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2 Il progetto enciclopedico di Celso

La tendenza all’enciclopedismo era già evidente nei Praecepta di Catone, che erano articolati in varie sezioni: retorica, diritto, medicina, agricoltura, tecnica militare. Varrone, con le sue Disciplinae, avrebbe dettato la struttura-cardine degli studi tardo-antichi e medievali, fondati sulle arti del Trivio e del Quadrivio. A un impianto enciclopedico si rifanno, nel I secolo, sia Celso sia Plinio il Vecchio, animato quest’ultimo dal proposito di inventariare il mondo del sapere nella sua integralità. L’enciclopedismo costituisce un tratto caratteristico della cultura latina: lo si ritroverà nei Prata di Svetonio [cap. 12.1], nelle Notti attiche di Aulo Gellio [cap. 13.6], nel lavoro trattatistico di Apuleio [cap. 14.2] come nei più tardi Saturnali di Macrobio [cap. 20.6] e nel De nuptiis Mercurii et Philologiae di Marziano Capella

[cap. 20.7]. Più modeste, ma spesso solo in apparenza, sono le intenzioni di autori di singoli manuali: quello di Columella sull’agricoltura, di Pomponio Mela sulla geografia, di Frontino sull’arte militare, sull’agrimensura e sugli acquedotti romani, di Apicio sulla gastronomia. Sono opere come queste, tuttavia, al pari delle grandi summae enciclopediche, che alimenteranno il sapere e la curiosità del mondo occidentale fino alle soglie della rivoluzione scientifica.

Le Artes Negli anni di Tiberio opera Aulo Cornelio Celso, un seguace della scuola filosofica dei Sestii, autore di una vasta opera enciclopedica intitolata Artes, che comprendeva sezioni di agricoltura, medicina, arte militare, retorica, filosofia e diritto. Concepite in modo autonomo, le singole sezioni dovettero cominciare assai presto a circolare separatamente, favorendo nel corso del tempo la disgregazione dell’opera complessiva: noi possediamo solo la sezione riservata alla medicina, suddivisa in otto libri.

Null’altro sappiamo dell’autore, tanto meno quale fosse la sua vera professione: forse proprio quella di medico, se è vero che alla medicina viene riservato un numero di libri maggiore che alle altre discipline (sette di retorica, sei di filosofia, cinque di agricoltura; ma resta ignoto il numero dei libri di giurisprudenza e di scienza militare). Il De medicina di Celso L’autore suddivide la materia con ordine: questioni generali e storia della medicina (libro

Ricostruzione della Domus del Chirurgo, II secolo d.C. Rimini, Museo della Città.

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