E' Lifestyle anno IV numero 14

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INVERNO winter 2011 ANNO IV NUMERO 14

ITALIA €. 8,00 - USA 9,74 $ - CANADA 10,11 C$ - GRAN BRETAGNA 6,64 £ - SVIZZERA 11,23 CHF

ANNO IV, NUMERO 14

seduzione selvaggia pensiero laterale tablet mania creatività nel piatto archisostenibile invito a colazione quotidiano ed esoterico conoscersi quattro volte magie preziose onirico Marocco

INVERNO winter 2011


kiton.it


) di Valeria Bellantoni

ditoriale

Parole di carta Erano tutti insieme, gli editori calabresi, riuniti per organizzare la partecipazione della Calabria al Salone del libro di Torino. E così ho conosciuto i volti della nostra letteratura. Ho visto gli sguardi che stanno dietro i titoli, dentro le copertine. Ho immaginato il loro mondo. L’odore della carta della tipografia. I manoscritti da correggere e valutare, i dialoghi con gli autori. Che fascino i libri di carta. Quella forma quadrata che contiene sostanza. E pensare che la sostanza sono solo parole. Che prendono vita quando vengono lette. E cambiano proprietario ad ogni passaggio, animando il pensiero di chi se ne appropria, gelosamente. Gli imprenditori calabresi delle parole sono tanti e piccoli. E fanno fatica ad affermarsi nel mercato. Soprattutto in un mercato dove, come si dice, “tutti scrivono e nessuno legge”. D’altra parte, per dirla con Daniel Pennac, il tempo per leggere è sempre tempo rubato, e questo furto di passione è un reato ancora più difficile da commettere se il mondo dell’editoria è appannaggio dei grandi monopolizzatori del pensiero. Armati di (im)pazienza e desiderio di emersione, gli editori si sono cimentati in un moderno brainstorming per trovare la strategia per arrivare a Torino e non passare inosservati nel mare magnum degli scaffali d’autore. E quindi così hanno proposto le loro idee, dal conservatore e patriottico omaggio a Garibaldi in Aspromonte all’avanguardista sponsorizzazione di un testimonial mediatico. In mezzo hanno esposto la necessità di rive-

Paper words All the Calabrian editors were there, they had come together to organise Calabria’s participation in the Turin Book Fair. And this is how I got to put a face to the names behind our literature. I saw the eyes behind those titles, within the covers. I imagined their world. The smell of paper at the printing works. Manuscripts to be read and evaluated, conversations with authors. How fascinating paper books are. That square shape that holds substance. And to think that substance is only words. Words that come alive when they are read. And at every passage they change owner, enlivening the thought of those who take possession of them, jealously. The Calabrian entrepreneurs of the printed word are many and light-weight. It’s tough for them to find success in the book market. Especially in one where, as the saying goes, “everyone writes, but nobody reads.” But, as Daniel Pennac puts it, time for reading is always stolen time, and this theft of passion is an even more difficult crime to commit if the publishing world is a prerogative of the great monopolisers of thought. Armed with (im)patience and the desire to emerge, the editors got together in a modern brainstorming session to find a strategy for getting to Turin and getting noticed in the mare magnum of shelves of artistic books. And so they put forward their ideas; from the conservative and patriotic homage to Garibaldi in Aspromonte to the avantgarde-style sponsorship of a media testimonial. 3 In the middle of all this they highlighted the


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Che fascino i libri di carta. Quella forma quadr ata che contiene sostanza. E pensare che la sostanza sono solo parole. How fascinating printed books are. That square shape that holds substance. And to think that substance is only words.

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dere la legge sul finanziamento all'editoria, denunciare l'abolizione dei costi ridotti per la distribuzione, testimoniare la difficoltà di produrre in seguito ai tagli sugli acquisti. E così ho pensato che sarebbe bastata una telecamera a spalla che riprendesse quel momento di umana verità per raccontare il nostro mondo del libro, con un video-reality proiettato al Salone di Torino. Una provocazione che rompe gli schemi e ribalta le canoniche regole della promozione. Non certo per sottrarre spazio agli autori, che sono indiscutibilmente gli artisti del racconto, ma per proporre alla visione popolare i retroscena di un mondo impopolare come quello degli editori. Di coloro, cioè, che investono nella cultura e nella sua diffusione. E ciò, nonostante gli orientamenti dei consumi vadano verso l’uso tecnologico della lettura, sempre più legata a internet e ipad che non alla carta stampata. Ed allora, proporre un autonomo pensiero, unico seppur nella diversità dell'offerta, attraverso i volti e le parole di chi fa editoria, potrebbe essere il vero, significativo, messaggio culturale. Dai risvolti inediti. Perché non tentare? Anche E' lifestyle sarà presente, dal 12 al 16 maggio, al Salone del Libro di Torino, nello stand della Regione. Si rinnova il nostro appuntamento con la promozione della creatività Made in Calabria.

Editoriale

necessity to revise the law on financing publishing, to denounce the abolition of reduced distribution costs, to bear witness to the difficulty of producing following cuts in spending. And so I thought filming that moment of human truth might be enough to tell the story of our book world, with a reality-video to show at the Turin Fair. A provocation which breaks out of the mould, and turns the canonic rules of promotion on their head. Not, of course, with the intention of taking attention away from the authors, who are indisputably the artists of this story, but to offer popular vision a backstage view of an unpopular world like that of the editors. Those who invest in culture and its diffusion, despite the fact that consumers now tend towards a technological use of reading materials, increasingly linked to Internet and the I-Pad rather than printed books. And so, proposing an autonomous thought, unique even if it’s only by offering something different, through the words and faces of those who publish, might just be the real, meaningful cultural message. With who knows what outcome. Why not have a go? From 12-16 May, Lifestyle will also be at the Turin Book Fair at the Regione Calabria stand, promoting once again Made in Calabria creativity.


M I L A N O

M A D E I N I T A LY


DIRETTORE RESPONSABILE

Valeria Bellantoni

redazione@elifestyle.it

REDAZIONE

Gaia Branca

info@elifestyle.it

TRADUZIONI

Gail Mitchell

PROGETTO GRAFICO E ART DIRECTION

Publiglobe s.r.l. www.publiglobe.it

Grafica: Carolina Frangipane Hanno scritto per questo numero: Consolato Alampi, Valeria Bellantoni, Gaia Branca, Stefano Cuzzocrea, Elda Fauci, Cinzia Ferrara, Anna Foti, Sonia Tiffany Grispo, Margherita D'Ascola, Diego Malara, Marina Misiti, Angela Pellicanò, Donatella Perrone, Vittorio Pio, Anna Rizzica, Maria Teresa Sette Hanno fotografato per questo numero: Alessandro Azzarà, Marco Costantino, Margherita D'Ascola, Vito Frangione, Loredana Guinicelli, Ilaria Magliocchetti Lombi, Marina Misiti, Joe Oppedisano, Walter Romeo, Leo Villella Si ringrazia per la cortese collaborazione: La Commissione Pari Opportunità di Villa San Giovanni, Maria Grazia Costantino, Francesco Federico, Claudio Leoni, Giada Pesce, Massimo Soriani Bellavista, Carlo Taranto, Manuel Vescovo Per Savir E' Production si ringrazia Francesca Triolo

RESPONSABILE COMMERCIALE Maddalena Di Donna info@savirsrl.com ASSISTENTE AMMINISTRATIVO Ilenia Diano segreteria@savirsrl.com Editore SAVIR srl - Reggio Calabria Stampa: Grafica Metelliana s.r.l. via Gaudio Maiori, zona ind. 84013 Cava dÈ Tirreni (SA) Redazione È Lifestyle info@elifestyle.it Foto Stefano Costantino e Loredana Guinicelli

c.so Vittorio Emanuele III, 35/C - 89125 Reggio Calabria - tel. +39 0965 27873 - fax +39 0965 896407 per segnalazioni e informazioni: info@elifestyle.it per commenti e opinioni: scrivici@elifestyle.it È Lifestyle è edito da Savir Srl via Giudecca n. 31 - 89125 Reggio Calabria. Pubblicazione registrata al Tribunale di Reggio Calabria N. 4 del 26/02/07. Numero chiuso in redazione il 10 Gennaio 2011. Stampato in XXX copie.

ERRATA CORRIGE: nello scorso numero abbiamo erroneamente inserito il nome di Ambra Medda nella didascalia di una foto che ritraeva un'altra donna. Ci scusiamo per la distrazione.



network

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Consolato Alampi _living Elegante, raffinato, creativo. Consolato Alampi è un Appleman. Nel senso che non si separa mai dal suo Mac, con cui disegna spazi e materie, oggetti e soggetti, ambienti e allestimenti. Esteta del dettaglio, è il responsabile del servizio Living ed è sua la firma delle recensioni delle case pubblicate da E’. Classe ’71, Consolato è architetto, specializzato al Politecnico di Milano in disegno industriale e arredamento di interni. Ha curato i progetti delle più importanti mostre di Villa Genoese Zerbi di Reggio Calabria, creando, ogni volta, nuove suggestioni. Oggi dedica gran parte della sua professione all’interior design. Per valutazioni e recensioni di progetti: living@elifestyle.it.

Consolato Alampi _living Elegant, stylish and creative. Consolato Alampi is an Appleman: in the sense that he is never without his Mac, which he uses to design spaces and materials, objects and subjects, ambients and sets. Aesthete of detail, he is in charge of the Living section, he has written all the reviews of homes published by E'. Born in 1971, Consolato, an architect, specialised in industrial design and interior design at Milan Polytechnic. Curator of some of the most important exhibitions held at Villa Genoese Zerbi in Reggio Calabria, he always manages to create something new and evocative. Nowadays most of his time is taken up by his work as interior designer. Contact him for design evaluations and reviews at living@elifestyle.it.

Angela Pellicanò _arte Determinata e affascinante, Angela vive e lavora a Reggio Calabria. Dopo un decennio passato a viaggiare nel mondo per confrontarsi, esponendo in gallerie e musei, nel 2007 apre e dirige nella sua città Technè contemporary art, galleria che propone e sostiene giovani artisti e l'atelier Technè lab assieme a un collettivo di artisti, proponendo una ceramica che sta in bilico tra l'archetipo e la ricerca contemporanea. Cura da dieci anni Bovarchè, evento che concilia la giovane arte locale con artisti di spessore internazionale nell'area grecanica.

Angela Pellicanò _art Charming and determined, Angela lives and works in Reggio Calabria. After travelling the world for ten years, drawing comparisons and exhibiting in galleries and museums, in 2007 she decided to open and manage the Technè contemporary art gallery in Reggio, which presents and supports young artists, and the atelier Technè lab with a group of artists, making a kind of pottery poised the between archetype and contemporary research. For the last ten years she has been responsible for Bovarchè, the event which brings together young local artists and those of international fame within the Grecanic area.

Lorenza Vitali _degustibus Solare e instancabile, Lorenza è giornalista, editrice, organizzatrice dei più prestigiosi eventi italiani nel food, wine e lifestyle. Fiuta come pochi il talento, la qualità e lo stile. Camaleontica, carismatica, è impegnata nella promozione degli chef emergenti d’Italia. Abbiamo un obiettivo, proporre i talenti e i prodotti calabresi nelle migliori vetrine. Lorenza (www.witaly.it) vive a Roma col famoso chef e giornalista enogastronico Luigi Cremona, www.porzionicremona. com.

Lorenza Vitali _food Cheerful and tireless, Lorenza is a journalist, editor, organiser of the most prestigious Italian events in the food, wine and lifestyle sector. She has a great nose for talent, quality, refined and elegant style. Adaptable and charismatic, Lorenza is involved in promoting emerging chefs in Italy. And we have an objective: to present Clabrian talents and products at the best national and international showcases. Lorenza (www.witaly.it) lives in Rome with Luigi Cremona, famous chef and food&wine journalist, www.porzionicremona.com


InvernoWinter11

Alberto Triola _cultura Sembra un designer ma è un direttore di teatro. Conservatore e innovatore. Alberto è come il marchio Made in Italy, lo stile a 360 gradi. Dodici anni al Teatro alla Scala di Milano, di cui 5 accanto al Maestro Riccardo Muti, 5 alla direzione artistica del Teatro Carlo Felice di Genova, è direttore artistico del Festival della Valle d'Itria (36°edizione) e direttore della Scuola dell'Opera Italiana a Bologna. Alberto Triola, milanese, ha 44 anni, è sempre presente nella promozione dei giovani talenti e presenterà in ogni numero di È un giovane artista emergente.

Alberto Triola _culture SHe looks like a designer, but hÈs a director of theatre. Conservative and innovator. Alberto is like the Made in Italy brand, 100% style. After 12 years at the Scala in Milan, five of which working with Maestro Riccardo Muti, 5 as artistic director at the San Carlo Felice theatre in Genoa, he is artistic director of the Festival of Valle d'Itria (36th edition), and director of the Scuola dell'Opera Italiana in Bologna. 44 years old from Milan, Alberto Triola is always available when it comes to promoting young talents and will be presenting a young emerging artist in each È edition.

Cinzia Ferrara _design Creativa, eclettica, è architetto, graphic designer, vicepresidente AIAP (Associazione Italiana Progettisti per la Comunicazione Visiva), docente all’Università di Palermo, caporedattore di PalermoDesign, curatrice di mostre, convegni e seminari. È una donna between, tra culture, confini, pensieri, progetti. In prima linea per un autonomo design mediterraneo, fa parte dell'associazione PAD che ha ideato, insieme a Vanni Pasca, il concorso Design Mediterraneo. Vive e lavora a Palermo.

Cinzia Ferrara _ design Creative, eclectic, architect, graphic designer, vice-president of AIAP (Association Italiana Progettisti per la Comunicazione Visiva), she teaches at the University of Palermo, chief editor of PalermoDesign, curator of exhibitions, conferences and seminars. This is a woman between cultures, frontiers, creative thought, objects and projects. Always at the forefront when it comes to promoting autonomous thought in Mediterranean design, together with Professor Vanni Pesca she set up the Design Mediterraneo competition. She lives and works in Palermo.

Marina Misiti _viaggi Ironica, glamour, easy chic, già giornalista per il Corriere della Sera, fotografa e soprattutto viaggiatrice, Marina Misiti ha quel particolare sguardo sul mondo che la rende unica. Riesce a cogliere, in anteprima, quei fermenti culturali e sociali, che generano la trasformazione dei luoghi. Non per niente è antropologa e travel writer tra le più accreditate in Italia e non solo. Il suo blogzine www.donneconlavaligia.com è stato seguito da migliaia di persone in tutto il mondo e le sue (foto) M.U.P, Mappe Urbane Personali, sono richiestissime per mostre a Londra, Roma, New York. Marina è responsabile del servizio on tour di È lifestyle.

Marina Misiti _ viaggi Ironica, glamour, easy chic, già giornalista per il Corriere della Sera, fotografa e soprattutto viaggiatrice, Marina Misiti ha quel particolare sguardo sul mondo che la rende unica. Riesce a cogliere, in anteprima, quei fermenti culturali e sociali, che generano la trasformazione dei luoghi. Non per niente è antropologa e travel writer tra le più accreditate in Italia e non solo. Il suo blogzine www. donneconlavaligia.com è seguito da migliaia di persone in tutto il mondo e le sue (foto) M.U.P, Mappe Urbane Personali, sono richiestissime per mostre a Londra, Roma, New York. Marina è responsabile del servizio on tour di Èlifestyle.

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Frame

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InvernoWinter11

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Roppongi area- Tokyo, 2009 - Walter Romeo - http://www.flickr.com/photos/videowal/sets


summary FASHION

DESIGN

A Beautiful Mind

Di sole e di azzurro sunny and sky blue

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R.S.V.P.

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Minimal chic

44

L’insostenibile leggerezza dell’essere urbano 56

sommario

EDWARD DE BONO

Seducente wild wild and seductive

Inverno/Winter 11

28

On the luxury

50

Visioni da oscar

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oscar visions

the unbearable lightness of being urban

CULTURE

Mistico domestico mystic domestic

Post factum

EXHIBIT

De.Con.Stru.Ction.

66

70

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Le 4 volte

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InvernoWinter11

HI-TECH

Nonsoloipad

HABITAT

La donna delle stelle

ONTOUR

Wine resort, coccole d’inverno

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Not only IPad

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The lady of the stars

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wine resort, winter cosseting

DEGUSTIBUS

La cucina è femmina

GROOVE

Il collettivo è rock! group rock

dream-like atmospheres

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cookery, the feminine ingredient

Anima e gusto

Atmosfere oniriche

In ogni numero

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DITORIALE

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NETWORK

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FRAME

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MOOD

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AGENDA

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Edward de Bono

Mind A Beautiful Mind di Valeria Bellantoni traduzione Gail Mitchell

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Non è vero che le interviste sono tutte uguali. Ci sono persone che aspetti una vita di incontrare. E poi, quando succede che per un momento i destini si incrocino, resti spiazzato. Dalla disinvoltura con cui in modo assolutamente naturale, le menti eccelse, si rivelino, umanamente straordinarie.

It isn’t true that all interviews are the same. There are people you wait your whole life to meet and then in that moment when your destinies cross, you are caught off guard. In the nonchalant way lofty minds quite naturally reveal themselves to be humanely extraordinary.


InvernoWinter11

Impegnato ai nobel colloquia a Venezia, Edward De Bono, il Busy at the nobel colloquia in Venice, Edward De Bono, the father of creative thinking, put pen to paper and answered my questions. padre mondiale del pensiero creativo, ha preso carta e penna ed And he sent them by fax because he doesn’t use a computer. In ha risposto alle mie domande. E me le ha inviate via fax, perché these pages you’ll find the words of a man who has changed the lui non usa il computer. In queste pagine troverete le parole di way of thinking throughout the world. The man who introduced un uomo che ha cambiato il modo di pensare nel mondo. Che ha and set a value on the concept of creativity. And he brought it into introdotto e dato valore al concetto di creatività. E lo ha portato schools, companies, governments and to life. He was the first to nelle scuole, nelle aziende, nei governi, nella vita. È stato lui il sense how thinking needs to be freed from the vertical rigidity of primo ad avere intuito come il pensiero abbia bisogno di liberarsi logic and to move laterally in order to become innovative. Edward della rigidità verticale della logica e muoversi in modo laterale De Bono is man from the South. He was per diventare innovativo. Edward De Bono born in Malta where, in 2004, he founded è un uomo del Sud. È nato a Malta, dove ha the World Centre for New Thinking, dedifondato, nel 2004, il World Centre for New “la creatività è il piacere cated to spreading creative thinking. For the Thinking, istituzione dedicata alla diffusione più gr ande. è il solo last thirty years he has worked for the most del pensiero creativo. Durante gli ultimi vero valore aggiunto important companies and governments 30 anni ha lavorato per le più importanti dell a vita, capace di in more than 50 countries. He has taught aziende e per i maggiori governi in più di 50 comprendere tutti gli the techniques of thinking to directors of Paesi. Ha insegnato le tecniche di pensiero a altri.” multi-nationals, children and Nobel prize dirigenti di multinazionali, bambini e premi “creativity is the greatest pleasure. winners, besides teaching at Oxford, CamNobel. Oltre ad avere insegnato a Oxford, It is the only real added value to life, capable of encompassing all bridge, London and Harvard. Cambridge, Londra e Harvard. the others.”

Giovanni Agnelli

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Nel 2004 ha vinto il “Prize for Leadership on Business and Economic Thinking”. Ha scritto 67 libri tradotti in 37 lingue. Molti sono diventati libri di testo obbligatori in diverse nazioni. È l’ideatore del Programma CoRT per le scuole, il più utilizzato al mondo per l’insegnamento delle abilità di pensiero. Nel 1989 ha organizzato e presieduto un meeting di Premi Nobel a Seul ed era il top speaker al primo congresso sul pensiero creativo in Cina. Impariamo da lui cosa sia la creatività e usiamola per pensare. Di solito consideriamo stilisti, artisti e designer come “creativi”, ma che cos’è veramente la creatività? E qual è la differenza tra creatività e stile? Creatività vuol dire produrre un’idea davvero originale che abbia un valore. Lo stile è la presentazione di idee esistenti. Che può essere originale ma è separata dalla funzione dell’idea. Si può pitturare un pattino a rotelle di un colore geniale, ma ciò che importa di più è l’idea del pattino. Lo stile può essere una forma di creatività ma ne è una forma debole. I designer hanno bisogno di creatività ma un oggetto di design può essere basato anche solo sulla logica e l’esperienza.

In 2004 he won the “Prize for Leadership on Business and Economic Thinking”. He has written 67 books translated into 37 languages. Many have become compulsory texts in various nations. He created the CoRT programme for schools, the most widely used throughout the for the teaching of thinking skills. In 1989 he organised and presided at a meeting of Nobel prize winners in Seoul in Korea and was the top speaker at the first conference on creative thinking in China. Here we can learn from him what creativity is and how to use it to think in a different way. We usually consider stylists, designers and artists as “creative”. But what is creativity? Creativity is producing something new that has value. Difference for the sake of difference is not creativity but “crazytivity”. Style may be a form of creativity but it is a weak form. Designers need creativity but a design may be based on logic and experience.

How does an idea come about and how is creative thinking developed? An idea may come about through some stimulus or an inspiration. But just waiting for ideas is not enough. With lateral thinking there “la via del par adosso è la are formal and deliberate techniques str a da dell a v er ità . per that can be used directly. These can mettere la realtà alla prova be powerful. One afternoon a workbisogna vederla camminare su shop for a steel company produced una corda tesa. solo quando 21,000 new ideas using just one of le verità si fanno acrobate the techniques of lateral thinking.

potete giudicarne il valore.”

What’s the difference between creativity and style? Creativity is producing a really original idea that has value. Style is the presentation of existing ideas. This presentation may be original but is separate from the function of the idea. You can paint a roller-skate a clever colour but the idea of the skate is what maters most.

“the way of paradoxes is the way of truth. to test reality we must see it on the tightrope. when the verities become acrobats we can judge them.”

oscar wilde

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Come viene concepita un’idea e come si sviluppa il pensiero creativo? Un’idea può nascere attraverso uno stimolo oppure un’ispirazione. Ma aspettare semplicemente le idee non basta. Con il pensiero laterale ci sono tecniche formali e deliberate che possono essere utilizzate direttamente, che possono rivelarsi molto potenti. In un pomeriggio durante un workshop tenuto in un’azienda dell’acciaio sono state proposte 21 mila idee nuove utilizzando solo una delle tecniche del pensiero laterale.

Edward de Bono

You teach people to think creatively and believe that creativity should become a school subject. Why? And what exactly do you teach your students? I believe that “thinking” should became a school subject. This can include creativity but there are many other aspects as well. Research shows that teaching my thinking as a separate subject in


InvernoWinter11

Lei insegna a pensare in modo creativo e sotiene che la creatività debba diventare una materia scolastica, perché? E cosa insegna ai suoi studenti? Credo che pensare dovrebbe diventare materia scolastica. Una disciplina che comprende la creatività insieme a tanti altri aspetti. La ricerca dimostra che insegnando il mio pensiero nelle scuole, come una materia separata, migliora il rendimento in tutte le altre materie dal 30 al 100%. Ci sono strumenti specifici del pensiero che possono essere insegnati e utilizzati. I giovani spesso si trovano in un limbo: scegliere di andare o restare. In entrambi i casi è una sfida. Come potrebbe questa scelta di vita essere orientata dalla creatività? Non è soltanto la creatività che può aiutare, ma anche pensare meglio e sopratutto un migliore pensiero percettivo. Questo può dare un apertura alle alternative ed anche ai modi di ottenere obiettivi diversi. Dopo aver insegnato il mio pensiero a giovani molto violenti, le sentenze di condanna si sono ridotte ad un decimo delle cifre precedenti. Come potrebbe la Calabria, regione obiettivo 1 dell’Europa, investire nella creatività per creare sviluppo? Occorre trattare la creatività in modo serio. Questo significa far nascere un Centro per la Creatività e formare le persone ad insegnare il pensiero laterale nelle scuole, nelle aziende e ai singoli. Buoni auspici ed intenzioni non bastano. Come può un’impresa privata diventare maggiormente competitiva? Attraverso un pensiero migliore e l’innovazione. Spesso le imprese che devono adottare nuove soluzioni invitano i miei formatori. In alcuni casi, il tempo di produzione di soluzioni di 257 giorni, è stato ridotto a 50. Chi ha paura della creatività? La maggior parte della gente ha paura della creatività perché sembra misteriosa e perché c’è sempre qualche rischio quando si adotta un’idea nuova. Non essere creativo è forse più pericoloso – ma non sembra così.

schools increases performance in every other subject by between 30 and 100 percent. There are specific thinking tools that can be taught and used. Young people often waver, uncertain whether to go or stay. In both cases it’s a challenge. How can creativity guide them in their life choices? It is not just creativity that can help but better thinking and especially better perceptual thinking. This can open up alternatives ad also ways of achieving different goals. Teaching my thinking to very violent youngsters decreased the rate of criminal conviction to one tenth of what it had been. How could Calabria, an objective 1 region for Europe, invest in creativity to stimulate development? There is a need to treat creativity seriously. This means setting up a Centre for Creativity and having people trained to teach lateral thinking to schools, to corporations and to individuals. Good wishes and intentions are not enough.

legge di mur phy: “la conclusione è il posto dove ti stufi di pensare” "murphy's law: a conclusion is the place where you got tired of thinking”

arthur bloch

How can a private enterprise become more competitive? Through better thinking and innovation. There are trainers of mine who can be invited to come into a corporation and train my methods. In one case a production time of 2.57 days was reduced to 50 days when my trainers were invited to deal with the problem. Who is afraid of creativity? Most people are afraid of creativity because it seems mysterious and because there is always some risk in using a new idea. In fact there may be much more danger in not being creative – but it does not seem so.

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Secondo lei la politica italiana è creativa? E qual è il politico (nazionale o internazionale) più creativo e perché? Non credo che la politica italiana sia molto creativa. Non conosco abbastanza bene i singoli politici per scegliere il più creativo. In alcuni aspetti Berlusconi ha una personalità creativa. Secondo lei l’impresa italiana è creativa? Il marchio più creativo e perché. L’impresa italiana è bravissima nello stile ma non altrettanto nella creatività. Società come la Piaggio hanno avuto delle idee creative. Internet stimola il pensiero creativo o è una trappola che ci mette tutti in rete? Internet può sembrare creativo perché l’informazione viene condivisa ma questo in sé non stimola nuove idee. Potrebbe invece distrarci dalle nuove idee.

Are Italian politics creative? Who is the most creative politician (Italian or international) and why? I do not think Italian policy is very creative. It do not know individual politicians well enough to choose the most creative. In some ways Berlusconi is personally creative. Is Italian enterprise creative? Which is the most creative brand and why? Italian business is very good at style not so good at creativity. Corporations like Piaggio have ad creative ideas. Does Internet stimulate creative thinking or is it a trap to catch us all in a net? The internet may seem creative because information is shared but this does not by itself stimulate new ideas. In fact it may distract from new ideas.

mini-bio

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Edward de Bono è il fondatore del World Academy of New Thinking™ (WANT), i cui membri sostengono l’esigenza e l’importanza di un nuovo modo di pensare, un “new thinking” che favorisca nuove percezioni e concepisca idee creative e concetti freschi, trovando soluzioni alternative applicabili ad ogni campo del vivere. Nel 1972 ha fondato il Cognitive Research, organizzazione no-profit finalizzata all’insegnamento dello sviluppo della capacità di pensiero creativo nelle scuole. Nel 1988 è stato insignito, a Madrid, del premio First Capire Prize per il suo significativo contributo all’umanità e nel 2004 il Telecom Italia Prize for Leadership on Business and Economic Thinking. Tra le aziende con cui ha lavorato: IBM, Prudential, GM, BT (Gran Bretagna), NTT (Giappone), Nokia (Finlandia), Mondadori (Italia), Total (Francia), Siemens (Germania), Bosch (Germania), Ericsson (Svezia) e molte altre; inoltre, il suo International Creative Forum annovera tra i suoi membri numerose società leader nel settore: IBM, DuPont, Prudential, Nestlé, British Airways, Alcoa, CSR. Attualmente, Edward de Bono è Presidente del Council of Young Enterprise Europe, un’associazione impegnata nella realizzazione di “mini-business” che coinvolge più di un milione e mezzo di giovani in età scolare provenienti da Europa, Russia e Israele. Tra le sue principali pubblicazioni: Sei cappelli per pensare, Rizzoli, 2001; Pensiero Laterale, Rizzoli, 2000; Impara a pensare, Sperling & Kupfer, 1997; Essere Creativi, Il Sole 24 ore, 1996; Io ho ragione, tu hai torto, Sperling & Kupfer, 1992. Professor de Bono established the World Academy of New Thinking™ (WANT) which is an association of those who believe in the need for new thinking and the importance of new thinking. ‘New Thinking’ means new perceptions, fresh alternatives, a change of emphasis and the generation and design of new concepts and ideas. In 1972, he created the Cognitive Research Trust as a charitable organisation devoted to the teaching of thinking in schools. In 1988 he was awarded the first Capire prize in Madrid for a significant contribution to humankind, and in 2004 the Telecom Italia Prize for Leadership on Business and Economic Thinking. He has held faculty appointments at the universities of Oxford, Cambridge, London and Harvard. He is currently the chairman of the Council of Young Enterprise Europe which has a membership of 1,500,000 youngsters across Europe, Israel and Russia who set up mini-businesses while at school. Prof. de Bono’s instruction in thinking has been sought by many organisations: IBM, Prudential, GM, BT (UK), NTT (Japan), Nokia (Finland), Mondadori (Italy), Total (France), Siemens (Germany), Bosch (Germany), Ericsson (Sweden) and many others; besides, his International Creative Forum has among its members many of the leading corporations in the world: IBM, Du Pont, Prudential, Nestlé, British Airways, Alcoa, CSR. SELECTED WORKS: Six Thinking Hats, Penguin (Viking), 2000 (revised); Teach Yourself to Think, Penguin (Viking), 1996; Serious Creativity, Harper Business, reprint edition 1993; I Am Right, You Are Wrong, Penguin (Viking), 1991; Lateral Thinking, Paperback, 1970.

Edward de Bono



fashion TENDENZE

Stella M cC

di Sonia Tiffany Grispo traduzione Giada Pesce

Vitaminici, frizzanti, pop e fluo, sono i colori della primavera-estate 2011 che non accettano compromessi, mezzitoni e sfumature e vanno dritto al monocromo con risultati che colpiscono piacevolmente gli occhi.

Striking pop and fluo colours are set to be a must during S/S 2011. No compromises or hints to different shades and gradations are accepted and these monochromatic hues pleasantly hit the eye.

u ma a Bl

rell a sse

{ Sunny and sky blue }

Rosa animalier sulla p

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Di sole e di AZZURRO


InvernoWinter11

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Tinte predominanti sugli accessori sono il blu e il giallo, che spiccano per il loro legame con i colori di stagione: blu come il mare e il cielo, che colora i sandali stravaganti ed estrosi di Christian Dior, le scarpe leziose di Moschino e quelle esotiche di Prada, caratterizzate da intrecci e tacchi cubani; blu sfumato che si trasforma in azzurro sulle borse di Miu Miu e Burberry Prorsum, in quest’ultimo caso attingendo a riflessi fluorescenti quasi caramellosi. Blu anche per Roberto Cavalli e Chanel, mentre Miu Miu si diverte a giocare con gli effetti di luce delle paillettes, ormai non più relegate alla sera ma adatte al giorno e ai look più casual, trasformando le donne in rock star urbane che brillano di luce non solo propria.

L a b o rs a r o ss o f ra

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at r g ola P

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In line with the season, blue and yellow are going to be the colours dominating over the accessories. Blue like the sea and the sky, which colours Christian Dior’s extravagant and fanciful sandals, Moschino’s pretty shoes and Prada’s Cuban woven high heels. Blue shades off into ultramarine on Miu Miu and Burberry Prorsum’s handbags, with the latter opting for caramel fluorescent reflections. Roberto Cavalli and Chanel go for the blue nuance while Miu Miu has fun playing with tinsel light tricks, which are no longer confined for the evening but can be worn during the day for a casual look, transforming women into urban rock stars who don’t only shine of their own light.

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Giallo come il sole, tonalità accecante e brillante che colora gli stravaganti accessori di Stella McCartney, i gioielli macro e vistosi di Christian Dior, le clutch di Miu Miu. Anche Giuseppe Zanotti cede ai toni fruttati e tinge i suoi sandali di color banana, mentre Miuccia Prada porta in passerella eccentriche pellicce fluorescenti giallo limone con un risultato sbalorditivo. Persino il rigoroso Karl Lagerfeld china il capo alla freschezza dell’estate e propone per la stagione calda morbide clutch nel caratteristico effetto matelassé verniciate di giallo evidenziatore. È una primavera all’insegna della stravaganza, che concede eccentricità senza il rischio di eccessi, puntando tutto su scarpe e borse che si riconfermano gli accessori preferiti dalle donne invitate ad osare anche dal make-up, che si colora di tinte pastello e fluorescenti trasformando la primavera-estate 2011 nella stagione più attesa degli ultimi tempi.

Borsa in rettile Roberto Cavalli

È una primaver a all’insegna del l a s t r avag a nz a , c he concede eccentricità senza il rischio di eccessi... Spring 2011 calls to extravaganza, allowing eccentricity without the risk of exceeding...

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The sunny bright and blinding yellow nuance gives colour to Stella McCartney’s extravagant accessories, Christian Dior’s flashy and macro jewelleries and Miu Miu’s clutches. Giuseppe Zanotti gives in to the fruit hues with his banana colour sandals, while Miuccia Prada brings on the catwalk extravagant lemon yellow fur coats, achieving an astounding response from the public. Even Karl Lagerfeld bows down to summer’s freshness, proposing soft highlighter yellow clutches with a distinctive matelasse effect for the hot season. Spring 2011 calls to extravaganza, allowing eccentricity without the risk of exceeding, especially focusing on shoes and handbags which are once again confirmed to be women’s favourite accessories. Even make-up calls to dare, colouring the seasons with pastel and fluorescent shades and transforming S/S 2011 into one of the most awaited season of all times.


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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LA CASA DEI BAMBINI

SHOPPING FASHION

Bon ton è la parola d'ordine per le collezioni P/E 2011 dedicate ai più piccoli. L'intramontabile bianco e blu caratterizza i look dal gusto più classico, per chi vuole essere sempre impeccabile in ogni occasione. Per chi invece vuole essere trendy come mamma e papà, La Casa dei Bambini propone l'esclusiva collezione Gucci Baby, outfit ultra chic ma con un indiscutibile twist glamour. Bon ton is the theme for the 2011 Spring/Summer kids collections. Timeless and classic blue and white for those who want to be impeccably dressed on every occasion, while for those following in Mum and Dad's trendy footsteps, La Casa dei Bambini proposes the exclusive Gucci Baby collection, ultra chic outfits with an unmistakable touch of glamour.

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1 e 2: Total look in blue&white Armani Junior Blue&white Armani Juniori

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3: Total look Gucci Gucci total look

4: La leziosità della linea Miss Blumarine Precious Miss Blumarine line

5: Molto trendy lo stile Gucci Trendy Gucci Style

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Tutto in vendita da La Casa dei Bambini Corso Garibaldi, 177 - Reggio Calabria - Tel. +39.0965.813254 On sale at La Casa dei Bambini, Corso Garibaldi, 177 - Reggio Calabria - Tel. +39.0965.813254


fashion BEAUTY

{ Wild and seductive }

di Sonia Tiffany Grispo traduzione Gail Mitchell

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Nel make-up come nella moda si attinge dal passato, corsi e ricorsi storici ispirano fashion designer e make up artist e ritornano così i classici della seduzione e dello charme a cui si aggiungono nuovi must influenzati dalle tendenze stagionali.

This winter make-up, like fashion, is drawing from the past, historic cycles and re-cycles inspire fashion designers and make-up artists and so the classics of seduction and charm are back in vogue with a few, new must-haves, influenced by the seasonal trends.

Le palette si arricchiscono di riflessi metallici con un deciso richiamo agli anni Ottanta e Novanta ma avvolti da un allure glamour e moderno, Dior accoglie la tendenza nella sua collezione di smalti Dior Vernis Gris City la cui tonalità portante è il grigio, scelto per celebrare le città di Parigi, Londra e New York. Anche Chanel non rinuncia ai riflessi sulle unghie, puntando però un su un seducente viola che porta il nome di Paradoxal, rendendo affascinante la manicure. Un ritorno al contatto con la natura, alla terra e le sue bellezze viene decantato dalle più grandi maison di bellezza che colorano di marrone, color fango e un delicato talpa ombretti, rossetti e blush che voltano le spalle alle tonalità pop ed eccessive che diverranno protagoniste del make-up della prossima primavera estate.

Colour palettes are enriched by metallic shimmers recalling the 80s and 90s, but enveloped by a modern, glamorous allure. Dior has welcomed the trend with the Dior Vernis Gris City nail polish collection where grey, the basic colour, was chosen to celebrate the cities of Paris, London and New York. Nor does Chanel renounce shimmering nails, but goes for a seductive purple called Paradoxal for a fabulous manicure. It’s back to the earth and the beauties of nature for the biggest beauty Maisons, with browns, mud tones and a delicate mole grey for eye-shadow, lipsticks and blushers, turning their back on the over-the-top pop tones which will be all the rage for the spring/summer season. Burberry has dedicated a whole collec-


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le palette si arricchiscono di riflessi metallici con un deciso richiamo agli anni ottanta e novanta ma avvolti da un allure glamour e moderno. colour palettes are enriched by metallic shimmers recalling the 80s and 90s, but enveloped by a modern, glamorous allure.

1. Ombretto Ultra Violet Dior

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2. Riflessi metallici per l’Eye Shadow Dior 3. Lo smalto grigio urbano Dior

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4. Effetto naturale con il lipstick La Roche Posay 5. Eye shadow della collezione NARS

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6. Sui toni ambrati la palette Dior

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7. Le Vernis Dior 8. Fondotinta effetto invisibile Guerlain

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9. Givenchy Gloss

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Seducente 30

Burberry celebra il suo iconico trench a cui dedica un’intera collezione, inaugurando così la sua prima linea di cosmetici il cui packaging, elegante e ricercato, riproduce la trama dell’inconfondibile check british e include prodotti nelle più svariate tonalità del beige e del marrone. Non fanno eccezione Guerlain e Dior che aggiungono un tocco di oro per impreziosire lo sguardo con ombretti gold, mentre Urban Decay ha pensato ad un mix di tonalità per le donne che amano giocare con contrasti e sfumature per ottenere sguardi magnetici. La Roche Posay dedica i suoi prodotti alle donne attente al maquillage, che auspicano una lunga tenuta ed un risultato ad alta definizione e propone palette che includono un fluido primer per fissare l’ombretto che, anche in questo caso, si declina nei toni del marrone e cioccolato, con accenni di verde per celebrare la tendenza del military style. Tradizionale ma intramontabile il rosso, che rende sensuali ed aggressive le labbra declinandosi nelle sue innumerevoli gradazioni, dal rosso scarlatto a quello etrusco, passando per il bordeaux al cremisi con pigmenti color fragola, come per il lipgloss di Givenchy, per un focus sulle labbra che non ha eguali. Regola fondamentale per chi vuole giocare con la seduzione e scegliere labbra scarlatte è un equilibrio dei toni, che impone una carnagione chiara e senza imperfezioni, quasi effetto nude, da ottenere con fondotinta impalpabili e impercettibili, come il Fond de teint invisible et Fusionelle di Guerlain. Delicata ma seducente, aggressiva ma romantica, la donna dell’inverno 2011 gioca con i contrasti e gli eccessi, ama le sfumature metalliche e concentra i virtuosismi del maquillage sulle zone più importanti del viso, occhi e labbra, ma rigorosamente una zona per volta.

un r itor no a l c on tat to c on la natur a, alla ter r a e le sue bel l e z z e v ie n e decantato dalle più grandi maison di bellezza. it's back to the earth and the beauties of nature for the biggest beauty maisons.

tion to its iconic trench coat, inaugurating its first line of cosmetics in various tones of beige and brown and the elegant, stylish packaging reproduces the unmistakable British check pattern. Guerlain and Dior are no exception to the trend, adding a touch of enhancing gold to eye-shadows, while Urban Decay has thought up a mix of tones for women who love to play with contrasts and hues for magnetic eyes. La Roche Posay dedicates its products to women who want long-lasting make-up with a high-definition finish, proposing a palette which includes a fluid primer to fix eye-shadow that, in this case too, goes in for tones of brown and chocolate, with hints of green to set off the military style now in vogue. Traditional red never goes out of fashion, lips are sensual and aggressive in countless shades, from scarlet to Etruscan red, from burgundy to crimson with strawberry coloured pigments, like the Givenchy lip-gloss for a mouth that will not fail to get noticed. A fundamental rule for those who want to play with seduction by choosing scarlet lips is to balance the tones, it requires a fair and flawless complexion, an almost nude effect, obtained by a very fine, barely visible foundation, like the Fond de Teint invisible et Fusionelle by Guerlain. Delicate but seductive, aggressive but romantic, women in winter 2011 play with contrasts and excesses, they love metallic shimmers and make best use of the virtuosity of maquillage on the most important areas of the face, namely, eyes and lips, but strictly one area at a time.


fashion INCONTRI

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R.S.V.P. di Gaia Branca traduzione Gail Mitchell

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La colazione, per chi ha tempo di farla, è forse uno dei momenti più intimi della giornata. Terra di mezzo fra il risveglio e l’inizio della giornata, fase successiva ai consigli portati dalla notte è l’occasione da non perdere per fare quindi buoni propositi. È anche il momento preferito da Antonio Romano e Francesco Alagna che dell’invito per un caffé e cornetto ne hanno ricavato un brand di successo.

Breakfast, for those who have time, is perhaps one of the most intimate moments of the day. Halfway between waking up and the start of the day, after the sound advice a night’s sleep brings, it’s the chance to put into practice those good intentions. It’s also Antonio Romano and Francesco Alagna’s favourite time of day and they have turned an invitation for coffee and croissant into a successful brand.

COMEFORBREAKFAST, per l’appunto, è il nome del progetto che il duo di giovani e talentuosi creativi ha lanciato nel 2009 in occasione del WHITE, evento collaterale alla settimana della moda milanese. Il trampolino di lancio è stata la pubblicazione, nel settembre dello stesso anno, della loro prima collezione sulle pagine di Vogue Talents. Rigorosamente unisex, no gender, è la t-shirt il biglietto da visita di COMEFORBREAKFAST, magliette dal taglio asimmetrico che si trasformano in tele, opere d’arte dalla vestibilità oversize. Il forte impatto provocatorio della passata collezione, prende vita nelle illustrazioni realizzate da Antonio: sono loro le vere protagoniste, figure surreali al limite fra la magia del sogno e il più tetro degli incubi si stagliano in atmosfere gotiche. Muse inquietanti, come l’opera di De Chirico la loro opera metafisica preferita. Il passo successivo è l’introduzione, nella collezione FW 2010/2011, di ulteriori capi d’abbigliamento di ispirazione street come gli ormai irrinunciabili leggings, pantaloni e felpe dove le stampe stavolta sono interamente dedicate al tema delle fobie. L’unione fa la forza è il caso di dire, perché COMEFORBREAKFAST è l’inizio di una storia di successo nata dall’unione di due grandi professionalità, entrambe originarie del sud. È da Lesina, in provincia di Foggia, che inizia il suo viaggio Antonio Romano, la mente creativa del brand, e da Crotone invece Francesco Alagna l’altra metà del duo. Antonio, a soli 27 anni, vanta nel suo curriculum una laurea al Polimoda di Firenze e una proficua esperienza come illustratore, mentre Francesco, dopo essersi laureato alla Scuola Italiana Design di Padova, ha recentemente conseguito un master in Fashion Buying presso l’Istituto Marangoni di Milano.

COMEFORBREAKFAST is the name of the project this young and talented duo of creative artists set up in 2009 at the WHITE, a side event held at Milan’s fashion week. The launching pad was the publication of their first collection in the pages of Vogue Talents in September 2009. Strictly unisex, the no gender t-shirt is the COMEFORBREAKFAST calling card, asymmetrically cut t-shirts which become canvases, works of art with oversize wearability. The strong provocative impact of their last collection comes to life in Antonio’s illustrations: the real stars are surreal figures bordering between the magic of dreams and the darkest nightmares which stand out in Gothic atmospheres. Disturbing muses, like the painting by De Chirico, their favourite metaphysical work. The next step is the introduction of more street-inspired pieces into their Autumn/Winter 2010/2011 collection, such as the now indispensable leggings, trousers and fleeces, and this time the prints are entirely devoted to phobias. It’s a case of unity is strength, because COMEFORBREAKFAST marks the beginning of a success story which came about from the union of two talented professionals, both from the south of Italy. Antonio Romagna’s journey began in Lesina, in the province of Foggia; he is the creative mind behind the brand, while Francesco Alagna, the other half of the duo, is from Crotone. Only 27, Antonio’s can boast a degree from the Polimoda in Florence on his CV and profitable experience as an illustrator. Francesco, on the other hand, after graduating from the Italian School of Design in Padua, has recently completed a master in Fashion Buying at the Marangoni Institute in Milan. After a long series of appointments, quick phone calls and

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Dopo una lunga serie di appuntamenti, telefonate fugaci e scambio di email, riusciamo finalmente a incontrare Francesco che ci racconta come prende vita una realtà di successo. Molto indaffarato, è lui che cura le vendite con gli stockist, perennemente in viaggio, fa trapelare quasi la timidezza di chi ancora si sorprende nel riscuotere tanto interesse. Cosa sognavi di fare da piccolo? Lo stilista, ma, purtroppo, mi sono reso conto di non avere il talento creativo dei grandi fashion designer. C’è stato un episodio nella tua vita che ti ha fatto pensare di voler lavorare nel mondo della moda?

exchanging e-mails, we finally manage to meet Francesco, who tells us how this success came about. Extremely busy, he is the one who deals with sales with stockists, always travelling, he reveals the shyness typical of someone who is still surprised about arousing so much interest. What did you dream of becoming when you were young? A stylist but, unfortunately, I realised I didn’t have the creative talent of a great designer. Was there any particular episode in your life that made you think you wanted to work in the fashion world? It’s difficult to find just one episode that inspired me to work in this

“comeforbreakfast è un invito che noi facciamo ad essere spontanei e naturali nell’affrontare la vita di tutti i giorni, vivendo la realtà come un sogno.” “comeforbreakfast is an invitation to be spontaneous and natural when facing everyday life, living reality like a dream.”

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È difficile trovare un unico episodio che mi abbia spinto a lavorare in questo ambiente. Io credo molto in chi, come me, ha un’autentica passione per la moda ed ha avuto la costanza e la capacità di trasformarla in lavoro. Come hai iniziato? Qual è stato il tuo percorso di studi? All’inizio ho puntato sull’industrial design, laureandomi alla Scuola Italiana Design di Padova, dove ho conseguito anche un master, sempre nello stesso ambito. Successivamente ho capito che potevo trasformare la moda nella mia professione. Quindi mi sono trasferito a Milano ed ho frequentato un master in Fashion Buying, presso l’Istituto Marangoni. Da lì i primi lavori importanti. Ho iniziato come assistente alle vendite, fino ad arrivare ad occupare la posizione di responsabile commerciale di marchi internazionali. Cosa suggeriresti a chi come te vuole intraprendere questa avventura? Di armarsi di tanta buona volontà perché solo la professionalità paga. Il primo pezzo, accessorio o stilista che ti ha emozionato e perché. Quando ho visto realizzati i primi capi di COMEFORBREAKFAST è stata una grande emozione, perché sai che quel capo è frutto di tanto sacrificio ed è quindi un grande orgoglio per te stesso: vedi ripagati i tuoi sforzi. Qual’è stato il primo pezzo che hai realizzato? Non essendo propriamente un designer non ho mai realizzato pezzi in prima persona, ma collaboro all’ideazione dei capi per la collezione con Antonio Romano, che è il vero creativo dei due. Perché Comeforbreakfast? La colazione è il momento della giornata che preferiamo. È la parte più spontanea e intima che ciascuno di noi vive, il momento che passa dai sogni alla realtà. COMEFORBREAKFAST è un invito che noi facciamo ad essere spontanei e naturali nell’affrontare la vita di tutti i giorni, vivendo la realtà come un sogno. Cosa ispira le vostre collezioni? La voglia di mettersi in gioco, con ironia. Sei minimalista o soffri di horror vacui? Minimalista. Quale stilista ti sarebbe piaciuto essere? Uno stilista in grado di creare un pezzo che liberi l’armadio delle persone da costrizioni inutili. Cosa non deve mai mancare nel guardaroba di una donna? La personalità. E nel tuo? Anche. Com’è la donna dell’inverno 2010-11? È una donna sicura di sé, androgina ma che non rinuncia alla sua femminilità. Quali sono secondo te i pezzi must della stagione? Cappotti e mantelle.

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sector. I really believe in those who, like me, have a genuine passion for fashion and have had the tenacity and skill to turn it into a job. How did you get started? What studies did you do? Initially I aimed at industrial design, graduating from the Italian School of Design in Padua, where I also did a master in the same field. Then I moved to Milan and did a master in Fashion Buying at the Marangoni Institute. From there came the first important jobs. I started out as a sales assistant and was eventually put in charge of international brands. What’s your advice to others like you who want to undertake this adventure? You have to be willing to work hard because only being professional pays off. The first piece, accessory or stylist that excited you and why. When I saw the first COMEFORBREAKFAST garments it was very exciting, because you know that piece is the result of great sacrifice and so you feel very proud of yourself: you see all your efforts rewarded. What’s the first piece you made? Not actually being a designer, I’ve never made the clothes first hand, but I collaborate on the pieces for the collection with Antonio Romano, hÈs the real creative mind of the pair. Why Comeforbreakfast? Breakfast is the moment of the day we like best. It’s the most spontaneous and intimate part each of us experiences, the moment between dream and reality. COMEFORBREAKFAST is an invitation to be spontaneous and natural when facing everyday life, living reality like a dream. What inspires your collections? The desire to put yourself on the line, with irony. Are you a minimalist or do you suffer from a horror of the vacuous? Minimalist. Which stylist would you like to have been? One who can create a garment that liberates peoples wardrobes from pointless constrictions. What should never be missing in a woman’s wardrobe? Personality. And in yours? The same. What’s the woman of Winter 2010-11 like? Confident, androgenous but without renouncing her femininity. What do you think are the season’s must have pieces? Coats and cloaks.


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Antonio Romano

Francesco Alagna

“qua ndo ho v isto realizzati i primi capi di comeforbreakfast è stata una gr ande emozione, perché sa i che quel capo è frutto di tanto sacrificio ed è quindi un grande orgoglio per te stesso.” “ w hen i saw the fir st comeforbreakfast garments it was very exciting, because you know that piece is the result of great sacrifice and so you feel very proud of yourself.”

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di Gaia Branca - traduzione di Gail Mitchell

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A ME GLI OCCHI/GLASSES SUIT

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Stanno bene o stanno male? Meglio con la montatura in acetato o tartaruga? Retrò o glamour? Se avete qualche dubbio su come vi stia un modello di occhiali, adesso vi basta postare una foto su Weloveglasses.com, il nuovo social network interamente dedicato ai glasses addict, e aspettare di leggere i commenti di altri utenti. Diventati anche loro una forma di espressione, nei tempi di social boom, era assolutamente impossibile non pensare di dedicargli uno spazio apposito. Better with acetate or tortoise-shell frames? Retrò or glam? If you have any doubts about whether a certain style of glasses suits you, now all you have to do is send a photo to Weloveglasses.com, the new social network entirely dedicated to glasses addicts, and wait to read comments by other users. Having also become a form of expression in their own right, in the social boom era it was quite unthinkable not to dedicate a space to them.

RIME PER RESISTERE RHYMES TO RESIST Una musica che travalica il senso di semplice intrattenimento, musica che diventa il mezzo per esprimere il dissenso a un sistema. Con questi presupposti è uscito lo scorso 13 gennaio “Resistenza Sonora” il nuovo album dei Kalafro, collettivo sonoro diventato portavoce della lotta contro tutte le mafie. Sa di folk, rap, reggae e si apre a tutti i generi per veicolare meglio il messaggio e arrivare ovunque, partendo dalla Calabria e abbracciando un solo grande Sud. L’album uscito per l’etichetta Relief Records è stato finanziato dal Museo della ‘Ndrangheta. Music which goes beyond the simple idea of entertainment, music which becomes a means to express dissent. This is what lies behind “Resistenza Sonora,” the new album by Kalafro, the band which speaks out in the fight against the Mafia in its various forms. With a mix of folk, rap and reggae, the band opens up to all genres in order to better convey their message and reach any and everywhere, starting from Calabria and embracing one great South. The album, which came out on 13 January on the Relief Records label, was financed by the Museum of the ‘Ndrangheta.

MIGLIORE TRATTORIA D’ITALIA BEST TRATTORIA IN ITALY Taverna Kerkira di Bagnara Calabra è la migliore trattoria secondo la Guida dei Ristoranti de Il Sole 24 Ore 2011. La sua è una cucina di contaminazione in cui i sapori di Corfù si mischiano a quelli della Calabria. Il patron è Fulvio Dato, che dalla mamma, di origine greca, ha ereditato la passione per la buona cucina. In menù potrete trovare una composizione di pesce crudo fatto con pesce locale, farfalle con yogurt, gamberi, spada alla bagnarota. Ottimi i dolci e la cantina ha buone etichette. La taverna Kerkira è stato il primo ristorante recensito da E’lifestyle, nel suo numero di esordio, con un servizio pubblicato nella sezione degustibus dal titolo “A cena da Fulvio”.

E ’ L IDIVENTA F E S UNA T Y TESI E' LIFESTYLE DI LAUREA LE PRENDE IL VOLO E' LIFESTYLE IS NOW A DISSERTATION E’ LIFESTYLE TAKES TO THE AIR Con il titolo E' lifestyle: Eccellenza e Territorio, la mission di E' di diventare portavoce della Calabria che piace è diventata una tesi di laurea. Ne è autrice Adriana Sandicchi, neo specializzata in Product Service System Design presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano durante l'A.A. 2009/ 2010, e relatore il prof. Cabirio Cautela. E' lifestyle secondo l'autrice rappresenta un “progetto di rinnovamento editoriale per cambiare il percepito della regione Calabria, dando voce e ascolto al locale e creando uno strumento di connessione culturale”. Taverna Kerkira in Bagnara Calabra is the best trattoria according to the Guida dei Ristoranti by Il Sole 24 Ore 2011. Its cuisine skilfully mixes the flavours of Corfù and Calabria: owner Fulvio Dato inherited his passion for good cuisine from his mother, who was of Greek origin. On the menu you can find a composition of local raw fish, butterfly pasta with yogurt, prawns, swordfish “bagnarota”- style. There are excellent desserts and a well-stocked wine cellar. The Kerkira taverna was the first restaurant reviewed by E’lifestyle in its debut edition, with an article published in the degustibus section entitled “A cena da Fulvio”.

Entitled E' Lifestyle: Eccellenza e Territorio, E's mission to become the voice of a Calabria that people like is now the subject of a dissertation by Adriana Sandicchi, who graduated in Product Service System Design from the Faculty of Design at Milan Polytechnic during the 2009/2010 academic year. The dissertation was supervised by Prof. Cabirio Cautel. According to the author, E' lifestyle represents a “project of updated, modern publishing to change the perception of the region of Calabria, offering the opportunity to speak and listen on a local level and creating an instrument of cultural connection.”

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InvernoWinter11

MA COME TI VESTI? Quasi sempre bastano pochi, piccoli, accorgimenti per scegliere il look giusto. Mai più senza accessori, mai più senza scarpe con il tacco ma soprattutto mai più con una serie infinita di cose. Se però proprio non riuscite a capire che la calza bianca non va con il mocassino sotto i pantaloni della tuta, potrete studiare dalla prima all’ultima pagina “Ma come ti vesti?” di Enzo Miccio e Carla Gozzi edito da Rizzoli, paladini dello stile e conduttori dell’omonima trasmissione in onda su Real Time. Oltre ai preziosissimi consigli dei due esperti, il manuale presenta una breve storia della moda per poi passare ad una vera e propria scuola di stile illustrata. It’s nearly always a question of one or two little touches and tricks to get the right look. Never again without accessories, never again flat-heeled shoes and, especially, never again an endless series of things. But if you really can’t understand why white socks don’t go with mocassins under track-suit trousers, then you can study from first page to last “Ma come ti vesti?” by champions of style Enzo Miccio and Carla Gozzi, who present the programme with the same name on Real Time TV. Besides invaluable advice from the two experts, the handbook gives a short history of fashion and goes on to present a real illustrated school of style.

TRAVOLTI DALL’ONDA SWEPT AWAY BY THE WAVE

LE RICETTE DI MADDA MADDA’S RECIPES Buone forchette e amanti dello stile home made adesso avete il vostro link di riferimento. Il sito di E’ lifestyle ha infatti da poco inaugurato una sezione interamente dedicata al food e alle ricette genuine: Le ricette di Madda. Con sfiziose e semplici ricette di antipasti, primi, secondi e ovviamente il dolce, la rubrica offre di tutto un po’ per potere realizzare menu completi. Con tre aggiornamenti settimanali, il lunedì, il mercoledì e il venerdì a voi non resta altro che lasciarvi ispirare e mettervi ai fornelli!

Appena messo in rete è diventato subito un tormentone sulla bocca di tutti, un vero e proprio cult. È il video dell’interpretazione di Antonio Albanese, nei panni di Cetto Laqualunque, del celebre brano di Peppe Voltarelli e Il Parto delle Nuvole Pesanti “Onda Calabra”. Il pezzo, prodotto e riarrangiato per l’occasione dalla Banda Osiris, fa parte della colonna sonora del film, uscito il 21 gennaio, “Qualunquemente”. As soon as it came out on the net it everyone was singing this catchy song, which immediately became a cult. It’s the video of Antonio Albanese in the guise of Cetto Laqualunque, and the popular hit by Peppe Voltarelli and Il Parto delle Nuvole Pesanti “Onda Calabra”. Produced and re-arranged by the Banda Osiris, it will be part of the soundtrack of the film “Qualunquemente” which came out on 21 January.

LA RECENSIONE VINCITRICE DEL WORKSHOP LE DONNA REVIEW WINNER OF “LE DONNE” WORKSHOP In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, E’lifestyle ha partecipatao all’inedita iniziativa della Commissione Pari Opportunità di Villa San Giovanni (RC): un workshop, dal titolo Le donna culminato nella competizione di lettura e recensioni tra le classi del triennio delle scuole di Villa. La classe vincitrice, che si è aggiudicata la pubblicazione della recensione sul nostro magazine, è la III E del Liceo Classico “Don Luigi Nostro” diretto dal professore Franco Trecroci. KHALED HOSSEINI, “Mille splendidi soli”, PffiMME edizioni 2007 Sullo sfondo di un Afghanistan martoriato dalla guerra e dall’integralismo, passione, dramma e storia si intrecciano in “Mille splendidi soli”, il secondo romanzo di Khaled Mossemi, che attinge ancora alla realtà del proprio paese per tessere un racconto drammatico e coinvolgente. Le storie di Mariam e Laila, due donne diverse per carattere e destino, si incrociano in un mondo intollerante e violento che vuole privarle di ogni speranza. La vicenda offre uno spaccato verace sulla condizione delle donne afghane, demolisce molti stereotipi occidentali e guarda all’universalità della condizione femminile, spesso in bilico tra sottomissione ed emancipazione. Toccando ogni sfumatura dell’animo umano in un’intensa tavolozza di emozioni, Hosseini attrae il lettore con uno stile efficace e brevi frasi dal ritmo incalzante. Da profondo conoscitore della società afghana, in pochi tratti “dipinge” le sue scene nei particolari essenziali e descrive i personaggi con una narrazione fortemente sensistica e naturalistica.

All you food lovers and fans of things home-made now have your reference link on E’ lifestyle’s new section dedicated to food and tasty recipes: Le ricette di Madda. Simple, fun recipes for starters, pasta and risotto dishes, main courses and, of course, desserts: there’s a bit of everything you need to create complete menus. With three weekly updates, on Mondays, Wednesdays and Fridays, all you have to do is get inspired and start cooking!

On the world day to stop violence against women, E’lifestyle took part in the new initiative by the Commission of Equal Opportunities in Villa San Giovanni (RC): a workshop, entitled “Le Donne” (Women), which culminated in a competition of readings and reviews by schools in Villa. The winning class, whose review has been published in our magazine, is III E from the Liceo Classico “Don Luigi Nostro”, under the guidance of headmaster Franco Trecroci.Review of “A Thousand Splendid Suns” by KHALED HOSSEINI.

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Against a background of an Afghanistan torn by war and integralism, passion, drama and history are interwoven in “A Thousand Splendid Suns”, the second novel by Khaled Hossemi, who once again draws from the reality of his country in this dramatic and gripping tale. The paths of Mariam and Laila, two women with different characters and destinies, cross in an intolerant and violent world which tries to deny them any kind of hope. The story offers a glimpse of the condition of Afghan women, breaking down many Western stereotypes, and looks at the universality of woman’s condition, often precariously balanced between submission and emancipation. Touching on all the nuances of the human soul in an intense palette of emotions, Hosseini appeals to readers with his efficacious style, short sentences and pressing rhythm. Through his profound knowledge of Afghan society, with just a few strokes he can “paint” the essential details of his scenes and describe his characters using a highly sensationalist and naturalist narration.

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InvernoWinter11

Coco Collection Il Coco Palm Bodu Hithi, elegante cinque stelle situato nell’Atollo di Malé Nord, dista 40 minuti di motoscafo da Malé. Lussuoso, ricercato e di straordinaria bellezza, dove sentieri di sabbia si intersecano con le mangrovie e le palme da cocco.

Qua ndo sem plicità e lusso v i ag gi a no insieme, non si può che approdare al Coco Palm Bodu Hithi e al Coco Pa lm Dhuni Kolhu, nat ur a l mente a lle M aldive. Due resort della Coco Collection di proprietà maldiviana, che fanno parte della Small Luxury Hotels. When simplicit y a nd luxury tr av el h a nd in h a nd, they inevitably embark at the Coco Palm Bodu Hithi and Coco Palm Dhuni Kolhu in the Maldives. These two resorts belonging to the Maldivian-owned Coco Collection are members of The Small Luxury Hotels.

Cento ville con piscina privata, tra Island Villas, Water Villas, Escape Water Villas e Club Villas, svettano sotto le palme adagiandosi su una spiaggia corallina o si ergono da palafitte affacciate sull’Oceano. Natura, stile e design coniugano l’elegante modernità delle ville con la tradizione maldiviana. L’esclusivo Club Coco Palm è riservato agli ospiti delle Club Villas, che sono isolate dal resto del Resort per una privacy assoluta. Nella Coco Spa costruita su palafitte, con otto sale a picco sull’acqua, si raggiunge invece l’apice del benessere con trattamenti rilassanti e rigeneranti.

The Coco Palm Bodu Hithi, an elegant five-star resort situated in the North Malé Atoll, is only 40 minutes by motorboat from Malé. Luxurious, sophisticated and of extraordinary beauty, where swathes of sand weave between mangroves and coconut palms.

One hundred deluxe villas with private pool, distributed between Island Villas, Water Villas, Escape Water Villas and Club Villas, stand beneath palms on a coral beach or sit perched on stilts facing the ocean. Nature, class and design unite elegant modernity with traditional Maldivian style. The exclusive Club Coco Palm is reserved for guests of the Club Villas, which are isolated from the rest of the resort for the ultimate in privacy. The luxurious Coco Spa is built on stilts with eight rooms perched over the water. Here you can reach the peak of wellbeing with relaxing and regenerating treatments.

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Una succulenta selezione di piatti per la cucina dal taglio internazionale è messa a punto per i palati più raffinati. Il ristorante Air propone una cucina fusion, Aqua offre piatti di pesce innovativi, Breeze è il barbecue direttamente sulla spiaggia, il ristorante giapponese The Stars inoltre è riservato agli ospiti del club. Al Latitude Bar si sorseggiano favolosi cocktail a piedi nudi sulla sabbia. Una piscina d’acqua dolce senza fine, un centro per sport acquatici che rilascia brevetti PADI, immersioni, snorkelling, sci d’acqua e windsurf, campo da tennis, centro fitness, picnic su un’isola deserta, pesca all’alba e barbecue su un banco di sabbia completano la gamma dei servizi. Per chi è alla ricerca di una vacanza che dia la sensazione di splendido isolamento e al tempo stesso unisca un’ospitalità di lusso, il Coco Palm Dhuni Kolhu, nell’atollo di Baa, è il luogo ideale, raggiungibile in mezz’ora di volo da Malé con sabbia candida e palme su una laguna turchese con spettacolare barriera corallina. Le confortevoli Beach Villas e Deluxe Villas, tra tronchi di palme da cocco, pandani, bambù e viti tropicali sono ispirate all’ambiente circostante e progettate con sensibilità ecologica; un paradiso del silenzio dove ci si sposta rigorosamente a piedi. Le Lagoon Villas sembrano invece galleggiare sull’acqua cristallina.

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il coco palm bodu hithi è situato su un’isola privata di str aordinaria bellezza. realizzato secondo i più avanzati criteri dell’ospitalità di lusso. the coco palm bodu hithi is located on a private island of extraordinary beauty. built according to the latest standard of hospitality and luxury.

A succulent selection of dishes based on international cuisine is prepared to stimulate the most discerning of palates: Air restaurant serves dishes inspired by fusion cuisine, Aqua offers innovative fish dishes, Breeze proposes barbecue on the beach, Tsuki for Japanese food and The Stars, reserved for Club guests. An infinity fresh water pool, a sport centre that issues PADI diving certifications, snorkelling, water skiing, windsurfing, tennis court, fitness centre, picnic on a deserted island or sand bank and sunset fishing add to the services. The Coco Palm Dhuni Kolhu is instead the perfect resort for those in search of a holiday that provides a sensation of splendid isolation and at the same time unites luxury hospitality, excellent food, high class activities and attention to wellbeing. Just 30 minutes flight from Malé, it offers white sandy beaches and palms overlooking a turquoise lagoon in the Baa atoll and is surrounded by a spectacular coral reef. The comfortable Beach Villas and Deluxe Villas, among coconut palm trees, screw pines, bamboo and tropical vines, were inspired by the surrounding environment and designed according to ecologically-responsible


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InvernoWinter11

Coco Spa

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Escape Water Villa


Island Villa

Esclusività anche per i tre ristoranti, di cui uno con cucina a vista, i due bar e la Coco Spa. Per gli amanti della natura, Uniquely Coco offre un’emozionante notte su un’isola deserta. Quest’avventura ha inizio al tramonto: una piccola barca conduce sull’isola Embudhoo, a circa 10 minuti dal resort. Qui si assapora un gustoso barbecue all’aperto, prima di trascorrere la notte in un capanno in bambù. Il mattino dopo, viene servita la prima colazione sulla spiaggia e si ritorna al resort. www.cocopalm.com Per info in Italia: Confini Viaggi + 39 0965 817044

principles. It is a silent paradise, where being barefoot is the only way to move around.The luxurious Lagoon Villas are suspended over the crystal-clear water. An exclusive atmosphere is achieved in the resort’s three restaurants – one of which features a visible kitchen – two bars and the Coco Spa. For lovers of nature, Uniquely Coco offers the exciting experience of a night on a deserted island. This adventure begins at sunset with a 10 minute trip in a small boat to the island of Embudhoo. A tasty barbecue is served before spending the night in a Maldivian-style bamboo hut. Breakfast arrives in the morning and you are taken back to the resort. www.cocopalm.com

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Coco Spa

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Beach


inverno/winter11

design

Minimal chic

On the luxury L’insostenibile leggerezza dell’essere urbano The unbearable lightness of being urban Visioni da Oscar Oscar visions


living

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Minimalchic

di Consolato Alampi traduzione Gail Mitchell foto di Alessandro Azzarà

La prima sensazione è quella di poter toccare le luci dello Stretto con le dita. È un’illusione. Ma camminare all’interno di questa casa è un po’ come passeggiare su una nave da crociera. Tutto il percorso è infatti segnato dalla vista del mare che irrompe nell’ambiente con le sue luci e i suoi colori.

Your first impression is that you can almost reach out and touch the lights of the Strait. It’s only an illusion, but walking through this house is a bit like strolling around a cruise ship. Every step is marked by a view of the sea which bursts into the apartment with its lights and colours.


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Una scenografia dinamica che dà movimento al bianco assoluto, dominante sugli interni dallo stile sobrio e moderno. Circondata da un giardino dalla vegetazione rigogliosa, con alberi da frutto e palme, questa casa, posta al secondo piano di un palazzo della zona nord di Reggio Calabria, è di proprietà di una giovane coppia di professionisti reggini. Lei ha un gusto raffinato con una predisposizione per il design contemporaneo. Appassionata di moda, ha inserito un elemento glamour alla Sex and the City: una stanza esclusiva per le scarpe, con espositori di rovere realizzati su disegno. Ogni paio è illuminato a led, come negli scaffali degli show room. Lui è un giovane professionista che nell’ambiente della casa ha ricercato prevalentemente spazi per il relax. Ampia e luminosa, tutta bianca con i pavimenti in parquet di rovere, la casa si caratterizza per la coerenza

L’ambiente è elegante con un tocco glamour. Espressione del gusto r affinato dei giovani proprietari e dell a indov inata c o m p o si z i o n e architettonica della progettazione. The space is elegant with a touch

A dynamic set that of glamour. Expression of the gives movement to refined taste of its young owners the stark white which and the clever architectur al dominates the simple, design. modern interiors. Surrounded by a lush garden of fruit trees and palms, this second-storey apartment in the north of Reggio Calabria is owned by a couple of young professionals from the city. She has refined taste with a penchant for contemporary design. Fashion mad, she has added a glamorous Sex and the City touch: one room only for shoes with bespoke display cases in oak. Each pair is lit by led, like the shelves in a show room. His spaces have mainly been created

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C uci n

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Il soffitto del bagno degli ospiti

della composizione, resa originale dalla prewith relaxation in mind. Spacious and full Camminare all’interof light, all white with oak parquet floors, the senza di elementi particolari che enfatizzano il no di questa casa è un apartment is characterised by the coherence carattere minimale e moderno di ogni stanza. po’ come passeggiare su of its composition, made original by details Varcando l’ingresso si nota subito l’ampiezza una nave da crociera. which emphasise the minimal and moddegli spazi caratterizzati dalla pavimentazione ern style of each room. From the entrance in lunghi listoni di rovere naturale e da grandi Walking through this house is a bit like strolling around a you immediately notice the spaciousness of finestre di oltre quattro metri di larghezza. Il cruise ship. the rooms, characterised by long boards of living è un unico ambiente diviso, idealmente, natural oak for the parquet floor and large nella zona conversazione e in un piccolo angolo windows more than four metres wide. The living room is one studio, con uno scrittoio in rovere nero. Protagonista è l’ampio large space divided into a conversation area and a small study divano circolare girevole, di Antonio Citterio per Maxalto, a cui sono corner with a black desk in oak. The main feature in this room stare abbinate due poltroncine girevoli della stessa linea e dei tavois the large circular swivel sofa by Antonio Citterio for Maxalto, lini da caffè in massello di rovere nero. Un contenitore per impianti with two matching swivel armchairs and black coffee tables in grigio laccato caratterizza la zona televisione completata da con un solid oak. The TV is incorporated in a grey lacquer container grande divano a elle. Dalla zona living, si arriva al pranzo e alla cucina and a large L-shaped sofa completes the space. From the living da un piccolo disimpegno, con luci incassate al pavimento e conteniarea a small corridor with lights set into the floor and foldaway tori a scomparsa sulle pareti. La zona pranzo è molto elegante, imprestorage space along the walls leads into the dining room and ziosita da un grande tavolo quadrato illuminato da un lampadario in kitchen. The dining area is very elegant, enriched by a large ceramica fatto a mano. Pochi, indovinati, elementi arredano questo square table illuminated by a hand-made ceramic lampshade. ambiente minimal chic: un contenitore a parete sospeso pitturato a Few, well-chosen elements decorate this minimal chic space: a mano e la scultura in filo di ferro di Sciortino. La cucina è grande, hand-painted, hanging wall container and a wire sculpture by moderna, bianca, senza pensili, con una grande parete contenitore Sciortino. che nasconde parte degli elettrodomestici e una zona cottura a isola, The kitchen is large, modern and white, without wall cupboards, il cui piano ad induzione è illuminato dalla cappa in corian. Una nota but with a large wall container that hides some of the kitchen glamour caratterizza l’ambiente: la parete in mosaico tagliato a mano appliances and an island with oven and hob illuminated by iridescente illuminato da una luce a scomparsa. La cucina ha un ruolo a corian hood. The irridescent hand-cut mosaic wall, lit by a fondamentale nella vita dei proprietari. A loro piace molto cimentarsi retractable light, adds a touch of glamour The kitchen plays a nella realizzazione di ricette della tradizione, da gustare in compafundamental role in the lives of its owners. They love trying out gnia di amici, magari in modo più easy nella stessa cucina, dove da un traditional recipes to enjoy with their friends, often eating in the bellissimo tavolo da pranzo si può cenare ammirando un panorama kitchen where the breathtaking view can be admired from the mozzafiato. La stessa scenografia incornicia la camera da letto. Elebeautiful table. The same scene is framed in the bedroom. Elegante e originale nella sua composizione, si caratterizza per il letto e gant and original, the bed and armchair are in saddle-stitched la poltroncina in velluto impunturato con cuciture a sella di cavallo, e velvet, and the colourful chest of drawers is by Established & una colorata cassettiera di Established & Sons. Ricercato e raffinato, Sons. The ceiling mosaic in the stylish guest bathroom is peril bagno degli ospiti, si impone nel ricordo della casa per il pregio sonalised by a thought and makes a lasting impression of this conferito da un mosaico a soffitto personalizzato con un pensiero. home.

living


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da La stanza

pranzo con

tavolo qua

d rato L'ingresso sul living

La zona living

La camera da letto con affaccio sullo Stretto

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Comandè Immobiliare è un’agenzia seria, giovane, dinamica, costantemente aggiornata su tutto ciò che riguarda gli immobili: aspetti fiscali, valutazioni (gratuite), assistenza tecnico-logistica e finanziaria in convenzione con le migliori banche e con le primarie società finanziarie. L’agenzia è nata nel 1996 per iniziativa di Domenico Comandè, esperto del settore, ed è associata alla FIAIP. L’agenzia offre ai clienti anche un prestigioso portafoglio in esclusive località turistiche calabresi e siciliane, in particolare nel paradiso naturale delle Isole Eolie. La Comandè è apparsa quale unica agenzia di riferimento in uno speciale sulle potenzialità turistiche e le trattative immobiliari a Reggio Calabria e provincia sul Financial Times nel marzo 2008. Corso Garibaldi 136/a - 89125 Reggio Calabria Tel/fax +39 0965 811228 www.comandeimmobiliare.it info@comandeimmobiliare.it

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Comandè Immobiliare is a young, dynamic and serious estate agent's, up-to-date on everything involving real estate: fiscal matters, evaluations (free of charge), technical-logistical assistance and financing through the best banks and financing companies. Set up in 1996 by Domenico Comandè, an expert in this sector and member of the FIAIP, the agency offers clients a prestigious portfolio of exclusive tourist resorts in Calabria and Sicily, in particular the Eolian islands. It is the only agency to have been mentioned in an article in the Financial Times (March 2008) about the potential for tourism in Calabria and its province.

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Oltre

la materia { More than just raw material }

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Nella zona industriale di Lamezia Terme, il marchio ARPAIA è l’espressione della Calabria che, con grande impegno e continua evoluzione tecnologica, raggiunge e supera i confini nazionali. Si specializza nella distribuzione di bottiglie e vasi standard, esclusivi o personalizzati per l’imbottigliamento di vino, acque, olio e distillati. Un personale qualificato segue ogni singolo cliente per soddisfarlo al meglio.

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Situated in the industrial area of Lamezia Terme, the ARPAIA brand represents the Calabria which, with effort and continuous technological evolution, goes beyond national borders. It specialises in the distribution of standard bottles and jars, exclusive or personalised, for bottling wine, oil and distillates.


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A capo dell’azienda, un imprenditore acuto e dinamico che, per garantire ai suoi clienti un elevato standard qualitativo a prezzi competitivi, collabora quotidianamente con le maggiori vetrerie italiane ed estere tra cui SaintGobain e Owens-Illinois . Un settore particolare, spiega il titolare, in cui gli equilibri spesso vengono dettati dalla scarsa produzione di vetro; per cui la tempistica della produzione non sempre assicura il giusto approvvigionamento. Mi piacerebbe pensare ad una Calabria ancora più produttiva, che riuscisse ad invertire il senso di marcia, producendo quello che a fatica importiamo e nello stesso tempo inducendo il mercato globale ad un contenimento dei costi. In questo quadro poi bisogna tener conto dell’impatto ambientale e la nostra azienda ha già in programma soluzioni innovative legate al problema. Noi consigliamo sempre di scegliere il vetro come soluzione di emballage perché il vetro è riciclabile al 100% e all’infinito, è materiale nobile ed ecologico per eccellenza ed è, senza dubbio, il materiale del futuro vista la sua infinita plasmabilità. Francesco Arpaia SRL - Zona Ind.le “ex SIR”Lamezia Terme CZ Tel +39 0968 209020/209634 - www.arpaiasrl.it

The qualified staff follow each individual to satisfy their requests and the company is led by a shrewd, dynamic entrepreneur who, in order to guarantee his clients a high standard of quality and competitive prices, works on a daily basis with major Italian and foreign glass-makers, including SaintGobain and Owens-Illinois. It's a strange sector, the company's owner explains, where balances are often dictated by a limited production, so that its timing does not always ensure the right supply. I would like to think of a Calabria which is even more productive, one that could change direction and produce what we import with difficulty and, at the same time, force the global market to contain its costs. Within this framework we must also bear the environmental impact in mind and our company has come up with some innovative solutions. We always advise customers to choose containers made of glass as it is100% recyclable and can be recycled infinitely, it is ecological and, given its infinite malleability is undoubtedly the material of the future.

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design GIOIELLO

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On the luxury


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di Donatella Perrone traduzione Gail Mitchell

Appena 31 anni e un brand di successo da portare avanti, Jacov Joshach è la firma di JJewels Milano, marchio prestigioso di gioielli frutto di un'alchemica combinazione di grinta, voglia di fare, tradizioni eccellenti e tutto lo squisito bagaglio proprio del made in Italy.

Jacov Joshach is just 31 and already the name behind the successful brand of JJewels Milano, prestigious jewellery fruit of an alchemy of drive, desire to succeed, fine traditions and the exquisite quality that comes with made in Italy.

D’altronde trascorrere un’infanzia tra i gioielli non può non regalare un punto di vista diverso, fatto di magia preziosa e scintillante, da tradurre, una volta adulti, in un design unico e ricercato. È andata così per Jacov Joshach, che il mestiere l’ha imparato a fianco di papà David, fondatore di Blue White Group, la corporate di cui fa parte anche JJewels Milano. Lo abbiamo incontrato e abbiamo compreso come si fa a fare di ogni donna una star.

Let’s face it, spending your childhood surrounded by jewels is bound to give you a different point of view, made up of precious sparkling magic to be translated, as an adult, into unique and stylish design. And that’s what happened to Jacov Joshach, who learned his craft at the side of his father David, founder of the Blue White Group, the corporate to which JJewels also belongs. We met him and discovered how to turn every woman into a star.

Jacov Joshach, italiano di nascita ma con un nome che rivela origini lontane, quanto incidono le origini della famiglia sul tuo design. Sono nato a Milano da genitori israeliani, ma fin da subito sono stato introdotto in una dimensione cosmopolita, frequentando fin dall’asilo la “International School of Milan”, così ho capito che l’internazionalità è un valore aggiunto in tutto e per tutto, perfino nel mio design, che nasce da una combinazione di forme e colori orientali con un pizzico di modernità e di praticità decisamente più occidentali.

Jacov Joshach, Italian by birth, but with a name that reveals far-away origins. How much do your family’s origins influence your design? My parents are Israeli and I was born in Milan. I attended the International School of Milan starting from kindergarten and was immediately introduced into a cosmopolitan dimension. That’s how I understood that being international adds value to everything, even to my design, which is created from a combination of Oriental forms and colours with a modern, practical touch that is definitely more Western.

Bracciale collezione Milano

Collana collezione51Kage

Anello collezione Cleopatra


Oorecchini collezione Milano

La collezione JJewels Milano

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Dove trovi l’ispirazione? Per le mie collezioni dalle forme della natura, ma anche dall’arte e dall’architettura.

Where does your inspiration come from? For my collections from shapes in nature, but also from art and architecture.

Da che cosa parti quando inizi a lavorare ad una collezione? Dipende, posso partire da un taglio di pietra particolare, ma anche prendere spunto da qualcosa che mi ha particolarmente colpito, o da un volume che voglio ricreare in un gioiello.

At the outset of creating a collection, what do you start from? It depends on my inspiration. I can start from the particular way a stone is cut, but also from something which has caught my attention, or from a volume I wish to recreate in a jewel.

Che cosa non può assolutamente mancare al gioiello per essere perfetto? L’estrema cura nella realizzazione e in ogni singolo particolare. Ogni gioiello che produco deve essere una “piccola opera d’arte”.

To make a jewel perfect, what must never be missing? Great care in the making and in every single detail. Each jewel must be a “small work of art.”

Bracciale JJewels Milano

design


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Orecchini Milano

Opere d’arte rese ancora più pregiate dai materiali, quali sono quelli che preferisci? Sicuramente i brillanti, accostati all’oro e alle perle o ai semipreziosi.

Works of art made even more precious by the materials used, which do you prefer? Definitely diamonds, used with gold and pearls or semiprecious stones.

Il mondo ha appena attraversato una crisi economica globale, molti designer hanno ridimensionato il proprio lavoro in funzione della nuova realtà economica e sociale, come si possono far coincidere le esigenze di mercato con il design e la gioielleria di lusso? È molto difficile. Quello che cerco di fare è rimanere ben concentrato sulla parte creativa e continuare a sviluppare concetti, che possono poi essere adoperati e realizzati in oggetti di varie fasce prezzo. Nell’ultimo periodo mi sono sbizzarrito soprattutto con prodotti di fascia più bassa, mantenendo per gli oggetti più importanti un richiamo più classico e decisamente più commerciabile.

The world has just been through a global economic crisis. Many designers have down-sized their work on the basis of the new economic and social reality. How can you make the market’s needs coincide with design and luxury jewellery? It’s very difficult. What I’m trying to do is stay focussed on the creative part and continue to develop concepts that can be adopted and realised for objects in various price ranges. Lately I’ve gone mad in the creative field, especially with objects in the lower price range, keeping a more classic and more marketable touch for more important jewels.

Un tempo un gioiello era un investimento, uno status symbol, un bene da tramandare ai figli. Oggi è anche e soprattutto un sofisticato oggetto di design. Come si inquadrano le tue collezioni così preziose in questo nuovo contesto? Le mie collezioni rivisitano i canoni classici della gioielleria in una chiave più fresca e attuale, ma nello stesso tempo non

Once a jewel was an investment, a status symbol, an asset to be handed down to offspring. Today it is also, and above all, a sophisticated object of design. How do your precious collections fit into this new context? My collections recall the classic canons of jewellery in a new, more up-to-date way, however, they are not subject to trends because they aim to keep on pleasing over time. An elegant design is a fundamen-

Collana linea Nuvole

Anello JJewels

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Anello JJewels


ALLA RICERCA DEL SUCCESSO “Fare tanta ricerca, viaggiare il più possibile e trovare delle persone fidate con le quali collaborare”. Questa è la ricetta del successo secondo Jacov Joshach, che a chi è alle prese con i primi faticosi passi alla ricerca di uno spazio personale nel mondo prezioso della gioielleria suggerisce anche di puntare molto su doti come pazienza e “self-esteem”. Anche muoversi da soli non è consigliabile, è infatti necessario interagire con dei partners validi per seguire al meglio tutti i passaggi necessari che, partendo dalla creatività, arrivano fino alla commerciabilità del prodotto. Orecchini JJewels

La collezione JJewels Milano

sono soggette alle mode perché puntano a piacere sempre nel tempo. Un design ricercato è un valore aggiunto fondamentale, per rendere le mie collezioni sempre diverse e riconoscibili rispetto a quelle di tutti gli altri brand. Il giovane designer Jacov Joshach

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IN SEARCH OF SUCCESS “Doing a lot of research, travelling as much as possible and finding the right people to work with”. That’s Jacov Joshach’s recipe for success, he also advises all those who are taking their first difficult steps trying to find their own space in the precious world of jewellery to count on invaluable qualities, such as patience and self-esteem. Going it alone is not a good idea, it’s necessary to interact with good and reliable partners to best pursue the necessary passages, starting from creativity, and arriving as far as marketing the product.

design

Parliamo di donne, tutti i designer hanno una musa a cui ispirarsi, la tua? Una donna elegante, e sicura di sé, che ama valorizzarsi e farsi notare con un gioiello dal design ricercato e che non segue le mode del momento. C’e una donna dello star system in particolare che vorresti vedere addosso le tue creazioni? No, le mie creazioni puntano a far sentire ogni donna che le indossi come una star. E con gioielli così eleganti e senza tempo nonostante la modernità delle linee, sentirsi una diva da red carpet per una donna non è poi così difficile.

tal added value, to make my collections always different and distinguishable from all the other brands. Let’s talk about women, all designers have an inspirational muse. Who’s yours? An elegant, confident woman who loves to make the most of herself and be noticed by wearing a stylish design jewel, and one who doesn’t follow passing trends. Is there a woman in the star system you would particularly like to see wearing your creations? No, my creations aim to make every woman who wears them feel like a star. And, despite their modern lines, with jewels so elegant and timeless it’s not hard for any woman to feel like a red carpet diva.


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design ARCHISOSTENIBILE

leggerezza

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L’insostenibile leggerezza dell’essere urbano { The unbearable lightness of being urban } di Valeria Bellantoni traduzione Gail Mitchell

Archisostenibile ha riunito le due anime progettuali del famoso lungomare di Reggio Calabria, i professori Alessandro Anselmi e Giuseppe Imbesi, scelti per valutare le proposte dei cinquantaquattro futuri architetti della terza edizione del workshop nazionale Archisostenibile, idee e progetti per la riqualificazione energetico-ambientale della città, promosso dall’Università Mediterranea.

Archisostenibile has re-united the two minds behinds the famous Lungomare project of Reggio Calabria, professors Alessandro Anselmi and Giuseppe Imbesi, to evaluate the proposals of fifty-four future architects in the third edition of the national workshop Archisostenibile, idee e progetti per la riqualificazione energetico-ambientale della città (ideas and projects for energy-environmental re-qualification of the city), promoted by the Università Mediterranea.

Due mostri sacri dell’urbanistica hanno premiato un’idea di cambiamento del Viale Calabria, arteria importante del cuore di Reggio. Una sfida tra competitors emergenti, provenienti da tutt’Italia, suddivisi in gruppi di studio, su progetti di riqualificazione urbana con proposte mirate alla qualità e alla sostenibilità ambientale. Per la prima volta, il workshop, che nelle due precedenti edizioni era stato dedicato alla facoltà e poi alla cittadella universitaria, si è aperto al territorio. Raccogliendo la collaborazione attiva delle istituzioni che hanno apprezzato il contributo delle idee innovative dei giovani nella prospettiva di ridisegnare i contesti urbani. Incontriamo la responsabile del progetto, Maria Teresa Lucarelli, vice preside della facoltà di Architettura, docente di Tecnologia dell’Architettura, presidente della Commissione Progetto per la Qualità e Sostenibilità da cui ha preso piede Archisostenibile. “L’obiettivo del workshop, sin dalla prima edizione, è stato quello di creare interesse sugli aspetti della sostenibilità ambientale: il risparmio energetico, dell’acqua, dei rifiuti, sono aspetti di grandissima attualità che meritano maggiore attenzione nella programmazione accademica – ci spiega la Lucarelli - Alla base del

Two mythical figures of urban planning have given the prize to an idea for changing Viale Calabria, a major thoroughfare in the heart of Reggio. A challenge among up-and-coming competitors from all over Italy, who were divided into study groups on projects for urban re-qualification, aimed at quality and environmental sustainability. For the first time the workshop, which in the two previous editions was dedicated to the faculty and then to the university citadel, has opened up to the territory. The institutions have actively collaborated, appreciating the innovative ideas of the young architects in the perspective of re-designing urban contexts. We meet the person in charge of the project, Maria Teresa Lucarelli, deputy dean of the faculty of architecture, lecturer in Technology of Architecture, Chairperson of the Project Committee for Quality and Sustainability from which Archisostenibile was formed. “From the first edition the aim of the workshop was to create interest in environmental sustainability: energy saving - of water, tides, waste, is extremely important today and deserves greater attention in academic programming,” Professor Lucarelli

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© Giovanni Gattuso

Il rettore Giovannini con la professoressa Maria Teresa Lucarelli © Giovanni Gattuso

Onda su Onda, il primo premio

DESTINAZIONE BIENNALE DI VENEZIA I progetti premiati del workshop Archisostenibile sono stati presentati alla Biennale di Venezia 2010, People meet in Architecture, in occasione del Colloquio su Spazio e Società promosso dalla facoltà di Architettura della Mediterranea. Scenografia dell’incontro una videoinstallazione curata dalla studentessa Serena Di Guida che coinvolge studenti di più sedi universitari. Nel corso dell’incontro è stato presentato un instant book sul tema, pubblicato a cura di Concetta Fallanca, che raccoglie circa cento memorie di docenti della Facoltà appartenenti a differenti ambiti disciplinari.

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DESTINATION VENICE BIENNIAL The award-winning projects by the Archisostenibile workshop were presented at the 2010 Venice Biennial. People meet in Architecture at the Spazio e Società meeting was promoted by the Faculty of Architecture of the Università Mediterranea. The set was a video-installation, overseen by student Serena Di Guida, involving students from various universities. During the meeting an instant book on this theme was presented, edited by Concetta Fallanca. It is a collection of about a hundred memoirs of lecturers in various subjects who teach in the Faculty.

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Archisostenibile

nostro impegno c’è il tentativo di lavorare sulle indicazioni della carta di Lipsia, che segna le linee guida per la sostenibilità, con idee e progetti per la nuova qualità della città contemporanea”. “In sette giorni di lavoro complessivo, tra laboratori, sopralluoghi e incontri, i risultati sono stati di ottimo livello. I progetti presentati contengono proposte utilizzabili”. Il primo premio è andato a Onda su Onda di Giuseppe Francone, Vincenzo Mirabella e Davide Scrofani. Hanno vinto quasi all’unanimità. Per la maturità complessiva. “Per la naturale predisposizione alla progettazione che hanno dimostrato anche con una presentazione grafica moderna e particolare. Sono riusciti a rappresentare, in sole tre tavole, la sintesi di un’idea innovativa con un approccio creativo al problema della viabilità nella zona

explains. “Our commitment is based on working according to the Leipzig charter guidelines for sustainability, with ideas and projects for new quality in the contemporary city.” “Seven days of work, including laboratories, inspections and meetings, have produced excellent results. The projects presented contain extremely useful proposals.” First prize went to Onda su Onda (Wave on Wave), by Giuseppe Francone, Vincenzo Mirabella and Davide Scorfani. They won almost unanimously. For their overall maturity. “For the natural predisposition to planning they showed, also with an unusual and modern graphic presentation. With just three tables they succeeded in representing the synthesis of an innovative idea with a creative approach to the problem of


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del ponte di Sant’Anna, elaborando una sorta di rampa a forma di onda”. Una menzione speciale è andata al progetto Stralci Urbani premiato dall’Atam (Azienda Trasporti per l’Area Metropolitana di Reggio Calabria). Il progetto propone una nuova visione dell’area del nuovo parco Atam di Largo Botteghelle, ne abbatte le barriere fisiche e rende più funzionale l’area complessiva. “Un’operazione ardita ma molto interessante che ridisegna il parco, destinandone gli spazi ad aree ludiche e sportive. La strada ad alta percorrenza, senza un polo di attrazione, rischia di diventare solo uno spaccato tra due parti”. La professoressa Lucarelli è fiorentina ma insegna a Reggio dall’88. “Reggio è baciata dalla natura, aveva dato buoni segnali di sensibilità nei confronti del tema ambientale, ma poi si è addormentata sugli allori. Essendo una città di mare, molto ventilata, con grosse dispersioni, vive l’illusione di non subire il problema dell’ambiente. Ma è un’illusione. In realtà è necessaria una maggiore coscienza”. E per una migliore vivibilità la sua ricetta è quella di “creare un sistema intermodale di trasporti interni che consenta di parcheggiare la macchina in un punto e muoversi a piedi. E cambiare mentalità, perché decoro e riqualificazione del patrimonio edilizio nascono dalla percezione della città come un bene collettivo”.

traffic in the area around the Sant’Anna bridge, designing a kind of wave-shaped ramp.” Special mention went to the Stralci Urbani project which won a prize from the Atam transport company of Reggio Calabria. The project proposes a new vision of the new Atam park in Largo Botteghelle, knocking down physical barriers and making the whole area more functional. “A bold but very interesting operation which redesigns the park, with play and sports areas. Without a pole of attraction, this busy road risks becoming merely a division between two parts.” Professor Lucarelli is from Florence but has been teaching in Reggio since 1988. “Reggio is blessed by nature, it had begun to show positive signs of sensitivity towards the environment, but then it fell asleep on its laurels. As a seaside town, in a windy area, with a high level of dispersal, people are under the illusion that that they are not affected by environmental problems. But this is an illusion. And greater awareness is necessary.” Her recipe for better liveablity is to “create an intermodal system of internal transport which would allow us to park our cars in one place and then move on foot. And to change our mentality, because the dignity and re-qualification of our architectural heritage comes from the perception that the city belongs to everybody.”

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AL FOYER Alla manifestazione di chiusura del workshop al Foyer del Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, sono intervenuti Giuseppe Raffa, Sindaco ff di Reggio Calabria; Massimo Giovannini, Rettore Università Mediterranea; Demetrio Porcino, Assessore Urbanistica Comune di Reggio Calabria; Francesca Fatta, Preside Facoltà di Architettura Mediterranea; Alessandro Anselmi, Ordinario di Composizione Architettonica-Università Sapienza di Roma; Giuseppe Imbesi, Ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica-Università Sapienza di Roma; Paolo Malara, Presidente Ordine Provinciale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Reggio Calabria. AL FOYER Taking part in the workshop’s closing ceremony in the Foyer of the Teatro Francesco Cilea in Reggio Calabria were: Giuseppe Raffa, Mayor of Reggio Calabria; Massimo Giovannini, Chancellor of the Università Mediterranea; Demetrio Porcino, Councillor for Urban Planning at the Comune of Reggio Calabria; Francesca Fatta, Dean of the Faculty of Mediterranean Architecture; Alessandro Anselmi, Full Professor of Architectural Composition at the University of the Sapienza in Rome; Giuseppe Imbesi, Full Professor of Urban Techniques and Planning at the University of the Sapienza in Rome; Paolo Malara, President of the Order of Provincial Architects, Planners, Landscapists and Conservationists from the province of Reggio Calabria.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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design GIUSEPPE LA SPADA

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Visioni da Oscar { Oscar visions }


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In queste pagine alcuni frame dei video di Giuseppe La Spada

di Cinzia Ferrara traduzione Gail Mitchell

Giuseppe La Spada, giovane pluripremiato designer di origini siciliane, ma ormai divenuto viaggiatore e cittadino del mondo, con il suo lavoro dimostra quanto sia difficile oggi parlare di aree disciplinari nel campo del design, intese come compartimenti stagni, così come eravamo abituati a fare non più di qualche decennio addietro, quando strutturare una mappa del design consentiva di organizzare un quadro sinottico, chiaro e discretizzato, in cui trovavano posto tra gli altri aree, nomi, progetti, correnti, periodi storici.

Giuseppe La Spada, the young, multi-prize winning designer of Sicilian origin, is now a traveller and citizen of the world. His work shows just how difficult it is today to speak of different subject areas in the field of design, in the sense of those airtight compartments we used until only a few decades ago. When drawing up a map of design we were able to organise a clear and discrete synoptic picture where names, projects, currents and historical periods found a place among the other areas.

Una mappa, che incrociando tempo e spazio, poteva impedire a coloro i quali volevano imbattersi nel mare sempre più esteso del design, di non cimentarsi in una pericolosa navigazione a vista. Design è ormai divenuta una parola dai molteplici significati, portatrice di valore, modernità, innovazione, ma anche sostenibilità, democrazia, globalizzazione. Una «parola valigia» come la definisce in maniera estremamente efficace Enzo Mari, anche lui spesso costretto in definizioni che poco raccontano della sua capacità nel tempo, di attraversare trasversalmente non solo i tanti territori del progetto (grafica, prodotto, …) ma anche quelli talvolta più lontani dell’arte. Design, spesso tradotto letteralmente dall’inglese come disegno, rischia di condurci completamente fuori strada, lontano dal vero significato del termine anglofono che invece significa «progetto», ovvero capacità di gestire le relazioni complesse che conducono dall’idea alla rappresentazione e realizzazione di un artefatto, sia esso mono-bi-tridimensionale o ancora digitale.

A map which, crossing time and space, could prevent those who wanted to embark on the ever-wider sea of design from undertaking a dangerous voyage without a compass. Design has become a word with many meanings, bearer of values, modernity, innovation, but also of sustainability, democracy and globalisation. A “suitcase word”, as so aptly defined by Enzo Mari; he too often has to resort to definitions which scarcely express its capacity to cross transversally not only the many areas of a project (graphics, product, ...), but also those which at times have little to do with art. The word design, often translated literally into Italian as “drawing”, runs the risk of totally misleading us, as the real meaning of the anglophone term actually means <<project>>, that is, the ability to manage the complex relationships which lead from the original idea to the representation and realisation of an artefact, be it mono-bi-tri-dimensional or even digital.

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mini-bio

Nasce a Palermo nel 1974 e sin dall’infanzia, alterna la passione per i personal computer e le arti visive, che lo portano a considerare inscindibile la sperimentazione artistica dalla tecnologia. Nel 2002 si diploma in Digital Design presso l’Istituto Europeo di Design di Roma, in cui insegna come docente sino al 2004. Nel 2002 è invitato a “Opera Totale 7” come uno dei migliori cinque web designer emergenti italiani. Nel 2003 la rivista Random exibart lo definisce: “uno dei creativi più interessanti a livello italiano e internazionale, per il suo inconfondibile stile”. Nel 2004 come direttore creativo dell’agenzia Oot, progetta per Autogrill, Grandistazioni, Pirelli, Telecom, Banca Antonveneta. Nel 2006 lo IED di Roma gli conferisce il premio per la miglior carriera nelle Arti Visive. Nello stesso anno avviene l’incontro con Ryuichi Sakamoto e la realizzazione del progetto no profit Mono no aware, che vince molti premi italiani (Adci). Nel 2007 è l’unico italiano a vincere il Webby Awards (gli Oscar di Internet) insieme a David Bowie, i Beastie Boys. Nel 2008 consolida la collaborazione con Ryuichi Sakamoto e l’artista austriaco Fennesz, seguendo con i suoi commenti visuali i due artisti nella tournèe Cendre, conclusasi a New York nell’area di Ground Zero. Dal 2008 come direttore creativo di Tribal DDB progetta per Nescafè, Volkswagen, Audi, H3g. Membro dell’International Academy of Digital Arts and Sciences di New York. Vive e lavora a Milano. www.glsdesign.it

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Born in Palermo in 1974, from early childhood his passion alternated between personal computers and the visual arts, leading him to consider inseparable artistic experimentation and technology. In 2002 he graduated in Digital Design from the European Institute of Design in Rome, where he has been teaching since 2004. In 2002 he was invited to “Opera Totale 7” as one of the five best young web designers in Italy. In 2003 the Random exibart review defined him as: “one of the most interesting creative artists on the Italian and international scene, for his unmistakable style,” In 2004 as creative director at the Oot agenzy, he designed for Autogrill, Grandistazioni, Pirelli, Telecom, Banca Antonveneta. In 2006 he was awarded the prize for best career in the Visual Arts by the EID in Rome. In the same year he met Ryuichi Sakamoto and they set up the Mono no aware non-profit project which has won several Italian prizes (Adci). In 2007 he was the only Italian to win a Webby Award (the Internet version of the Oscar), together with David Bowie, and the Beastie Boys. In 2008 he continued his collaboration with Ryuichi Sakamoto and the Austrian artist Fennesz, following the two artists with his visual comments on the Cendre tour, which ended in New York at Ground Zero. Since 2008 as creative director of Tribal DDB, he has designed for Nescafè, Volkswagen, Audi, H3g. He is a member of the International Academy of Digital Arts and Sciences of New York. Guiseppe La Spada lives and works in Milan. www.glsdesign.it

design

Giuseppe La Spada

Quel processo dal quale Giuseppe La Spada si lascia continuamente avvinghiare, con lo sguardo puro e curioso di chi fa il suo lavoro in maniera appassionata e onesta, e di chi cresciuto di fronte al mare, quello di Milazzo il cui orizzonte è puntellato dalle isole delle Eolie, ha riempito gli occhi, come fossero capienti bisacce, di bellezza fatta di immagini di lenti movimenti, di ritmi sincopati, di trasparenze, di sovrapposizioni, tutti elementi che lui cattura attraverso la fotografia e il video. Immagini di quella terra, o continente a detta di Bufalino, che lascia per seguire gli studi a Roma procurando un dolore mai sopito alla nonna materna, legatissima a lui. E quel legame struggente per il territorio torna nel suo lavoro in altra forma, mai come accezione nostalgica, sempre come capacità di lettura sensibile e propensione all’ascolto. Giuseppe La Spada inizia a studiare digital design, disciplina giovane che aveva all’epoca pochi maestri, teorie, metodologie. Forse lo ha spinto in questa direzione proprio la possibilità di sperimentare in un terreno vergine con lo spirito coraggioso del pioniere. Ma a differenza di altri le sue conoscenze non lo ancorano all’uso

Giuseppe La Spada finds himself continually entwined in this process, with the pure, curious gaze of someone who carries out his work passionately and honestly, someone who grew up by the sea, in Milazzo, where his eyes, like capacious vessels, were filled with the sight of the Eolian isles dotted along the horizon, with beauty made up of images of slow movement, syncopated rhythms, of transparency, superimposition, all elements which he captures through photography and video. Images of that land, or continent according to Bufalino, he left behind to follow his studies in Rome, causing his maternal grandmother, who was very close to him, heartache she never quite got over. And that poignant bond with his land returns in other forms in his work, never as nostalgic acceptance, but always as a capacity for sensitive reading and a propensity to listen. Giuseppe La Spada began studying digital design, a new subject which, at the time, had few maestri, theories or methodologies. Perhaps it was the very possibility to experiment in virgin territory with a brave pioneer spirit that led him in this direction. But, unlike others, his knowledge does not tie him to consolidated practices to be


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giuseppe la spada è l’unico italia no a vincere nel 2007 il webby awar ds (gli oscar di inter net) insieme a david bowie, i beastie boys. in 2007 giuseppe la spada was the only italian to win a webby award (the internet version of the oscar), together with david bowie, and the beastie boys.

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Frame dei video di Giuseppe La Spada


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di prassi consolidate da iterare, lui va reiterated, he goes beyond, he sails the oltre, naviga il mare sconfinato della quel legame struggente per boundless sea of experimentation which il territorio torna nel suo leads him to mix digital design, video, sperimentazione, che lo porta a contalavoro in altr a forma, mai interaction design, music, continually minare il digital design, il video, l’intecome accezione nostalgica, crossing the boundaries which separate raction design, la musica, oltrepassando sempr e come c a pacità di each of them in the name of the project. continuamente le linee di confine che lettura sensibile. And this comes about through his use of separano ognuna di esse, nel nome del and that poignant bond with his land sophisticated technology as well as simprogetto. E questo prende forma attraverso l’uso di returns in other forms in his work, never ple instruments, because his strength lies as nostalgic acceptance, but always as a in his ability to look carefully around him sofisticate tecnologie ma anche di sem- capacity for sensitive reading. in all directions and grasp the aesthetic plici strumenti, perché la sua forza sta of even ordinary things. Looking and not just seeing, to consciously nella capacità di stendere intorno uno sguardo attento e trasversale, grasp all the images in the world, and then give them back to the capace di cogliere l’estetica delle cose pur nella loro ordinarietà. world transformed, talking, meaningful, always balanced precariGuardare e non soltanto vedere, per accogliere consapevolmente ously between visual art and web design, between artistic experitutte le immagini del mondo, e poi restituirle al mondo trasformate, mentation and technology. parlanti, significanti, sempre in equilibrio precario tra visual art e web design, tra sperimentazione artistica e tecnologia.

design


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inverno/winter11

culture Mistico domestico Mystic domestic Post factum Le 4 volte


culture LINO STRANGIS

{ Mystic Domestic }

Audio visual sequences of compelling hypnotic power colour the atmosphere with a miscellany of lights and tones that capture the attention. Image is inseparably bound to sound in the work of Lino Strangis, a multi-medial artist who takes an experimental and philosophical approach.

Mistico

Domestico 66

In his research digital elaborations, be it video art, sound art or web art, skilfully merge with tracks recorded by the artist himself or even stolen from the web (his main source is YouTube, the Pandora’s box of the second millennium). Always with a different technique, intelligent use di Anna Rizzica traduzione Gail Mitchell foto di Ilaria Magliocchetti Lombi of software prevails, quoting and probing contemporary taste and sensitivity for the mystic element. The Sequenze audiovisive dalla potente capacità ipnotica results are mobile ideograms which stimulate metaphoric sensory dipingono l’atmosfera di una miscellanea di luci e toni che processes, laden with symbols relating to both the sacred and the catturano l’attenzione. L’immagine è inscindibilmente legata profane. But what distinguishes Strangis’ creations is the choice of al suono nell’opera di Lino Strangis, artista multimediale support – if we can call it that – in which they are placed. Designed dall’approccio sperimentale e filosofico. to be displayed in vintage settings or in places not normally used to host them, photos and installations come down from the elitNella sua ricerca le elaborazioni digitali, video art, sound art o web ist pedestal of video art to interact with the pop objects that hold art che siano, si fondono sapientemente alle tracce registrate dallo them. Special K-itchen, the latest multi-medial installation in stesso artista o rubate al web (la cui fonte principale è YouTube, order of time, presented at the LipanjePuntin gallery in Rome last il vaso di Pandora del secondo millennio), con una tecnica semNovember, is made up of works both interconnected yet independpre diversa dove impera l’uso intelligente di software che citano e ent: Freezer – Ying Aoyun, Frigo – Information Process approfondiscono il gusto contemporaneo e la sensibilità per l’eleand Forno – Matrix Mind Meditation, are household applimento mistico. Ne vengono fuori degli ideogrammi mobili che stiances recovered from the dump which, while maintaining their molano processi metaforici sensoriali, intrisi di simboli attinenti original characteristics (including scratches and dents), become al sacro e al profano. Ma la peculiarità delle creazioni di Strangis an integral part of the films they contain. Arranged by colour or by sta tutta nella scelta del supporto – se così si può chiamare - entro contrast of meaning, the installations create allegorically a place cui vengono collocate. Pensati per essere esposti all’interno di where art must be “lived and consumed”. The title of each work ambienti vintage o in luoghi solitamente non deputati ad accoalso keeps its double meaning: the solution between everyday glierli, fotogrammi e montaggi scendono dal piedistallo elitario


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© Co y of L

© Ilaria Magliocchetti Lombi

u r tes ipa n jeP u ntin a rtec

onte m p ora nea

Freezer-Ying Aoyun, videoscultura © Courtesy of LipanjePuntin artecontemporanea

Video di Lino Strangis

Ogni oper a conserva anche nel titolo la sua duplice natur a: l a soluzione t r a quotidiano ed esoterico, che l’artista chi a m a mistico domestico.

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The title of each work also keeps its double meaning: the solution between everyday and esoteric, which the artist calls mysticdomestic. Special K-Itchen, la mostra di Lino Strangis


a brave and unexpected ecological edge.

culture

and esoteric, which the artist calls mysticdomestic, is a metaphor of conceptual design according to which art is the nourishment of the mind that conceals the need to reach us in the most direct way, to show its usefulness even when we think we don’t understand it. The leit-motif of the project corresponds perfectly with the work of the curator from Reggio Mariagrazia Costantino, who, besides sharing Strangis’ oriental and environmental tastes, also has the same ideas about how art should be proposed. The effects of this collaboration are not so much spectacular expedients that aim at astonishing, they are, rather,

© Courtesy of LipanjePuntin artecontemporanea

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CARMA della video arte per dialogare con gli oggetti La factory Officine C.A.R.M.A. che pop che li ospitano. Special K-itchen, l’ulè stata fondata in occasione di questa tima installazione multimediale in ordine performance, è un’associazione culturale nata dall’incontro tra di tempo, presentata alla Galleria romana il gruppo curatoriale Le Momo “LipanjePuntin” lo scorso novembre, è Elelctronique e Daimon Studio. Il costituita da opere interconnesse e indipenCentro d’Arti e Ricerche Multimediali denti al tempo stesso: Freezer - Ying Aoyun, Applicate, assieme all’autore, ha realizzato tecnicamente le opere. Frigo - Information Process e Forno - Matrix Gli schermi utilizzati fanno parte del Mind Meditation, sono elettrodomestici progetto ideato da Lino Strangis recuperati dalla discarica che, seppur per il C.A.R.M.A. denominato Ricicli Catodici, che consiste nel recupero mantenendo le caratteristiche originarie di televisori a tubo catodico destinati (graffi e ammaccature incluse), diventano ad essere dismessi, in quest’epoca parte integrante dei filmati che contendi transizione a tecnologie meno gono. Accostati per colori o per contrasti ingombranti e pesanti. Anche gli elettrodomestici utilizzati per la di significati, gli allestimenti costruiscono realizzazione delle videosculture allegoricamente un luogo in cui l’arte deve sono riciclati, il che aggiunge essere “vissuta e consumata”. Ogni opera al progetto un taglio ecologico coraggioso e inatteso. conserva anche nel titolo la sua duplice natura: la soluzione tra quotidiano ed esoterico, che l’artista chiama mistico-domestico, è metaFotogr a mmi e montaggi fora di quella strutturazione scendono dal piedistallo concettuale secondo cui elitario della video arte per l’arte è il nutrimento della dialogare con gli oggetti mente che nasconde il bisopop che li ospitano. gno di arrivare in modo più Photos and installations come down diretto, per mostrarne l’utilità from the elitist pedestal of video art anche quando si pensa di non to inter act with the pop objects that capirla. Il leit-motiv del prohold them. getto trova totale corrispondenza con il lavoro della curatrice reggina Mariagrazia Costantino, che con Strangis condivide il gusto orientale e il tema ambientale, oltre che le stesse idee su come l’arte deve esssere proposta. Gli effetti ottenuti da questa collaborazione non sono tanto espedienti spettacolari che mirano a stupire, ma piuttosto sono chiave e veicolo The C.A.R.M.A. factory workshop, set up for this performance, is a cultural delle stratificazioni di senso che intendono association formed after the meeting far pensare lo spettatore, oltre che avvolbetween the Le Momo Electronique gerlo in un clima sospeso e intenso. Strancuratorial group and Daimon Studio. gis manipola immagini originali o footage Together with the author, the Centre for Applied Multi-medial Arts and di recupero e, attingendo indifferenteResearch was responsible for the mente dalla natura e dalla società, fa dei due technical realisation of the works. ambiti strumenti di riflessione e comprenThe screens used are part of Lino Strangis’ project for C.A.R.M.A., called sione del mondo. Tutto questo senza rinunRicicli Catodici which, in this age of ciare all’aspetto esperienziale da parte del transition, consists of re-cycling old fruitore, anzi trovando momenti di grande television sets with cathodic tubes to lighter, less bulky technology. suggestione nella cura e nella ricerca sulla The household appliances used to forma. Le sue mostre non sono mai semplici create the video sculptures are also esposizioni. re-cycled, endowing the project with

a key and vehicle for the stratifications of meaning to make spectators think, as well as enveloping them in a suspended and intense atmosphere. Strangis manipulates original images or reclaimed footage and, drawing indifferently from both nature and society, he turns them into instruments to reflect on and understand the world. All this without allowing the user to forgo the experience, on the contrary, there are moments of powerful evocation in the attention and research into form. His exhibitions are never mere displays.


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mini-bio © Ilaria Magliocchetti Lombi © Courtesy of LipanjePuntin artecontemporanea

Mostra Strangis 2009

Artista multimediale, regista e compositore nato a Lamezia Terme, classe 1981, Lino Strangis si laurea in Filosofia estetica e, dopo brevi trascorsi nell’underground romano, tiene la sua prima personale ufficiale nel 2005 al M.L.A.C. di Roma. Partecipa a numerosi festival e progetti internazionali in Italia e all’estero, tra cui The Tower of Peace. Nel 2009 tiene la sua seconda personale al Centro Internazionale di Arte Contemporanea e nell’agosto 2010 il video Ying Aoyun è presente a Videoholica nell’ambito della Biennale di Bulgaria. Attivo anche come compositore, musicista e performer, Strangis promuove numerosi progetti (da Smoker Mu a Stereocilia Project) dedicati alla sperimentazione sonora, musicale e teatrale. Molto importanti sono infine le sue attività di teorico e di operatore culturale che lo vedono autore di numerosi saggi e ideatore di molte esposizioni: basti dire che è fondatore del gruppo curatoriale Le Momo Electronique oltre che uno dei principali attivisti del C.A.R.M.A. (Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate) e del progetto Display Zone, festival permanente di arte multimediale contemporanea. Born in Lametia Terme in 1981, multimedial artist, director and compositor Lino Strangis graduated in Aesthetic Philosophy. After a brief period in the underground movement in Rome, he held his first official personal exhibition at the M.L.A.C. in Rome in 2005. He has participated in numerous festivals and international projects in Italy and abroad, including The Tower of Peace. In 2009 he held his second personal show at the Centro Internazionale di Arte Contemporanea, and in August 2010 the video Ying Aoyum was shown at the Videoholica section of the Biennial in Bulgaria. He is also a compositor, musician and performer and has promoted various projects (from Smoker Mu to Stereocilia Project) dedicated to sound, musical and theatre experimentation. Finally, his work as a theorist and cultural operator is important: he is the author of several essays and creator of many exhibitions, suffice it to mention that he is the founder of Le Momo Electronique curatorial group as well as one of the principal activists in the C.A.R.M.A. (Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicati) and the Display Zone project, a permanent festival of contemporary multi-medial art.

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culture FRANCESCO SCIALÒ

Su m oS up er Gl as s

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Post factum di Angela Pellicanò traduzione Gail Mitchell


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© Marco Costantino

“Ricomincio da dove ho lasciato”. Esordisce Francesco Scialò, artista reggino classe ’63, sollecitato da una delle tante domande generate dall’osservazione delle ultime opere nel suo studio-teatro dell’assurdo. Il ribaltamento di tante consolidate convinzioni ormai superate, mi fa pensare che riempire e mai sgombrare, sia la metafora stessa della sua ricerca. Infatti, le installazioni di un decennio fa risultano imbottite, infarcite di quel disincanto perpetrato per il tempo necessario a che il pieno sia svuotato o, ancor meglio, divenga contenitore d’altro.

“I’m starting over from where I left off.” States Francesco Scialò, the artist from Reggio born in 1963, prompted by one of the Francesco Scialò many questions which have arisen on observing his latest works in his studio-theatre of the absurd. The upsetting of so many, now outdated, consolidated convictions makes me think that filling up and never emptying is the very metaphor of his research. In fact, his installations from a decade ago seem padded, stuffed with that disenchantment perpetrated for the necessary length of time so that what is full is emptied or, better, becomes a container for something else.

Il concetto di territorio che definisce l’uomo del nord e l’uomo del sud, coesiste in quell’artista che accede a due culture e diviene capace di evocarle nelle sue opere presupponendo domande puntuali e risposte immediate. The concept of territory which defines man from the north and man from the south co-exists in the artist who crosses the threshold of two cultures and is able to evoke them in his works, presupposing precise questions and direct answers.

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Francesco Scialò nasce nel 1963 sotto il segno dell’acquario, ha gli occhi verdi e sostiene di essere timido. Sta costruendo una torre nel cuore della sua città con ventimila mattoni ricuperati da vecchie case demolite e il pavimento di vecchi termosifoni in ghisa, originariamente collocati in un edificio abbandonato, inglobati nella resina. Creando di fatto una megainstallazione permanente. Negli anni settanta disegna fumetti contro la mafia ispirati dalla frequentazione con Luigi Malafarina. Gli anni ottanta sono il periodo della sua pittura fantastica antiaccademica. Negli anni novanta nasce in lui l’esigenza di creare un’interazione tra le immagini e lo spazio declinando verso l’installazione. Luca Beatrice lo inserisce nella “Giovane Arte degli anni novanta” edito da Mondadori. Giancarlo Politi, direttore della rivista Flash Art, lo invita a tre importanti mostre collettive. In quegli stessi anni intorno alle sue opere ferve l’interesse di numerose gallerie e collezionisti. Scrivono di lui Gabriele Perretta, Giorgio Verzotti, Alessandro Riva, Gianluca Marziani. Attualmente è nel suo studio di Reggio Calabria, dedito alla produzione di quattro opere da installare nella sua prossima mostra in una galleria di Milano. Le sue opere sono visibili in permanenza presso la galleria Technè di Reggio Calabria www.technecontemporaryart.it

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Operaio in caduta libera

culture

Francesco Scialò was born in 1963 under the sign of Aquarius. He has green eyes and claims he is shy. HÈs building a tower in the heart of his city with twenty thousand reclaimed bricks from demolished houses and the floor in old, cast iron radiators found encased in resin in an abandoned building. He is thus creating a permanent megainstallation. In the 70s he designed cartoons against the Mafia, inspired by his keeping company with Luigi Malafarina. The 80s represent his period of fantastic anti-academic painting. In the 90s he felt the need to create an interaction between images and space, declining towards installation. Luca Beatrice included him in his “Giovane Arte degli anni novanta”, published by Mondadori. Giancarlo Politi, director of the review Flash Art, invited him to take part in three important collective exhibitions. In those years numerous galleries and collectors began to show a great deal of interest in his works. Gabriele Perretta, Giorgio Verzotti, Alessandro Riva and Gianluca Marziani have all written about him. At the moment he is shut up in his studio devoting his time to the four works to be installed in his next exhibition at a Milan gallery. His works are on permanent display at the Technè gallery in Reggio Calabria. www.technecontemporaryart.it

Quando Francesco parla bisogna rincorrerlo nel suo non dire. Ha la timida quanto ingenua postura degli artisti che costruiscono un vocabolario d’immagini. “Sto imparando a togliere” ribadisce e mi accorgo che non è, come si potrebbe semplicisticamente dedurre, uno svuotamento che avviene replicando il volume: all’involucro, alla pelle dell’opera, si addiziona l’oggetto, il corpo estraneo che diagnostica le cause di una deformità metaforica. Francesco Scialò vive a Reggio Calabria e non ha mai “biffato” la sua città. È il suo talento che si biforca. Il concetto di territorio che definisce l’uomo del nord e l’uomo del sud, coesiste in quell’artista che accede a due culture e diviene capace di evocarle nelle sue opere presupponendo domande puntuali e risposte immediate. Dunque il silenzio nelle recenti installazioni non è vuoto…

When Francesco speaks you have to pursue him in what he doesn’t say. He has the shy, rather ingenuous posture typical of artists who build a vocabulary of images. “I’m learning to take away,” he affirms, and I notice that this isn’t, as one might simplistically deduce, an emptying which takes place by replicating volume: added to the covering, to the skin of the work, is the object, the foreign body which diagnoses the causes of a metaphorical deformity. Francesco Scialò lives in Reggio Calabria and has never “snubbed” his city. But his talent is bifurcate. The concept of territory which defines man from the north and man from the south co-exists in the artist who crosses the threshold of two cultures and is able to evoke them in his works, presupposing precise questions and direct answers.


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Il muro del pianto

Installazione Bovarchè 2009, Sognidoro

Quando l’artista accende luci o “luminarie” dei suoi luoghi, affiora dall’ombra del suo lavoro il ricordo neoellenico (il riferimento va all’installazione che presentò qualche anno fa in una mostra negli spazi espostivi di Villa Genoese Zerbi, dove la sospensione dei dieci Bambini giocava con la metafora del buio). Oggi questi bambini subiscono una evoluzione di forma ma non di stile. Applicati alla loro pelle traslucida, riadattati, diventano contenitore di contenuti stranianti. Riconoscere un’identità piuttosto che un ruolo, è quasi impossibile. Bambini del disincanto, altro non fanno che svuotarsi per attraversare senza visceri il loro breve tempo. Restituiranno la memoria degli oggetti in un tempo ove la dissoluzione li raggiungerà. Platone li precede.

The silence in his recent installations therefore is not empty ... When the artist turns on lights or “illuminations” of his haunts, the neo-Hellenistic memory emerges from the shadow of his work (with reference to the installation he presented at Villa Zerbi, where the suspension of the ten Children was a play on the metaphor of darkness). Today these children undergo an evolution of form but not of style. Applied to their translucent skin, re-adapted, they become containers of alienating contents. Recognising an identity rather than a rôle is almost impossible. Children of disenchantment, who merely empty themselves in order to live their brief moment without feeling. They will restore the memory of objects in a time where dissolution will reach them. Plato goes before them.

Cowboy

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Twins


culture LE 4 VOLTE

Le quattro

volte

di Maria Teresa Sette traduzione Gail Mitchell

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“Abbiamo in noi quattro vite successive - sosteneva Pitagora - incastrate l’una dentro l’altra. Dunque dobbiamo conoscerci quattro volte”. Un percorso di conoscenza che si traduce in un viaggio poetico dell’anima attraverso le quatto dimensioni che ci sono proprie: umana, animale, vegetale, minerale. Un viaggio intimo e suggestivo quello che Michelangelo Frammartino racconta nel suo ultimo film Le quattro volte, presentato a Cannes lo scorso maggio dove si è aggiudicato un premio nella categoria Europa Cinema.

“We all have four successive lives in us,” claimed Pythagoras, “each embedded within the other. And so we have to get to know ourselves four times.” A path to knowledge which translates into a poetic journey of the soul through our four dimensions: human, animal, vegetable and mineral. An intimate and evocative journey narrated by Michelangelo Frammartino in his latest film Le quatttro volte, presented last May at Cannes where it won a prize in the Europa Cinema category.

Esistenzialista e animista, come è stato definito, Le quattro volte è un film straordinariamente introspettivo, che arriva allo spettatore con una forza dirompente. Frammartino attinge alla filosofia di Pitagora, il filosofo vissuto a Crotone nel VI secolo aC, e alla sua dottrina della metempsicosi, come punto di partenza per scandagliare la connessione che esiste tra l’uomo e il suo ambiente, sullo sfondo di un paesaggio senza tempo dove tradizioni e credenze arcaiche rendono ancora più esplicita la fusione tra natura, animali, oggetti e uomini. Incontriamo il regista a Londra in occasione della 54sima edi-

Defined as existentialist and animist, Le quattro volte is an extraordinarily introspective film which reaches the spectator with explosive power. Frammartino draws from the philosophy of Pythagoras, who lived in Crotone in VI century BC, and from his doctrine of metempsychosis as a starting point to probe the connection which exists between man and his environment, against the background of a timeless landscape where tradition and archaic beliefs make the fusion among nature, animals, objects and men even more explicit.


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© Istituto Luce

“La Calabria ha un ruolo importantissimo nell a mia vita. Sono nato e cresciuto a Milano, mi sono formato a Milano, però sono c a l a br ese . Non puoi farci niente, te ne accorgi da quando sei piccolo, se sei il più permaloso e cocciuto di tutti, sai qual è il motivo.” “Calabria plays a very important role in my life. I was born and grew up in Milan, I was educated and trained in Milan, but I am Calabrian. TherÈs nothing you can do about it, you notice it from childhood: if you are the most touchy and stubborn of everyone, you know why.”

Locandina del film Le Quattro Volte

michelangelo frammartino

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© Istituto Luce © Istituto Luce

zione del London Film Festival, dove We meet the director in London at the il suo film ha ricevuto un’accoglienza 54th edition of the London Film Festientusiasta sia da parte del pubblico che val where his film has been enthusidella stampa internazionale, fino ad astically received by both public and essere incoronato dallo Spectator come the international press, and has been una delle due perle di tutto il Festival crowned by the Spectator as one of (con il danese A Family). Frammartino the Festival’s two gems (together with è milanese ma le sue origini affondano the Danish film A Family). Framin Calabria, la regione che fa da cormartino is Milanese but his origins nice a questo, così come al suo primo Locandina del Festival del cinema di Cannes 2010 are Calabrian, the region which is the film Il Dono. Che cosa di preciso i framework both for this and his first suoi film raccontino della Calabria è film Il Dono. What exactly his films uno degli aspetti più dibattuti della tell about Calabria is one of the most sua opera, e forse uno dei motivi per debated aspects of his work, and percui l’uscita del film nelle sale calabresi haps one of the reasons why the film non ha avuto l’accoglienza straordinadid not get the same extraordinary ria ricevuta invece al nord e all’estero. reception in Calabrian cinemas as in “La Calabria ha un ruolo importanthe north and abroad. tissimo nella mia vita. Sono nato e “Calabria plays a very important role cresciuto a Milano, mi sono formato a in my life. I was born and grew up in Milano, però sono calabrese. Non puoi Milan, I was educated and trained in farci niente, te ne accorgi da quando Milan, but I am Calabrian. TherÈs sei piccolo, se sei il più permaloso e nothing you can do about it, you cocciuto di tutti, sai qual è il motivo” notice it from childhood: if you are the ammette con compiacimento divermost touchy and stubborn of everytito. “Ma nonostante abbia un legame one, you know why,” he admits with fortissimo con questa terra, non ho la amused satisfaction. “But despite this pretesa di raccontarla. Utilizzo spazi, extremely strong bond with the land, I luoghi, corpi del territorio ma senza Locandina del London Film Fest 2010 don’t claim to be able to depict it. I use l’ambizione di denunciarne qualcosa. spaces, places, bodies of the territory, but my ambition is not to I miei sono senza dubbio degli atti d’amore verso la Calabria, denounce. Mine are undoubtedly acts of love towards Calabria, dove i miei film sono interamente girati, ma poi come la Calawhere my films are shot entirely, but how Calabria comes over bria ne vien fuori da questi racconti lo decidono gli spettatori”. from these stories is up to the spectators.” Un linguaggio personalissimo e innovativo il suo, che His is a highly personalized and innovative language which punta tutto sull’immagine, escludendo il dialogo e introfocusses on images, excluding dialogue, only introducing it in ducendolo in rare scene soltanto come un rumore di fondo. rare scenes as a background noise. “L’essere calabrese penso mi abbia influenzato tantissimo sulla “I think being Calabrian has greatly influenced me in my choice scelta del linguaggio. Mi si potrebbe obiettare che non racconto of language. You might object that I don’t really talk about la Calabria perché non parlo di mafia e di altri temi importantisCalabria because I don’t talk of Mafia and other important simi. È vero, non lo faccio e non so se lo farò mai. Dentro i miei issues. It’s true, I don’t and I never will. But in my films there film però c’è una dimensione di linguaggio, di durata, di mito che

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mini-bio

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Michelangelo Frammartino è nato a Milano nel 1968. La sua famiglia è di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria, dove lui da piccolo ha trascorso tutti gli anni le sue vacanze estive. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano ma la sua passione per il linguaggio cinematografico lo porta all’inizio verso la videoarte dove muove i primi passi lavorando su installazioni interattive. Nel 2003 esce il suo primo film Il Dono, ambientato a Caulonia e nel 2010 Le quattro volte, girato tra Caulonia, Alessandria del Carretto e Serra San Bruno.

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Il regista Frammartino

Foto di scena

le è propria. La mia ossessione per l’idea di ribaltamento della dimensione del dentro e del fuori, ad esempio, sono convinto che derivi dal mio essere calabrese. Sin da piccolo ho imparato che se Milano aveva una dimensione di separazione del dentro e del fuori, del pubblico e del privato molto netta, in Calabria questo non esisteva. Vedevo le persone che si portavano le sedia in strada, il pastore che entrava in casa con la capra per mungerla, le porte di casa sempre aperte. Ecco, questa fusione per me è artisticamente molto interessante”. Prossimi lavori in vista? Un progetto d’animazione e poi via con la prossima pellicola che sarà girata, neanche a dirlo, in Calabria.

is a dimension of language, of duration, of myth which belongs to Calabria. I am convinced, for example, that my obsession with the idea of overturning the dimension of inside and out, comes from my being Calabrian. From early childhood, I learned that if Milan had a clear cut dimension of the separation between inside and out, of public and private, this did not exist in Calabria. I saw people carry out chairs onto the street, the shepherd who took his goat into the house for milking, the doors of houses always open. Well, for me that fusion is very interesting artistically speaking.” Future projects? A cartoon and then off with the next film to be shot, obviously, in Calabria.

Michelangelo Frammartino was born in Milan in 1968. His family is from Caulonia, in the province of Reggio Calabria, where he spent his summer holidays as a child. He graduated in Architecture at Milan Politechnic, but his passion for cinema led him initially towards videoart, where he began working on interactive installations. His first film, ll Dono, set in Caulonia, came out in 2003 and in 2010 Le quattro volte was filmed in Caulonia, Alessandria del Carretto and Serra San Bruno.

LONDON FILM FESTIVAL Sono stati in tutto dieci i film italiani presentati quest’anno al Festival del Cinema di Londra, svoltosi dal 13 al 28 Ottobre. Tra i più acclamati Draquila di Sabina Guzzanti, Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, La nostra vita di Daniele Luchetti, I Malavoglia di Pasquale Scimeca, Hai paura del buio di Massimo Coppola, e Le quattro volte di Michelangelo Frammartino che verrà anche distribuito nelle sale in Gran Bretagna. In all ten Italian films were presented at this year’s London Film Festival, held from 13 - 28 October. The most highly acclaimed were Draquila by Sabina Guzzanti, Mine vaganti by Ferzan Ozpetek, La nostra vita by Daniele Luchetti, I Malavoglia by Pasquale Scimeca, Hai paura del buio by Massimo Coppola, and Le quattro volte by Michelangelo Frammartino, to be distributed in cinemas in Great Britain.

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exhibit JOE OPPEDISANO

De.Con. Stru. Ction.

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De.Con. Stru. Ction.


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Collage Calabria, Saverio Rotuno, Catanzaro, 2010.

“ Un r itr at to non è una somigli a nz a . Nel momento in cui un ’emozione o un fatto è tr asformato in una fotografia, esso non è più un fatto ma un’opinione”. “A portrait is not a resemblance. The moment an emotion or a fact is tr a nsfor med into a photogr aph, it is no longer a fact but an opinion".

Joe Oppedisano

Born in 1954 in Gioiosa Ionica (province of Reggio Calabria), he moved to New York when he was seven. In ‘71 he enrolled at Queens College and in ‘73 he attended the School of Visual Arts in New York.

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e.Con. tru.

Nato a Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria nel ‘54, a sette anni si trasferisce a New York; nel ‘71 si iscrive al Queens College e nel ‘73 frequenta la School of Visual Arts di New York.


Nel 1976 avvia la sua carriera di free-lance; per l’Alitalia di New York compie un reportage di promozione turistica in Toscana e, nello stesso anno, in Friuli, realizza una serie fotografica sulle zone terremotate, poi pubblicata sul Philadelphia Herald. Nel 1982 torna in Italia: qui collabora con diverse agenzie e case editrici realizzando servizi per riviste e campagne pubblicitarie. Parallelamente al lavoro commerciale svolge un’autonoma sperimentazione sull’immagine, che lo spinge a indagare generi diversi e approfondire gli aspetti tecnico-strumentali del mezzo fotografico. I risultati di tale incessante ricerca sono stati pubblicati e esposti in numerose mostre in Italia e all’estero.

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In 1976 he launched his free-lance career; he did a promotional reportage for tourism in Tuscany for Alitalia in New York and, in the same year, a photographic series on the areas hit by the earthquake in Friuli which were published in the Philadelphia Herald. In 1982 he returned to Italy and has since worked with various agencies and publishing houses, doing features for magazines and advertising campaigns. Alongside his commercial work he carries out his own autonomous experimentation on the image, which has inspired him to look into different genres and study the technicalinstrumental aspects of photography. The results of this ceaseless research have been published and displayed in numerous exhibitions both in Italy and abroad.

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81 Anton Perich, New York 2005


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Gillo Dorfles, Milano 2010

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85 Pepsi Cola, New York 2005


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NONSOLOIPAD { Not only IPad }

di Diego Malara traduzione Gail Mitchell

Negli anni ‘80 c’era il walkman, nei ‘90 è stata la volta del cellulare: gadget high-tech sexy, capaci di influenzare tanto l’immagine quanto le abitudini quotidiane degli utenti. Accessori superflui e indispensabili al tempo stesso, incarnazione a base di silicio del mai più senza. Al crepuscolo di questo primo decennio degli anni 2000 a dominare è un nuovo oggetto del desiderio tecnologico: il tablet.

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Apple iPAd

In the 80s there was the walkman, in the 90s it was the cellular phone: hi-tech, sexy gadgets, capable of influencing the imagination as well as the daily habits of their users. Superfluous yet indispensable accessories, the silicon incarnation of never again without. At the twilight of this first decade of the second millennium a new object of technological desire now dominates: the tablet.


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E ancora una volta a indicare la via e definire le nuove parole chiave è la compagnia che più di qualsiasi altra è riuscita a rendere cool la tecnologia, a inventare un culto per i gadget che scavalca i confini della passione e spesso mostra i tratti misterici di una vera e propria fede. Dopotutto il frutto proibito è per tutti la mela, ovvero “Apple” in inglese. E così dopo iMac, iPod e iPhone, nel 2009 il gigante di Cupertino California ha lanciato sul mercato iPad. Per alcuni una rivoluzione, per altri solo il primo passo in un nuovo territorio ancora tutto da esplorare. Forte di un sistema operativo flessibile e tutto da toccare, del solito riuscitissimo design e soprattutto di iTunes, la piattaforma più evoluta per la distribuzione di contenuti digitali, Apple ha centrato nuovamente il bersaglio.

And once again leading the way and defining the new key words is the company that, more than any other, has succeeded in making technology cool, inventing a cult for gadgets that cross the boundaries of passion and often reveal the mysterious characteristics of a true faith. After all, the “Apple” is the forbidden fruit. And so after iMac, iPod, and iPhone, in 2009 the giant from Cupertino in California launched the iPad on the market. For some it was a revolution, for others merely the first step into a whole new territory to be explored. Seemingly unbeatable due to the flexible, operative, hands-on system, the usual extremely successful design and, above all, to iTunes, the most highly evolved platform for the distribution of digital contents, Apple has once again hit the target dead centre.

iPAD COLPISCE ANCORA A meno di un anno dall’uscità del tablet Apple di prima generazione, sulla rete si rincorrono i rumors sull’iPad 2G. Secondo i bene informati (o più fantasiosi), il nuovo gioello made in Apple avrà due fotocamere digitali (per le videochat e l’augmented reality) e la tanto desiderata porta usb, sarà più leggero del suo predecessore e avrà uno schermo a risoluzione maggiorata. Voci di corridoio o meno, prepariamoci a desiderarlo. iPAD STRIKES AGAIN Less than a year since the first generation Apple tablet came out, there are rumors on the net about the iPad 2G. According to the well-informed (or the more imaginative), the new madein-Apple gem will have two digital cameras (for videochat and augmented reality), and the long-desired usb gate, it will be lighter than its predecessor and with a higher resolution screen. Rumor or not, let’s get ready to covet it.

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Risultato: sette milioni e mezzo di iPad venduti nel mondo fino allo scorso settembre, oltre il 90% della quota mercato nel segmento tablet. Per ora un monopolio de facto, ma l’agguerrita concorrenza della compagnia della Mela e del suo guru Steve Jobs non sta certo a rigirarsi i microchip in mano. Anche perché sui computer tavoletta si gioca una partita che va ben oltre la semplice battaglia dell’hardware. Musica, applicazioni, film e serie TV, videogames, quotidiani e magazine, fumetti e naturalmente e-book: il business dei tablet passa soprattutto attraverso i contenuti con un mercato il cui volume secondo le ultime stime raggiungerà i 36 miliardi di dollari nel 2014. Senza contare la fetta destinata agli operatori telefonici. Non stupisce dunque se il principale avversario di Apple, ossia Google, si insinui con il suo sistema operativo Android nei dispositivi firmati Toshiba e Samsung, al momento sfidanti di prima fascia allo strapotere di iPad. E così ecco arrivare sul mercato il Folio 100 (schermo da 10 pollici, porte USB e HDMI, 16 GB di memoria, 3G, wi-fi e supporto Flash) e il Galaxy Tab (fotocamera da 3 megapixel, 16 o 32 GB, può anche effet-

Result? 7½ million iPads sold worldwide up to last September, more than 90% of the market share in the tablet segment. For now a de facto monopoly, but Apple and its guru Steve Jobs have tough competition and they are certainly not sitting around twiddling microchips in their hands. Also because the game being played for the tablet computer goes well beyond the simple hardware battle. Music, applications, films and TV series, videogames, newspapers and magazines, comics and, of course, e-books – tablet business is mainly based on its contents with a market whose volume, according to recent estimates, will reach 36 billion dollars in 2014. Not counting the slice destined to telephone operators. It’s no surprise then that Google, Apple’s main rival, is sneaking the Android operating system into the appliances of Toshiba and Samsung, at the moment the frontrunners in the challenge against the iPads inordinate power. And so we see arrive on the market the Folio 100 (10” screen, USB and HDMI gates,16 GB memory, 3G, wi-fi and Flash support), and the Galaxy Tab (3 megapixel camera, 16 or 32 GB, it can also

88 Galaxy Tab di Samsung

Apple iPAd

hi-tech

Lo Slate 500 di HP

Il Folio 100 Toshiba


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tuare chiamate), mentre Motorola e Sharp si preparano a lanciare i propri Honeycomb e Galapagos basati su Google OS. Diversa la strategia del rivale di sempre Microsoft, che ripone le sue speranze su Windows 7. Al momento non sono in molti a supportarlo, tra questi lo Slate 500 di HP dotato di display da 8,9 pollici, 64 GB di hard disc e doppia fotocamera. La carrellata dei pretendenti al trono non sarebbe completa senza il Blackberry Playbook, che arriverà a 2011 inoltrato: sarà basato sul sistema operativo più amato (si fa per dire) dai professionisti, avrà 16, 32 o 64 GB di memoria, due fotocamere, uscite USB e HDMI e supporto Flash. Numeri e specifiche da tenere d’occhio, magari in punta di dita come impongono le nuove interfacce sempre più cyberpunk, sempre più vicine ai racconti di fantascienza di Philip K. Dick e William Gibson. Ma se la realtà virtuale è morta prima di nascere e le visioni à la Minority Report appaiono ancora lontane, una cosa è certa: il futuro digitale è mobile e la nostra finestra su di esso sarà lo schermo sensuale e brillante dei tablet prossimi venturi.

make calls), while Motorola and Sharp are getting ready to launch their Honeycomb and Galapagos based on Google OS. Long-time rival Microsoft has a different strategy, and is pinning its hopes on Windows 7. At present not many can support it, however Slate 500 HP with a 8.9” display, 64 GB of hard disk and double camera is one. The parade of pretenders to the throne would not be complete without mentioning the Blackberry Playbook which will be out well into 2011. Based on the operating system best-loved (so they say) by professionals, it will have a 16, 32 or 64 GB memory, two cameras, USB and HDMI output and Flash support. Numbers and details to keep an eye on, maybe at our fingertips as imposed by the new and increasingly cyberpunk interfaces, which resemble more and more the science fiction tales of Philip K. Dick and William Gibson. But if virtual reality is dead before it is born and Minority Report - type visions still seem far off, one thing is certain: the digital future is mobile and our window onto it will be the bright, sensual screen of the tablets to come.

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habitat

La donna delle stelle di Anna Foti traduzione Gail Mitchell

È la prima donna a dirigere il laboratorio del Gran Sasso, il più grande laboratorio sotterraneo di fisica astroparticellare del mondo, nel cuore della regione abruzzese. Riveste questo prestigioso ruolo da poco più di un anno, ma la sua passione per la fisica ha radici antiche.

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She is the first woman to be in charge of the Gran Sasso laboratory, the world’s largest underground lab of astro-particle physics situated at the heart of the region of Abruzzo. She has held this role for just over a year, but her passion for physics goes back a very long time.


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Lucia Votano, scienziata di Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, subito dopo la laurea a Roma si dedica alla sperimentazione in fisica e, prima di approdare come Direttore al Laboratorio del Gran Sasso, uno dei quattro laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare in Italia, ha lavorato nel Laboratorio di Frascati conducendo importanti esperienze oltre che in Italia anche al Cern - European Organization for Nuclear Reserach - di Ginevra, il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, e al Laboratorio DESY vicino ad Amburgo. La mission della ricerca di base (non applicata), prerogativa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è quella di studiare le componenti fondamentali della materia, le modalità e i tempi delle loro interazioni. “Gli esiti degli studi sulle componenti della materia - spiega Lucia Votano - non sono mai immediatamente percettibili dalla società, però rappresentano la base del progresso. Io stessa oggi avrei difficoltà a prevedere quali potrebbero essere gli esiti dei delicatissimi esperimenti che

“La ricerca di base non ha un’immediata a pplic a zione nel q u o t i di a n o , m a r a ppr esen ta un a base per il domani. È proprio la ricerca a spingere il limite della conoscenza sempre oltre, sempre più in là” “Ba sic r ese a rch h a s no immediate application in everyday life, but it represents a basis for tomor row. It is research that pushes us beyond the boundaries of k nowledge, further a nd further.”

lucia votano

Originally from Villa San Giovanni in the province of Reggio Calabria, after graduating in Rome, scientist Lucia Votano immediately dedicated herself to experimentation in physics. Before being appointed Director of the Gran Sasso Laboratory, one of the four labs which are part of the National Institute of Physics in Italy, she worked in the Frascati lab, carrying out important experiments both in Italy and at the CERN, the European Organisation for Nuclear Research in Geneva – the largest lab of particle physics in the world, and at the DESY lab near Hamburg. The mission of basic research (not applied), prerogative of the National Institute of Nuclear Physics, is to study the fundamental components of matter, and the ways and times of their interactions. “The results of the study on the components of matter,” explained Lucia Votano, “are never immediately perceivable by society, but they represent the basis of progress. I too would have difficulty in predicting what the results might be of the highly sensitive experiments we are carrying out today.” No immediate application, therefore, in everyday life, but a valuable

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oggi stiamo conducendo”. Nessuna applicazione immediata, dunque, nella vita quotidiana ma un prezioso investimento per l’avvenire, anche in campo medico, e un’eredità, come avvenuto per l’elettromagnetismo a cui nella nostra vita quotidiana si ricorre in modo assai significativo, lasciata alle intelligenze che verranno. La ricerca in ambito scientifico, infatti, è alimentata da una logica di collaborazione internazionale. Dunque la globalizzazione in questo ambito, da tempo già consolidata avendo precorso ampiamente i tempi rispetto agli altri contesti, non è assolutamente una novità. Ciò, tuttavia, non garantisce dai periodi di crisi, con un’attualità segnata anche in questo campo da personale e fondi ridotti. Ma, seppur con risorse più limitate, la ricerca prosegue e la fisica delle particelle avanza, scandendo le proprie scoperte attraverso l’analisi degli esperimenti condotti attraverso i cosiddetti acceleratori di particelle oppure in laboratori sotterranei come il Gran Sasso, che consentono di studiare come si trasforma la materia di cui l’universo è composto e di cui noi stessi siamo fatti.

investment for the future, also in the field of medicine, and a legacy for the scientists to come, as in the case of electro-magnetism, which we resort to in very significant ways in our everyday lives. Research in the scientific field is, in fact, fuelled by a logic of international collaboration. Globalization in this area, already consolidated as it is well ahead of the times with respect to other contexts, is certainly nothing “Esser e d onn a è new. However, this is così affascinante. no guarantee against è un’avventura che periods of crisis, as r ichiede un ta le today this field is also coraggio, una sfida affected by reduced che non annoia mai.” staff and funds. “Esser e d onn a è c o sì Yet, despite limited affascinante. È un’avventura resources, research che r ichiede un ta le continues and particle coraggio, una sfida che non physics goes ahead, annoia mai.” marking its discoverOriana Fallaci ies by the analysis of experiments carried out using the so-called particle accelerators, or in underground labs like the one in Gran Sasso, which enable scientists to study how the matter which makes up the universe and mankind is transformed.

Lucia Votano in laboratorio

92 APPLICAZIONI MEDICHE: LA PET Un esempio significativo di riflessi concreti della ricerca di base sulla vita dell’uomo è rappresentato dalle applicazioni nel campo della medicina nucleare, È il caso della Pet, Tomografia ad emissione di Positroni, essa rappresenta un importante e diffuso mezzo di indagine diagnostica precoce delle malattie oncologiche. La Pet è ormai il mezzo che, con eccellenti risultati, fornisce informazioni specifiche su alterazioni di processi metabolico-funzionali, attraverso la precisa localizzazione, all’interno del cervello o di altri organi del corpo, di una sostanza somministrata precedentemente al paziente e marcata con un radioisotopo che emette positroni. “I Positroni - spiega Lucia Votano - sono le antipartcelle degli elettroni, prima ipotizzati, e poi creati in laboratorio dai fisici nel secolo scorso”.

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THE PET An important example of concrete consequences of basic research on human life is its application in the field of nuclear medicine. A case in point is the Pet (Positron Tomography Emission), which is an important and widespread means to diagnose cancer early. The Pet is now the means which provides specific information about alterations of metabolic-functional processes and with excellent results: through the precise localisation in the brain, or in another body organ, of a substance previously administered to the patient and marked with a radio-isotope that emits positrons. “Positrons,” Lucia Votano explains, “are the anti-particles of electrons, first hypothesised and then created in the lab by physicists in the last century.”


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In particolare, nel laboratorio abruzzese, si stanno conducendo studi circa la natura dei neutrini, la particella più diffusa nell’Universo, attraverso numerosi esperimenti che utilizzano neutrini provenienti da varie sorgenti sia artificiali, come il fascio CNGS di neutrini prodotti al CERN di Ginevra e inviati al Gran Sasso, sia naturali come il sole o il fiotto violentissimo di neutrini generato alla fine della vita delle stelle, vere centrali a fusione nucleare naturali; è allora, infatti, che il loro nucleo si compatta e vi è un’esplosione molto luminosa, la cosiddetta supernova. Sono i neutrini provenienti dal CERN di Ginevra ad essere oggetto di studio da parte di Lucia Votano e della sua équipe al Gran Sasso. Il fine è quello di leggervi modelli sempre più precisi di descrizione della natura rispetto a quello attualmente condiviso dalla comunità scientifica, il cosiddetto modello standard. È ormai assodata la necessità di evidenziare l’esistenza di un nuovo modello in cui anche i neutrini abbiano una massa. Un nuovo modello che allarghi la conoscenza ad altri fenomeni. Una conquista straordinaria ed anche calabrese.

In particular, the lab in Abruzzo is carrying out studies about the nature of neutrinos, the most widespread particle in the universe, through numerous experiments using neutrinos from various sources, both artificial, like the CNGS bands of neutrinos produced by the CERN in Geneva and sent to the Gran Sasso lab, and natural, like the sun or the violent gush of neutrinos generated at the end of a star’s life, real power stations of natural nuclear fusion. This is when their nucleus compacts and creates a very bright explosion, the socalled supernova. Lucia Votano and her team are studying the neutrinos from the CERN in Geneva with the goal of finding more precise models for describing their nature with respect to the one currently shared by the scientific community, the so-called standard model. It is clearly necessary to emphasise the existence of a new model in which the neutrinos also have a mass. A new model which opens up knowledge to other phenomenon. An extraordinary, and also Calabrian, conquest.

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Missione della fisica subnucleare: “la ricerca di base serve a capire sempre meglio e sempre più nel profondo di che cosa siamo fatti: studiando le particelle elementari studiamo come è composta l a natura e le leggi che ne garantiscono l’insieme”. “Basic research helps us to understand better and in greater depth what we are made of: by studying the elementary particles, we are studying what nature is made up of and the laws which guarantee the whole.”

93 MA PERCHÉ I NEUTRINI? In questi ultimi anni gli esperimenti sulle oscillazioni dei neutrini, sulla loro capacita’ di trasmutare continuamente tra le tre famiglie in cui si dividono, hanno conferito importanti informazioni al bagaglio di conoscenze già acquisito con conseguenze importanti non solo nel campo della fisica subnucleare, che studia le particelle elementari e le loro interazioni, ma anche sul funzionamento delle stelle. Anche al Cern (European Organizatione for Nuclear Research) di Ginevra vi sono esperimenti alla frontiera della conoscenza nel campo della fisica subnucleare e in questo momento i quattro principali sono proprio a guida italiana. In questo caso lo strumento è l’acceleratore Large Hadron Collider (LHC) all’interno del quale avvengono le collisioni tra i due fasci di protoni ad altissima energia e sono condotti gli esperimenti che studiano l’effetto di tali collisioni.

WHY THE NEUTRINOS? In the last few years experiments on the oscillation of neutrinos, their capacity to transform continuously among the three families into which they divide, have contributed important information to the baggage of knowledge already acquired, with significant consequences not only in the field of sub-nuclear physics, which studies the elementary particles and their interaction, but also about how stars function. At the CERN in Geneva (European Organisation for Nuclear Research) there are also experiments on the frontier of knowledge in the field of sub-nuclear physics and at the moment the 4 main experiments are led by Italians. In this case the instrument is the Large Hadron Collider (LHC) accelerator, inside which the collision between the two bands of high energy protons takes place; experiments are being carried out to study the effect of these collisions.


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inverno/winter11

ontour Wine resort, coccole d'inverno Wine resort, winter cosseting Atmosfere oniriche Dream-like atmospheres

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ontour

CALABRIA

Wine Resort,

coccole d’inverno { Wine resort, winter cosseting } di Elda Fauci traduzione Gail Mitchell

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Lasciarsi alle spalle i ritmi nevrotici della città ed immergersi nella natura, coccolati dai colori e dai profumi della campagna calabrese. Lungo la statale 106 ionica, uliveti e frutteti si mescolano accompagnando l’anima verso un nuovo equilibrio. La dimensione agreste investe il viaggiatore alla scoperta di Strongoli, l’antica Petelia sorta nel IV sec. a.C. per opera di Filottete. Un legame ancestrale tra la terra e l’uomo, un patto che si rinnova, in ogni assaggio, sorso, respiro, che fanno di questo luogo quasi un santuario dei sensi.

Leaving behind the city’s neurotic rhythms to be enveloped by the beauties of nature, soothed by the colours and perfumes of the Calabrian countryside. Along the 106 Ionian highway, olive and citrus groves mingle, leading the soul towards a new equilibrium. Travellers are struck by the rural dimension when they discover Strongoli, once the ancient Petelia which was built in the IV century BC by Philoctetes. An ancestral bond exists between man and the land, a pact renewed in every taste, sip and breath, making this place almost a sanctuary of the senses.


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L’ingresso al wine resort

Un viaggio alla riscoperta di quei valori primordiali, della semplicità d’una terra contadina dal nobile passato. I colori degli agrumeti rendono qui l’inverno unico nelle suggestioni. I profumi ed il clima mite, la salubrità dell’aria, invitano a ritagliarsi uno spazio, coccolarsi in questo spicchio di paradiso. L’azienda Dattilo sovrasta la piana di Strongoli, un sentiero che corre lungo gli uliveti accompagna sino alla corte e introduce al casolare del 1600 appartenente ai baroni Giunti, rilevato dall’attuale padrone di casa nel 1973. Roberto Ceraudo è un signore d’altri tempi, nelle cui mani e racconti sono conservati e celebrati i sacrifici di una vita consacrata alla terra. La dedizione con cui ha curato ogni singola pianta è la stessa che ha cresciuto i suoi tre figli: Susy, Giuseppe e Caterina. L’accoglienza è unica nel suo genere. Eleganza e stile perfettamente incastonati nella realtà bucolica del Resort. Nelle sale da pranzo, le pareti in pietra e le travi a vista esaltano la minuziosa eleganza con cui ogni tavolo è allestito, impreziosito da una rosa bianca immersa nel vetro, celebrato nella delicatezza delle luci soffuse e del calore degli ambienti. Un grande camino sorveglia la danza di ospiti e personale, rendendo ancora più sug-

A journey of discovery of primordial values, of the simplicity of a peasant land with a noble past. The colours of the citrus groves endow winter here with a unique evocative power. The scents and mild climate, the healthy air invite you to carve out a niche and spoil yourself in this slice of heaven. The Dattilo estate overlooks the plain of Strongoli, a path running alongside the olive groves leads into the courtyard and to the 17th-century farmhouse which once belonged to the Giunti barons, and was bought by the present owner in 1973. Roberto Ceraudo is a gentleman of yesteryear, the sacrifices of a lifetime dedicated to the land are preserved and celebrated in his hands and and in his tales. Every single plant has been tended with the same dedication he applied in bringing up his three children, Susy, Giuseppe and Caterina. His welcome is one of a kind. Style and elegance fit perfectly in the bucolic setting of the Resort. In the dining room the stone walls and exposed beams enhance the attention to minute detail given to the table decoration, each embellished with a white rose in a glass vase, and celebrated in the delicate soft lighting and the cosiness of the rooms. A large fireplace watches over the dance of guests and staff, enhancing the stories told by the head

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SAPORI DI CALABRIA, LE ECCELLENZE L’azienda Dattilo è stata tra le prime in Calabria a scegliere l’agricoltura biologica. Vino e Olio esprimono a pieno i profumi e le tradizioni di questa terra. La cura e la dedizione delle produzioni realizzate interamente in proprio si manifestano nei vini di eccellenza esportati in America e in Giappone, quali i rossi Dattilo e Petralo e il bianco Petelia, o nell’olio Ceraudo, primo classificato nella sezione “Bio” ai campionati mondiali dell’Olio Extravergine d’Oliva Expo 2010 a Shangai.

Particolare, la tavola apparecchiata in giardino

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TASTES OF CALABRIA, OUTSTANDING PRODUCE The Dattilo estate was among the first in Calabria to choose organic farming. Wine and oil express the fragrances and tradition of this land. Proof of the care and dedication given to the produce, all cultivated on the estate, can be seen in the fine wines exported to America and Japan, like the Dattilo and Petralo reds and the Petelia white, or the Ceraudo olive oil, which won first prize in the “Bio” section at the world championship of Extra-virgin Olive Oil at the Olive Expo 2010 in Shanghai.

La sala con il camino

gestivi i racconti del capofamiglia accompagnati da un bicchiere di Grayasusi, vino rosato barricato, nella cui fragranza ritornano le immagini, la storia e la dedizione di un uomo che ha fatto delle sue mani strumenti, nel rituale con cui una ad una rigira i sedimenti nelle botti, onde regalare al vino il sapore inconfondibile della Val di Neto, del Gaglioppo, dell’esposizione dei filari verso il mare. Scegliere il Wine Resort Dattilo vuol dire regalarsi un weekend di pace, meditazione, romantica intimità ma anche scoperta, grazie alla possibilità di partecipare alle fasi di taglio e imbottiglia-

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of the family, accompanied by a glass of Grayasusi, a barrique rosé wine (matured in an oak barrel), whose bouquet brings back the images, history and dedication of a man whose hands have become tools in the ritual of turning the casks one by one to agitate the sediment and give the wine its unmistakable taste of the Val di Neto, the Gaglioppo, of the exposition of the rows of vines seawards. Choosing the Dattilo Wine Resort means treating yourself to a weekend of peace, meditation and romantic intimacy, but also to one of discovery, thanks to the possibility of taking part in the phases of blend-


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Il casale del wine resort

I colori degli agrumeti rendono qui l’inverno unico nelle suggestioni. I profumi ed il clima m i t e , l a s a lu br i tà dell’aria, invitano a ritagliarsi uno spazio, coccolarsi in questo spicchio di paradiso. The colours of the citrus groves endow winter here with a unique evocative power. The scents and mild clim ate, the healthy air invite you to carve out a niche and spoil yourself in this slice of heaven.

Il ristorante

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L’AZIENDA, UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA Il progetto più importante di Roberto Ceraudo sono i suoi tre figli. “Fondamentale è stato crescerli con i giusti valori, prima di tutto la serietà e l’onestà, poi l’amore per la terra. Tra dieci anni il mio lavoro sarà finito e toccherà loro portare avanti questa realtà”. Susy è la più grande, mamma di una bimba e volto dell’azienda, gestisce la parte commerciale. Giuseppe, agronomo, ha seguito sin da bambino il lavoro aziendale e si occupa di produzione e coltivazione. Caterina studia enologia. THE ESTATE, A FAMILY MATTER La Famiglia Ceraudo Roberto Ceraudo’s most important project are his three children. “It was fundamental to bring them up with the right values, mento dei vini, o seguire corsi di cucina e above all seriousness and honesty, carpire i segreti dei grandi cuochi che renthen a love for the land. In ten years dono esclusiva la ristorazione Dattilo. Un my work will be over and then it will be riconoscimento alla dedizione e cura con up to them to carry on the job”. Susy is the eldest, mother of a little girl and cui ogni giorno le materie prime vengono the face of the family business; she raccolte dagli orti biologici dell’azienda runs the commercial side. Giuseppe, an per trasformarsi, grazie alla sapienza dello agronomist, has followed the running of the estate since he was a child and Chef Francesco Rizzuti, nei piatti della deals with production and cultivation. tradizione calabrese rivisitati in chiave Caterina is studying oenology.

creativa, che rendono l’agriturismo dei Ceraudo l’unico Wine Resort in Calabria. Camere di charme e gastronomia di spicco, l’eleganza degli ulivi secolari, la cantina privata, le passeggiate nella tenuta, fanno dell’azienda Dattilo la meta ideale per coccolare i week-end invernali, regalando l’emozione del sacro legame tra l’uomo e la terra.

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ing and bottling the wines, or following a cookery course and worming some secrets out of the great chefs who make the Dattilo restaurant so exclusive. Recognition of the dedication and care with which every day the raw materials are picked in the resort’s organic orchards and kitchen garden to be transformed by chef Francesco Rizzuti’s skilled hands into traditional Calabrian dishes with a creative twist, making the Ceraudo family’s holiday estate the only Wine Resort in Calabria. Charming rooms and outstanding food and wine, elegant, centuries-old olive trees, private wine cellar, strolls through the estate make the Dattilo resort an ideal destination for winter weekends, to experience the sacred bond between man and the land.

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MARRAKESCH

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Particolari del Riad Al Sultan di Marrakesh www.riadalsultan.com

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{ Dream-like Atmospheres }

Atmosfere 101 di Marina Misiti traduzione Gail Mitchell

Henné e musica techno, minareti e parabole satellitari, velo e hi-tech: sono le mille anime del Marocco. Convivono e colorano un Paese bellissimo: infuocato come la terra rossa della valle del Drâa, incandescente come i commenti che accompagnarono, nel 2002, un matrimonio reale festeggiato per la prima volta alla luce del sole e dei flash fotografici.

Henna and techno music, minarets and satellite dishes, veils and hi-tech: these are the thousand essences of Marrakech. They live side by side lending colour to a beautiful country: fiery like the red earth of the Drâa valley, incandescent like the comments and photographers’ flashes which, in 2002, accompanied the first royal wedding to be celebrated in public.


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Particolari del Riad Al Sultan di Marrakesh


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Particolari del Riad

Della principessa Lalla Salma Bennadi, la moglie del re, fu mostrata l’immagine ai sudditi e al mondo, rompendo un antico tabù sulla vita privata a corte: con lei è finita l’era delle consorti chiuse nelle stanze di corte. Ora la troviamo su YouTube, sappiamo che a Salma piace camminare scalza, che adora i vestiti di Chanel e Valentino, che mangia con il suo seguito e i suoi figli quando il re non è a palazzo e che spesso vola a Parigi o a Milano, per intensi weekend di shopping. Prima del fidanzamento la giovane cyber principessa musulmana, originaria di Fès e laureata in ingegneria informatica, lavorava come responsabile dei sistemi informatici in una grande azienda di Casablanca. Dall’harem all’hi-tech, insomma. La sfida del re del Marocco per cambiare il Paese, sembra passare proprio per questa donna. E non è il solo nel Maghreb. Non è un segreto, infatti, che alcuni leader arabi abbiano affidato alle loro giovani ed esperte consorti, il compito di informatizzare i propri Paesi, ed offrire nuove opportunità di emancipazione alle donne: Rania Yassin, la regina giordana laureata in Gestione d’impresa, è specializzata in informatica; Asma Al Assad, first lady siriana, ha preso una laurea in informatica al King’s College di Londra. Del resto lo aveva predetto, tempo fa, Fatima Mernissi. Con internet, si profila un nuovo ruolo per la donna islamica, aveva dichiarato pubblicamente la scrittrice marocchina, famosa in Italia per libri (pubblicati da Giunti) come “La terrazza proibita. Vita nell’harem”, e “L’Harem e l’Occidente”. Il Marocco, in effetti, potrebbe diventare un modello per i paesi musulmani in via di sviluppo, su tutto ciò che riguarda i diritti delle donne. “Le donne marocchine sono sempre state all’avanguardia del progresso - ha scritto Tahar Ben Jelloun Se molte cose sono cambiate in Marocco, è stato in gran parte grazie a loro”. In un Paese in cui oltre la metà della popolazione femminile è analfabeta (70 per cento nelle campagne), si tratta di grandi passi. Sono numerose ormai anche le giovani donne in carriera. «Potrò essere una di loro – mi dice fiera Laila K., poco più che ventenne di Rabat, studentessa di lingue e webmaster per passione - adesso so che, se m’impegno, anch’io posso farcela. Per le nostre madri è stato diverso».

The photo of Princess Lalla Salma Bennadi, wife of the king, was shown to subjects and to the world, breaking an ancient taboo regarding the private life of the court: it marked the end of the era of consorts shut up in their rooms. Now we can find her on YouTube, we know that Salma likes walking barefoot, that she adores Chanel and Valentino, that she eats with her children and retinue when the king is not in residence, and that she often flies to Paris or Milano for busy shopping weekends. Before becoming engaged, the young Muslim cyber princess, originally from Fez with a degree in computer engineering, worked as head of computer systems for a big company in Casablanca. Harem to hi-tech. It seems that the King of Morocco’s challenge to change his country passes through this woman. And hÈs not the only one in the Mahgreb. It’s no secret that some Arab leaders have entrusted their young and expert consorts with the task of computerizing their countries and of offering new opportunities for women’s emancipation. Rania Yassin, Queen of Jordan, has a degree in company management and is specialised in IT; Asma Al Assad, first lady of Syria, graduated in IT from Kings College in London. Fatima Mernissi predicted all this some time ago. With Internet a new role for Islamic women is in now sight, claimed the Moroccan writer, famous in Italy for books like La terrazza proibita. Vita nell’harem, and L’Harem e l’Occidente, published by Giunti. And Morocco could actually become a model for developing Muslim countries in all things concerning women’s rights. “Moroccan women have always been on the front line when it comes to progress,” wrote Tahar Ben Jelloun. “If many things have changed in Morocco, it’s mostly thanks to them.” In a country where more than half the female population is illiterate (and 70% in rural areas), this is indeed great progress. And there are now also numerous career women. “I could become one of them,” says twenty-year-old student Laila K. from Rabat, studying languages and a passionate webmaster. “Now I know that if I work hard, I can make it too. It was different for our mothers.” After studying for semester in France, she returned home and with some friends created a portal for female students

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“se gli uomini fossero ovunque gli stessi, non avrebbe neppure senso spostarsi da un luogo all’altro” - diceva paul bowles, lo scrittore che mi ha accompagnata per anni in marocco e che da questo paese fu sedotto fino a trasferirvisi. “if men were the same everywhere, it would be pointless moving from one place to another,” said paul bowles, the wr iter who accompa nied me for year s in morocco, and who was so seduced by this country that he ended up moving here.

marina misiti

Particolari del Riad Al Sultan di Marrakesh

© Marina Misiti

Marrakech, Cafè des Epices

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Dopo un semestre di studi in Francia è tornata a casa, per costruire insieme ad alcune amiche un portale per studentesse «che faccia concorrenza a www.lamarocaine.com», dice sicura di sé. Al matrimonio ancora non pensa, esce quasi ogni sera e, come tutti i suoi amici, adora gli hamburger, le discoteche e i film americani. Ma forse è l’altra faccia del Marocco, per noi turisti occidentali, a restare la più affascinante. Scegliere come mèta di viaggio, per esempio, una città come Marrakech, significa ancora avventurarsi in un luogo magico, immergersi nei colori e nelle atmosfere del deserto che la circonda, nei cibi e negli aromi di ambra e menta dei vicoli della medina, tra la sua gente gentile e affabile, ricca di storie e mercanzie da offrire. D’altra parte “Se gli uomini fossero ovunque gli stessi, non avrebbe neppure senso spostarsi da un luogo all’altro”, diceva Paul Bowles, lo scrittore che mi ha accompagnata per anni in Marocco e che da questo Paese fu sedotto fino a trasferirvisi. I luoghi in questione, questa volta, si trovano tutti a Marrakech, città imperiale incantata, rosso fuoco da sogno, sensuale e misteriosa come i suoi vicoli in penombra. I colori blu cobalto che ricordano le tinture dei Tuareg, e il rosa-rosso intorno alla famosa piazza grande Djemaa el Fna di Marrakech, rimarranno impressi nella mia memoria per sempre. Sì, i colori, più degli odori, dei sapori, dei linguaggi.... il ricordo del “mio” Marocco, in fondo, è una questione di luci.

<<to give a bit of competition to www.lamarocaine.com>>, she tells us confidently. She hasn’t thought about marriage yet, she goes out nearly every evening and, like all her friends, loves hamburgers, discos and American films. But for Western tourists maybe it’s the other face of Morocco that remains the most fascinating. Choosing a city like Marrakech as a destination still means venturing into a magical place, enveloping yourself in the colours and atmospheres of the desert which surrounds it, in the food and aroma of amber and mint wafting through the Medina, among its kind and friendly people, with a wealth of stories and goods to offer. “If men were the same everywhere, it would be pointless moving from one place to another,” said Paul Bowles, the writer who accompanied me for years in Morocco, and who was so seduced by this country that he ended up moving here. And this time the places in question are all in Marrakech, the enchanted imperial city, fiery, dreamlike red, sensual and mysterious like its alleyways in the shadows. The cobalt blue which recalls the dyes of the Tuareg, the pinky-red around the famous great square of dJemaa el Fnaa are impressed on my mind forever. Yes, the colours, more than the smells, tastes and languages... the memory of “my” Morocco is basically a question of light.

MARRAKESCH, IN MY SOUL di Francesco Federico

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Marrakech è in continua crescita. Ogni anno ci sono nuovi locali, nuovi eventi. Ha una carica dirompente. La prima cosa che desidero fare appena arrivo è abbandonarmi all’hammam. Il mio preferito è quello del Palais Rhoul, una bellissima villa dove ti lavano e ti massaggiano col savon noir, a terra, sul pavimento caldo. Poi pranzo al Grande Café De La Poste a Gueliz, la città moderna. Un posto storico dove hanno girato il film Il the nel deserto e tutto è rimasto come un tempo, ma il servizio è moderno ed impeccabile. Per lo shopping nella Medina c’è il divertente souk, ma per qualcosa di più esclusivo si va nella zona industriale di Sidi Ghanem, frequentata da designer, dove gli artigiani realizzano qualsiasi cosa chiedi. È qui l’atelier del mio amico stilista, Karim Tassi. Tutte le celebrities marocchine hanno almeno un suo abito. Quando la stagione è più calda si va al Nikky Beach o La Plage Rouge per cocktail e musica in piscina. Per la cena, si ha l’imbarazzo della scelta, ma ritorno spesso a Le Fonduk, Dar Ksar Char-Bagh, tipicamente marocchini ma di grande eleganza. Per chi viene per la prima volta non può perdersi Les Comptoir Darna. Un po’ turistico ma molto bello, soprattutto per il bellissimo spettacolo di danza del ventre. Più francesi, ma sempre con un gusto arabo moderno il Bo-Zin, il Lotus, il Bab e il Crystal, dove si cena coi i djset dei più noti dj del mondo. Per la notte, i locali più cool sono il Pacha e Le Theatro. Vi aspetto.

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Marrakech is growing all the time. Every year there are new places to go, new events. The city has an explosive energy. The first thing I want to do as soon as I get there is to relax in the hamman. My favourite is at the Palais Rhoul, a beautiful villa where you are washed and massaged with savon noir on the warm floor. Then I have lunch at the Grande Café De La Poste at Gueliz, the modern part of the city. It’s an historic place where the film Tea in the desert was shot and everything has stayed the way it once was, but the service is modern and impeccable. For shopping in the Medina the souk is fun, but for something a bit more esclusive the Sidi Ghanem industrial area is frequented by designers: here artisans can make whatever you ask them. This is where you can find the atelier of my friend, stylist Karim Tassi. All Moroccan celebrities have at least one of his creations. When it gets hot you go to Nikky Beach or La Plage Rouge for cocktails and music by the pool. For dinner, you’re spoilt for choice, but I often go to Le Fonduk, Dar Ksar Char-Bagh, typically Moroccan, but very stylish. Anyone coming for the first time shouldn’t miss Les Comptoir Darna, it’s a bit touristy but really good fun, especially the fabulous belly dance show. More French, but with modern Arab taste are Bo-Zin, Lotus, Bab and the Crystal, where you dine with the djset of the best-known djs in the world. The coolest night spots are Pacha and Le Theatro. I’ll be expecting you.

www.riadalsultan.com http://monpalaisrhoul.com www.grandcafedelaposte.com www.karimtassi.com www.nikkibeach.com/marrakech http://60gp.ovh.net/~laplager www.foundouk.com www.ksarcharbagh.com www.comptoirdarna.com http://bo-zin.com www.riadslotus.com www.babhotelmarrakech.com http://crystal.pachamarrakech.com www.pachamarrakech.com www.theatromarrakech.com/Theatro/install2


InvernoWinter11

inverno/winter11

degustibus La cucina è femmina Cookery, the feminine ingredient Anima e gusto


degustibus CATERINA MALERBA

{ Cookery, the feminine ingredient }

La cucina è femmina © Leo Villella

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Cookery: a singular feminine noun in Italian. It is feminine not only in terms of gender but also when we speak of creativity, of top-class, prize-winning cookery. Because if men make great chefs women are not necessarily only good housewives.

di Gaia Branca traduzione Gail Mitchell foto di Leo Villella

Cucina: sostantivo femminile singolare. La cucina è femminile non solo come genere ma è donna anche quando si parla di creatività, di cucina premiata e di alto livello. Perché se ai fornelli gli uomini sono degli ottimi chef non necessariamente le donne sono solo brave massaie.

And Caterina Malerba, chef at the Locanda Toscano in Pizzo Calabro, is living proof of this. We meet her on her return from Pavia where she received the Ruota d’Oro buona cucina 2011 prize for quality and genuine products, instituted by Touring Editore. This recognition has been conferred on only four other restaurants in Italy, two in the north, two in the centre and now the Locanda Toscano in the south. A reward for choices made behind the scenes in the preparation of exquisite dishes, for the use of only organic and seasonal products which reflect our region. How would you define your cooking? Many would call it a bit crazy, too creative, but I recommend it to anyone who loves tradition and research. These two characteristics go hand-in-hand, without excluding one another. I love reading old recipes and then re-interpreting them my way, that’s © Leo Villella

Un piatto della chef Caterina Malerba

© Leo Villella

Ne è la prova Caterina Malerba, chef della Locanda Toscano di Pizzo Calabro, che conosciamo al suo rientro da Pavia dove ha ritirato il premio Ruota d’Oro buona cucina 2011, per la qualità e genuinità dei prodotti, istituito da Touring Editore. Insigniti di questo “Mi piace rileggere le antiche riconoscimento solo quattro ristoranti ricette e reinterpretarle a in Italia, due al nord, due al centro e la modo mio, da questo nasce Locanda Toscano per il sud. Un premio la creatività. quindi alle scelte operate nel dietro le “I love reading old recipes and then requinte di squisiti piatti, per la selezione interpreting them my way, that’s where di prodotti esclusivamente stagionali, creativity comes from.” bio e che rispecchiano il nostro territorio. Caterina Malerba Come definiresti la tua cucina?Molti la definiscono un po’ folle, troppo creativa, io invece la consiglio a chi ama la tradizione e la ricerca. Queste due peculiarità vanno di pari passo senza escludersi. Mi piace rileggere le antiche ricette e reinterpretarle a modo mio, da questo nasce la creatività. Utilizzo tutti i prodotti del territorio, sono una maniaca della nostra terra, perché abbiamo la fortuna di avere tanti alimenti di nicchia che andrebbero sfruttati al massimo. Cerco di rivisitare senza sconvolgere. Nonostante la varietà di sapori,

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Margherita Malerba è diventata chef per scelta. La sua è una passione che non è stata ereditata da quelle splendide figure che sono le mamme e le nonne, ma è una passione che nasce da dentro. Non ha seguito il percorso di studi che tradizionalmente seguono molti chef, ma ha deciso di affiancare suo marito nella migliore delle tradizioni calabresi: la classica trattoria. Nel corso degli anni la curiosità ha spinto Caterina a studiare e confrontarsi con i colleghi, dando quindi vita alla sua cucina che è molto legata alla tradizione ma con un twist creativo. Caterina Malerba è attualmente la rappresentante per le Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia del comitato Lady Chef, un’associazione della Federazione Cuochi Italiana, costituita per abbattere qualsivoglia pregiudizio o differenza di genere all’interno della categoria. Caterina Malerba became a chef by choice. Her passion was not inherited from a remarkable mother or grandmother, hers is a passion that comes from within. She did not follow the traditional studies of many chefs, but decided to stand by her husband in the best of Calabrian traditions: the classic trattoria. Over the years it was curiosity that led Caterina to study and measure herself against colleagues, giving life to her style of cooking which has close ties with tradition but also a creative twist. At present Caterina Malerba is representative for the provinces of Reggio Calabria and Vibo Valentia on the Lady Chef committee, an association which is part of the Federazione Cuochi Italiana (Italian Federation of Cooks), set up to stamp out prejudice or gender discrimination within the category.

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però, non esiste un piatto calabrese tipico. Se ce ne fosse la possibilità, cosa proporresti?Un piatto che ci rappresenti non c’è perché la nostra regione, come la Sicilia, è stata invasa da moltissimi popoli, dai quali abbiamo assimilato anche la cultura gastronomica. Inoltre viviamo in un territorio dove sono presenti colline, mari e monti quindi ogni luogo avrebbe il suo piatto rappresentativo. Se dovessi proporre il mio, sicuramente ca a ni a a , sarebbe a base di pesce perché m a rr o un a te abito in riva al mare. “ S o n no st r m o l a In un ambiente fortemente colonizzato dagli uomini, come si impone una donna chef? Capita di incontrare delle difficoltà?In realtà non c’è l’uomochef e la donna-chef, c’è lo chef e basta, cioè colui che sa cucinare. Non c’è distinzione. Non ho avuto molte difficoltà perché fin da subito mi sono imposta, fortunatamente ho un caratterino che mi ha aiutata, però devo ammettere che ancora c’è un po’ di discriminazione anche in cucina. La discriminazione che incontra la donna nel lavoro, e nella cucina in particolare, spesso è maggiore perché si deve confrontare con altre necessità come la famiglia o la casa. La donna deve riuscire a conciliare tutto e soprattutto si deve confrontare con delle rinunce, cosa che al giorno d’oggi, non tutte sono disposte a fare. Come riesci ad esprimere classe e stile nei tuoi piatti?Il piatto deve uscire dalla cucina pulito, ordinato e questo è essenziale. Quindi potrei dire che rappresento lo stile attraverso la sobrietà. Più volte hai partecipato a trasmissioni televisive sulle reti nazionali(“La Prova del Cuoco” n.d.r.), come hai rappresen-

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a a dell é a b b i e tanti h c v r a ia i er pe na d i nicch o u t r d fo er en t i ebb a lim a n d r assimo". c h e tati al m a nd t ur l h o t sfru i h to oug ed w

ss en s ck y obse uc t “I’m rod r e lu ly e wÈ he p l s c i u u a f n e f bec ts o ld b e lo ho u h av ch s i h e w h er d.” oite expl er ba m al r in a c ate

where creativity comes from. I use all local products, I’m obsessed with our land because wÈre lucky enough to have lots of niche products here which should be fully exploited. I try to revisit without upsetting. Despite the variety of flavours, however, a typical Calabrian dish doesn’t exist. What would you propose if you could? There isn’t a dish which really represents us because, like Sicily, our region has been invaded by many peoples from whom we have also assimilated gastronomic culture. Besides, we live in an area with hills, seas and mountains, so each place would have its own representative dish. Mine would certainly be a fish dish because I live by the sea. In a field heavily colonised by men, how does a woman chef assert herself? Do you come up against difficulties? Actually, there is no male-chef or femalechef, ther's just a chef, someone who can cook. There is no distinction. I haven’t

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really had problems because I asserted myself right from the beginning. Fortunately, I have a temper, which helped me, but I must admit there is still a bit of discrimination in the kitchen. The type of discrimination women come across at work, and especially in the kitchen, is often greater because you have to cope with other necessities, like family or home. A woman has to reconcile all these and, above all, be prepared to renounce certain things which not all women are willing to do nowadays. How do you express class and style in your dishes? When a plate leaves the kitchen it must be clean and neat, that’s essential. So I could say I represent style through simplicity. tato la Calabria?Non propongo mai un prodotto che mi rappresenti singolarmente perchè preferisco presentare qualcosa che parli della mia terra. Questi appuntamenti sono dei momenti sempre molto costruttivi perché sono un’occasione per confrontarsi e quindi crescere. Bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco. Cosa consiglieresti ad uno chef emergente?Di non scoraggiarsi mai, di guardare sempre avanti perché se si hanno le idee ben precise bisogna seguirle senza indugi.

You have taken part several times in national TV shows (La Prova del Cuoco). How did you represent Calabria? I never propose a product that represents me individually because I prefer to present something that represents my land. These TV appearances are always very constructive because they are an opportunity to measure yourself against others and therefore to grow. You need to have the courage to put yourself on the line.

IL SOGNO DI CATERINA “Vedere una Calabria migliore e in termini esclusivamente culinari, colmare un vuoto”. Il vuoto di chef di alto livello che c’è fra Puglia e Sicilia. “Questo perché nella nostra regione in pochi hanno voglia di aggiornarsi, ancora non si è capito che in questo lavoro non si arriva mai. Bisogna essere umili e accettare tante cose, soprattutto c’è sempre tanto da imparare”. CATERINA’S DREAM “To see a better Calabria and, in strictly culinary terms, to fill a void”. The void of a top-class chef that exists between Puglia and Sicily. “Because in our region few have the desire to update themselves, they still haven’t understood that in this job you never arrive. You have to be humble and accept many things, especially that there is always still so much to learn”.

What advice would you give an emerging chef? Not to get discouraged, to always look ahead because if you have clear ideas you should follow them through without hesitation.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

PEPY’S TAVERNA 1899 L’accogliente locale animato dalla cordialità del suo titolare Pino, è diventato, in pochi mesi di vita, un approdo sicuro per gli amanti del vino e della cucina regionale di tradizione italiana. La scelta gastronomica si basa su materie prime di qualità e sull’armonica convivenza tra i temi classici della tradizione e le proposte di cucina creativa, di matrice mediterranea. Una contaminazione che enfatizza l’atmosfera del locale, ideale per una cena raffinata ma anche per un rilassante aperitivo con ottimi vini al calice, da scegliere direttamente in cantina. Le proposte del gusto vanno dagli affettati artigianali, a una ricca selezione di formaggi, agli antipasti sapientemente lavorati a vista, alle tipicità regionali tra cui il tortino di patate o le alici con l’indivia, i primi piatti della tradizione, alle specialità DI CARNE. Da non perdere la tagliata di reale Chianina, l’agnello scozzese, lo spada alla griglia e i dessert artigianali, per concludere in dolcezza. Per prenotazioni, banketing e catering + 39 0965.899907; 389.9687963 Indirizzo: via B. Buozzi, 38 - 9123 Reggio Calabria

spot

In just a few months, Pepy's has become a must for lovers of regional food and wine in the great Italian tradition. Using only the best quality ingredients and combining classic dishes with a creative Mediterranean twist, Pino, the host, has created a cosy, welcoming atmosphere perfect for both an elegant dinner and also for a relaxing aperitif with excellent wines sold by the glass and selected directly from the wine cellar. The tasty menu includes home-made cured meats, a rich selection of cheeses, starters skilfully prepared on the spot, typical regional dishes such as potato pie, anchovies with endives, traditional pasta and risotto, and meat specialities – in particular, Scottish lamb, grilled swordfish and home-made desserts, for a sweet finishing touch. Booking only: banqueting e catering +39 0965.899907; 389.9687963 Address: via B. Buozzi, 38 - 89123 - Reggio Calabria

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degustibus ANIMA E GUSTO Foto e testo di Margherita D’Ascola – traduzione Gail Mitchell

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L'arrivo della stagione fredda offre la possibilità di concedersi dei piatti più calorici, quindi vi propongo due ricette che accontenteranno grandi e piccoli: l'hummus e i biscotti al cacao. La prima è una ricetta diffusa in tutti i paesi arabi, ma ormai conosciuta e apprezzata anche in Europa, perfetta da spalmare su delle tartine per un antipasto veloce. I biscotti al cacao invece non hanno bisogno di presentazione, una coccola per qualsiasi età.

The arrival of the cold season gives us the chance to enjoy dishes without always having to count the calories. Here are two recipes to satisfy both young and old: houmous and cocoa biscuits The first recipe, found throughout the Arab world, is now well-known in Europe, perfect for spreading on canapés for a quick starter. The cocoa biscuits, on the other hand, need no introduction, a real treat at any age.

HUMMUS Ingredienti: ceci precotti, tahina (crema di sesamo)*, cipolla, olio evo, limone, paprika, sale, pepe nero. Preparazione Prendete una confezione di ceci precotti, sciacquateli e versateli in un contenitore assieme ad un cucchiaino di tahina, un quarto di una cipolla media, una spolverata di paprika e un pizzico di sale, iniziate quindi a lavorare il tutto con il robot ad immersione. Aggiungete un po' alla volta il succo di limone e l'olio extravergine di oliva fino ad ottenere una crema densa. La versione originale prevede l'aglio al posto della cipolla, provate l'alternativa e decidete quale è più di vostro gradimento. *potete trovarla nei negozi bio, etnici o nelle erboristerie ben fornite.

HUMMUS Ingredients: pre-cooked chickpeas, tahina ( sesame paste)*, onion, olive oil, lemon juice, paprika, salt, black pepper. Preparation Open a tin of pre-cooked chickpeas, rinse them and put them in a bowl with a teaspoonful of tahina, quarter of a medium-sized onion, a sprinkling of paprika and a pinch of salt, blend with a hand mixer. A little at a time add the lemon juice and extra-virgin olive oil to make a thick paste. The original version uses garlic instead of onion, try this alternative and decide which one you prefer. *you can find it in well-stocked health food or ethnic shops.

BISCOTTI AL CACAO Ingredienti: farina 00 180 g, burro 120 g, zucchero 130 g, uova 1, cacao amaro 75 g, lievito 3 g, sale (una presa), vanillina. Preparazione In una ciotola setacciate la farina e aggiungete una presa di sale, il lievito e la vanillina. In un’altra ciotola mettete il burro ammorbidito, lo zucchero, l’uovo, il cacao e sbattete il tutto con le fruste elettriche, fino ad ottenere un composto omogeneo e spumoso. A questo punto unite la miscela con la farina e aiutandovi con un cucchiaio di legno fatela assorbire completamente. Lavorate il composto brevemente con le mani, avvolgetelo nella pellicola e mettetelo in frigo per almeno un’ora. Una volta tirato fuori dal frigo l’impasto stendetelo su una spianatoia infarinata (o utilizzate della carta forno per non aggiungere troppa farina) e date ai biscotti la forma che più vi piace. Infornate a 180° per 10 minuti circa. Il tempo ovviamente varierà di qualche minuto a seconda di quanto alti siano i biscotti e di quanto croccanti li desideriate.

COCOA BISCUITS Ingredienti: 180 g flour, 120 g butter, 130 g sugar, 1 egg, 75 g unsweetened cocoa powder, 3 g yeast, pinch of salt , vanilla sugar (1 sachet). Preparazione Sieve the flour into a bowl and add a pinch of salt, the yeast and vanilla sugar. In another bowl put the softened butter, sugar, egg, and cocoa powder and beat with an electric mixer until the mixture is smooth and fluffy. Add this mixture to the bowl with the flour etc., and with a wooden spoon stir in thoroughly. Knead the dough briefly, wrap it in clingfilm and put it in the fridge for at least an hour. Once removed from the fridge spread out the dough on a floured pastry board (or use greaseproof paper to avoid adding too much flour), and make the biscuits into the shapes you like. Bake at 180° for about 10 minutes. The baking time varies by a few minutes according to how thick the biscuits are and how crunchy you want them.


groove CARLO STANAUT

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Il coll ettivo ROCK! è { Grou p roc k}

di Stefano Cuzzocrea traduzione Gail Mitchell

Professione creativo. Copywriter, registi, video-maker, ma anche musicisti e designer. Contratti a progetto, o di collaborazione coordinata o occasionale, ovvero precarietà e contemporaneità che sposano i duri tempi moderni. Sfondare è difficile, ma ci sono ragazzi che sanno fare il saltello.

Profession: creative artist. Copywriter, director, video-maker, but also musician and designer. Contract per project, then coordinated or occasional contributions; this is precariousness and contemporaneity that go hand in hand with today’s hard times. Breaking through is tough, but some young guys do make it.

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© Vito Frangione

© Vito Frangione

Marco Modafferi

Francesco Tortorella

© Vito Frangione

© Vito Frangione

Alcuni frame dal video “Bambina col saltello”

Carlo Stanaut durante le riprese

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“L’idea di realizzare questo video è nata da ll a pa ssione per l a musica di Car lo Stanaut e dalla voglia di sperimentare. “The idea for the video came from Carlo Stanaut’s passion for music and the desire to experiment.

groove


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LA BAND

Chi? Francesco Tortorella e Marco Modafferi ad esempio. Loro hanno i numeri giusti. Quali? Tutti zeri e uni che in un computer fanno miracoli. Ad esempio? Il caso Carlo Stanaut è singolare. Un cantautore e la sua band. Un po’ di valige, ingaggi discografici che non arrivano. Un pezzo che funziona. E poi il contesto in cui tutti i protagonisti di questa storia vivono: l’era di internet. E allora Francesco e Marco tornano nella nativa Reggio Calabria per girare un videoclip, portandosi, ovviamente, dietro il gruppo rock del sedicente Carlo, che in realtà si chiama Saverio. L’avventura inizia più o meno così e crea un precedente gustoso: la coesione artistica di ingegni pronti a risolvere da sé i propri problemi, invece che aspettare aiuto. Una vicenda come tante? Potrebbe essere, ma bisogna prima guardare il video di “Bambina col Saltello” per trovare dozzinalità in tutta questa faccenda. Animazione, postproduzione, fotografia, regia e passione da numeri uno, tanto che il prodotto è tra i candidati al “Premio italiano del videoclip” di Milano e a quello, riservato alle produzioni indipendenti, in seno al “Meeting delle etichette indipendenti” di Faenza. Ma di label dietro non ce n’è neppure l’ombra.

For example, Francesco Tortorella and Marco Modafferi. They have all the right numbers. The case of Carlo Stanaut is an unusual one. A singer-songwriter and his band. A few suitcases and record deals which never arrive. A piece that works. And then the context in which all the characters of this story live: the internet era. So, Francesco and Marco return to their native Reggio Calabria to film a video-clip, bringing with them, of course, Carlo’s self-styled rock group (actually, his name is Saverio). This is more or less how the adventure begins and it makes a tasty precedent: artistic cohesion of clever minds, willing to sort out their own problems instead of waiting for help. Heard it all before? Maybe, but first watch the video Bambina col Saltello before trying to find anything ordinary here. First-class animation, post-production, photography, direction and passion, in fact, the product is among the candidates for the Italian video-clip award held in Milan and for the

Carlostanaut: gruppo pop-funk-blues italiano, è nato intorno al 2000 dall’unione di Saverio Autelitano, anima del gruppo, voce, tromba, chitarra, autore dei testi e delle musiche; Sergio Ferrari, chitarre e voce; Fausto Casara, batteria e cori; Fabrizio Gallina, basso elettrico. L’esordio è avvenuto ne “Il Locale”, laboratorio musicale romano durante gli anni ‘90 (frequentato da Tiromancino, Max Gazzè, Sergio Cammariere, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi, Tricarico, ecc).

THE BAND Carlostanaut: Italian pop-funk-blues group formed around 2000 from the union of Saverio Autelitano, the group’s soul; singer, trumpet, guitar, author of lyrics and music; Sergio Ferrari, guitar and singer; Fausto Casara, drummer and chorus; Fabrizio Gallina, electric bass guitar. They made their debut in the 90s at Il Locale, a music workshop in Rome (frequented by Tiromancino, Max Gazzè, Sergio Cammariere, Niccolò Fabi, Simone Cristicchi, Tricarico, etc.)

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“Abitiamo a Roma, ma abbiamo deciso di ambientare il video a Reggio Calabria, del resto ci siamo conosciuti lì tutti e tre. “We live in Rome, but we decided to set the video in Reggio Calabria, after all, that’s where we all met.”

© Vito Frangione

© Vito Frangione

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Francesco Tortorella

Marco Modafferi

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I VIDEO-MAKER

“Non ci sono investitori per gli emergenti” - lamenta Saverio – “senza contare che il ruolo del manager in questa nazione non esiste più; siamo in balia di noi stessi, almeno fino a quando non ci rendiamo capaci di fare i milioni da soli, allora sì che magari qualcuno si fa vivo, quando non c’è più da dare ma solamente da prendere”. Ma per fortuna c’è la Rete. Una cassa di risonanza che entra nelle case della gente senza mediazione. E i ragazzi ce la stanno facendo. Il merito? Della canzone, certo, ma anche dell’impegno di Marco e Francesco, il quale sintetizza così questa sinergia: “L’idea di realizzare questo video è nata dalla passione per la musica di Carlo Stanaut e dalla voglia di sperimentare. Ci siamo subito immaginati un mood vintage e solare che si adattasse allo spirito surf-rock del pezzo. Abitiamo a Roma, ma abbiamo deciso di ambientare il video a Reggio Calabria, del resto ci siamo conosciuti lì tutti e tre. Per le riprese è stato scelto il teatro Primo di Saracinello, dove è stato possibile costruire un green back, sul quale scorrono sfondi, ovvero decine di foto dei nostri luoghi scattate nei giorni precedenti. La parte più dura del lavoro è stata quella della post produzione: ci abbiamo impiegato diverse settimane”. Chi gliel’ha fatta fare? Una bambina col saltello sognata così come la racconta la canzone: con l’innocenza che alimenta il sogno e l’amore, e non certo la disillusione o la rassegnazione. Non è squisitamente romantico tutto ciò?

prize for independent productions at the meeting of independent labels at Faenza. But, therÈs not a label in sight. “There are no investors for new and emerging artists”, Saverio complains. “Without forgetting that the role of manager no longer exists in this country; wÈre on our own, at least until we can make millions by ourselves, then someone might show up, when therÈs nothing more to give but only to take.” Luckily though therÈs the net. A resonator that enters peoplÈs homes without mediation. And the guys are making it happen. Thanks to? To the song, certainly, but also to the commitment of Marco and Francesco, who sums up this synergy like this: “The idea for the video came from Carlo Stanaut’s passion for music and the desire to experiment. We immediately came up with a sunny, vintage mood suitable for the surf-rock spirit of the piece. We live in Rome, but we decided to set the video in Reggio Calabria, after all, that’s where we all met. We chose to do the filming at the Teatro Primo at Saracinello, and it was possible to build a green back where we passed dozens of photos wÈd taken of our haunts during the previous days. Postproduction was the hardest part: it took us several weeks.“ What made them do it? A dream about a girl with a skip, just like in the song: with the innocence that sustains the dream and love, and certainly not disillusion or resignation. How perfectly romantic is that?

Francesco Tortorella lavora come creativo, illustratore e motiondesigner, sia come freelance che con, un collettivo di creativi chiamato Centounopercento, realtà emergente nel panorama italiano della motion-graphic, design e postproduzione per la tv. Marco Modafferi un regista e videomaker, ha una grossa esperienza da documentarista, al momento realizza le “inchieste italiane” per Repubblica tv. Insieme, oltre al videoclip di “Bambina col saltello”, l’equipe ha realizzato la clip di “She is happy” della rock-band Aedi, inoltre è in uscita un cortometraggio ambientato in Aspromonte, negli anni 90 dal titolo, “La realtà dei fatti”, in più la coppia è attualmente impegnata in un corto animato, ambientato in una Reggio Calabria dei primi anni 80, periodo in cui la criminalità iniziava a trasformarsi in azienda ed ad intrecciarsi con le istituzioni. THE VIDEO-MAKERS Francesco Tortorella works as a creative artist, illustrator and motion-designer, both freelance and with a group of creative artists called Centounopercento, an emerging reality on the Italian scene of motion-graphics, design and post-production for TV. Marco Modafferi, director and videomaker, has a lot of experience as a documentary maker, at the moment he is doing inchieste italiane for Repubblica TV. Together, besides the Bambina col saltello videoclip, the team has made the She is happy clip for the rock-band Aedi, and a short film, entitled La realtà dei fatti, is due to come out, set in the Aspromonte in the 90s. They are also busy working on a short animated film set in Reggio Calabria in the early 80s, a period of change in the criminal organisations which began to organise themselves more like businesses, closer to the deviated sectors of the institutions.

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groove MILES DAVIS

Passaggio

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di obbligata euforia { Set passage to madness }


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di Vittorio Pio traduzione Gail Mitchell

Nella colossale opera di catalogazione che ha ricostruito la carriera dell’unico musicista capace di cambiare più volte l’inerzia della musica jazz, Bitches Brew è sempre stato votato come un passaggio di obbligata euforia, non solo dalla folla oceanica dei suoi aficionados.

In the enormous task of cataloguing in order to reconstruct the career of the only musician who, more than once, was able to inject life into jazz music, “Bitches Brew” has always been considered a passage of obligatory euphoria, and not only by the huge crowd of his aficionados.

Fu proprio con questa benvenuta apertura verso il rock che il divino Miles, conquistò i favori di un pubblico diverso, (“Quei ragazzoni bianchi e dondolanti”, per riassumerli nelle sue stesse parole), fino a quel momento piuttosto refrattario al jazz. Questa circostanza fece ovviamente storcere il naso ai puristi del genere, ma ormai l’ennesima rivoluzione si era innescata e niente l’avrebbe più fermata. Per festeggiare il quarantennale dalla pubblicazione originaria, la Sony ha rovistato ancora nei pregiati archivi Columbia, forgiando un box monumentale che allinea le sessions originali in doppio formato (cd e vinile in grana pesante), oltre a memorabilia e vari bonus più o meno importanti. In questa apertura verso il rock Davis mise a segno un colpo memorabile, ponendosi al centro di un ideale palco come un direttore d’orchestra capace di impartire pochi, luciferini, guizzi nell’unire tutto il magma sonoro sviluppato a partire dalle tastiere in cui si alternavano Chick Corea, Joe Zawinul e Larry Young, lasciate in periodico contrappunto. Con suoni e ritmi così dilatati da rasentare l’ipertrofia, quella musica che solo qualche tempo prima sarebbe stata bocciata senza pietà, si elevava rigogliosa ed eccitante nei differenti strati sonori che costituivano l’ossatura dei pezzi.

It was with this welcome opening towards rock that the divine Miles won the favour of a different kind of public, (Those big, white, dangling boys, to sum up his own words), who, until that moment, had been somewhat deaf to jazz. This circumstance obviously made the purists of the genre turn up their noses, but the umpteenth revolution had been sparked off and nothing could stop it. To celebrate the fortieth anniversary of its original publication, Sony has been rummaging through the valuable Columbia archives and has forged a monumental box which aligns the original sessions in a double format (CD and vinyl), as well as memorabilia and various kinds of bonuses. In this opening to rock Davis made a memorable mark, putting himself at the centre of an ideal stage as the conductor of an orchestra capable, with few fiendish flashes, of uniting the whole magma of sound, starting from the keyboards where Chick Corea, Joe Zawinul and Larry Young alternated, left in periodic counterpoint. With sounds and rhythms so dilated as to verge on hypertrophy, the music which not long before would have been mercilessly rejected, rose up exuberant and exciting in different layers of sound that made up the skeleton of the pieces. A jungle with blinding reflections where the

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Una jungla dai riflessi abbaglianti in cui si evidenziava ancora di più la straordinaria padronanza dello strumento da parte del leader con quell’oscillare dal registro grave a drammatico, più su fino all’acuto più strillato e lacerante amplificato dall’utilizzo (anche questa una prima volta), del pedale wah-wah caro ai chitarristi di estrazione rock:qualcosa che nel jazz nessuno aveva mai solo ipotizzato fino ad allora. Una musica dal respiro potente e libero, con degli accenti che partivano dall’Africa fino a planare sull’ euforica serialità di Stockhausen, in un ciclo apparentemente senza capo e coda riassunto nella sempiterna lotta fra l’ordine e il caos. Un manifesto dove si staglia imperiosa la voce al sax soprano di Wayne Shorter, temprato dallo stesso respiro dei musicisti coinvolti e uniti dal sacerdozio officiante di Davis che dopo “solo” dieci anni dalla pubblicazione del seminale e imprescindibile “Kind Of Blue”, fu strabiliante nel firmare un altro documento fondamentale della sua vicenda artistica. L’album inizialmente divise in due la critica ma il responso commerciale finì con l’andare oltre le più rosee previsioni con oltre mezzo milione di copie vendute, un numero destinato ad aumentare in maniera esponenziale nel tempo. In questo lussuoso box viene rispettato l’ordine originale di pubblicazione, insieme a una manciata di bonus tracks, un terzo cd inedito con una performance registrata al festival di Tanglewood più un dvd anche questo mai visto prima risalente allo stesso periodo, insieme a un booklet di grande formato con saggi, interviste e splendide foto. Regalate(ve)lo.

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Il cofanetto di Bitches Brew

Una musica dal respiro potente e libero, con degli accenti che partivano dall’Africa fino a planare sull’euforica serialità di Stockhausen. Music with a free and powerful range, with tones that started out in Africa to skim the euphoric, serial nature of Stockhausen.


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Alcune immagini contenute nel box celebrativo

leader’s extraordinary command of his instrument is further highlighted by the oscillation of register from serious to dramatic, then higher to shrill and piercing, amplified by the use of the wah-wah pedal (this too for the first time), so dear to rock guitarists: something that no-one had even hypothesised in jazz until then. Music with a free and powerful range, with tones that started out in Africa to skim the euphoric, serial nature of Stockhausen, in a seemingly meaningless cycle summed up in the eternal struggle between order and chaos. A manifesto where the imperious voice of Wayne Shorter’s soprano sax stands out, tempered by the very range of the musicians involved and united by Davis, the officiating high-priest who, “only” ten years after the publication of the seminal and fundamental “Kind of Blue”, was mind-blowing when he signed another cornerstone document in his artistic cycle. The album initially divided the critics but the commercial response went far beyond the wildest expectations with more than half a million copies sold, a number destined to increase enormously over time. In this luxury box the original order of publication is respected, together with a handful of bonus tracks, a third unpublished CD with a performance recorded at the Tanglewood festival, plus a DVD from the same period, also never seen before, together with a large booklet full of essays, interviews and wonderful photos. Give (yourself) a treat.

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agenda Mostre, eventi, segnalazioni / Exhibitions, events and news

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BOLOGNA

V. Voytenkova, M. Mori, V. Reutov, J. Hao

Scuola dell'opera italiana

Tannhäuser/ Reggio Emilia Valli Theatre – G. Mangione, C. Faravelli, G. Yu, A. Darashvili

Produzioni_sedi varie febbraio Frankenstein, co-produzione Scuola dell'Opera Italiana/Opificio di arte scenica/ Provincia di Bologna. Budrio: Teatro consorziale e Crevalcore: Teatro Comunale - F. Brito, D. Di Vietri, M. Olivieri, P. Kuban, A. Sarra, L. Bini, G. Chirizzi, V. Voytenkova, M.Mori, V. Reutov, J. Hao. Tannhäuser/Teatro Valli di Reggio Emilia - G. Mangione, C. Faravelli, G. Yu, A. Darashvili, Il Piccolo flauto magico/ Teatro Comunale di Bologna - S. Panighini, L. Ceccoli, M. Pedretti, F. Brito, M. Olivieri, G. Bridelli, F. Pacileo Concerto Sinfonico /Teatro Comunale di Bologna , Orchestra del TCBO A. Malavasi, solista. marzo Don Giovanni/ Teatro Comunale di Bologna - G. Bridelli, Z. Markovà, K. Faravelli, G. Yu, A. Corvino, "Dittico '900 : il Prigioniero di Dallapiccola e Risorgimento! di Lorenzo Ferrero" / Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena - V. Corradetti, D. Di Vietri, M. Olivieri, A. Darashvili, A. Malavasi Concerto sinfonico TCBO con orchestra TCBO Mahler G. Yu, G. Bridelli.

The Small Magic Flute/ Bologna Theatre – S. Panighini, L. Ceccoli, M. Pedretti, F. Brito, M. Olivieri, G. Bridelli, F. Pacileo Symphonic Concert/ Bologna Theatre, TCBO Orchestra – A. Malavasi solo player.

March Don Giovanni/ Bologna Theatre – G. Bridelli, Z. Markovă, K. Faravelli, G. Yu, A. Corvino “‘900 Diptych: Dallapiccola’s The Prisoner and Lorenzo Ferrero’s Risorgimento!” / Luciano Pavarotti Theatre, Modena – V. Corradetti, D. Di Vietri, M. Olivieri, A. Darashvili, A. Malavasi

Swiss sculptor's work. Although his sculptures apparently contradict their material realization, together they form a convincing whole of the artist's intentions Fondazione Brodbeck Arte Contemporanea

Massimo Volume live 12 marzo Ai Mercati i Massimo Volume presenteranno il loro ultimo album, uscito lo scorso ottobre: “Cattive abitudini” è di sicuro un disco popolato: di personaggi, di citazioni, di luoghi. Ossessionato dal tempo, attaccato al presente, è un disco che ha fretta, anche nei suoi momenti più dilatati. Mercati Generali

Symphonic Concert TCBO with TCBO orchestra Mahler, G., Yu, G. Bridelli.

April Offenbach diptych “Pomme d’Api et monsieur Choufleri” / Rossini Theatre, Lugo di Romagna – S. Panighini, M. Carlotto, M. Pedretti, G.T. Abiendi, L. Ceccoli, G. Sagripanti, P. Kuban, F. Brito, M. Olivieri, M. Sungu, A. Corvino, A. Sarra, V. Reutov, J. Hao, G. Chirizzi, V. Voytenkova, M. Jota, C. Faravelli. “‘900 Diptych: Dallapiccola’s The Prisoner and Lorenzo Ferrero’s Risorgimento!” / Bologna Theatre - V. Corradetti, D. Di Vietri, M. Olivieri, A. Darashvili, A. Malavasi Symphonic Concert/ Bologna Theatre, TCBO Orchestra – Valentina Corradetti.

Massimo Volume live 12 March Playing at the Mercati Generali Massimo Volume will present their latest album which came out in October: “Cattive abitudini” is populated by characters, quotations and places. Obsessed by time, tied to the present, it's a record in a hurry, even in its more distended moments. Mercati Generali

aprile Dittico Offenbach "Pomme d'Api et monsieur Choufleuri"/Teatro Rossini - Lugo di Romagna - S. Panighini, M. Carlotto, M. Pedretti, G.T. Abiendi, L. Ceccoli, G. Sagripanti, P. kuban, F. Brito, M. Olivieri, M. Sungu, A Corvino, A. Sarra, V. Reutov, J. Hao, G. Chirizzi, V. Voytenkova, M. ota, C. Faravelli "Dittico '900 : il Prigioniero di Dallapiccola e Risorgimento! di Lorenzo Ferrero" / Teatro Comunale di Bologna - V. Corradetti, D. di Vietri, M. Olivieri, A. Darashvili, A. Malavasi Concerto Sinfonico/Teatro Comunale di Bologna, Orchestra del TCBO - Valentina Corradetti

CATANIA

Urs Lüthi Art is the better life fino al 26 febbraio 2011 La mostra di Urs Lüthi presso la Fondazione Brodbeck documenta diversi aspetti del lavoro scultoreo dell’artista svizzero. Sebbene le sue sculture si presentino con una apparenza che sembra contraddire la sua realizzazione materiale, nondimeno tutte insieme formano una unità convincente delle intenzioni dell’artista. Fondazione Brodbeck Arte Contemporanea

Teatro Metropolitan Programma Teatro Metropolitan - Programme

Suoceri sull’orlo di una crisi di nervi Con Gianfranco D’Angelo ed Eleonora Giorgi dall’11 al 13 marzo

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Suoceri sull'orlo di una crisi di nervi with Gianfranco D'Angelo and Eleonora Giorgi 11-13 March

Italian Opera School (Bologna) Productions _ different venues

Fiore di cactus

February

Con Ivana Monti e Franco Castellano dal 25 al 27 marzo

Frankenstein, Italian Opera School/Scenic Art Factory Bologna Area. Budrio: Budrio Syndicated Theatre Crevalcore: Cavalcore Theatre– F. Brito, D. Di Vietri, M. Olivieri, P. Kuban, A. Sarra, L.Bini, G. Chirizzi,

Urs Lüthi - Art is the better life until 26 February 2011 The Urs Lüthi exhibition at the Fondazione Brodbeck reveals different aspects of this

Fiore di cactus with Ivana Monti and Franco Castellano 25-27 March


L’anatra all’arancia Con Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi dal 15 al 17 aprile L'anatra all'arancia with Debora Caprioglio and Corrado Tedeschi 15-17 April

CATANZARO

Community. La ritualità collettiva prima e dopo il web fino al 27 marzo

CATANIA JAZZ XXVIII STAGIONE CONCERTISTICA Teatro Metropolitan Catania Jazz: XXVIII Concert Season Teatro Metropolitan

Cristina Branco Band 7 marzo Cristina Branco Band 7 March

Esperanza Spalding. Chamber Music Society 1 aprile

Un confronto tra grandi maestri e giovani rappresentanti dei new media che consente di riflettere sul concetto di comunità dagli anni cinquanta a oggi, attraverso opere fotografiche, video, progetti web e installazioni interattive. Non manca nemmeno un’installazione mobile del gruppo Flatform che durante i giorni precedenti all’inaugurazione della mostra hanno registrato le reazioni delle persone nelle strade della città di Catanzaro. MARCA Community. La ritualità collettiva prima e dopo il web until 27 March Great maestri and young representatives of the new media meet and reflect on the concept of community from the 50s to the present day through photographs, videos, web projects and interactive installations. There is even a mobile installation by the Flatform group who, during the days before the inauguration of the exhibition, recorded the reactions of people on the streets of Catanzaro. MARCA

CROTONE

Non esiste 5 marzo

Esperanza Spalding. Chamber Music Society

a Firenze fino al 1 maggio. For the Love of God è un calco di platino di un teschio umano in scala reale tempestato di 8.601 diamanti al massimo grado di purezza. Da quando è stato creato, For the Love of God è stato esposto solo due volte prima dell’evento fiorentino. Palazzo Vecchio

Spettacolo di Giorgio Panariello Pala Milone

1 April

Butch Morris & Catania Jazz Orchestra

For the Love of God until 1 May For the Love of God, the legendary diamondstudded skull by English artist Damien Hirst first displayed in 2007, will be on view at Palazzo Vecchio in Florence until 1 May 2011. For the Love of God is a platinum cast of a life-size human skull studded with 8,601 of the purest diamonds. Before the Florence event, For the Love of God had only been twice displayed in public. Palazzo Vecchio

Picasso Mirò Dalì. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità dal 12 marzo al 17 luglio In mostra più di sessanta opere della produzione giovanile di Picasso, Miró e Dalí e oltre cento schizzi picassiani. Una rassegna strutturata come un film composto da flashback che rinviano a una serie di incontri e incroci tematici e formali tra i tre grandi pittori spagnoli, “ripresi” all’inizio della loro avventura di artisti Palazzo Strozzi

14 aprile Butch Morris & Catania Jazz Orchestra 14 April

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Overtone Quartet con Dave Holland 27 aprile Overtone Quartet with Dave Holland

Non esiste 5 March Show by Giorgio Panariello Pala Milone

27 April

Agata Lo Certo Band Beatrice Campisi Band 6 maggio Agata Lo Certo Band Beatrice Campisi Band 6 May

FIRENZE

For the Love of God fino al 1 maggio For the Love of God, il teschio tempestato di diamanti opera dell’artista inglese Damien Hirst diventato leggendario da quando venne esposto per la prima volta nel 2007, verrà esposto a Palazzo Vecchio,

Picasso Mirò Dalì. Giovani e arrabbiati: la nascita della modernità 12 March - 17 July On display more than sixty works from the youthful years of Picasso, Miró e Dalí and more than a hundred of Picasso's sketches. An event put together like a film, made up of flashbacks which recall a series of thematic and formal encounters and crossings of the three great Spanish painters, “shot” at the beginning of their adventure as artists. Palazzo Strozzi


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FORLÌ

Melozzo da Forlì. L’umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffello fino al 12 giugno I capolavori di Mantegna, Piero della Francesca, Bramante e Raffaello affiancheranno quelli di Melozzo da Forlì. La sua città natale lo celebra con la più completa esposizione che mai gli sia stata dedicata. Saranno esposte praticamente tutte le opere “mobili” dell’artista, riunendo anche gli affreschi staccati del colossale ciclo da lui creato per l’abside della Chiesa dei Santi Apostoli a Roma, ciclo disperso tra Musei Vaticani e Quirinale. La mostra compone una emozionante carrellata di grandi interpreti di uno dei momenti più felici della storia dell’arte. Musei di San Domenico

la promozione da parte di Single Market Events, fra i maggiori specialisti nel settore di event nel Regno Unito, dopo l'acquisto da Brand Events in 2010. La Dolce Vita è una mostra e event unica che evidenzia tutto ciò che l'Italia e la sua lifestyle invidiabile ha da offrire – Enogastronomia, Stile, Viaggi e Bene Immobili. Business Design Centre in Islington, Londra LONDON La dolce vita 10-13 march Single Market Events is pleased to announce that the Italian event in London ‘LA DOLCE VITA’ will take place from 10th to 13th March at the Business Design Centre in Islington, London. Now in its seventh year, 2011 is the inaugural year that the show will be organised and promoted by Single Market Events, one of the UK’s leading event specialists, following the acquisition from Brand Events in 2010. La Dolce Vita is a unique exhibition and event showcasing all that Italy and its covetable lifestyle has to offer – Food, Drink, Style, Travel and Property. Business Design Centre in Islington, London

February-April On stage in February at the Piccolo Teatro Studi “Realizzare l’improbabile, Il design a Milano: ascendenze e prospettive”; the Triennale Design Museum dedicates its fourth edition to the men and companies who contributed towards creating the Italian design system. At the Euroluce biennial, sets by Attilio Stocchi transform the heart of Milan into a new and visionary Theatrum Naturae; Piazza Duomo hosts “Principia”, an imaginary exhibition about the future, made up of eight spaces designed by Denis Santachiara in collaboration with the Solares Fondazione delle Arti and important artists, scientists and renowned designers. The fair also dedicates space to the development and business of exhibitors at the Salone del Mobile and to those of the Euroluce biennial at the SaloneUfficio, back in Milan after a 3-year absence. www.cosmit.it

NAPOLI

‘O vero! Napoli nel mirino fino al 21 marzo

MILANO

Cosmit, 5o anni di Salone del Mobile Luoghi vari Febbraio-Aprile

Melozzo da Forlì. L’umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffello until 12 June Masterpieces by Mantegna, Piero della Francesca, Bramante and Raffaello will be on view next to those of Melozzo da Forlì. His native city dedicates to him the most complete exhibition organised, with almost all the artist's “mobile” works, even re-uniting the frescos taken from his colossal cycle created for the apse of the church of the Santi Apostoli in Rome, which is scattered among the Vatican and Quirinale Museums. The exhibition offers an exciting parade of the great interpreters of one of the most glorious moments in the history of art. Musei di San Domenico

A febbraio al Piccolo Teatro Studio andrà in scena “Realizzare l’improbabile, Il design a Milano: ascendenze e prospettive”; Triennale Design Museum dedica la sua quarta edizione agli uomini e alle aziende che hanno contribuito a creare il sistema del design italiano. Nell’anno della biennale Euroluce, la scenografia ideata da Attilio Stocchi trasforma il cuore di Milano in un nuovo visionario Theatrum Naturae; Piazza Duomo ospita “Principia”, mostra immaginifica sul futuro, un percorso costituito da otto ambienti progettati da Denis Santachiara in collaborazione con Solares Fondazione della Arti e importanti artisti, scienziati e designer di grande fama. La fiera dedica poi uno spazio concreto di sviluppo e business agli espositori del Salone del Mobile e a quelli delle biennali Euroluce a SaloneUfficio che torna a Milano dopo 3 anni di assenza. www.cosmit.it

LONDRA

La dolce vita 10-13 March Single Market Events è lieto di annunciare che l'event italiano ‘LA DOLCE VITA’ avrà luogo a Londra dal 10 al 13 marzo presso il Business Design Centre a Islington. Ormai nella sua settima edizione, il 2011 è l'anno inaugurale per l'organizzazione e

MILAN Cosmit, 5th edition “Salone del Mobile” (Furniture Fair) various locations

Il viaggio di questa mostra tra i vicoli antichi e le periferie postmoderne, tra soggettività e figure paradigmatiche, sempre eccessive è un percorso circolare, che riconduce lo sguardo al punto d’incrocio sempre un po’ folle tra realtà e verità. Il titolo ‘O VERO!’ è il modo più originario di segnalare lo stupore per una realtà effettiva che si mostra apparendo incredibile. Museo MADRE NAPLES 'O vero! Napoli nel mirino until 21 March This exhibition is a journey between ancient lanes and post-modern outskirts, between subjectivity and paradigmatic figures, a circular journey which draws our gaze back to the crazy meeting point between reality and truth. The title 'O VERO!' is an original way of showing amazement for a reality which seems incredible. Museo MADRE

NUORO

Dreamtime. Lo stupore dell’arte aborigena Dall’ 11 febbraio al 26 giugno 2011 Dreamtime, per quantità (oltre 290 i pezzi) e soprattutto per la qualità delle opere proposte, si offre come la più completa esposizione mai presentata in Italia sull’arte aborigena australiana. Ciò che certamente più affascinerà il pubblico italiano sarà l’originalità del linguaggio espressivo, i colori ipnotici, gli archetipi che hanno solcato immutati 40 mila anni, dal Tempo del Sogno ad oggi. MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro

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Per la prima volta verrà offerto un quadro complessivo di quelle stagioni cruciali della storia artistica italiana. MAR Museo d’Arte della città di Ravenna

NUORO Dreamtime. Lo stupore dell’arte aborigena 11 February - 26 June 2011 In terms of the quantity (more than 290 works) and above all quality of the works, Dreamtime is the most complete exhibition of Australian aboriginal art ever presented in Italy. Italian visitors will certainly be fascinated by the originality of the expressive language, the hypnotic colours, the archetypes which have remained unchanged for 40,000 years, from the Dreamtime to the present day. MAN Museo d'Arte Provincia di Nuoro

PALERMO

PPS Paesaggio e popolo della Sicilia fino al 31 marzo Ventidue artisti siciliani presenteranno opere -alcune realizzate appositamente che offrono un’ immagine dell’Isola non convenzionale e soprattutto non deformata dai mezzi di comunicazione di massa. Riso Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia PALERMO PPS Paesaggio e popolo della Sicilia until 31 March Twenty-two Sicilian artists present their works – some created especially for the exhibition offering an unconventional image of the Island and, above all, not deformed by the massmedia. Riso Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia

RAVENNA

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L’Italia s’è desta : 19451953. Arte italiana del secondo dopoguerra, da De Chirico a Guttuso, da Fontana a Burri. Dal 13 febbraio al 26 giugno 2011 Arte italiana tra il ’45 e il ’53 il tempo più vivace, magmatico, contrastato di tutto il nostro Novecento. La mostra ha l’ambizione di ricostruire tutte le diverse fasi delle vicende artistiche dalla fine del secondo conflitto mondiale alla grande mostra di Picasso in Italia del 1953 che, per molti aspetti, segna uno spartiacque fra il dopoguerra del rinnovamento, dei dibattiti culturali, delle costituzione di gruppi e movimenti, e la seconda parte degli anni Cinquanta.

Sala Spazio Teatro via San Paolo 19/a, Reggio Calabria

RAVENNA L’Italia s'è desta: 1945-1953. Arte italiana del secondo dopoguerra, da De Chirico a Guttuso, da Fontana a Burri. 13 February - 26 June 2011 Spazio Teatro, Presenze Presenze, X edition of Spazio Teatro. Muratori 11, 12 and 13 March, by Edoardo Erba with Anna Calarco, Domenico Chilà, Mimmo Fiore. Directed by Gaetano Tramontana Sala Spazio Teatro via San Paolo 19/a, Reggio Calabria Italian art from ’45 to ’53, the most lively, magmatic and disputed period of the whole of the 20th century. The exhibition aspires to reconstruct all the different phases of artistic events from the end of World War II to the great Picasso exhibition in Italy in 1953 which, for many aspects, was a watershed between post-war renewal, cultural debates, the constitution of groups and movements, and the late 50s. For the first time we are given an overall view of those crucial seasons in Italy's artistic history. MAR Museo d’Arte della città di Ravenna

REGGIO CALABRIA

Alice nel paese delle meraviglie - Il Musical 16 e 17 marzo Alice nel Paese delle Meraviglie-Il musical porta in scena la favola nel suo aspetto più onirico e fiabesco: quello dell’immaginario dei bambini. Al pubblico verrà offerta la possibilità di ritrovare la poesia del mondo infantile e nel contempo di confrontarsi con i significati simbolici e reconditi della fiaba. Teatro Cilea

Sante Pollastri. Un brigante al giro d’Italia 19 e 20 marzo Teatro del Cerchio di e con Mario Mascitelli info@spazioteatro.net www.spazioteatro.net Sante pollastri. Un brigante al giro d’Italia 19 and 20 March Teatro del Cerchio by and with Mario Mascitelli info@spazioteatro.net www.spazioteatro.net

Gianna Nannini Live 7 maggio L’uscita del nuovo album “Io e te” prevede un tour di 15 tappe nei Palasport e nelle Arene d’Italia, tra cui l’unica tappa in Calabria prevista a Reggio Calabria. Un album rock dal cuore tenero in cui la rocker Gianna, omaggia la figlia Penelope già dalla copertina, in cui mostra il pancione. Palacalafiore

REGGIO CALABRIA Alice nel paese delle meraviglie- Il Musical 16 and 17 March Alice in Wonderland - The musical brings the tale to the stage in its most oneiric and fairytale aspect: that of the imaginary world of children. Audiences will have the chance to rediscover the poetry of the world of childhood and at the same time interpret the symbolic meanings and secrets of the story. Teatro Cilea

Spazio Teatro Presenze, la X edizione di Spazio Teatro Muratori 11, 12 e 13 marzo, di Edoardo Erba con Anna Calarco, Domenico Chilà, Mimmo Fiore Regia di Gaetano Tramontana

Gianna Nannini Live 7 May Promoting her new album “Io e te” on a 15-concert tour of Italy, the only concert in Calabria will be held in Reggio Calabria. Gianna's latest tender-hearted rock album is dedicated to her baby daughter Penelope, with mother-to-be pictured on the cover. Palacalafiore


InvernoWinter11

Paolo Conte in concerto 24 maggio L´artista italiano più amato al mondo, autore di “Azzurro” e di altri celeberrimi successi, dopo la pubblicazione del nuovo album “Nelson”, sarà in concerto il 24 maggio alle ore 21.00 al Teatro Cilea di Reggio Calabria per l´unico concerto del suo nuovo tour in questa regione e per la prima volta nella Città dello Stretto. Teatro Cilea

Adaptation and directed by Valerio Binasco with Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari.

RENDE (CS) Giovanni Allevi in concert 31 March

Concerto Sinfonico

A new album "Alien" and a new, extraordinary tour for one of the most widely-acclaimed Italian musicians in the world. Giovanni Allevi will hold the only concert on his international tour in Calabria.

30 marzo Orchestra Teatro Francesco Cilea diretta dal maestro Bruno Cinquegrani Symphony Concert 30 March Orchestra Teatro Francesco Cilea, conducted by maestro Bruno Cinquegrani

Cavalleria Rusticana 15 e 17 aprile

Paolo Conte in concert 24 May After the publication of his new album "Nelson", Italy's best-loved artist worldwide, author of "Azzurro" and other great hits, will be appearing for the first time Reggio Calabria on 24 May at 9pm at the Teatro Cilea. Teatro Cilea

STAGIONE TEATRO CILEA I pugni in tasca 4 e 5 marzo Riduzione e adattamento teatrale del film omonimo di Marco Belloccio, regia di Stefania De Santis con Ambra Angiolini, Pier Giorgio Belloccio. I pugni in tasca 4 and 5 March Abridgement and adaptation for the theatre of the film of the same name by Marco Belloccio, directed by Stefania De Santis with Ambra Angiolini, Pier Giorgio Belloccio. Teatro Cilea

Lui che ama mio marito 12 e 13 marzo Prima rappresentazione assoluta Libretto di Maria Pia Liotta, Ennio Salomone con Alma Manera, Vincenzo Bocciarelli, Salvio Simboli, musiche originali Paolo Limiti, Giovanna, Drupi regia di Maria Pia Liotta. Lui che ama mio marito 12 and 13 March (premiere) Libretto by Maria Pia Liotta, Ennio Salomone with Alma Manera, Vincenzo Bocciarelli, Salvio Simboli, original music by Paolo Limiti, Giovanna Drupi. Directed by Maria Pia Liotta.

Il catalogo di Jean-Claude Carrière 19 e 20 marzo Adattamento e regia Valerio Binasco con Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari Il catalogo di Jean-Claude Carrière 19 and 20 March

Soprano Chiara Angella - tenore Francesco Anile, coro lirico Francesco Cilea, direttore maestro Bruno Tirotta, orchestra Teatro Francesco Cilea, direttore maestro Christian Frattima. Cavalleria Rusticana 15 and 17 April Soprano Chiara Angella - tenor Francesco Anile, lyric chorus Francesco Cilea, conducted by maestro Bruno Tirotta, orchestra Teatro Francesco Cilea, conducted by maestro Christian Frattima.

Il Catalogo - Aide Memoire Stardust International il 17 e 18 marzo con Ennio Fantastichini e Isabella FerrariTeatro Garden Il Catalogo - Aide Memoire Stardust International 17 and 18 March with Ennio Fantastichini and Isabella Ferrari. Teatro Garden

Habberrante 15 e 16 Aprile di e con Alessandro Haber Teatro Garden

Concerto Sinfonico il 28 aprile Orchestra Teatro Francesco Cilea, direttore maestro Riccardo Frizza Capriccio Italiano di Pyotr Ilyich Tchaikovsky Francesca Da Rimini di Pyotr Ilyich Tchaikovsky Symphony Concert 28 April Orchestra Teatro Francesco Cilea, conducted by maestro Riccardo Frizza Capriccio Italiano by Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Francesca Da Rimini by Pyotr Ilyich Tchaikovsky

Habberrante 15 and 16 April by and with Alessandro Haber Teatro Garden

ROVIGO RENDE (CS)

Giovanni Allevi in concerto 31 marzo Nuovo album “Alien” e nuovo straordinario tour per uno dei musicisti italiani più acclamati al mondo. Giovanni Allevi terrà il suo unico concerto del nuovo tour internazionale in Calabria. Teatro Garden

L’Ottocento Elegante. Arte in Italia nel segno di Fortuny, 1860 – 1890 fino al 12 giugno La grande mostra presenta un Ottocento elegante e folcloristico, quello vitale ed elegante dei grandi salotti à la page, delle corse, dei balli e dei ricevimenti. Allo stesso tempo racconta di feste popolari, carnevali, dei balli mascherati e degli incontri tra le fronde, dei travestimenti e degli idilli. Poi l’Ottocento dei sogni popolato da carnose odalische e ammaliato dai conturbanti profumi d’Oriente. Colore e sensualità che trovano nelle tele di virtuosistica elaborazione dello spagnolo Mariano Fortuny, il loro profeta in pittura. Palazzo Roverella

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VERONA

Vinitaly, the word we love 7-11 Aprile

ROVIGO L'Ottocento Elegante. Arte in Italia nel segno di Fortuny, 1860 – 1890 until 12 June This great exhibition presents the elegant and folkloristic 19th century of grand salons, races, balls and receptions, and at the same popular festivals, carnivals, masked balls and encounters among the foliage, fancy dress and idylls. Then there is the 19th century of dreams populated by plump odalisques, and overwhelmed by provocative perfumes from the Orient. Colour and sensuousness which find a prophet in the skilful paintings of Spanish artist Mariano Fortuny. Palazzo Roverella

VENEZIA

Bosch a Palazzo Grimani fino al 20 marzo Dopo il grande successo della mostra dedicata alle opere di Giorgione che hanno inaugurato Palazzo Grimani come spazio espositivo permanente a Venezia, in questa magnifica sede, saranno esposti altri tre capolavori assoluti che da anni non si vedono in pubblico. Protagonista il pittore fiammingo Hieronymus Bosch di cui si potranno ammirare la Visione dell’Aldilà, il Trittico di Santa Liberata e il Trittico degli eremiti, opere provenienti da Palazzo Ducale sempre a Venezia. Palazzo Grimani

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Venice Bosch at Palazzo Grimani until 20 March After the huge success of the exhibition dedicated to the work of Giorgione, which inaugurated Palazzo Grimani as a permanent exhibition space in Venice, another three masterpieces unseen by the public for many years will be displayed in this magnificent setting. These are paintings by the Flemish artist Hieronymus Bosch: Vision of the Afterlife, the Tryptich of St. Liberata and the Tryptich of the Hermits, which all come from Palazzo Ducale in Venice. Palazzo Grimani

Vinitaly, la più grande fiera al mondo dedicata al vino, apre a Verona dal 7 all’11 aprile. Unica iniziativa nel settore enologico ad essere coinvolta ufficialmente nei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, con la realizzazione della bottiglia del 150°”, presenta anche quest’anno molte nuove iniziative dedicate al business degli operatori in arrivo da 114 Paesi. Novità anche per il dopo fiera serale, con Vinitaly for you (7-10 aprile, ore 18-24) al palazzo della Gran Guardia che con Sol for you dedicata all’olio extravergine di oliva raddoppia l’appuntamento per i wine lover con le degustazioni e la musica dal vivo.

VERONA Vinitaly, the word we love 7-11 April Vinitaly, the world's biggest wine fair opens in Verona from 7-11 April. This only initiative in the wine sector to be officially involved in the celebrations for the Unity of Italy, with a bottle for the country's 150th birthday. There will also be many new initiatives dedicated to the business of operators from 114 countries. In the evening, enjoy Vinitaly for you (7-10 April, 6pm to midnight) at the Gran Guardia palazzo, which, together with Sol for you, dedicated to extra-virgin olive oil, makes a double appointment for wine lovers, with tasting and live music.

VIAREGGIO

Garibaldi a Palermo fino al al 13 marzo Una mostra intorno ad un capolavoro. Il capolavoro è il celebrato Garibaldi a Palermo dipinto intono al 1860, quindi quasi in presa diretta con l’evento raccontato da Giovanni Fattori. Il grande olio è una delle raffigurazioni più famose sul tema dell’Epopea dei Mille e di certo è la più “cinematografica” fra esse. Centro Matteucci per l’Arte Moderna

VIAREGGIO Garibaldi a Palermo until 13 March An exhibition created around a masterpiece the renowned “Garibaldi in Palermo” painted around 1860, practically at the same time as the event narrated by Giovanni Fattori. The great oil painting is one of the most famous portraits of the “Epopea dei Mille” (The Heroic Deeds of the Thousand) and undoubtedly the most “cinematographic”. Centro Matteucci per l’Arte Moderna

SEDI VARIE

Progetto SIAFT dal 23 marzo al 16 giugno La Camera di Commercio di Reggio Calabria, congiuntamente con le Camere di Commercio di Matera, Cosenza, Crotone, Foggia e Potenza, organizza la seconda edizione del progetto SIAFT (Southern Italy Agrofood and Tourism) per sostenere con specifiche azioni di incoming le imprese locali del settore turistico ed agroalimentare. L’iniziativa si articolerà nelle seguenti tappe: 23 marzo Crotone, per le aziende del settore WINE 4 maggio Foggia per le aziende delsettore OIL 27 maggio Potenza per le aziende del settore FOOD 8 giugno Matera per le aziende del settore TOURISM. Per il settore TOURISM sarà inoltre organizzata, dal 10 al 16 giugno, un’azione di marketing territoriale con visita guidata di operatori turistici esteri nelle 6 province coinvolte dal progetto. VARIOUS LOCATIONS SIAFT Project 23 March - 16 June The Chamber of Commerce of Reggio Calabria, together with those of Matera, Cosenza, Crotone, Foggia and Potenza, are organising the second edition of the SIAFT project (Southern Italy Agrofood and Tourism) to sustain local enterprises in the sectors of tourism and agro-food through specific incoming activities: 23 March in Crotone, for enterprises in the WINE sector 4 May in Foggia,: OLIVE OIL sector 27 May in Potenza: FOOD sector 8 June in Matera: TOURISM. For the TOURISM sector, from 10 -16 June, there will also be an initiative for marketing the area with guided visits for foreign tour operators in the 6 provinces involved in the project.


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