University Portfolio

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P O RT F O L I O Eleonora Schiavi


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eleonoraschiavi@libero.it

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C U R R I C U L U M V I TA E

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PERSONAL INFORMATION: Eleonora Schiavi (05/10/1987) t. +393488204174 e. eleonoraschiavi@libero.it p. via Nicola Piccinni 23, Milan, Mi, Italy p. via Volturno 31, Cremona, Cr, Italy Issuu: http//issuu.com/eleonoraschiavi

EDUCATION: 28/04/2014: Master of science (MSc) in Architecture vote: 107/110 Politecnico di Milano, Mi, Italy Thesis: Post Olympic City Professor mentor: Matteo Umberto Poli 2011: ETS TOIEC B2 level Test of English for International Communication 28/09/2011: Bachelor of Science (BSc) in Architecture vote: 100/110 Politecnico di Milano, Mi, Italy Thesis: Paesaggio Urbano, come il paesaggio contriubuisce a costruire la cittĂ Professor Mentor: Massimo Venturi Ferriolo 2006/2011: Academic of Arts Santa Giulia, Brescia, Br, Italy 2006 : Diploma from Humanistic and Languages High School Liceo Classico, Daniele Manin, Cremona, Cr, Italy

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EXPERIENCE 2013/2014: Stage at Park Associati (reference letter), via Benvenuto Garafolo, Milano, Mi, Italy Creative role in a big architecture and design studio which works on a large and small scale. Published in italian and international magazines, it is a studio whichc combine local identy and technological innovation. Underway: Collaboration with Studio Argot Ou la Maison Mobile Milano, Mi, Italy Creative role in studio based in Milan. I maked collages and drawings. The project is a landscape and archtectural study for big farm in Azerbaijan. 2011: Stage at NUMI studio, via Renato Serra, Milano, Mi, Italy Searching role in a multidisciplinary studio which studies pianification and urban sustainablity. I maked an hypothetical urban planning for an abusive city.

COMPETITON: 2013: Architecture Competiton Mhs Riboldi-Toscanini Area, Paderno Dugnano, Mi, Italy Residential and open area project with Giovanni Nardin architect.

EVENT: Underway: 8 International Biennal of Landscape Architecture, International School Exhibition Exhibition of university project with professor mentor Matteo Poli.

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SKILLS: Achitecture and Graphic: 1. Autocad: 2. Rhinoceros: 3. Sketchup: 4. Cinema 4d: 6. Photoshop: 7. Illustrator: 8. Indesign: 9. After Effect: Office: 9. Word: 10. Power Point : 11. Excel: 12 Project:

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LANGUAGES: Italian: Native French: Good English: Good Toeiec B2 Level Spanish: School level

INTEREST: Art Graphic Cinema Reading Sport Travelling

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SELECTED PROJECTS

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Athens, Greece

POST OLYMPIC CITY

Pg 12-27

Paderno Dugnano, Italy

GREENHOUSES PARK

Pg 28-35

Milano, Italy

CASCINA CAMPAZZINO

Pg 36-43

Milano, Italy

GREEN RIBBON

Pg 44-51

Vienna, Austria

WHOM CONCERT HALL

Pg 52-57

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P O S T O LY M P I C C I T Y Athens,Greece

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Riciclare due spazi in attesa, convivere con l’abbandono 13


POST OLYMPIC CITY

Tram X96, fermate dalla 2nd alla 6th Glyfada,

L’ambizione dellla tesi è quella di mettere in luce le problematiche conseguenti il mega evento, prendere atto dell’esistenza di architetture dal forte valore simbolico, valutare quale siano le azioni possibili per risemantizzare i luoghi dell’abbandono, per integrarli nel tessuto urbano. Lo scopo finale è quello di realizzare un progetto che coscientemente ammetta l’esisitenza di una nuova archeologia post olimpica, che mantenga la potenzialità iconica di questi Landmarks urbani. Ho voluto eliminare le recinzioni che non permettono l’accesso, permettere all’uomo di vivere questi spazi, renderli usufruiti e usufruibili. Ho creduto che la via per realizzare ciò fosse quella di prendere coscienza che l’architettura, una volta messa in opera, inizia a deperire. L’invecchiamento è un processo innarrestabile, è un ciclo vitale che non si può fermare. La mancata funzionalità dei grandi elefanti bianchi olimpici ha accellerato questo processo, ma escluderli dalla vita quotidiana, nasconderli dietro cancelli è un gesto a mio avviso sbagliato. I terraines vagues hanno in sé un grande potenziale, possono essere il punto di partenza per una nuova progettualità. Ripensare, risemantizzare, convivere sono le parole chiave riccorenti nei due progetti per Atene. La natura è lo strumento privilegiato per realizzare l’obbiettivo, il giardino in movimento la via possibile per ammettere il naturale evolversi dell’architettura.

lo sguardo si ferma su un vecchio aeroporto abbandonato (ne è stato costruito uno più grande per le Olimpiadi del 2004). Tre chilometri e mezzo di cemento, edifici abbandonati, aerei arrugginiti sono elementi di un vuoto impenetrabile, un luogo senza funzione. Si notano degli spalti, campi da gioco “mangiati” dalla sabbia del mare. Un ex viale olimpico sembra un appendice della costa, si riconosce la sua natura formale solo grazie alla geometrica e parallela disposizione dei grandi lampioni. Un circuito per il Kayak vuoto richiama alla mente il film Lord of Dogtown, sembra un concatenarsi di piscine tonde vuote. Gli skaters hanno saltato le recinzioni, la generazione contestatrice oltrepassa le barriere, rioccupa e ridà funzione all’abbandono. M1 fermata Irini, sito olimpico nord, si trovano di nuovo barriere che rendono il sito inaccessibile, scalinate arrugginite, transenne abbandonate nei limitrofi spazi residuali. Stadi bianchi vuoti, dalle enormi dimensioni mostrano un deperimento evidente. Le piscine sono racchiuse nei propri recinti, vuote. Deve aver appena piovuto, un filo d’acqua stagnante fa galleggiare i fogli e le bottiglie di plastica. La fontana spenta rivela i cinque anelli olimpici anneriti dal tempo. La base è una vasca piena di rifiuti. L’hangover olimpico grava sulla città greca.

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Una nuova archeologia post olimpica

White Elephant: opere il cui costo di mantenimento supera le reali possibilitĂ economiche del proprietario. 15


Nuovi e vecchi Landmarks

Landmarks: nella capitale greca, le strutture olimpiche con la loro eccentrica grandezza prendono parte all’immaginario iconico. 16


Una progettualità evolutiva

2014

2030

2070

“ Appena terminate, le costruzioni dell’uomo entrano inun processo di degrado irreversibile. La loro incapacità di evolvere le condanna, presto o tard, alla rovina. Quando un’opera è compiuta è già morta. La natura al contrario, non termina mai nulla. [....] Inventa un processo di vita sulle basi, ogni volta rinnovate, di uno sconvolgimento.” G. Clément, Il giardino in movimento, Quodlibet

white elephant

white elephant

white elephant

trees shrub erbaceae

shrub

erbaceae

erbaceae

Il progetto si pone come obbiettivo quello di recuperare il valore del tempo. 17


Svolgere funzioni

Da sinistra: ridefinire margini, rinaturalizzare,coinvolgere l’uomo, convivere con l’abbandono 18


Attrarre la presenza dell’uomo 19


Olympic Nord

50m

20

200m


Olympic Sud

50m

21

650m


Olympic Nord Sezioni

Una piastra diagonale permette di eliminare i cancelli, di vivere lo spazio nella sua interezza. 22


Olympic Sud Sezioni

I 3,5 km di aereoporto abbandonato sono riqulificati, il mare ritorna ad essere un fulcro attrattivo per Atene. 23


2014

Convivere con l’abbandono 24


2030

Ammettere il naturale ordine biologico della natura e dell’architettura. 25


2070

Le attrezzature olimpiche sono testimonianza non pi첫 assenza. 26


Model

Modello in scala 1:500. Particolare su velodromo. 27


G R E E N H O U S E S PA R K

Paderno Dugano, Milano, Italy

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29


GREENHOUSES PARK Il

progetto si pone come obbiettivo quello di unire in un unico ambiente materiali che già compongono il tessuto urbano circostante l’area di intervento. Nuove gerarchie ed accostamenti vengono messi in gioco. Il fine è quello di creare nuovi spazi di socializzazione nel vivere collettivo, integrando all’intimità dell’abitare la fruizione di spazi pubblici e collettivi. In particolare la serra è l’elemento di filtro tra lo spazio pubblico collettivo e quello privato, un interno-esterno vivibile quotidianamente. Gli spazi pubbici e i servizi si situati a livello del suolo, realizzano un continuum tra interno ed esterno che ospita le funzioni pubbliche , il centro di formazione e le nuove aree artigianali. Gli spazi aperti sono disegnati da orti comunitari e vasche verdi che mettono in relazione gli spazi collettivi residenziali con gli ambienti più pubblici. Gli spazi privati e abitativi sono pensati per fornire soluzioni abitative differenti. Tutte le unità sono progettate con giardini d’inverno, zone filtro private tra interno ed esterno. Gli spazi privati collettivi sono le serre che costruiscono l’immagine simbolo del progetto, esse permettono lo sviluppo di pratiche collettive nuove in un ambiente filtro differente dal comune giardino condominiale. Il dispositivo serra permette di creare ambienti microclimatici in grado di offrire luce e calore tutto l’anno, diminuendo così il consumo energetico e ampliando lo spazio abitativo. Il calore immagazzinato permette alle piante di essere protette nei mesi invernali. I balconi diventano spazi verdi privati che aumentano la qualità dell’abitazione. Nel progetto abbiamo voluto pensare a strategie sostenibili come l’utilizzo di pompe di calore e l’allacciamento al teleriscaldamento ove presente. Un progetto che, dunque, si fonda sulla permeabilità del piano terreno e sullo sviluppo di nuove strategie per ‘abitare collettivo di qualità .

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verde comune progetto abitazioni verde produttivo - orti

G2355P Greenhouses Park

G2355P Greenhouses Park

spazi collettivi servizi - commerciale

abitazioni

verde comune progetto

Strategie di progetto

verde produttivo - orti

G2355P Greenhouses Park

spazi pubblici - servizi

abitazioni

servizi - commerciale verde comune

spazi collettivi spazi collettivi spazi pubblici - servizi abitazioni servizi - commerciale

spazi privati - abitazioni

RIVESTIMENTI IN POLICA

progetto

progetto

verde produttivo - orti servizi - commerciale

servizi - commerciale

verde produttivo - orti spazi collettivi

spazi privati - abitazioni

spazi privati collettivi

spazi privati / abitazioni

spazi privati / collettivi

spazi pubblici - servizi pubblici verdespazi comune progetto

/ servizi

abitazioni verde produttivo - orti

abitazioni spazi collettivi

abitazioni

verde comune verde comune progetto

verde produttivo - orti

spazi collettivi

SPAZI DEL PROGETTO un’ampia gamma di soluzioni abitative per differenti utenze. Tutte le unità abitative G2355P spazi pubblici servizi: situato a livello sono progettate con giardini d’inverno per Greenhouses Park del suolo, è inteso come un continuum tra creare una zona filtro privata tra interno ed interno ed esterno, ed ospita le funzioni esterno. pubbliche come il centro di formazione e privati collettivi spazi spaziattività privati - abitazioni le nuove commerciali - artigianali. spazi privati collettivi: gli spazi privati Gli spazi aperti sono disegnati da orti collettivi sono le serre che costruiscono l’immagine simbolo del progetto: spazi comunitari e vasche verdi che mettono in relazione gli spazi collettivi residenziali con funzionali tecnici e sociali, permettono centro formazione e sviluppo: commercio lo sviluppo di pratiche collettive nuove in e piccole attività gli ambienti pubblici. spazi polifunzionali arigianali in continuità un ambiente filtro facilmente differente dal comune declinabili, gestibili, raggiungibili con i fronti commerciali esistenti spazi pubblici - servizi spazi privati - abitazioni: gli spazi giardino condominiale. dell’abitare sono pensati per fornire 6

COPERTURA COME ULT SPAZIO COLLETTIV

giardini d’inverno

balconi / giardini d’in

spazi privati collettivi

RESIDENZE PIANO TIPO

verde comune

spazi collettivi

progetto spazi pubblici - servizi

centro formazione e sviluppo: spazi polifunzionali facilmente declinabili, gestibili, raggiungibili spazi privati - abitazioni

commercio e piccole attività arigianali in continuità con i fronti commerciali esistenti

verde produttivo - orti

progetto

caratterizzazione del progetto tramite gli spazi privati collettivi di accesso alle residenze

permebilità pedonale come presidio dell’intervento, parcheggi privati interrati

centro formazione

centro formazione sviluppo o piccola at commerciale / artigi

verde produttivo - orti spazi pubblici - servizi

spazi pubblici / servizi

centro formazione e sviluppo: spazi facilmente spazipolifunzionali privati - abitazioni declinabili, gestibili, raggiungibili

spazi privati / abitazioni

commercio e piccole attività arigianali in continuità spazi privati collettivi con i fronti commerciali esistenti

spazi privati / collettivi

caratterizzazione del progetto

SPAZIverde DEL PROGETTO comune

gli spazi privati collettivi spazi pubblicitramite - servizi

di accesso alle residenzeper un’ampia gamma di soluzioni abitative differenti utenze. Tutte le unità abitative sono progettate con giardini d’inverno per creare una zona filtro privata tra interno ed esterno.

permebilità pedonale come presidio dell’intervento, parcheggi privati interrati

spazi pubblici - servizi: situato a livello del suolo, è inteso come un continuum tra area permeabile interno ed esterno, ed ospita le funzioni sistemata a calcestre pubbliche come il centro di formazione e privati collettivi spazi o verde 63% spaziattività privati - abitazioni le nuove commerciali - artigianali. spazi privati collettivi: gli spazi privati collettivi sono le serre che costruiscono Gli spazi aperti sono disegnati da orti comunitari e vasche verdi che mettono in l’immagine simbolo del progetto: spazi relazione gli spazi collettivi residenziali con funzionali tecnici e sociali, permettono permebilità pedonale caratterizzazione del progetto centro formazione e sviluppo: commercio gli ambienti pubblici. sviluppo di pratiche collettive nuove in e piccole attività come presidio dell’intervento, tramite gli spazi lo privati collettivi spazi polifunzionali arigianali in continuità parcheggi dal privati interrati di accesso alle unresidenze ambiente filtro facilmente differente comune declinabili, gestibili, raggiungibili con i fronti commerciali esistenti spazi privati - abitazioni: gli spazi giardino condominiale. dell’abitare sono pensati per fornire

MATERIALI DEL PROGETTO

socializzazione nel vivere collettivo, verde comune integrando all’intimità dell’abitare la Vivere collettivo e intimità laspazi serrapubblici divienee lo spazio filtro Il progetto si pone come obbiettivo quellodell’abitare: fruizione di collettivi. di unire in un unico ambiente materiali che In particolare la serra diviene l’elemento già compongono il tessuto urbano in cui di filtro tra lo spazio collettivo e quello l’area di intervento si trova rielaborando un privato, un interno-esterno vivibile area impermeabile area31 permeabile pavimentata 37% sistemata a calcestre o verde 63% nuovo ordine di gerarchie ed accostamenti.6 quotidianamente. spazi privati collettivi Il fine è quello di creare nuovi spazi di spazi privati - abitazioni

centro formazione e sviluppo: spazi polifunzionali facilmente

5

commercio e piccole attività arigianali in continuità

area impermeabile pavimentata 37%

accesso residenze/ spazi collettivi

accessi alle residenze collettivi

ESPLOSO ASSONOMETRICO SINGOLA UNITA’ tra privato e pubblico. 16


Spazi permeabili

5m

100m

32

PLANIMETRIA DEL PROGETTO

nuovi materiali. Il risultato è un progetto


Dialogo tra pubblico e privato

Zoom assonometrico: scala 1:500. Orti comunitari, spazi di socializzazione chiusi facilitano la collettivitĂ . 33


G2355P Greenhouses Park

UnitĂ abitative

Piante tipo: scala 1:200 34


Giardini d’inverno, dispositivo serra e sostenibilità tutti gli ambienti esposti a est e/o ovest

ventilazione naturale giardini pensili

tutte le abitazioni sono dotate di giardini d’inverno spazi collettivi permeabilità visiva piano terra

pompa di calore garage

garage

Zoom su sezione di progetto: scala 1:200. Il dispostivo serra permette di creare ambienti microclimatici. 35

SEZIONE DI PROGETTO

di essere protette anche nei mesi invernali. I balconi diventano spazi verdi privati che


C A S C I N A C A M PA Z Z I N O Milano,Italy

36


37


CASCINACAMPAZZINO

L’idea di progetto parte dall’ipotesi che l’agricoltura possa essere

oggi sfruttata come una risorsa per contenere l’espansione della città verso la campagna. Partendo dal presupposto che lo spazio aperto oggi, non circonda più l’abitato ma ne è inglobato ho voluto realizzare un intervento che riprogetti i campi e gli spazi agricoli al fine di creare un luogo attivo e vivibile. Vuole essere questo un sovversimento, un atto in grado di scardinare le regole tipologiche che gli spazi e gli edifici prima assumevano. Quest’ultimi vengono modificati dalla progettuaità, si aggiungono funzioni e si dà una nuova identità agli involucri. Attraverso la creazione di percorsi in grado di collegare la campagna con la vicina città si riqualifica un “territorio in transizione”. Il fine è quello di realizzare una progettualità ibrida che sia in grado di dare vita ad un parco produttivo visitabile, un parco che si compone di forme urbane quanto di forme rurali. Materialmente si vuole realizzare padiglioni in policarbonato, strutture di produzione rilette in chiave contemporanea, boulevards nella campagna, tutti quanti in grado di esplicitare quella volontà di dialogo tra città contemporanea e territorio agricolo ad oggi un po’ dimenticato. Una seconda piastra si collega a questi elementi, con una formula urbana propone orti comunitari, è uno spazio didattico che si affaccia sulla cascina rifunzionalizzata a museo, ristorante e alloggio temporaneo. La vecchia costruzione riqualificata diventa un terminale attivo che favorisce lo spostamento dei cittadini verso un luogo nuovo, un parco rurale alle porte della città. Il progetto diviene una risorsa, un modo di ridiscutere i rapporti tra gli spazi urbani. Si realizza una connessione nuova , la campagna ritorna a essere utile alla città.

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Sovversimento Percorso principale

Percorso secondario Ristoro

Ortaggi 5ha Foraggio 8,5ha

Sala mungitura

Serre

Parcheggio Copertura ortaggi

Orti 1ha

Stalla bovini

Capanni attrezzi

Mercato eventi Filare

Roggia

Frumento 7ha Siepi

Legumi 5ha

600

2000

50m

39

1000m


Pianta piano zero

PIANTE scala 1:200

Prato

A

B

B

C

C

Calcestre

Piano zero A A

1m

10m

B

B

40


Buolevard, agricoltura e costruito

Assonometria del parco agricolo: il progetto diviene una porta di collegamento tra cittĂ e campagna. 41


C

C

Pianta piano primo

Calcestre

Piano zero A A

B

B

C

C

Piano primo

A

SEZIONI scala 1:200

3.40

9.30

9.20

PROSPETTI scala 1:200

6.90 3.70

4.00

10m 3.00

42

Sezione A-A

Sezione B-B

60

Ex salariati fronte

2.50

1m

ΔΕΥΩΦΥΗΦΗΘΧΗΩΗΩΗΧΩΘΗΕΧΩΕΧΗΩΕΧΗΩ ΧΕΩΒΧΩΕΥΒΩΥΧΥΩΕΧΩ

3uvvr3bvhbrv buvub3vr3bv


Riqualificare l’esistente ESPLOSO ASSONOMETRICO scala 1:200

Copertura esistente Rivestimento legno

Prato

Modulo apribile

Sottostruttura

Aggiunta stanze C

Laboratorio Nuova scala

Calcestre corpo aggiunto

Abitare

aula didattica percorso Ciclofficina

Abitare Info-point

residenza gestore C

Travi del solaio volterranee

Ristorante

Cucina

Pannelli didattici

rb bv rb i re bv b i re bv

rtibtibirtbvirtbvirtbvi rtb vrb vvirtbv ttrib uub rtbvirtbv irtbvirtbv rb r 4b tbvrtibtibi bu ibvvir irv bttr bv buu iur ur4 bv vb er vir vi rb iu bv ier

Solaio esistente

Assonometria di progetto: la ristrutturazione della cascina mantiene l’involucro e aggiunge nuove forme.

Sezione B-B

3uvvr3bvhbrv buvub3vr3bv urbefbeubf 3v3ubv3buv3bv eunc ebbebjec 3vbi3vb3bu3bv3bvuecbecec

3.70

4.00

9.20

4.40

Seduta

43

Aula


GREEN RIBBON Milano,Italy

44


45


GREEN RIBBON Il titolo del progetto si compone di due parole Green e Ribbon.

La proposta infatti parte dalla volontà di unire con un solo e forte gesto il parco agricolo sud con il naviglio, piazza tirana e il viale che collega quest’ultima alla città. E’ Green in quanto il suo carattere non deve essere quello di puro volume architettonico, ma , grazie alla presenza dell’elemento verde come materiale principale del trattamento del suolo, deve riuscire a mantenere sempre evidente il suo ruolo di “nodo” tra aree verdi urbane. La scelta si focalizza quindi sulla costruzione di rampe continue, per lo più trattate a parato verde, che attraverso la creazione di un suolo rialzato rispetto alla quota dei binari del treno elimi la separazione che ad oggi esiste tra il parco e la città. Il percorso in una prima parte permette di unire la stazione metropolitana sotterranea e quella ferrovia sopra terra. All’interno di questa parte di costruito sotto il parco verde rialzato, per conferirgli maggiore forza, ho ipotizzato delle aree commerciali e di ristoro in grado di attrarre visistatori. Antistante il naviglio la richiesta prevedeva una palesttra e una zona spa. A questa è stato aggiunta una connessione con il naviglio in grado di riqualificare, attraverso il verde, questa zona di sponda fluviale ad oggi abbandonata. L’ultima parte costruita ospita una biblioteca. L’idea è stata quella di non dividere gli spazi con murature ma costruire una serie di controsoffitti che riprendono il disegno dei percorsi del parco soprastante. Questa infrastruttura naturale vuole proporre un idea di paesaggio architettonico, proporre una nuova possibilità di unione tra forma architettonica pura e l’idea di parco urbano. L’uomo può quindi trovare funzioni utili alla città e vivere lo spazio in modo collettivo, usufruire di uno grande spazio verde , percorrere un percorso in grado di connettere città e campagna.

46


Un ibrido tra infrastruttura e parco

50m

47

200m


Biblioteca

Schema delle relazioni spaziali

Schema della mobilitĂ

Green Ribbon

5m

48

Green Ribbon

Pianta biblioteca scala 1:200

20m

Pianta biblioteca scala 1:200


Particolare attacco al cielo

Particolare attacco a terra

10m

Particolare attacco contro terra

Pianta collegamento metro-stazione

49 Pianta collegamento metro-stazione

Pianta piano terra

40m Pianta piano terra

Green Ribbon

Pianta collegamento metro - stazione scala 1:200

Pianta collegamento metro - stazione scala 1:200 Pianta collegamento metro-stazione

Pianta palestra piano terra e primo piano scala 1:200

Green Ribbon

Particolare attacco contro terra Sezione palestra scala 1:50 - Particolari costruttivi 1:20

Green Ribbon

Particolare attacco a terra

Green Ribbon

Sezione palestra

ra

Green Ribbon

Sezione palestra

Collegamento metropolitana-ferrovia e palestra-spa

Pianta piano terra

Se


Collegamento e biblioteca

A

B

B

A

A

spettica B-B

B

Sezioni assonometriche: Si evidenzia la volonta ibrida di unire forma archittenica e verde naturale. 50

A


Struttura ponte

spalla

pavimentazione in legno 2 cm telaio in acciao 5 cm sostegno pavimento galleggiante 29 cm guaina impermeabile bituminosa 1mm soletta di completamento il c.a. 10cm lamiera grecata 5 cm

spalla

dispositivo di appoggio cilindrico elastomerico

struttura reticolare a gabbia (2 travi longitudinali ISE 1000/234 e diagonali di irrigidimento)

travi di irrigidimento IPE 600

Dettaglio costruttivo: zoom sulla struttura ponte che permette di superare il naviglio. 51 sezione trasversale A-A scala1:500

grc di monta acciao


W H O M CO N C E RT H A L L Vienna,Austria

52


PROSPETTI

1:200

SCALA

1:200

53


WHOM,CONCERT HALL Prendendo

spunto dal bando di un concorso per studenti, il progetto si pone come obbiettivo quello di risollevare un parco centrale di Vienna come lo Stadtpark. Si propone, infatti, di realizzare un grande Auditorium pubblico in grado di diventare un polo centrale dell’aerea urbana nella quale si sinsedia. L’idea è quella che possa divenire un centro di scambio culturale sia diurno che notturno. Proprio per questo si è deciso di annettere alla funzione pubblica una più privata. Sono previste aule e laboratori musicali in modo che il progetto risponda all’esigenza di avere servizi destinati al grande tema viennese della musica. La scelta progettuale si focalizza sulla volontà di creare un simbolo visibile da più punti della città. Il suo aggettarsi verso il canale vuole cogliere la suggestione dell’infrastruttura naturale e allo stesso tempo essere un elemnto di riqualificazione della passeggiata lungo la via fluviale.Proprio per questo l’accesso all’Auditorium avviene nell’area sottostante il parco. Gli spettatori saranno obbligati ad utilizzare la passeggiata lungo il canale per partecipare agli eventi. L’elemento acqua diviene così il punto di incontro tra tradizione e novità, il polo scambiatore per le attività sociali. Le aule musicali per scelta vengono divise, ne si accetta l’esigenza di privacy. La loro configurazione formale si esprime con la creazione di cubi chiusi, insonorizzati che autonomamente si dispongono nell’involucro esterno. Si staccano dal rivestimento e autonomamente prendono spazio. Solo alcuni coni ottici privilegiati permetttono a chi vive i due spazi di vedere l’esterno. I “canocchiali” si dirigono verso la natura al fine di valorizzare quella volontà intimistica che la musica richiede nella sua espressione più forte. La luce entra grazie a tagli sulla copertura che danno la possibilità agli edifici di prendere luce, un’aspetto scenografico che mira alla distinzione.

54


Pianta del piano terra

10m

50m

55


Pianta del piano secondo

10m

50m

56


L’AUDITORIUM

SEZIONI

SEZIONI

LL’AUDITORIUM

Auditorim, rapporto con il canale e scuola della musica

SEZIONE SEZIONE

SEZIONE SEZIONE

possibile

A-A B-B

A-A B-B

deve

gliore resa acustica possibile ica. a posizione occupata deve teristiche prossime te.

TITOLO TAVOLA

dB dB

Sezioni: Illustrano il rapporto tra i due edifici : uno l’auditorium pubblico, l’altro la scuola della musica.

2000 Hz

00

06

72,23

Dnt,w

0,06

>48

dB

75 -12,2184875

78

49,9 60,01

23

2,11110904

72

57,90

87

53,87

500 Hz

/

dB

1000 Hz

57

2000 Hz

60,01

67,00

72,23

0,08

0,06

0,06

10,9691001 -12,2184875 -12,2184875



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