Finestre sul mondo - Classe 5a - Riflessione linguistica

Page 1

5

M.R. Benelli

M.R. Montini

4

classe

ISBN per l’adozione: 978-88-473-0697-4

noi

noi, ci

2a persona plurale

voi

voi, vi

3a persona plurale

loro, essi loro, esse

loro, essi, sé, li, ne, si loro, esse, sé, le, ne, si

maschile femminile

agli

alle

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dalle

in

nel

nello

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nei

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su

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sugli

sulle

LE CONGIUNZIO NI

Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso. Servono a collegare tra loro due o più parole nella stessa frase oppure due frasi. In base alla loro FUNZIONE, si suddividono in: COORDINANTI

SUBORDINANTI

Se stabiliscono un rapporto di parità tra parole o frasi: Ho portato quaderni e matite. Sono stanco, ma uscirò lo stesso.

Se collegano due frasi, di cui una è meno importante dell’altra e da questa dipende per avere un senso compiuto: Ti ho perdonato nonostante tu mi abbia offesa.

• Il complemento oggetto, o complemento diretto, indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade direttamente l’azione compiuta dal soggetto. Lia incontra il nonno.

La gatta allatta i cuccioli.

Andrea apre il regalo.

MB/MP Davanti alle lettere B e P ci vuole sempre la M: timbro; tombola; campione; lampo

I COMPLEMEN TI INDIRETTI

SCE Si scrive sempre senza la I, tranne in: usciere; scie; scienza; coscienza e nei loro derivati: scienziato; scientifico; cosciente; incosciente

I complementi indiretti integrano e arricchiscono il significato di soggetto e predicato. In genere sono introdotti da una preposizione, semplice o articolata. I principali complementi indiretti sono: di SPECIFICAZIONE

di chi?; di che cosa?

La penna di Cecilia è rossa.

di TERMINE

a chi?; a che cosa?

Non parteciperemo a quella festa.

di LUOGO

dove?; in quale luogo? (stato in luogo) dove?; verso quale luogo? (moto a luogo) da dove?; da quale luogo? (moto da luogo) per dove?; attraverso dove? (moto per luogo)

Li ho incontrati in palestra. Anna si avviò verso l’uscita. Papà è tornato ora dall’ufficio. Siamo passati per il centro storico.

quando?; tra quanto? (tempo determinato) da quando?; per quanto tempo? (tempo continuato)

Ci vediamo alle otto. Resterò al mare fino a settembre.

con chi?; con che cosa?

Vado a scuola con Lucia. Gruppo Editoriale ELi

di TEMPO

di COMPAGNIA e UNIONE

Il piacere di apprendere

/ ARTE E MUSICA

CQU Per dividere in sillabe questo gruppo, occorre spezzarlo dopo la C: ac/qua; ac/que/rel/li; ac/qui/sta/re

-ZIONE Le parole che finiscono in –ZIONE e quelle che contengono le sillabe ZIA, ZIE, ZIO non vogliono la doppia ZZ: profezia; calvizie; emozione

L’

linguaggi espressivi

A

DOM VEN SAB

GIO

perco rsi narr ativi ll

o ibr G.O.

UN CALENDARIO

L’

giornate mondiali per scoprire l’educazione civica i protagonisti dell’educazione civica

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AGENDA 2030

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Labiarica

e 4 MUSICA

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Il piacere di apprendere Allegato a FINESTRE SUL

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Il piacere

linguaggi espressivi

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il libro L’ EdUcA

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AGENDA 2030

Il piacere

Il piacere di

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Il piacere

Il piacere di apprendere

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isti i protagonazione dell’educ civica

laboratori

Fanno eccezione le parole che derivano da nomi o aggettivi con doppia ZZ e di origine straniera: pazzia; razzia

Gruppo Editoriale ELi

CIVIC

mondiali giornate rire per scop ne civica l’educazio

il

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/ ARTE E MUSICA

all’

dall’

MUSICA

CU Si usa se dopo la vocale U c’è una consonante: culla; cugino; custode Alcune parole non rispettano la regola e si scrivono con CU + vocale: cuore; cuoco; cuoio; scuola; circuito; taccuino; proficuo; innocuo; cuocere; scuotere; percuotere; riscuotere

Aldo è un bravo pittore.

gir a

alla

dalla

Mio zio è un pittore.

CIVICA

allo

dallo

Il cavallo è selvaggio.

e

QU La lettera Q vuole sempre accanto la vocale U seguita da un’altra vocale per formare le sillabe QUA, QUE, QUI, QUO: quaglie; questione; squisito; quota

Il cavallo scalpita nel recinto.

PER L’EDUCAZIONE

al

dal

Indica che cos’è oppure com’è il soggetto, ed è costituito dal verbo essere unito a un aggettivo, a un nome o a entrambi:

/ UN CALENDARIO

a

da

NOMINALE

IL COMPLEMEN TO OGGETTO

a

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delle

4

gi r

gli

degli

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E MUSICA

1a persona plurale

la

della

Indica che cosa fa il soggetto:

per UN CALENDARIO

/ ARTE

lui, sé, lo, gli, ne, si lei, sé, la, le, ne, si

lo

dello

VERBALE

/ ARTE E MUSICA

classe

me, mi

te, ti

egli (lui), esso ella (lei), essa

il

del

Il predicato indica che cosa fa il soggetto o ciò che si dice di lui. Il predicato può essere:

no

R. Imbrog

4

CIVICA

di flashcard Se t di Educazione Civica, Linguaggi espressivi, Mindfulness 4-5

io

tu

maschile femminile

+

di

GN GNA, GNE, GNO, GNU non vogliono la I: castagna; prugne; legno; gnu

PER L’EDUCAZIONE

4

COMPLEMENTO

1a persona singolare

2a persona singolare

3a persona singolare

LE PREPOSIZION I

Le preposizioni sono parti invariabili del discorso. Collegano parole e frasi. Possono essere: • semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra; • articolate, quando si uniscono agli articoli determinativi:

4

IL PREDICATO

L. Labianca

/ UN CALENDARIO

5

La rab bia ti fa dire o fare antipa cose tiche?

forse, probabilmente, circa, magari, eventualmente… perché?, dove?, quando?, come?, quanto?… come!, quanto!…

i G.O. Cappon R. Köhler M. Fuga

CSP00216

GLI GL è sempre seguito dalla I per formare le sillabe GLIA, GLIE, GLIO, GLIU: triglia; famiglie; figlio; pagliuzza

/ ARTE E MUSICA

Che cosa possiamo fare noi? ari: Quali ri primstrategie i i colo per libe tro trov si rarusi al cen lo e blu. ri che dal nda ngolo gial la rab ti ri seco rosso, Nel tria bia? i i colo ri primari. rno trov colo iari. ngoli into ndo due i colori terz i Nei tria formano une trov rno hio este Nel cerc

Le parole che al singolare terminano in CIA e GIA hanno il plurale: • in CIE e GIE se queste sillabe sono precedute da vocale: camicie; magia magie camicia • in CE e GE se sono precedute da consonante: roccia rocce; frangia frange

NARRATIVA

gi

I pronomi sono parti variabili del discorso. I pronomi personali indicano la persona che parla o a cui si parla, e la persona, l’animale o la cosa di cui si parla. Possono svolgere la funzione di soggetto o di complemento. SOGGETTO

5

HE ESERCIZ LE DIFFICOLTÀ ORTOGRAFIC I DIGITAL MAPPE INTERATTIVEI E CIE/GIE

Il premio è stato vinto da mio fratello.

Mariagrazia Bertarini

CIVICA

I PRONOMI PERSONALI

Il fiume scorre lento.

(noi) Andremo in montagna.

L’EDUCAZIONE

3

3a persona: singolare: egli ama plurale: essi amano

La nonna innaffia i fiori.

• A volte il soggetto può essere sottinteso, cioè può non essere espresso nella frase:

PER

Ch succed e cosa e al tuo quimpegnare In quali campi ci si può and cor (es: o ti arrabb po come volontari? mi i? sento irrigidisc scopp caldo, mi o, ia la testa… ) Che cosa significa essere solidali?

2a persona: singolare: tu ami plurale: voi amate

tanto, poco, più, meno, troppo, niente, parecchio, quasi…

sì, certo, certamente, sicuro, davvero, proprio, appunto, pure… neppure, non, no, nemmeno, neanche…

CALENDARIO

PERSONA E NUMERO 1a persona: singolare: io amo plurale: noi amiamo

ora, adesso, dopo, presto, domani, ieri, oggi, prima, poi, ancora, mai… qui, qua, là, davanti, dietro, vicino, lontano, sopra, sotto, fuori, dentro…

/ UN

4

I TEMPI dell’indicativo sono otto, quattro semplici e quattro composti: tempi semplici tempi composti presente passato prossimo imperfetto trapassato prossimo passato remoto trapassato remoto futuro semplice futuro anteriore

Che cosa ti fa arrabb iare?

IL SOGGETTO • Il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla, che compie o subisce l’azione:

bene, male, piano, forte, volentieri, insieme, soltanto, così, quasi, come…

MODO TEMPO LUOGO QUANTITÀ AFFERMAZIONE E NEGAZIONE DUBBIO INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI

/ UN CALENDARIO PER L’EDUCAZIONE CIVICA

3

Perché si celebra?

• tre modi indefiniti, che non definiscono il tempo, il numero e la persona che compie l’azione: - infinito: giocare - participio: giocato - gerundio: giocando

GLI AVVERBI

Gli avverbi sono parti invariabili del discorso. In base al loro SIGNIFICATO, si suddividono in:

IL SEGRETO DEL FARAONE

2

2

coniugazione propria: verbi essere e avere

4

RABBIA

3a coniugazione: verbi in –ire (finire)

4

1

S

ChOeSTENIBILITÀ signifi cosa ca te qu per est frase? a Quale giornata mondiale ti ricorda l’immagine?

1

2a coniugazione: verbi in –ere (scrivere)

/ UN CALENDARIO PER L’EDUCAZIONE CIVICA

I Colori

CONIUGAZIONI 1a coniugazione: verbi in –are (giocare)

MODI • quattro modi finiti, che precisano il tempo, il numero e la persona che compie l’azione: - indicativo: io gioco - condizionale: io giocherei - congiuntivo: che io giochi - imperativo: (tu) gioca!

4

I VERBI

I verbi sono parti variabili del discorso. Indicano le azioni oppure il modo di essere di una persona, di un animale o di una cosa.

5 DICEMBRE GIORNATA MONDIALE DEL VOLONTARIATO

MARIAGRAZIA BERTARINI

Cl r la asse e P

• Letture 4: 288 pagine • Riflessione Linguistica 4: 216 pagine • I l segreto del faraone, narrativa abbinata al percorso di Riflessione Linguistica: 144 pagine •M appe plastificate dei principali contenuti grammaticali 4 • Laboratorio di Scrittura 4: 144 pagine • E ducazione Civica + Linguaggi espressivi 4: 96 pagine

Gruppo Editoriale ELi

Gruppo Editoriale ELi

LIBRO DIGITALE

AGENDA 2030

Il piacere

Gruppo Editoriale ELi

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MONDO 2030

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5

gra mmatica con logica

ISBN per l’adozione: 978-88-473-0698-1

Roberto Melchiorre

CIE/GIE Le parole che al singolare terminano in CIA e GIA hanno il plurale: • in CIE e GIE se queste sillabe sono precedute da vocale: camicie; magia magie camicia • in CE e GE se sono precedute da consonante: roccia rocce; frangia frange

NARRATIVA

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LE FRITTELLE DI PERICLE

Le frittelle d i Pericle

SCE Si scrive sempre senza la I, tranne in: usciere; scie; scienza; coscienza e nei loro derivati: scienziato; scientifico; cosciente; incosciente

cod. int. E530144

LA PUNTEGGIATU RA I principali segni di punteggiatura:

. , ; : ? ! … _“ ”_

punto o punto fermo

Indica una pausa lunga.

virgola

Indica una pausa breve.

punto e virgola

Indica una pausa un po’ più lunga della virgola.

due punti

Introducono un elenco, una spiegazione, il discorso diretto.

punto interrogativo

Si mette al termine di una frase che esprime una domanda.

punto esclamativo

Si mette al termine di una frase che esprime meraviglia, stupore, sorpresa...

puntini di sospensione

Indicano un discorso lasciato in sospeso.

virgolette e lineette

Aprono e chiudono il discorso diretto.

L’ELISIONE L’elisione indica che la vocale finale di una parola è stata eliminata perché la parola successiva inizia anch’essa per vocale o con la lettera H. L’elisione si indica con il segno grafico dell’apostrofo. l’ape; dov’era; quell’indiano; l’uva; l’hotel

Il piacere di apprendere

ESERCIZI DIGITAL MAPPE INTERATTIVEI E

CU Si usa se dopo la vocale U c’è una consonante: culla; cugino; custode Alcune parole non rispettano la regola e si scrivono con CU + vocale: cuore; cuoco; cuoio; scuola; circuito; taccuino; proficuo; innocuo; cuocere; scuotere; percuotere; riscuotere

Gruppo Editoriale ELi

Il piacere di apprendere

IL TRONCAMENT O Il troncamento è la caduta della vocale finale o della sillaba finale di una parola davanti a una parola che inizia per vocale o per consonante. Il troncamento non vuole l’apostrofo. buon anno; nessun elemento; qual è; bel libro Gruppo Editoriale ELi

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giochiamo tutti insieme

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/ RIFLESSIONE LINGUISTICA

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ROBERTO MELCHIORRE

• Letture 5: 288 pagine • Riflessione linguistica 5: 216 pagine • L e frittelle di Pericle, narrativa abbinata al percorso di Riflessione Linguistica: 128 pagine •M appe plastificate dei principali contenuti grammaticali 5 • Laboratorio di Scrittura 5: 144 pagine • Educazione Civica + Linguaggi espressivi 5: 96 pagine

/

5 mappe di riepilogo gra mmatica valenziale

C IV IC A

RIFLESSIONE LINGUISTICA PREZZO MINISTERIALE

ISBN 978-88-473-0698-1

Il piacere di apprendere

Gruppo Editoriale ELi



4

Le Frit

Prove d’ingresso

ORT OGRAF IA 8

Le principali regole ortografiche

MI ESE RCIT O

10 11

Altre regole ortografiche

MI ESE RCIT O

13 14 16 18 20

L’uso dell’H L’elisione Il troncamento La divisione in sillabe

MI ESE RCIT O

21 22

La punteggiatura

MI ESE RCIT O

23 24

Via al T EST!

50 51 52 53 54 55

Comunicare con i segni Il linguaggio Gli elementi della comunicazione Gli scopi della comunicazione I registri linguistici

MI ESE RCIT O

31 34

STUDIO con la

35

Via al T EST!

MAPPA

36 37 38 39 40 41 43 44 45 46

Comunicare con gli altri nel tempo • La scrittura I sistemi di scrittura La storia della nostra lingua La lingua e i dialetti Parole in prestito e parole nuove Via al T EST!

La struttura delle parole Parole derivate, alterate, composte Le famiglie di parole

MI ESE RCIT O

47

GIOCA

48

STUDIO con la

49

Via al T EST!

CON

LOGICA MAPPA

MI ESE RCIT O

59

Via al T EST!

MAPPA

MORF OLOGIA 60 62 64 65 66 67

71 72 73 74 75

Che cos’è la morfologia? • Il nome Il genere del nome I falsi cambiamenti di genere Il numero del nome I nomi difettivi • I nomi sovrabbondanti Il plurale dei nomi composti

MI ESE RCIT O STUDIO con la

MAPPA

GIOCA CON LOGICA L’articolo Per riconoscere l’articolo L’uso dell’articolo determinativo

MI ESE RCIT O

Via al T EST! 76 78 L’aggettivo qualificativo 79 Gli aggettivi sostantivati • I gradi dell’aggettivo qualificativo 80 Forme particolari di comparativo e di superlativo

81

LESSICO

Il significato delle parole • I sinonimi e i contrari Parole generali e parole specifiche Gli omonimi • Le parole polisemiche I campi semantici Il linguaggio figurato

STUDIO con la

70 26 27 28 29 30

I brani contrassegnati da questo logo sono tratti dal libro di narrativa Le frittelle di Pericle

58

68

COMUNICAZION E

ricle

IN DIC E

Pe

le di tel

MI ESE RCIT O

83 GIOCA CON LOGICA 84 I pronomi personali 85 I pronomi personali soggetto • I pronomi personali complemento 86

MI ESE RCIT O

88 Aggettivi e pronomi determinativi • Aggettivi e pronomi possessivi 89 Aggettivi e pronomi dimostrativi 90 Aggettivi e pronomi numerali 91 Aggettivi e pronomi indefiniti 92 Aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi 93 95 96 97

MI ESE RCIT O Il pronome relativo • Che Cui • Il quale, la quale, i quali, le quali • Chi

MI ESE RCIT O


98 100 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 116 117 118 119 120 122 123 124 125 126

STUDIO con la Via al T EST!

Il verbo Modo, tempo, persona Il verbo essere Il verbo avere Il modo indicativo I tempi semplici del modo indicativo I tempi composti del modo indicativo

Il modo congiuntivo Il modo condizionale Il modo imperativo I modi indefiniti: infinito, participio, gerundio

MI ESE RCIT O I verbi impersonali I verbi servili

MI ESE RCIT O Verbi transitivi e intransitivi

MI ESE RCIT O La forma attiva e passiva Dalla forma attiva alla forma passiva Dalla forma passiva alla forma attiva La forma riflessiva I verbi irregolari

MI ESE RCIT O GIOCA

133

STUDIO con la

134 137 138 139 140 141 142 143 144 145 147 148

Via al T EST!

153 154

155 Le congiunzioni coordinanti • Le congiunzioni subordinanti 156 158

MI ESE RCIT O Le esclamazioni

MI ESE RCIT O

159 160

GIOCA

162

STUDIO con la

164

Via al T EST!

CON

LOGICA MAPPA

MI ESE RCIT O

127 131

149 150 151 152

MAPPA

CON

LOGICA MAPPA

Analisi grammaticale del verbo Tavole dei verbi • ESSERE Tavole dei verbi • AVERE Tavole dei verbi • LODARE Tavole dei verbi • TEMERE Tavole dei verbi • SENTIRE Tavole dei verbi • LODARE Tavole dei verbi • LAVARSI Tavole dei verbi irregolari Le preposizioni Le preposizioni improprie e le locuzioni prepositive

MI ESE RCIT O L’avverbio I gradi dell’avverbio Le locuzioni avverbiali

MI ESE RCIT O Le congiunzioni

SIN T ASSI 166 167 168 169 171 172

La frase Frase semplice e frase complessa La frase minima • Il soggetto e il predicato

MI ESE RCIT O L’attributo e l’apposizione

MI ESE RCIT O

174

STUDIO con la

175 176 177 178 179 180 182

Via al T EST!

184 187 188 189 190 191 192

Il complemento oggetto I complementi indiretti Il complemento di specificazione Il complemento di termine I complementi di luogo I complementi di tempo

MI ESE RCIT O I complementi d’agente e di causa efficiente Il complemento di mezzo o strumento Il complemento di modo o maniera Il complemento di causa Il complemento di fine o scopo

MI ESE RCIT O

195

STUDIO con la

196

Via al T EST!

198 200 201 203 204

MAPPA

MAPPA

Analisi logica della frase semplice La frase complessa o periodo La frase principale Le proposizioni coordinate e subordinate

MI ESE RCIT O

206

Via al T EST!

207

Verifica di fino anno

209

Verso l’Invalsi


Prove d’ingresso 1

2

3

4

4

Numera le seguenti parole per metterle in ordine alfabetico. identità

inesatto

icona

invito

impiego

ignoto

isola

iodio

ironia

ipermercato

itinerario

iunior

quaderno

quarto

questionario

quiz

quotidiano

quota

qualsiasi

qualunque

Indica con una X le parole scritte in modo errato. Se occorre, consulta il dizionario. province

provincie

formaggiera

formaggera

sopratutto

soprattutto

bilancere

bilanciere

conoscienza

conoscenza

moscerino

moscierino

spinacio

spinaccio

incosciente

incoscente

addizione

addizzione

uscere

usciere

profiquo

proficuo

impronta

inpronta

Completa le parole con GLI, LI, LLI oppure con GN, GNI, NI. bi........etto pre........evo

petro........era

scruti........o ragio........ere

ri........evo fo........ame

so........evo compa........a

sbadi........o

inge........ere cri........era

Sottolinea le parole scritte in modo errato e riscrivile correttamente. squalo

....................................................

conilio

....................................................

gniomo

....................................................

aquario

....................................................

sporcizia

....................................................

pazia

....................................................

scquame

....................................................

coniugazione

....................................................

acquisto

....................................................

tacquino

....................................................

canbio

....................................................

frecce

....................................................

Campania

....................................................

petroglio

....................................................

polizzia

....................................................

riugnione

....................................................

O R T O G RA

F IA


Prove d’ingresso 5

6

7

Volgi al plurale i seguenti nomi. macchia

....................................................

tacco

....................................................

uova

....................................................

riccio

....................................................

psicologo

....................................................

frangia

....................................................

acquario

....................................................

strega

....................................................

prodigio

....................................................

radice

....................................................

Fra le seguenti divisioni in sillabe, quale è corretta? Indicala con una X. li - bre - ri - a

pin - gu - i - no

as - tro - nau - ta

ac - qua - rio

lib - re - ria

pi - ngui - no

a - stro - na - u - ta

ac - qua - ri - o

li - bre - ria

pin - gui - no

a - stro - nau - ta

a - cqu - ario

Completa le frasi con o, ho, oh oppure a, ha, ah, hai. • ......... che sorpresa! Mi sei venuto

.........

trovare.

• Per il suo compleanno Luca ......... regalato ......... Sara un CD. • ........ poco ........ poco il tiglio ........ perso le sue foglie d’oro. • Matteo abita ........ due passi della scuola e va

........

piedi da solo.

• ........., che male! Cadendo, ......... battuto il gomito. • Tu ......... voglia di fare una passeggiata in bicicletta ......... a piedi?

8

Scegli la forma esatta per completare ogni coppia di frasi. SE • SÉ

.............

ti va, oggi puoi venire a casa mia per eseguire i compiti.

Lucia è una ragazza molto sicura di .............

SI • SÌ

A questa tua proposta, dico subito di

.............

Sai a che ora ............. parte domani mattina?

Il nonno ............. una mano allo zio a lavare l’automobile. DA • DÀ In treno, il tragitto ............. Milano a Roma si percorre in tre ore.

O RT O GRAF IA

5


Prove d’ingresso 1

2

Scrivi sui puntini la parola primitiva dalla quale derivano le seguenti. • scartare, incartare, cartiera, cartaccia, cartina

.........................................................

• manovale, manubrio, manodopera, manette

.........................................................

• infiorata, sfiorire, fiorista, fioraio, affiorare

.........................................................

• latticino, latteria, allattare, lattante, lattosio

.........................................................

Sottolinea il prefisso usato per formare le seguenti parole. disattento intollerante immangiabile bimensile bisnonno tridimensionale sproporzione vicesindaco neonato antefatto antifurto disgusto sovraccarico imbarco previsione iperattivo

3

S ottolinea in rosso le parole che terminano con il suffisso -aio, in blu quelle con il suffisso -ista. Attenzione! Cerchia le parole intruse. fornaio dentista febbraio igienista giornalaio gelataio pianista lista benzinaio farmacista paio pista oculista rivista bottegaio corista orologiaio solaio lattaio lista

4

S epara con una barretta le due parole che formano i seguenti vocaboli. Segui l’esempio. ret ro/marcia b en e dire c as s a p anc a lavas tov igli e la s cia p a s s are b at ti cu o re s alis cendi p o r t a o m bre lli

\5

6

Collega ciascun nome al proprio significato. il baleno

capo di abbigliamento per la testa

la balena

crema del latte

il panno

piccolo edificio consacrato al culto

la panna

guizzo di luce

il cappello

tavolo di lavoro per artigiani e per scolari

la cappella

mammifero acquatico dei cetacei

il banco

istituto che compie operazioni monetarie

la banca

un pezzo di tessuto

L ESSIC O


Prove d’ingresso 1

Leggi il testo e sottolinea in rosso i nomi comuni maschili plurali e in blu i nomi femminili singolari.

Quando Alì andò ad abitare in quel quartiere si trovò senza amici. I suoi genitori erano arrivati dal Pakistan quando aveva sei anni. Anche quella volta era stato costretto ad abbandonare i suoi compagni. Appena giunta in Italia, la famiglia di Alì fu ospitata da alcuni parenti. Si sistemarono in una piccola stanza di pochi metri quadrati che, di sera, lo scorrere di una tenda trasformava in due camere da letto: in una dormivano i genitori e la sorella di pochi anni, nell’altra il ragazzo.

• Evidenzia in giallo i verbi espressi al passato remoto. Quanti sono?

........................................................

• Quanti verbi espressi all’infinito ci sono? ....................................................................................................................... • Cerchia l’unico verbo di terza coniugazione. • Indica il tipo di aggettivo che è presente in ognuna delle seguenti espressioni: in quel quartiere agg. ..........................................

i suoi genitori

agg. ..........................................

sei anni

da alcuni parenti

agg. ..........................................

agg. ..........................................

• Nell’espressione “in una piccola stanza di pochi metri quadrati” sono presenti in ordine: un aggettivo qualificativo, un dimostrativo, un numerale un aggettivo indefinito, un qualificativo, un qualificativo un aggettivo qualificativo, un indefinito, un qualificativo

2

elle seguenti frasi sottolinea il soggetto, poi indica con una X quelle N che contengono il predicato nominale. Sotto gli alberi erano spuntati alcuni funghi. Oliviero è un bravo nuotatore. Nella notte di San Lorenzo apparvero le stelle cadenti. Quest’estate per la prolungata siccità il nostro fiume era povero di acqua. Domenica prossima noi andremo alla sagra delle castagne. Il profumo delle caldarroste è invitante.

MO RF OLO GIA • SIN T ASSI

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O RT O GRAF IA

Le principali regole ortografiche L’ortografia è l’insieme delle regole che permettono di scrivere correttamente le parole. Sono regole precise che devono essere memorizzate attraverso lo studio, l’esercizio, la lettura, la scrittura e la consultazione del dizionario. Ecco le principali regole ortografiche.

C�G La C e la G hanno un suono dolce se sono seguite dalle vocali e - i

• cerotto • cicala

• geranio • girandola

La C e la G hanno un suono duro: • se sono seguite dalle vocali a - o - u

• canestro • cornice • cupola

• gabbia • lago • canguro

• se sono seguite dalla lettera muta h più le vocali e - i

• oche • giochi

• gheriglio • laghi

• se sono seguite dalle consonanti l e r

• clacson • crollo

• globo • grillo

CIE � GIE Si scrive -CIE con la i: • nelle parole elencate a lato e nelle loro parole derivate o composte • nelle parole che terminano in iere / iera, iente, ienza • nelle parole in cui la i di -cia e -gia viene pronunciata con l’accento Si scrive -GIE con la i: • nelle parole elencate a lato

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• specie, cielo, cieco, superficie, società... • arciere, crociera, braciere... sufficiente, efficienza... • farmacìe...

• nelle parole in cui la i di -gie è accentata

• effigie, raggiera, formaggiera, igiene con i suoi derivati (igienico, igienista) • magìe, antologìe, bugìe...

Il PLURALE delle parole che terminano in -CIA o in -GIA: • -CIE e -GIE se prima di C e G c’è una vocale • -CE e -GE se prima di C e G c’è una consonante

• camicia / camicie • valigia / valigie • arancia / arance • frangia / frange

• socia / socie • grigia / grigie • goccia / gocce • reggia / regge


SC R IV E R E IN M O D O C O RR ET T

SCE � SCIE Si usa sempre -SCE, senza la i

nascere, fasce, cosce, scena, pesce, ascensore, ruscello...

Si scrivono sempre con la i (-SCIE) le parole elencate a lato

scie (plurale di scia), usciere, scienza e coscienza e loro derivati (scienziato, scientifico..., cosciente, incosciente, coscienzioso...)

LI � GLI Si usa LI nei seguenti casi: • nella sillaba di inizio parola • quando il suono “li” è doppio • nelle parole in cui l’accento cade sulla i • in alcune parole che mantengono l’originaria scrittura latina • nei nomi propri di persona (a eccezione di Guglielmo e Gigliola) GLI ha un suono dolce e si pronuncia in un unico suono. Si usa: • nell’articolo gli • nel pronome gli (a lui) • nei nomi geografici di origine straniera • in tanti altri casi

• liana, lievito, lieto, liuto... • sollievo, allievo, allietare... • balìa, regalìa... • milione, vigilia, esilio, olio... • Giulia, Virgilio, Emilia...

• gli alberi, gli zaini... • glielo, gliela, glieli, gliele, gliene • Siviglia, Marsiglia • coniglio, consiglio, giglio, ciglia, meraviglia, ventaglio...

ATTENZIONE

• I n alcune parole GLI ha un suono duro e le lettere vengono pronunciate separatamente: glicine, negligente, glicerina, geroglifici... •E siste anche il suono duro GL + vocale con pronuncia separata delle lettere: glaciale, gleba, globo, glucosio...

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O


MI ESE RCIT O Regole ortografiche 1 L eggi il breve racconto, individua e sottolinea le parole sbagliate e riscrivile correttamente.

Non vale un’Acca! La povera Lettera H era proprio sfortunata: nessuna o quasi voleva la sua chompagnia. Soltanto la C e la G si lascavano avvicinare da lei, ma non sempre. Ghuai per esempio se faceva visita alla C quando era in chompagnia della O oppure della A: ne sarebbe venuto fuori un choro da rabbrividire o un mostruoso chavallo!!! Una volta un bambino la mise in un haveva che fece inquietare la maestra. Allora stancha di tanti tormenti, la H decise di partire per una vachanza. Andò a sciare, ma appena sciava diventava schiava. Rinunciò allo schi e pensò di fare un giro in champagna e diventò un ghiro e dormì tutto l’inverno. Marcello Argilli, Il gioco delle cose, Bompiani

............................................................................................................... ............................................................................................................... ...............................................................................................................

2 Cancella nelle seguenti espressioni le parole in cui i gruppi CE, CIE, GE, GIE sono stati usati in modo sbagliato. • la socetà / società di oggi • succose arancie / arance • valigie grige / grigie • superficie / superfice a prato • acacie / acace ombrose • vicolo ceco / cieco • igene / igiene pubblica • raggera / raggiera d’acciaio • dolci gielati / gelati • lunga crociera / crocera

3 Completa le seguenti parole con SCE o SCIE usato in modo corretto. • inco.............nte

• a.............nsore

• pe.............

• cono.............nza

• ru.............llo

•.............nziato

• co.............

• u.............re

• di.............sa

• .............nza

4 Sottolinea gli errori in ogni gruppo di parole e riscrivile in modo corretto.

...............................................................................................................

liana • glievito • lieto • lieve • ogliera • prelievo mobilia • cavagliere • petrolio

...............................................................................................................

..............................................................................................

...............................................................................................................

..............................................................................................

............................................................................................................... ............................................................................................................... ............................................................................................................... ...............................................................................................................

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pagliuzza • fogliame • bilietto • esiglio • tovaglia sbadiglio • Emiglio • miliardo .............................................................................................. ..............................................................................................


SC R IV E R E IN M O D O C O RR ET T

Altre regole ortografiche RADDOPPIAMENTI • B non raddoppia mai nelle parole che terminano in -ile

mobile , stabile , abitabile, accessibile...

• G non raddoppia mai nelle parole che terminano in -ione

religione , carnagione, cacciagione...

• Z non raddoppia mai nei suoni -zia, -zio, -zie

bbazia, spezia, spazio, ozio, a ringraziare...

MB � MP Davanti alle consonanti B e P si usa sempre la M.

ombrello, bambino, campo, impegno, impermeabile...

CU � QU � CQU � CCU � QQ • Il gruppo QU è sempre seguito da una vocale (qua, que, qui, quo). • Il gruppo CQU (raddoppiamento del suono qu) si trova: - nella parola acqua e nelle parole derivate - in altre parole in cui la CQU è seguita da una vocale - in alcuni verbi al passato remoto

• Il gruppo CCU è un raddoppiamento che si usa quando segue una consonante

• quadro, quattro, questo, quesito, quindici, aquila, liquore, quota...

• acquazzone, acquario, acquerello, acquaio, sciacquare, subacqueo... • acquisto, acquistare, acquisire, acquirente... • nacque, piacque, tacque... • accusare , accurato, accumulo, accucciato...

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O


O RT O GRAF IA

NI � GN � GNI • NI si usa nelle parole di origine latina

• niente, genio, colonia, Campania, alluminio, scrutinio...

• GN si usa in tutti gli altri casi

• gnocco, segno, ragno, pugno, ognuno, ingegnere, campagna, ragnatela, impegno...

ATTENZIONE

•N ella parola loggione la G raddoppia, anche se finisce in -ione. • Per eccezione, la Z raddoppia: - nelle parole razzia e pazzia; - nelle voci verbali in -iamo e -iate dei verbi che terminano in -zzare: spruzzare / spruzziamo, spazzare / spazziamo, spezzare / che voi spezziate... • Ricorda che dopo la GN non si mette mai la i. Fanno eccezione: - le parole in cui la i è accentata: compagnìa - alcune voci verbali dei verbi che terminano in -gnare: la 1a persona plurale del presente indicativo (desinenza -iamo); la 1a e 2a persona plurale del presente congiuntivo (desinenze -iamo, -iate): disegniamo, sogniamo... ; che noi sogniamo, che voi bagniate... • Nelle parole composte con “ben”, la n rimane anche davanti a P e B: benparlante, benpensante. • Alcune parole si scrivono con CU anche se la u è seguita da una vocale: cuore, cuoco, cuoio, scuola, innocuo, scuotere, percuotere... • La parola taccuino si scrive con CCU anche se il raddoppiamento del suono “cu” è seguito da vocale. • Il gruppo QQ si trova solo nella parola soqquadro. on confondere i suoni dei gruppi QU e GU: quanto, quiz, quinto hanno •N un significato ben diverso da guanto, guizzo, guida... icorda che aere significa “aria”, per cui le forme corrette sono: •R aeroplano, aeroporto, aerostazione.

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MI ESE RCIT O Altre regole ortografiche 1 Cancella con una X la parola scritta in modo errato. • raggione / ragione • potabile / potabbile • loggione / logione • assoluzione / assoluzzione

geniale • assegno • ignioto • gnomo .....................................................................................................

migniolo • geranio • disegnamo • usignolo .....................................................................................................

campagnia • pugnale • sogniate • regno .....................................................................................................

segniale • legname • assegniamo .....................................................................................................

• abbazzia / abbazia • pazia / pazzia • inseparabbile / inseparabile

4 Indica con una X le parole scritte correttamente.

• sezzione / sezione

quoco

innoquo

• nazione / nazzione

cuoco

innocuo

scuadra

quoio

squadra

cuoio

squalo

scuame

scualo

squame

• te.......eratura ca.......iata

percuotere

battiquore

• co.......agnia di salti.......anchi

perquotere

batticuore

2 Completa le parole delle seguenti espressioni con i gruppi -MB, -MP, -NP. • ba.......ola parlante • co.......agno co.......iacente • ba.......ino i....... aurito

• la.......o i.......rovviso • persona be.......ensante

5 Nelle seguenti frasi, completa le parole

• cielo plu.......eo

inserendo CQU, CCU, QQU.

• ri.......rovero non co.......reso

• Che disordine! La tua stanza

• uomo be.......arlante

3 Sottolinea le parole con NI, GN, GNI usate in modo errato e riscrivile correttamente. assegno • gnente • ragniatela • scrutinio ......................................................................................................

vignetta • mattignero • paniere • compagnia ......................................................................................................

è a so...........uadro. Qua e là ci sono libri, giornalini a...........mulati. Ora capisco perché non trovi il ta...........ino che ti ho regalato! •G li a...........azzoni estivi sono improvvisi e violenti. •G li zii a...........istarono un grande a...........ario che non pia...........e a Giorgio.

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O RT O GRAF IA

L’uso dell’H La lettera H è muta, non si pronuncia come suono; serve solo come segno grafico. Il grafema H viene usato: • per indicare il suono duro di C e G davanti alle vocali -e e -i: che, chi, fachiro, tacchi, pacchetti, targhe, ghepardo, ringhiera, ghiro, sughero... • in parole straniere: hotel, hostess, hamburger, hobby, handicap, horror, habitat, hall, humor… • come iniziale di alcune parole latine: humus, habitat, Homo sapiens... • nelle esclamazioni e interiezioni (ah!, oh!, uh!, ehi!, ahi!, ahimè!, ohimè!, ahia!...): Ehi! Che cosa stai combinando?; Ahia, che male!; Ohimè, ho fatto tardi!; Ah! Quanto sono noiosi questi discorsi! • in alcune voci del verbo avere (ho, hai, ha, hanno) per distinguerle da altre parole con lo stesso suono (o, ai, a, anno).

1 Colora la casella che contiene la forma corretta. • Tu hai ai acquistato un bel mazzo di fiori. Lo regali hai ai nonni? • Io ho o un bellissimo acquario. È curato dalla mamma e dal babbo ho o da mia zia quando siamo in vacanza. • La zia Carla mi ha a mostrato l’anello che regalerà ha a sua nipote Lia. • I miei genitori hanno anno già scelto la meta per un viaggio del prossimo hanno anno .

2 Leggi attentamente, sottolinea le parole errate e riscrivile correttamente a lato. • Lunedì o mercoledì verrà ha trovarci la signora Anna.

..............................................

• Per la festa dell’anno nuovo gli zii anno ballato fino all’alba.

..............................................

• Correndo, Luca ha messo male un piede e ha gridato: – Ai!Ai!

..............................................

• Ai prestato il pallone ai tuoi amici. Te l’anno restituito?

..............................................

CON

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LOGICA

Aggiungi l’H per ottenere nuove parole.

• baci

..................................

• pesce

..................................

• ricci

..................................

• foce

..................................

• giro

..................................

• rocce

..................................

• bocce

..................................

• mosce

..................................

• magi

..................................


SC R IV E R E IN M O D O C O RR ET T

Ho, o, oh / hai, ai, ahi / ha, a, ah / hanno, anno Osserva la tabella e rifletti. HO

voce del verbo avere

Ho uno zaino nuovo.

O

congiunzione

Berrei un tè o un succo di frutta.

OH

interiezione o esclamazione

Oh, che meraviglioso tramonto!

HAI

voce del verbo avere

Hai fame? La cena è pronta.

AI

preposizione articolata (a + i)

Consegna ai tuoi compagni questo avviso.

AHI

interiezione o esclamazione

Ahi! Mi sono scottato un dito!

HA

voce del verbo avere

Paolo ha in mano una piccola chiocciola.

A

preposizione semplice

Porta a scuola la merenda.

AH

interiezione o esclamazione

Ah! Che bella notizia!

HANNO

voce del verbo avere

I tuoi cugini hanno fretta.

ANNO

Nome

L’anno scorso ero in classe quarta.

ATTENZIONE

Il verbo avere può indicare: • p ossedere: Paola ha (possiede) la bici rossa; io ho (possiedo) un pallone di cuoio. entire, provare un’emozione o una sensazione: io ho (sento) fame; tu hai •s (senti) sonno; Lia ha (sente) mal di testa; i tuoi amici hanno (provano) freddo. • tenere: Lucia e Paolo hanno (tengono) in mano dei palloncini. • la funzione di ausiliare: ho bevuto del tè; tu hai nuotato per un’ora; Lino ha rotto lo zaino; i fratelli di Luca hanno verniciato la cuccia del cane. 1 Completa le seguenti frasi con ha, a, ah / ho, o, oh / hai, ai, ahi. • ........... dir la verità, Luca è proprio bravo ...........

nuotare.

• . ........... che bel vestito! Non ti ........... mai vista così elegante. Vai ........... cena fuori? • Oggi Lucia mi ........... proposto di andare ...........

una mostra.

2 Nelle seguenti frasi, sottolinea il verbo avere in rosso quando significa possedere, in verde quando significa provare e in blu quando ha la funzione di ausiliare. • Hai già nostalgia delle vacanze? • I miei zii hanno un bel giardino e ci invitano spesso da loro. • Ieri sera dopo cena ho visto un film in tv.

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O


O RT O GRAF IA

L’elisione Quando una parola che termina per una vocale non accentata è seguita da un’altra parola che inizia per vocale o per H, si elimina la vocale finale per evitare un suono sgradevole. Questa eliminazione si chiama elisione e si indica con l’apostrofo (’).

la isola

l’isola

lo orso

l’orso

lo hotel

l’hotel

L’elisione è obbligatoria: •c on gli articoli singolari lo, la, una; l’elmo, l’attrice, un’ostrica… con le preposizioni articolate formate con lo, la dell’olio, dell’edera, nell’acqua, sull’elicottero… •c on gli aggettivi singolari questo / questa, quello / quella, bello / bella, santo / santa

quest’uomo, quest’erba, quell’orto, quell’arancia, bell’aspetto, sant’Antonio, sant’Anna…

• con i pronomi personali lo, la

l’ho finito, l’ha cercata…

• con ci, come, dove davanti al verbo essere

c’erano, com’è, dov’è…

•c on gli aggettivi indefiniti qualcuna e nessuna seguiti da altra

qualcun’altra, nessun’altra

• in alcune espressioni di uso comune

quattr’occhi, senz’altro, l’altr’anno, a tutt’al più, mezz’ora, quant’altro…

1 Elidi e metti l’apostrofo quando occorre. lo uovo • la anatra • lo orso • lo urlo • una amica • lo ozio • lo inglese un abete • una arancia • la uva • lo imbuto • una ape • dello occhio un albero • sulla auto • un amico • una albicocca • lo angolo • sulla erba

2 M etti l’apostrofo quando è possibile. Attenzione agli articoli determinativi “le” e “gli”. la arancia • le albicocche • le oche • la edera • le idee • lo ingegno • le illuminazioni • la oliera le estati • le etnie • gli igloo • gli asini • gli indiani • gli ortaggi • gli esiti

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SC R IV E R E IN M O D O C O RR ET T

L’elisione è facoltativa: •c on le particelle pronominali mi, ti, ci, si, vi, ne

m’ama, t’aspetteremo, c’importa, s’alzò, v’interessa, se n’è andato...

• con la congiunzione anche seguita da un pronome personale

anch’egli, anch’io, anch’essi...

•c on la preposizione di

d’inverno, d’oro, d’accordo...

•c on gli aggettivi grande e povero

grand’uomo, pover’uomo...

L’elisione non si usa: •q uando il pronome personale ci è davanti a una parola che comincia con a, o, u, ha

i aiutiamo (e non c’aiutiamo). C Ci offrì una pasta (e non c’offrì una pasta). Ci urlò qualcosa (e non c’urlò). Ci hanno detto (e non c’hanno detto).

• con i pronomi personali le (singolare = a lei), le e li (plurali)

le (a lei) accarezzo le guance, le ammiro, li aspetto...

• con l’articolo determinativo gli seguito da una parola che inizia con le vocali a, e, o, u. L’elisione però è ammessa se gli precede un nome che comincia con i

gli alberi, gli orsi, gli uomini...

• con gli articoli lo e la e le relative preposizioni articolate, davanti a parole che iniziano con ia, ie, io, iu

gl’Inglesi, gl’Italiani... lo iodio, la iella, la iuta, nello Ionio, della iena...

ATTENZIONE

Ricorda: l’articolo un non vuole mai l’apostrofo! 1 Riscrivi le seguenti espressioni aggiungendo l’apostrofo. • nientaffatto ........................................................................

• a quattrocchi

........................................................................

• daltronde

........................................................................

• tuttal più

........................................................................

• allincirca

........................................................................

• daltra parte

........................................................................

2 Metti l’apostrofo quando è possibile. • In quella occasione incontrai un grande uomo.

• È una ottima regola.

• Lo atleta scagliò con forza la asta.

• Gli Inglesi hanno perso la partita di calcio

• Da ora in poi guarderò la TV solo mezza ora al giorno.

con gli Italiani. • La maestra ci osserva.

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O


O RT O GRAF IA

Il troncamento Il troncamento è la caduta della vocale o della sillaba finale davanti a una parola che inizia per vocale o per consonante: bel libro, siam partiti, buon onomastico, far bene... Il troncamento non vuole mai l’apostrofo.

Il troncamento è obbligatorio: •c on l’articolo uno e i suoi composti: ciascuno, nessuno, taluno...

n alunno, alcun amico, ciascun albero, u nessun errore, talun giocatore...

•c on l’aggettivo buono davanti a vocale o consonante

buon compleanno, buon uomo, buon appetito, buon riposo...

•c on gli aggettivi bello, quello davanti ai nomi singolari che iniziano per consonante

bel lavoro, quel tipo, gran fatica...

•c on i nomi signore, dottore, professore, ingegnere seguiti dal nome proprio

i l signor Michele, il dottor Rossi, il professor Bianchi, l’ingegner Bondi...

•c on tale e quale seguiti dal verbo essere

qual è, tal era...

•c on i nomi suora, frate davanti a un nome proprio

suor Angela, suor Paola, fra Matteo, fra Cristoforo...

•c on l’aggettivo santo davanti a un nome proprio che inizia per consonante

san Nicola, san Zeno, san Paolo...

1 Esegui il troncamento nelle seguenti espressioni. • i ngegnere Bianchi ...............................................................

• t ale è

• f rate Guglielmo

•b uono compleanno ...............................................................

...............................................................

...............................................................

•n essuno testimone..............................................................

•q uale era

...............................................................

•q uello quadro

...............................................................

• s uora Cristina

...............................................................

•b uono esempio

...............................................................

•g rande vento

...............................................................

2 Nelle seguenti frasi sottolinea la forma corretta.

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•Q ual’ / qual / quale è la sciarpa di Pia.

•Q uello / quel zaino è pesante.

•N on hai fatto alcun’ / alcun errore.

• È un / un’ / uno alunno intelligente.

• S andro è un buon’ / buon uomo.

• L eo è proprio un bel’ / bel tipo.


SC R IV E R E IN M O D O C O RR ET T

Il troncamento è facoltativo: •c on l’aggettivo grande davanti a consonante, anche per il femminile e il plurale • i n alcune espressioni di uso comune

gran bugiardo (oppure grande bugiardo), gran donna (oppure grande donna), gran colpi (oppure grandi colpi) … amor mio, fin qui, mal di testa, in fin dei conti, ben fatto, mal di mare …

ATTENZIONE

• Il troncamento non si usa mai: - davanti alle parole che iniziano per gn, ps, pn, s impura ( s + consonante), x, z: uno gnocco, nessuno psicologo, quello spettacolo, bello xilofono, lo zero... - con le parole al plurale: buon compagno / buoni compagni; quel libro / quei libri... • Il troncamento non vuole mai l’apostrofo, tranne in questi casi: po’

= poco: un po’ di crema

fa’

= fai: fa’ la doccia

be’

= bene: be’, ne discuteremo dopo

sta’

= stai: sta’ zitto un po’

mo’

= modo: a mo’ d’esempio

va’

= vai: va’ in casa

da’

= dai: da’ la gomma a Lia

di’

= dici: di’ che cosa è successo

1 Inserisci l’apostrofo dove occorre e toglilo quando non ci vuole. • Nell acqua salmastra guizzava un anguilla enorme. • Qual’è il nome di quell attore che ha vinto l’Oscar quest anno? • Ho conosciuto un’artista famoso per le sue sculture in ferro. • Quell azione è stata un bell esempio di onestà. • Sull isola cresceva un abbondante e rigogliosa vegetazione. • Ciascun’alunno ha composto un opera da presentare al concorso. • L’albergo che cerchi è dall altra parte della strada. • Ieri l altro ho conosciuto il tuo vicino di casa, l’ingegner’ Alberti. • Tu sei un buon’atleta e un ottimo nuotatore.

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O


O RT O GRAF IA

La divisione in sillabe Dividere in sillabe una parola vuol dire separare tutte le sillabe che la compongono. È molto importante saperlo fare, in particolare quando si deve andare a capo in fine di riga. Se sorgono dubbi, è opportuno ricorrere al dizionario. In base al numero di sillabe le parole si dividono in: • monosillabe (una sola sillaba): su, che, per... • bisillabe (due sillabe): so/le, gra/no, a/pe... • trisillabe (tre sillabe): ma/ti/ta, bri/cio/la... • polisillabe (più sillabe): ar/co/ba/le/no, ec/ce/zio/ne... Ecco le principali regole base per separare correttamente le sillabe di una parola.

Vocali • L a vocale a inizio di parola, seguita da una consonante o da un gruppo di consonanti non divisibili (str, pr, cr, scr...), fa sillaba da sola

i /so/la, a/mo/re, a/cu/to, o/sta/co/lo, a/tro/ce, i/stri/ce...

• I dittonghi e i trittonghi (cioè gruppi di vocali che si pronunciano come se fossero una sola lettera) non si dividono mai

io/co, sie/pe, fiu/me... g a/iuo/la, oc/chia/ia...

• Le vocali che formano uno iato (cioè che si pronunciano separatamente) vanno separate

pa/u/ra, po/e/ta, pa/e/se, fa/i/na, le/o/ne...

Consonanti • La consonante semplice fa sempre sillaba con la vocale che la segue

lu/na, ce/ne/re, pa/re/te…

• L e consonanti doppie, compreso il gruppo cq, si dividono

ap/pel/lo, ac/cet/are, pac/co, c tac/chi/no, ac/que/dot/to, pez/zo...

• La s impura (s + consonante) non si divide mai dalle consonanti che la seguono

pa/sta, fi/ne/stra, pe/sca/to/re, e/schi/me/se...

• L e consonanti b, c, d, f, g, p, t, v seguite da l oppure da r non si dividono

ci/clo/ne, fra/go/la, a/tle/ta, ve/tra/ta, du/pli/ce...

• I digrammi (gl, ch, gh, gn, sc) e i trigrammi non si dividono mai

sce/na, fi/glio, scioc/co, pu/gna/le, mar/ghe/ri/te...

• I gruppi formati da due consonanti diverse che non possono stare all’inizio di parola (mb, mp, lt, rt, ng, nt, rc, ft ...) si dividono

r/co, trom/ba, pon/te, mol/to, a al/be/ro, cam/po…

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MI ESE RCIT O 3 Dividi in sillabe ogni parola con una

La divisione in sillabe 1 Sottolinea le divisioni in sillabe errate e riscrivi correttamente. • sven/tu/ra

............................................................

• il/lus/tra/re

............................................................

• reu/ma/tis/mo

............................................................

• con/tra/stan/te

............................................................

• re/a/zio/ne

............................................................

• squ/adri/glia

............................................................

• usi/gno/lo

............................................................

• sos/ti/tuz/io/ne ............................................................ • arit/me/ti/ca

............................................................

• as/ciu/ga/re

............................................................

barretta. Poi colora i quadratini in questo modo: parole monosillabe

parole bisillabe

parole trisillabe

parole polisillabe

bollore

ala

tu

relazione

su

canto

ascolto

geranio

ghianda

trombetta

qui

ciclamino

viola

uovo

acquazzone

articolazione

4 I n ogni gruppo individua e cancella la parola divisa in sillabe in modo errato. Poi riscrivila in modo corretto.

2 Dividi in sillabe i seguenti gruppi di parole. • cavallo

astuccio

sassolino

..................................................................................................

• caprone

famiglia

fotografia

..................................................................................................

• oceano

istrice

elefante

..................................................................................................

• compasso

ghepardo

compagno

..................................................................................................

• uovo

piano

aereo

..................................................................................................

• me/tal/lo

glo/ri/o/so

i/sti/tu/to

rin/toc/co

..............................................................................................

• te/stug/gi/ne

pas/qua/le

e/go/i/sta

dia/let/to

..............................................................................................

• mi/ste/rio/so in/ve/nzio/ne

fran/gia ul/te/rio/re

..............................................................................................

• viag/gian/te

tem/pis/mo

vio/la/ce/o

or/che/stra

..............................................................................................

21


O RT O GRAF IA

La punteggiatura Quando parliamo, diamo alle nostre parole particolari intonazioni espressive: facciamo pause, alziamo e abbassiamo il tono della voce, così chi ci ascolta può capire meglio il nostro messaggio. Quando scriviamo però dobbiamo affidare questi “effetti espressivi” alla punteggiatura, che riproduce graficamente i ritmi e le intonazioni del parlato. La punteggiatura, quindi, serve a rendere un testo comprensibile suddividendolo in parti più o meno piccole; fa risaltare espressioni o frasi; dà ordine all’esposizione; segnala se una certa frase è affermativa, interrogativa o esclamativa; permette di capire il senso del messaggio.

.

punto o punto fermo

,

virgola

;

punto e virgola

:

due punti

?

...

punto interrogativo punto esclamativo puntini di sospensione

()

parentesi

!

“” __ * 22

trattino virgolette e lineette asterisco

Si usa per: • una pausa lunga • separare due frasi • abbreviare le parole (dott., prof.) Indica una pausa breve. Si usa: • negli elenchi • per aprire e chiudere un inciso (Lia, l’amica di Anna, è gentile) • per indicare il susseguirsi di azioni Indica una pausa più lunga della virgola e si usa per separare le frasi all’interno di un discorso Introducono: • un elenco • una spiegazione • il discorso diretto Chiude una frase che esprime una domanda Chiude una frase che esprime stupore, dolore, rabbia... Si usano per lasciare un discorso in sospeso oppure per creare attesa Racchiudono parole che servono a spiegare, precisare... • unisce parole legate fra loro • serve per separare le sillabe quando si va a capo Si usano per aprire e chiudere il discorso diretto; le virgolette si usano anche per mettere in evidenza una parola, un titolo... Indica una spiegazione aggiunta

Dopo il punto ci vuole la lettera maiuscola

Dopo la virgola ci vuole la lettera minuscola Dopo il punto e virgola ci vuole la lettera minuscola Dopo i due punti si usa la lettera maiuscola solo nel discorso diretto Dopo il punto interrogativo si usa la lettera maiuscola Dopo il punto esclamativo si usa la lettera maiuscola


MI ESE RCIT O La punteggiatura 1 Nelle seguenti frasi il punto fermo è stato

3 Inserisci in modo opportuno il punto interrogativo oppure esclamativo.

collocato in modo errato. Inseriscilo nella posizione opportuna, correggendo le lettere maiuscole.

• Dove sei stato in vacanza

• Tutti i bambini conoscono bene il cartone

• Ma che cosa dici

animato. “Pinocchio”, pochi però hanno letto il libro di Collodi. • Se avessi tempo verrei con te a fare una passeggiata purtroppo. Devo scappare a casa. • Al museo ho ammirato alcuni reperti

• Che gioia vederti • Che buio Puoi accendere la lampada • Uffa, questo telefono Chi ha chiamato questa volta • Mi presti la gomma • Santo cielo, come ti sei sporcato a giocare a pallone

archeologici. Di grande valore storico essi erano protetti da sofisticati allarmi antifurto. • Il fruttivendolo del chiosco espone. Sulla sua bancarella frutta e verdura di prima qualità.

2 Nelle seguenti frasi inserisci le virgole mancanti. • Domani pomeriggio dopo aver svolto i compiti andrò in piscina con Nicola. • Ogni fiore ogni foglia ogni tronco ha colori forma e dimensioni particolari. • Le palpebre chiudendosi riparano gli occhi dai lampi di luce improvvisi dalla polvere e dagli spruzzi di liquidi. • I n estate maturano tanti frutti: ciliegie albicocche pesche susine cocomeri e meloni. • Ho conosciuto Elisa la sorella di Guido.

4 Leggi il seguente brano e inserisci la punteggiatura adatta.

Il cane aveva cambiato posizione Non giaceva più tutto su un fianco ma un po’ sulla pancia e un po’ sul fianco la testa era posata sulle zampe davanti ma la sinistra si vedeva che era spezzata Buongiorno gli gridammo entrando e lui voltò la testa verso di noi e fece un guaito Ha risposto esclamò Silvano Rossella gli si avvicinò e gli domandò Perché hai buttato via le coperte Non sai che fa freddo Ora te le accomodo io per bene e tu fai il bravo e stai sotto a dormire E quando sarai guarito verrai con noi a giocare A ogni complimento il cane agitava il codino così capivamo quel che gli piaceva e non gli piaceva Se gli toccavi la zampa rotta allora guaiva per il dolore Non sopportava le coperte tirate fino al collo forse gli facevano paura allora lo lasciavamo per metà scoperto. Mario Lodi, Il mistero del cane, Giunti

23


LSI IN VA ' L V E RSO

l a Via T! T ES 1

Indica con una X il gruppo di parole scritte in modo scorretto. Pasticciere, usciere, docce, acquerugiola Cogniome, provincie, innoquo, fascie Sceriffo, insegniamo, geniale, carabiniere Effigie, biglietto, taccuino, coscienza

2

Nella seguente frase sono presenti diversi errori. Quanti sono? Grandi ragniatele pendevano dalle travi del sofitto e inpedivano il percorso per raggiungere le vecchie scatole grige di polvere dove cerano le mie bambole e gl’altri giocattoli di quando havevo sei o sette hanni. 7

3

8

9

10

Qual è l’ordine giusto delle parole che servono per completare la frase? Oggi Luana .......... portato .......... scuola delle ciliegie raccolte nel suo orto; .......... com’erano buone e succose! a, ha, ah

4

ha, ah, a

ha, a, ah

ah, ha, a

uale dei seguenti gruppi contiene il plurale corretto delle parole buccia, frangia, acacia, Q antologia? Bucce, frange, acace, antologie Bucce, frange, acacie, antologie Buccie, frange, acacie, antologe Bucce, frangie, acace, antologie

5

Indica con una X il gruppo di parole scritte tutte in maniera corretta. Taccuino, perquotere, usciere, piaque Conoscenza, cuore, cuoziente, risquotere Innocuo, incosciente, soqquadro, scie Acqurato, cupola, quota, quizzo

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Via al T ES T! 6

Nelle espressioni buon affare, un’amicizia speciale, ciascun alunno ci sono: un’elisione, un’elisione, un troncamento un troncamento, un’elisione, un troncamento un troncamento, un troncamento, un’elisione un’elisione, un troncamento, un’elisione

7

Indica con una X se l’uso dell’apostrofo è corretto o scorretto. Quell’edera è di un verde brillante.

Corretto

Scorretto

Corretto

Scorretto

Ieri è avvenuto un’importante incontro. Papà ha dimenticato le chiavi nell’auto. Non c’è nessun’esercizio da fare per compito. Il campeggio è stata una bell’esperienza. Non sono d’accordo con te.

8

Indica con una X il gruppo delle parole che sono state divise in modo corretto. sos /pet/to/so, ri/mas/ugli/o, acqu/edot/to, am/bi/en/te so/spetto/so, ri/ma/sugli/o, ac/qu/edot/to a/mbi/en/te so/spet/to/so ri/ma/su/glio ac/que/dot/to am/bien/te so/spe/tto/so ri /ma/su/gli/o a/cqu/edot/to am/bie/nte

9

ella seguente frase mancano i segni di punteggiatura: indica con una X la successione N esatta della punteggiatura necessaria. Rossella si avvicinò al fratellino e gli domandò Perché hai buttato via le coperte Ora te le accomodo io per bene e tu stai sotto a dormire Quando finalmente sarai guarito verrai con noi a giocare punto interrogativo, punto fermo, virgola, due punti e virgolette, punto fermo, due punti punto fermo, virgola, due punti e virgolette, punto interrogativo, virgola, punto esclamativo due punti e virgolette, punto fermo, punto interrogativo, virgola, punto fermo, virgola due punti e virgolette, punto interrogativo, punto fermo, virgola, virgolette, punto fermo

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

25


C OMUN ICAZION E

Comunicare con i segni Tutte le persone entrano in relazione con le altre, e quindi comunicano, per soddisfare le proprie necessità, per scambiare idee, sentimenti, desideri, informazioni... La comunicazione permette di rendere partecipi le altre persone dei propri pensieri attraverso la trasmissione di un messaggio.

Ci

Vorrei un gelato alla crema.

ao ,n on na !

Ho fatto gol! Quando le persone vogliono entrare in contatto con le altre, e quindi trasmettere un messaggio, utilizzano dei segni, che rappresentano gli strumenti principali della comunicazione. I segni sono tantissimi e vengono classificati a seconda dell’organo di senso con cui sono percepiti. Pertanto ci sono segni: • visivi (coinvolgono l’organo della vista); • acustici (coinvolgono l’organo dell’udito); • gustativi (coinvolgono l’organo del gusto); • tattili (coinvolgono l’organo del tatto); • olfattivi (coinvolgono l’organo dell’olfatto). Per capire meglio che cosa sono i segni, osserva queste vignette.

Segno visivo

Segno acustico

Segno gustativo

Segno tattile

Segno olfattivo

ATTENZIONE!

Anche se i segni possono interessare ciascuno dei cinque sensi, i più efficaci, e quindi i più usati, sono i segni acustici e quelli visivi.

26


Il linguaggio

C OM E C OMUN IC HIAMO

Con il termine linguaggio si intende la capacità di comunicare attraverso un sistema di segni stabiliti da coloro che lo usano e organizzati secondo determinate regole. Il linguaggio verbale (che utilizza segni linguistici, cioè le parole) ci permette di scambiare messaggi parlando e scrivendo.

Dai, sbrighiamoci: stamattina siamo in ritardo! Cara Lea, oggi sono proprio felice: è venuto a trovarmi mio cugino Andrea! Oltre al linguaggio verbale, esistono numerosi linguaggi non verbali che inviano i messaggi attraverso suoni, gesti, colori, luci, immagini... I linguaggi non verbali si basano su segni che si percepiscono mediante i sensi e talvolta sono più immediati ed efficaci del linguaggio verbale.

Shhh!

Essi presentano comunque dei limiti: a volte non sono chiari e non riescono a esprimere concetti e messaggi complessi, mentre il linguaggio verbale può trasmettere qualsiasi tipo di messaggio. Inoltre il linguaggio verbale è: • ricco: può esprimere ogni messaggio con chiarezza e completezza; può parlare di cose concrete o di concetti astratti; può ricordare esperienze del passato o immaginare progetti futuri; • creativo: può arricchirsi e ampliarsi con nuove parole legate a nuovi contenuti; • economico: con la combinazione di pochi segni può costruire un numero infinito di parole e quindi di messaggi; • universale: può essere utilizzato da tutti gli esseri umani.

27


C OMUN ICAZION E

Gli elementi della comunicazione In ogni comunicazione sono sempre presenti sei elementi fondamentali: • l’emittente: è colui/colei che invia, “emette”, il messaggio; • il/la destinatario/a (o ricevente): è colui/colei al quale è diretto, cioè “destinato”, il contenuto della comunicazione; • il messaggio: è l’informazione, il contenuto, che l’emittente invia al destinatario; • il canale: è il mezzo fisico che consente al messaggio di passare dall’emittente al destinatario (aria, luce, cavi elettrici, carta, telefono, web...). Senza il canale non sarebbe possibile alcuna comunicazione, perché il messaggio non giungerebbe ai sensi del ricevente; • il codice: è l’insieme dei segni, cioè il linguaggio (verbale o non verbale) che si usa per formulare un messaggio. Il codice deve essere conosciuto sia dall’emittente che dal destinatario. canale

Ci

ao

,

r Da

io

messaggio

!

Ci

ao

,D

ar

i o!

emittente

codice

destinatario

• Il contesto: è tutto ciò che “circonda” una comunicazione, quindi è la situazione concreta, il luogo, il tempo, le circostanze, lo scopo, il linguaggio scelto per trasmettere un messaggio. contesto

Sono stanca! Sono stanca!

28


C OM E C OMUN IC HIAMO

Gli scopi della comunicazione

Quando decidiamo di comunicare con un’altra persona lo facciamo per raggiungere un certo scopo: chiedere o dare informazioni, trasmettere una nostra considerazione, esprimere sentimenti o stati d’animo, convincere, invitare, salutare, scusarci, fare complimenti, pregare, progettare, descrivere, ricordare, raccontare… insomma, qualsiasi comunicazione è fatta con un’intenzione da parte dell’emittente e produce un certo effetto sul destinatario/ sulla destinataria. È la lingua che ci aiuta a raggiungere i vari scopi della nostra comunicazione. Gli scopi della comunicazione possono essere sei:

La segreteria della scuola è al primo piano.

Informare sulle cose, sulle persone, sui fatti...

Che bel regalo, nonna! Mi hai fatto felice!

Esprimere i propri sentimenti, i propri pensieri, le proprie idee...

Dai, vieni con me a fare la lezione di prova di pianoforte! Persuadere, cioè cercare di convincere gli altri.

La mia bambina con la palla in mano Con gli occhi grandi del color del cielo E dell’estiva vesticciola: “Babbo – mi disse – voglio uscire oggi con te”. Trasformare la realtà: fare poesia, inventare storie di fantasia...

Riflettere sulla lingua, cioè spiegare e descrivere il suo funzionamento.

Ehi, ragazzi, ascoltatemi e non distraetevi! Mantenere la comunicazione, cioè mantenere il contatto con l’altro/ l’altra per essere sicuri che il messaggio venga compreso.

29


C OMUN ICAZION E

I registri linguistici Se vogliamo che la nostra comunicazione abbia successo, dobbiamo adeguare il nostro messaggio al contesto, cioè al luogo e alla situazione in cui ci troviamo e alle persone a cui ci rivolgiamo. Perciò usiamo un registro linguistico diverso, cioè modi ed espressioni differenti, a seconda delle situazioni.

Vuoi venire a fare i compiti a casa mia? Per merenda, la nonna ci farà una torta: mmm, che buona!

Signora, Sveva può venire a fare i compiti a casa mia? La mia nonna ci preparerà una torta per merenda.

Il messaggio dei due fumetti è lo stesso, ma la sua forma è differente poiché le situazioni in cui avviene la comunicazione sono diverse: quando la bambina si rivolge alla signora usa una lingua più elaborata e ben organizzata; quando invece si rivolge all’amica si esprime e con modi di dire tipici del parlato quotidiano. La protagonista, dunque, ha utilizzato il registro linguistico più adatto al destinatario e alla situazione comunicativa in cui si è trovato. Esistono tre tipi di registri: • registro formale: si usa con persone che non si conoscono e con cui non si ha confidenza (ad esempio, parlando con la Preside). È il registro più alto: il linguaggio è curato, ricercato, preciso; le frasi sono molto elaborate; • registro medio: si usa nei rapporti sociali in situazioni quotidiane (per esempio, tra cliente e negoziante). Il linguaggio è corretto, ma non ricercato; le frasi non sono troppo lunghe; • registro informale: si usa tra le persone che si conoscono bene, con cui si ha confidenza. (per esempio tra amici, parenti...). Il linguaggio è spontaneo, semplice, con termini del parlato quotidiano; le frasi sono brevi e la grammatica non è rigorosa.

30


MI ESE RCIT O Il linguaggio

Comunicare con i segni 1 Osserva i gesti compiuti dalle mani e scrivi il messaggio che essi trasmettono.

............................................................................

3 Indica il tipo di linguaggio usato nelle seguenti situazioni indicando con una X V se si tratta di linguaggio verbale, NV se si tratta di linguaggio non verbale. • Indicare la strada a un signore

V

NV

scendere alla prossima fermata. V

NV

che non conosce la città. • I ndicare all’autista che si vuole

............................................................................

• Mandare un sms a un’amica ............................................................................

per confermare l’appuntamento. V

NV

• Dare il via a una gara

2 Descrivi il segno del messaggio che viene trasmesso in queste situazioni e il suo significato. Segui l’esempio. Situazione Una signora saluta il marito che sta partendo con il treno. Il pubblico è molto soddisfatto dello spettacolo che ha visto a teatro. Una cantante ringrazia il pubblico per gli applausi ricevuti durante il concerto.

Segno Agitare la mano.

V

NV

• Raccontare una favola.

V

NV

• Segnalare l’inizio delle lezioni.

V

NV

V

NV

automobilistica.

............................................................................

Messaggio Ciao caro, a presto e buon viaggio!

....................... ................................

•C hiedere il silenzio appoggiando l’indice sulla punta del naso.

4 Trasforma in linguaggio verbale questi messaggi espressi con altri tipi di linguaggio. Segui l’esempio. È prevista pioggia. ............................................................................

....................... ................................ .......................

............................................................................ .......................

................................

.......................

................................ ............................................................................

31


MI ESE RCIT O Gli elementi della comunicazione

7 Uno stesso messaggio può assumere

comunicative scrivi l’emittente. Segui l’esempio.

significati differenti a seconda del contesto in cui avviene la comunicazione. Individua il diverso significato delle seguenti espressioni e scrivilo sul quaderno.

• Buongiorno signori. Biglietto, prego.

Messaggio

5 In ciascuna delle seguenti situazioni

controllore del treno …………………………………………………………...…….………. • Vorrei un etto di prosciutto crudo, per favore. …………………………………………………………...…….……….

• Le faccio il pieno, signore?

Piantala!

…………………………………………………………...…….……….

• Come preferisce la carne alla griglia? …………………………………………………………...…….……….

Fra amici Davanti alla TV

Lo inchioderemo!

In falegnameria

Mettiamolo al fresco.

Tra poliziotti

È ridotto a pezzi.

In un negozio di vasi

• Il tuo tema è ben sviluppato e corretto. …………………………………………………………...…….……….

In giardino

È la solita minestra.

…………………………………………………………...…….……….

• Prenda due compresse al giorno.

Situazione

A tavola

In tribunale

Dal fruttivendolo

Durante una conversazione

6 In ciascuna delle seguenti situazioni comunicative, individua il/la destinatario/a scrivendolo sui puntini. Segui l’esempio. Bambino: Un cono con panna e cioccolata. gelataio/a …………………………………….……..............…. Tassista:

Dove la devo portare? …………………………………….……..............….

Arbitro:

Lei era in fuorigioco. …………………………………….……..............….

Cliente:

8 Scrivi sui puntini lo scopo comunicativo dei messaggi seguenti.

È uscito il giornalino “Topolino”?

Testo di una poesia ....................................................................

…………………………………….……..............….

Fiaba ..................................................................................................

Professore: Fisserò un incontro con i tuoi genitori. …………………………………….……..............….

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Gli scopi della comunicazione

Cartellone pubblicitario

...........................................................

Testo di scienze ............................................................................ Avviso di uno sciopero ............................................................


9 Individua lo scopo principale di ciascuno dei seguenti messaggi e scrivilo sui puntini. Segui l’esempio. • Lei dovrebbe mettersi a dieta, è un po’ in persuadere sovrappeso. ………………………......................................

11 Colora nello stesso modo le espressioni di registro familiare e quelle di registro formale che hanno lo stesso significato. Ma dove accidenti metto l’auto?

Non ritengo opportuno accompagnarlo.

Certo che Franco è cotto per Valeria.

Mi domando dove potrei parcheggiare la mia auto.

Col cavolo che lo accompagno!

Rossi è stato aspramente ripreso dal suo datore di lavoro.

Rossi si è preso una lavata di testa dal capo.

Ti ho già ripetuto per due volte di alzarti da dove sei seduto e di andartene alla svelta.

Te l’ho già detto due volte: alzati da lì e fila!

Franco è molto innamorato di Valeria.

• Mi faresti assaggiare un po’ del tuo meraviglioso panino? ………………………................... • La nebbia arriva su zampine di gatto. S’accuccia e guarda la città e il porto, e poi se ne va. ………………………………...................………… • Vai subito a lavarti quelle mani sporche! ………………………......................………..................…………

• La congiunzione è una parte invariabile del discorso. ………………………....................…………………

I registri linguistici 10 Leggi attentamente i seguenti messaggi e indica con una X se il registro è formale, informale o medio. Segui l’esempio. formale Mi può prenotare una camera per tre giorni all’albergo stella? Ehilà, gente! Che si fa stasera? Bowling o karaoke? Si informano i signori viaggiatori che è severamente vietato attraversare i binari.

informale

medio X

12 Scrivi i messaggi adatti a ciascun destinatario, nel registro linguistico adeguato. Il papà chiama perché il pranzo è pronto. Bambino: ……………………………………….....…….…… …………….....…………………………………………….………

Ospite: ……………………………………….....………...…… ………….....……………………………………………….....……

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La MAPPA della COMUNICAZIONE La comunicazione permette di scambiare idee, pensieri, informazioni, sentimenti attraverso la trasmissione di un messaggio. Gli strumenti principali della comunicazione sono i segni. Essi vengono classificati a seconda dell’organo che li percepisce; perciò ci sono segni: • visivi • acustici • gustativi • tattili • olfattivi

Gli esseri umani comunicano per realizzare un certo scopo. Gli scopi comunicativi sono sei: • informare • esprimere • persuadere • riflettere sulla lingua • trasformare la realtà • m antenere la comunicazione 34

Gli esseri umani comunicano con due tipi fondamentali di linguaggio: • il linguaggio verbale • il linguaggio non verbale

I sei elementi fondamentali della comunicazione sono: • emittente • destinatario/a • messaggio • canale • codice • contesto

Il livello espressivo per trasmettere un messaggio si definisce registro. Ci sono tre tipi di registri: • formale • medio • informale


V ER

SO L'IN VALS 1

Via al T ES T!

I

Leggi il seguente testo e rispondi alle domande.

1

Mare: l’intera massa d’acqua che circonda la terraferma e ricopre gran parte (circa il 70%) della superficie terrestre. Si articola in oceani e in mari in senso proprio. Gli oceani sono grandi estensioni di acque che separano i continenti; il più esteso è l’oceano Pacifico (35% della superficie terrestre), cui seguono l’oceano Atlantico (19%) e l’oceano Indiano (14%). I mari sono bacini periferici degli oceani (mari marginali) e si incuneano nelle masse continentali (mari continentali, mari mediterranei); sono definiti mari chiusi o interni i bacini di acqua fortemente salina formatisi in zone di sprofondamento senza sbocco negli oceani. Enciclopedia della scienza e della tecnica, De Agostini

Chi è l’emittente del testo? Chi ha scritto un romanzo d’avventura. Chi ha scritto un articolo di cronaca sportiva. Chi ha scritto un diario personale. Chi ha scritto un’enciclopedia scientifica. Chi è il destinatario più adatto di questo testo? Un bambino/una bambina della scuola dell’infanzia.

Quale registro è stato utilizzato nel testo? Informale. Medio. Formale. Il codice usato è quello:

Un alunno/un’alunna di classe quinta.

verbale.

Un veterinario/una veterinaria.

non verbale.

Un impiegato/un’impiegata. Qual è lo scopo del testo?

Il canale di comunicazione usato per trasmettere questo testo è:

Esprimere un’opinione personale.

il telefono.

Dare ordini o istruzioni.

la carta.

Fornire informazioni su un certo argomento.

l’aria.

Persuadere qualcuno.

la televisione.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

35


L ESSIC O

Comunicare con gli altri nel tempo La prima forma di comunicazione era basata sul linguaggio del corpo, cioè su gesti, mimica del volto, postura, insieme a suoni gutturali e grida. Poi, grazie a una graduale evoluzione, l’essere umano maturò la capacità di “parlare” attraverso un linguaggio verbale. La comunicazione permetteva di trasmettere informazioni, conoscenze e, di conseguenza, la capacità di pensare. 1

2

I nostri antenati/le nostre antenate comu­ni­cavano tra loro con gesti e con suoni inarti­co­lati della voce.

3

Una parola rappresentava una cosa, un’altra rappresentava un’azione…

Poi inventarono le parole, insiemi di suoni prodotti con la voce.

4

Infine, mettendo insieme le parole, composero frasi… E così poterono comunicare.

La scrittura Un’importante invenzione del genere umano, avvenuta molto tempo dopo la nascita del linguaggio, fu la scrittura, che consente di conservare le parole nel tempo e di inviarle a distanza. 1

2

La scrittura fu inventata circa 5000 anni fa dai popoli della Mezzaluna fertile. All’inizio erano disegni, pittogrammi e ideogrammi.

4

36

3

Poi, in Mesopotamia, fu inventata la scrittura cuneiforme, fatta di segni.

I Romani adottarono l’alfabeto greco, modificandolo.

In seguito i Fenici inventarono l’alfabeto: a ogni suono corrispondeva un segno. Era un alfabeto di sole consonanti. I Greci lo perfezionarono aggiungendo le vocali.

5 Da quello romano deriva l’alfabeto che usiamo oggi..


I sistemi di scrittura

ST O R IA DELLA LINGUA

I diversi popoli del pianeta hanno inventato nel tempo vari sistemi di scrittura. Alcuni sono alfabetici come il nostro, cioè tutte le parole sono composte a partire da un insieme di lettere. L’alfabeto usato in Russia, Serbia e Bulgaria si chiama cirillico. Ha una trentina di lettere, di cui poche sono uguali alle nostre, ma la direzione della scrittura è la stessa, da sinistra a destra. Anche l’alfabeto arabo ha una trentina di lettere, che sono molto diverse dalle nostre. La lingua araba e quella ebraica, però, si scrivono, quindi si leggono, da destra a sinistra. Qui a fianco puoi vedere la strofa di una poesia scritta in lingua araba e sotto la traduzione italiana.

Nell’isola di Kerkenna, sedevo quella sera sopra le sabbie tiepide, a pochi passi dal mare, osservavo la luna… ascoltando il brusio dell’acqua.

Le scritture orientali, la cinese e la giapponese, sono formate da simboli grafici che derivano da antichi disegni che raffiguravano la realtà. Ciascuno di essi rappresenta una parola, un concetto, perciò sono tanti i segni che un bambino deve memorizzare quando impara a leggere e a scrivere! Le parole si scrivono in verticale, incolonnando i simboli dall’alto in basso e da destra a sinistra, con un pennello intinto nell’inchiostro.

mondo

luce

bambino

albero

Nella tabella trovi alcune domande che un bambino potrebbe rivolgere a compagni o compagne arabi/e e cinesi. Italiano

Arabo

Cinese

Quanti anni hai? Da dove vieni? Hai fratelli o sorelle?

37


L ESSIC O

La storia della nostra lingua A Roma, città fondata secondo la leggenda da Romolo e Remo nel 753 a. C., si parlava il latino. Roma iniziò la sua espansione conquistando prima tutta l’Italia, poi quasi tutti i territori dell’Europa. I Romani obbligarono i popoli conquistati a parlare il latino che, in ogni regione, si sovrappose alle lingue originarie, parlate dai popoli che vedi nella carta qui sotto. Nacquero così nuove forme di latino chiamate volgari, da “volgo”, che significa ”popolo”. Oggi alcune lingue, come l’italiano, il francese, lo spagnolo e il rumeno, derivano dal latino.

Questo è il primo documento scritto in lingua volgare. Fu scritto nel 960 per definire la proprietà di un terreno.

Sao ka kelle terre per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parte sancti Benedicti.

Per molto tempo le persone colte continuarono a parlare e a scrivere in latino, ma dopo l’anno Mille alcuni poeti e scrittori composero le loro opere in lingua volgare. Uno di questi componimenti è il Cantico delle creature di Francesco d’Assisi: Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le Tue creature, spetialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno et allumini noi per lui. Et ellu è bellu et radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione.

38


ST O R IA DELLA LINGUA

La lingua e i dialetti Le linque volgari, derivate dalla mescolanza del latino con le lingue originarie delle popolazioni italiche sottomesse, diedero origine ai nostri dialetti. Fra queste lingue volgari quella fiorentina venne scelta come lingua nazionale dell’Italia.

TRENTINOALTO ADIGE Trento

sior

VALLE D’AOSTA

LOMBARDIA Milano

sciùr

Aosta

FRIULIVENEZIA GIULIA

sior

VENETO sior

Torino

monsù PIEMONTE EMILIA-ROMAGNA

signour Bologna Firenze

sciu

signor TOSCANA

MARCHE

sor signò

Perugia

La carta qui accanto ti mostra come si dice “signore” nei diversi dialetti italiani. Oggi la lingua nazionale è parlata e scritta da tutti i cittadini italiani.

UMBRIA

signò

L’Aquila

sor

Roma

sorLAZIO

ABRUZZO MOLISE Campobasso CAMPANIA

signò

signeuri

PUGLIA Potenza BASILICATA

signori

SARDEGNA

CALABRIA gnuri Catanzaro

signò

SICILIA signuri

L’italiano che parliamo oggi è formato da parole che derivano dalla trasformazione del latino parlato dal popolo: (volgare) stellam (italiano) stella (latino) stella Alcune parole latine sono però ancora in uso nella lingua italiana: idem (= la stessa cosa) bis (= ancora) gratis (= gratuitamente)

39


L ESSIC O

Parole in prestito e parole nuove Saliremo con il camper fino al Monte Falterona, poi faremo un bel trekking di cinque ore. Prendi con te un pullover e la macchina fotografica.

Allora, dove si va in questo weekend?

In questa conversazione, padre e figlio pronunciano molte parole inglesi entrate nell’uso quotidiano. Alcune si traducono con un solo termine, altre con un insieme di parole. weekend

fine settimana

trekking

passeggiata per

sentieri

pullover

indumento di

maglia camper

furgone

attrezzato come abitazione Molte sono le parole straniere entrate nella nostra lingua. Si tratta di un fenomeno dovuto agli scambi culturali e commerciali fra le nazioni. Nel nostro lessico sono entrate parole: • francesi: garage, toilette, peluche, foulard, bignè, gilet, boutique... • inglesi: camper, scooter, spider, mountain bike, jogging, slalom... • tedesche: wafer, krapfen, wurstel, strudel, emmental... Anche parole italiane, però, sono passate nel lessico di altre lingue. Ogni lingua è viva, cioè si modifica e si arricchisce di parole nuove per indicare nuovi concetti, nuove idee e invenzioni, nuovi prodotti o strumenti: bancomat, cellulare, parapendio, astronauta, telecomando, deltaplano...

40


V ER

SO L'IN VALS

1

2

Via al T ES T!

I

Completa lo schema con la parola corrispondente dell’italiano contemporaneo. latino letterario

latino volgare

calidus

caldus

equus

caballus

masculus

masclus

frater fratellus (diminutivo)

fratellu

avis avicellus (diminutivo)

augellu

italiano ...........................................................................................

...........................................................................................

...........................................................................................

...........................................................................................

...........................................................................................

sserva i seguenti termini latini e le corrispondenti parole italiane e indica O con una X quale trasformazione hanno subito.

cauda / coda • aeternus / eterno • aurum / oro • aedificare / edificare • laudare / lodare La parola italiana contiene un maggiore numero di lettere. Il dittongo in latino si è trasformato in un’unica vocale in italiano. La parola italiana ha cambiato anche il suo significato. Cambia soltanto la pronuncia.

3

ella prima colonna trovi alcune parole scritte in latino; nelle altre colonne N le stesse parole sono state scritte rispettivamente in francese e spagnolo. Quali sono, secondo te, le parole italiane corrispondenti? Scrivile sui puntini. latino

francese

spagnolo

italiano

flor

fleur

flor

..........................................................................................................................................

aqua

eau

agua

..........................................................................................................................................

panis

pain

pan

..........................................................................................................................................

manus

main

mano

..........................................................................................................................................

facilis

facile

fácil

..........................................................................................................................................

petra

pierre

piedra

..........................................................................................................................................

41


LSI IN VA ' L V E RSO

l a Via T! T ES 4

Scrivi sui puntini la parola straniera adeguata, scegliendola fra quelle date.

krapfen • hamburger • ticket • yogurt • footing • blitz • mouse • cast • monitor • film • Nel ..................................... del ..................................... ora al cinema c’è la mia attrice preferita. • La polizia, con un ....................................., ha catturato una banda di malviventi. • Ho cliccato sul

.....................................,

ma sul ..................................... non è cambiato nulla!

• Tutte le sere mio padre fa un’ora di

.....................................

nel parco.

• Mi piace molto lo ..................................... ai frutti di bosco. • Il mio piatto preferito è l’..................................... con le patatine fritte. • Prima di fare le analisi del sangue occorre pagare il ..................................... • Quando vado al bar a fare colazione, mangio sempre un ..................................... con la crema.

5

quale settore appartengono le seguenti parole straniere? A Indica con una X.

strudel • wurstel • bignè • sandwich • frappè • toast • brioche Al settore della moda.

Al settore dell’informatica.

Al settore dell’edilizia.

Al settore dell’alimentazione.

jeep • sidecar • camper • scooter • caravan • spider • mountain bike Al settore dell’elettronica.

Al settore dell’artigianato.

Al settore dei veicoli.

Al settore della panificazione.

smartphone • wireless • software • web • wifi • social network • touchscreen Al settore del turismo.

Al settore dell’editoria.

Al settore della tecnologia.

Al settore dell’automobilismo.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

42

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?


LA ST R UT T URA DELL E PAROL E

La struttura delle parole ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Poi la maestra iniziò a parlare con calma, precisione e dolcezza: – Miei cari ragazzi, vediamo se la redazione è al completo (fece l’appello). Bene, possiamo iniziare. A quel punto la Maestra Martina indossò un paio di occhiali tondi, diede uno sguardo veloce alla sua agenda, ed entrò nel merito della riunione.

La maggior parte delle parole della nostra lingua può essere scomposta in due parti: • una parte fissa, invariabile: la radice; • una parte variabile: la desinenza. Osserva: o a desidenza radice ragazze i • La radice, la parte invariabile, esprime il significato della parola. • La desinenza, la parte variabile, fornisce informazioni di tipo grammaticale: - per il nome, numero e genere: ragazzi - per il verbo, il modo, il tempo, la persona: vediamo Rispetto alle parti di cui si compongono, le parole sono suddivise in due gruppi: • parole variabili, formate da radice e desinenza (nome, articolo, aggettivo, pronome e verbo); • parole invariabili che, essendo prive di desinenza, non cambiano mai (avverbio, congiunzione, preposizione semplice, esclamazione). 1 Sottolinea la radice in ciascuna parola. sciarpa • libri • porta • soffice • cantava • grande • sognare • zia • esso • nonna • uovo

2 Sottolinea nel testo di inizio pagina le parole invariabili. 3 Completa le frasi inserendo la desinenza opportuna. Paola, la mi...... compagn...... di banco, è stat...... premiat...... perché il su...... test...... era originale e scritt...... bene. Lei era molto commoss......: quel premio era inaspettat...... .

43


L ESSIC O

Parole derivate, alterate, composte Le parole costruite solo con la radice e la desinenza si chiamano primitive. Esistono poi diversi meccanismi per creare nuove parole partendo dalle parole primitive. I più importanti sono la derivazione, l’alterazione e la composizione.

Parole derivate Il meccanismo della derivazione consiste nell’aggiungere alla radice di una parola una parte all’inizio (prefisso) o alla fine (suffisso).

carta in-cart-are

cart-ier-a

cart-oleri-a

cart-ell-a

s-cart-are

Parole alterate Per esprimere diverse sfumature di significato di una parola si usa l’alterazione, che consiste nell’aggiungere dei suffissi alla radice della parola di cui si desidera alterare il significato rispetto alla qualità, quantità, alle dimensioni, al valore. Per esempio, partendo dalla parola primitiva casa possiamo ottenere le seguenti parole alterate. cas-ina (piccola)

cas-etta (graziosa)

cas-ona (grande)

cas-accia (brutta)

diminutivo

vezzeggiativo

accrescitivo

peggiorativo o dispregiativo

I suffissi con i quali è possibile alterare le parole sono molti. Eccone alcuni tra i più usati: • diminutivi: -ino, -icello, -icino, -ello, -icciolo, -etto… • vezzeggiativi: -otto, -uccio, -etto, -uzzo, -ettino… • accrescitivi: -one, -accione… • dispregiativi: -accio, -astro, -ucolo, -ercolo, -onzolo… 1 Scrivi se le seguenti parole sono primitive (P), derivate (D) o alterate (A). asinello

44

piatto

giornalaio

libraccio

poetastro

lattante

vocione


LA ST R UT T URA DELL E PAROL E

Parole composte La composizione consente di produrre parole nuove unendo più parole già esistenti per formare un termine con un nuovo significato. Le nuove parole ottenute si chiamano parole composte. Tutte le categorie grammaticali possono essere utilizzate per formare le parole composte: nome + nome ➜ arcobaleno

verbo + nome ➜ portafogli

nome + aggettivo ➜ cassaforte

verbo + verbo ➜ saliscendi

aggettivo + nome ➜ mezzanotte

avverbio + aggettivo ➜ sempreverde

aggettivo + aggettivo ➜ agrodolce

avverbio + nome ➜ sottoscala

nome + preposizione + nome ➜ pomodoro

preposizione + avverbio ➜ dappoco

avverbio + verbo ➜ benedire

verbo + avverbio ➜ posapiano

Le famiglie di parole La radice, che contiene il significato fondamentale della parola, è come un elemento base con cui, aggiungendo suffissi e prefissi, si possono ottenere parole diverse che fanno parte di uno stesso gruppo, ovvero di una stessa famiglia. gel-o

verbi

nomi

aggettivi

congelare, disgelare surgelare, sgelare, gelare...

gelato, gelataio, disgelo gelateria, congelatore...

congelato, surgelato sgelato, gelido...

L’insieme delle parole originate dalla stessa radice di una parola primitiva, attraverso l’uso di suffissi e prefissi, costituisce una famiglia di parole. 1 Costruisci la famiglia di parole dei vocaboli indicati. Segui l’esempio. montuoso, montanaro, montano, pedemontano • monte .......................................................................................................................................................................................................................................

• sole ............................................................................................................................................................................................................................................. • terra ............................................................................................................................................................................................................................................

45


MI ESE RCIT O La struttura delle parole 1 Sottolinea le due parole invariabili presenti nel seguente elenco.

5 In ciascun gruppo di parole scrivi P accanto alla parola primitiva, A accanto alla parola alterata, D accanto alla parola derivata e C accanto alla parola composta.

leggerete • gentile • il • alcuni • poltrona

fruttiera (...........) • fruttaccio (...........)

dove • disegniamo • sognano • quando • giallo

frutta (...........) • fruttivendolo (...........)

contento • presentatore • montagna

portafrutta (...........) • frutteto (...........) fruttosio (...........) • frutticoltura (...........)

2 Nelle seguenti parole sottolinea la radice e cerchia la desinenza.

testata (...........) • testina (...........)

vendono • matite • autista • noiose • funghi

poggiatesta (...........) • testa (...........)

remarono • primaverile • dolce

testaccia (...........) • testona (...........)

panetteria • leopardi • velocemente • cantante

testacoda (...........) • testolina (...........)

bicchiere • telefoni • mano

Derivate, alterate, composte 3 Cerchia le parole derivate e sottolinea le parole alterate presenti nel seguente elenco. occhiali • matitina • bottiglietta

Le famiglie di parole 6 Leggi le seguenti famiglie di parole e scrivi la parola primitiva da cui hanno avuto origine. • bracciale, abbracciare, sbracciato, bracciolo, avambraccio .......................................... • impolverare, polverone, polveroso,

argenteria • barista • scarpaccia • fuocherello

impolverato, polveriera ..........................................

autunnale • dolcezza • calduccio • latteria

• storicamente, storico, storiografia, antistorico,

pianticella • oliera • schedario • tipaccio • latticino

preistoria .......................................... • disboscare, boscaiolo, imboscato, boscaglia,

4 Sottolinea le parole composte presenti nel seguente elenco. granoturco • vigneto • saliscendi • pedalata

boscoso ..........................................

7 Per ciascuna parola, scrivi una famiglia di parole composta da tre termini.

oltreoceano • cantante • apribottiglie

• sole ......................................................................................

fruttivendolo • canarino • caffelatte • pensionato

• dente ..................................................................................

vetrinista • girasole • mozzafiato

• giorno .................................................................................

46


GIOCA

LA CON

LOGICA

1 Individua e sottolinea la parola intrusa.

2

semifreddo • freddezza •

vetrerie • vetrino •

impalato • palo •

freddo • freezer • freddoloso

vetrinista • veterano •

palizzata • paletto •

• raffreddare

vetroresina • vetro

palato • palafitta

Completa le seguenti coppie, rispettando la caratteristica della struttura della parola. • battere / battipanni • latteria / prateria • ...................................... / schiacciapatate

• gommista / ...................................................

• aspirare / ...................................................... • granaio /

.....................................................

• lavare / .......................................................... • vigneto / ......................................................

3 Collega parole e suffissi per formare nomi di luoghi, poi scrivili. Attenzione: c’è un intruso. Cancellalo. riso

pollo fieno

pino

frutta

pane

prato

..............................................................................

-aio -eta -eto

-aia

-ile

-iere

.............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................

4 Rifletti e collega prefissi e parole per ottenere nuove parole. Poi scrivile. Segui l’esempio. ultra • ri • bis • sub • e • retro • extra • anti marcia • leggero • migrare • nonno • fare • vergine • ruggine • acqueo

retromarcia

................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

47


La

MAPPA del LE SSICO

variabili: • cambiano forma • formate da radice + desinenza

• • • • •

nome articolo aggettivo pronome verbo

invariabili: • non cambiano forma • prive di desinenza

• • • •

avverbio congiunzione preposizione esclamazione

In relazione alla loro struttura, le parole, vengono classificate in:

parole derivate formate da radice + prefissi o suffissi (in-cart-are • cart-olai-o • s-cart-are) Le parole primitive • hanno solo radice + desinenza (cart-a) • sono il punto di partenza per creare

parole alterate formate da radice + suffissi (cas-ina • cas-etta • cas-ona • cas-accia)

parole composte formate da due parole (arco-baleno • apri-bottiglia • chiaro-scuro) 48


V ER

1

SO L'IN VALS

Via al T ES T!

I

Quante parole invariabili sono presenti nella seguente frase?

Uscito di casa, andai verso la ferrovia dove il nonno mi portava quando ero piccolo. 2

2

3

5

Nelle parole sfavorevole, infiorescenza e disapprovazione sono presenti: un prefisso

3

4

un suffisso

un prefisso e un suffisso

due suffissi

Leggi le seguenti serie di parole derivate e completale in modo opportuno inserendo una quarta parola. • paniere, banchiere, pasticciere, .................................................................................................................................................... • ditale, manuale, postale, .................................................................................................................................................................. • altezza, sicurezza, bellezza,

............................................................................................................................................................

• caseificio, oleificio, pastificio,

........................................................................................................................................................

• assortimento, avvertimento, spargimento, • odioso, succoso, peloso,

4

..................................................................................................................................................................

Indica con una X le due parole che non sono alterazioni della parola paese. paesino, paesaccio

5

............................................................................................................................

paesello, paesucolo

paesano, paesaggio

paesetto, paesotto

Tra i seguenti gruppi indica quello in cui le parole composte sono formate da parole appartenenti alle stesse categorie grammaticali. pescespada, pianoforte, capoverso, asciugamano terracotta, dopobarba, cavatappi, biancospino apriscatole, batticarne, spazzacamino, portasapone ferrovia, girasole, retroscena, lavastoviglie

6

Indica con una X la famiglia di parole in cui è presente una parola estranea. dentista, dentiera, dentatura, dentifricio lavoratore, lavorante, lavorio, lavorare alimentazione, alimentare, alimento, sottoalimentato peschereccio, pescoso, pescabile, pescheto

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

49


L ESSIC O

Il significato delle parole Se prendiamo in considerazione il significato, cioè l’informazione che contengono e che ci trasmettono, le parole hanno tra loro relazioni diverse. Possono essere: • contrari • parole generali / parole specifiche • sinonimi • parole polisemiche • campi semantici • omonimi

I sinonimi e i contrari ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Hai sentito che cosa ha detto la maestra Martina? – domandò Lorenzo all’uscita della riunione. – Certamente! Il nostro articolo sarà il pezzo forte del giornale. Non sei contento? – rispose Camilla. – Sì, ma quanta responsabilità: se non dovessimo vincere il premio, tutti se la prenderanno con noi – osservò il ragazzo preoccupato, impensierito. – Tranquillo, tutto andrà bene...

I sinonimi sono parole diverse nella forma, ma con lo stesso significato o significato simile. Nel testo sono stati evidenziati in rosso due sinonimi: preoccupato / impensierito.

I contrari sono parole che hanno il significato opposto. Nel testo sono stati evidenziati in blu: domandò / rispose.

1 Scrivi accanto a ognuno dei seguenti termini, che trovi nel brano, un sinonimo e un contrario. Se hai dei dubbi consulta il dizionario.

• forte

..................................................................

..................................................................

• contento

..................................................................

..................................................................

• vincere

..................................................................

..................................................................

• tranquillo

..................................................................

..................................................................

CON

LOGICA

Sottolinea in rosso i sinonimi e in blu i contrari dei seguenti termini. Attenzione agli intrusi!

• accelerare velocizzare, accedere, decelerare, rallentare, accendere • raramente saltuariamente, sempre, spesso, eccezionalmente, regolarmente, tranquillamente • ricordare rammentare, dimenticare, nominare, parlare, scordare, rievocare

50


IL SIGN IF ICAT O DELL E PAROL E

Parole generali e parole specifiche ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Lorenzo sospirò mentre l’amica scompariva, imboccando la via Dei Ciclamini. Quello era il quartiere più bello della città. Non il più ricco, ma sicuramente il più bello. Innanzitutto per i nomi delle strade, tutti ispirati ai fiori: orchidee, papaveri, viole, girasoli, narcisi, e così via. Poi perché, forse proprio a causa di questo, gli abitanti avevano il pollice verde...

Esistono parole con un significato più ampio, che indicano un gruppo, un insieme di elementi: sono definite parole generali o iperonimi. La parola in rosso nel testo è un iperonimo. Le parole dal significato più ristretto, che possono essere incluse in un gruppo più ampio, sono invece parole specifiche o iponimi.

fiore (parola generale iperonimo)

orchidee

papaveri viole girasoli (parole specifiche iponimi)

narcisi

1 Accanto a ogni insieme di parole specifiche scrivi la parola generale. • mosca, cimice, zanzara, moscerino, formica

..................................................................

• alluminio, piombo, oro, argento, ferro

..................................................................

• vaso, bottiglia, ciotola, scodella, brocca

..................................................................

• Mercurio, Venere, Terra, Urano, Giove

..................................................................

• avena, riso, frumento, orzo, segale

..................................................................

2 Per ogni parola generale scrivi almeno tre parole specifiche. • albero

.............................................................................................................................................................................

• ortaggio

.............................................................................................................................................................................

• strumento musicale

.............................................................................................................................................................................

• figura geometrica

.............................................................................................................................................................................

51


L ESSIC O

Gli omonimi ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Adriano, un ragazzo di dodici anni, alto, magro e con un grande riccio che gli tormentava sempre il naso, perennemente vestito con tuta e scarpe da ginnastica, era considerato da tutti una specie genio, un piccolo scienziato...

La parola evidenziata in rosso nel testo è un omonimo. Gli omonimi sono parole che si scrivono nello stesso modo ma hanno significato diverso. La parola riccio infatti può significare:

riccio (di capelli)

riccio (di castagna)

Le parole polisemiche Si parla invece di parola polisemica quando una parola assume più significati a seconda del contesto comunicativo in cui è inserita. Nel caso delle parole polisemiche, i diversi significati delle parole sono però collegati tra loro, perché è il significato originario della parola che si è esteso: Quell’albero è una quercia. L’albero della nave è stato danneggiato dalla tempesta. Questo è l’albero genealogico della mia famiglia. 1 Leggi le frasi e completale con una parola polisemica. • Nell’orto del nonno c’è una ........................................ di ciliegio. • Carla prova a disegnare la ........................................ del suo appartamento. • A Luigi fa male la ........................................ del piede destro: in acqua ha calpestato un riccio. • Il nonno sale la ........................................ lentamente. • Gli zii giocano spesso a ........................................ quaranta. • La ........................................ di riduzione di questa cartina è 1:1 000 000.

52


I campi semantici

IL SIGN IF ICAT O DELL E PAROL E

Viene definito campo semantico un gruppo di parole che appartengono per legame logico a una stessa area di significato. Osserva il campo semantico relativo alla parola “testa”: parti

capelli, nuca, fronte, sopracciglia, ciglia, occhio, naso, narici, bocca, labbra, denti, lingua, mento, guance...

parole alterate e derivate

testolina, testone, testaccia, testardaggine, testata, testardo, intestardire, intestare, attestare, attestazione...

sinonimi

capo, cranio, intelletto, mente, senno, ingegno, cima...

azioni

annuire, accennare, abbassare, chinare, negare, alzare, sollevare, tentennare, ciondolare, battere, scuotere...

TESTA

Ognuna delle parole elencate, però, può collegarsi anche ad altre parole, quindi appartenere a campi semantici diversi. A un campo semantico è possibile aggiungere anche proverbi e modi di dire. Osserva, sempre per la parola testa: • proverbi: chi non ha testa, abbia gambe. •m odi di dire: avere la testa fra le nuvole, montarsi la testa, tener testa, essere una testa calda, andare a testa alta.

1 I ndica a quale campo semantico si riferisce ogni gruppo di parole. • partita, semifinale, rete, gol, tifo, vittoria, campo

.......................................................................

• grembiule, forno, torta, coltello, sugo, mestolo, forchetta

.......................................................................

• stelle, telescopio, eclissi, astri, orbita, scrutare, pianeti

.......................................................................

2 S crivi almeno quattro parole riconducibili ai seguenti campi semantici. • moda

.............................................................................................................................................................................

• inverno

.............................................................................................................................................................................

• scuola

.............................................................................................................................................................................

53


L ESSIC O

Il linguaggio figurato ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Adriano non sopportava che estranei ficcassero il naso nel suo laboratorio; e per estranei intendeva tutti tranne il nonno. Quello era il suo mondo, il luogo dove prendevano vita le sue creature delle quali era gelosissimo. Come di quel sidecar che, almeno nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto portarlo a spasso nel tempo.

Nella vita quotidiana usiamo spesso delle espressioni figurate, perché arricchiscono il linguaggio, che diviene più vivace e immediato. Il significato figurato permette di creare immagini speciali usando paragoni e modi di dire. Nel testo l’espressione figurata ficcassero il naso, evidenziata in rosso, significa “intromettersi nelle cose altrui”. Sono diverse le espressioni figurate con la parola “naso”; ecco un altro esempio: Luigi mi fa saltare la mosca al naso! Se cerchiamo nel dizionario una parola, oltre al significato proprio troviamo anche gli usi figurati. La spiegazione è preceduta dall’abbreviazione Fig. (= figurato). Osserva: nàso (na-so) n.m. Parte del volto posta tra la bocca e la fronte, che permette di far entrare e uscire l’aria dai polmoni e che è sede dell’olfatto. Fig. rimanere con un palmo di naso (restare delusi) / far saltare la mosca al naso (provocare irritazione, esasperare) / avere naso (scegliere bene) / non vedere più in là del proprio naso (avere idee ristrette). 1 Spiega il significato delle seguenti espressioni figurate. Segui l’esempio. spaventarsi davanti a piccole difficoltà • affogare in un bicchiere d’acqua ....................................................................................................................................................

• essere sulle spine ..................................................................................................................................................................................... • avere un diavolo per capello ............................................................................................................................................................. • essere una frana ....................................................................................................................................................................................... • metterci una pietra sopra ................................................................................................................................................................... • vuotare il sacco ......................................................................................................................................................................................... • essere una buona forchetta ..............................................................................................................................................................

54


MI ESE RCIT O 4 M olti contrari si formano utilizzando

Sinonimi e contrari 1 Trova un sinonimo per ciascuna delle seguenti espressioni straniere.

• password ............................................................................. • detective .............................................................................. • party ...................................................................................... • team ....................................................................................... • omelette .............................................................................. • murales ................................................................................. • weekend .............................................................................. • foulard .................................................................................. • toilette .................................................................................. • blackout ............................................................................... 2 Nelle seguenti coppie di sinonimi di diversa intensità, sottolinea quello di intensità maggiore. ricco / benestante

sporco / lurido

pieno / zeppo

fame / appetito

sorpreso / stupefatto

paura / terrore

furbo / astuto

raro / eccezionale

allegro / felice

serenità / felicità

bisticcio / litigio

luminoso / splendente

triste / disperato

magro / gracile

3 Sottolinea in verde le coppie di sinonimi e in rosso le coppie di contrari.

prefissi che cambiano totalmente il significato della parola a cui vengono aggiunti. Scrivi il prefisso che è stato utilizzato per i seguenti aggettivi. Segui l’esempio. incapace

in + capace .........................................................................

disonesto

.........................................................................

ingiusto

.........................................................................

denutrito

.........................................................................

infelice

.........................................................................

sgradito

.........................................................................

disattento

.........................................................................

sfortuna

.........................................................................

discontinuo

.........................................................................

anormale

.........................................................................

antifurto

.........................................................................

scucito

.........................................................................

Parole generali e parole specifiche 5 Per ogni coppia di parole, sottolinea quella

gracile / robusto

rallegrarsi / gioire

che ha il significato generale.

variabile / mutevole

complesso / semplice

giorno / giovedì

palla / giocattolo

minuscolo / enorme

sorgente / foce

sport / calcio

cane / barboncino

rapido / veloce

affermare / negare

mestiere / panettiere

veicolo / motocicletta

ostacolo / impedimento

triste / malinconico

cugino / parente

indumento / pantaloni

55


MI ESE RCIT O 6 Scrivi accanto a ogni parola generale le parole specifiche tratte dall’elenco. granchio • margherita • abete • fagiolo dalia • pesca • viola • aragosta • lenticchia cipresso • tulipano • gambero • mela fava • pioppo • scampo • tiglio • orchidea pisello • arancia • pino • uva • astice • ciliegia paguro • acero • rosa • castagno • prugna legume

………………........…………...…...……………………...

………..………………........………………………...…………...…… ……..…...………..………………........…………………...……...……

albero ………………........…………...…...……………………...… ……..………………........………………………...…………...……… …..…...………..………………...........…………………...……...……

fiore ………………........…………...…...……………………...…… …..………………........………………………...…………...…………. .…...………..………………........…………………...……...…........…

frutto

………………........…………...…...……………………...…

……..………………........………………………...…………...……… …..…...………..………………........…………………...……......……

crostaceo

………………........…………...…...…………………

Gli omonimi e le parole polisemiche 7 Indica se le parole evidenziate nelle seguenti coppie di frasi sono polisemiche (P) oppure omonime (O). Ricorda che sul dizionario gli omonimi sono indicati in modo separato, mentre i significati delle parole polisemiche sono contrassegnati da numeri. • Luca non porta mai tutto il materiale occorrente. • Quella porta deve restare sempre chiusa. • Si è rotto il cinturino del mio sandalo. • Con l’olio estratto dal legno di sandalo si fanno profumi. • Il monumento che vedi in questa foto è l’Arco di Trionfo di Parigi. • Quell’atleta è campione di tiro con l’arco. • Alla guida dell’auto c’era un vecchio signore. • Durante la visita la guida ci ha raccontato molti aneddoti. •Q uel calciatore ha firmato un contratto per tre anni. • Un turista ha contratto la malaria in Africa.

…...………..………………........………………………...…………... …………..…...………..………………........…………………...……..

8 Scrivi quali significati possono avere le seguenti parole. lancia

………………........…………...…...……………………...…

……..………………........………………………...……...........……...

nota

………...………........…………...…...……………………...…

……..………………........………………………...……...........……...

banco

………………........…………...…...……………………...…

……..………………........………………………...……...........……...

56


I campi semantici

Il linguaggio figurato

9 Costruisci un campo semantico partendo dalle parole date.

nelle seguenti frasi.

.......……….......……

.......……….......……

.......……….......……

bosco

.......……….......……

.......……….......……

.......……….......……

.......……….......……

.......……….......……

11 Sottolinea le espressioni figurate presenti

.......……….......……

inverno

.......……….......……

• Il discorso di Alberto non ha né capo né coda. • Roberto ha troppi grilli per la testa: prima o poi combinerà qualche pasticcio. • Le tue scarpe da ginnastica costano un occhio della testa. • Ci siamo chiariti: abbiamo parlato a quattr’occhi.

.......……….......……

.......……….......……

10 Prova a suddividere il campo semantico dato in insiemi più ristretti, sottolineando le parole con colori diversi. Poi rispondi alle domande. fornello • vasca • sedia • letto • lavandino lavastoviglie • frigo • divano • armadio lavello • specchio • pensile • tavolo tappeto • poltrona • tenda • doccia libreria • forno • lavatrice • televisione Quali insiemi hai formato? .....................................................… ……………........………………………...…………...….......…..…...………..

Ci sono parole usate per più insiemi?

• Ieri Luca ha perso le staffe.

.................................

Quali? .................................................................................................... ………………........………………………...…………...…………..…....…… …..………………........………………………...…………...………..…...…

12 Leggi le frasi e sottolinea la parola evidenziata in verde se è usata in senso proprio, in rosso se è usata in senso figurato. • In montagna ho visto una cascata alta 35 metri. • Ogni volta che ci vediamo, Francesca mi rovescia addosso una cascata di parole. • Il rocciatore arrivò in cima dopo nove ore di scalata. • Devo ammetterlo: non sono una cima in matematica. • Paola è abilissima nel rivoltare la frittata quando vuole avere ragione. • La mamma nella frittata mette sempre un po’ di verdura a pezzetti. • Sono stanchissimo, mi sento a pezzi. • Il vaso del salotto è caduto e si è rotto in tanti pezzi.

57


La

MAPPA del LE SSICO sinonimi sono parole con significato simile (calmo / tranquillo) • I contrari sono parole con significato opposto (asciutto / bagnato) • I

iperonimi sono parole che hanno significato più ampio (cibo) e comprendono il significato di altre parole (pane, pasta...) •G li iponimi sono parole dal significato più specifico (quercia, abete...) che è compreso in una parola dal significato più ampio (alberi) •G li

Il SIGNIFICATO delle parole

omonimi sono parole che hanno la stessa forma ma significato differente (riso / riso) •L e parole polisemiche sono parole con più significati (pianta, squadra...) •G li

Il campo semantico è un insieme di parole che si collegano fra loro per un legame logico di appartenenza a una stessa area di significato 58


V ER

1

SO L'IN VALS

Via al T ES T!

I

Leggi il testo e rispondi alle domande.

Non ho parole per descrivere il mio stato d’animo mentre sprofondavo in mare con le gambe che sembravano paralizzate e la gola che non riusciva a sputare via quella quantità assurda d’acqua. Pur essendo un provetto nuotatore, non riuscivo a tenermi a galla con le braccia il tempo necessario per uscire con la testa sulla superficie del mare e tirare il fiato. Per fortuna un’ondata, dopo avermi sospinto per un lungo tratto verso la costa, nel ritirarsi mi lasciò sulla spiaggia, quasi all’asciutto sulla sabbia. Ero del tutto sfinito, tuttavia trovai ancora la forza di scattare in piedi e di mettermi a correre prima che sopraggiungesse un’altra ondata a risucchiarmi nei flutti marini. D. Defoe, Robinson Crusoe, Editrice Piccoli

• I termini ondata, flutti, spiaggia, sabbia, acqua sono riconducibili al campo semantico della parola: vacanza.

estate.

nuoto. mare.

• Il sinonimo più appropriato della parola provetto è: forte.

esperto.

coraggioso.

furbo.

emergere.

scivolare.

• Il contrario del verbo sprofondare è: scavare.

rialzarsi.

• Quale parola generale può contenere i termini specifici testa, gambe, piedi, braccia? scheletro.

arto.

busto.

corpo.

• La parola omonima costa può appartenere a due categorie grammaticali. Quali? Un nome e un aggettivo qualificativo. Un nome e un avverbio. Un verbo e un pronome. Un verbo e un nome.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

59


MO RF OLO GIA

Che cos’è la morfologia? La morfologia (dal greco morphé = “forma” e logos = “studio”) è la parte di grammatica che studia la forma delle parole, la loro trasformazione, le variazioni e la funzione all’interno della frase. I tipi di parole sono nove, suddivise in:

parti variabili • nome • articolo • aggettivo • pronome • verbo

parti invariabili • avverbio • preposizione • congiunzione • interiezione o esclamazione

Il nome ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Adriano ascoltò la richiesta della ragazza. Ci pensò su un paio di minuti, poi disse deciso: – No! Camilla rimase zitta per qualche istante, poi sbottò: – Perché no? Me lo spieghi per favore? Vai dicendo in giro che la scuola di viale delle Rose è stata la tua famiglia, che la maestra Martina è per te come una seconda mamma e poi ti si chiede di fare qualcosa per noi e ti rifiuti senza dare spiegazioni.

Nel testo le parole evidenziate sono i nomi. Il nome permette di identificare persone, animali, piante, oggetti, luoghi, sensazioni, idee, sentimenti, fenomeni atmosferici... È una parte variabile del discorso e concorda con: • l’articolo • l’aggettivo • il verbo. 1 Dieci di queste parole sono nomi. Individuali e sottolineali. mentre • gondola • se • edera • Spagna • orchidea • poi • contentezza • in • uova lunedì • con • cartello • perché • frate • affinché • bello • gioia • assai • tu

60


L E PART I VAR IABILI: IL NOM E I nomi vengono classificati e analizzati secondo il significato, la forma e la struttura.

In base al significato il nome può essere: • comune se indica in modo generico una persona, un animale, una cosa: amico, gatta, auto... • proprio se indica in modo particolare una persona, un animale, una cosa: Lucia, Roma, Fiat... • concreto se indica qualcosa che è percepibile con i cinque sensi e di cui possiamo farci una precisa immagine nella mente: bicicletta, gatto, auto... • astratto se indica qualcosa che non è percepibile con i cinque sensi come idee, sentimenti, stati d’animo, concetti, difetti, qualità...: velocità, fortuna, spavento, affetto... • individuale se indica una sola persona, animale, cosa: amico, pecora, affetto... • collettivo se, pur essendo al singolare, indica un insieme di persone, animali e cose: pubblico, stormo, flotta...

In base alla struttura il nome può essere: • primitivo se è formato solo da radice e desinenza: amic-o, gatt-a... • derivato se proviene da un primitivo con l’aggiunta di prefissi e suffissi: amic-izia, gatt-aiola, pre-visione... • alterato se, per mezzo di un suffisso, aggiunge sfumature di significato alla parola di base. Si formano così diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, dispregiativi: gattina, casetta, librone, tipaccio... • composto se è formato dall’unione di due parole: pescecane, roccaforte...

In base alla forma il nome può avere: • genere: maschile e femminile; • numero singolare e plurale. 1 Completa le seguenti frasi con i nomi appropriati. • Il nonno ha fatto una lunga ........................................ nel bosco e ha raccolto dei ........................................ • Il cane di Leo ha il ........................................ folto e color miele, il ........................................ schiacciato, le ........................................ piccole e la ........................................ sempre a penzoloni. • Il mio ........................................ , il felino di casa, fa le

........................................

sulle ........................................

del nonno.

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MO RF OLO GIA

Il genere del nome ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Era da una settimana che Adriano non si faceva più sentire. Eppure l’accordo era chiaro: entro un paio di giorni dall’incontro di Camilla, sarebbero dovuti salire a bordo del sidecar... Del resto non c’era tempo da perdere, avevano solo un mese a disposizione.

Il nome può essere di genere maschile o femminile. Nel testo sono evidenziati in azzurro i nomi maschili e in rosso quelli femminili. • Il nome maschile indica una persona o un animale maschio. • Il nome femminile indica una persona o un animale femmina. La distinzione tra genere maschile e femminile nei nomi che si riferiscono a oggetti, eventi o concetti astratti ha invece un valore convenzionale perché le cose non hanno sesso. I nomi sia maschili sia femminili possono avere la desinenza in -o, -a, -e, -i e con vocale finale accentata; i nomi maschili possono anche finire con una consonante.

Nomi maschili desinenza

esempi

• in -o • in -a • in -e • in -i • con la vocale finale accentata • con una consonante

• il medico, il babbo, il cavallo... • il dentista, il lama, il pianeta, il clima... • l’eroe, il nipote, il maiale... • il safari, l’alibi... • il caffè, il tè, il ragù... • il gol, il bus, il gas, il radar, lo sport...

Nomi femminili desinenza • in -o • in -a • in -e • in -i • con la vocale finale accentata

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esempi • la mano, la biro, la moto... • la maglia, la fragola, la mela... • la sete, la nave, la canzone... • la tesi, la crisi, la metropoli... • la città, la felicità, la gioventù...


L E PART I VAR IABILI: IL NOM E I nomi inoltre possono essere: • di genere mobile. Essi passano dal maschile al femminile cambiando la desinenza. -o

maschile amico, gatto...

femminile amica, gatta...

-a

-a

poeta...

-essa

-e

oste...

-essa

poetessa... femminile ostessa...

-tore

attore... impostore... dottore...

-trice -tora -essa

attrice... impostora... dottoressa...

• di genere indipendente. Essi hanno forme diverse per il maschile e il femminile: maschio / femmina, uomo / donna, marito / moglie, padre / madre, fuco / ape, montone / pecora, bue (toro) / mucca (vacca)... • di genere promiscuo. Essi hanno una sola forma per il maschile e il femminile. Si tratta prevalentemente di nomi di animali e per distinguere il maschile dal femminile si aggiunge: “maschio” o “femmina”: la balena maschio / la balena femmina, il canguro maschio / il canguro femmina... • di genere comune. Essi hanno una sola forma per il maschile e il femminile e sono il contesto, l’articolo e gli aggettivi che permettono di capire il genere: il cantante / la cantante, il pianista / la pianista, il nipote / la nipote... 1 Scrivi il femminile dei seguenti nomi di genere mobile. • duca

.............................................. •

elefante

..............................................

• pittore

.............................................. •

cavallo

..............................................

• cugino

.............................................. •

campione

..............................................

• professore

..............................................

• padrone

..............................................

2 Scrivi il maschile dei seguenti nomi di genere indipendente. • pecora

.............................................. •

suora

..............................................

• sorella

.............................................. •

scrofa

..............................................

• donna

.............................................. •

nuora

.............................................

CON

LOGICA

Leggi e sottolinea gli elementi che permettono di capire il genere dei nomi di genere comune.

• un’esemplare giornalista

• che brava psicanalista!

• una collega gentile

• un esperto farmacista

• un cantante affascinante

• un automobilista esperto

63


MO RF OLO GIA

I falsi cambiamenti di genere il foglio / la foglia

il panno / la panna

il pizzo / la pizza

il baleno / la balena

Esistono nomi che sembrano avere una forma maschile e una femminile ma sono, invece, nomi diversi che hanno diverso significato. Si tratta di falsi cambiamenti di genere. Ecco altri esempi:

il gambo (stelo di un fiore)

la gamba (arto inferiore)

il pianto (lacrime)

il colpo (urto, percossa)

la colpa (azione negativa)

il porto (approdo per navi)

il capitale (denaro, patrimonio)

la capitale (città)

il torto (colpa)

1 In ogni frase cancella il nome non adatto. • Stamattina ho mangiato i biscotti inzuppati nel latte / nella latta. • L’areo farà scalo / scala a Bologna. • Prendi il coltello dalla parte del manico / della manica. • Il mostro / La mostra di Picasso è a Venezia. • Il palmo / La palma che hai piantato in giardino cresce bene! • Per favore, mi passi il cavo / la cava per ricaricare il cellulare?

64

la pianta (albero o mappa)

la porta (uscio)

la torta (dolce)


L E PART I VAR IABILI: IL NOM E

Il numero del nome ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Lorenzo aveva preparato il necessario per l’impresa: cartoncini da disegno e matite colorate per lui, block notes e penne per Camilla, acqua ossigenata e cerotti per le piccole ferite; poi due borracce di aranciata, un paio di buste di patatine, due barrette di cioccolato al latte in caso di nostalgia per i sapori del ventunesimo secolo.

Le parole scritte in rosso nel testo sono singolari, quelle evidenziate in azzurro sono plurali. Rispetto al numero, i nomi possono essere: • nomi variabili: per passare dal singolare al plurale si cambia la desinenza: rospo / rospi, duca / duchi, leone / leoni, mano / mani, pera / pere, canzone / canzoni… • nomi invariabili: nel passaggio dal singolare al plurale non cambiano. Sono invariabili: • alcuni nomi che terminano in -a, -o, -ie, -i: il vaglia / i vaglia, la radio / le radio, la serie / le serie, il brindisi / i brindisi… • i nomi accentati: il caffè / i caffè, la città / le città, la tribù / le tribù… • i nomi di origine straniera che terminano con una consonante: il bar / i bar, il film / i film… • i nomi monosillabi: il re / i re, la gru / le gru… ATTENZIONE!

• Alcuni nomi hanno il plurale “irregolare” rispetto alla forma singolare: uomo / uomini, dio / dei, tempio / templi... • Ci sono nomi maschili al singolare e femminili al plurale: il centinaio / le centinaia, il migliaio / le migliaia, il miglio / le miglia, l’uovo / le uova... 1 Nel seguente gruppo di nomi sottolinea quelli che al plurale restano invariati. Poi riscrivi gli altri al plurale, accompagnati dall’articolo determinativo. uomo • bue • nipote • tribù • brindisi • amico • sport • mano • artista • specie cobra • cuoco • fruscio • cinema • zio • striscia • alga • lago • sci • gru • analisi ................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................

65


MO RF OLO GIA

I nomi difettivi Nel testo della pagina precedente abbiamo evidenziato alcune parole. Sono nomi che non hanno la forma plurale. Alcuni nomi infatti possono essere usati solo al singolare o solo al plurale. Sono i nomi difettivi. Sono nomi difettivi del plurale: • la maggior parte dei nomi astratti: la stanchezza, il coraggio, l’onestà, la pazienza... • molti nomi che indicano sensazioni: la fame, la sete, il sonno, l’insonnia... • molti nomi di elementi chimici e metalli: il piombo, l’ossigeno, il petrolio, il bronzo... • i nomi di alcuni alimenti e bevande: il pepe, il burro, il sale, il riso, il latte... • i nomi di malattie: il morbillo, la varicella, l’influenza, la scarlattina... • i nomi dei mesi e di alcune feste: novembre, marzo, Pasqua, Natale, Capodanno... • i nomi di discipline scientifiche: la fisica, la biologia, la chimica... Sono nomi difettivi del singolare: • i nomi di cose formate da due parti uguali: gli occhiali, le forbici, le redini... • i nomi che indicano un insieme di cose che hanno una funzione simile, ma diverse tra loro: le stoviglie, le scorie, i viveri... • alcuni nomi di origine latina: le nozze, le ferie, le tenebre, le esequie...

I nomi sovrabbondanti I nomi sovrabbondanti hanno due plurali, uno maschile e uno femminile, con significato diverso. Ecco alcuni nomi sovrabbondanti. il braccio il ciglio il labbro l’urlo

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i bracci (di una bilancia) le braccia (del corpo umano) i cigli (margini di un fosso) le ciglia (degli occhi) i labbri (di una ferita) le labbra (della bocca) gli urli (degli animali) le urla (dell’uomo)

il filo il gesto il corno il muro

i fili (dell’erba, della luce) le fila (di un discorso) i gesti (i movimenti) le gesta (le imprese) i corni (strumenti musicali) le corna (degli animali) i muri (di una casa) le mura (di una città)


L E PART I VAR IABILI: IL NOM E

Il plurale dei nomi composti Nel passaggio dal singolare al plurale, i nomi composti seguono alcune regole generali. In caso di dubbi, però, è sempre bene consultare il dizionario. Ecco i casi principali. Nomi composti formati da... nome + nome

cambia la desinenza finale del secondo nome

l’arcobaleno / gli arcobaleni

nome + aggettivo

cambia la desinenza finale di entrambi i termini

la cassaforte / le casseforti

aggettivo + nome

cambia la desinenza del nome

l’altopiano / gli altopiani

aggettivo + aggettivo

cambia la desinenza del secondo aggettivo

l’agrodolce / gli agrodolci

verbo + nome

se il nome è maschile singolare cambia la desinenza finale; altrimenti il plurale resta invariato

il parafango / i parafanghi il poggiatesta / i poggiatesta il portafogli / i portafogli

verbo + verbo

il plurale resta invariato

il dormiveglia / i dormiveglia

verbo + avverbio

il plurale resta invariato

il posapiano / i posapiano

preposizione + nome

di solito cambia la desinenza del secondo termine, cioè del nome

il soprannome / i soprannomi

Il plurale dei nomi composti con la parola “capo” Il nome “capo” aiuta a formare molti nomi composti. Ecco le regole per formare il loro plurale. • In generale si modifica solo la desinenza finale: il capolavoro / i capolavori, il capogiro / i capogiri, il capoluogo / i capoluoghi... • Se capo significa “persona che è a capo di…”, al plurale si modifica solo la desinenza di questa parola: il capoclasse / i capiclasse, il capofila / i capifila, il capostazione / i capistazione... • Se il nome composto è di genere femminile, nel plurale resta invariato: la capoclasse / le capoclasse, la caposala / le caposala, la capolista / le capolista...

67


MI ESE RCIT O Il nome

Il genere del nome

1 Scrivi nella tabella, al posto giusto, i nomi che sono sicuramente concreti, quelli che sono certamente astratti e quelli che, invece, suscitano perplessità. onestà • dolore • mela • frullatore

3 Riscrivi i seguenti nomi al femminile. Attenzione: alcuni non cambiano, altri hanno forme diverse. maestro • professore • scrittore • cantante marito • pianista • frate • cognato

ingiustizia • partenza • orrore • bicchiere tartaruga • naso • intelligenza • viaggio crudeltà • simpatia • calore • letto • risata

nomi concreti

nomi astratti

nomi che suscitano dubbi

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

...................................

......................................................................................................... ......................................................................................................... .........................................................................................................

4 Indica se i seguenti nomi sono di genere maschile (M), femminile (F) o promiscuo (P). lumaca

ragno

...................................

gatta

elefante

...................................

aquila

lupo

ape

fuco

scrofa

leone

serpente

orsa

giraffa

rondine

orsa

cane

2 Per ogni nome collettivo indica un nome individuale. Segui l’esempio. • sciame ..................................................................................... ape • squadra .................................................................................. • arcipelago ............................................................................ • folla .......................................................................................... • branco ....................................................................................

68

genero • padre • gallo

5 Individua e segna con una X le coppie composte da falsi cambiamenti di genere.

• gregge ...................................................................................

amico • amica

arco • arca

• stormo ...................................................................................

baleno • balena

pizzo • pizza

• flotta .......................................................................................

cero • cera

velo • vela

• costellazione .......................................................................

lupo • lupa

monaco • monaca

• mandria .................................................................................

figlio • figlia

busti • busta


Il numero del nome 6 V olgi al plurale i seguenti nomi.

8 Trascrivi i seguenti nomi al posto giusto nella tabella. miele • fauna • calzoni • sangue

• superficie ..............................................................................

vettovaglie • zolfo • forbici • sete

• tanica ......................................................................................

dimissioni • carbonio • nozze • aria

• acacia .....................................................................................

pinze • morbillo • pantaloni

• asparago ...............................................................................

ferro • terrore • stoviglie

• miagolio ................................................................................ • valigia .....................................................................................

Nomi difettivi del plurale

Nomi difettivi del singolare

• valico .......................................................................................

...................................................

...................................................

• elastico ...................................................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

...................................................

• catalogo ................................................................................ • coscia ......................................................................................

• roccia ...................................................................................... • ascia ........................................................................................ • medico ................................................................................... • fruscio ....................................................................................

7 Sottolinea in rosso i nomi difettivi del singolare e in verde quelli difettivi del plurale. • In alcune zone del mondo il colera è la causa della morte di tante persone. • Il mio gattino è scappato, ma sicuramente si è rifugiato nei dintorni di casa.

9 Scrivi il plurale dei seguenti nomi composti. Se hai dei dubbi, consulta il dizionario. • il bassorilievo

..................................................................

•Q uest’anno faremo le ferie in Sicilia.

• il portacenere .................................................................

• Non ho avuto il coraggio di parlare a Marco

• il cavolfiore

di quella cosa. • Dopo pranzo capita di essere colpiti da una certa sonnolenza. • Il poliziotto mise le manette al malvivente.

......................................................................

• il saliscendi ....................................................................... • il passaporto ................................................................... • il sottoscala ...................................................................... • il sottopassaggio

..........................................................

69


ME O N l e d A P P La MA di PERSONA (amico, maestro, zia)

di ANIMALE (orso, cane, gatto)

di COSA (libro, penna, dito)

in base al SIGNIFICATO

COMUNE (ragazzo, fiume, via) PROPRIO (Adriano, Po, Dante)

IL NOME può essere

CONCRETO (libro, braccio)

in base alla STRUTTURA

ASTRATTO (noia, gioia, arte)

PRIMITIVO (fiore, acqua, pane)

INDIVIDUALE (ragazzo, ape, olivo)

DERIVATO (fiorista, acquario) COMPOSTO (girasole, saliscendi)

in base alla FORMA

MASCHILE (amico, gatto ago) 70

COLLETTIVO (coro, sciame, oliveto)

ALTERATO (cagnolino, librone)

FEMMINILE (amica, gatta, mela)

SINGOLARE (foglio, vaso, zio)

PLURALE (fogli, vasi, zii)


GIOCA

LA CON

LOGICA

1 Nei seguenti gruppi, individua l’intruso ed eliminalo con una X. • posto - posticino - postino - postaccio

• naso - nasetto - nasello - nasone

• torre - torretta - torrone - torrione

• cavallo - cava - cavallino - cavalluccio

• botte - botticella - botticina - bottone

• storia - storiella - storione - storietta

2 Nel seguente elenco sono presenti nomi di genere comune e nomi di genere promiscuo. Riconosci e seleziona gli uni e gli altri, poi scrivili nella casella corretta per formare l’insieme di parole che possono sostituire la X nelle due frasi aperte. nipote • regista • cobra • tartaruga • atleta • cantante • pesce • astronauta • insegnante • daino • ippopotamo

X è un nome di genere comune

X è un nome di genere promiscuo

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

.....................................................................................

3 Leggi i seguenti nomi e scrivili al posto giusto. Segui l’esempio. parafango • astronave • saliscendi • tergicristallo • bagnasciuga • pescespada • biancospino • cassapanca • scolapasta • bassorilievo • altopiano • dormiveglia • mezzaluna astronave • nome + nome = .......................................................................................................................................................................... • aggettivo + nome = ................................................................................................................................................................. • verbo + verbo = ........................................................................................................................................................................... • verbo + nome = ..........................................................................................................................................................................

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MO RF OLO GIA

L’articolo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Adriano, seduto nel carrozzino laterale agganciato alla moto, dormiva profondamente. Non fu facile svegliarlo. Ci provò prima Lorenzo: lo strattonò per una spalla, poi Camilla gli gridò dentro un orecchio; infine i due ragazzi insieme gli fecero il solletico. Solo allora riuscirono nel loro intento.

Le parole scritte in rosso nel testo sono articoli. L’articolo è una parte variabile del discorso che: • precede il nome: una spalla, un orecchio, i ragazzi, la mamma... •n e indica il genere (maschile e femminile) e il numero (singolare e plurale): il mare, gli scogli, i pesci, la barca, un ombrellone, una motonave... • indica il significato, nei casi in cui il nome abbia la stessa forma al maschile e al femminile, ma significato diverso: il fine (scopo di azioni), la fine (conclusione di qualcosa)... L’articolo può essere: • determinativo se introduce un nome in modo preciso, determinato: la compagna di banco di Carla; • indeterminativo se presenta un nome in modo generico, quindi indeterminato: un compagno di Luca; • partitivo se introduce un nome che indica una quantità indeterminata; equivale a “un po’“ e si usa per fare il plurale dell’articolo indeterminativo: vorrei delle (un po’ di) ciliegie. articoli determinativi

articoli indeterminativi

articoli partitivi

singolare

plurale

singolare

plurale

singolare

plurale

maschile

lo (l’)

i • gli

un • uno

/

del • dello (dell’)

dei • degli

femminile

la (l’)

le

una (un’)

/

della (dell’)

delle

1 Tra le due alternative, cancella quella che non è adatta a completare la frase. • Vorrei comprare un televisore / il televisore nuovo. • Elisa ha degli occhi / gli occhi verdi. • Quella persona mi ispira una grande simpatia / la grande simpatia. • Per il suo compleanno, desidero regalare alla zia una pianta / la pianta.

72


L E PART I VAR IABILI: L'ART IC OLO

Per riconoscere l’articolo •N el testo trovi alcune parole evidenziate in blu: lo e gli. Queste, insieme a la e le, non hanno sola la funzione di articolo, ma possono assumere anche quella di pronome, cioè possono sostituire un nome. - Ho comprato il caffè ma ora non lo trovo più nella spesa. è un pronome) (lo sostituisce il nome caffè - Mi piace la pizza, perciò la mamma la cucina spesso. è un pronome) (la sostituisce il nome pizza - Telefono al nonno e gli chiedo come sta. è un pronome) (gli sostituisce il nome nonno - La nonna è influenzata e la mamma le ha portato le medicine. è un pronome) (le sostituisce il nome nonna In pratica: quando lo, la, gli, le, si trovano davanti a un verbo, cioè davanti a parole che esprimono azioni, non sono articoli, ma pronomi. Rileggi il testo della pagina precedente: i verbi a cui sono legati i pronomi sono evidenziati. •G li articoli indeterminativi un, uno, una e gli articoli partitivi di numero singolare e plurale possono essere confusi con altre parti del discorso: aggettivo, pronome, preposizione articolata. È necessario perciò fare molta attenzione a ciò che comunica la frase! • Il mio babbo ha due biciclette e uno scooter. (aggettivo numerale) • Luisa ha dieci anni, suo fratellino ne ha solo uno. (pronome numerale). • Berrei del succo di mela. (articolo partitivo). • Il giardino del nonno è molto curato. (preposizione articolata).

1 Indica se nelle seguenti frasi lo, la, gli, le sono articoli determinativi (A) oppure pronomi (P). • Chi ha preso le

mie matite? Non le

trovo più!

• La

stampante non funziona più. La

dobbiamo sostituire.

• Lo

zaino di Lia è molto capiente. Lo

vorrei così anch’io!

• Gli

ho detto che non gli

asparagi non mi piacciono.

• Stamattina ho visto Lia. L’ho

incontrata al supermercato.

73


MO RF OLO GIA

L’uso dell’articolo determinativo L’articolo determinativo può rendere “sostantivo” qualsiasi parte del discorso. Osserva gli esempi: • Il ridere fa bene. (verbo sostantivato) • Il bello deve ancora venire. (aggettivo sostantivato) • I miei non mi fanno uscire di sera. (pronome possessivo sostantivato) uisa ha dieci anni, suo fratello ne ha solo uno. •L (pronome numerale sostantivato) • I l tu si usa per rivolgersi a persone con cui si ha confidenza. (pronome personale sostantivato) on tutti i tuoi ma e i tuoi se non si conclude nulla. •C (congiunzione sostantivata)

ATTENZIONE!

L’articolo non si usa mai davanti ai nomi propri di persona o di animale, ai cognomi e ai nomi dei giorni e dei mesi non accompagnati da aggettivi: Camilla (non “la Camilla”); Fido (non “il Fido”); Mario Rossi (non “il Mario Rossi”); Domani è martedì (non Domani è “il martedì”)...

1 Nelle seguenti coppie di frasi le forme “del”, “dello”, “della”, “dei”, “degli”, “delle” sono usate come articoli partitivi o come preposizioni articolate. Sottolineale e scrivi AP se la parola evidenziata è articolo partitivo, PA se è preposizione articolata. Segui l’esempio. Il nodo dello spago si è allentato. (PA)

Hai dello spago da prestarmi? (AP)

Mi servirebbe della colla. (..........)

Il tappo della colla è sparito. (..........)

Il cestino della frutta è sul tavolo. (..........)

Se esci, compra della frutta. (..........)

Nel parco ci sono degli alberi secchi. (..........)

L’utilità degli alberi è nota a tutti. (..........)

Nel cassetto ci sono delle calze. (..........)

L’elastico delle calze si è rotto. (..........)

2 Nelle seguenti frasi inserisci l’articolo determinativo solo dove è necessario. • ........ Romeo Bianchi con ........ sua sorella hanno fatto un lungo viaggio per tutta

........

• ........ mercoledì scorso Luca e Maria hanno dimenticato ........ loro zaino a casa di Lia, ........

74

mia ........ cuginetta.

Europa.


MI ESE RCIT O 4 Sottolinea in rosso gli articoli partitivi

L’articolo 1 Premetti alle seguenti parole l’articolo determinativo corretto. ...........

stivale

...........

quadrato

...........

erba

...........

zeri

...........

gnocchi

...........

zebre

...........

zoccolo

...........

bisacce

...........

ulivo

...........

orefici

...........

suocero

...........

scogli

...........

armadio

...........

ufficio

...........

orma

...........

zone

...........

psicologo

...........

iodio

...........

ceppi

...........

gnomi

........... squalo

2 Premetti l’articolo indeterminativo corretto.

e in verde le preposizioni articolate. • Giulia è uscita per portare alla nonna del latte e del pane fresco. • Ho fatto degli errori nella verifica perché non avevo capito la regola delle aree. • Il sapore della rucola non mi piace mentre apprezzo molto quello del basilico. • Se avessi del denaro comprerei dei mobili nuovi per la mia casa. • Nella mia città ci sono dei viali alberati attrezzati con panchine e fontane. • Al supermercato ho comprato della carne di vitello e del succo di frutta.

...........

estate

...........

dado

...........

albergo

...........

oca

...........

carota

...........

operaia

...........

ufficio

...........

uovo

...........

idea

...........

zufolo

...........

orso

...........

erba

in rosso quando sono articoli, in blu quando sono pronomi.

...........

aliante

...........

seme

...........

eclissi

• Ho visto la maestra e le ho spiegato perché

...........

armadio

...........

antenna

...........

organo

...........

gnu

...........

yacht

...........

sposa

5 S ottolinea lo, la, gli, le, un, uno, una

non hai fatto i compiti. • Ho accompagnato il papà a comprare una nuova lavatrice. • Ho preso in prestito un libro ma ora non lo trovo più. • Tutte le luci sono spente; solo una brilla nella notte. • Lo zaino che uso è molto leggero, lo butterò

3 Premetti l’articolo partitivo corretto. ...........

pullman

...........

sciatori

...........

bar

...........

hotel

...........

acqua

...........

film

...........

anatre

...........

stormi

...........

ufo

...........

insalata

...........

zucchero

...........

canguri

via presto. • Ho chiamato l’idraulico e gli ho chiesto di riparare il lavello. • Ho comprato un gelato alla panna a Lia e uno al cioccolato ad Andrea.

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LSI IN VA ' L V E RSO

l a Via T! T ES 1

Indica con una X il gruppo che contiene soltanto nomi individuali. idea, classe, luna, costa gioco, sale, latte, vetrata spalliera, flotta, pesca, sciame gregge, cane, libreria, orto

2

Che cosa hanno in comune i nomi flora, pazienza, latte, gennaio, sangue, ossigeno? Sono tutti nomi astratti. Sono tutti nomi maschili. Sono tutti nomi collettivi. Sono tutti nomi difettivi.

3

Indica con una X il gruppo che contiene il plurale corretto dei seguenti nomi composti: porcospino, manoscritto, capolavoro, arcobaleno. porchispini, maniscritti, capolavori, arcobaleni porcospini, manoscritti, capolavori, arcobaleni porcispini, manoscritti, capilavori, archibaleni porcospini, maniscritti, capilavori, arcobaleni

4

Trasforma al plurale la seguente frase. Quanti nomi cambiano la loro desinenza?

La mamma prepara la colazione per il suo bambino e il caffè per sé, poi esce dalla sua abitazione e con l’auto raggiunge la città per andare nel suo ufficio.

5

5

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6

7

8

S crivi V (vero) o F (falso) accanto a ogni affermazione. Equipaggio è un nome collettivo.

Lealtà è un nome astratto.

Manina è un nome derivato.

Radiolina è alterato di radio.

Il nome braccio ha due plurali.

Voce è un nome primitivo.

Crisi è un nome variabile.

Tigre è un nome di genere promiscuo.


Via al T ES T! 6

In questo elenco di nomi maschili ce ne sono alcuni che non possono cambiare di genere, altrimenti assumono un significato diverso. Quanti sono? sarto • gambo • cuoco • asino • velo • amico • gatto • foglio • signore • pizzo cassiere • figlio • porto • panno • mostro • bimbo • elefante • suolo • torto 6

7

7

8

9

Indica la serie esatta degli articoli necessari per completare il seguente dialogo.

Luca chiede alla mamma: “Mi racconti ...............................................

..............................................

favola?”

mamma risponde: “D’accordo, ti racconto

...............................................

favola

del ragno che si rintanò nel buco di ............................................... muro.” una, una, un, la una, un, la, un

8

una, la, la, un la, un, una, la

In quale frase la parola della è un articolo partitivo? Manca l’ultimo foglio della tua ricerca. Ho sporcato la manica della maglia. Questo è un formaggio tipico della mia regione. Devo acquistare della ricotta per fare un dolce.

9

Leggi il seguente testo, poi rispondi.

La fata si arrabbiò molto perché non era stata invitata alla festa e lanciò un terribile incantesimo. Qualche anno dopo, infatti, la principessa si ferì con la punta di un ago e si addormentò. Ma un giorno un principe la trovò, la risvegliò con un bacio e la sposò.

Nel testo la parola la è ripetuta sei volte, ma con quale funzione grammaticale? Ci sono 4 articoli determinativi e 2 pronomi personali. Ci sono 3 articoli determinativi e 3 pronomi personali. Ci sono 2 articoli determinativi e 4 pronomi personali. Ci sono 5 articoli determinativi e 1 pronome personale.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

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MO RF OLO GIA

L’aggettivo qualificativo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Camilla inorridiva soprattutto all’idea di presentarsi davanti a uno dei più grandi personaggi dell’antichità indossando una semplice tuta da ginnastica. Con tutti quei vestitini carini e sfiziosi che aveva nell’armadio... Poco dopo i ragazzi si salutarono, ma non prima di aver assaggiato i meravigliosi biscotti alle mandorle di nonna Margherita.

Nel testo sono evidenziati in rosso gli aggettivi qualificativi. L’aggettivo qualificativo è la parte variabile del discorso che fornisce informazioni sulle qualità e sulle caratteristiche del nome che accompagna. Nella tabella puoi vedere come possono essere raggruppati gli aggettivi qualificativi a seconda della qualità che esprimono: colore: bianco, rosso, blu...

tempo: serale, piovoso, mattutino...

forma: triangolare, quadrato, ovale...

luogo: marino, alpino, costiero...

sentimenti: triste, felice, malinconico...

modo di essere: stanco, esausto, attento...

materia: marmoreo, ligneo, ferreo...

sensazioni fisiche: dolce, amaro, freddo...

dimensione: lungo, largo, basso...

valutazioni: buono, sincero, leale...

Gli aggettivi qualificativi possono essere: • primitivi, se sono formati solo da radice e desinenza: alto, allegra, felice... • derivati da nomi o verbi a cui si aggiungono suffissi o prefissi: musicale, boscoso, ballabile, incredibile... • alterati, quando gli aggettivi primitivi vengono modificati con l’uso di suffissi. Si ottengono così aggettivi diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, dispregiativi: piccolino, pazzerello, deboluccio, furbone, poveraccio, verdastro... • composti, se sono formati dall’unione di due aggettivi primitivi: agrodolce, grigioverde, variopinto...

1 S ottolinea gli aggettivi qualificativi. alto • sedici • allegro • giusto • qualsiasi • nostri • pasticcione • nessuno • bugiarde ventesimo • ordinato • educati • qualche • queste • mia • intelligente • tanto • bollente

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L E PART I VAR IABILI: L'AGGE T T IVO

Gli aggettivi sostantivati

Talvolta l’aggettivo qualificativo assume la funzione di nome e viene definito aggettivo sostantivato. In questo caso l’aggettivo è preceduto dall’articolo: Il caldo è insopportabile. (aggettivo sostantivato) • Il tè è caldo. (aggettivo qualificativo) Il blu del mare è stupendo. (aggettivo sostantivato) • Il tuo zaino è blu. (aggettivo qualificativo)

I gradi dell’aggettivo qualificativo L’aggettivo qualificativo può esprimere il grado in cui una qualità è posseduta da una persona, da un animale, da una cosa. Ha quattro gradi diversi: • positivo: esprime una semplice qualità • comparativo: stabilisce un confronto • superlativo assoluto: esprime una qualità al massimo grado, senza confronti • superlativo relativo: esprime una qualità

dolce maggioranza

più dolce

uguaglianza

dolce come

minoranza

meno dolce

dolcissimo, molto dolce, assai dolce, dolce dolce, superdolce, arcidolce... il più dolce, uno dei più grandi...

al massimo grado in relazione a un gruppo

ATTENZIONE!

• Quando fai dei paragoni, devi introdurli con di se metti in relazione due nomi o due pronomi, con che se si tratta di due aggettivi o due verbi: Lucia è più veloce di Ada./Luca è più annoiato che stanco. • Il superlativo assoluto si può formare anche aggiungendo all’aggettivo di grado positivo un altro aggettivo simile: Mamma, sono stanco morto!, Il supermercato era pieno zeppo.

1 Sottolinea in rosso gli aggettivi di grado positivo e in blu gli aggettivi di grado comparativo. • La luce di quella lampada è debole. • La cameretta di mia sorella è più piccola della mia. • In matematica, Cecilia è meno brava di Lorenzo. • Quel supermercato è economico e ha merce fresca.

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MO RF OLO GIA

Forme particolari di comparativo e di superlativo Alcuni aggettivi hanno forme particolari per i il comparativo e il superlativo assoluto. Grado positivo

Comparativo di maggioranza

Superlativo assoluto

buono

più buono

migliore

buonissimo

ottimo

cattivo

più cattivo

peggiore

cattivissimo

pessimo

grande

più grande

maggiore

grandissimo

massimo

piccolo

più piccolo

minore

piccolissimo

minimo

alto

più alto

superiore

altissimo

sommo / supremo

basso

più basso

inferiore

bassissimo

infimo

ATTENZIONE!

• Nella formazione del superlativo assoluto, alcuni aggettivi non usano il suffisso -issimo. Osserva: grado positivo acre

grado superlativo assoluto acerrimo

molto / assai acre

celebre

celeberrimo

molto / assai celebre

salubre

saluberrimo

molto / assai salubre

benevolentissimo

molto / assai benevolo

benevolo

1 Completa le frasi con le forme particolari dei comparativi e dei superlativi degli aggettivi indicati. • Il gelato di quella pasticceria è (buono) ................................................... • Questo è il (cattivo) ................................................... film che abbia mai visto. • Il fratello (grande) ................................................... di mio padre si chiama Ernesto. • Il (piccolo) ................................................... dei miei cuginetti ha due anni. • La qualità dell’immagine di questo monitor è (alto) ................................................... rispetto a quella del monitor più economico.

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MI ESE RCIT O 3 Scrivi i nomi o i verbi da cui derivano

L’aggettivo qualificativo

gli aggettivi seguenti. Segui gli esempi.

1 Sottolinea solo gli aggettivi sostantivati. • Abbiamo mangiato del formaggio fresco. • Fermiamoci e godiamoci il fresco.

notturno .............................................................................. notte (nome) affascinante ....................................................................... affascinare (verbo) naturale ..................................................................................

• Il rapido per Verona è arrivato in ritardo.

detergente ............................................................................

• Il pony express è un servizio rapido.

desiderabile .........................................................................

• La ricerca di scienze è stata utile a tutti. • L’utile di questo lavoro è che non dovremo studiare domani.

bugiardo ................................................................................ offensivo

................................................................................

ragionevole .......................................................................... poliziesco ..............................................................................

• Ho consumato il pastello verde. • Fra qualche decennio il verde nel nostro pianeta sarà diminuito.

Il gradi dell’aggettivo qualificativo 4 S ottolinea gli aggettivi qualificativi di

• Bisogna rispettare il rosso se non si vogliono fare incidenti. • Il berretto rosso è di Andrea.

grado comparativo e indica con una X se sono di maggioranza (M), minoranza (m) o uguaglianza (U). • La città oggi è meno trafficata di ieri. M

2 Per ogni nome scrivi un aggettivo derivato

• La rosa è più profumata della viola.

m

U

M m

U

• Questo zaino è più pesante di quello. M

o viceversa. Segui l’esempio.

m

U

M m

U

muscolo

muscolare ........................................................................

spugna

........................................................................

Sole

........................................................................

• Barbara è simpatica quanto Giulia.

M m

U

atleta

........................................................................

• Il miele è dolce quanto lo zucchero.

M m

U

linea

........................................................................

pace

........................................................................

M m

U

M m

U

........................................................................

lunare

........................................................................

scolastico

........................................................................

acquatico

........................................................................

offensivo

........................................................................

mondiale

• Il Monte Rosa è meno alto del Monte Bianco.

• Il cotone è un tessuto meno pregiato del lino. • Il calcio è più praticato del baseball.

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MI ESE RCIT O 5 Nelle seguenti frasi sottolinea in blu i comparativi di maggioranza e in rosso i superlativi relativi.

7 Forma il superlativo assoluto dei seguenti aggettivi in vari modi. Segui l’esempio. alto - altissimo, molto alto, assai alto, alto ........................................................................................

• Zia Ada è più giovane di tuo zio Luca.

alto, sommo .....................................................................................................

• Pericle è uno dei più grandi personaggi

potente ..................................................................................

dell’antichità.

.....................................................................................................

• Adriano era il più creativo di tutti noi.

.....................................................................................................

• Camilla è più elegante di Gabriella.

agile .........................................................................................

• Queste scarpe da footing sono le più costose

......................................................................................................

tra i vari modelli sportivi.

.....................................................................................................

• Luca è più ordinato di Flavio. • Nella corsa ad ostacoli Sara è più veloce delle altre ragazze.

8 Sostituisci alla forma regolare del comparativo e del superlativo quella particolare. Segui l’esempio. • Queste uova al tegamino sono (buonissime) ottime. .................. • Lucia è la sorella (più piccola) .................................... di Valeria ed è anche la mia (più buona) .....................................................

6 Utilizza i nomi e gli aggettivi indicati per formare delle frasi con il superlativo relativo. Maria • amiche • simpatica .......................................................................................................

Po • fiume • Italia • lungo ........................................................................................................

veloce • aereo • mezzi di trasporto

82

amica.

• Neve e gelo: che (cattivissima) .................................

giornata!

• Ti sconsiglio quel locale: è di (bassissimo) ........................................

livello.

• L’appartamento di Guido è al piano (più alto) ........................................

9 Forma il superlativo assoluto dei seguenti

........................................................................................................

aggettivi. Attenzione, sono forme particolari! Segui l’esempio.

Giovanni • Geografia • classe • bravo

celebre

........................................................................................................

benevolo

..............................................................................

appassionante • anno • film

acre

..............................................................................

........................................................................................................

salubre

...............................................................................

celeberrimo ..............................................................................


GIOCA

LA CON

LOGICA

1 In ogni gruppo cerchia l’intruso. soave • lieto • aspro • pace • utile • stanco • alto • nuovo furbastro • magrolino • umidiccio • cartuccia • sapientone • paffutello baffuto • popolare • energetico • fantasioso • celeste • ragazzino • musicale

2 C ollega ogni immagine al gruppo adatto di aggettivi qualificativi

alto

velenoso

nuova

innocuo

nuova

spoglio

fresco

veloce

velenoso

colorata

frondoso

profumato

colorata

ripugnante

macchiata

ombroso

saporito

sportiva

strisciante

sportiva

ingiallito

variegato

potente

sibilante

corta

3 Collega ogni aggettivo al suo contrario. Segui l’esempio. • Ora sottolinea gli aggettivi che non hai collegato e poi trascrivili. Per ognuno, cerca e scrivi un sinonimo.

magro felice egoista

esatto

maleducato

scontento

scuro

moderno

.....................................................................................

brillante

nervoso

grasso

.....................................................................................

chiaro

generoso

cupo

.....................................................................................

sbagliato

simpatico

calmo

.....................................................................................

rispettoso

educato

antipatico

.....................................................................................

lucido

.....................................................................................

antico

.....................................................................................

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MO RF OLO GIA

I pronomi personali ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Lascia stare la mia capretta altrimenti ti pentirai – urlò una voce di ragazzo. Lorenzo alzò le braccia: – Non volevo farle del male, la volevo allontanare dalla mia scarpa – si giustificò. – Tu chi sei? Da dove vieni? Io non ho mai visto nessuno vestito in quel modo. Sei una spia degli Spartiàti? Se così fosse non scamperesti alla furia del mio bastone!

Le parole evidenziate nel testo sono pronomi personali. I pronomi personali sono una parte variabile del discorso, perché cambiano a secondo della persona, del genere e della funzione che hanno all’interno della frase. Infatti possono avere la funzione di soggetto (quando indicano la persona, l’animale o la cosa che è protagonista dell’azione) o di complemento. Osserva la tabella. Pronomi personali persona 1a singolare 2a singolare. 3a singolare maschile 3a singolare femminile 1a plurale 2a plurale 3a plurale maschile 3a plurale femminile

soggetto io tu egli (lui), esso ella (lei), essa noi voi loro, essi loro, esse

complemento forma forte me te lui, sé lei, sé noi voi loro, essi, sé loro, esse, sé

complemento forma debole mi ti lo, gli, ne, si la, le, ne, si ci vi li, ne, si le, ne, si

ATTENZIONE!

• Egli, ella, lui, lei si usano per indicare persone; esso, essa per animali e cose. lla è sempre più spesso sostituito da lei, che si usa quindi anche nella funzione •E di soggetto: Lei è uscita. • Lui sostituisce spesso egli nella funzione di soggetto: Lui dice di sì. • Loro si riferisce sempre solo a persone: Loro studiano.

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I pronomi personali soggetto

L E PART I VAR IABILI: I PRONOMI

I pronomi personali soggetto indicano il soggetto di un verbo. Spesso il pronome personale soggetto è sottinteso perché è la voce verbale a rivelare il soggetto della frase. Quest’anno frequenterò un corso di lingua spagnola. (io, soggetto sottinteso) Dove andrete per le vacanze natalizie? (voi, soggetto sottinteso).

I pronomi personali complemento I pronomi personali complemento hanno due forme. • Forme deboli, dette particelle pronominali: mi, ti, lo, gli, la, le, ne, si, ci, vi, li. Possono precedere il verbo o unirsi a esso. Si usano esclusivamente come complemento oggetto e complemento di termine. Fa eccezione la particella pronominale ne, che ha la funzione di altri complementi indiretti. Ti ho chiamato (chi? te = complemento oggetto) più volte. Non volevo farle del male. (a chi? ad essa = complemento di termine). Lorenzo gli ha detto... (a chi? a lui = complemento di termine). • Forme forti: me, te, lui, lei, noi, voi, essi, esse, loro, sé. Si usano per diversi tipi di complementi indiretti: Sono andata al cinema con lui. (con chi? = complemento indiretto) RICORDA Oggi vengo a fare i compiti da te. (dove? = •G li significa a lui: Se incontri Paolo, non dirgli complemento indiretto) nulla.

• L e significa a lei: Se vedi Sara, non dirle nulla. • L oro significa a essi, a esse, a loro: Se vai dagli zii, non dire loro nulla. ATTENZIONE!

In molti casi è possibile scegliere di usare la forma forte o la forma debole, in base al rilievo che si vuole dare al pronome personale: • Davide voleva incontrare me. (proprio me: si dà rilievo al pronome) • Davide mi voleva incontrare. (è una semplice informazione)

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MI ESE RCIT O 3 Nel testo sottolinea solo i pronomi che

Pronomi personali 1 Completa con il pronome personale soggetto e indicane la persona e il numero. Segui l’esempio. Noi (............................... 1 pers. pl ) non veniamo perché • ................. a

.................. (...............................)

non ci avete invitato.

• .................. (...............................) sei un po’ vagabondo. • ................. (...............................) andranno in piscina con degli amici. • È probabile che

.................. (...............................)

escano questa sera. • ................. (...............................) ve lo auguro di cuore. • .................. (...............................) non dimentica mai niente, .................. (...............................) invece sono una vera frana.

2 Sottolinea il pronome personale quando svolge la funzione di soggetto. • Tu dipingi, noi incolliamo le tessere del mosaico e voi ritagliate le sagome. • C’è tuo fratello? Io ho un pacco per lui, ma tu non puoi firmare. • Nonna, io vorrei una fetta di torta, mentre loro vorrebbero pane e marmellata. • Mi ha informato lui sul tuo incidente. • Io sono stanca di aspettarli: loro stanno ritardando troppo. • Io chiamai Luca, ma lui non mi rispose. • Noi domenica andiamo al cinema. Venite anche voi? • Anche lui si è divertito tanto allo stadio.

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svolgono la funzione di soggetto. Un pescatore tirò su un pesciolino. Poiché era molto piccolo, esso pregò il pescatore di lasciarlo libero per il momento. – Quando io sarò cresciuto e sarò un pesce grosso, tu mi riprenderai e così avrai maggior vantaggio. – Eh! – osservò il pescatore, – quando tu sarai diventato un pesce grosso, farai finta di non conoscermi e io resterò a mani vuote.

4 Sottolinea il pronome personale solo quando svolge la funzione di complemento. • Ho visto Lia e le ho parlato di te. • A me non ha raccontato nulla del brutto voto preso, mentre a lei ha detto tutto. • Lui è più bravo di me in inglese. • Questo pomeriggio noi andremo in piscina. Tu vieni con noi? • Tu non mi ascolti proprio. Quante volte ti devo ripetere le stesse cose? • Ho telefonato al nonno e gli ho chiesto se mi poteva accompagnare in biblioteca. • La nonna ha chiamato papà e gli ha detto che lo aspettava per le cinque.

5 Sottolinea la, lo, le, gli in blu se sono pronomi personali, in rosso se sono articoli determinativi. • Lia dice che non le piacciono le polpette, preferisce le uova. • Vorrei avere più tempo per la lettura, ma non lo trovo mai. • La zia arriverà tra poco, la vuoi incontrare? • Quando vedi Luigi digli che Marco gli presta volentieri gli sci.


6 Completa con il pronome complemento

8 Cancella i pronomi di troppo. Segui

adatto: le, gli, loro.

l’esempio.

• Quando arrivò l’idraulico, la mamma

• A Marta le ho prestato l’ombrello.

.......................

fece vedere dov’era la perdita.

• A Sergio non gli ho ancora detto della gita

• Ieri era il compleanno di mia cugina e ....................... ho regalato un braccialetto. • Giocavo con i miei cugini e feci ....................... • Ho chiamato Giorgia e ....................... ho mostrato • La zia è al telefono: ....................... vuoi parlare?

• Alla zia, che mi ha telefonato, le ho proposto • A voi, che avete sbagliato il problema,

le figurine che ....................... mancavano.

vi spiegherò di nuovo l’area del trapezio.

• Sono andato dalla nonna e ....................... ho raccontato l’accaduto.

9 Riscrivi le frasi sostituendo i nomi ripetuti con i pronome personale adatto.

7 Completa le frasi con il pronome complemento adatto.

• Ho telefonato a Lia ma Lia non mi ha risposto.

• .............. ha telefonato la zia e io .............. ho detto di venire a cena da .............. così .............. racconteremo del nostro viaggio.

..................................................................................................... .....................................................................................................

• I bambini hanno visto un gattino in giardino

• La nonna .............. ha telefonato per dirmi che devo acquistare al supermercato

ma non ricordo bene tutto.

e hanno portato da mangiare al gattino. .................................................................................................... ......................................................................................................

• Domani è il compleanno di Leo. Questo è il regalo per .............. . Che .............. ne pare? • Non temere, avvicina.............. al gattino, accarezza.............. sul dorso e vedrai che

di fantascienza?

di venire a cena a casa nostra domani sera.

• Ho visto Luca e ....................... ho regalato

lascerà fare.

• A tutti noi ci è simpatica l’insegnante di inglese.

• Di questa discussione ne ho già sentito parlare.

la mia nuova bici.

..............

in montagna di domenica prossima. • Anche a te non ti piace molto leggere romanzi

uno scherzo.

cosa

• A me, lo sai, non mi piace giocare a pallavolo.

• Il bambino è malato; il dottore ha visitato il bambino e ha prescritto al bambino le analisi. .....................................................................................................

..............

.....................................................................................................

• La maestra ha spiegato l’esercizio agli alunni e gli alunni hanno fatto l’esercizio. .................................................................................................... .....................................................................................................

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MO RF OLO GIA

Aggettivi e pronomi determinativi Oltre agli aggettivi qualificativi e ai pronomi personali, nella nostra lingua ci sono gli aggettivi e i pronomi determinativi. Essi determinano, precisano, i nomi che accompagnano o ai quali si riferiscono. Si classificano in possessivi, dimostrativi, indefiniti, numerali, esclamativi e interrogativi.

Aggettivi e pronomi possessivi ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Capisco che non è facile credere alla mia storia. Mi piacerebbe conoscere la vostra. Magari più tardi ci torneremo su... Comunque io sono Lorenzo – disse stringendo la mano ad Alexis. – Con me viaggiano miei amici Camilla, una mia compagna di classe, e Adriano, un mio amico inventore.

Nel testo sono stati evidenziati gli aggettivi possessivi, che accompagnano il nome: in azzurro il pronome possessivo, che sostituisce il nome. Gli aggettivi e i pronomi possessivi precisano a chi appartiene ciò che indica il nome a cui si riferiscono. Sono: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui. Tranne loro e altrui, che sono invariabili, gli altri sono variabili nel genere e nel numero: Adriano ha molta cura della propria invenzione. / Bisogna avere cura delle proprie cose, ma anche delle altrui. (invariabile, qui usato in funzione di pronome) 1 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in blu i pronomi possessivi. • Mia nonna ci ha regalato due gattini: il mio è grigio, il tuo rosso. • Spesso le cose altrui sembrano più belle delle proprie. • Ognuno pensi al proprio esercizio. • Si è sempre pronti a riconoscere gli errori altrui, mentre non è facile riconoscere i propri. • Ascolta i suoi consigli: egli vuole solo il tuo bene! • È necessario avere cura della propria salute. • Ne hai fatta un’altra delle tue!

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L E PART I VAR IABILI: L'AGGE T T IVO

Aggettivi e pronomi dimostrativi ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Attraversammo una radura: questa era a tratti brulla e pietrosa, a tratti verdeggiante. In lontananza si intravedeva il profilo di case e di templi. – Come si chiama quella città? – chiese Lorenzo. – Sparta, l’antica Lacedemone. – Sparta? Allora quel fiume è l’Eurota, mentre quel monte è il Tagete...

Nel testo sono stati evidenziati: • gli aggettivi dimostrativi, che accompagnano il nome; in azzurro un pronome dimostrativo che sostituisce il nome. I dimostrativi indicano la posizione del nome a cui si riferiscono o che sostituiscono. • Sono aggettivi e pronomi: questo, codesto, quello, stesso, medesimo. • Sono solo pronomi: costui (costei, costoro), colui (colei, coloro), ciò. 1 Sottolinea in rosso gli aggettivi possessivi e in verde quelli dimostrativi. • Quel tuo amico deve essere responsabile delle proprie azioni. • Codesto libro è molto interessante, mentre questo mio giornalino è solo divertente. • Quest’anno Carlo si è iscritto alla mia stessa squadra di atletica. • Sara è sempre contenta del suo panino e non fa mai cambio con le merende altrui.

2 I ndividua i pronomi e cerchia in rosso quelli possessivi e in verde quelli dimostrativi. • Questo e quel libro sono di Paolo, i miei sono già nello zaino. • Ecco i vostri quaderni con i compiti corretti: ognuno prenda il proprio. • Costui è molto disordinato: i suoi quaderni sono inguardabili. • Il tuo maglione è uguale al mio, cambia solo il colore: il tuo è nero, il mio è bianco.

3 Completa con l’aggettivo dimostrativo “quello”. Ricorda: si comporta come l’articolo “lo”. .................

aquilone

.................

sbaglio

.................

gnocchi

.................

alunno

.................

sport

.................

zaino

.................

orto

.................

scarpone

................

cespuglio

.

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MO RF OLO GIA

Aggettivi e pronomi numerali ricle

Le Ffri

lle di Pe

tte

– In che anno siamo? – chiese Lorenzo. – Che domanda mi fai? Siamo nel secondo anno dopo la settantanovesima olimpiade. – Dunque, le guerre persiane sono terminate intorno al 460 a.C. – dedusse Lorenzo. Poi tirò fuori cartoncini e pastelli e si mise a disegnare il profilo di Sparta. Ripreso il cammino, dopo un quarto d’ora di marcia i due arrivarono nei pressi di una capanna.

Nel testo sono stati evidenziati: • in rosso gli aggettivi numerali; • in azzurro i pronomi numerali. Gli aggettivi e i pronomi numerali si suddividono in: • numerali cardinali, che indicano la quantità precisa o un dato espresso con un numero: cinque dita, due amici, 460 a.C., 30 ottobre… Essi sono invariabili tranne uno e mille. • numerali ordinali, che definiscono la successione numerica o la posizione precisa: primo, secondo, decino, centesimo… Essi sono variabili. Si considerano ordinali anche ultimo, penultimo, terzultimo... • numerali moltiplicativi, che indicano di quante volte una quantità è maggiore o minore di un’altra. Sono variabili nel genere e nel numero, ma si usano per lo più al singolare: doppio, triplo, quadruplo, duplice...

RICORDA

Uno e mille sono variabili. •U no segue le regole dell’articolo determinativo (un, una, un’). •M ille al plurale diventa -mila: tremila... ATTENZIONE!

I numeri cardinali si scrivono: • in cifre arabe nei testi scientifici, nelle misure, nelle date o quando la trascrizione in lettere è troppo lunga; • in lettere negli altri casi; • in cifre romane nell’indicazione delle classi a scuola (classe V), nei capitoli di un libro (XII capitolo), nell’ordine di successione di sovrani o pontefici (Papa Benedetto XVI).

1 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in blu i pronomi numerali. • Due euro sono pochi: il giornalino ne costa il doppio, cioè quattro. • Hai tre mandarini per merenda: me ne daresti uno, in cambio di due biscotti? • Io ho tre biglie, tu ne hai il triplo: se me ne presti tre avremo sei biglie per ciascuno. • Il papà di Gabriele ha percorso dieci chilometri in quaranta minuti di corsa.

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Aggettivi e pronomi indefiniti ricle

Le Frit

Pe

le di tel

L E PART I VAR IABILI: L'AGGE T T IVO

Usando alcune corde di canapa, Alexis aveva legato Camilla e Adriano... Per non farli urlare aveva tappato la loro bocca con qualche pezzo di stoffa... Appena furono liberati, Adriano disse preoccupato: – Presto, scappiamo da qui! Dobbiamo trovare il sidecar... – Tranquilli ragazzi, qui non correte alcun pericolo e quel mostro rosso che chiamate sidecar è al sicuro in una grotta fra le tante qui vicino – disse Alexis sorridendo.

Nel testo sono stati evidenziati: • in rosso gli aggettivi indefiniti, che accompagnano un nome; • in azzurro i pronomi indefiniti, che sostituiscono un nome. Gli indefiniti indicano la quantità o la qualità, ma in maniera imprecisa. • Sono aggettivi e pronomi: poco, molto, parecchio, tanto, troppo, tutto, nessuno, alcuno, ciascuno, taluno, certuno, altro, tale, certo... • Sono solo aggettivi: ogni, qualche, qualsiasi, qualunque. • Sono solo pronomi: qualcuno, ognuno, qualcosa, niente, nulla, chiunque... 1 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in blu i pronomi indefiniti. • Tu hai mangiato solo alcuni pasticcini, mentre tuo fratello ne ha mangiati troppi. • Hai qualcosa per me? Qualcuno mi ha detto che mi devi consegnare alcune buste. • Troppi incidenti sulle strade italiane: sono necessari tanto rispetto delle regole e molta prudenza. • Tanti ragazzi hanno partecipato alla maratona, ma solo alcuni l’hanno conclusa. • In città alcuni negozi chiudono il mercoledì, altri il giovedì salvo qualche caso. • Ogni giorno si ha la possibilità di imparare qualcosa. • Il mio compito è tutto da rifare. • Distribuisci un volantino a ciascuno: nessuno deve restare senza.

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MO RF OLO GIA

Aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Dicevo che dopo essere stati sottomessi da Sparta, fummo destinati ai lavori domestici e agricoli. – Che ingiustizia! – proruppe Camilla. – Ma non basta. Ogni anno gli Efori... – E chi sono gli Efori? – lo interruppe Camilla. – Sono i membri che costituiscono la più potente magistratura spartana – rispose Adriano. – Quanti sono? – chiese allora Camilla. – Cinque – rispose Adriano.

Nel testo sono stati evidenziati: • in rosso gli aggettivi interrogativi ed esclamativi, che accompagnano un nome; • in azzurro i pronomi interrogativi ed esclamativi, che sostituiscono un nome. Gli interrogativi servono a chiedere, attraverso una domanda, la qualità, l’identità o la quantità del nome a cui si riferiscono. Sono che, quale, quanto. Gli esclamativi servono per introdurre un’esclamazione. Sono che, quale, quanto. È solo pronome chi. 1 Sottolinea in rosso gli aggettivi e in blu i pronomi interrogativi o esclamativi. • Quanti ricordi sono racchiusi in un diario! • Chi siete? Quale problema avete? • Quanti fratelli hai? Con chi vai più d’accordo? • Quante ore divertenti ho trascorso sulla neve! • Che succede? Per quale motivo litigate? • Pronto, chi parla? Con chi vuole parlare? • A che ora avrai finito gli allenamenti? • Quanti vorrebbero essere al tuo posto! • Che fatica, ma quale gioia raggiungere la vetta! E che panorama!

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MI ESE RCIT O Aggettivi e pronomi possessivi 1 Al posto delle espressioni in arancione, scrivi l’aggettivo possessivo adatto. Segui l’esempio.

Aggettivi e pronomi dimostrativi 3 Completa le frasi scrivendo in rosso gli aggettivi dimostrativi e in blu i pronomi dimostrativi.

nostro Il ............................................. gioco (di te e di me)

• Posso avere ............................................. pesche?

Le ........................................................ scarpe (di lei)

• ............................................. gatto ha un anno,

Il ........................................................ cappello (di lui)

mentre ............................................. ne ha tre.

La ............................................. palla (di te e di lui) La ............................................. maglia (di me) I ............................................. cugini (di loro) I ............................................. libri (di te) I ............................................. pattini (di me e di te)

• Tornare su ............................................. argomento è inutile. • Guarda ............................................. maglione, è più costoso di .............................................? • Tra ......................................... e ...........................................

2 Sottolinea in blu i pronomi possessivi e in rosso i nomi da loro sostituiti. • Piera ha perso il temperino. Le presti il tuo? • I propri difetti sembrano meno gravi

torta non so quale scegliere. • ............................................. berretto è molto simile a ............................................. di Roberto. • Ripeti sempre la ....................................... storia.

di quelli altrui. • Spesso le cose altrui sembrano più belle delle nostre. • Chiederemo la loro auto, perché la nostra è in officina. • La zia mi ha regalato un gattino. Il mio è grigio, e il tuo?

4 Completa con i pronomi dimostrativi costui, colui, costoro, coloro, costei, colei, ciò. • ............................................. che intendono partecipare alla gara possono iscriversi. • Improvvisamente si alzò una folata di vento e ............................................. mi fece spaventare. • Dite a ............................................. che non si faccia più vedere. • Tra le amiche sceglierò ............................................. che mi dimostrerà sempre lealtà. • Chi è .............................................? Mi sembra proprio una signora maleducata.

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MI ESE RCIT O Aggettivi e pronomi numerali 5 Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i numerali cardinali, in blu quelli ordinali e in verde quelli moltiplicativi. • Due euro non sono sufficienti: questo giornalino costa il doppio. • Mi sono iscritta in piscina per quattro mesi e ho dovuto presentare il certificato medico in duplice copia. • Tre alunni della mia classe hanno partecipato alla corsa. Mario è arrivato terzo, Paolo si è piazzato secondo e Luca è arrivato terzultimo per un crampo a un polpaccio.

7 Sottolinea gli indefiniti che hanno solo funzione di pronome e scrivi una frase con ognuno di essi. qualcuno • molto • altro • nulla • ogni • qualcosa • ognuno .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... .................................................................................................... ....................................................................................................

Aggettivi e pronomi indefiniti

....................................................................................................

6 Completa le frasi con gli opportuni

....................................................................................................

aggettivi o pronomi indefiniti. Scrivi gli aggettivi in rosso e i pronomi in blu. • ................................... hanno definito quel film un capolavoro mentre ................................... lo hanno criticato aspramente. • ................................... insetti vivono di giorno, ...................................

preferiscono le ore notturne.

• Marco colleziona statuette di gufi, di ................................... i tipi e di ................................ genere. • ................................... di questi quadri mi piace. • F abio ha ................................... conoscenze, ma di veri amici ne ha ................................... . • ................................... decisione prenderai, io ti approverò.

8 Tra le parentesi scrivi se la parola in arancione è un aggettivo esclamativo (AE), un pronome esclamativo (PE), un aggettivo interrogativo (AI) oppure un pronome interrogativo (PI). • Quale (..............) zaino preferisci per questo nuovo anno di scuola? • Quanti (..............) progetti sta facendo Lorenzo per il suo futuro! Ma quanti (..............) si realizzeranno davvero? • Che (...............) fai domenica prossima? Ma che (..............) bella idea!

• ................................... tempo fa ho visitato

• Quale (..............) onore averti qui tra noi!

Barcellona ma non ho fatto ...................................

• A chi (..............) hai raccontato ciò che

foto.

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Aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi

è successo?


Il pronome relativo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

L E PART I VAR IABILI: IL PRONOM E RELAT IVO

Alexis offrì ai suoi amici un pasto che era fatto di noci, miele, formaggio e pane secco e che ai ragazzi sembrò davvero un pranzo da re. Il cibo, di cui erano rimasti molto soddisfatti, li aveva messi di buon umore e aveva fatto venir loro voglia di giocare.

Le parole evidenziate in rosso nel testo sono pronomi relativi. I pronomi relativi sostituiscono un nome e nello stesso tempo mettono in relazione, cioè legano fra loro, due frasi: Alexis offrì ai suoi amici un pasto / che ai ragazzi sembrò davvero un pranzo da re. I pronomi relativi si distinguono in invariabili e variabili. • I pronomi relativi invariabili nel genere e nel numero sono che e cui. • Quelli variabili sono: il quale, la quale, i quali, le quali.

Che

Il suo significato equivale a il quale, la quale, i quali, le quali: Sul prato c’era un gattino che (= il quale) miagolava. / Sul prato c’erano delle galline che (= le quali) razzolavano. Ha funzione di soggetto o di complemento oggetto: Il cane che (soggetto) abbaia si chiama Joe. / Il cavallo che (complemento oggetto) stai cavalcando è di razza bretone. Se ha la funzione di soggetto, può essere sostituito da il quale, la quale, i quali, le quali: Ho chiesto consiglio alla mamma che ha approvato la mia decisione. Ho chiesto consiglio alla mamma la quale ha approvato la mia decisone. “la quale” è soggetto di “ha approvato” ATTENZIONE!

Che è pronome relativo solo se si trova dopo un nome e può essere sostituito da il quale, la quale, i quali, le quali: Il libro che (= il quale) ho letto è bellissimo. Quando che si trova dopo un verbo, non può essere sostituito da il quale, la quale, i quali, le quali e ha funzione di congiunzione: La mamma ha detto che è stanca.

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MO RF OLO GIA

Cui Si usa solo come complemento indiretto, preceduto da una preposizione semplice (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra): Francesco, a cui (= al quale) ho sempre dato fiducia, mi ha detto una bugia. / Questo è il libro di cui (= del quale) ti ho parlato. / L’albero su cui (= sul quale) c’è un nido è un pino.

Il quale, la quale, i quali, le quali Sono i pronomi relativi variabili. Possono essere usati come soggetto o come complementi indiretti: Ho parlato del mio problema con Elisa, la quale (soggetto) ha promesso di aiutarmi. / Le costruzioni con le quali (complemento indiretto) giocavo da bambino, sono in soffitta.

Chi È un pronome invariabile e il suo significato corrisponde a colui il quale, colei la quale. Ha quindi la funzione sia di un pronome dimostrativo, sia di un pronome relativo. Per questo è detto pronome misto: Chi (colui il quale) vuole andare in gita deve iscriversi in segreteria. / Chi (colui il quale) è arrivato in ritardo non può entrare in sala durante lo spettacolo. 1 Completa con i pronomi relativi appropriati, scegliendoli tra quelli elencati. alla quale • per cui • di cui • ai quali • che • su cui • sul quale • dal quale • Ti ricordi il titolo del libro

...............................

è disegnata una mongolfiera?

• Ho macchiato la camicia ............................... avevo indossato per la prima volta. • Ti presento l’istruttore di nuoto

...............................

ti avevo parlato.

• C’è un motivo ............................... Alice non vuole più andare in palestra? • Lungo il fiume c’è un sentiero

...............................

• Mio padre dice che ci sono doveri

transitano le biciclette.

...............................

non ci si può sottrarre.

• La persona ............................... hai chiesto informazioni è un amico del nonno. • Il monte ............................... nasce il fiume Po è il Monviso.

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MI ESE RCIT O 3 Sottolinea solo il che pronome relativo.

Il pronome relativo 1 S ottolinea il pronome relativo che in rosso

• Il babbo pensa che dobbiamo impegnarci allo stesso modo in ogni attività.

se è soggetto, in blu se è complemento oggetto.

• Il film che abbiamo visto è stato divertente.

• Ecco il libro che io ti avevo promesso.

• La mamma, che è partita due ore fa, è già

• La bambina bionda che mi ha salutato

arrivata. • Che temporale è scoppiato!

è mia sorella. • Si è rotto il videogioco che papà mi ha

• La guida turistica ha detto che quella scultura è un tesoro inestimabile.

regalato per Natale. • Oggi ho conosciuto tuo cugino, che è un ragazzo davvero simpatico. • Adesso suona Raffaele, che frequenta

• Penso che non partirò per il mare, sta cambiando il tempo. • Tutti quei libri che vedi sugli scaffali sono di mio fratello.

il liceo musicale. • Il ragazzo che hai incontrato per le scale

4 I pronomi relativi sottolineati sono stati

è mio cugino Carlo.

2 Completa con il pronome relativo nella

• Mio papà è arrivato all’aeroporto

forma corretta. • Gli amici .............................................. gioco a pallone sono miei compagni di scuola. • Questo è il nuovo fumetto

.......................................

ti ho parlato. • Durante le vacanze sono stato a Londra, la città .............................................. lavora mio zio. • Ti ho portato la torta .............................................. ti ha preparato la nonna. • Questo è il motivo .............................................. non sono venuto al parco giochi. • Molte sono le città italiane ....................................... vengono visitate dagli stranieri. • Le scarpe .............................................. ho comprato sono molto comode.

usati in modo scorretto. Correggili come nell’esempio.

nel momento che l’aereo decollava. in cui ............... • I quaderni cui ti ho portato sono di Mattia. ..............................................

• La bicicletta che sono venuto a scuola è quella di mio fratello.

..............................................

• La casetta sull’albero, che vado a giocare, è stata costruita dal nonno. .................................. • Sandra e Michela sono le compagne che ti ho parlato spesso. .............................................. • Ho conosciuto in vacanza le ragazze che sono uscita ieri. .............................................. • L’unica materia che ho avuto insufficiente è Geografia. ..............................................

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O IV T T E G G ’A ll e d A P P A La M Gli AGGETTIVI sono parti variabili del discorso. Forniscono un’informazione sul nome.

QUALIFICATIVO

primitivo (grigio) derivato (invernale) composto (grigioperla) alterato (grigiastro) Grado

L’AGGETTIVO

DETERMINATIVO

positivo (bello) di maggioranza (più bello) comparativo di minoranza (meno bello) di uguaglianza (bello come) superlativo assoluto ( bellissimo) superlativo relativo (il più bello) POSSESSIVO indica il possesso (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui) DIMOSTRATIVO indica la posizione rispetto a chi parla o ascolta (questo, quello, stesso, medesimo) NUMERALE indica in modo preciso la quantità o l’ordine • cardinale (uno, due, tre...) • ordinale (primo, secondo, terzo...) • moltiplicativo (doppio, duplice, triplo...) INDEFINITO indica una quantità o una qualità non precisata (molto, poco, qualche, troppo) INTERROGATIVO ed ESCLAMATIVO introducono una domanda o un’esclamazione (che, quale, quanto...)

98


La

MAPPA del PRONOME

I PRONOMI sono parti variabili del discorso. Sostituiscono i nomi (ma anche aggettivi e verbi). sostituisce il nome di persona, animale, cosa • s oggetto (io, tu, egli, ella, essa, noi...) • c omplemento (me, mi, te, ti, lui, lo, gli, lei, la, le, ne, sé, si, noi, ci, voi, vi, loro...) • r iflessivo (mi, ti, si, ci vi)

PERSONALE

IL PRONOME

DETERMINATIVO

POSSESSIVO sostituisce il nome e ne indica il possessore (mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui). DIMOSTRATIVO sostituisce il nome e ne indica la posizione (questo, codesto, quello...)

RELATIVO

mette in relazione due frasi (che, chi, cui, il quale, la quale...)

NUMERALE indica una quantità precisa • cardinale (uno, due, tre, quattro...) • ordinale (primo, secondo, terzo…) INDEFINITO indica una quantità o una qualità imprecisate (altro, certo, molto, poco...) INTERROGATIVO ed ESCLAMATIVO introducono una domanda o un’esclamazione (chi?, che cosa?.../ chi!, che cosa!...) 99


LSI IN VA ' L V E RSO

l a Via T! T ES 1

Leggi il testo e poi rispondi alle domande.

Dopo molti anni giunse nel paese un giovane principe e sentì raccontare che, nascosto nel folto spineto, c’era un castello in cui una bellissima principessa dormiva, da cento anni o forse da duecento, insieme a tutti gli abitanti del castello, re e regina compresi. Il principe aveva anche sentito che tanti altri principi avevano tentato di attraversare quello spineto intricatissimo, ma vi erano rimasti impigliati per sempre. Allora il giovane disse: “Io sono il più coraggioso di tutti, salverò la principessa e diventerò il suo sposo.” • Le espressioni un giovane principe, una bellissima principessa, il più coraggioso di tutti contengono aggettivi qualificativi espressi rispettivamente ai gradi: comparativo di maggioranza, positivo, superlativo assoluto. positivo, superlativo relativo, comparativo di uguaglianza. comparativo di minoranza, superlativo assoluto, superlativo relativo. positivo, superlativo assoluto, superlativo relativo. • Indica l’espressione con cui può essere sostituito l’aggettivo qualificativo intricatissimo: più intricato.

meno intricato.

assai intricato.

• La parola sottolineata nell’espressione quello spineto è: un aggettivo qualificativo.

un aggettivo dimostrativo.

un aggettivo indefinito.

un aggettivo interrogativo.

• Nell’espressione da cento anni o forse da duecento sono presenti: un aggettivo qualificativo e un pronome possessivo. un aggettivo numerale e un pronome indefinito. un aggettivo dimostrativo e un pronome numerale. un aggettivo numerale e un pronome numerale. • La parola sottolineata nell’espressione molti anni è:

100

un aggettivo indefinito.

un aggettivo possessivo.

un pronome indefinito.

un aggettivo dimostrativo.

il più intricato.


Via al T ES T! 2

Leggi la seguente frase e rispondi. Geppetto pensò di chiamare il suo burattino Pinocchio: questo nome gli avrebbe portato fortuna, perciò cominciò a lavorare e gli fece subito i capelli, poi la fronte, poi gli occhi. Le parole sottolineate sono: tre articoli determinativi. due articoli determinativi e un pronome personale. tre pronomi personali. due pronomi personali e un articolo determinativo.

3

Leggi la seguente frase. Il padre di Alexis prese un secchio d’acqua che rovesciò su quegli strani ospiti per svegliarli. La parola che qui è: un pronome interrogativo. una congiunzione.

4

Qual è l’espressione giusta per completare la frase? Indicala con una X. Francesca è nota per la forza ................ difende le proprie idee.

per cui

5

un pronome indefinito. un pronome relativo.

dalla quale

con cui

che

Indica con una X la frase in cui è presente un pronome possessivo. Non è la mia sciarpa quella che vedo sul tavolo. Prenderemo la mia auto, è più comoda. La casa ritratta in quella foto è la mia. Sentite che cosa mi ha raccontato la mia amica Francesca.

6

In quale gruppo c’è un intruso? Indicalo con una X. stesso, medesimo, questo, quello molto, troppo, parecchio, qualche proprio, loro, suo, nostro quarto, venti, niente, triplo

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

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MO RF OLO GIA

Il verbo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Lorenzo ha degli strani pennelli con la punta dura e colorata, non si bagnano nell’inchiostro e si chiamano pastelli – disse Alexis per dimostrare al padre quanto fossero straordinari i suoi amici.

Le parole evidenziate nel brano sono verbi. Essi costitutiscono l’elemento indispensabile alla comprensione del testo. Come ricorderai, il verbo è una parte variabile del discorso e indica un’azione, un modo di essere o uno stato del soggetto. È formato da una radice (invariabile) e da una desinenza (variabile). Ci sono tre coniugazioni dei verbi. Esse si individuano dalla desinenza dell’infinito presente: -are 1ª coniugazione: abit-are 2ª coniugazione: accad-ere -ere -ire 3ª coniugazione: dorm-ire I verbi ausiliari essere e avere hanno coniugazione propria. RICORDA

La desinenza dei verbi ci informa su: • chi compie o subisce l’azione; • quando avviene l’azione (nel passato, nel presente, nel futuro). 1 Per ciascuna delle seguenti voci verbali, scrivi nella tabella il rispettivo infinito presente e la coniugazione. Segui l’esempio. voce verbale

sogniamo dimostrando fosse ha cucireste piangevano divertito

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infinito presente sognare

coniugazione prima


Modo, tempo, persona

L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

Per analizzare una voce verbale dobbiamo prendere in considerazione: • il modo in cui l’azione è espressa; • il tempo in cui l’azione si svolge; • la persona che la compie. I modi del verbo si distinguono in: • modi finiti, quando si riconoscono persona e numero; • modi indefiniti, quando esprimono il significato del verbo senza determinare la persona che agisce. I modi sono sette così suddivisi: modo finito

modo indefinito

(la desinenza indica chi compie l’azione) • Indicativo • Congiuntivo • Condizionale • Imperativo

(la desinenza non indica chi compie l’azione) • Infinito • Participio • Gerundio

I tempi dell’azione sono • il presente: l’azione avviene ora, adesso, nel momento in cui si parla o si scrive; • il passato: l’azione è avvenuta prima del momento in cui si parla o si scrive; • il futuro: l’azione non è avvenuta e si svolgerà dopo, in un tempo che deve ancora venire. I tempi possono essere semplici (giocavo) o composti (avevamo giocato). Le persone sono: • 1a, 2a, 3a al singolare: io, tu, egli, (ella, esso, loro) • 1a, 2a, 3a al plurale: noi, voi, essi, (esse, loro) 1 Trascrivi i verbi elencati al posto giusto nella tabella. ripetere • nascondemmo • sottolineando • fu distrutta • dicessi • stato • avreste preferito • saluterei • immaginando • pensato • evitai • ascolterò rifiutasse • trattare • contato • sia giunto • avevano bevuto modo finito

modo indefinito

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Il verbo essere ricle

Le Frit

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le di tel

– Io sono un umile e vecchio contadino... Il padre di Alexis era irritato, temeva che il figlio si fosse intimorito e avesse rivelato informazioni personali. – I vostri nemici non lo sapranno mai. Noi siamo di un mondo lontano dove nessuno potrà farvi del male – lo rassicurò Adriano.

Nel testo sono state evidenziate in rosso le voci del verbo essere. Il verbo essere, usato da solo, ha significato proprio. Osserva: significato proprio: esprime un modo di essere. • Il padre di Alexis è irritato. significato proprio: appartenere. • I pastelli sono di Lorenzo. significato proprio: stare, trovarsi, esistere. • Noi siamo di un mondo lontano. Il verbo essere ha la funzione di ausiliare quando forma i tempi composti di un altro verbo. In questi casi non ha un significato proprio: si fosse intimorito (essere + intimorire), sono arrivati (essere + arrivare), era caduto (essere + cadere)... 1 Sottolinea il verbo essere in rosso se ha significato proprio, in blu se ha la funzione di ausiliare. • Lo zio di Luca è a Londra per tutta la settimana. • Paola è andata dai nonni. • Il melone è nel frigorifero. • Il delfino è un abile nuotatore. • La mamma è arrivata da poco. • Linda è freddolosa. • Camilla è stanca e affamata.

2 L eggi la seguente frase: quanti accenti mancano? Aggiungili in rosso. Lia e a casa di Sara, e annoiata e svogliata, non e attenta nello svolgimento dei compiti e vorrebbe giocare con il gatto che e sulla poltrona a fare le fusa. 4

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5

6


ll verbo avere ricle

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L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

Alexis e suo padre hanno paura: se gli Spartiati scoprissero la storia che avevano rivelato, sarebbe la fine per entrambi. I ragazzi sentono la loro amarezza e li rassicurano. – Avete la nostra parola! – giurano all’unisono i tre viaggiatori.

Nel testo sono stati evidenziate in rosso le voci del verbo avere. Il verbo avere, usato da solo, ha significato proprio. Osserva: significato proprio: • Ho un braccialetto nuovo. possedere (possiedo) significato proprio: sentire, provare • Mario ha paura dei tuoni. sentimenti o sensazioni (sente) Il verbo avere ha la funzione di ausiliare quando forma i tempi composti di un altro verbo. In questi casi non ha un significato proprio: aveva rivelato (avere + rivelare), hanno raccontato (avere + raccontare)... ATTENZIONE!

Le voci del verbo avere ho, hai, ha, hanno si scrivono sempre con la lettera h, per non confonderle con o, ai, a, anno, che hanno lo stesso suono ma funzione e significati diversi: • o fra due parole o frasi esprime una scelta e significa oppure. Ha la funzione di congiunzione: Vuoi una pera o una mela? • ai, a, sono preposizioni. Rispondono alle domande dove?, a chi?, a che cosa?, quando?: Luca ed Emma vanno (dove?) ai giardini. / Telefono (a chi?) a Gabriele. Giocano (a che cosa?) a pallavolo. / Andremo dai nonni (quando?) a Natale. • a nno è un nome e indica un periodo di tempo, l’insieme di 365 giorni: Lo scorso anno i miei genitori fecero un viaggio in Inghilterra. 1 Completa le frasi scegliendo tra a, ha, ai, hai, o, ho. • Bravo! Mi ............. fatto una bella sorpresa. • Preferisci andare al parco con i nonni ............. giocare ............. carte con papà? • Il nonno inizia sempre i suoi racconti con “.............. miei tempi...”. • Dimmi, ............. visto Alice ............. giardini pubblici? • ............. guardato ............. che ora parte il treno per Bologna? • Non ............. ancora deciso se andare al cinema ............. se restare a casa.

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MO RF OLO GIA

Il modo indicativo ricle

Le Frit

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Alexis lo abbracciò, lo strinse forte e lo baciò sul viso bruciato dal sole e solcato dalla fatica. – Padre, siete tornato! Sia ringraziato Zeus. Mi siete mancato tanto! – Anche tu, figliolo. Guarda che cosa ho portato. – Fichi e pane d’orzo? Ragazzi, questa mattina consumerete la colazione degli dèi! – esclamò Alexis.

I verbi evidenziati nel testo sono al modo indicativo, che è il modo delle azioni reali, certe, che avvengono nel presente, che sono avvenute nel passato e che accadranno nel futuro. In rosso sono stati evidenziati i tempi semplici e in blu i tempi composti. Il modo indicativo infatti ha otto tempi, quatto semplici e quattro composti. I tempi composti si formano con l’ausiliare essere o avere più il participio passato del verbo. Osserva la tabella. Tempi semplici

Tempi composti

Presente studio, esco

Passato prossimo ho studiato, sono uscito

Imperfetto studiavo, uscivo

Trapassato prossimo avevo studiato, ero uscito

Passato remoto studiai, uscii

Trapassato remoto ebbi studiato, fui uscito

Futuro semplice studierò, uscirò

Futuro anteriore avrò studiato, sarò uscito

1 In ogni gruppo cancella la voce verbale intrusa con una X. Poi scrivi a fianco qual è il tempo di tutti gli altri verbi di ogni gruppo. Segui l’esempio.

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• mangi, perdiamo, saltano, camminate, scriverete, ride

presente .............................................

• accarezzavo, dormivi, cantavano, udimmo, sorridevate, vedevamo

.............................................

• parlasti, sedemmo, sibilò, volarono, fuggono, telefonaste

.............................................

• accoglierete, disegnerai, comprerò, organizzerà, leggiamo

.............................................


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

I tempi semplici del modo indicativo I tempi semplici sono: presente, imperfetto, passato remoto e futuro semplice. • Il presente indica azioni, fatti, situazioni e modi di essere che avvengono nel momento in cui si parla (o si scrive) o che si ripetono nel tempo regolarmente: Riccardo prepara lo zaino. / Nicolò gioca a calcio tutti i giovedì. • L’imperfetto indica azioni che si sono svolte nel passato, ma che durano o si ripetono nel tempo: Pioveva da ore. / La lumaca procedeva lenta nel suo cammino. • Il passato remoto esprime azioni compiute nel passato e del tutto concluse: L’anno scorso Rebecca vinse la gara di pattinaggio. / I Greci fondarono molte colonie nel Mar Mediterraneo. • Il futuro semplice indica azioni che accadranno successivamente, cioè dopo il momento in cui si parla o si scrive: Domani Francesco partirà per Venezia. / Fra due settimane verranno i miei nonni da Napoli. 1 Completa la tabella scrivendo le voci verbali al posto giusto. sentimmo • sognano • discuterà • ridevi • spazzolate • vedremo • giocai • leggeranno andava • correvate • lavarono • raccoglie • scriverò • leggi • tolse • riflettevamo presente

imperfetto

passato remoto

futuro semplice

2 Indica con una X la frase con le voci verbali errate. Mentre correvo, ascoltavo la musica. Stiro la maglietta quando è asciutta. Andò in piscina solo la settimana prossima.

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MO RF OLO GIA

I tempi composti del modo indicativo I tempi composti si formano con i tempi semplici dei verbi ausiliari essere e avere + il participio passato del verbo che esprime l’azione. Osserva. Passato prossimo (presente dell’ausiliare + participio passato): esprime un’azione avvenuta in un passato recente.

• In piscina oggi ho nuotato per tre ore. • Stamattina sono andato a scuola

in bicicletta. • Sara era (imperfetto) stanca perché

Trapassato prossimo (imperfetto dell’ausiliare + participio passato): esprime un’azione avvenuta nel passato prima di un’altra espressa all’imperfetto, al passato prossimo o al passato remoto.

aveva nuotato tanto. • Gli avevo detto di comprare le mele, ma l’ha dimenticato (passato prossimo). • Arrivò (passato remoto) in ritardo perché aveva perso l’autobus.

Trapassato remoto (passato remoto dell’ausiliare Dopo che ebbe nuotato, si riposò + participio passato): esprime un’azione avvenuta (passato remoto) sul divano. prima di un’altra espressa al passato remoto. Futuro anteriore (futuro dell’ausiliare + participio Dopo che avrà riposato, Maria andrà (futuro semplice) dalla nonna. passato): esprime un’azione avvenuta prima di un’altra espressa al futuro semplice. ATTENZIONE!

Le azioni espresse nei tempi trapassato prossimo, trapassato remoto e futuro anteriore accadono prima di quelle indicate con il tempo semplice. Osserva: Mario aveva studiato molto, perciò prese un bel voto nell’interrogazione. PRIMA CON

LOGICA

DOPO

Indica quale azione è avvenuta prima e quale dopo.

• Luca aveva mal di pancia perché aveva mangiato troppi dolci. ...............................

.........................................

• Dopo che ebbe terminato di piovere, Anna ammirò un meraviglioso arcobaleno. .....................................

...............................

• La nonna preparerà i fichi sciroppati quando il nonno ne avrà raccolti tre chili. ...............................

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.......................................


MI ESE RCIT O 3 Completa le frasi scrivendo i verbi indicati

Essere e avere 1 Indica con una X le frasi i cui verbi essere e avere sono usati come ausiliari. Sara e io abbiamo avuto l’influenza. Siete usciti?

• Non appena (ricevere) ............................................. tue notizie, le comunicai ai tuoi amici. • Quando (riordinare) ............................................. la mia stanza, andrò da Francesco.

È piovuto fortissimo. Ho una fame terribile

• Dopo che i ragazzi (scoprire) ................................... la grotta, la usarono come nascondiglio.

Siete stati al cinema. Chi avrà mangiato la torta? Abbiamo visto gli zii al parco.

• Lo zio Gianni ieri (acquistare) ................................... una nuova auto. • Quando siamo usciti di casa era tutto

Furono richiamati.

bagnato perché nella notte, (piovere) .................

Il modo indicativo

........................

2 I ndica in quale tempo semplice dell’indicativo sono espresse le seguenti voci verbali. • andiamo

.............................................

• parlavate

.............................................

• inseguiva

.............................................

• tornerò

.............................................

• vincete

...........................................

• rincorsi

.............................................

• sbagliavate

tra parentesi al tempo giusto.

............................................

• sceglierai

............................................

• sentimmo

.............................................

• ascolterete

.............................................

a dirotto.

• Andrete in giardino solo dopo che (finire) .............................................

gli esercizi.

• Era triste perché (litigare) ........................................... .

con il suo amico.

• Dopo che (bere) ............................................. un po’ d’acqua, si sentì meglio.

4 In ogni frase sottolinea l’azione che viene prima. • Gli avevo detto di arrivare per le cinque, ma non ce l’ha fatta. • Alice aveva preso un bel voto nella verifica, perciò ritornò a casa felice. • Dopo che sarò tornato dall’allenamento, ripasserò storia. • Quando furono usciti tutti, il papà riordinò la stanza. • Marta corse verso Giulia, dopo che l’ebbe riconosciuta. • Giorgio scenderà in cortile dopo che avrà studiato la poesia.

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MO RF OLO GIA

Il modo congiuntivo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Il signor Nikolaos non vuole che si sappia in giro questa storia. Se gli Spartiati lo scoprissero, verrebbe considerato un traditore.

Le voci verbali evidenziate nel testo sono al modo congiuntivo. Il congiuntivo è il modo con cui si esprime un’incertezza, una possibilità, un dubbio, un’azione che si desidera che avvenga. I suoi tempi sono quattro: due semplici e due composti. Tempi semplici

Tempi composti

Presente che io sappia

Passato (congiuntivo presente dell’ausiliare + participio passato) che io abbia saputo

Imperfetto che io sapessi

Trapassato (congiuntivo imperfetto dell’ausiliare + participio passato) che io avessi saputo

ATTENZIONE!

Richiedono il congiuntivo tutti verbi che esprimono la possibilità, ma non la certezza che avvenga un fatto: desiderare, sperare, immaginare, temere, dubitare, sospettare, pensare, sembrare, augurare... 1 Scrivi il tempo della voce verbale sottolineata. • Spero che Luana venga in piscina con me.

........................................................................

• Fosse vero! Come farei se perdessi il treno!

........................................................................

• Avrei voluto che Paolo avesse accettato il mio invito.

........................................................................

• Credo che ieri la mamma sia andata dal medico.

........................................................................

2 Sottolinea i verbi espressi al modo congiuntivo. hai deciso • corresse • avessimo capito • ricevono • avrei sbagliato • fossimo avrai pranzato • abbia visto • sapere • giocammo • sia caduto • leggesse • scapperò fossimo arrivati • avrebbe giudicato • avessero studiato • ascoltava • abbiate scoperto

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L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

Il modo condizionale ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Il signor Nikolaos spiegò che i Greci avrebbero voluto essere conosciuti per aver fondato città bellissime e indipendenti. Esse dovrebbero essere considerate veri propri Stati, orgogliosi della libertà conquistata, ricchi di templi e sculture...

Le voci verbali evidenziate nel testo sono al modo condizionale. Il modo condizionale si usa per esprimere azioni che potrebbero verificarsi solo a determinate condizioni, oppure per richieste cortesi, suggerimenti, dubbi, speranze... Ha due tempi verbali: uno semplice e uno composto. Tempo semplice

Presente vorrei

Tempo composto

Passato (condizionale presente dell’ausiliare + participio passato) avrei dormito

ATTENZIONE!

Ricorda! Dopo la congiunzione se bisogna usare il congiuntivo, non il condizionale non si dice si dice Se verrei con voi mi divertirei. Se venissi con voi mi divertirei. 1 Nelle seguenti frasi sottolinea in blu i voci verbali al condizionale presente, in rosso quelle al condizionale passato. • Sarebbe meglio che tu parlassi. • Avrei preferito che fossi stato con me.

• Vorrei una pizza alle quattro stagioni. • Se lo avessi saputo, sarei venuto anch’io.

2 Completa le frasi con i verbi tra parentesi coniugati al condizionale. • Ci (piacere) …………..............................……………… uscire con voi, ma abbiamo già un altro impegno. • Se fosse stata più attenta, Anna (capire) …………..............................……………… la spiegazione. • Vi (accompagnare) …………..............................……………… volentieri, ma ho un forte dolore alla gamba. • Se i miei avessero più soldi, (comperare) …………..............................……………… un camper. • La visibilità (migliorare) …………..............................……………… se questa nebbia si diradasse. • Se fossi in te non me la (prendere) …………..............................……………… tanto per quello scherzo. • Chiara non (dire) …………..............................……………… quella bugia se non fosse stato necessario.

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MO RF OLO GIA

Il modo imperativo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Il signor Nikolaos disse: – Basta! Smettila, non parlarne più! Purtroppo le città greche hanno spesso combattuto tra loro, scatenando guerre sanguinose. Tuttavia, ogni volta che un pericolo esterno ha minacciato la Grecia, siamo riusciti a superare le rivalità e abbiamo affrontato il nemico uniti.

La voce verbale evidenziata nel testo è al modo imperativo. Il modo imperativo esprime un ordine, un divieto, un suggerimento, una preghiera, un invito, un’esortazione: fai silenzio!, riposati un po’!, scendete subito!, uscite in fila per due!... L’imperativo ha un solo tempo semplice: il presente. Ha soltanto due persone, la 2a singolare e la 2a plurale: scendi tu!, scendete voi!... Per le altre persone si usano le forme del congiuntivo presente: scenda egli!, scendiamo noi!, scendano essi!... ATTENZIONE!

• Per esprimere un comando negativo si usa non + infinito presente: non guardare!, non toccare!... • Per esprimere un comando al quale si deve ubbidire in futuro, usa l’indicativo futuro: Aspetterai lì, vicino il portone!

1 Sottolinea i verbi al modo imperativo. • Per favore mamma, fammi uscire con Marco! • Farai tardi a scuola: sbrigati a fare colazione! • Non usare quelle forbici per tagliare la carta! • Smetti di piagnucolare per una sciocchezza del genere!

2 R iscrivi i seguenti divieti trasformandoli in ordini. Segui l’esempio.

112

Esci! • Non uscire! ………......................................….......……............

• Non muoverti! ……….....................................….......……..

• Non assaggiare la torta! ……….....................….......……..

• Non aprire la finestra! ……….....................….......……..

• Non sedetevi! ………............................................….......……..

• Non alzatevi tutti! ……….....................…...................…..


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

I modi indefiniti: infinito, participio, gerundio ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Quando l’esercito del grande Re Dario occupò le nostre città dell’Asia Minore spingendosi nel cuore della Grecia, le città greche si unirono e, insieme, riuscirono a sconfiggerlo nella battaglia combattuta a Maratona.

Le tre voci verbali evidenziate nel testo sono ai modi indefiniti: infinito (sconfiggere), gerundio (spingendo), participio passato (combattuta). I modi indefiniti hanno un’unica forma e non indicano chi compie l’azione. Essi hanno solo due tempi: il presente e il passato. Osserva: Modo infinito

Presente vedere

Modo participio

Passato avere visto

Presente vedente

Passato visto

Modo gerundio

Presente vedendo

Passato avendo visto

• Il modo infinito al tempo presente esprime il significato del verbo e la sua coniugazione: parlare. È la forma con cui si trovano i verbi nel dizionario. Può assumere anche la funzione di nome: Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. • Il modo participio può essere usato come sia come verbo per indicare azioni, sia come nome o aggettivo: Quel cantante (nome) è molto famoso. / A scuola abbiamo cantato (verbo) una canzone. • Il gerundio indica un’azione in relazione con un’altra: Ascoltando la musica, si rilassa. 1 Sostituisci le espressioni sottolineate con il participio presente. • Un fatto che interessa.

……….....................….....................................……..

• Un film che coinvolge.

……….....................….....................................……..

• Un bambino che sorride.

……….....................….....................................……..

2 Sostituisci le espressioni sottolineate con il gerundio presente. • Ci rispose con un sorriso.

……….....................….....................................……..

• Arrivò di corsa.

……….....................….....................................……..

• Mentre vado a scuola l’ho incontrato.

……….....................….....................................……..

113


MI ESE RCIT O 2 Sottolinea il tempo corretto del congiuntivo

Il modo congiuntivo 1 Completa le frasi usando il verbo dato al modo congiuntivo. • È opportuno che Carlo (rimanere) a casa con i nonni.

.............................................

• La mamma sarebbe contenta se tu (studiare) .............................................

le tabelline.

• È inutile che voi (insistere) ........................................ : oggi non si esce. • Non avresti avuto freddo se tu (mettere) .............................................

la felpa.

• Vorrei che Lia mi (accompagnare) .............................................

al parco.

• Ti avrei telefonato se (sapere) .............................................

che eri in casa. in vacanza.

• Avrei ottenuto buoni risultati se (studiare) .............................................

• S e Francesco si allenasse / fosse allenato di più, avrebbe vinto la gara. • Spero che la nonna venisse / venga a trovarmi al più presto. • Sebbene durante la notte abbia avuto / avesse avuto la febbre, volle andare al lavoro. • Non immaginavo che Sara e Alice siano / fossero così simpatiche. • È necessario che usciate / usciste per comprare il pane prima che il negozio chiudesse / chiuda. • Credevamo che sia stato / fosse stato Roberto a farci quello scherzo. • Ero convinto che i biglietti per il concerto

• Sono felice che voi (andare) .............................................

scegliendolo tra i due proposti.

con impegno.

finissero / fossero finiti. • Mi auguro che tu sia / fossi già a casa. • Il gatto tornò verso la ciotola, sperando che tu gli versi / versassi ancora un po’ di latte.

3 Trascrivi i verbi al congiuntivo al posto giusto nella tabella. che io studiassi • che egli decidesse • che egli avesse deciso • che tu parta • che voi siate usciti • che io ami • che essi abbiano mangiato • che noi avessimo provato • che io sia andato • che egli nuoti • che io fossi partito • che voi partiste • che tu abbia insistito • che essi osservino • che noi leggessimo • che egli avesse deciso presente

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imperfetto

passato

trapassato


Il modo condizionale

Il modo imperativo

4 Usando i verbi al condizionale, scrivi una

5 Scrivi una frase al modo imperativo per

forma cortese per fare la richiesta indicata. Segui l’esempio. Mi saprebbe • Il prezzo di un libro ………...….………………………… dire quanto costa quel libro? ………………………………………………….............................

ciascuno dei verbi indicati. Segui l’esempio. Decidi ora che cosa vuoi • decidere ………..….……………………………………..…… indossare, è già tardi! ………..….……………………………………..…….................... • spegnere ………..….………………………….…………..….

• La strada per arrivare al cinema ………...….……… ……………………………………………………………………....

………..….………………………………......……......................

• uscire ………..….…………………………………..…….……

• Una penna in prestito a un amico ………..….…… ………………………………………………………….…………...

…..….……………………………………..……..........................

• ascoltare ………..….……………………………………..……

• Un gelato al cioccolato …………………………...….…

.……..….……………………………………..……......................

……………………………………………………......................…

I modi indefiniti 6 Scrivi nella tabella i seguenti verbi al posto giusto. • usato • dormire • essendo stato • avere parlato • cantando • splendente avendo chiesto • colorare • cadente • essere creduto • scritto • giocando infinito

participio

gerundio

Presente Passato

7 Sottolinea in rosso i participi che hanno funzione di verbo, in blu quelli che hanno funzione di nome, in verde quelli che hanno funzione di aggettivo. • Abbiamo assistito a uno spettacolo divertente. • Il gatto dei nostri vicini è entrato in casa nostra perché c’era la porta aperta. • La mamma, dopo aver lavato il vaso, lo asciugò con cura. • Il pulito è alla base dell’igiene. • Il volto sorridente della nonna mi rassicura sempre. • Nel cesto ci sono i frutti raccolti dal nonno nei campi. • L’insegnante ci ha chiesto più ordine nei quaderni.

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MO RF OLO GIA

I verbi impersonali ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Si dice che, al termine di quella celebre battaglia, Filippide fu incaricato di avvertire gli Ateniesi del successo ottenuto. Si racconta che il giovane militare corse l’enorme distanza (più di 42 chilometri) che separava Maratona da Atene senza fermarsi mai.

Le voci verbali evidenziate nel testo esprimono un’azione che non può essere attribuita a nessun soggetto. Sono voci verbali senza persona, cioè impersonali. • L a forma impersonale si costruisce con la particella si e la terza persona singolare del verbo. Tutti i verbi possono essere usati alla forma impersonale: In quel ristorante si mangia bene. • Alcuni verbi hanno solo la forma impersonale. Sono soprattutto verbi che indicano fenomeni meteorologici: piove, lampeggiava, grandinava, diluviava, tuonò, nevicò, fa freddo, farà molto freddo, sarà caldo… ATTENZIONE!

Questi verbi nei tempi composti preferiscono l’ausiliare essere, ma se si descrive la durata del fenomeno si usa l’ausiliare avere: Ieri è piovuto molto. / Ha piovuto per alcuni giorni. • Alcune espressioni formate dal verbo essere + un aggettivo sono impersonali: è bene, è utile, è necessario, è importante... • Alcuni verbi, come bisognare, sembrare, accadere, capitare… sono usati sia in forma personale sia in forma impersonale alla terza persona singolare: Tu sembri disattento. / Sembra che stia per piovere. 1 Sottolinea i verbi impersonali. • Pioviggina, conviene prendere l’ombrello.

• Dopo il temporale si rasserenò.

• Tuonò forte e Alice si svegliò.

• Sembra che torni il sole.

• È necessario praticare sport.

• In inverno albeggia tardi.

2 Trasforma la forma personale in forma impersonale. Segui l’esempio.

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• Tutti sperano nel bel tempo.

Si spera nel bel tempo. ......................................................................................................

• Non sappiamo chi vincerà.

......................................................................................................

• Pensavano di arrivare in tempo.

......................................................................................................


I verbi servili ricle

Le Frit

Pe

le di tel

L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

I Greci dimenticarono la loro alleanza. I Persiani, al contrario, non poterono scordare mai quell’umiliazione. Così re Serse, figlio di Dario, volle mettere insieme, per vendicare la sconfitta del padre, la più grande armata che il mondo avesse visto.

Le voci verbali evidenziate nel testo sono verbi servili. Sono servili i verbi dovere, potere e volere, che accompagnano spesso un altro verbo usato al modo infinito per far capire se l’azione è necessaria (devi lavarti), possibile (potrai uscire con me) o voluta (voglio capire bene). I verbi servili formano, con l’infinito che li accompagna, un unico predicato verbale. Poiché sono al servizio di altri verbi, nei tempi composti usano l’ausiliare richiesto dal verbo che segue: Sara è andata in piscina. – Sara è dovuta andare in piscina. / Paolo ha preso il treno. – Paolo ha dovuto prendere il treno. I verbi servili possono anche essere usati da soli con un significato proprio. In questo caso vogliono l’ausiliare avere nella formazione dei tempi composti: Luca ha fatto quello che ha potuto. / Per voi ho voluto solo il meglio. ATTENZIONE!

ell’analisi grammaticale, i verbi servili vanno uniti all’infinito che li accompagna: tu puoi •N capire = voce del verbo “capire”, modo indicativo… Se però hanno significato proprio, vanno analizzati da soli. • Anche i verbi sapere, preferire, desiderare, osare a volte vengono usati come verbi servili: Io so nuotare. / Preferiscono uscire. / Desideri leggere. / Anna non osa parlare.

1 Nelle seguenti frasi sottolinea i verbi servili. • Non so risolvere il problema, ma voglio riuscirci da solo. • Non posso scendere giù in cortile, devo imparare una poesia. • Il babbo non può tornare questa sera perché deve fermarsi dai nonni. • Vorrei andare in gita a Venezia: forse potrò andarci a fine giugno.

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MI ESE RCIT O I verbi impersonali

I verbi servili

1 T rasforma i verbi sottolineati nella forma impersonale. Segui l’esempio. • I compagni mormorano che Lucrezia stia per partire per gli Stati Uniti. In classe si mormora che Lucrezia stia ........................................................................................................ per partire per gli Stati Uniti. ........................................................................................................ • Dicono che partirà appena sarà terminata la scuola. ........................................................................................................ ........................................................................................................

• Lucrezia ha detto: – Non date retta a ciò che raccontano! Non andrò da nessuna

3 Riscrivi le frasi sostituendo al verbo evidenziato un verbo servile accompagnato dall’infinito. Segui l’esempio. • Mi sveglierò alle sette. Mi devo svegliare alle sette. ................................................................................................................... • Non dire bugie. ...................................................................................................................

• Decidi tu il film da vedere. ...................................................................................................................

• Rispondete alla mia domanda. ...................................................................................................................

• Partiremo stasera. ...................................................................................................................

parte! ........................................................................................................ .......................................................................................................

2 Completa le frasi coniugando il verbo

4 Indica se i verbi dovere, potere, sapere e volere sono usati come servili (S) o con significato proprio (P).

impersonale indicato tra parentesi.

• Zitto, voglio dormire. (….......….)

• (Mangiare) ........................................................ bene

• Voglio un grosso gelato. (….......….)

in quel ristorante e non (spendere) ........................................................

troppo.

• Iniziò la tempesta: (tuonare) .................................. e (grandinare) ....................................................... per

• Ti devo un favore. (….......….) • Io so bene la poesia. (….......….) • Io so correre veloce. (….......….) • Leo può venire? (….......….)

due ore. • (Sembrare) ....................................................... che Gabriele e Dario abbiano litigato. • Ieri (piovere) ....................................................... tanto: la passeggiata nel bosco sarà rinviata. • (Dire) ....................................................... che quel chirurgo sia veramente bravo. • Prendi l’ombrello, non vedi che fuori (diluviare) .......................................................?

118

5 Cancella l’ausiliare sbagliato in queste frasi con i verbi servili. • Non sono / ho potuto partecipare alla gara perché mi sono fatto male. • Paola aveva / era potuto acquistare quell’auto perché non era troppo costosa. • Luca e io non abbiamo / siamo potuti arrivare in tempo alla tua recita.


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

Verbi transiti e intransitivi ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Ci allontanammo subito da Efeso per non farci scoprire, risalimmo il corso del fiume e raggiungemmo un’altra città di nome Sardi. Lì ci accorgemmo che il livello del fiume era notevolmente al di sotto dell’argine naturale. Non ci crederete, ragazzi, ma tutta l’acqua che mancava era servita per dissetare l’immenso esercito persiano. Presto, infatti, da un’altura avvistammo l’armata di Serse.

Leggi e rifletti sulle seguenti frasi: Silvia accarezza il gatto. (chi?) verbo transitivo

Anna dorme nel suo letto. (dove?) verbo intransitivo

• Nella prima frase l’azione espressa dal verbo “accarezza” transita, cioè passa, sulla parola “gatto” (espansione diretta o complemento oggetto). “Accarezzare” quindi è un verbo transitivo. • Nella seconda frase l’azione espressa dal verbo “dorme” non transita, cioè non passa su qualcosa, ma si riferisce al soggetto stesso. “Dormire” quindi è un verbo intransitivo. Un verbo dunque è transitivo se l’azione passa direttamente sull’oggetto. Invece è intransitivo quando l’azione rimane sul soggetto che la compie. Sono generalmente intransitivi i verbi di movimento (andare, partire... ) e quelli che indicano uno stato fisico (impallidire, dormire... ). ATTENZIONE!

Per sapere se un verbo è transitivo occorre individuare il verbo e il soggetto, poi porsi le domande “chi?”, “ che cosa?”. Se la frase ti suggerisce la risposta, il verbo è transitivo. Ricorda che il verbo transitivo è seguito da un’espansione diretta, collegata al verbo senza preposizioni. (Noi) ci allontanammo (da dove?) da Efeso.

verbo intransitivo

(Noi) risalimmo (che cosa?) il corso del fiume.

verbo transitivo

119


MI ESE RCIT O Verbi transitivi e intransitivi 1 Sottolinea in rosso i verbi transitivi

3 Completa le seguenti espressioni con un verbo transitivo e un opportuno complemento oggetto. • L’ispettore ……………………..…………………………...……..

e in blu quelli intransitivi. seguire • dire • invecchiare • amare

• L’allenatore ……………………..…………………………....…..

conoscere • regalare • tossire • uscire

• Gli alberi ……………………..…………………………...………..

tentare • ragionare • venire • portare

• La pioggia ……………………..………………………..………..

dispiacere • respirare • abbellire • partire

• La giornalista ……………………..……………………………..

salutare • entrare • arrossire • spezzare

• Il panettiere ……………………..…………...…………...……..

morire • riconoscere • nascere • sbadigliare

• Il dottore ……………………..………..........…………...………..

• camminare • entrare • distruggere arrivare • correre • attendere • riflettere disegnare • scherzare

2 Completa le frasi con un verbo

4 Sottolinea i verbi intransitivi

transitivo appropriato.

contenuti nelle seguenti frasi.

• Un rumore improvviso ..................................... il bambino.

violinista.

• L’agricoltore ..................................... i campi. • Tu ..................................... una torta alle mele. • I vigili del fuoco

......................................

l’incendio.

• La scrittrice ..................................... il suo nuovo libro. • Il giornalista .......................................... un articolo. • Nella verifica Luca

.....................................

un ottimo voto. ...........................................

.....................................

un libro di fantascienza

davvero appassionante. •

.....................................

in discarica.

120

mi sono svegliato tardi. • Gli alpinisti salgono sulla vetta del monte con agilità e forza. piangeva per l’emozione. • Stasera telefonerò ai nonni di Padova e racconterò loro la nostra gita. • Gli alunni uscirono dalla classe e scesero

un documentario in TV. •

• Oggi non sono andato a scuola perché

• La vincitrice del concorso “Giovani artisti”

• L’atleta ..................................... la maratona.

• Mio fratello

• Ieri sono andato al concerto di una brava

un vecchio tavolo

le scale di corsa. • La pioggia cadeva fitta fitta senza interruzione. • Partiremo appena papà tornerà dal lavoro. • Marco è seduto sul divano e guarda un cartone animato.


5 Completa le frasi con un verbo

7 Nelle seguenti frasi sottolinea

intransitivo appropriato. Segui l’esempio. sbuffa • Francesco ................................................... per la noia. • Chiara ................................................... troppo. • Il bimbo ................................................... con la palla. • Il sole ................................................... dietro i monti. • Martina ................................................... domani.

in rosso i verbi transitivi e in blu l’oggetto sui cui transita l’azione. Segui l’esempio. Attenzione: sono presenti due verbi intransitivi. • Paola chiude a chiave la porta. • Il ciclista attaccò il suo rivale proprio sulla salita più difficile.

• Luigi ................................................... a casa. • Il nonno ................................................... con il bastone.

• All’incrocio l’auto svoltò a destra.

• Paolo ................................................... in piscina.

• Mio fratello ha migliorato il suo rendimento

• La nonna ................................................... in cucina.

scolastico.

• Maria ................................................... velocemente. • Lia e Luca ................................................... in giardino.

• Gli invitati ballarono per tutta la notte. • La commissione esaminerà i progetti entro

6 Completa solo con il soggetto se

dieci giorni.

il verbo è intransitivo, con il soggetto e il complemento oggetto se è transitivo. •

……………………..…………................………………..

• Non devi innaffiare troppo spesso le piante.

è arrivato

……………………..…………………......………………………………..

……………………..………………...................…………..

guardavi

……………………..…………………......………………………………..

……………………..………………….....................………..

faranno

……………………..…………………......………………………………..

……………………..…………….............................……………..

partì

……………………..…………………......………………………………..

……………………..………..........…………………..

starnutivano

……………………..…………………......………………………………..

……………………..…………….....………...............……..

dormivo

……………………..…………………......………………………………..

……………………..…………………...........................………..

canta

……………………..…………………......………………………………..

……………………..…………………….............……..

telefonano

……………………..…………………......………………………………..

8 Individua il verbo e indica con una X se è transitivo (T) oppure intransitivo (I). • Giulia dorme nel suo letto.

T

I

• Pietro nuota ogni giorno in piscina.

T

I

T

I

• Martina legge lentamente.

T

I

• Matteo guarda il disegno di sua sorella.

T

I

• Il cuginetto di Luca è nato ieri.

T

I

T

I

T

I

T

I

• Lucilla a pranzo mangia sempre una mela.

• Voi avete disegnato un paesaggio meraviglioso. • In gita la nostra classe ha visto tantissime cose. • Che sete! Ho bevuto quasi un litro di acqua!

121


MO RF OLO GIA

La forma attiva e passiva ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Proprio qui – riprese l’uomo, – vidi uno spettacolo impressionante: settecento navi erano state messe dai soldati fianco contro fianco per creare un ponte che univa le due sponde dello stretto, permettendo all’esercito persiano di passare da una parte all’altra. Non fu facile trovare un pescatore disposto a farci attraversare lo stretto. Erano tutti terrorizzati dai Persiani.

Nel testo sono evidenziate due frasi: una in blu e una in rosso. Osserva: (Io) soggetto

vidi (Che cosa?)

uno spettacolo impressionante.

predicato verbale

complemento diretto (compl. oggetto + attributo)

Il soggetto (io) compie l’azione di vedere: il verbo è in forma attiva.

Settecento navi soggetto

erano state messe (da chi?) predicato verbale

dai soldati

complemento indiretto d’agente

Il soggetto non compie l’azione ma la subisce: il verbo è in forma passiva.

ATTENZIONE!

Nella forma attiva il soggetto è attivo: compie l’azione. Nella forma passiva il soggetto è passivo: subisce l’azione.

1 Sottolinea in rosso i verbi di forma attiva e in blu quelli di forma passiva. • Il dottor Rossi è molto apprezzato dai suoi pazienti. • Il vigile ha fatto una multa a un automobilista scorretto. • La nostra classe è stata premiata dal Dirigente per il concorso di poesia. • Il terreno è lavorato dall’agricoltore con un potente trattore. • Il gatto salì sul tavolo e velocemente divorò le polpette di carne. • La strada era bloccata da un grosso tronco caduto dalla montagna.

122


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

Dalla forma attiva alla forma passiva Una frase si può trasformare dalla forma attiva alla forma passiva, ma per farlo occorre che il verbo sia transitivo e che ci sia un complemento oggetto espresso. Osserva: soggetto

verbo

complemento oggetto

Tutti

applaudirono

(che cosa?) il cantante.

Il cantante

fu applaudito

da me

soggetto

verbo

complemento d’agente

forma attiva

forma passiva

Che cosa è accaduto? • Il complemento oggetto della frase attiva è diventato soggetto della frase passiva ed è scritto prima del verbo; • il verbo di forma attiva si è trasformato in forma passiva con l’ausiliare essere e il participio passato del verbo della frase attiva; • il soggetto della frase attiva è diventato complemento d’agente nella frase passiva; è preceduto dalla preposizione da ed è stato messo dopo il verbo.

ATTENZIONE!

È impossibile trasformare una frase da attiva a passiva se il verbo, pur essendo transitivo, non ha il complemento oggetto espresso.

1 Leggi ogni frase e indica se il verbo è usato alla forma attiva (A) o passiva (P). • La macchina sportiva aveva consumato molta benzina. • I miei cani sono stati disturbati da un forte rumore. • Le fotocopie sono state fatte da Giacomo. • Io e la mia classe abbiamo visitato un bel castello.

123


MO RF OLO GIA

Dalla forma passiva alla forma attiva Ora osserva che cosa avviene nel passaggio inverso: dalla forma passiva alla forma attiva. soggetto

verbo

complemento d’agente

Il giornale

è stato letto

dalla nonna.

La nonna

ha letto

il giornale.

soggetto

verbo

complemento oggetto

forma passiva

forma attiva

Che cosa è accaduto? • Il complemento d’agente (introdotto dalle preposizioni da, dal, dalla...) è diventato soggetto della frase attiva ed è scritto prima del verbo; • il verbo dalla forma passiva è passato alla forma attiva; • il soggetto (chi o che cosa subisce l’azione) della frase passiva è diventato complemento oggetto nella frase attiva ed è stato messo dopo il verbo.

RICORDA

Dalla forma attiva alla forma passiva

• il soggetto diventa complemento d’agente • il complemento oggetto diventa soggetto • il verbo va espresso alla forma passiva

Dalla forma passiva alla forma attiva

• il soggetto diventa complemento oggetto • il complemento d’agente diventa soggetto • il verbo va espresso alla forma attiva

1 Sottolinea nel testo i verbi usati alla forma passiva. Segui l’esempio. Pinocchio fu attirato nella caverna del pescatore da un delizioso odore di pesci fritti. Ma fu scambiato per un pesce e fu infarinato dal pescatore, il quale voleva friggerlo insieme agli altri pesci. Per fortuna, all’ultimo momento, Pinocchio fu salvato da Alidoro, un cane arrivato nella grotta del pescatore perché era stato attirato anche lui dall’odore della frittura.

124


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

La forma riflessiva ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Il padre di Alexis, Nikolaos, al ritorno dal duro lavoro dei campi si lavava usando un secchio d’acqua fredda, si asciugava con un ruvido telo, mangiava pane d’orzo con miele oppure con fichi. Poi si coricava per recuperare energia e forza.

Le voci verbali evidenziate nel testo sono verbi usati alla forma riflessiva, cioè l’azione ricade sul soggetto della frase. In questo caso il soggetto è Nikolaos. I verbi riflessivi sono sempre accompagnati dalle particelle pronominali (mi, ti, si, ci, vi) con la funzione di complemento oggetto: io mi lavo = io lavo me stesso / tu ti lavi = tu lavi te stesso... Io mi lavo

Tu ti lavi

Egli si lava

Noi ci asciughiamo

Voi vi asciugate

Essi si asciugano

ATTENZIONE!

• Il verbo è riflessivo quando la particella pronominale che lo accompagna ha funzione di complemento oggetto ed è alla stessa persona del soggetto: Chiara si pettina = pettina se stessa (è un verbo riflessivo) Chiara mi pettina = pettina me (non è un verbo riflessivo) • In alcuni casi le particelle pronominali che accompagnano il verbo si riferiscono al soggetto, ma non hanno la funzione di complemento oggetto. In questi casi si dice che il verbo è di forma riflessiva apparente. Osserva: Camilla si lava le mani. Lorenzo si prepara la merenda. Camilla lava le mani a se stessa. Lorenzo prepara la merenda a se stesso soggetto

complemento soggetto oggetto

complemento oggetto

1 Scrivi R quando la frase è di forma riflessiva, RA quando è di forma riflessiva apparente. Aspetta, mi pulisco le scarpe.

Sonia si veste con cura.

Lia si prepara il letto.

L’atleta si allena ogni giorno.

Leo si prepara per la verifica.

Sergio si scalda le mani.

Lara si infila il cappotto.

Mi sono spogliata al buio.

125


MO RF OLO GIA

I verbi irregolari ricle

Le Frit

Pe

le di tel

A Sparta – rispose l’uomo – si stavano svolgendo i festeggiamenti in onore di Apollo, che proibivano di dichiarare guerra, mentre gli Ateniesi erano fermi con le loro navi a capo Artemisio.

La maggior parte dei verbi mantiene inalterata la radice e cambia solo la desinenza secondo le forme delle tre coniugazioni: sono i verbi regolari. Molti verbi però non seguono lo schema della coniugazione a cui appartengono e presentano irregolarità nella radice e nella desinenza: sono i verbi irregolari. I verbi irregolari della lingua italiana sono molti. La maggior parte appartiene alla seconda coniugazione e presenta irregolarità soprattutto nel passato remoto e nel participio passato: nascere, nacque, nato… I verbi irregolari della prima coniugazione sono pochissimi: andare, dare, stare... I verbi irregolari della terza coniugazione sono pochi e presentano irregolarità sia nella radice, sia nella desinenza: venire, io vengo, io verrò, apparire (io appaio, apparso...)... ATTENZIONE!

l verbi fare e dire sono verbi irregolari e appartengono alla seconda coniugazione perché derivano dai verbi latini facere e dicere.

1 Completa le frasi con i verbi irregolari tra parentesi. • Il calciatore è stato (espellere) ......................................................... per il brutto fallo commesso. • Il giudice ha (concedere) ......................................................... la libertà all’imputato. • Non credo che quella squadra (valere) ......................................................... più della nostra. • Quando tutti (tacere) ......................................................... parlammo noi. • Quella notte il cacciatore (accendere) ......................................................... un fuoco per riscaldarsi.

126


MI ESE RCIT O Verbi attivi e passivi 1 Sottolinea in blu la persona, l’animale o la cosa che compie l’azione; in rosso la persona, l’animale o la cosa che subisce l’azione. • Pietro ha mangiato un gelato alla frutta come merenda pomeridiana. • La fabbrica è stata occupata dagli operai per protesta. • Il cagnolino fu curato dal veterinario per una brutta infezione. • Dei ragazzi maleducati hanno suonato tutti i campanelli. • L’incendio è stato spento dai pompieri dopo molte ore. • Dopo cena papà guarda il telegiornale della sera. • Oggi Valentina sarà interrogata dall’insegnante sull’area dei poligoni.

2 Trasforma le frasi dalla forma passiva a quella attiva. Segui l’esempio. forma passiva

forma attiva La nebbia nasconde la superficie del lago.

La superficie del lago è nascosta dalla nebbia. Francesco fu accolto con entusiasmo dai compagni di scuola. L’aria è stata rinfrescata dalla pioggia di stanotte. La casa è circondata da un bellissimo giardino. Il marmo venne inciso dallo scultore. I panini verranno preparati dalla nonna. Il valico è ostruito dalla neve.

3 Soltanto quattro delle frasi che seguono possono essere trasformate da attive a passive. Individuale e scrivile sui puntini. • Un rumore improvviso spaventò il bambino. • Verso sera ci recammo in pizzeria.

........................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

• Il pallone ha rotto il vetro della finestra.

..................................................................................................................................................

• Daniele aiuta spesso la mamma. ................................................................................................................................................................... • Le fotografie sono venute molto bene.

.....................................................................................................................................................

• Un ghiro si nasconde nella tana. ................................................................................................................................................................... • Papà apre la porta del garage. ........................................................................................................................................................................

127


MI ESE RCIT O I verbi riflessivi

6 Segui l’esempio. Fai attenzione: se la

4 Sottolinea i verbi riflessivi e scrivi la persona su cui ricade l’azione. Segui l’esempio. Riccardo • Riccardo si è lavato. ....................................................... • Io e Leo ci siamo fermati al bar a fare colazione! ............................................................................. • La mamma si trucca davanti allo specchio. ........................................................................................................

• Mia sorella e io ci vestiamo in modo sportivo. ................................................................................. • Rossella si è tagliata mentre affettava le verdure. .................................................................................. • Giorgio si sta trascurando molto in questo periodo. .................................................................................. • Come avete fatto a pungervi? ...............................

5 Completa le frasi seguenti con i verbi

particella pronominale non ha la funzione di complemento oggetto, allora la forma riflessiva è apparente. Scopri quante frasi sono di forma riflessiva e quante sono di forma riflessiva apparente. Lia pettina • Lia si pettina bene. ......................................................... bene se stessa. Forma riflessiva ........................................................................................................ • Lia si lava i capelli. ........................................................... ........................................................................................................

• Voi vi impegnate. ............................................................. .......................................................................................................

• Il babbo si fa la barba. ............................................... ........................................................................................................

• Tu ti allacci le scarpe da solo. ................................ ........................................................................................................

• Elena si specchia spesso. .......................................... ........................................................................................................

riflessivi indicati, coniugati al modo e al tempo opportuni. scottarsi • scaldarsi • nascondersi rinfrescarsi • alzarsi • Io ………………………………………….. facendo una doccia quasi fredda. • Il papà ……………………………………….. mentre

7 Trova l’infinito presente delle

stirava le camicie. • Stamattina non riuscivo proprio ad ………………………………………….. dal letto. • La lucertola ………………………………………….. al sole primaverile. • Pur di non farci vedere da Antonio, ……………………………………..

128

I verbi irregolari

dentro un negozio.

seguenti voci di verbi irregolari. piacque .................................

tenessi ........................................

vengano ................................

muoia ..........................................

apparve ..................................

berranno ...................................

corsero ....................................

scomparve ...............................

visse ...........................................

giungano ..................................


8 Coniuga i seguenti verbi irregolari al passato remoto. crescere

venire

cogliere

nascere

cuocere

io ....................................

io ....................................

io ....................................

io ....................................

io ....................................

tu ....................................

tu ....................................

tu ....................................

tu ....................................

tu ....................................

egli ................................

egli ................................

egli ................................

egli ................................

egli ................................

noi .................................

noi .................................

noi .................................

noi .................................

noi .................................

voi ..................................

voi ..................................

voi ..................................

voi ..................................

voi ..................................

essi ................................

essi ................................

essi ................................

essi ................................

essi ................................

9 C oniuga i seguenti verbi irregolari al congiuntivo presente. andare

uscire

dovere

potere

(che) io ...................................

(che) io ...................................

(che) io ...................................

(che) io ...................................

(che) tu ..................................

(che) tu ..................................

(che) tu ..................................

(che) tu ..................................

(che) egli ...............................

(che) egli ...............................

(che) egli ...............................

(che) egli ...............................

(che) noi ................................

(che) noi ................................

(che) noi ................................

(che) noi ................................

(che) voi .................................

(che) voi .................................

(che) voi .................................

(che) voi .................................

(che) essi ................................

(che) essi ................................

(che) essi ................................

(che) essi ................................

10 Scrivi il participio passato dei seguenti verbi irregolari. cuocere ..........................................................

dire ...................................................................

chiudere ......................................................

stare .................................................................

raccogliere ..................................................

nascere .........................................................

ardere ..............................................................

spegnere ......................................................

leggere .........................................................

mettere ..........................................................

escludere .....................................................

fingere ..........................................................

perdere ...........................................................

ridere................................................................

stringere ......................................................

11 Completa la tabella indicando l’infinito, il modo, il tempo e la persona della voce verbale indicata. Segui l’esempio.

voce verbale cadeste

infinito cadere

modo indicativo

tempo passato remoto

persona 2a pers. plurale

salgono assolto crescere vivrei

129


MI ESE RCIT O 12 C ompleta le seguenti frasi, coniugando

di ciascun verbo. Se ti trovi in difficoltà, usa il dizionario.

correttamente il verbo irregolare. • Quando ebbi quel libro, lo (leggere) ……………………….....

in una settimana.

• Sei stanco di studiare, perché non (uscire) ………………………..... un

poco.

• Quando ero piccolo invece di dire “triciclo”, (dire) ………………………..... “trigello”. • Oggi i nonni (venire) ………………………..... a trovarci. • Dopo aver imbiancato, lo zio (appendere) ……………………….....

un quadro al muro.

• L’anno scorso mia sorella (discutere) ……………………….....

la tesi e si laureò.

13 Scrivi la prima persona del passato remoto

• crescere

………...................……………….....

• cuocere

………...................……………….....

• nascere

………...................……………….....

• chiudere

………...................……………….....

• bere

………...................……………….....

• dire

………...................……………….....

• piacere

………...................……………….....

• ridere

………...................……………….....

• vivere

………...................……………….....

• venire

………...................……………….....

• udire

………...................……………….....

14 Trova le voci verbali indicate e cercale nello schema. Possono essere in orizzontale, in verticale o in obliquo. Cerchiale. Le lettere rimaste formeranno una frase: scrivile sui puntini. • 3a persona plurale, passato remoto, verbo bere

B

E

V

V

E

R

O

N

E

B

C

A

D

D

E

A

E

S

T

A

I

N

E

C

H

A

C

O

S

S

E

Q

V

I

I

I

S

N

D

U

N

A

S

C

E

S

T

E

O

V

D

I

R

N

A

T

• 1a persona singolare, presente, verbo andare

O

T

U

O

O

T

T

O

• 3a persona singolare, passato remoto, verbo nascere

• 2a persona singolare, presente, verbo uscire • 3a persona singolare, passato remoto, verbo cuocere • 2a persona singolare, presente, verbo stare • 2a persona plurale, passato remoto, verbo nascere • 3a persona singolare, passato remoto, verbo cadere • 3a persona plurale, passato remoto, verbo dire

………………………..……, …………………....………………………...................................................................……………………….....!

130


GIOCA

LOGICA

LA CON

1 Collega ogni frase alla voce verbale che può sostituire quella sottolineata. • Paola ha fame e sete.

sembrare

• Sono al parco da due ore.

indossare

• Sei felice oggi! ottenere • Siete comodi? provare • Lia ha buoni voti in storia.

trovarsi

• Voi avete le scarpe uguali!

trovarsi

2 Classifica e metti in relazione ogni voce verbale con la propria coniugazione. rilassati • fuggirono • facevano • disegniamo • dicono • pensano • sentirà ARE

ERE

IRE

rincorri • veniamo • usciranno • aiutassi • vedevo • prendeste

3

I ndividua l’intenzione espressa da ogni voce verbale al modo imperativo e scrivila nell’insieme giusto. Va’ a chiamare il babbo.

Passami l’olio, per piacere.

State attenti!

Ti prego, ascoltami!

Piove, accetta questo ombrello.

Spegni la TV!

esortazione - richiesta

ordine - comando

…………………............................…….....

…………………............................…….....

…………………............................…….....

…………………............................…….....

…………………............................…….....

…………………............................…….....

4 Scrivi la voce verbale con cui si può completare logicamente la seguente frase: Questa sera il babbo a) ………………………..... a casa prima che b) ………………………..... buio. a) sarà venuto b) facesse venga sia tornerà venisse

131


GIOCA

LA CON

LOGICA

5 Classifica il verbo di ogni frase e sottolinealo in blu se è transitivo, in rosso se è intransitivo. • La mamma disinfettò la mia ferita.

• La mamma parlava con il babbo.

• Lia ha inviato alla nonna una cartolina.

• Lia è andata al mare con Lucia.

• Il maestro dettò subito un problema.

• Il maestrò entrò in classe.

6 Completa ogni frase in modo logico, scegliendo la voce verbale corretta. Poi scrivi A se si tratta di forma attiva, P se è di forma passiva. • i ncartò / fu incartato Con molta cura la commessa ………………………..... il regalo per la mamma.

…………

• hanno spazzato / sono state spazzate Le nuvole ………………………..... via dal vento. ………… • ha ricevuto / è stata ricevuta La nostra classe ………………………..... dalla direttrice della biblioteca.

…………

• richiamò / fu richiamato Finito l’intervallo, l’insegnante

7

……………………….....

in classe gli alunni e le alunne. …………

In ogni gruppo individua e sottolinea l’intruso. sarebbero andati • furono partiti • ero arrivato • fu mangiato • sarete tornati era stato dimenticato • furono raccolte • fossero usciti • sarebbero stati cucinati

8 Scopri il verbo, risolvendo il rebus, poi rispondi. +

+

= Il verbo è ……………………….....

Questo verbo nei tempi composti usa l’ausiliare Può avere la forma:

132

attiva.

……………………….....

passiva.

riflessiva.


La

MAPPA del VERBO IL VERBO

esprime

si classifica in

• un’azione • u n modo di essere...

• coniugazione propria (ausiliare) • di 1a coniugazione • di 2a coniugazione • di 3a coniugazione • verbo transitivo • verbo intransitivo • verbo servile

è espresso in forma

• • • •

a ttiva passiva riflessiva impersonale

segnala

il modo

• la persona • il numero finito • indicativo • congiuntivo • condizionale • imperativo indefinito • infinito • gerundio • participio

il tempo

• semplice • composto

indica • anteriorità (prima)

imperfetto passato remoto...

• contemporaneità (adesso)

presente

• posteriorità futuro (dopo) futuro anteriore 133


LSI IN VA ' L V E RSO

l a Via T! T ES 1

Leggi il testo e poi rispondi alle domande.

Una notte una grossa lepre si fermò nella neve e tese le orecchie. Restando immobile ascoltava nel silenzio. Col muso al vento, scosse i baffi, quindi si adagiò sulle zampe posteriori. D’improvviso fece un balzo, poi fermandosi di nuovo si guardò intorno. Sulla neve, che copriva tutto col suo manto ondulato e scintillante, non si vedeva nulla. Eppure la lepre procedeva. Sulla sua testa era sospesa una nebbiolina gelata attraverso la quale trasparivano a tratti le stelle. Per arrivare all’aia, che le era familiare, la lepre doveva attraversare la strada ma dalla strada giunse il fruscio delle slitte e lo sbuffare dei cavalli. La lepre si fermò. Lev Tolstoj, Il terzo libro di lettura, Fabbri

• Cerchia in rosso i verbi al modo indicativo, in verde quelli al modo infinito e in blu quelli al modo gerundio. • Ora individua nel testo i verbi al participio presente e passato con la funzione di aggettivo. I participi passati con funzione di aggettivo:

........................................................................

Il participio presente con funzione di aggettivo:

........................................................................

• Riscrivi le seguenti frasi sostituendo il verbo al gerundio con un tempo passato dell’indicativo e il verbo in un tempo passato dell’indicativo con il gerundio. Restando immobile ascoltava nel silenzio. - Restò ................................................................................................................................................................................ Fermandosi di nuovo, si guardò intorno. -

.............................................................................................................................................................................................

• Nel testo individua verbi che appartengono a coniugazioni diverse. Poi scrivili al presente del modo infinito: - 3 verbi della 1a coniugazione: ...................................................................................................................... - 3 verbi della 2a coniugazione: ...................................................................................................................... - 2 verbi della 3a coniugazione: ......................................................................................................................

134


Via al T ES T! 2

Nella seguente frase sono state sottolineate cinque voci del verbo essere. Quante hanno funzione propria e quante hanno funzione di ausiliare? La nave era in mare quando una violenta tempesta si abbatté su di essa e l’imbarcazione fu scagliata contro gli scogli. Fortunatamente la nave era stata costruita in modo solido e non ci furono conseguenze per i naviganti che erano a bordo. Tre voci hanno funzione propria e due hanno funzione ausiliare. Due voci hanno funzione propria e tre hanno funzione ausiliare. Quattro voci hanno funzione propria e una ha funzione ausiliare. Una voce ha funzione propria e quattro hanno funzione ausiliare.

3

Nella seguente frase quanti sono i verbi coniugati al tempo passato? Ricordo che un giorno, quando avevo cinque anni, incontrai un piccolo riccio che aveva una zampina ferita. Lo curai e poi lo lasciai libero. Ancora oggi, se trovo degli animaletti in difficoltà, li aiuto sempre. La mamma dice che da grande diventerò un ottimo veterinario. 3

4

4

5 6

A quale voce verbale corrisponde la seguente analisi? Voce del verbo raccogliere, 2a coniugazione, modo indicativo, tempo trapassato prossimo, 3a persona singolare. Egli ha raccolto.

5

Egli aveva raccolto.

Egli ebbe raccolto.

Egli avrà raccolto.

In ogni colonna indica con una X la voce verbale che è espressa al modo condizionale. abbia visto

è caduto

pianga

correrebbe

ha dato

saresti venuto

ripassarono

guardassi

avrei chiesto

furono andati

leggessero

donavo

ebbe fatto

sono saliti

nuoti

bevvero

hanno riso

sia sceso

seguiremmo

disegnerai

135


LSI IN VA ' L V E RSO

l a Via T! T ES 6

Indica con una X la frase in cui i verbi sono stati usati in modo corretto. Se avessi ascoltato con più attenzione le indicazioni del vigile, arriverei prima. Se avessi ascoltato con più attenzione le indicazioni del vigile, arrivavo prima. Se avessi ascoltato con più attenzione le indicazioni del vigile, arriverò prima. Se avessi ascoltato con più attenzione le indicazioni del vigile, sarei arrivato prima.

7

Indica con una X il modo e il tempo dei seguenti verbi. Ridendo

Avere sognato

8

Dipinto

infinito presente

gerundio presente

gerundio presente

infinito passato

infinito presente

infinito presente

participio presente

participio presente

infinito passato

participio passato

infinito passato

participio passato

Q uale gruppo contiene soltanto verbi intransitivi? domandare, ricevere, salutare, raccogliere giungere, camminare, nuotare, cadere distruggere, costruire, osservare, tagliare dipingere, ordinare, rovinare, appendere

9

Indica con una X la frase in cui è presente un verbo espresso alla forma passiva. È arrivato un pacco da Londra per il papà. Pietro è stato premiato per la sua bravura. La nonna ha preparato un dolce per noi. Riccardo è andato al supermercato per la spesa settimanale.

10

Una delle seguenti frasi non contiene un verbo impersonale: indicala con una X. Che noia! Sta piovendo ormai da tre ore. Non credo che Giada dica tutta la verità. Sembra che il cielo si stia rasserenando. Si deve tornare a casa subito, sta scurendo.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

136

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?


G RAMMATICALE I IS L A N A DEL VERBO Per fare l’analisi grammaticale del verbo è necessario indicare le seguenti caratteristiche: la coniugazione

1a coniugazione (amare) 2a coniugazione (credere) 3a coniugazione (dormire) coniugazione propria (essere e avere)

il modo

indicativo (tu disegni) congiuntivo (che tu disegnassi) condizionale (tu disegneresti) imperativo (disegna!) infinito (disegnare) participio (disegnato) gerundio (disegnando)

il tempo

per il modo indicativo: presente, imperfetto, passato remoto, futuro semplice, passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore per il modo congiuntivo: presente, imperfetto, passato, trapassato per il modo condizionale: presente, passato per il modo imperativo: presente per il modo infinito: presente, passato per il modo participio: presente, passato per il modo gerundio: presente, passato

la persona e il numero

1a, 2a, 3a persona singolare (io, tu, egli, ella, essa, esso) 1a, 2a, 3a persona plurale (noi, voi, essi, esse, loro)

il funzionamento

transitivo (Daniele raccoglie le fragole.) intransitivo (Daniele corre sul prato.)

la forma

attiva (Nicolò legge un libro.) passiva (Nicolò è stato lodato dalla maestra.) riflessiva (Nicolò si guarda allo specchio.)

i tipi

ausiliare (Sara è scivolata. / Luca ha visto una volpe.) servile (Se vuoi, puoi venire a casa mia.) impersonale (Fa molto caldo. / Bisogna fare qualcosa.) irregolare (Io vado al mare, e voi dove andate?)

137


MO RF OLO GIA

La coniugazione del verbo: ESSERE MODI FINITI MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

Presente

Passato prossimo

Presente

io sono tu sei egli è noi siamo voi siete essi sono

io sono stato tu sei stato egli è stato noi siamo stati voi siete stati essi sono stati

Imperfetto

io ero stato tu eri stato egli era stato noi eravamo stati voi eravate stati essi erano stati

Passato remoto

io fui stato tu fosti stato egli fu stato noi fummo stati voi foste stati essi furono stati

Futuro semplice

Trapassato

(che) io fossi (che) tu fossi (che) egli fosse (che) noi fossimo (che) voi foste (che) essi fossero

(che) io fossi stato (che) tu fossi stato (che) egli fosse stato (che) noi fossimo stati (che) voi foste stati (che) essi fossero stati

MODO CONDIZIONALE Presente

Passato

io sarei tu saresti egli sarebbe noi saremmo voi sareste essi sarebbero

io sarei stato tu saresti stato egli sarebbe stato noi saremmo stati voi sareste stati essi sarebbero stati

MODO IMPERATIVO

Futuro anteriore

io sarò tu sarai egli sarà noi saremo voi sarete essi saranno

(che) io sia stato (che) tu sia stato (che) egli sia stato (che) noi siamo stati (che) voi siate stati (che) essi siano stati

Imperfetto

Trapassato remoto

io fui tu fosti egli fu noi fummo voi foste essi furono

Passato

(che) io sia (che) tu sia (che) egli sia (che) noi siamo (che) voi siate (che) essi siano

Trapassato prossimo

io ero tu eri egli era noi eravamo voi eravate essi erano

TEMPI COMPOSTI

Presente

io sarò stato tu sarai stato egli sarà stato noi saremo stati voi sarete stati essi saranno stati

sii (tu) sia (egli) siamo (noi) siate (voi) siano (essi)

MODI INDEFINITI MODO INFINITO

138

MODO PARTICIPIO

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

essere

essere stato

(ente)

stato

essendo

essendo stato


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

La coniugazione del verbo: AVERE MODI FINITI MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

Presente

Passato prossimo

Presente

io ho tu hai egli ha noi abbiamo voi avete essi hanno

io ho avuto tu hai avuto egli ha avuto noi abbiamo avuto voi avete avuto essi hanno avuto

Imperfetto

Trapassato prossimo

io avevo tu avevi egli aveva noi avevamo voi avevate essi avevano

io avevo avuto tu avevi avuto egli aveva avuto noi avevamo avuto voi avevate avuto essi avevano avuto

Passato remoto

(che) io abbia (che) tu abbia (che) egli abbia (che) noi abbiamo (che) voi abbiate (che) essi abbiano

io ebbi avuto tu avesti avuto egli ebbe avuto noi avemmo avuto voi aveste avuto essi ebbero avuto

Futuro semplice

(che) io avessi (che) tu avessi (che) egli avesse (che) noi avessimo (che) voi aveste (che) essi avessero

(che) io abbia avuto (che) tu abbia avuto (che) egli abbia avuto (che) noi abbiamo avuto (che) voi abbiate avuto (che) essi abbiano avuto Trapassato (che) io avessi avuto (che) tu avessi avuto (che) egli avesse avuto (che) noi avessimo avuto (che) voi aveste avuto (che) essi avessero avuto

MODO CONDIZIONALE Presente io avrei tu avresti egli avrebbe noi avremmo voi avreste essi avrebbero

Passato io avrei avuto tu avresti avuto egli avrebbe avuto noi avremmo avuto voi avreste avuto essi avrebbero avuto

MODO IMPERATIVO

Futuro anteriore

io avrò tu avrai egli avrà noi avremo voi avrete essi avranno

Passato

Imperfetto

Trapassato remoto

io ebbi tu avesti egli ebbe noi avemmo voi aveste essi ebbero

TEMPI COMPOSTI

Presente

io avrò avuto tu avrai avuto egli avrà avuto noi avremo avuto voi avrete avuto essi avranno avuto

abbi (tu) abbia (egli) abbiamo (noi) abbiate (voi) abbiano (essi)

MODI INDEFINITI MODO INFINITO

MODO PARTICIPIO

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

avere

avere avuto

avente

avuto

avendo

avendo avuto

139


MO RF OLO GIA

La prima coniugazione regolare: LODARE MODI FINITI MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

Presente

Passato prossimo

Presente

Passato

io lodo tu lodi egli loda noi lodiamo voi lodate essi lodano

io ho lodato tu hai lodato egli ha lodato noi abbiamo lodato voi avete lodato essi hanno lodato

Imperfetto

Trapassato prossimo

io lodavo tu lodavi egli lodava noi lodavamo voi lodavate essi lodavano

io avevo lodato tu avevi lodato egli aveva lodato noi avevamo lodato voi avevate lodato essi avevano lodato

Passato remoto

(che) io lodi (che) tu lodi (che) egli lodi (che) noi lodiamo (che) voi lodiate (che) essi lodino

io ebbi lodato tu avesti lodato egli ebbe lodato noi avemmo lodato voi aveste lodato essi ebbero lodato

Futuro semplice

(che) io lodassi (che) tu lodassi (che) egli lodasse (che) noi lodassimo (che) voi lodaste (che) essi lodassero

(che) io avessi lodato (che) tu avessi lodato (che) egli avesse lodato (che) noi avessimo lodato (che) voi aveste lodato (che) essi avessero lodato

MODO CONDIZIONALE Passato

Presente io loderei tu loderesti egli loderebbe noi loderemmo voi lodereste essi loderebbero

io avrei lodato tu avresti lodato egli avrebbe lodato noi avremmo lodato voi avreste lodato essi avrebbero lodato

MODO IMPERATIVO

Futuro anteriore

io loderò tu loderai egli loderà noi loderemo voi loderete essi loderanno

Trapassato

Imperfetto

Trapassato remoto

io lodai tu lodasti egli lodò noi lodammo voi lodaste essi lodarono

(che) io abbia lodato (che) tu abbia lodato (che) egli abbia lodato (che) noi abbiamo lodato (che) voi abbiate lodato (che) essi abbiano lodato

Presente

io avrò lodato tu avrai lodato egli avrà lodato noi avremo lodato voi avrete lodato essi avranno lodato

loda (tu) lodi (egli) lodiamo (noi) lodate (voi) lodino (essi)

MODI INDEFINITI MODO INFINITO

140

MODO PARTICIPIO

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

lodare

avere lodato

lodante

lodato

lodando

avendo lodato


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

La seconda coniugazione regolare: TEMERE MODI FINITI MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

Presente

Passato prossimo

Presente

io temo tu temi egli teme noi temiamo voi temete essi temono

io ho temuto tu hai temuto egli ha temuto noi abbiamo temuto voi avete temuto essi hanno temuto

Imperfetto

Trapassato prossimo

io temevo tu temevi egli temeva noi temevamo voi temevate essi temevano

io avevo temuto tu avevi temuto egli aveva temuto noi avevamo temuto voi avevate temuto essi avevano temuto

Passato remoto

io ebbi temuto tu avesti temuto egli ebbe temuto noi avemmo temuto voi aveste temuto essi ebbero temuto

Futuro semplice

Passato (che) io abbia temuto (che) tu abbia temuto (che) egli abbia temuto (che) noi abbiamo temuto (che) voi abbiate temuto (che) essi abbiano temuto Trapassato

Imperfetto (che) io temessi (che) tu temessi (che) egli temesse (che) noi temessimo (che) voi temeste (che) essi temessero

(che) io avessi temuto (che) tu avessi temuto (che) egli avesse temuto (che) noi avessimo temuto (che) voi aveste temuto (che) essi avessero temuto

MODO CONDIZIONALE

Trapassato remoto

io temetti tu temesti egli temette noi tememmo voi temeste essi temettero

io temerò tu temerai egli temerà noi temeremo voi temerete essi temeranno

(che) io tema (che) tu tema (che) egli tema (che) noi temiamo (che) voi temiate (che) essi temano

TEMPI COMPOSTI

Passato

Presente io temerei tu temeresti egli temerebbe noi temeremmo voi temereste essi temerebbero

io avrei temuto tu avresti temuto egli avrebbe temuto noi avremmo temuto voi avreste temuto essi avrebbero temuto

MODO IMPERATIVO

Futuro anteriore

Presente

io avrò temuto tu avrai temuto egli avrà temuto noi avremo temuto voi avrete temuto essi avranno temuto

temi (tu) tema (egli) temiamo (noi) temete (voi) temano (essi)

MODI INDEFINITI MODO INFINITO

MODO PARTICIPIO

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

temere

avere temuto

temente

temuto

temendo

avendo temuto

141


MO RF OLO GIA

La terza coniugazione regolare: SENTIRE MODI FINITI MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

Presente

Passato prossimo

Presente

io sento tu senti egli sente noi sentiamo voi sentite essi sentono

io ho sentito tu hai sentito egli ha sentito noi abbiamo sentito voi avete sentito essi hanno sentito

Imperfetto

Trapassato prossimo

io sentivo tu sentivi egli sentiva noi sentivamo voi sentivate essi sentivano

io avevo sentito tu avevi sentito egli aveva sentito noi avevamo sentito voi avevate sentito essi avevano sentito

Passato remoto

(che) io senta (che) tu senta (che) egli senta (che) noi sentiamo (che) voi sentiate (che) essi sentano

io ebbi sentito tu avesti sentito egli ebbe sentito noi avemmo sentito voi aveste sentito essi ebbero sentito

Futuro semplice

(che) io sentissi (che) tu sentissi (che) egli sentisse (che) noi sentissimo (che) voi sentiste (che) essi sentissero

(che) io abbia sentito (che) tu abbia sentito (che) egli abbia sentito (che) noi abbiamo sentito (che) voi abbiate sentito (che) essi abbiano sentito Trapassato (che) io avessi sentito (che) tu avessi sentito (che) egli avesse sentito (che) noi avessimo sentito (che) voi aveste sentito (che) essi avessero sentito

MODO CONDIZIONALE Passato

Presente io sentirei tu sentiresti egli sentirebbe noi sentiremmo voi sentireste essi sentirebbero

io avrei sentito tu avresti sentito egli avrebbe sentito noi avremmo sentito voi avreste sentito essi avrebbero sentito

MODO IMPERATIVO

Futuro anteriore

io sentirò tu sentirai egli sentirà noi sentiremo voi sentirete essi sentiranno

Passato

Imperfetto

Trapassato remoto

io sentii tu sentisti egli sentì noi sentimmo voi sentiste essi sentirono

TEMPI COMPOSTI

Presente

io avrò sentito tu avrai sentito egli avrà sentito noi avremo sentito voi avrete sentito essi avranno sentito

senti (tu) senta (egli) sentiamo (noi) sentite (voi) sentano (essi)

MODI INDEFINITI MODO INFINITO

142

MODO PARTICIPIO

MODO GERUNDIO

Presente

Passato

Presente

Passato

Presente

Passato

sentire

avere sentito

senziente

sentito

sentendo

avendo sentito


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

La coniugazione passiva del verbo: LODARE MODI FINITI MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

Presente

Passato prossimo

Presente

Passato

io sono lodato tu sei lodato egli è lodato noi siamo lodati voi siete lodati essi sono lodati

io sono stato lodato tu sei stato lodato egli è stato lodato noi siamo stati lodati voi siete stati lodati essi sono stati lodati

(che) io sia lodato (che) tu sia lodato (che) egli sia lodato (che) noi siamo lodati (che) voi siate lodati (che) essi siano lodati

(che) io sia stato lodato (che) tu sia stato lodato (che) egli sia stato lodato (che) noi siamo stati lodati (che) voi siate stati lodati (che) essi siano stati lodati

Imperfetto

Trapassato prossimo

Imperfetto

Trapassato

io ero stato lodato tu eri stato lodato egli era stato lodato noi eravamo stati lodati voi eravate stati lodati essi erano stati lodati

io ero lodato tu eri lodato egli era lodato noi eravamo lodati voi eravate lodati essi erano lodati

(che) io fossi lodato (che) tu fossi lodato (che) egli fosse lodato (che) noi fossimo lodati (che) voi foste lodati (che) essi fossero lodati

io fui stato lodato tu fosti stato lodato egli fu stato lodato noi fummo stati lodati voi foste stati lodati essi furono stati lodati

io fui lodato tu fosti lodato egli fu lodato noi fummo lodati voi foste lodati essi furono lodati

Presente

Passato

io sarei lodato tu saresti lodato egli sarebbe lodato noi saremmo lodati voi sareste lodati essi sarebbero lodati

io sarei stato lodato tu saresti stato lodato egli sarebbe stato lodato noi saremmo stati lodati voi sareste stati lodati essi sarebbero stati lodati

MODO IMPERATIVO

Futuro anteriore

Futuro semplice

io sarò stato lodato tu sarai stato lodato egli sarà stato lodato noi saremo stati lodati voi sarete stati lodati essi saranno stati lodati

io sarò lodato tu sarai lodato egli sarà lodato noi saremo lodati voi sarete lodati essi saranno lodati

(che) io fossi stato lodato (che) tu fossi stato lodato (che) egli fosse stato lodato (che) noi fossimo stati lodati (che) voi foste stati lodati (che) essi fossero stati lodati

MODO CONDIZIONALE

Trapassato remoto

Passato remoto

TEMPI COMPOSTI

Presente sii (tu) lodato sia (egli) lodato siamo (noi) lodati siate (voi) lodati siano (essi) lodati

MODI INDEFINITI MODO INFINITO

MODO PARTICIPIO

Presente

Passato

Passato

essere lodato

essere stato lodato

stato lodato

MODO GERUNDIO Presente

Passato

essendo lodato essendo stato lodato

143


MO RF OLO GIA

La coniugazione riflessiva del verbo: LAVARSI MODI FINITI MODO INDICATIVO

MODO CONGIUNTIVO

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

TEMPI SEMPLICI

Presente

Passato prossimo

Presente

io mi sono lavato tu ti sei lavato egli si è lavato noi ci siamo lavati voi vi siete lavati essi si sono lavati

io mi lavo tu ti lavi egli si lava noi ci laviamo voi vi lavate essi si lavano Imperfetto

Trapassato prossimo

io mi lavavo tu ti lavavi egli si lavava noi ci lavavamo voi vi lavavate essi si lavavano

io mi ero lavato tu ti eri lavato egli si era lavato noi ci eravamo lavati voi vi eravate lavati essi si erano lavati

Passato remoto

Futuro semplice

che io mi sia lavato che tu ti sia lavato che egli si sia lavato che noi ci siamo lavati che voi vi siate lavati che essi si siano lavati Trapassato

Imperfetto che io mi lavassi che tu ti lavassi che egli si lavasse che noi ci lavassimo che voi vi lavaste che essi si lavassero

che io mi fossi lavato che tu ti fossi lavato che egli si fosse lavato che noi ci fossimo lavati che voi vi foste lavati che essi si fossero lavati

MODO CONDIZIONALE Passato

Presente io mi laverei tu ti laveresti egli si laverebbe noi ci laveremmo voi vi lavereste essi si laverebbero

io mi sarei lavato tu ti saresti lavato egli si sarebbe lavato noi ci saremmo lavati voi vi sareste lavati essi si sarebbero lavati

MODO IMPERATIVO

Futuro anteriore

Presente

io mi sarò lavato tu ti sarai lavato egli si sarà lavato noi ci saremo lavati voi vi sarete lavati essi si saranno lavati

io mi laverò tu ti laverai egli si laverà noi ci laveremo voi vi laverete essi si laveranno

Passato

che io mi lavi che tu ti lavi che egli si lavi che noi ci laviamo che voi vi laviate che essi si lavino

Trapassato remoto io mi fui lavato tu ti fosti lavato egli si fu lavato noi ci fummo lavati voi vi foste lavati essi si furono lavati

io mi lavai tu ti lavasti egli si lavò noi ci lavammo voi vi lavaste essi si lavarono

TEMPI COMPOSTI

lavati tu (si lavi egli) (laviamoci noi) lavatevi voi (si lavino essi)

MODI INDEFINITI MODO INFINITO Presente lavarsi

144

Passato essersi lavato

MODO PARTICIPIO Presente lavantesi

Passato lavatosi

MODO GERUNDIO Presente lavandosi

Passato essendosi lavato


L E PART I VAR IABILI: IL V E RBO

I VERBI IRREGOLARI Ecco le principali forme di alcuni verbi irregolari molto comuni. Ricordati però che in caso di dubbio è sempre bene usare il dizionario, che riporta tutte le forme dei verbi irregolari. PRIMA CONIUGAZIONE ANDARE Presente INDICATIVO

io vado – tu vai – egli va – noi andiamo – voi andate – essi vanno

Passato remoto io andai – tu andasti – egli andò – noi andammo – voi andaste – essi andarono Futuro semplice io andrò – tu andrai – egli andrà – noi andremo – voi andrete – essi andranno

CONGIUNTIVO

Presente

(che) io vada – tu vada – egli vada – noi andiamo – voi andiate – essi vadano

CONDIZIONALE

Presente

io andrei – tu andresti – egli andrebbe – noi andremmo – voi andreste – essi andrebbero

IMPERATIVO

va’/vai (tu) – andate (voi)

DARE Presente INDICATIVO

io do – tu dai – egli dà – noi diamo – voi date – essi danno

Passato remoto io diedi – tu desti – egli diede – noi demmo – voi deste – essi diedero Futuro semplice io darò – tu darai – egli darà – noi daremo – voi darete – essi daranno

CONGIUNTIVO CONDIZIONALE

Presente

(che) io dia – tu dia – egli dia – noi diamo – voi diate – essi diano

Imperfetto

(che) io dessi – tu dessi – egli desse – noi dessimo – voi deste – essi dessero

Presente

io darei – tu daresti – egli darebbe – noi daremmo – voi dareste – essi darebbero

IMPERATIVO

da’/dai (tu) – date (voi)

STARE Presente INDICATIVO

io sto – tu stai – egli sta – noi stiamo – voi state – essi stanno

Passato remoto io stetti – tu stesti – egli stette – noi stemmo – voi steste – essi stettero Futuro semplice io starò – tu starai – egli starà – noi staremo – voi starete – essi staranno

CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO

Presente Imperfetto Presente

(che) io stia – tu stia – egli stia – noi stiamo – voi stiate – essi stiano (che) io stessi – tu stessi – egli stesse – noi stessimo – voi steste – essi stessero io starei – tu staresti – egli starebbe – noi staremmo – voi stareste – essi starebbero sta’/stai (tu) – state (voi)

145


MO RF OLO GIA SECONDA CONIUGAZIONE CADERE INDICATIVO

CONDIZIONALE

Passato remoto io caddi – tu cadesti – egli cadde – noi cademmo – voi cadeste – essi caddero Futuro semplice io cadrò – tu cadrai – egli cadrà – noi cadremo – voi cadrete – essi cadranno Presente

io cadrei – tu cadresti – egli cadrebbe – noi cadremmo – voi cadreste – essi cadrebbero

VOLERE Presente INDICATIVO

io voglio – tu vuoi – egli vuole – noi vogliamo – voi volete – essi vogliono

Passato remoto io volli – tu volesti – egli volle – noi volemmo – voi voleste – essi vollero Futuro semplice io vorrò – tu vorrai – egli vorrà – noi vorremo – voi vorrete – essi vorranno

CONGIUNTIVO

Presente

(che) io voglia – tu voglia – egli voglia – noi vogliamo – voi vogliate – essi vogliano

CONDIZIONALE

Presente

io vorrei – tu vorresti – egli vorrebbe – noi vorremmo – voi vorreste – essi vorrebbero

PARTICIPIO

Passato

voluto

DIRE Presente INDICATIVO

Imperfetto

io dico – tu dici – egli dice – noi diciamo – voi dite – essi dicono io dicevo – tu dicevi – egli diceva – noi dicevamo – voi dicevate – essi dicevano

Passato remoto io dissi – tu dicesti – egli disse – noi dicemmo – voi diceste – essi dissero

CONGIUNTIVO

Presente

(che) io dica – tu dica – egli dica – noi diciamo – voi diciate – essi dicano

Imperfetto

(che) io dicessi – tu dicessi – egli dicesse – noi dicessimo – voi diceste – essi dicessero

IMPERATIVO

di’ (tu) – dite (voi)

PARTICIPIO

Passato

detto

GERUNDIO

Presente

dicendo

TERZA CONIUGAZIONE SALIRE INDICATIVO

Presente

io salgo – tu sali – egli sale – noi saliamo – voi salite – essi salgono

CONGIUNTIVO

Presente

(che) io salga – tu salga – egli salga – noi saliamo – voi saliate – essi salgano

146


L E PART I IN VARIABILI: L E PRE POSIZION I

LE PREPOSIZIONI ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– ... sono un povero ilota che si è attardato, mancando ai suoi doveri di schiavo. Mi aspettano due ore di marcia, tanto distano la vigna e l’orto di cui mi devo occupare. Anche per te Alexis è arrivato il momento di salutare i tuoi amici. Devi portare al pascolo Zoe e le quattro pecore del nostro gregge e c’è ancora il fieno da sistemare – disse Nikolaos.

Le parole evidenziate nel testo sono preposizioni: quelle evidenziate in rosso sono preposizioni semplici, quelle in blu sono preposizioni articolate. Le preposizioni servono a legare tra loro le parole di una frase creando legami di senso. • Le preposizioni semplici sono: di • a • da • in • con • su • per • tra • fra Esse sono invariabili. Si trovano davanti a nomi, a pronomi e a verbi all’infinito: Ho viaggiato da Milano a Roma in treno. • Le preposizioni articolate sono formate da una preposizione semplice unita a un articolo determinativo: del • dello • della • dei • degli • delle • al • allo • alla • ai...

Ho viaggiato da Milano a Roma in treno.

Le preposizioni articolate, al contrario delle preposizioni semplici, sono variabili, perché si accordano in genere e numero con il nome a cui si riferiscono: Diego ha portato un mazzo di fiori alla zia e uno ai nonni. ATTENZIONE!

Non confondere le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle con gli articoli partitivi che si scrivono nello stesso modo. Ho comprato dei fiori profumati.

Il profumo dei fiori era intenso.

(alcuni, un po’, qualche) articolo partitivo

preposizione articolata

147


MO RF OLO GIA

Le preposizioni improprie e le locuzioni prepositive • Le preposizioni improprie sono avverbi, aggettivi, participi usati in funzione di preposizioni: Ci vediamo in piazza dopo le nove. (“dopo” è un avverbio usato in funzione di preposizione) / Ho fatto una passeggiata lungo il fiume. (“lungo” è un aggettivo usato con funzione di preposizione). • Le locuzioni prepositive sono formate da più parole, tra le quali è sempre presente una preposizione e che svolgono la funzione di preposizione: A causa della pioggia non sono uscito. Osserva:

PREPOSIZIONI IMPROPRIE

LOCUZIONI PREPOSITIVE

avverbi

oltre • sopra • sotto • dentro • dopo • presso fuori • intorno • dopo • prima...

aggettivi

lungo • secondo • salvo • lontano • vicino...

participi

durante • mediante • nonostante • rasente dato • eccetto • escluso...

sopra a, sotto a, dietro a, di fianco a, a forza di, lontano da, per mezzo di, a causa di, in compagnia di, in base a, al di fuori di, al di qua di, al di là di, di fronte a, in confronto a, a proposito di...

1 Indica con una X se nelle seguenti frasi ci sono preposizioni improprie (PI) o aggettivi (A). • I pioppi crescono lungo l’argine del fiume.

PI

A

• Lo zio ha intrapreso un lungo viaggio in Africa.

PI

A

• Un lontano parente ha telefonato al nonno.

PI

A

• Vi do un secondo consiglio.

PI

A

• Secondo me, questo è un buon risultato.

PI

A

• Stai lontano dalle pozzanghere.

PI

A

148


MI ESE RCIT O Le preposizioni

Le preposizioni improprie

1 Completa le frasi con le preposizioni

3 Sottolinea le preposizioni improprie.

semplici o articolate adatte, scrivendole sui puntini. Poi sottolinea quelle articolate.

Quel giorno io e Luisa giocammo fino a

Ci arrampicavamo veloci sui rami più bassi

........................

cima ........................ colle sorge una

dell’albero e di lì saltavamo sul prato. Fu Luisa

chiesetta antica. • Domenica scorsa mi recai ........................

........................

pescare

• Venerdì ........................ piazza ........................ ........................

montagna

valle.

• Beppe abita

........................

una casa ........................

primo piano ........................ un palazzo antico. • Il Po nasce ........................ Monviso e sfocia ........................

davanti all’imboccatura della tana dello scoiattolo.

mercato c’era tanta gente. ........................

Allora ci mettemmo a cercare ghiande sotto la quercia e lungo il sentiero e le mettemmo

medico.

• Il torrente scende

a vedere che dentro il tronco della quercia c’era un buco, usato come tana da uno scoiattolo.

i miei amici.

• Hai fatto bene ........................ andare subito ........................

sera sotto la grande quercia del giardino.

Adriatico.

Le locuzioni prepositive 4 Sottolinea le locuzioni prepositive. • Tutte le scuole della città sono chiuse a causa di una forte nevicata.

2 Sottolinea le preposizioni in rosso e gli articoli partitivi in blu. • La mamma comprò delle pesche e dei pomodori al mercato delle erbe.

• Vicino a quell’albero ho visto uno strano insetto. • Di fronte a casa mia è stata aperta da poco tempo una pizzeria napoletana.

• Ho messo dello zucchero nel caffè del nonno.

• Sono stata al cinema a vedere un film di

• Vorrei comprare dei fiori per l’anniversario dei

fantascienza insieme con le mie amiche.

miei genitori. • Dal laghetto del parco si alzarono delle anatre. • Una lama di luce filtrava sotto la porta dello studio del babbo. • Sul mare, intorno alle barche dei pescatori, volavano dei gabbiani.

• In mezzo a noi c’è uno che non dice sempre la verità. • Al di là del ponte si estende il parco dove mi ritrovo spesso con i miei amici. • Al centro della piazza del paese c’è una bellissima fontana.

149


MO RF OLO GIA

L’avverbio ricle

Le Frit

Pe

le di tel

La moto era lì. Rossa fiammante e pronta a ripartire nuovamente. Prima di accendere i motori e premere più forte sull’acceleratore i quattro amici si salutarono affettuosamente. Alexis era il più commosso di tutti, ma anche gli altri trattennero a stento le lacrime... Quel pastorello, la sua bontà, il coraggioso Nikolaos, il sapore dei fichi... tutto questo li aveva certamente conquistati e sarebbero rimasti volentieri per qualche giorno.

Le parole evidenziate in rosso nel testo sono avverbi. Gli avverbi sono invariabili. Arricchiscono, precisano o modificano il significato delle parole che accompagnano: verbi, nomi, aggettivi… Gli avverbi sono di diversi tipi: di modo (come?)

bene, male, piano, forte, volentieri, insieme, invano...

di luogo (dove?)

qui, qua, lì, là, quaggiù, quassù, sopra, sotto, fuori, dentro, dappertutto, giù, accanto, altrove, dinanzi...

di tempo (quando?)

oggi, adesso, ora, ieri, domani, allora, prima, dopo, sempre, mai, spesso, tardi, subito, presto...

di quantità (quanto?)

molto, troppo, poco, parecchio, tanto, assai, più, appena, abbastanza, quasi, almeno...

di affermazione

sì, certo, certamente, sicuramente, davvero, appunto, proprio, esattamente…

di negazione

no, non, neanche, né, giammai, neppure...

di dubbio

forse, magari, probabilmente, chissà, possibilmente...

interrogativi ed esclamativi

quando?, perché?, dove? come?... / come!, quanto!, ecco!, quando!...

1 Nelle seguenti frasi sottolinea gli avverbi. • Stamattina prima ho riordinato la stanza, poi mi sono preparata per uscire. • Michele è arrivato tardi a scuola ed è stato rimproverato parecchio dalla maestra. • Ho svolto il tema diversamente da te perché volevo approfondire bene la descrizione. • Carlotta si è allenata molto per la gara e ha vinto meritatamente.

150


L E PART I IN VAR IABILI: L'AV V E RBIO

I gradi dell’avverbio Gli avverbi di modo e alcuni avverbi di tempo e di luogo hanno, come gli aggettivi, i gradi per esprimere diversi gradi di intensità del loro significato: • positivo: parlerò forte • comparativo di maggioranza: parlerò più forte di lui • comparativo di minoranza: parlerò meno forte di lui • comparativo di uguaglianza: parlerò forte come lui • superlativo assoluto: parlerò fortissimo / parlerò molto forte • superlativo relativo: parlerò il più forte possibile Alcuni avverbi hanno forme particolari di comparativo di maggioranza e superlativo assoluto. Osserva: positivo bene male molto poco grandemente

comparativo di maggioranza meglio peggio più meno maggiormente

superlativo assoluto benissimo / ottimamente malissimo / pessimamente moltissimo pochissimo massimamente

ATTENZIONE!

Gli avverbi là, lì e sì vogliono l’accento per non confonderli con parole uguali ma che hanno una funzione diversa: • la può essere articolo (la mela) o pronome personale (Non la vedo.); • li è un pronome personale (Li ho incontrati ieri.); • si è una particella pronominale (Mara si pettina.). 1 Nelle seguenti frasi sottolinea l’avverbio e scrivine il grado. • Il ghepardo corre velocissimamente.

.........................................................

• Il rinoceronte corre meno velocemente della pantera.

.........................................................

• Il leone corre velocemente quanto il giaguaro.

.........................................................

• Luca ha lavorato il più accuratamente possibile.

.........................................................

• Sara salta facilmente gli ostacoli.

.........................................................

• Sulla neve ti muovi molto lentamente.

.........................................................

151


MO RF OLO GIA

Le locuzioni avverbiali ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Dovevano andar via sia perché di lì a poco gli spartiati sarebbero arrivati, sia perché la loro missione era un’altra. Salirono in fretta e furia sul sidecar, indossarono il casco e, senza mai smettere di volgere lo sguardo ad Alexis, dopo due potenti colpi di acceleratore sparirono alla volta dell’Atene di Pericle.

Nel testo sono evidenziate in rosso le locuzioni avverbiali. Esse sono gruppi di parole che svolgono la funzione di avverbio. Come gli avverbi, anche le locuzioni avverbiali sono di diverso tipo: di modo

in rovina, di solito, di corsa, a gambe levate, a più non posso, di fretta...

di luogo

in alto, all’orizzonte, nelle vicinanze, nei pressi, nei paraggi, là sopra…

di tempo

una volta, all’improvviso, un giorno, di tanto in tanto, poco fa…

di quantità

pressappoco, di meno, di più, a bizzeffe, fin troppo, né più né meno…

di affermazione

per l’appunto, senz’altro, di sicuro, senza dubbio, di certo…

di negazione

neanche per sogno, per niente, per nulla, niente affatto…

di dubbio

quasi quasi, se mai, forse forse...

1 Completa le frasi con le seguenti locuzioni avverbiali di tempo: tempo fa • per sempre • di giorno in giorno • in un batter d’occhio • sul tardi • poco fa • Grazie alle nuove cure, la zia migliora …………………………………………....... • …………………………………………....... si usava la cenere per fare il bucato. • …………………………………………....... il gatto divorò il pezzo di carne. • Cercavi Luigi? È uscito dall’ufficio

………………………………………….......

• Verrò da te …………………………………………....... perché prima devo terminare un lavoro. • Quando due persone si sposano promettono di amarsi

152

………………………………………….......


MI ESE RCIT O L’avverbio 1 Osserva gli avverbi sottolineati. Poi indica

I gradi dell’avverbio 3 Indica con una X il grado a cui sono

di quale tipo sono: di luogo (L), di modo (M), di tempo (T) e di quantità (Q). Segui l’esempio.

espressi gli avverbi nelle seguenti frasi: positivo (P), comparativo (C), superlativo assoluto o relativo (S).

L • È qui (................... ) che devo venire?

• Luca arriverà il più presto

• Milù mangia avidamente. (...................) • Non è suonata la sveglia e mi sono alzata tardi. (...................) • Ne vuoi ancora? (...................) • Ho mangiato troppo: non riesco ad alzarmi. (...................) • L’ho messo proprio lì, possibile che non lo vedi? (...................) • Vengo subito! (...................)

possibile.

P

C

S

P

C

S

P

C

S

P

C

S

P

C

S

• Cercherò di tornare presto a casa. • In quel ristorante ho cenato ottimamente. • Diego si ammala meno frequentemente di Luca. • Finirò il disegno il più rapidamente possibile.

• Sono andata sulla torre di Pisa, da lassù si vede l’intera città. (...................)

2 Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli avverbi di affermazione, in blu quelli di negazione e in verde quelli di dubbio. • Il dizionario che mi hai prestato è davvero completo. • Non è questo il negozio di cui ti parlavo! • Probabilmente Paolo è ammalato.

Le locuzioni avverbiali 4 Trasforma le locuzioni avverbiali in avverbi. Segui l’esempio.

• Tu non mi ascolti neppure.

indubbiamente • senza dubbio = ............................................................

• Eventualmente telefoneremo domani.

• all’improvviso = ............................................................

• Certamente Luca conosce la strada.

• di frequente = ...............................................................

• No, non accetto le tue scuse!

• di solito = .........................................................................

• Forse riuscirò a prendere il treno delle sei.

• in effetti = .......................................................................

153


MO RF OLO GIA

L E PART I IN VARIABILI: L E CONGIUN ZION I

Le congiunzioni ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Poiché Adriano non era stato capace di mettere in moto il sidecar, con molta fatica e sempre accompagnati dalle urla della gente, i tre ragazzi spinsero la moto lontano da quella che sembrava una pista da corsa o qualcosa di simile... Poco dopo, mentre puntava il dito sulla pista dalla quale erano stati cacciati, Adriano esclamò: – Io direi di trattenerci qualche ora perché non capita tutti i giorni di poter assistere alle Olimpiadi!

L e parole evidenziate in azzurro nel testo sono congiunzioni. Le congiunzioni sono parole invariabili che servono a unire tra loro, in modo logico, due parole della stessa frase o due frasi. In base alla loro funzione, le congiunzioni si dividono in due grandi gruppi: • le congiunzioni coordinanti; • le congiunzioni subordinanti. • Le congiunzioni coordinanti si usano per unire due parole della stessa frase (Lorenzo e Camilla sono i protagonisti di un viaggio nel tempo) oppure due frasi dello stesso valore, cioè che non dipendono l’una dall’altra (Il sidecar non andò in moto, quindi i ragazzi lo spinsero a fatica). • Le congiunzioni subordinanti si usano per unire due frasi che non stanno sullo stesso piano, cioè che dipendono una dall’altra (I ragazzi si fermarono qualche ora perché volevano assistere alle Olimpiadi). 1 Sottolinea in rosso le congiunzioni coordinanti e in blu quelle subordinanti presenti nelle seguenti frasi. • Non ho studiato molto, ma la verifica è andata bene. • Elisa ha imparato bene l’italiano, benché viva da poco nel nostro Paese. • Non uscire se hai il raffreddore! • Ora vorrei riposare e leggere un po’. • Benché le abbia sempre innaffiate, le piante si sono seccate. • Non ho voglia né di bere né di mangiare.

154


L E PART I VAR IABILI: L E C ONGIUN ZION I

Le congiunzioni coordinanti Ecco le congiunzioni coordinanti più usate: • e, anche, pure, inoltre...: Anche noi oggi andiamo in spiaggia. • né, neanche, neppure, nemmeno…: Neanche a noi è piaciuto il film. • o, oppure, ovvero, altrimenti...: Preferisci gli spaghetti o la pizza? • ma, però, anzi, tuttavia, invece, piuttosto, eppure...: Sono stanca ma esco. • dunque, quindi, perciò, allora...: Ero in ritardo, perciò ho preso il taxi. • cioè, infatti, ossia, ad esempio...: Fa molto freddo, infatti ha nevicato. • e… e, né… né, sia… sia, o… o...: Non bevo né tè né caffè.

Le congiunzioni subordinanti Ecco le congiunzioni subordinanti più frequenti: • perché, affinché...: L’ho chiamato affinché mi aiutasse. • poiché, siccome, dato che...: Siccome hai la febbre, chiamerò il dottore. • così... che, tanto... che...: È così veloce che ha vinto la gara! • finché, appena, mentre, quando...: Quando esci, spegni la luce. • che...: Credo che farò uno spuntino. • sebbene, nonostante, benché...: Benché sia autunno, fa ancora caldo. • se, purché, qualora...: Se vuoi venire con noi devi sbrigarti! • come, quasi, come se...: Devi comportarti come se non lo sapessi. • così... come, tanto... quanto...: Il film non è così bello come pensavo. • eccetto che, tranne che...: Non ha fatto nulla tranne che dormire. • per quanto, in quanto a...: Per quanto corra, sono ancora in ritardo. • senza, senza che...: È scappato via senza mangiare. ATTENZIONE!

Che può avere molti significati: • Credo che Fuffi voglia le crocchette.

congiunzione

• Questo è il vestito che avrei voluto.

pronome relativo (il quale)

• Che hai detto?

pronome interrogativo (che cosa)

• Che pastello devo prendere? • Che faticaccia!

aggettivo interrogativo (quale)

aggettivo esclamativo (quale)

155


MI ESE RCIT O Le congiunzioni

3 Nelle seguenti frasi sottolinea le congiunzioni.

1 Completa con la congiunzione adatta. • È così nervoso ………..…….......……………… non sta fermo un attimo. • Non vi sgrido, ………..…….......……………… ve lo meritereste. • Stavo rientrando

mi ha chiamato al cellulare. • La mamma ha detto ………..…….......……………… rientrerà con un’ora di ritardo. • La nonna legge ………..…….......……………… il nonno fa il pisolino in poltrona. • Devi impegnarti di più ………..…….......……………… vuoi ottenere risultati migliori.

2 C ompleta la frase facendo attenzione alla congiunzione. • Non ci fermammo, benché .………...………..……… ………………..…………………………….…..………...……………….. .………...……...…..............…………

………………..…………………………….…..…...……………………..

• Paolo non ha fame perché .……...….…..…………… ………………..…………………………….…..……………………..…..

• Potrebbe uscire se .………...…….....................…………… ………………..…………………………….…..……………..…………..

• Marta ascoltava la musica mentre .…….....…….. ………………..…………………………….…..……………………..…..

• Raffaele si svegliò tardi, perciò .…..…...………….. ………………..…………………………….…..……………………..…..

• A Natale partiremo nonostante .………………… ………………..…………………………….…..……………………..…..

156

preparato per la verifica. • Credi che la zia mi potrà accompagnare al laboratorio di ceramica? • Porta con te l’ombrello perché potrebbe

………..…….......………………

• Laura ha sonno, ma

• Ho studiato con impegno e mi sento

piovere. • Alice si emoziona quando viene interrogata. • La lavastoviglie è rotta, perciò bisogna chiamare il tecnico. • A merenda Sara mangia un frutto oppure uno yogurt. • Era in anticipo, perciò è passata a salutare gli altri.

Le congiunzioni coordinanti 4 Completa le seguenti frasi inserendo la congiunzione coordinante opportuna. • La lavatrice ha già dieci anni, …..………………… funziona ancora molto bene. • L’altro giorno Grazia ha detto una grossa bugia, …..……………………… io l’ho perdonata. • Avviserò Mario …..……………………… Davide dello sciopero degli autobus. • Piove a dirotto, …..……………………… oggi non esco. • Quando sono arrivato era troppo tardi, …..………………………

se ne erano andati tutti.

• Davide ha un fisico robusto, …..………………………

estremamente agile.


5 Collega ogni coppia di frasi con una congiunzione coordinante opportuna, eliminando le ripetizioni e riscrivendo la frase. Segui l’esempio. • Il mio gatto non vuole mangiare. Non vuole bere. Il mio gatto non vuole né mangiare né bere. .………...….…................................................................................ • C’era molta nebbia allo stadio. La partita di calcio è stata sospesa. .………...….…................................................................................ .………...….…................................................................................

• Abbiamo trascorso ore per negozi. Non abbiamo trovato il vestito adatto. .………...….…................................................................................ .………...….…................................................................................

• Massimo non ha scritto da Parigi. Non ha telefonato. .………...….…................................................................................

7 Completa le frasi sottolineando la congiunzione subordinante adatta tra le due proposte. • Vorrei parlarti da solo piuttosto che / se hai un po’ di tempo. • Si deve insegnare ai bambini a stare attenti finché / mentre attraversano la strada. • Abbiamo riordinato la nostra stanza perché / sebbene non ne avessimo voglia. • Oggi partirò per il mare, a meno che / benché non ci sia lo sciopero dei treni. • È meglio uscire adesso purché / finché c’è ancora luce. • Voglio raccogliere i panni stesi poiché / prima che si metta a piovere.

.………...….…................................................................................

Le congiunzioni subordinanti 6 Cancella con una X la congiunzione subordinante sbagliata. • Angela nuota bene, qualora / nonostante frequenti il corso di nuoto da poco. • Porterò Fufi dal veterinario, sebbene / purché sia molto stanca. • Occorre prestare molta attenzione finché / mentre si attraversa la strada. • La strada resterà bloccata poiché / finché non arriverà lo spazzaneve. • Non dirò nulla ai tuoi genitori purché / affinché tu non lo faccia più. • Ti accompagnerei volentieri al corso di danza sebbene / se mi fosse possibile.

8 Indica con una X se che è usato come congiunzione (C) o come pronome relativo (PR). • Speriamo che domani non piova. C

PR

• Ho mangiato la torta che era avanzata ieri.

C

PR

• Vorrei tanto che tu venissi al cinema con me!

C

PR

• Hai notato il cane che ti seguiva? C • Sbrigati, prima che il papà parta! C

PR PR

• Il foglio che cerchi è sul mio banco.

C

PR

• Tutti dicono che sbaglio a comportarmi così.

C

PR

157


MO RF OLO GIA

LE ESCLAMAZIONI ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Meraviglioso! Oh, fare l’inviata speciale delle Olimpiadi è il sogno di ogni giornalista! – esultò Camilla tirando fuori dallo zainetto penna e block notes. – Wow! Che fortuna!

Le parole evidenziate in rosso nel testo sono esclamazioni; quella evidenziata in azzurro è una esclamazione impropria; quella in verde è una locuzione esclamativa. Tutte sono spesso seguite dal punto esclamativo. Le esclamazioni sono parti invariabili del discorso ed esprimono sentimenti, emozioni, sensazioni, stati d’animo: paura, gioia, stupore, sorpresa, rabbia, noia… Le locuzioni esclamative sono formate da due o più parole. Osserva: Esclamazioni proprie (semplici suoni)

Ehilà!, Ohi!, Ah!, Eh!, Oh!, Ahi!, Ahimè!, Uh!, Bah!, Puah!, Uffa!, Ehi!, Ohimè!

Esclamazioni improprie (aggettivi, forme verbali, avverbi, parole per salutare…)

Coraggio!, Complimenti!, Bravo!, Ottimo, Bene!, Meraviglioso!, Via!, Ecco!, Forza!, Accipicchia!, Basta!, Accidenti!, Evviva!, Salve!, Ciao!...

Locuzioni esclamative (due o più parole)

Santo cielo!, Che fortuna!, Povero me!, Al ladro!, Mamma mia!, Poveri noi!...

Le onomatopee Le onomatopee sono simili alle esclamazioni e hanno la funzione di suscitare una sensazione immediata e di attirare l’attenzione. Esse “riproducono”: • il verso di animali: chicchirichì, bee, cip cip, cra cra, miao... • i versi umani: etcì, etciù... • rumori e suoni: din don, tic tac, drin, bam, bang, toc toc, patatrac, zac... Nel mondo dei fumetti le onomatopee sono numerose e originali: gulp, gasp, scrass, slam, urgh, roaarrr, gnam, sgh, grumble, splassh… Nella lingua italiane esistono anche parole onomatopeiche: sono nomi, aggettivi e verbi che riproducono i suoni onomatopeici da cui derivano: miagolio (miao), ticchettio (tic tac), frusciante (fru fru), tintinnare (tin tin), gracchiare (cra cra)...

158


MI ESE RCIT O Le esclamazioni 1 Sottolinea le esclamazioni presenti nelle seguenti frasi. • • • • • • • • • •

Oh, come sono stanca stasera! Perbacco, che bell’auto hai comprato! Santo cielo, quanta pazienza mi serve con te! Forza amici, ce la faremo a vincere! Ohimè, questo compito è troppo difficile! Al ladro! Quell’uomo mi ha rubato la borsa! Ma bravo! Come hai fatto a rovesciare lo zucchero? Ah, quanto mi sei mancato! Che disdetta! Ho perso l’autobus per pochi minuti! Peccato, il ristorante in cui volevo andare è chiuso per turno.

3 Sottolinea le esclamazioni presenti nelle frasi seguenti e indica se sono proprie (P), improprie (I) o locuzioni esclamative (LE). • I tifosi incitavano i loro giocatori gridando “Bravi! Evviva!” (............) • Mah! La tua proposta mi lascia molto perplesso. (............) • Bell’affare! Hai pagato una fortuna questo orologio, che è falso. (............) • Caspita! Ma hai vinto alla lotteria? (............) • Uffa! Non ne possiamo più delle vostre lamentele! (............) • Povera me! Ho dimenticato le chiavi di casa in ufficio. (............) • Che meraviglia! Vorrei restare qui per sempre a godermi il sole di quest’isola. (............)

2 Scrivi di che tipo è l’esclamazione sottolineata in ogni frase. Segui l’esempio. • Ahimè! Ho fatto proprio un bel pasticcio. (............................................. ) propria • Coraggio! Ti rifarai nella prossima gara. (......................................................................................................) • Mamma mia! Che cosa sta succedendo là fuori? (.....................................................................................) • Dai! Pedala più forte! (......................................................................................................) • Ecco! Lo sapevo che avresti rovinato tutto! (......................................................................................................) • Per carità! Smettete di litigare e di urlare! (......................................................................................................) • Bah, fate come volete, io non dico più nulla.

Le onomatopee 4 C ollega le onomatopee che imitano rumori e suoni con il termine corrispondente. etcì! brr! sniff! toh! boom! ddriinnn

annusare sorpresa esplosione starnutire trillo del telefono brivido

(......................................................................................................)

159


GIOCA

LA CON

LOGICA

1 Metti in relazione gli elementi delle tre colonne per ottenere frasi di senso compiuto. Segui l’esempio. La nonna parla spesso con arrivare presto Il dizionario di inglese è per pallavolo A Lia piace giocare di quel tavolo Vorrei un gelato da un’ora Stasera Luca tornerà a Venezia L’aereo arriverà su chiedermi un favore Speriamo fra dialetto Mi ha telefonato in la panna

2 Con quale locuzione prepositiva si può completare logicamente ogni frase? Scegli fra le seguenti: a favore dei • allo scopo di • quasi quasi • a forza di • in base a • ........................................................ telefono a Carla e le chiedo di andare insieme al cinema. • ........................................................ insistere è riuscito a ottenere ciò che voleva. • Si raccolgono fondi

........................................................

terremotati.

• ........................................................ quanto mi ha detto, Gino ha sbagliato la verifica. • ........................................................ vincere la gara, si è allenato ogni giorno.

3

Leggi la seguente frase: Il ghepardo corre velocissimamente; il leone corre veloce quanto il giaguaro; il rinoceronte corre meno velocemente della pantera. Indica con una X la serie esatta del grado con cui è espresso ogni avverbio della frase. s uperlativo assoluto, comparativo di maggioranza, positivo c omparativo di uguaglianza, positivo, comparativo di minoranza s uperlativo assoluto, comparativo di uguaglianza, comparativo di minoranza

160

4 Cancella l’intruso in ogni serie. bene • male • volentieri • sopra, piano • forte • insieme • adagio adesso • sempre • domani • dopo • troppo • mai • prima • ieri neppure • affatto • no • non • neanche • forse • nemmeno • né


GIOCA 5

LA CON

LOGICA

elle seguenti frasi con quale avverbio più efficace si può sostituire l’avverbio “bene”? N Scegli fra i seguenti: perfettamente • gentilmente • esattamente • ordinatamente • chiaramente • Mi raccomando, procedete bene • Brava, hai risposto bene

.................................................

.................................................

in fila indiana.

a tutte le domande.

• Carlo si è sempre comportato bene ................................................. con tutti. • Questo dipinto esprime bene

.................................................

• Con questi occhiali non vedo più bene

tutta l’angoscia dell’artista.

.................................................

6 Questi modi di dire contengono avverbi di tempo o di luogo. Sottolinea gli avverbi. Poi metti in relazione ogni modo di dire con il suo significato. Qui casca l’asino.

Gli eventi buoni e cattivi si alternano.

Meglio tardi che mai.

Escludere qualcuno.

Tagliare fuori qualcuno.

Qui è la difficoltà.

Oggi a me, domani a te.

Finalmente si è realizzato qualcosa.

7 Metti in relazione logica con una freccia la prima frase con la seconda scegliendo la congiunzione adatta. infatti La luna era alta nel cielo Alice ascolta attentamente

poiché

era già giorno. la lezione è interessante.

anche se

perché Sei convinto di avere ragione Luca riposa sul divano

hai torto. perciò

è molto stanco.

però

161


La MAPPA delle PARTI INVARIABILI proprie • semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra • a rticolate (fusione tra preposizioni semplici e articoli): del, degli, dalla, dal...

PREPOSIZIONI creano un legame tra due parole o tra due frasi

improprie (avverbi, aggettivi, forme verbali usati in funzione di preposizione) • avverbi: dentro, sotto, presso, dopo... • forme verbali: durante, mediante, escluso... • a ggettivi: lungo, lontano, vicino, salvo...

locuzioni prepositive (formate da più parole con la presenza almeno di una preposizione): lontano da, per mezzo di, al di fuori di...

AVVERBI precisano e completano il significato di verbi, nomi, aggettivi

I gradi dell’avverbio

162

• • • • • • • •

m odo: bene, male volentieri, veloce, dolcemente... tempo: oggi, ieri, domani, ora, prima, dopo... luogo: là, qui, dietro, sopra, fuori, laggiù, vicino... quantità: poco, molto, troppo, tanto, più, meno... affermazione: sì, certo, davvero, sicuramente... negazione: no, non, né, giammai, mai, neppure... d ubbio: forse, probabilmente, eventualmente... i nterrogativo o esclamativo: come, dove, quanto...

• positivo: forte, male, poco... • c omparativo: di maggioranza (più forte di), minoranza (meno forte di), uguaglianza • s uperlativo: assoluto (fortissimo), relativo (il più forte)


CONGIUNZIONI collegano due parole o due frasi

coordinanti: • collegano parole della stessa frase • collegano frasi dello stesso valore: e, o, anche, inoltre, né, neanche, ovvero altrimenti, ma tuttavia, però eppure, anzi, dunque, allora, cioè, infatti, ossia, né... né, o... o...

subordinanti • collegano frasi che dipendono una dall’altra: perché, affinché, poiché, siccome, finché, così... che, appena che, sebbene, se, benché, quando, mentre, quasi, purché, come, tanto... quanto...

proprie (sono semplici suoni): Ohi!, Ah!, Eh!, Oh, Ahi!, Ehilà! Uffa!... ESCLAMAZIONI esprimono in modo immediato sensazioni, reazioni, emozioni

improprie (nomi, aggetti, verbi usati come esclamazioni): Coraggio!, Ottimo!, Complimenti!, Peccato!, Basta!, Salve!, Ciao! Accipicchia!... locuzioni esclamative (due o più parole usate come esclamazioni): Povero me!, Mamma mia!, Che fortuna!, Al ladro!...

Le onomatopee (espressioni che imitano rumori, suoni, versi): splash!, drin!, etciù!, bee, chicchirichì, miao, roaarrr!, gulp… 163


LSI IN VA ' L V E RSO

l a Via T! T ES 1

Nella frase Alessandro indossa la maglietta della squadra della Roma, le parole sottolineate sono: prima una preposizione articolata poi un articolo partitivo. due articoli partitivi. prima un articolo partitivo poi una preposizione articolata. due preposizioni articolate.

2

Indica con una X la frase in cui la parola lungo ha la funzione di aggettivo qualificativo. Abbiamo fatto un lungo cammino. Elisa passeggia lungo il fiume. Ti abbiamo cercato in lungo e in largo. Lungo il corridoio metteremo dei divani.

3

Quanti avverbi sono presenti nella seguente frase? Stamattina Francesco stava facendo la colazione velocemente perché erano passate le otto quando maldestramente si è rovesciato il caffè sulla camicia appena indossata. 3

4

4

5 6

In quale gruppo di avverbi c’è un intruso? Fai attenzione al loro significato. piano, male, felicemente, chiaramente fuori, lassù, là, accanto abbastanza, poco, prima, troppo sempre, spesso, tardi, presto

5

Indica con una X la frase in cui la parola che è una congiunzione. Ho letto il libro che mi hai prestato. Che cerchi in questa stanza? Tutti dicono che sarà un’estate caldissima. Dimmi che regalo desideri per il tuo compleanno.

164


6

Via al T ES T!

C on quale esclamazione completeresti la seguente frase? ................, questo disegno non mi sembra opera tua! ehi

7

8

ahimè

puah

mah

Indica con una X il gruppo delle congiunzioni. triste, allegro, pulito, disordinato

male, presto, oggi, felicemente

della, sulla, nel, dallo

ma, oppure, cioè, neanche

Quale congiunzione devi inserire per completare la seguente frase? Di alcuni miei amici non mi dà fastidio la vivacità ................. la loro superficialità. perché

9

10

affinché

bensì

anche

Indica con una X la frase in cui la preposizione è stata usata in modo errato. Stefania è attenta a non ingrassare.

Dario è in ritardo come al solito.

Chiama a Luisa per fissare l’appuntamento.

Riguardo a questa faccenda ti dirò il mio parere.

Nella frase Camminava piano appoggiandosi pesantemente sul suo bastone perché la gamba gli doleva troppo sono presenti: due avverbi, una preposizione articolata, una congiunzione tre avverbi, una preposizione articolata, una congiunzione tre avverbi, una preposizione articolata, due congiunzioni due avverbi, due preposizioni articolate, una congiunzione

11

Qual è il significato della locuzione avverbiale di primo acchito presente nella seguente frase? A vederlo vestito così, di primo acchito sembrava un artista di strada. All’incirca.

Come prima impressione.

In malo modo.

Di nascosto.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

165


SIN T ASSI

La frase Tutte le persone, quando parlano o scrivono, compongono frasi. Ma che cos’è esattamente una frase? Per capirlo, analizziamo i seguenti insiemi di parole. 1. I ragazzi pane d’orzo e fichi.

2. I ragazzi mangia fichi e pane d’orzo.

3. Fichi e pane d’orzo mangiano i ragazzi.

4. I ragazzi mangiano fichi e pane d’orzo.

1. I ragazzi pane d’orzo e fichi: in questa frase manca l’azione, cioè il verbo che indica che cosa fa il soggetto (i ragazzi). 2. I ragazzi mangia fichi e pane d’orzo: in questa frase il verbo, espresso alla 3a persona singolare, non concorda con il soggetto, plurale. 3. Fichi e pane d’orzo mangiano i ragazzi: questa frase segue le regole della lingua italiana, ma non ha alcun senso logico. 4. I ragazzi mangiano fichi e pane d’orzo: quest’ultima frase è corretta. Infatti è un insieme di parole che sono disposte in un certo ordine, che concordano fra loro e che hanno senso compiuto. La frase pertanto è l’unità fondamentale della comunicazione linguistica. • È una sequenza di parole dotata di senso compiuto. • È costruita attorno a un verbo che dà un’informazione precisa. • È organizzata secondo le regole della nostra lingua. • È compresa tra due pause marcate dalla voce (lingua orale) o con la lettera iniziale maiuscola e con segno finale forte di punteggiatura (lingua scritta). 1 Rifletti sulle seguenti sequenze di parole e indica con una X quelle che costituiscono una frase.

CON

La mamma innaffia le piante delle rose.

Domani in aereo per Cagliari.

Luca di scuola va Maria a ballo con.

La grandine ha distrutto il raccolto.

I gatti della zia miagola in continuazione.

I miei amici sono molto divertente.

LOGICA

Trasforma le seguenti sequenze di parole in frasi semplici.

• ogni con Lucia giorno i litigi mi suoi racconta il fratello. ...........................................................................................................................................................................................................

• finito gli di inglese avete esercizi? ...........................................................................................................................................................................................................

• da Anna tutti per gentilezza la sua ammirata è. ...........................................................................................................................................................................................................

166


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

Frase semplice e frase complessa Si distinguono due tipi di frasi: le frasi semplici e le frasi complesse. Osserva.

Fate attenzione!

Marco legge un libro.

In inverno, la neve ricopre la cima delle alte montagne.

Queste sono frasi semplici perché la sequenza delle parole che le compongono si organizza intorno a un solo verbo espresso al modo finito.

Luca gioca con gli amici e si diverte molto.

Laura stava per uscire, quando si accorse di aver dimenticato l’astuccio.

Queste sono frasi complesse, nate dall’unione di diverse frasi semplici collegate insieme con delle congiunzioni. Ogni frase complessa è formata da tante frasi semplici quanti sono i verbi che contiene. 1 Collega ogni espressione della prima colonna con quella appropria della seconda colonna per formare una frase semplice di senso compiuto. • La camicetta di Camilla

procedono una dietro l’altra.

• Il ferro da stiro

hanno colori vivaci.

• Molte specie di pesci

è fornita di bottiglie di ottimo vino.

• Le formiche

si è macchiata con il gelato.

• La cantina del nonno

hanno carattere diverso.

• Mio zio Carlo

si è rotto di nuovo.

• Quei due fratelli

andrà a vivere a Londra.

167


SIN T ASSI

La frase minima ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Da sempre il filosofo si interroga sui grandi temi dell’esistenza, come la vita, la morte, la bellezza, il bene, il male...

La frase che hai letto è una frase semplice: ha un solo verbo e trasmette un’informazione precisa. Però possiamo ridurla, senza privarla del suo significato compiuto. Osserva: Da sempre il filosofo si interroga sui grandi temi dell’esistenza, come la vita, la morte, la bellezza, il bene, il male... Rimarrà la frase: Il filosofo si interroga. Questa è chiamata frase minima, perché è costituita dal minor numero di informazioni necessarie a rendere comprensibile il messaggio.

Il soggetto e il predicato Il soggetto è l’argomento di cui si parla. Può essere sottinteso e può precedere o seguire il predicato: Il sole splende. / Brillano le stelle. Qualunque parola può avere la funzione di soggetto: • un nome: Il bicchiere è pieno. • un avverbio: Domani segue oggi. • un verbo: Nuotare fa bene. • una congiunzione: “Ma” è una congiunzione. • un aggettivo: Buono è il giudizio che meriti. • un pronome: Tu corri veloce. Il predicato dice del soggetto: • che cosa fa, che cosa subisce (predicato verbale): Il cane abbaia / Luca è stato punito. • chi è, com’è, che cosa prova (predicato nominale): Il cielo è nuvoloso / Sara è timida. Il predicato verbale è formato da un verbo che comunica da solo un significato compiuto. Il predicato nominale è formato dal verbo essere seguito da un nome o da un aggettivo. Brina (chi è) è il cagnolino di Emma. / Brina (com’è) è vivace. Per formare il predicato nominale si usano anche i verbi restare, sembrare, parere, apparire: Luca restò (fu) sorpreso perché Isa sembrava (era) annoiata. Il verbo essere è invece predicato verbale quando significa trovarsi, esistere, vivere, appartenere, provenire: Il Colosseo è (si trova) a Roma. / Ahmed è (proviene da) di Casablanca. RICORDA

Con i verbi impersonali (piovere, tuonare, si dice...) il soggetto non c’è.

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MI ESE RCIT O La frase minima 1 Indica con una X le frasi minime, cioè costituite dal minor numero di informazioni necessarie a rendere comprensibile il messaggio. Stanotte i ladri hanno svaligiato la banca. La piazza era affollata. Io sono partito presto. Monica piangeva. Loro sono stati multati. Elena si lamenta sempre. Il cobra è velenoso. Voi avete fame?

3 I ndividua il soggetto sottinteso e scrivilo sui puntini. • Durante la festa ballarono e cantarono per parecchie ore. (..................................................................) • Compra la copertina del quaderno di italiano! (.........................................................................) • Domani pranzeremo insieme al ristorante. (.........................................................................) • Sono uscito da casa alle sette e trenta. (.........................................................................) • Non avete capito bene le regole del gioco. (.........................................................................) • Camminava lentamente lungo la spiaggia. (.........................................................................)

Il cane dei vicini ha abbaiato tutto il giorno. Giovanni e Matteo sono stati promossi. Il pavimento è rovinato.

4 Sui puntini scrivi il soggetto di ogni frase. Se il soggetto è sottinteso, scrivi S. • Il cielo è nuvoloso.

Il soggetto e il predicato 2 Cerca con attenzione i soggetti e sottolineali. • Degli amici di mio fratello hanno già il motorino. • “Lo” si apostrofa davanti alle vocali. • I “se” e i “forse” non risolvono i problemi. • Il “no” energico del babbo bloccò ogni iniziativa e nessuno fece più alcuna proposta. • Tutti sembrano stupiti per i meravigliosi fuochi d’artificio della sagra del paese. • Lavorare nei campi stanca molto. • Quest’inverno è caduta molta neve.

(............................................................) • Domani verrai a trovarmi. (............................................................) • Altri la pensano come me. (............................................................) • A scuola Leo chiacchiera molto. (............................................................) • Avete studiato per la verifica. (............................................................) • Riposare sul divano è piacevole. (............................................................) • Fai il furbo! (............................................................) • In biblioteca ci sono molti libri. (............................................................)

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MI ESE RCIT O 5 Nelle seguenti frasi sottolinea i soggetti. Attenzione ai soggetti accompagnati dall’articolo partitivo! • Nel frigorifero c’è del succo di pesca. • Acqua, proteine, zuccheri e grassi sono componenti del latte. • Dei muschi e dei licheni costituiscono l’unica vegetazione delle alte montagne. • Alle gare hanno partecipato dei bravi atleti. • Al parco dentro una grande gabbia ci sono delle cocorite colorate.

7 N elle seguenti frasi individua il predicato e sottolinealo in rosso se si tratta di un predicato verbale e in blu se si tratta di un predicato nominale. • Davide, il fratello di Silvia, è malato. • In questa piccola città il traffico aumenta di giorno in giorno. • Stamattina presto Ivana è partita con sua figlia Valentina. • Il cane abbaiava rabbiosamente. • Nel cassetto della mia scrivania non trovo più il libro di chimica. • Le melanzane del nostro orto quest’anno sono enormi. • I due ragazzi, senza amici, erano annoiati. • Il capitano della nave è sul ponte di comando.

8 Il verbo essere può avere un significato proprio e svolgere la funzione di predicato verbale. Indica nelle seguenti frasi se è il predicato verbale (PV ) o nominale (PN). • Questa borsa è della nonna. (.................)

6 Completa le seguenti frasi con un predicato opportuno. • I turisti stranieri …………........................………. le città d’arte italiane. • L’acqua …………........................………. dalla sorgente. • Dopo il temporale l’aria …………........................………. • Il vincitore …………........................………. con una medaglia d’oro. • L’autunno …………........................………. ma le giornate …………........................………. ancora calde. • La zia …………........................………. i gioielli in una cassetta di sicurezza.

170

• La zia è molto elegante. (.................) • Il nuovo compagno è del Marocco. (.................) • Il palazzo dello sport è a destra della piscina comunale. (.................) • La disciplina è fondamentale nei giochi di squadra. (.................) • Quella cartolina è della Polinesia? (.................) • Il nonno è in casa? (.................)


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

L’attributo e l’apposizione

Lucio è un bambino felice.

A me piace quel maglione rosso.

Ieri abbiamo incontrato tuo nonno.

Ho chiesto alcune informazioni al vigile.

In analisi logica, qualunque aggettivo che si unisce a un nome e gli “attribuisce” una qualità o una caratteristica prende il nome di attributo. L’attributo concorda con il nome in genere e numero. Non ha un ruolo autonomo e può riferirsi a qualsiasi termine della frase, escluso il predicato verbale. Si può avere pertanto un attributo: • del soggetto: Il veloce cerbiatto si nascose nella foresta. • del complemento oggetto: Ho visto un film meraviglioso. • di un complemento indiretto: Valeria studia con molta attenzione. • del predicato nominale: Rossella è una ragazza simpatica. • dell’apposizione: La menta, pianta aromatica, è utile in cucina.

Il mio amico Luca è ammalato.

Sul monte Olimpo vivevano gli dèi greci.

L’apposizione è un nome che si unisce a un altro nome per descriverlo meglio. Come l’attributo, l’apposizione si può riferire a qualsiasi elemento della frase, quindi al soggetto e a tutti i complementi.

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MI ESE RCIT O L’attributo 1 S ottolinea gli attributi presenti nelle seguenti frasi. • Un pallido sole illuminava la fredda giornata invernale. • I turisti stranieri amano le lunghe e sabbiose spiagge delle coste romagnole. • La ragazza indossava un abito estivo semplice e colorato. • Il giovane atleta superò l’ostacolo con estrema facilità. • Il tuo nuovo profumo ha un aroma fresco e delicato. • Ho comprato uno zaino rosso, molto capiente, per andare in piscina. • Quest’anno andrò in montagna per la settimana bianca. • I ragazzi della classe quinta sono partiti per la gita scolastica di fine anno.

2 Nelle seguenti frasi sottolinea gli attributi ed evidenzia l’elemento cui si riferiscono. Segui l’esempio. • Un vivace scoiattolo si arrampicava sull’alto tronco del vecchio castagno. • Dalla casa silenziosa provenivano strani rumori. • Quel ragazzo ha un carattere tranquillo. • La giornata si preannunciava caldissima, afosa e umida. • La cameretta di Luca ha bisogno di una pulizia accurata e di una nuova tinteggiatura. • Durante la breve vacanza sul lago di Garda ho conosciuto delle persone simpatiche.

172

3 Completa le frasi con un attributo opportuno riferito al nome sottolineato. • Abbiamo trascorso una vacanza ……………………..

e ……………………….

• Ho comprato una gonna ………………………. e una camicetta ………………………. • Giulia ha uno zaino ………………………. • A scuola, durante la ricreazione, i bambini sono ………………………. e fanno giochi ……………………….

• In autunno soffia spesso un vento ……………………….

che fa volare le foglie

……………………….

4 F acendo attenzione alla presenza di predicati nominali, sottolinea gli attributi ed evidenzia il nome a cui si riferiscono. • Giorgio è felicissimo del simpatico dono ricevuto dall’amico preferito. • Nel bosco il babbo ha raccolto profumati porcini e un cestino di saporite more. • La mamma è stanca, perciò non parteciperà alla divertente gita al lago. • La brina trasforma le ragnatele in pizzi leggeri, sottili e fragili. • Lucia è simpatica e si diverte con tutti con una spontaneità gioiosa. • Il giorno del matrimonio mia zia era bellissima con il lungo vestito bianco. • Ho ricevuto in dono un puzzle complesso, però, quando l’avrò completato, sarà meraviglioso.


5 Completa le seguenti frasi con un aggettivo opportuno. Poi sottolinealo in rosso se è un attributo, in azzurro se è parte del predicato nominale. • I genitori di Marco hanno acquistato una .............................

casetta in riva al mare.

• Il papà di Lia è un cuoco .............................: i suoi dolci sono ............................. • Oggi a scuola sono stato ............................. e ho preso un ............................. voto in matematica. • Per il ............................. compleanno i .............................

amici mi hanno organizzato

una festa ............................. • Laura è un’............................. tennista: ha vinto già .............................

tornei!

• Nella casa ............................. si udirono a un tratto rumori .............................

L’apposizione 6 Sottolinea solo le apposizioni. • Il Mar Adriatico è un mare stretto e lungo. • Anna, la cugina di Maria, mi ha dato da leggere un romanzo avvincente. • Molti stranieri visitano Roma, affascinante capitale italiana. • La mia mamma ogni giorno fa visita a Lucia, la portinaia del palazzo accanto. • Sono andato al cinema con James e Chiara,

7 Sottolinea le apposizioni presenti nelle seguenti frasi ed evidenzia le parole a cui si riferiscono. • Il Danubio, fiume dell’Europa centroorientale, bagna diversi Paesi prima di sfociare con un ampio delta nel Mar Nero. • Claudio, mio compagno di banco fin dalla prima, dovrà trasferirsi in un’altra scuola. • La nostra squadra di atletica ha assunto per alcuni mesi Piero come sostituto di Dario, allenatore titolare. • A Venezia, città unica al mondo, sono iniziati importanti lavori di ingegneria idraulica per tenere sotto controllo il fenomeno dell’acqua alta.

8 Completa le frasi con un’apposizione adatta. • La scorsa estate siamo andati a visitare Firenze, ............................. della Toscana ricca d’arte. • Il nonno è stato visitato dal ............................. Bianchi. • Ti presento Lucia, mia ............................. . Lei è la figlia di mia zia. • I l ............................. Tevere, che nasce sulle pendici del ............................. Fumaiolo, bagna Roma.

gli zii di Londra. • Silvia, l’amica della mamma, ha un bambino di pochi mesi.

173


La

MAPPA della FRASE

SOGGETTO (l’argomento di cui si parla) La FRASE SEMPLICE è costituita da PREDICATO (fornisce informazioni sul soggetto)

Può essere: • sottinteso • una qualunque parola concorda con il verbo Può essere: • nominale: verbo essere + un nome o un aggettivo •v erbale: qualsiasi verbo che comunica un senso compiuto

• a ttributi (aggettivi che accompagnano il nome) • apposizioni (nomi che si uniscono ad altri nomi per specificarli meglio)

•C omplementi diretti e indiretti

Più frasi semplici unite tra loro formano una FRASE COMPLESSA, in cui è presente più di un predicato.

174

FRASE MINIMA


V ER

SO L'IN VALS

1

Via al T ES T!

I

Tra le frasi seguenti indica con una X la frase complessa. Per tutto il giorno ho ripetuto a memoria la poesia di Giacomo Leopardi. Andremo in visita al museo e visiteremo le sale delle collezioni romane. La forte mareggiata ha distrutto completamente i capanni dei pescatori. La nonna cura con amore le piante di rose del suo giardino.

2

Osserva il soggetto sottolineato nella frase Ieri è stata una giornata splendida e indica a quale parte del discorso appartiene. Nome.

3

Aggettivo.

Pronome. Avverbio.

Con quale delle seguenti espressioni si può completare la frase I vestiti di quello stilista... per ottenere un predicato nominale? sono stati esposti in alcuni negozi del centro. costano parecchie centinaia di euro. vengono realizzati con stoffe pregiate. sono molto originali nei colori e nei disegni.

4

Indica il soggetto della frase Rispetta le persone anziane! Io

5

6

Tu

Egli Voi

Indica con una X la frase minima. Luigi si ammala spesso.

Ieri la tribuna era gremita da tifosi.

Il delfino è un mammifero.

Sono arrivato tardi.

Leggi la seguente frase e poi rispondi alla domanda: L’aroma intenso e invitante della torta al cioccolato si diffondeva per tutta la casa. A quale parola della frase si riferiscono gli attributi intenso e invitante? Torta.

Cioccolato.

Aroma. Casa.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

175


SIN T ASSI

Il complemento oggetto

Lorenzo assaggiò (che cosa?) la cioccolata.

L’uomo socchiuse (che cosa?) gli occhi.

Un sorriso illuminò (che cosa?) il suo viso.

Le parole evidenziate in rosso nelle frasi sono complementi oggetto. Il complemento oggetto o complemento diretto indica la persona, l’animale o la cosa su cui cade direttamente l’azione compiuta dal soggetto. Il complemento oggetto si collega al predicato senza l’aiuto di alcuna preposizione. Per individuare il complemento oggetto all’interno di una frase è utile, dopo aver scoperto il soggetto e il predicato, porsi le domande chi?, che cosa?: Lucia incontra (chi?) il nonno. / Lorenzo guarda (che cosa?) un film. / La gatta allatta (chi?) il suo micino. ATTENZIONE!

• Il complemento oggetto completa solo i verbi transitivi: Stiro una camicia. / Leggerà un romanzo. / Disegneremo un paesaggio. • A volte il complemento oggetto è preceduto dagli articoli partitivi del, dello, della, dei, degli, delle, che indicano una quantità non definita e possono essere sostituiti da “un po’ di”, “qualche”, “alcuni”: Vuoi dell’insalata? (un po’ di insalata) / Abbiamo visto delle farfalle. (alcune farfalle). 1 Completa le frasi con un complemento oggetto adatto. • Mario e Lea studiano ..........................................

• Il ciclista ha vinto ..........................................

• Noi abbiamo visto ................................................

• La mamma legge ..........................................

CON

LOGICA

Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso gli articoli partitivi e in blu le preposizioni articolate. Quindi cerchia i complementi oggetto. • Quando esci compra delle mele, per favore. • Il suono della suoneria del tuo cellulare è fastidioso. • La sera amo ascoltare della musica classica. • Dalla nonna ho assaggiato dei pasticcini squisiti! • La luce della lampada sulla scrivania è molto intensa.

176


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

I complementi indiretti ricle

Le Frit

Pe

le di tel

I ragazzi dialogavano con piacere con Socrate. Avrebbero continuato volentieri, ma in quel momento la corsa stava per iniziare e il tifo del pubblico era diventato assordante. I carri, ognuno dei quali era trainato da quattro cavalli, erano pronti alla partenza. A un tratto qualcuno lasciò volare un’aquila: quello era il segnale del via. Presto la terra iniziò a tremare e il cielo fu offuscato da una nuvola di polvere. Socrate insieme ai ragazzi seguiva con attenzione la gara: al primo giro due carri a causa di un urto provocarono un pauroso incidente.

Le parole evidenziate in rosso nel testo sono complementi indiretti. I complementi indiretti integrano e arricchiscono il significato della frase formata da soggetto e verbo. In genere sono introdotti da una preposizione, semplice o articolata. I complementi indiretti sono tanti e vengono classificati in base al significato. Complementi di specificazione: • del pubblico • dei quali • del via • di polvere Complementi di compagnia: • con Socrate • insieme ai ragazzi Complementi di causa: • a causa di un urto

Nel testo sopra sono presenti

Complementi di termine: • alla partenza Complementi di modo o maniera: • con piacere • volentieri • con attenzione

Complementi d’agente • da quattro cavalli Complementi di causa efficiente: • da una nuvola Complementi di tempo: • in quel momento • a un tratto • presto • al primo giro

177


SIN T ASSI

Il complemento di specificazione

Arriveremo al centro della città.

Lì si trovano le botteghe degli artigiani.

Gli elementi evidenziati nelle frasi sono complementi di specificazione. Essi specificano, cioè precisano, il concetto espresso dal termine cui si riferiscono. Il complemento di specificazione risponde alle domande: di chi? di che cosa? ed è introdotto dalla preposizione di, semplice o articolata: La penna (di chi?) di Cecilia è rossa. L’albero (di che cosa?) di ciliegie è cresciuto. La gara (di chi?) dei piloti si svolse sotto la pioggia. La superficie (di che cosa?) del mare rifletteva la luce. ATTENZIONE!

Il complemento di specificazione può dipendere da: • un nome: In questa fotografia di Napoli si vede il Castel dell’Ovo. • un verbo: Mio padre si occupa di informatica. • un aggettivo: La nostra libreria è piena di libri. 1 Completa le seguenti frasi inserendo dei complementi di specificazione adatti. • Il caldo ................................................................... ha danneggiato le colture di ortaggi. • I dipinti ................................................................... sono unici al mondo. • L’orto ................................................................... è molto curato. • Ho chiesto un aiuto al fratello

...................................................................

• Nelle colline del mio paese si trovano vaste colture

...................................................................

• La difesa ................................................................... deve interessare tutti.

178


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

Il complemento di termine

Racconta l’accaduto a questi amici!

L’insegnante spiega gli angoli agli alunni.

Gli elementi evidenziati in rosso nelle frasi sono complementi di termine. Essi indicano la persona, l’animale o la cosa su cui “termina” l’azione espressa dal predicato. Il complemento di termine risponde alle domande a chi, a che cosa? ed è introdotto dalla preposizione a, semplice o articolata: Ho raccontato (a chi?) a Luca la nostra avventura. / La mamma ha messo una toppa (a che cosa?) ai pantaloni. ATTENZIONE!

Il complemento di termine può anche essere formato dai pronomi personali indiretti mi, ti, gli, le, ci, vi, loro. Questi pronomi non hanno bisogno della preposizione “a”, tranne loro, che si può usare con o senza preposizione. Possono essere posti prima del verbo oppure uniti al verbo stesso, a formare un’unica parola: Sono andato da Luca e gli ho raccontato tutto. / Portale dei fiori. / Ho raccomandato loro (oppure a loro) di non tardare. 1 Completa le frasi con un complemento di termine adatto. • Ho riferito la notizia ................................................................... • Dovresti obbedire ................................................................... • Mi piacerebbe sapere ................................................................... appartiene questo zaino! • Questo esercizio è simile ...................................................................

2 Nelle seguenti frasi, sottolinea il complemento di termine espresso con un pronome. • Sara ha gusti difficili: non le piace mai nulla!

• Spiegami che cosa è successo!

• Questo farmaco mi sta facendo molto bene!

• Dicci se l’esame è andato bene!

• Ti basta arrivare per le tre?

• Che cosa vi hanno regalato?

179


SIN T ASSI

I complementi di luogo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

All’imbocco di una strada molto più larga sentirono un vociare a loro familiare. Non potevano sbagliarsi. Da quelle parti doveva esserci una scuola. Socrate si accorse che i ragazzi avevano rallentato la marcia e capì. – Lì, dietro quelle mura, c’è la scuola più importante di Atene...

Nel testo sono evidenziati in rosso i complementi di luogo. Essi indicano il luogo in cui avviene l’azione o la situazione espressa dal predicato. Si distinguono in: complemento di stato in luogo, moto a luogo, moto da luogo e moto per luogo. ATTENZIONE!

Sono complementi di luogo anche espressioni come “nei miei pensieri”, “nei guai”, “in errore”, cioè anche quando il luogo non è reale. • Il complemento di stato in luogo indica il luogo dove si svolge l’azione,

o in cui si trova qualcuno o qualcosa. Risponde alle domande dove?, in quale luogo?: C’è la scuola (dove?) dietro quelle mura. / Li ho incontrati (in quale luogo?) in palestra. • Il complemento di moto a luogo indica il luogo verso il quale è diretta

l’azione o verso il quale si muove qualcuno o qualcosa. Risponde alle domande dove?, verso dove?, verso quale luogo?: Nel pomeriggio vado (dove?) in piscina. / I ragazzi si avviarono (verso quale luogo?) verso lo stadio. / Carlo ha portato il gatto (dove?) dal veterinario. 1 Sottolinea in rosso i complementi di stato in luogo e in blu quelli di moto a luogo. • Nonno Beppe resterà sempre nel ricordo di tutti noi. • I nonni abitano in una villetta di periferia. • L’uccellino volò sul tetto della casa. • Al centro della piazza c’è una bellissima fontana.

180

• Ogni mattina vado a scuola in bicicletta. • Luigi si è messo proprio nei guai! • Nel bosco, Cappuccetto Rosso incontrò il lupo. • Il treno, partito in ritardo, arrivò a Roma in perfetto orario.


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE • Il complemento di moto da luogo indica il luogo da cui prende

inizio l’azione o dal quale si muove qualcuno o qualcosa. Risponde alle domande da dove? da quale luogo?: La mamma è appena tornata (da dove?) dall’ufficio. / Lucia e Luca usciranno (da quale luogo?) dalla piscina alle otto. / La zia finalmente è uscita (da dove?) da una lunga malattia.

• Il complemento di moto per luogo indica il luogo

attraverso il quale si passa o attraverso cui ci si muove nel compiere l’azione espressa dal predicato. Risponde alle domande per dove?, attraverso quale luogo?: (attraverso quale luogo?) Per questo vicolo giungeremo al centro della città. / Il fiume Po scorre (attraverso quale luogo?) attraverso la pianura Padana. / Molti di dubbi mi passano (per dove?) per la mente. 1 Sottolinea in rosso i complementi di moto da luogo e in blu quelli di moto per luogo. • Se passi per il giardino, tagli e arrivi prima. • L’aereo atterrato proviene da Parigi. • Non sono passato per via Roma: c’era troppo traffico. • I l gatto scese improvvisamente dal cuscino. •D alla cucina proviene un buon profumino di arrosto. • I ladri sono entrati dalla finestra sul retro.

2 Sottolinea i complementi di luogo. Poi scrivi sui puntini di quale complemento si tratta. • Gli alunni si avviarono verso l’uscita in fila indiana. ....................................................... • Lucia abita da un mese a Bologna. ....................................................... • Trovi il libro che cerchi sul tavolo della sala. ....................................................... • I ragazzi partirono dal rifugio alpino all’alba. ....................................................... • Ho visto uno scoiattolo che passava attraverso il prato. ....................................................... • Il postino ha consegnato un pacco che arriva da Napoli. ....................................................... • I nonni andarono insieme al mercato della frutta e verdura. ....................................................... • Dove ti eri cacciato? Ti ho cercato per tutta la città! .......................................................

181


SIN T ASSI

I complementi di tempo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Questi tre giovani amici, provenienti da una lontana colonia, avrebbero urgenza di parlare con Pericle. Magari tu potresti... – Siete fortunati, figliuoli. Ho appuntamento con Pericle proprio domani mattina. Vi Porterò con me – disse Sofocle. – E noi che cosa facciamo fino a domani mattina? – chiese Lorenzo. – Come che cosa fate? Venite a teatro con me. Usciremo tra un’ora. In un’ora i ragazzi furono vestiti come ragazzi greci.

Le espressioni evidenziate nel testo sono complementi di tempo. Essi danno indicazioni rispetto al tempo in cui avviene l’azione. I complementi di tempo si distinguono in complemento di tempo determinato e complemento di tempo continuato. • Il complemento di tempo determinato indica il momento in cui avviene

l’azione o si verifica la situazione espressa dal predicato. Risponde alle domande quando?, in quale momento?, tra quanto tempo?, per quanto?. È introdotto da molte preposizioni, proprie e improprie, come di, a, da, in, per, tra, fra, durante, dopo... e da locuzioni prepositive come al tempo di, prima di, dopo di, all’epoca di...: Ho appuntamento con Pericle (quando?) domani mattina. / Usciremo (tra quanto tempo?) tra un’ora. / Abbiamo appuntamento (per quando?) per domani. / Dobbiamo parlare con Pericle (in quale momento?) prima di pranzo. 1 Sottolinea i complementi di tempo determinato.

182

• In primavera sbocciano tantissimi fiori.

• Quest’estate andrò in montagna.

• La domenica mattina non vorrei mai alzarmi.

• Domani andremo in gita!

• L’ultimo autobus passa alle otto.

• Il mio compleanno è il 5 febbraio.

• Passo dalla nonna prima della partenza.

• l treno è partito alle 17.

• Nelle giornate invernali fa buio presto.

• Dopo pranzo andremo al supermercato.


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE • Il complemento di tempo continuato indica per quanto

tempo dura l’azione, la situazione espressa dal predicato. Risponde alle domande da quanto?, per quanto?, fino a quando?. È introdotto dalle preposizioni, proprie e improprie, per, in, da, durante, oltre... e dalla locuzione prepositiva fino a: Vado a lezione di violino (da quanto tempo?) da due mesi. / I ragazzi hanno viaggiato nel tempo (per quanto tempo?) per alcune ore. Resteremo a teatro (fino a quando?) fino a tardi. ATTENZIONE!

I complementi di tempo possono essere espressi anche da avverbi di tempo (sempre, oggi, ieri, domani...) o da locuzioni avverbiali di tempo (in futuro, per ore, d’ora in poi). 1 Nelle seguenti frasi individua e sottolinea solo i complementi di tempo continuato. • Per alcune settimane Luca ha frequentato un corso di lingua inglese. • Il nonno la settimana scorsa ha acquistato un nuovo computer. • Lia studiò per la verifica di storia per tutto il pomeriggio. • Luca è a casa con l’influenza. Gli ho telefonato e ho parlato con lui per mezz’ora. • Alle sei incontrerò Pietro davanti alla piscina.

2 In ciascuna frase sottolinea i complementi di tempo. Poi indica con una X se sono di tempo determinato o continuato.

Tempo determinato

Tempo continuato

In due mesi mio fratello ha ottenuto la patente. In estate vado al mare per un mese. Ho appuntamento dal dottore per le dieci. Leonora abita a Bologna da due mesi. Ti ho aspettato per due ore! Questa notte è piovuto violentemente.

3 Completa le seguenti frasi con un complemento di tempo continuato. • Resterò in palestra

...................................................................................................................

• È ................................................................................................................... che ti aspetto. • ................................................................................................................... non abbiamo notizie dagli zii. • Che noia! Piove interrottamente

...................................................................................................................

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MI ESE RCIT O Il complemento oggetto 1 Solo quattro delle seguenti frasi contengono un complemento oggetto. Indicale con una X. Non trovo più il mio quaderno di matematica. Marinella è andata al supermercato con la mamma. Nel camino bruciava un grosso pezzo di legno. Nel giardino ho piantato dei bulbi di tulipano. Laura è stata premiata per il disegno più originale. Per favore, compra le uova per la maionese. Dopo le vacanze, Maria tornò a scuola con un nuovo zaino. Cenerentola perse la sua scarpetta di cristallo.

2 Completa le frasi con un complemento oggetto adeguato. • Il pittore dipinge

………………………………….……………

• Alice indossa ogni giorno ………………...…………...... • Per pranzo mangerò ………………………………………… • Daniela vorrebbe ……………………………..……………….. • Luca regalò alla mamma ……………................………... • Marina scrive tutte le sere ……………………………..... • Ha portato ……………................................………………….....

Il complemento di specificazione 3 Sottolinea i complementi di specificazione presenti nelle seguenti frasi. • Domani andrò allo stadio per vedere la partita della mia squadra del cuore. • Questa sera usciranno i numeri vincenti della lotteria. • Allo stadio ho visto una partita di calcio tra la squadra dei cantanti e quella dei giornalisti. • Non scorderemo mai quella vacanza trascorsa a casa di Valentina. • L’insegnante di italiano ci ha letto alcune filastrocche di Gianni Rodari. • Troverai una maglietta pulita nel primo cassetto dell’armadio. • Il sapore dello sciroppo per la tosse è pessimo.

4 Con l’aiuto delle domande, completa le frasi con i complementi di specificazione adeguati. • Sulla cima (di che cosa?) …………………...........………….

c’è un castello.

• Hai visto le scarpe nuove (di chi?) …………………................………….?

• La mamma (di chi?) …………………................…………. mi ospiterà per due giorni. • Non trovo più le schede (di che cosa?) …………………................………….

• I capelli (di chi?) …………………................…………. sono ricci e ribelli. • La recinzione (di che cosa?) …………………................………….

184

è da riparare.


Il complemento di termine 5 Sottolinea in rosso i complementi di termine. • Abbiamo regalato ad Alice una borsetta. • Devo restituire al più presto a Tommaso i suoi libri. • Barbara vuole molto bene al suo gattino. • Alla mia amica Rossana non piacciono i carciofi. • Il postino deve consegnare questo pacco al signor Rossi. • Nel secondo quadrimestre dovrò prestare più attenzione allo studio. • Gli studenti si preparano alle prove di verifica.

I complementi di luogo 7 Sottolinea i complementi di stato in luogo presenti nelle seguenti frasi. • Ho incontrato Anna in un negozio di scarpe del centro commerciale. • Abbiamo trascorso una bella settimana di vacanza a Lampedusa. • Alberto ora abita in Piazza Verdi, al terzo piano di un palazzo moderno. • Il nonno spesso si riposa sulla sedia a sdraio in giardino. • La casa di montagna dello zio si trova in una tranquilla vallata alpina.

6 Completa le seguenti frasi con un adeguato complemento di termine. • Non so dove si trovi questa strada, chiederò informazioni ……………….......................……...........……… • Abbiamo inviato ………………..................……….......…… un regalo per il suo compleanno. • Gabriele ha assistito ………………...................…………, ma si è annoiato molto. • Non dare retta ………………..................………..........……, non è una persona sincera. • La coppa è stata assegnata ……………….............…, che ha vinto la gara. • I partecipanti ……………….................................…………… devono iscriversi e pagare la quota. • Ha telefonato .........................…............................………… per salutarlo. • Hai dato da mangiare ……………….................………?

8 Sottolinea i complementi di moto a luogo presenti nelle seguenti frasi. • Lo zio arriverà a Milano in serata e alloggerà in un hotel del centro. • Il Po sfocia con un ampio delta nel Mare Adriatico. • Mio padre va spesso a Roma per lavoro. • Avviamoci verso il binario, il treno per Torino sta per partire. • Non è stato ancora annunciato l’imbarco sul volo per Londra.

185


MI ESE RCIT O 9 Sottolinea i complementi di moto da luogo presenti nelle frasi seguenti. • Tornando da Palermo, papà ci ha portato dei dolci alla pasta di mandorle. • Mi sembra di sentire uno strano odore di gas proveniente dalla cucina. • Quel vestito arriva sicuramente da un negozio di alta moda. • L’avvocato uscì dal suo ufficio per dirigersi in Tribunale. • È tornato dal mare all’inizio di settembre.

I complementi di tempo 11 Sottolinea i complementi di tempo presenti nelle seguenti frasi. • Papà ha lavorato al computer tutto il giorno. • Ogni mattina la sveglia suona implacabile alle sette. • Verremo a casa tua tra un’ora. • Dal 15 al 30 ottobre il negozio di calzature farà una vendita promozionale. • In due settimane Sara ha fatto ben nove giorni di assenza da scuola. • Alle dieci di sera nella nostra scuola si attiva l’allarme antifurto.

12 Sottolinea in rosso i complementi di tempo determinato e in blu quelli di tempo continuato. • Giacomo rifletté per almeno venti minuti

10 Sottolinea i complementi di moto per luogo. • Il ladro è passato da lassù, attraverso la finestra del solaio. • È meglio non passare per il centro storico, c’è un ingorgo. • Il transito per la Svizzera è sospeso per i veicoli pesanti. • Ti ho cercata per tutta la città ma tu sembravi scomparsa. • A quel ragazzo passano strane idee per la testa. • Carlo ha passeggiato per il parco per due ore.

186

prima di cominciare il suo testo. • Il corso di danza moderna inizierà il prossimo 16 settembre. • Mezz’ora prima di pranzo la nonna deve prendere una medicina. • Quel povero cagnolino è rimasto senza cibo per tre giorni. • Ho prestato a Davide il vocabolario una settimana fa, me lo restituirà domani. • Abbiamo percorso il tratto di strada da casa a scuola in venti minuti. • Che cosa facciamo questa sera? • D’inverno mi piace leggere un bel libro sdraiato sul divano.


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

I complementi d’agente e di causa efficiente le di tel

ricle

Le Frit

Pe

Camilla fu trasformata dalla moglie di Sofocle in una perfetta fanciulla ateniese, mentre Lorenzo e Adriano furono trasformati dal padrone di casa in due ragazzi greci. Alla vista di Camilla, Adriano fu folgorato dalla bellezza della ragazza. Le espressioni evidenziate in rosso nel testo sono complementi d’agente. Essi indicano l’essere animato (persona o animale) che compie l’azione nella frase in cui il verbo è alla forma passiva: Matteo viene premiato dal giudice di gara. / Alice è stata graffiata da un gatto. L’espressione evidenziata in azzurro è invece un complemento di causa efficiente. Quando l’azione nella frase passiva viene compiuta non da un essere animato, ma da una cosa (concreta o astratta) si parla di complemento di causa efficiente: Il paese fu inondato dalla piena del fiume. / Sono stato svegliato da un forte tuono. I complementi d’agente e di causa efficiente rispondono alle domande da chi? da che cosa? e sono introdotti dalla preposizione da, semplice o articolata, oppure da alcune locuzioni prepositive: da parte di, per parte di, a opera di, per opera di...: La cena è stata preparata (da chi?) dalla zia. (complemento d’agente) Le foglie sono state spazzate via (da che cosa?) dal vento. (complemento di causa efficiente). ATTENZIONE!

I complementi d’agente e di causa efficiente possono anche essere costituiti dalla particella pronominale “ne”: Ho visto la recita di tuo fratello e ne sono rimasta colpita perché era molto divertente. 1 Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso il complemento d’agente e in blu il complemento di causa efficiente. Quindi cerchia il predicato (ricorda: è sempre una voce verbale coniugata al passivo). • L’incidente è stato causato da quell’automobile blu. • Al concerto, il pianista è stato applaudito a lungo dagli spettatori e dalle spettatrici. • La squadra di basket che ha vinto il torneo è stata allenata da quel ragazzo. • Le cabine della spiaggia sono state danneggiate dalla mareggiata.

187


SIN T ASSI

Il complemento di mezzo o strumento ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Ora sì che, grazie ai nuovi abiti, sembrate degli Ateniesi! – esclamò soddisfatto il padrone di casa. – Andiamo, altrimenti faremo tardi... Appena entrarono a teatro scoppiò un fragoroso applauso. Con questo gli spettatori resero onore allo scrittore Sofocle.

Le espressioni evidenziate in rosso nel testo sono complementi di mezzo o strumento. Essi indicano il mezzo (la persona o l’animale) o lo strumento (la cosa concreta o astratta) mediante il quale si compie l’azione espressa dal predicato. Il complemento di mezzo o strumento risponde alle domande: per mezzo di chi?, per mezzo di che cosa?, con che cosa?, grazie a chi?, grazie a che cosa?. È introdotto dalle preposizioni proprie e improprie con, per, a, di, mediante, attraverso, tramite e dalle locuzioni prepositive per mezzo di, grazie a, a opera di...: (grazie a che cosa?) Grazie all’aiuto di Mario ho superato l’esame. / Potrei arrivare fin lassù (con che cosa?) con la scala. / Il pacco è arrivato (per mezzo di chi?) tramite il corriere. 1 Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di mezzo o strumento. • Il babbo ha tolto dal muro un chiodo arrugginito con le pinze. • Tramite Laura ti farò avere notizie sul mio viaggio. • Beppe mi innervosisce con i suoi dubbi. • Pietro si reca a scuola da solo in autobus. • La mamma ha cucinato una frittata con le uova della nonna.

2 Completa le seguenti frasi con un complemento di mezzo o strumento. • Sono salito al sesto piano ........................................................................................................................... • La nonna ha realizzato un bel maglione ........................................................................................... • La mamma ha chiuso la porta della soffitta ................................................................................... • Il nonno è guarito .......................................................................................................................................... • Mi sono dissetato ...........................................................................................................................................

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GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

Il complemento di modo o maniera ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Sofocle spiegò con calma e con semplicità perché era stato accolto dagli spettatori con un caloroso applauso. Egli era uno scrittore e aveva scritto tragedie in cui raccontava tanti drammi in modo intenso e con realismo.

Gli elementi evidenziati nelle frasi sono complementi di modo o maniera. Essi indicano il modo in cui si svolge l’azione espressa dal predicato. Il complemento di modo risponde alle domande: come? in che modo? in che maniera?. È introdotto dalle preposizioni proprie e improprie con, di, per, in, senza, secondo e dalle locuzioni prepositive alla maniera di, al modo di… Questo complemento può essere espresso, oltre che da un nome, da un avverbio di modo: Farò quel lavoro (come?) con piacere. (nome) Simonetta ha reagito (in che modo?) male. (avverbio) Mia sorella mangia (in che maniera?) lentamente. (avverbio) 1 Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di modo o maniera. • La maestra Martina spiega con chiarezza e a bassa voce. • Bisogna affrontare con costanza gli allenamenti di nuoto. • La nonna Rosa cucina alla perfezione le frittelle dolci. •D isegnate con cura un bosco autunnale. • Dopo la corsa respirava con affanno.

2 Per ogni frase indica con una X se il complemento sottolineato è di modo o maniera oppure di mezzo o strumento.

Complemento di modo o maniera

Complemento di mezzo o strumento

La mamma ha pagato il computer con il bancomat. Fulvio raggiunse il nostro nascondiglio di nascosto. La nonna parla a bassa voce. Vado in stazione con l’autobus. Vide un topo e scappò di corsa.

189


SIN T ASSI

Il complemento di causa ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Si fece silenzio per l’inizio dello spettacolo. Entrarono gli attori, irriconoscibili a causa delle maschere che indossavano.

Le espressioni evidenziate in rosso nel testo sono complementi di causa. Essi indicano la causa, il motivo per cui avviene l’azione o si verifica l’azione espressa dal predicato. Il complemento di causa risponde alle domande: a causa di chi?, a causa di che cosa?, per quale motivo?. È introdotto dalle preposizioni per, di, da, a, con e dalle locuzioni prepositive a causa di, per via di, in seguito a, in conseguenza di, a motivo di…: Sabrina è stata sgridata (per quale motivo?) per le sue bugie/ La strada è chiusa (a causa di che cosa?) a causa di un incidente. 1 Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di causa. • Laura ha urlato per la paura, vedendo un topolino. • La cerniera dell’astuccio dei colori si è rotta per l’usura. • Oggi Raffaele è assente per il raffreddore. • Questa sera, per la nebbia, non si vede niente. • In seguito a una caduta dalla bicicletta, mi sono rotta una gamba. • A quella risposta, il babbo si arrabbiò. • Per l'influenza mi sono assentato dal lavoro per una settimana.

2 Completa le seguenti frasi con un complemento di causa. • Sono arrivato in ritardo

...........................................................................................................................

• Sonia ha gli occhi gonfi

...........................................................................................................................

• Sono stato costretto a rinunciare alla gita .................................................................................... • Mio fratello tremava

..................................................................................................................................

• Sara diventò pallida .................................................................................................................................... • L'automobile si è fermata

190

........................................................................................................................


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

Il complemento di fine o scopo ricle

Le Frit

Pe

le di tel

– Le maschere – spiegò sottovoce Sofocle – servono per la caratterizzazione dei personaggi e del loro stato d’animo. Inoltre si usano per l’amplificazione della voce.

Le espressioni evidenziate in rosso nel testo sono complementi di fine o scopo. Essi indicano il fine, l’obiettivo dell’azione espressa dal predicato, oppure lo scopo a cui è destinato qualcuno o qualcosa. Il complemento di fine o scopo risponde alle domande per quale fine?, per quale scopo?, con quale scopo?, per chi?, per che cosa?. È introdotto dalle preposizioni di, da, per, a, in e dalle locuzioni prepositive al fine di, allo scopo di, con il fine di, in vista di...: Ho comprato una tuta (per quale fine?) da sci. / Desidero incontrarti (per che cosa?) per una chiacchierata. / Occorre mettere una rete (con quale scopo?) a protezione del giardino. 1 Nelle seguenti frasi sottolinea i complementi di fine o scopo. • Il babbo ha acquistato i biglietti per il concerto di sabato sera. • Per il saggio di danza mia sorella ha comprato le scarpette nuove. • Cinque corridori in fuga si battevano per la vittoria. • Ho fatto molti esercizi per la verifica d’inglese. • L’attrice studiava la parte per lo spettacolo teatrale.

2 Metti in relazione le espressioni della prima colonna con gli adeguati complementi di fine o scopo, in modo da formare frasi di senso compiuto. • Leo ha ricevuto in regalo una muta

per il torcicollo.

• Devo comprare un quaderno

per il salto.

• Luca, dove hai messo le carte

da corsa.

• I Rossi hanno un cane

da gioco?

• L’atleta prese la rincorsa

per geometria.

• Allo zio piace guidare auto

da subacqueo.

• Questa pomata è efficace

da guardia.

191


MI ESE RCIT O I complementi d’agente e di causa efficiente 1 Sottolinea in rosso i complementi d’agente, in blu i complementi di causa efficiente. • Al termine del concerto la famosa rockstar è stata acclamata dai suoi fan. • Martina, dopo l’interrogazione, è stata lodata dall’insegnante per l’ottima preparazione. • È stato annunciato dal telegiornale uno sciopero dei mezzi pubblici. • Durante il suo spettacolo l’attore fu interrotto più volte da scroscianti applausi. • I pomodori dell’orto sono stati danneggiati da una violenta grandinata. • Il portiere fu colpito da una forte pallonata.

2 Completa le frasi con un opportuno complemento d’agente o di causa efficiente.

delle seguenti espressioni con un complemento d’agente o di causa efficiente opportuno. dalla neve • dal postino • dagli studenti • dalle onde …………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................………..

I complementi di mezzo e di modo 4 Completa le seguenti frasi con un opportuno complemento di mezzo.

• Sono stato svegliato improvvisamente ……...…

• Abbiamo deciso che raggiungeremo il luogo

………………………………………………………...…..……………….

delle vacanze ………………………………...……….…………

• L’albero fu sradicato ………………………........……...……

• Il giardiniere falcia l’erba del giardino ……..……

………………………………………………………...…..……………….

…………………...……….…...………...…...………...…………………

• La squadra sarà allenata ……………………..………..…

• Quella scatoletta di tonno va aperta …..…..…...

………………………………………………………...…..……………….

…………………...……….…...………...…...………...…………………

• Mio fratello è stato morso

………….....................……

• Abbiamo confezionato il regalo ……..….................

………………………………………………………...…....……………..

…………………...……….…...………...…...………...…………………

• Gianni, durante la partita, è stato espulso …

192

3 Scrivi una frase per ciascuna

• Per fare arrivare velocemente una lettera,

………………………………………………………...…..……………….

basta spedirla ……..…..………..….............................………

• I campi furono inondati ...…..…….................………….

• Puoi alleviare il tuo mal di testa ……...................…

………………………………………………………...…..……………….

…………………...……….…...………...…...………...…………………


5 Nelle seguenti frasi sottolinea in rosso i complementi di modo. • Francesco parla sempre velocemente e ad alta voce. • Gli studenti ascoltavano con vivo interesse la lezione di scienze. • Il malvivente, sorpreso dai poliziotti, scappò a gambe levate. • L’insegnante ha detto che mi esprimo con molta chiarezza. • La squadra ha giocato con molta grinta. • Mia sorella ha superato con facilità il test per l’iscrizione alla scuola. • Il cliente osservava con curiosità gli oggetti esposti nel negozio. • Matteo ha accettato con entusiasmo l’invito per la gita.

6 C ompleta le frasi con un complemento di modo. • Un temporale si scatenò ………...............………..…. sulla città.

• Sei sempre di fretta, non riesco mai a parlarti. • Ogni mattina pettino i capelli con una spazzola morbida. • Veniamo aggiornati sui fatti del mondo grazie ai mezzi di comunicazione. • Il direttore dell’albergo accoglieva i clienti con molta gentilezza. • L’agricoltura si è sviluppata grazie alla meccanizzazione e all’uso di fertilizzanti. • Abbiamo osservato gli aironi con uno speciale binocolo. • Andremo in montagna con un fuoristrada adatto alle strade più dissestate.

I complementi di causa e di fine 8 Sottolinea i complementi di causa presenti nelle frasi.

• Le istruzioni per montare questo giocattolo sono scritte ………….........……......……..............…....……. • Mattia ha risposto ......…..........…….........................…… alle domande dell’insegnante. • Quel signore cammina ......…..........……...............…… ......…............….......….........… perché

zoppica un po’.

• La gonna è stata accorciata ......…..........… ............…..........…….................……....……

dalla sarta.

• Riccardo è un ragazzo gentile e si comporta sempre ......…...….........……....................…… • Il ladro entrò

7 Sottolinea in rosso i complementi di modo e in blu quelli di mezzo.

……..…….....…........……........……................

nell’appartamento.

• A causa di un forte incendio, intervennero i vigili del fuoco. • Il cagnolino tremava per il freddo. • Federica si è ritirata dalla gara per un crampo al polpaccio. • La festa si è svolta al coperto per la forte pioggia. • Stanotte non ho dormito per il caldo insopportabile. • Dopo la salita ero sfinito dalla fatica. • La mamma è arrabbiata per il brutto voto. • Non sono potuta andare alla festa per un brutto mal di testa.

193


MI ESE RCIT O 9 Completa le seguenti frasi con un complemento di causa adeguato.

11 Scrivi una frase per ognuna delle

• Non può venire alla festa ............................................ …………...............................................................................………..

• La maestra ha rimproverato Marco ...................... …………...............................................................................………..

• La finestra si è rotta

seguenti espressioni. Poi indica se hai formato un complemento di causa oppure di fine. per il gelo • per un viaggio • da caffè • per la paura …………...........................................................................................………..

......................................................... …………...........................................................................................………..

…………...............................................................................………..

• Lucia ha la gamba ingessata .....................................

…………...........................................................................................……….. …………...........................................................................................………..

…………...............................................................................………..

• Il fiume è straripato

…………...........................................................................................……….. ......................................................... …………...........................................................................................………..

…………...............................................................................……….. …………...........................................................................................………..

• Il mio compagno Andrea è arrivato in ritardo ………….......................................................................... • Non sono riuscito a prendere il treno

…………...........................................................................................………..

…………..

..........................................................................................................

10 Completa le frasi con un complemento di fine o scopo adeguato. • Maria ha acquistato un nuovo costume .......... ………….....................................................................................……

• Vorrei risparmiare un po’ di soldi .......................... ………….....................................................................................……

• Ho comprato un paio di scarpe ............................... ………….....................................................................................……

• La nonna prende delle medicine ........................... ………….....................................................................................……

• Faremo una bella festa ................................................... ………….....................................................................................……

• Ho studiato tre ore ............................................................

• Il vecchio si aiutava col bastone. • Con questo rumore non riesco a studiare. • Arrossì per la timidezza. • Andrò a Roma per studio. • Ti telefono per un consiglio.

………….....................................................................................……

• L’ufficio è chiuso per sciopero.

• Ci incontrammo ...................................................................

• Matteo studia per il concorso.

…………...................................................................................……

194

12 Sottolinea in blu i complementi di fine, in rosso quelli di causa e in verde quelli di mezzo.

• Ho rasato il prato con il tosaerba.


La MAPPA dei C OMPLEMENTI La FRASE MINIMA si può espandere attraverso i: COMPLEMENTI DIRETTI si collega direttamente al verbo senza preposizione

INDIRETTI si collegano al termine a cui si riferiscono con una preposizione semplice o articolata

complemento oggetto chi? che cosa?

COMPLEMENTI DI

tempo quando?, per quanto?, da quanto?... d’agente e di causa efficiente da chi?, da che cosa? mezzo o strumento per mezzo di chi?, per mezzo di che cosa? fine o scopo per quale fine?, per chi?, per che cosa?

specificazione di chi?, di che cosa? termine a chi?, a che cosa? luogo dove?, verso dove?, da dove?, attraverso dove? modo o maniera come?, in che modo? causa a causa di chi?, a causa di che cosa?

195


l a Via T! T ES 1

V ER

ALSI V N I ' SO L

Indica con una X la frase che contiene, tra i vari complementi, anche un complemento oggetto. Andrea è andato in campeggio a Trento con la tenda per quindici giorni. La guida impose delle regole precise al gruppo dei turisti durante la visita. Il pilota si mise al volante della sua automobile da corsa. Certamente non andremo al parco con questo brutto tempo.

2

Qual è il complemento di specificazione presente nella seguente frase? Come regalo per il prossimo compleanno, Beatrice ha chiesto ai genitori l’ultimo CD del suo cantante preferito.

3

Ai genitori.

L’ultimo CD.

Per il prossimo compleanno.

Del suo cantante preferito.

Quanti complementi di luogo sono presenti nel seguente testo? I ragazzi, usciti da scuola, vanno di corsa nel vicino campo sportivo a giocare a pallone; restano lì per circa un’ora e poi tornano a casa attraverso il parco. 3

4

4

5

6

Indica con una X in quale frase la preposizione a introduce un complemento di termine. La mia famiglia e io faremo presto un viaggio a Barcellona. Il mio nuovo vestito piace molto a tutti i miei amici. Mia sorella Daniela e il suo fidanzato Fabio si sposeranno a maggio. In quel negozio vendono dei bellissimi jeans a trenta euro.

5

Nelle caselle scrivi F se nella frase è presente un complemento di fine, C se c’è un complemento di causa. Ho scelto il mare a causa della mia allergia. Questa non è una palla da pallavolo. Il traffico è rimasto bloccato per un grave incidente. Montecatini è una località famosa per le sue terme.

196


Via al T ES T! 6

Con quale espressione devi concludere la seguente frase per avere un complemento di tempo? Stamattina sono uscito...

7

alle sette e mezza.

dall’ufficio.

molto di fretta.

con l’ombrello.

Nella frase La serratura era incrostata dalla ruggine, il complemento sottolineato è: di tempo.

8

di causa.

di causa efficiente.

di modo.

Quanti complementi indiretti sono presenti nella seguente frase? Oggi Stefano acquisterà nell’agenzia del centro un biglietto aereo per il suo soggiorno di quindici giorni alle Maldive. 4

9

10

5

6

7

Indica con una X le due frasi che contengono un complemento oggetto. Compreremo del prosciutto cotto.

La copertina del libro è stata scarabocchiata.

Il vetro della finestra è rotto.

Al mercato ho visto della bella frutta.

Riscrivi la frase mettendo in ordine i vari elementi. Poi inseriscili nei riquadri in base alle indicazioni. a scuola • ogni mattina • in automobile • il bambino • accompagna • Il papà ................................................................................................................................................................................................................................

Soggetto:

Predicato verbale:

Compl. oggetto:

...............................................

...............................................

...............................................

Compl. di tempo:

Compl. di mezzo:

Compl. di luogo:

...............................................

.......................................................

...............................................

RIFLETTO SUL MIO LAVORO Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

197


LOGICA ANALISI DELLA FRASE SEMPLICE L’analisi logica è l’esercizio che permette di capire e di descrivere com’è strutturata una frase. Per farla correttamente, si devono compiere due tipi di operazioni: 1) scomporre la frase nei diversi elementi che la compongono; 2) individuare la funzione logica di ciascuno di essi. Ecco le indicazioni pratiche per eseguire una corretta analisi logica: a) individua subito il predicato (esso ti permetterà di riconoscere il soggetto e poi via via tutti gli altri elementi della frase); b) distingui tra predicato verbale e predicato nominale (ricorda che il predicato deve sempre concordare con il soggetto); c) cerca poi il soggetto (ricorda che il soggetto può anche essere sottinteso); d) formula le domande che servono a individuare i complementi diretti e indiretti; e) individua attributi e apposizioni.

Ecco un esempio di analisi logica di una frase. A pranzo la mamma ci ha preparato una deliziosa ricetta con le verdure fresche dell’orto. A pranzo = complemento di tempo determinato la mamma = soggetto ci = complemento di termine ha preparato = predicato verbale una ricetta = complemento oggetto deliziosa = attributo del complemento oggetto con le verdure = complemento di mezzo fresche = attributo del complemento di mezzo dell’orto = complemento di specificazione

198


• Stasera il papà è stanco per il lungo viaggio in treno da Napoli a Torino.

• Durante la bella stagione vado a scuola ogni giorno a piedi attraverso il parco del mio quartiere.

Stasera = ..........................................................................................

Durante la stagione = ......................................................

il papà = ...........................................................................................

bella = ..........................................................................................

è stanco = .......................................................................................

(io) = ..............................................................................................

per il viaggio = ............................................................................

vado = ..........................................................................................

lungo = .............................................................................................

a scuola = ..................................................................................

in treno = ........................................................................................

ogni giorno = .........................................................................

da Napoli = ....................................................................................

a piedi = .....................................................................................

a Torino = ........................................................................................

attraverso il parco =

1 Fai l’analisi logica delle seguenti frasi.

..........................................................

del quartiere = ....................................................................... • L’eclissi di Sole fu ammirata da molte persone attraverso l’uso di lenti speciali. L’eclissi = ..........................................................................................

mio = .............................................................................................

fu ammirata = .............................................................................

• Una studiosa di astronomia ha scoperto un nuovo corpo celeste al centro del nostro sistema solare.

da persone = ................................................................................

Una studiosa = ......................................................................

molte = .............................................................................................

di astronomia = ....................................................................

attraverso l’uso =

......................................................................

ha scoperto = .........................................................................

di lenti = ...........................................................................................

un corpo = ................................................................................

speciali = ..........................................................................................

nuovo = .......................................................................................

di Sole = ...........................................................................................

celeste = ..................................................................................... • A causa dello sciopero dei mezzi pubblici ieri a scuola molti alunni erano assenti.

al centro = ................................................................................ del sistema = ..........................................................................

....................................................

solare = ........................................................................................

dei mezzi = ....................................................................................

nostro = ......................................................................................

A causa dello sciopero =

pubblici = ........................................................................................ ieri = .................................................................................................... a scuola = ....................................................................................... alunni = ............................................................................................ molti = ............................................................................................... erano assenti = ..........................................................................

199


SIN T ASSI

La frase complessa o periodo Leggi le seguenti frasi. La presentazione terminò.

I ragazzi erano felici.

Avevano assistito a quello spettacolo.

Avvertirono una grande stanchezza.

Queste sono frasi semplici perché ognuna è di senso compiuto ed è costruita intorno a un predicato (terminò, erano felici, avevano assistito, avvertirono). Ora leghiamo le frasi con le congiunzioni e otteniamo una frase complessa o periodo. La presentazione terminò e

i ragazzi erano felici perché

RICORDA

Non c’è frase se non ci sono il verbo e il soggetto, che può essere anche sottinteso.

avevano assistito a quello spettacolo, ma

avvertirono una grande stanchezza.

Come puoi osservare, la frase complessa o periodo si è formata unendo le quattro frasi semplici ed è costituita da tante frasi quanti sono i predicati, cioè quante sono le voci verbali: La presentazione terminò e i ragazzi erano felici perché avevano assistito a quello spettacolo unico, ma avvertirono una grande stanchezza. Il periodo è un enunciato di senso compiuto, formato da più frasi semplici in relazione logica fra loro e collegate in vari modi. Si conclude con un segno di punteggiatura forte ( . / ! / ? ). Le frasi che compongono un periodo si chiamano proposizioni. 1 Nel quadratino scrivi S se la frase è semplice, C se è complessa. • Ho comprato questa sciarpa di seta al mercatino settimanale del paese. • Valentina ha iniziato un corso di nuoto, ma dopo una settimana ha rinunciato. • Marco e Roberta faranno un viaggio di un mese in Cina. • I miei genitori hanno detto che andremo a visitare gli scavi di Pompei. • A scuola, di mattina, abbiamo preparato dei cartelloni. • La mamma promise a Francesca che le avrebbe preparato le lasagne.

200


La frase principale ricle

Le Frit

Pe

le di tel

GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

Disse Sofocle: – Gli spettacoli possono durare un’intera giornata, perciò gli spettatori portano il cibo da casa. Ci sarà uno dei miei schiavi che ci seguirà con una sacca piena di tanto buon cibo. State tranquilli, perché mangeremo durante una pausa dello spettacolo.

Le frasi scritte in rosso sono le frasi principali o proposizioni principali. Rappresentano l’elemento più importante del discorso perché attorno a esse si dispongono le altre frasi del periodo, che sono quelle sottolineate. In questo brano ci sono quindi tre periodi, ognuno dei quali finisce con il punto fermo. Come si riconosce la frase principale? Ecco alcune indicazioni: •n on dipende da nessun’altra frase, cioè non è introdotta da congiunzioni subordinanti o da pronomi relativi; • ha il verbo di modo finito; • è indispensabile affinché la frase, nel suo complesso, abbia un senso compiuto. Esaminiamo questa frase complessa: “Siccome sono stanca perché ho studiato troppo, guarderò un film sgranocchiando dei grissini”. Siccome sono stanca perché ho studiato troppo guarderò un film sgranocchiando dei grissini

la frase inizia con una congiunzione la frase inizia con una congiunzione è la frase principale il verbo non è di modo finito

1 Sottolinea la proposizione principale ed evidenzia la parola che la collega alla seconda frase del periodo. Segui l’esempio. • Il topo scappò velocemente prima che il gatto lo afferrasse. • Il babbo ritarderà, perciò non lo aspetteremo per cena. • L’indirizzo è sbagliato, quindi la lettera è tornata al mittente. • Ho saputo che hai vinto la medaglia nel salto in alto. • Maria è mia amica, benché ogni tanto litighiamo. • Leo è caduto dalla bici perché non ha visto un sasso. • Quando è nervoso Luca fa qualche esercizio di yoga.

201


SIN T ASSI

Le proposizioni coordinate e subordinate La proposizione principale può avere altre frasi che si dispongono attorno a essa in due modalità: per coordinazione o per subordinazione.

Le proposizioni coordinate Leggi la seguente frase: ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Il mattino seguente i nostri viaggiatori furono svegliati dal canto degli uccelli e furono sollecitati dal profumo dei dolci al miele: Nicostrata li aveva preparati per loro.

Questa frase complessa è formata da tre proposizioni che corrispondono ai tre verbi evidenziati in azzurro, legati dalla congiunzione “e” e dai due punti. Ogni proposizione ha un significato proprio e potrebbe essere conclusa con il punto. Le tre frasi sono indipendenti fra loro: nessuna è più importante dell’altra. Quindi le tre proposizioni sono coordinate. Le proposizioni coordinate sono indipendenti l’una dall’altra e sono collegate fra loro in modo che nessuna sia necessaria all’altra per completarne il significato. Osserva: • Il mattino seguente i nostri viaggiatori furono svegliati dal canto degli uccelli. • Furono sollecitati dal profumo dei dolci al miele. • Nicostrata li aveva preparati per loro. I legami che uniscono le proposizioni coordinate sono: • segni di punteggiatura deboli: virgola, due punti, punto e virgola; • le congiunzioni coordinanti: e, o, oppure, ma, però, né, quindi, infatti, invece, perciò... 1 Inserisci la congiunzione per collegare la frase principale con quella coordinata. • Roma è una città d’arte, ........................... è ricca di importanti monumenti. • Pioveva a dirotto,

...........................

uscii ugualmente.

• Mio fratello ha sei anni ........................... frequenta la prima. • Andiamo al parco ........................... restiamo in cortile? • Ascoltiamo con attenzione l’insegnante,

...........................

capiamo bene.

• Luca ha disubbidito, ........................... è stato rimproverato.

202


GLI EL EM E N T I DELLA F RASE

Le proposizioni subordinate ricle

Le Frit

Pe

le di tel

Benché i ragazzi avessero già tanto materiale, mancava l’articolo più importante che avrebbe fatto vincere probabilmente alla Gazzetta di Clio il sospirato premio.

Questa proposizione è formata da tre frasi perché sono presenti tre predicati. La frase sottolineata è la frase principale, “reggente”; le altre due, unite da parole-legame (benché, che), dipendono da essa. Sono perciò proposizioni subordinate. La proposizione subordinata ha la funzione di espansione e non può “reggersi” da sola. Essa è sempre collegata alla proposizione che fornisce l’informazione più importante. Le parole-legame che collegano le proposizioni subordinate alla frase principale reggente sono: • pronomi relativi: che, per cui, a cui... • preposizioni: per, da, di... • congiunzioni subordinanti: perché, poiché, affinché, mentre, sebbene, nonostante che, se, che... ATTENZIONE!

Le proposizioni subordinate possono essere: • esplicite quando il verbo è di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperfetto); • implicite quando il verbo è di modo indefinito (infinito, participio, gerundio). 1 Individua la frase principale e sottolineala di rosso. Poi sottolinea la subordinata in blu e scrivi sui puntini E se è esplicita, I se è implicita. • Ripetendo i verbi ad alta voce, si imparano meglio. (..........) • Se avessi portato il pallone, avremmo giocato insieme. (..........) • Quando arrivammo al Canal Grande fummo affascinati dal corteo delle gondole. (..........) • Non ho dormito perché ero tormentata da una forte tosse. (..........) • Lucia legge molto perché le piacciono i romanzi. (..........) • Mio fratello canta suonando la chitarra. (..........) • Ho comprato un nuovo costume per andare in piscina. (..........)

203


MI ESE RCIT O La frase complessa o periodo 1 Nelle seguenti coppie di frasi indica con una X quella complessa. Se uso molto il computer mi viene mal di testa. Troppe ore al computer mi fanno venire mal di testa. Ho letto un bel libro di Susanna Tamaro, una famosa scrittrice per ragazzi. Ho letto un bel libro di Susanna Tamaro, che scrive dei romanzi per ragazzi. Al parco mi diverto con gli amici giocando a calcio o girando in bici. Al parco mi diverto con gli amici con il gioco del calcio e i giri in bici. Il cielo così buio e minaccioso annuncia pioggia torrenziale. Il cielo è così buio e minaccioso che annuncia una pioggia torrenziale.

La frase principale 3 Nelle frasi seguenti sono state separate tutte le proposizioni. Sottolinea quella principale. • Mentre entravo in casa / ho sentito un buon profumo di pasta al forno / che mi ha fatto venire l’acquolina in bocca. • Nicoletta aveva fretta di tornare a casa / perché non si sentiva bene / e aveva la febbre alta. • In spiaggia mi diverto con i miei amici / giocando a pallavolo sulla sabbia / oppure organizzando tornei di freesby. • Mi piace molto la pioggia / che scende leggera dal cielo / e che spazzerà via un po’ di smog. • Pur di evitare discussioni / ho prestato a mia sorella quel vestito / che le piace tanto. • Quando sono tornato dalle vacanze / ho dovuto completare tutti i compiti / che non avevo ancora fatto.

4 Nei seguenti periodi inventa e scrivi la proposizione principale. 2 Trasforma le seguenti frasi semplici in frasi complesse. Segui l’esempio. • Giorgia siede sul divano e........................................................................................................ accende la TV perché è molto stanca. • Ho indossato un paio di scarpe comode ........................................................................................................

mentre stavo per andare a scuola. • Per quanto ne so io ........................................................... ............................................................................................................

• Se non mi chiederai scusa ........................................... ............................................................................................................

• L’insegnante scrive alla lavagna ........................................................................................................

• Luca ha terminato i compiti ........................................................................................................

............................................................................................................

....................................................................... perché

costava

troppo. • Se verrete a pranzo da noi .......................................... ............................................................................................................

204


Le proposizioni coordinate e subordinate 5 Sottolinea in rosso le proposizioni principali e in blu le subordinate. • Stefano si è stancato di giocare a palla. • Nel cielo comparve l’arcobaleno dopo che ebbe piovuto forte. • Non ti ho detto nulla del mio problema per non farti preoccupare. • Quando sta per arrivare Natale i bambini sono felici. • In cantina, mentre riordinava delle scatole, la mamma ha visto un topo. • Luigi ha detto che non verrà alla mia festa. • Per rilassarsi Pietro corre un’ora ogni giorno. • Giovanni, che è molto disordinato, ha perso di nuovo le chiavi di casa. • Marta ha perso il treno perché non è suonata la sveglia.

6 Separa con una barra le frasi che formano i periodi, sottolinea i predicati e cerchia le parole-legame. • Il babbo è rientrato dopo un lungo viaggio, perciò è molto stanco e va subito a letto. • Mia sorella non va scuola perché ha mal di testa, quindi resterà a letto. • Ieri sera non sono andato in piscina perché pioveva forte e soffiava un vento fastidioso. • Dopo cena il babbo legge il giornale mentre Marco guarda un cartone. • Anche se sono stanco vado a casa di Luca.

7 Evidenzia la congiunzione adeguata fra quelle proposte, in modo da unire le due proposizioni coordinate. • Stai dicendo la verità e / oppure stai scherzando? • L’auto era nel garage, però / pertanto il suo proprietario non era in casa. • Trovammo un hotel, quindi / invece ci fermammo per la notte. • La mamma vide in vetrina un bel vestito

piuttosto / e lo comprò. • Il ristorante era al completo, perché /

allora Paolo e Sergio andarono in pizzeria. • I bambini non devono stare sempre in casa,

anzi / e devono stare all’aria aperta. • Io frequento la quinta, invece / quindi mia sorella va ancora alla scuola dell’infanzia.

8 Completa con le proposizioni subordinate adatte. • Il mio cane mi accoglie festosamente quando ............................................................................................................

• Ti devo sgridare benché ................................................. ............................................................................................................

• Luigi mi ha detto che ....................................................... ............................................................................................................

• Barbara è riuscita nel suo compito benché ............................................................................................................

• Non ti credo più perché ................................................. ............................................................................................................

• Oggi nevicava così forte che

......................................

............................................................................................................

205


l a Via T! T ES 1

V E RSO

A L'IN V

Leggi le seguenti frasi e indica con una X quella complessa. La partenza per le vacanze purtroppo è stata rimandata di qualche giorno. Dovrei finire questa relazione di geografia, ma non riesco a concentrarmi. Il corridore tagliò il traguardo con molto anticipo sugli altri concorrenti. Il viso arrabbiato di Martina descriveva benissimo il suo pessimo umore.

2

Di quante frasi è formata la seguente frase complessa? Mio fratello, poiché è tornato in ritardo, è sgusciato di nascosto in camera sua perché voleva evitare le sgridate che la mamma gli avrebbe certamente dato. 1

3

2

3 4

Qual è la proposizione principale contenuta nella seguente frase complessa? Indicala con una X. Quando aprì il frigorifero, Alessandro rimase molto deluso perché non c’erano più succhi di frutta con cui dissetarsi. Quando aprì il frigorifero Alessandro rimase molto deluso perché non c’erano più succhi di frutta con cui dissetarsi

4

C on quale congiunzione coordinante uniresti le seguenti frasi? Francesco pensa solo a giocare a baseball. I suoi risultati scolastici non sono positivi. eppure

5

tuttavia

perciò

Collega con una freccia le proposizioni principali, scritte a sinistra, con le adeguate proposizioni subordinate. Sono rimasto a letto tutto il giorno Nicoletta si mise a piangere

perché è appassionata di fumetti. nonostante fossero passati molti anni.

Mia sorella compra quel giornalino

poiché avevo l’influenza.

Ho riconosciuto subito Luca

quando vide il suo disegno strappato.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

206

oppure

Ho capito tutte le richieste? Ho lavorato in autonomia?

LSI


Ve r i f i c a di F I NE AN N O ! 1

Sottolinea le parole errate; poi scrivile in modo corretto.

nacque • disegnamo • soqquadro • innocuo • olio • arancie • subaqueo • acquerelli cupola • perquotere • igene • scelta • panciera • stazzione • conoscenza • sufficente ......................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................

2

M etti l’apostrofo dove occorre. • ciascun uomo • un ippopotamo • nessun amico

3

• quest estate • un albero • ciascun orso

• qual è • un arancia • quest anno

Indica per ogni nome se è primitivo (P), derivato (D), alterato (A) e falso alterato (FA).

musicista libro

4

• anch io • di buon ora • a quattr occhi

venticello

lampone

porta torrone

giornalaio insalatiera

In ogni frase sottolinea l’aggettivo qualificativo e indica il grado. • Ugo è il più veloce della squadra.

............................................................

• Questo è un pessimo comportamento.

............................................................

• Quell’attore è straricco ma fa opere di beneficenza.

............................................................

• Il mio cagnolino è più giovane del tuo.

............................................................

• La piadina di Leo è migliore della mia.

............................................................

CON

LOGICA

5

Individua e cancella il nome intruso, poi completa.

• carta, penna, sale, aceto, fiore, cane, carità, foglia, seme

L’intruso è ............................................. perché tutti gli altri nomi sono nomi .............................................. • mano, automobile, sera, siepe, fune, foto, moto, uovo, erba, rosa

L’intruso è ............................................. perché gli altri nomi sono tutti

.............................................

• uova, centinaia, stelle, rose, mulini, pini, pere, dente, tende

L’intruso è ............................................. perché gli altri nomi sono tutti

.............................................

207


di Ve r i f i c a F I NE AN N O ! 6

Nelle seguenti frasi sottolinea gli aggettivi determinativi e cerchia i pronomi. • Le mie abitudini alimentari sono diverse dalle tue. • Quella maglia è la stessa che ho visto ieri in vetrina. • Io abito al secondo piano, Carla abita al quinto. • Alla festa del tuo compleanno ho mangiato due fette di torta e alcuni biscotti, pochi

al cioccolato e qualcuno con la marmellata.

CON

LOGICA

7 I ndividua la categoria grammaticale dei seguenti gruppi di parole, trova l’intruso, sottolinealo e poi completa.

• da, nel, dalle, in, a, all’, con, nei, per, di, dello, del, su, tra, tre, sugli

L’intruso è ........................................................ perché le altre parole sono ........................................................ • allegramente, volentieri, davanti, vicino, sempre, piace, facilmente, bene

L’intruso è ............................................................ perché le altre parole sono ............................................................ • però, ma, inoltre, quando, mentre, affinché, tuttavia, via, quindi, quando

L’intruso è ............................................................ perché le altre parole sono ............................................................

8

Nelle seguenti frasi sottolinea il predicato e cerchia il soggetto. • Il tuo giubbotto è appeso nell’armadio. • A causa dell’estate troppo calda, molte piante hanno sofferto. • Ieri la nonna ha regalato la bicicletta a Luca.

9

Completa inserendo il nome di ogni complemento. • Durante le vacanze (.........................................................) un’amica della mamma ci ha invitato

nella sua casa (.........................................................) in campagna (.........................................................). • Con gli acquerelli (.........................................................) Laura aveva disegnato un bellissimo

paesaggio (.........................................................) di montagna (.........................................................).

10

Sottolinea la frase principale. • Quando vide quel grande ragno nero, Emma si spaventò. • Dagli alberi del viale cadono tutte le foglie quando a novembre soffia il vento.

208


VERSO L' INVALSI ricle

Le Frit

Pe

le di tel

5

10

15

20

25

30

L’INCONTRO CON PERICLE

– Chi siete? Dove credete di andare? Chi vi ha dato il permesso di avvicinarvi al grande Pericle? – urlò un soldato a capo di una pattuglia di militari. Il servo che accompagnava i ragazzi tentò disperatamente di spiegare come stavano le cose, ma inutilmente. – Arrestateli! Chiarirete tutto dopo qualche giorno di prigione – proseguì il comandante delle guardie. Camilla si rese conto che l’unico modo di uscire da quella brutta situazione era di attirare l’attenzione di Sofocle. Allora iniziò, sotto lo sguardo sbalordito dei suoi amici, a strillare e a scalciare come una pazza e quando un soldato cercò di tapparle la bocca la ragazza gli morse una mano con una tale forza che il militare emise urla ancora più forti di quelle di Camilla. Fu allora che lo stesso Pericle intervenne. Bastò un suo gesto per fermare le guardie, le quali si trasformarono miracolosamente in gentili accompagnatori. – Pericle, questi sono i ragazzi di cui ti ho parlato – disse Sofocle. – Scusate per i modo bruschi delle mie guardie del corpo, ma fanno solamente il loro dovere. Tu devi essere Camilla – dedusse il grande ateniese. – Sì signore, sono la giornalista di punta della Gazzetta di Clio. Lui invece è Adriano, il mio braccio destro, mentre lui, Lorenzo, è il disegnatore ufficiale di questo reportage. – Lo so, mi ha detto tutto il mio amico Sofocle. A dire il vero non ho compreso bene né da dove venite né che cosa volete, ma mi siete simpatici e questo basta. E poi tu, signorina, hai proprio un bel caratterino... – disse sorridendo Pericle. – Ha in mente di farti domande molto imbarazzanti – aggiunse Sofocle. – Ah ah ah ah! – rise Pericle. – Sono proprio curioso di sentire che cosa vuoi chiedermi... Ma prima di iniziare la nostra chiacchierata vi presento Fidia. – Il più grande scultore e architetto di tutta la Grecia... è un piacere conoscerla – disse Lorenzo che, essendo un grande appassionato di arte, sapeva molto bene chi fosse quello straordinario artista.

209


VERSO L'INVALSI A1 Leggi la riga 1 e individua la funzione della parola chi.

A.

Pronome relativo. B.

Pronome indefinito.

C.

Pronome interrogativo.

D.

Pronome esclamativo.

A2 Leggi la frase (righe 3-4) “Il servo che accompagnava i ragazzi tentò disperatamente di

spiegare come stavano le cose, ma inutilmente” e indica la funzione della parola che. A.

Congiunzione. B.

C.

Pronome esclamativo.

D.

Pronome indefinito. Pronome relativo.

A3 Individua e scrivi gli avverbi presenti nella frase della domanda precedente. .........................................................................................................................................................................................................................................

A4 Leggi la frase (righe 5-6) “– Arrestateli! Chiarirete tutto dopo qualche giorno di prigione –

proseguì il comandante delle guardie”. • I verbi sottolineati sono espressi al modo e al tempo: A. modo condizionale tempo presente e al modo indicativo tempo passato remoto. B. modo condizionale tempo passato e al modo indicativo tempo passato remoto. C. modo indicativo tempo futuro semplice e modo indicativo tempo trapassato remoto. D. modo indicativo tempo futuro semplice e modo indicativo tempo passato remoto.

• La voce verbale “Arrestate(li)” è al modo: A. indicativo. B. C. imperativo. D.

congiuntivo. condizionale.

• La parola evidenziata in giallo è: A. un articolo partitivo. B. C. una congiunzione. D.

una preposizione articolata. un articolo determinativo.

A5 Nella frase “La ragazza gli morse una mano” (riga 10) gli è:

210

A.

un articolo. B.

una preposizione.

C.

un pronome. D.

una congiunzione.


VERSO L' INVALSI A6 Nella frase (righe 7-8) “Camilla si rese conto che l’unico modo di uscire da quella brutta

situazione era di attirare l’attenzione di Sofocle” sono presenti: A. B. C. D.

tre aggettivi qualificativi. un aggettivo indefinito e due qualificativi. due aggettivi qualificativi e un numerale. due aggettivi qualificativi e un dimostrativo.

A7 Nella frase (riga 12) “Fu allora che lo stesso Pericle intervenne” la parola sottolineata è:

A. C.

un aggettivo possessivo. un aggettivo dimostrativo.

B. D.

un aggettivo qualificativo. un pronome dimostrativo.

A8 Nella frase (riga 15) “questi sono i ragazzi di cui ti ho parlato” sono presenti tre pronomi.

Trascrivili e indica la categoria a cui appartengono. ............................................................................................................................. ............................................................................................................................. .............................................................................................................................

A9 Leggi la frase (righe 18-20) “– Sì signore, sono la giornalista di punta della Gazzetta di Clio.

Lui invece è Adriano, il mio braccio destro, mentre lui, Lorenzo, è il disegnatore ufficiale di questo reportage”: • trascrivi i due nomi derivati presenti e indica il rispettivo nome primitivo. .........................................................................................................................................................................................................................................

• sottolinea il nome che è sovrabbondante al plurale. Poi scrivi i due plurali e con ognuno forma una breve frase che ne faccia capire il diverso significato. ......................................................................................................................................................................................................................................... .........................................................................................................................................................................................................................................

A10 Nella frase “Il più grande scultore e architetto di tutta la Grecia” (riga 28), l’aggettivo

qualificativo presente è di grado: A. C.

comparativo di maggioranza. B. superlativo relativo. D.

superlativo assoluto. positivo.

211


VERSO L'INVALSI

Il vecchio libro 5

10

15

20

25

Giulia rimase a bocca aperta quando la vecchia prozia Gertrude le mise tra le mani il misterioso pacchetto. All’interno della sgargiante carta argentata c’era un vecchio libro. – Ormai sono troppo vecchia per le favole, meglio regalarlo alla piccola Giulia, sono sicura che le piacerà – affermò Gertrude con la sua voce raschiante e un guizzo malefico nelle iridi da megera. Sulla copertina era disegnato un castello, un vecchio e logoro maniero dall’aria inquietante. Il maniero era avvolto da un alone intriso di morte e a Giulia parve persino di scorgere qualcuno dietro uno dei grandi finestroni spalancati. Qualcuno che prima non c’era. Le sue mani si aprirono di scatto e il tomo cadde. Il tonfo che produsse attirò l’attenzione della prozia che, come un falco, le puntò addosso i suoi piccoli occhiacci cattivi. La sua bocca era tirata in una smorfia crudele mentre a passi veloci le si accostava. – Devi custodirlo con cura, piccola peste, altrimenti lo rovinerai! – le sibilò contro raccogliendolo da terra, e glielo porse in maniera assai brusca. Giulia la fissò annichilita senza nemmeno riuscire ad allungare le mani. Fu la sua amichetta Sofia a prenderlo e a offrirsi di portarlo nella cameretta di Giulia, in modo che nessuno potesse rovinarlo. Il resto della festa procedette in modo ordinato. Erano le nove di sera quando anche l’ultimo invitato lasciò la casa. La mamma esortò la sua bambina ad andare a dormire, dopo la faticosa giornata di festeggiamenti. Giulia si mise sotto le coperte in attesa che la madre arrivasse a darle il bacio della buonanotte, invece la sentì parlare al telefono. Aveva la voce spaventata e Giulia intuì dal tono che parlava di Sofia, la sua compagna di scuola. Quando la mamma entrò nella stanza, Giulia le chiese con un filo di voce: – Mamma, cos’ha Sofia? – La tua compagna di classe non sta molto bene... L’hanno portata all’ospedale, ma non preoccuparti, sono sicura che non è nulla di grave – le spiegò la madre con un sorriso tirato. Fiorella Rigoni, in Halloween Tales, La Mela Avvelenata

A1 Che cosa hanno in comune i seguenti nomi?

pacchetto - copertina - finestroni - occhiacci

212

A.

Sono tutti derivati.

B.

Sono tutti composti.

C.

Sono tutti alterati.

D.

Sono tutti collettivi.


VERSO L' INVALSI A2 Leggi la seguente frase (righe 1-2) e la relativa analisi logica.

La vecchia prozia

le

Soggetto + attributo

Compl. di termine Predicato verbale

mise

tra le mani

il misterioso pacchetto

Compl. di luogo

Compl. oggetto + attributo

• Quale tra le frasi seguenti è formata dalle stesse parti della frase che hai osservato in precedenza? A.

La piccola fatina gli spruzzò sul viso una polverina magica.

B.

Un grosso cane gli afferrò con i denti la manica della giacca.

C.

L’esperto falegname tagliò il tronco con una sega elettrica.

D.

L’agile acrobata si lanciò nell’aria sul suo trapezio oscillante.

A3 Quale funzione svolge la parola che nella frase “Giulia si mise sotto le coperte in attesa

che la madre arrivasse a darle il bacio della buonanotte” (righe 22-23)? A.

È una congiunzione.

B.

È un pronome relativo.

C.

È un pronome esclamativo.

D.

È un aggettivo interrogativo.

A4 A quale grado è espresso l’aggettivo assai brusca (riga 15)?

A.

Grado positivo.

B.

Grado comparativo di maggioranza.

C.

Grado superlativo relativo.

D.

Grado superlativo assoluto.

A5 A quale categoria grammaticale appartiene la parola qualcuno nella seguente frase

(righe 8-9)? “A Giulia parve di scorgere qualcuno dietro uno dei grandi finestroni”. A.

È un pronome dimostrativo.

B.

È un aggettivo dimostrativo.

C.

È un pronome indefinito.

D.

È un aggettivo indefinito.

A6 Che tipo di verbo è quello sottolineato nella frase “Devi custodirlo con cura” (riga 14)?

A.

È un verbo impersonale.

B.

È un verbo ausiliario.

C.

È un verbo servile.

D.

È un verbo riflessivo.

213


VERSO L'INVALSI A1

Indica con una X il gruppo in cui le parole sono state separate in radice e desinenza in modo corretto. alber-o, frecc-ia, paro-le, carot-a pes-ci, gior-no, fuo-chi, stud-io

sentier-o, mar-e, mont-e, spiagg-ia panc-he, chio-do, fredd-o, pae-se

A2 Nella frase “Lucia ha ingerito una caramella”, il sinonimo più appropriato del verbo

“ha ingerito” è: ha mangiato

ha masticato

ha deglutito

ha respirato

A3 In quale frase il punto è stato inserito correttamente?

I calciatori entrano negli spogliatoi. Indossano la divisa. Ho comprato un chilo di mele al mercato c’erano. Anche delle belle pere. Giovanni ha guardato la TV hanno trasmesso. Molti servizi sulla missione spaziale. Lucia sistema nel vaso. Le rose le ha ricevute per il suo compleanno.

A4 Nella frase “Il fratello minore di Alice è un ragazzo allegro, sempre disposto a far divertire tutti

con le sue battute spassose e le sue imitazioni esilaranti”, quanti sono gli aggettivi qualificativi? 3 A5

4

5

6

Quale frase è espressa in forma attiva?

Giulio è stato lodato dal maestro. Il tavolo è stato realizzato con legno di noce. A6

Quante preposizioni, semplici e articolate, sono presenti nella frase “Siamo saliti sull’autobus che porta al cinema con il cuore in gola per aver fatto la strada di corsa”?

5 A7

Andrea racconta sempre della Spagna. Mio fratello è stato visitato dal pediatra.

6

7

8

Nella frase “Al mattino, prima dell’alba, il cielo si tinge di colore rosa”, il soggetto è:

il mattino

l’alba

il cielo

il colore rosa

A8 In quale delle seguenti serie di plurali è presente un errore?

spiaggie, docce, mance, valigie magie, schegge, guance, pellicce

214

rocce, malvagie, grigie, bilance sudicie, antologie, borracce, piogge


VERSO L' INVALSI A9

Osserva la parola “antipasto”. In quale delle parole che seguono il prefisso -anti ha lo stesso significato?

antifurto

antipanico

antibagno

antipulci

A10 Quale funzione svolgono i due punti (:) nella frase “La maestra Valeria ha un’idea ben precisa

sulla gita da proporre ai genitori: una visita all’acquario di Genova”? Introducono un elenco. Introducono un esempio.

Introducono un discorso diretto. Introducono una spiegazione.

A11 Quale dei seguenti gruppi di nomi contiene soltanto nomi astratti?

energia, noia, genialità, diario fedeltà, malinconia, sipario, violenza

golosità, posata, simpatia, virtù allegria, dolore, pazienza, panico

A12 Indica il grado di comparazione dell’aggettivo presente nella frase “Giulia è la meno scontrosa

della classe”. Comparativo di maggioranza Comparativo di minoranza

Superlativo relativo Superlativo assoluto

A13 Che tipo di verbo è quello sottolineato nella frase “Devi custodire i libri con cura”?

È un verbo impersonale. È un verbo servile.

È un verbo ausiliare. È un verbo fraseologico.

A14 Nel seguente elenco di avverbi di modo c’è un intruso. Qual è?

bene – male – liberamente – facilmente – penzoloni – parecchio – volentieri – attentamente penzoloni

volentieri

parecchio

male

A15 In quale frase la parola “che” è congiunzione?

Che desideri per cena? Che vestito stupendo!

Ho trovato il regalo che cercavo per mia sorella. La mamma dice che sono cresciuto di tre centimetri.

A16 Quale serie di predicati verbali può avere il complemento diretto (o oggetto)?

passeggiare, sollevare, ritagliare, andare amare, ascoltare, nascere, tritare regalare, socchiudere, strappare, desiderare attraversare, nevicare, guardare, camminare

215


VERSO L'INVALSI A17 Quale frase contiene un predicato nominale?

Il gatto era salito sul tetto della casa. Purtroppo l’estate ormai è lontana.

Le chiavi della macchina sono in sala. Tiziano è caduto durante gli allenamenti.

A18 Le parole “rassicurante”, “inquietante”, “illuminante”, che possono essere usate anche come

aggettivi, sono verbi espressi con un modo indefinito. Quale? Infinito presente Participio presente

Infinito passato Participio passato

A19 In quale gruppo di parole composte c’è un intruso?

contromano, controluce, controllore, controparte, controfigura scaldamuscoli, scaldabagno, scaldavivande, scaldaletto parafulmine, paracadute, paravento, parastinchi, parafango portaombrelli, portacarte, portafogli, portamatite, portabandiera

A20 Solo in una delle seguenti frasi “la” non ha la funzione di pronome. Quale?

Ho visto Graziella e la vorrei invitare alla mia festa. Non conosciamo la trama del film, ma ci hanno assicurato che è bello. Vedi quella scatola sopra l’armadio? Me la puoi prendere, per favore? Roberta è arrabbiata con Martina e non la saluta più.

A21 Quanti attributi sono presenti nella frase “Su un ripido pendio, tra l’erba fresca e bagnata,

spuntavano piccole fragoline di bosco”? 3

4

5

6

A22 A quale voce verbale corrisponde la seguente analisi grammaticale?

voce del verbo decidere, 2a coniugazione, modo indicativo, tempo trapassato prossimo, 2a persona plurale voi avete deciso

voi decideste

voi avrete deciso

voi avevate deciso

A23 Qual è l’analisi logica corretta della frase “Il cielo grigio promette pioggia”?

216

soggetto, predicato verbale, complemento di causa soggetto, predicato nominale, complemento oggetto soggetto, attributo, predicato verbale, complemento oggetto soggetto, predicato verbale, complemento di specificazione


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