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Da Tiberio a Claudio (14-54 d.C.)

Principato di Nerone (54-68 d.C.)

Eclogae di Calpurnio Siculo

Satire di Persio

Pharsalia di Lucano POESIA NELL’ETÀ GIULIO-CLAUDIA

• tramonto del mecenatismo • poemi epico-didascalici di argomento astronomico – Manilio, Astronomica: origine dell’universo e degli astri; dottrina astrologica – Germanico, Aratea: traduzione-rielaborazione dei

Fenomeni di Arato • Fabulae di Fedro – genere nuovo nella letteratura latina – favole in versi – modello: il greco Esopo – protagonisti: animali umanizzati e personaggi umani – ammaestramento morale – visione pessimistica: per i deboli non c’è riscatto

• il princeps riprende a promuovere le arti • fioritura poetica di alto livello • grande varietà di generi e nuove soluzioni espressive • i poeti più rappresentativi: Calpurnio Siculo, Persio, Lucano,

Seneca tragico

• poesia bucolica • principali modelli: Teocrito e Virgilio • motivi encomiastici: avvento di una nuova aetas aurea – elogio di Nerone, princeps e deus

• argomenti della tradizione stoica • intransigente denuncia del degrado morale • «funzione chirurgica» della satira • rifiuto della mitologia, poesia della realtà • sermo vulgaris, verba togae, linguaggio aspro e aggressivo • iunctura acris: forzatura delle forme espressive, oscurità

• poema epico-storico • argomento: la guerra civile tra Cesare e Pompeo • visione pessimistica della storia di Roma • deformazione visionaria dei personaggi e dei fatti storici • violazione del codice epico tradizionale, epica antivirgiliana • soprannaturale magico, macabro e stregonesco • stile: retorica eccessiva e spettacolare, pathos esasperato

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