Dal mondo
Wynwood, due stelle nella piatta Olanda di Gualtiero Spotti
Eindhoven, città defilata ma vivace, propone una ristorazione non banale, degna di essere approfondita. “La trentanovenne cuoca asiatica ha dato un’impronta innovativa a una cucina La città di Eindhoven, nonostante l’anima industriale ed economica legata al mondo della multinazionale Philips e a una serie di eventi nella stagione autunnale che riguardano soprattutto il design, riserva alcune sorprese inaspettate per tutti coloro che vogliono togliersi qualche soddisfazione a tavola. Mancando l’Olanda di una solida tradizione gastronomica legata a una vasta scelta di materie prime del territorio, ed essendo invece viva da molti anni una presenza di cenni addietro una comunità di cinesi e di popocucine etniche ed esotiche, non c’è da stupirsi che lazioni di diverse etnie tra i loro abitanti. Eindhoil numero di ristoranti cinesi, indonesiani, indiani o ven, pur essendo defilata nella campagna che porpiù in generale di “altre cultuta verso la Germania e il Belgio re” qui abbiano trovato terreno e non certo affacciata sul mare, fertile diventando sempre più “Eveline Wu ha dato non è però da meno, anzi, cunumerosi e importanti. Non si riosamente proprio qui si sono vita a una linea di può dimenticare che l’Olanda raccolti alcuni dei migliori espoha sempre avuto un ruolo pricucina di ispirazione nenti della cucina dei Paesi Basmario come ultima destinazione si. Basti pensare che poco fuori asiatica, ricercata, europea del traffico delle spedal centro cittadino, a Nuenen, si zie e che alcune delle princiraffinata e dai sapori trova De Lindehof, il ristorante del pali città, come Rotterdam ad cuoco bistellato Soenil Bahadopotenti” esempio, abbiano visto nei deer, proveniente dal Suriname, che da queste parti chiamano semplicemente “spicy chef”. Ma per chi non vuole uscire da Eindhoven l’indirizzo più interessante rimane il Wynwood della trentanovenne cuoca asiatica Eveline Wu. La sua è una storia di ordinaria trasmigrazione, verrebbe da dire oggi, dalla Cina all’Olanda, avvenuta però con un decennio di anticipo rispetto al nuovo millennio. Alla fine degli anni Novanta apre con la sua famiglia un ristorante a Tilburg, nel Brabante settentrionale, ma è evidente che è la città di Eindhoven a catalizzare l’attenzione, per dimensioni e opportunità. E come spesso accade sono il sushi e il wok a diventare il campo d’azione prediletto della bella cuoca origi-
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In questa pagina: Eveline Wu che gestisce il Wynwood; nella pagina a fianco: l’interno del Wynwood.
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Dal mondo con paella e ravanelli, o i dolce di More con cioccolato fondente e mascarpone. Le influenze sono diverse e passano soprattutto attraverso la cucina del sud, del Mediterraneo, tra Spagna e Italia. Poi qui c’è il concept moderno che porta l’avventore a godersi un cocktail al banco (prima o dopo la cena, da provare l’Oyster cocktail con Hierbas de Las Dunas, il liquore realizzato da Syrco Bakker, cuoco stellato olandese a Cadzand) e a vivere l’esperienza
In questa pagina: scorcio della cucina con la brigata al lavoro; un cocktail servito al banco; la cucina a vista che affaccia nella sala.
naria di un paesino vicino a Shanghai. Prima con l’apertura di Soho (che oggi vanta un secondo indirizzo anche a Den Bosch), dove il grosso del lavoro è basato sul take away e le ordinazioni online. Ma a seguire sono arrivati anche il De Kreeftenbar (un locale dove mangiare sushi e aragoste che ha poi aperto diverse filiali in giro per l’Olanda), il Mood (dall’anima fusion ma con due carte ben distinte, una d’ispirazione francese e una asiatica) e infine Wynwood che è l’ammiraglia di casa, e il ristorante più prestigioso di una serie che fa di Eveline Wu una tra le più brillanti imprenditrice dell’asian food europeo. Wynwood non è in centro città ma nel cuore
dello Strijp-S, una delle aree industriali esterne al centro cittadino, e riqualificate dopo il trasferimento delle fabbriche della Philips. Oggi questi sono prestigiosi quartieri di residenze lussuose e di movida serale, tra locali hip, uffici, ristoranti e negozi e Il Wynwood è uno dei luoghi in grado di catalizzare l’attenzione, per l’ottima cucina creativa che parte certo da molte ispirazioni asiatiche, ma si concede numerose digressioni occidentali tra vari stili e influenze. A volte anche molto marcate, se si pensa a piatti che compaiono puntualmente in carta, come il Risotto con funghi Chantarelle (i nostri finferli), i Porcini con Parmigiano e mirtilli, la Passera di mare
totalizzante di una serata lunga, che spesso porta a un dopo cena con la musica di un deejay. Ciò non cambia la qualità del ristorante e piace molto alla clientela non solo locale di Wynwood. Eveline oltretutto è diventata in pochi anni una star della cucina cinese anche per i suoi colleghi asiatici dall’altra parte del Mondo. Lo scorso anno, a Rotterdam, si è tenuto il Campionato Mondiale di Cucina Cinese ed è stata proprio lei a aggiudicarsi il premio preparando un dessert. Il Wynwood mette in fila piatti concreti ma anche suggestioni estetiche e di puro contenuto che portano alla mente e al palato sensazioni tra occidente e oriente, richiamano sapori noti e ben conosciuti ma concedono aperture verso mondi nuovi. Un bel gioco che diventa piacevole se vissuto in un ambiente dinamico, vivace e divertente come quello che Eveline ha sempre saputo riprodurre in tutti i suoi locali. Al punto che spesso, anche in tarda sera, sia al Wynwood che nel più centrale Mood, non è semplice trovare un tavolo libero. •
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