio, Galgani Federico, Lorenzini Alessandro, Giusti Agnese, Partini Bianca e Snickars Doralice.
ncora sul podio il GS Provenzani Volley che ha dato spettacolo nel torneo organizzato dalla Contrada della Chiocciola vincendo la finale per il terzo posto contro la Contrada della Tartuca. Per il Terzo anno consecutivo il GS Provenzani ha terminato il torneo occupando uno scalino del podio: 3° posto nel 2016 1° posto nel 2015 e 2° posto nel 2014.
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato alle attività sportive!!!! Viva la Giraffa!
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Visita a Reynard king
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a mattina del 29 novembre, il nostro capitano si è recato alla scuderia di Mario Savelli. Accompagnato da Riccardo Lazzi che ad agosto era andato a prendere il cavallo, sono andati a trovare Reynard King. Ad aspettarli hanno trovato l’inossidabile Mario con il nipote Francesco. Tra battute di palio e ricordi di vecchi aneddoti si sono avviati verso la stalla dello sfortunato cavallino che ad agosto, anche se per un solo giro ci ha resi orgogliosi della nostra contrada. Reynard King è stato trovato in ottime condizioni grazie soprattutto alle amorevoli cure che la famiglia Savelli non gli fa mai mancare. Mario spiega ad Emanuele che nei prossimi giorni verrà effettuata una nuova visita dal Dottor Ciampoli per una eventuale riduzione del gesso e appena il recupero dell’arto sarà completato, Reynard King verrà spostato nel pensionario di Radicondoli. La visita si è poi conclusa davanti ad una buona tazza di caffè caldo offerta da Pace Savelli.
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REDAZIONE BIANCOROSSO Direttore di redazione: Federico Neri Redazione: Raffaello Ginanneschi (Responsabile), Caterina Fusi, Alessandro Lorenzini, Giulia Moffa, Francesca Moffa, Leonardo Conti, Angela Vanni, Duccio bravi. Hanno collaborato: Emanuele Tondi, Bernardo Lombardini, Alessandro Lorenzini, Marta Stentati, , Caterina Fusi, Marco Corsini, Stefano Rossi, Duccio Bravi, Simone Borgianni, Federico Neri, Franco semboloni. Grafica e impaginazione: Michele Razzi Foto di: Cristiano Contri, Duccio Nassi, Nicoletta Senesi, Marco Corsini, Stefano Rossi,Duccio Bravi Foto di copertina: Roel Hendrickx Stampa: Industria Grafica Pistolesi-Monteriggioni (Siena) Dalle stanze della Contrada, li 7 dicembre 2016
Auguri di buone feste
W la giraffa www.contradadellagiraffa.it