Finestre sul mondo - Classe 4a - Arte e Musica

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indice

Arte e immagine 2

Come si guarda un’opera

4

La teoria dei colori

6

I colori

Vite d’artista 8

Artisti sconosciuti

9

La Via della seta

10

L’Esercito di terracotta

12

Caravaggio

13

Un artista in viaggio

14

I bari

16

Johannes Vermeer

17

Le atmosfere

18

Ragazza con il turbante

20

Il quizzone

musica

Su on i e sil en zi 23 Su on i e ru mo ri i 24 L’i nt en sit à de i su on

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Il rit mo

`66r6 t6 y6 u6 i6 o6 p6 L’a lte zz a de i su on i o 27 La ch iav e di vio lin e le no te su l pe nt ag ra mm a

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Il qu izz on e


e rt A e Immagine

Come si guarda un'opera Quando guardi un’opera d’arte tieni presente i sette elementi fondamentali: LINEA, SPAZIO, FORMA, VOLUME, SUPERFICIE, LUCE e COLORE. Johannes Vermeer, Donna che legge una lettera davanti alla finestra , 1657 circa, Gemäldegalerie, Dresda

Paul Klee, Senecio , 1922, Kunstmuseum, Basilea

Vincent van Gogh, Paesaggio con cielo tempestoso , 1890, Rijksmuseum, Amsterdam

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e rt A e Immagine

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La teoria dei colori Chi non è mai rimasto con il naso per aria a osservare estasiato un arcobaleno? Sicuramente anche tu! L’arcobaleno è uno degli spettacoli naturali più affascinanti!

Giallo

Arancione Rosso

Verde

Azzurro

Dietro tutta la sua magia c’è una spiegazione scientifica ben precisa: l’arcobaleno si forma quando la luce del sole attraversa le gocce d’acqua rimaste sospese nell’aria dopo un temporale. Visivamente, l’arcobaleno appare come un arco formato da sette colori. Viceversa, quando questi colori si ricompongono si forma la cosiddetta luce bianca. Non ci credi? Prova a fare questo semplice esperimento con il disco di Newton e potrai verificarlo tu stesso!

Indaco Violetto

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2 Riproduci su un foglio il disco. Colora gli spazi con i colori indicati.

in d a c o

a z z u rr o v e rd e

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Ritaglia il disco e incollalo su un car toncino, per renderlo più rigido.

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ro ss o

a ra n c io n e

3 Con l’aiuto di un adulto, pratica un foro in centro e fai passare un filo di lana attraverso esso. Poi, insieme a un compagno o una compagna, tendi i due capi del filo.

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Fai girare molto velocemente il disco: i sette colori sembreranno scomparire e vedrai formarsi il bianco!


e rt A e Immagine Il bianco è dunque il risultato della mescolanza di tutti gli altri colori ed è detto anche colore acromatico, cioè senza colori. Colori acromatici sono anche il nero e il grigio. C olora il disegno usando soltanto i colori acromatici.

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I colori Cerchio di ITTEN

Chiamiamo primari o fondamentali i colori che non si possono ottenere con la mescolanza di altri colori. Sono il giallo, il rosso e il blu.

Chiamiamo secondari o derivati i colori che si ottengono mescolando due colori primari. Sono il viola, il verde e l’arancione.

Chiamiamo complementari le coppie di colori formate dal colore primario e dal secondario che si trovano in posizioni opposte rispetto al cerchio cromatico di Itten. Sono il blu e l’arancione, il giallo e il viola, il rosso e il verde.

Colori PRIMARI

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Colori SECONDARI


e rt A e Immagine Colori CALDI

Colori FREDDI

Alcuni colori sono considerati caldi, altri freddi. I colori caldi ricordano la luce del sole e il calore del fuoco, mentre i colori freddi sono associati all’acqua, alla luce della luna e alla vegetazione.

Da due PRIMARI si ottiene un SECONDARIO

I complementari

Mescolando tutti i colori primari insieme si ottiene il marrone

Nelle prossime pagine ti racconteremo delle storie di vite di ar tisti. Ogni opera d’ar te racchiude tante vite: quella dell’ar tista, quella delle persone che ha frequentato e dei luoghi rappresentati.

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Artisti sconosciuti Hai mai pensato che un’opera possa essere il frutto del lavoro di migliaia di persone? E che un capolavoro possa rimanere nascosto per secoli? È il caso dell’Esercito di terracotta! Nel 1974 dei contadini cinesi, scavando nel terreno, trovano delle fosse che contengono meravigliose statue di terracotta rappresentanti soldati, cavalli e cavalieri. Si tratta del mausoleo, la grande tomba, dell’imperatore cinese Shi Huangdi della dinastia Qin, vissuto nel III secolo a.C. Terrorizzato dall’idea della morte, quando a soli 13 anni sale al trono, l’imperatore decide di farsi costruire un esercito che lo accompagni nel viaggio verso l’aldilà.

CARTA D'IDEN TITÀ

L’Esercito di terracotta è quella che si definisce un’opera collettiva, cioè un’o pera realizzata da un insieme di persone. Nessuno conosce i nomi degli oltre 70 000 uomini che per più di 40 anni hanno lavorato senza sosta per modellare le più di 8 000 statue a grandezza naturale che compongono l’e sercito. Considera che questo è il numero delle statue ripor tate alla luce fino a ora, ma potrebbero essere molte di più!

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Come ci ch iamiamo?

I nostri no mi sono sco nosciuti.

Dove siamo nati?

In Cina.

Per chi abb iamo lavora to?

Per l’impera tore

Shi Huangd i.

Ti voglio p arlare di...

L’Esercito d i terracotta che è conservato nel mausole o dell’impera tore Shi Hu angdi a Xi’ in Cina. an,


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La Via della seta

La storia millenaria dell’ar te cinese ha raggiunto per la prima volta l’Europa nel momento in cui si è aper ta la cosiddetta Via della seta (probabilmente nel 100 a.C. durante la dinastia Han), un lungo itinerario commerciale che collega l’odierna Cina all’Asia Minore e al Mediterraneo.

La Via della seta è un percorso di strade, fiumi e mari di oltre 8 000 km, usato dai mercanti per trasportare merci, in particolare la seta, le spezie e i manufatti da Oriente a Occidente. Il lungo viaggio delle merci è possibile grazie alle carovane che percorrono a staffetta dei tratti del percorso. Il grande viaggiatore e mercante veneziano Marco Polo percorre la Via della seta tra il 1271 e il 1289. Di questa avventura parla nel suo libro “Il Milione”, un’opera fondamentale per conoscere geografia, cultura, usi e costumi di mondi fino a quel momento sconosciuti.

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L'Esercito di terracotta La scoperta dell’Esercito di terracotta è considerata come una delle più importanti per l’archeologia cinese e mondiale. La cosa che maggiormente colpisce di queste statue è lo straordinario realismo con cui sono stati rappresentati uomini e animali. Sono infatti uno diverso dall’altro e riproducono per numero, caratteristiche e dimensioni quello che era stato realmente l’esercito dell’imperatore. Tutta l’armata è disposta in 8 fosse e ripropone fedelmente l’ordine di schieramento delle truppe.

Mausoleo dell’imperatore Shi Huangdi a Xi’an, Cina. I lavori di realizzazione sono iniziati nel 246 a.C. e proseguiti fino alla mor te dell’imperatore nel 210 a.C.

Si pensa che le statue siano state realizzate compattando un tubo di argilla che costituisce il corpo e aggiungendo poi gambe, braccia e testa. Sicuramente è stato molto difficile e faticoso modellare statue grandi come una persona in carne e ossa. Gli ar tisti hanno messo grande cura anche nel realizzare tutti i par ticolari: dall’e spressione dei volti alle acconciature, fino alle spille che i soldati avevano sulle uniformi.

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e rt A e Immagine Attività Ti serve: ! ! ! !

pasta per modellare; stuzzicadenti; utensili per modellare; m acchina fotografica o smar tphone. braccio mano

spalline braccio

mano busto capelli

stuzzicadenti testa

Per fare il tuo GUERRIERO DI TERRACOTTA con la pasta per modellare riproduci i singoli pezzi che vedi disegnati qui accanto, poi assembla il guerriero con degli stuzzicadenti e fotografalo: è il tuo capolavoro!

piedi

collo

vestito gambe

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Caravaggio Caravaggio potrebbe essere il protagonista di un film di avventura. Durante la sua vita cambia città, amici e mecenati, cioè ricchi protettori degli artisti, che gli commissionano quadri e lo sostengono nel suo lavoro. Dipinge per i potenti dell’epoca, ma passa il suo tempo con persone umili. Nei suoi quadri dà vita a scene di grande spiritualità e bellezza, ma nella vita, a volte, si fa coinvolgere in fatti violenti. Viaggia moltissimo, a volte per scelta altre per fuggire, e ovunque osserva e dipinge la realtà come pochi altri hanno saputo fare. In ogni luogo lascia un’impronta indelebile sia come uomo sia come artista.

CARTA D'IDEN TITÀ

Come mi ch iamo?

Caravaggio è un attaccabrighe e si mette spesso nei guai. Dopo una lite finita male, viene addirittura accusato di avere ucciso un uomo e per questo, dopo essere stato condannato a mor te, è obbligato ad abbandonare la sua amata Roma. Non riuscirà mai a ritornarci perché muore prima di ricevere la notizia della grazia concessagli dal Papa.

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Il mio vero nome è Mic helangelo M ma mi chia erisi, mano Carav aggio, come di origine d il paese ei miei gen itori.

Dove sono nato?

A Milano, in Italia, nel 1 571.

Quali sono le mie oper e più import anti?

anest C ra di frutta , 1599, Pina Ambrosiana coteca , Milano ! C ena in Emmaus, 16 01-1602, N Gallery, Lon ational dra !

Ti voglio p arlare di...

!

I bari, 1594 , Kimbell A rt Museum, Fort Worth (Stati Uniti) , olio su tela .


e rt A e Immagine

Un artista in viaggio

La vita di Caravaggio è un viaggio continuo: da Milano a Roma, da Roma a Napoli, poi ancora Malta e la Sicilia per finire la sua vita a Por to Ercole in Toscana, solo e abbandonato. Segui sulla mappa le tappe più impor tanti della storia di Caravaggio, piena di colpi di scena.

Ricorda che il viaggio di un artista non finisce con la sua vita, ma continua nelle mani dei collezionisti che portano i suoi quadri in giro per il mondo e negli occhi dei visitatori che tutti i giorni vedono le sue opere nei musei. L’opera “I bari”, ad esempio, dall’Italia è arrivata al Kimbell Art Museum di Fort Worth, una città del Texas negli Stati Uniti, dopo essere passata fra le mani di potenti famiglie di collezionisti. Le opere di Caravaggio si possono ammirare oggi nei più importanti musei di tutto il mondo.

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I bari Caravaggio dipinge questo quadro per il suo committente e amico, il Cardinale Del Monte. L’artista ci racconta la storia di una truffa perfetta ad opera di due bari, due imbroglioni. Osserva bene: il ragazzo a sinistra guarda con attenzione le sue carte, forse sta riflettendo sulla mossa che deve compiere. Gli altri due personaggi sono visibilmente complici fra loro. Mentre quello posto al centro spia le carte dell’ingenuo giocatore, l’altro ha già tirato fuori da dietro alla schiena la carta che lo farà vincere.

Caravaggio (Michelangelo Merisi), I bari , 1594, Kimbell Ar t Museum, For t Wor th, olio su tela.

Nell’o pera troviamo due degli elementi caratteristici della pittura di Caravaggio: la luce, che entra dall’alto e colpisce la parete, illuminando la scena come su un set cinematografico, e la presenza di elementi della vita quotidiana (il pugnale, gli abiti, il gioco del backgammon).

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e rt A e Immagine Per “leggere” un’o pera d’ar te, vanno osser vati con cura i dettagli. Abbiamo scelto cinque par ticolari, su cui a un primo sguardo probabilmente non ti soffermeresti: riesci a trovarli? Se il tuo occhio curioso ne trova altri, individuali e condividili con i compagni e le compagne.

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Johannes Vermeer Ci sono artisti che pur realizzando poche opere diventano famosissimi. È il caso di Vermeer. Della sua breve vita non sappiamo molto se non che ha una moglie, tanti figli e un amore grande per il suo lavoro. Ogni quadro è curato nei minimi dettagli: per realizzarli sceglie sempre colori costosi e da lui stesso preparati con cura e obbliga le sue modelle a posare per ore interminabili. È così assorto nel suo lavoro che spesso si dimentica persino di mangiare e di dormire. Il risultato è una serie di tele talmente perfette da sembrare fotografie di un’epoca lontana.

CARTA D'IDEN TITÀ Come mi ch iamo?

Johannes V ermeer.

Per poter dar da mangiare ai suoi figli, Vermeer è obbligato a barattare i suoi quadri con il cibo. Alla sua mor te la moglie, in gravi difficoltà economiche, si trova costretta a vendere i quadri dell’ar tista per saldare tutti i debiti, anche a poco prezzo. Molte delle sue opere sono andate perdute: è per questo che oggi ci rimangono solo 35 suoi capolavori.

Dove sono nato?

A Delft, ne i Paesi Bass i, nel 1632.

Quali sono le mie oper e più import anti?

a stra L dina di Delf t, 1657-165 Rijksmuseum 8, , Amsterdam ! L a latt aia, 1660 c irca, Rijksm useum, Amsterdam !

Ti voglio p arlare di...

!

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agazz R a con il turb ante, 1665 Mauritshuis circa , L’Aia, olio su tela.


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Le atmosfere

Gli ampi spazi dell’attuale Belgio e dei Paesi Bassi hanno giocato un ruolo fondamentale nell’opera dei pittori Fiamminghi. Nei loro quadri ritroviamo canali e fiumi, la natura imponente e le sue stagioni, le nebbie, la neve e i cieli dalle molteplici sfumature.

I pittori Fiamminghi lavorano fra il XV e XVI secolo tra Belgio e Paesi Bassi. La loro caratteristica principale è il desiderio di riprodurre con minuziosa precisione la realtà e la natura. I più famosi fra di loro sono Rubens, Bruegel e Jan van Eyck. Vermeer viene spesso associato a questa corrente: con loro condivide l’attenzione al colore, alla luce e ai dettagli, anche quelli più piccoli e nascosti delle scene rappresentate. Sempre da loro eredita lo stile del ritratto “a tre quarti”, cioè con le persone non rappresentate di fronte o di profilo come si faceva prima.

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Ragazza con il turbante È una delle opere più conosciute di Vermeer, addirittura definita la “Monna Lisa d’Olanda”. Lo sguardo della giovane e la sua posizione hanno attirato la curiosità e l’ammirazione degli studiosi fin da quando il grande artista è stato riscoperto alla fine dell’800. La misteriosa ragazza è probabilmente la figlia maggiore del pittore e sembra essere stata interrotta nel mezzo di un lavoro: si gira di scatto e ci guarda con sguardo interrogativo. Vermeer sceglie di far emergere il suo volto utilizzando lo sfondo nero e mettendolo in forte contrasto con i colori usati per ritrarla, in particolare il blu lapislazzuli del turbante. Tutta l’attenzione dell’osservatore cade sul meraviglioso orecchino di perla indossato dalla giovane donna: è quello il punto preciso in cui l’artista fa cadere la luce che illumina tutta la scena. Johannes Vermeer, Ragazza con il turbante , 1665 circa Mauritshuis, L’Aia, olio su tela.

Nei libri di Storia dell’ar te l’o pera di Vermeer è inclusa nella “pittura di genere”, quella che ha come protagoniste scene di vita quotidiana nelle case o nelle strade. Il suo modo di dipingere, però, caratterizzato da un uso straordinario della luce, la rende unica.

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Via il turbante e via l’o recchino di perla! Trasforma la giovane donna ritratta a tuo piacere. Come l’avrebbe rappresentata Vermeer se fosse vissuto ai giorni nostri?

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IL QUIZZONE Indica con una crocetta le risposte corrette.

1

2 QUANDO È STATO SCOPERTO L’ESERCITO DI TERRACOTTA?

DOVE SI TROVA L’ESERCITO DI TERRACOTTA?

In un museo 1492

1571

1974

2000

In un mausoleo In un parco In un teatro

3

PER QUALE TRATTO DEL SUO CARATTERE È CONOSCIUTO CARAVAGGIO?

4

La simmetria

La riser vatezza

Le linee spesse

L’irruenza

I colori vivaci

La simpatia

La luce

La calma

5

QUAL È L’ELEMENTO DISTINTIVO DELLE OPERE DI CARAVAGGIO?

QUANTE OPERE DI VERMEER SONO GIUNTE FINO A NOI?

6

QUAL È L’ELEMENTO DISTINTIVO DELLE OPERE DI VERMEER?

Le forme organiche 150

35

Le linee spesse

15

112

I colori primari La luce

20


e rt A e Immagine 7 CINA

INDICA SUL PLANISFERO IN QUALE PAESE SI TROVA L’ESERCITO DI TERRACOTTA.

INDIA IRAN

8

9

QUALE DI QUESTI PARTICOLARI APPARTIENE ALL’OPERA DI VERMEER DI CUI TI ABBIAMO PARLATO?

QUAL È IL COLORE PREDOMINANTE USATO DA CARAVAGGIO NELL’OPERA ANALIZZATA?

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M usica Alla scoperta della Suoni e silenzi

M USICA

Che cosa è la musica secondo te? La musica è l’insieme di suoni diversi che seguono regole precise e che si alternano con momenti di silenzio. O sser va questa sequenza. Il segno rappresenta un suono, il segno rappresenta un silenzio. Indica con una crocetta la descrizione corretta della sequenza.

! suono, suono, silenzio, silenzio, suono, suono ! suono, suono, suono, silenzio, silenzio, suono

Prova a ripetere la sequenza dell’esercizio precedente con la voce e con le mani. Batti le mani per un suono, soffia per un silenzio.

Scrivi una sequenza suono/silenzio e falla eseguire al tuo compagno o alla tua compagna. Poi inver tite i ruoli.

Sequenza 1

Sequenza 2

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M usica Suoni e rumori Qual è la differenza tra suono e rumore? Negli ambienti in cui viviamo è molto più frequente sentire suoni piuttosto che silenzi. Ci sono suoni prodotti dalle automobili, dalle abitazioni, che spesso sono veri e propri rumori. Questi rumori forti e continui producono nell’ambiente un vero e proprio inquinamento acustico che ha effetti dannosi per le persone. Osser va il disegno. Quali elementi secondo te provocano inquinamento acustico? Quali invece sono suoni gradevoli?

uando parliamo o scriviamo imitiamo i rumori utilizzando una figura retorica presa in prestito Q dalla poesia: l’onomatopea. Ad esempio, nei fumetti si usano le onomatopee per riprodurre dei rumori di oggetti che sbattono o persone che cadono. Queste onomatopee possono rappresentare dei veri e propri disegni sonori (di norma, i suoni forti sono rappresentati da simboli grandi, mentre i suoni deboli sono rappresentati da scritte più piccole). Osser va le onomatopee e associa il “suono” che evocano all’azione che descrivono. Scegli tra: SPLASH • crash • smack • BOING • ZZZZzzzz

...................................................

...................................................

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M usica L'intensità dei suoni I suoni hanno tante caratteristiche che li rendono diversi tra loro. Una di queste caratteristiche è l’intensità, cioè il volume con cui il suono viene prodotto. Un suono può essere forte, cioè ha un’intensità alta, oppure può essere debole, cioè ha un’intensità bassa. Quando si scrive la musica, si usano dei simboli per indicare l’intensità con cui si deve eseguire. ! ! !

pp corrisponde a pianissimo mp corrisponde a mezzopiano p corrisponde a piano

! ! !

mf corrisponde a mezzoforte f corrisponde a forte ff corrisponde a fortissimo

M ettetevi tutti in silenzio. Poi, tutti insieme, dite a voce bassissima “Pianissimo”, poi “Piano”, poi “For te” e poi “For tissimo” alzando a poco a poco la voce. Poi fate il contrario: par tite da “For tissimo” e arrivate a “Pianissimo”.

B atti le mani sul banco, piano o for te, seguendo le indicazioni di intensità delle sequenze qui di seguito. Ripeti la sequenza per tre volte, poi provate a eseguirla tutti insieme.

Sequenza 1

Sequenza 2

24

= suono for te

= suono debole


M usica Il ritmo Un’altra caratteristica dei suoni è il ritmo, che è la ripetizione regolare di un fenomeno, come il cuore che batte, l’orologio che conta le ore, ma anche la ripetizione di elementi nello spazio. C olora i bracciali secondo le sequenze indicate.

blu • rosso • verde • verde • nero

verde • rosso • rosso • rosso • verde

O sser va il ritmo e prosegui tu.

O ra in coppia create un piccolo concer to! Con dei piccoli strumenti a percussione creati da voi (ad esempio due legnetti che battono tra di loro), suonate questo ritmo.

Istruzioni = batti una volta i legnetti

= batti le mani

= pausa

Ora inventa tu un ritmo, scrivilo e poi eseguilo in coppia con un compagno o una compagna.

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M usica L'altezza dei suoni Ogni suono ha poi una caratteristica che si chiama altezza: un suono può essere più acuto (cioè più alto) o più grave (cioè più basso) rispetto a un altro suono. P er ogni coppia, indica con

se il suono è più acuto, con

se è più grave.

Suoneria del cellulare

Rullo di tamburi

Miagolio di un gatto

Risata del papà

Battito di mani

Cinguettio di uccello

I suoni che compongono un brano musicale, per essere tramandati nel tempo o per essere eseguiti da tante persone in momenti diversi, vengono scritti con dei segni che si chiamano note. Per poter indicare con precisione l’altezza delle note è stato creato un sistema grafico chiamato pentagramma. Esso è formato da cinque linee orizzontali e parallele. Le note vengono collocate su queste linee e negli spazi tra di esse. 5a linea 4a linea 3a linea 2a linea 1a linea

4544644 4544644 44

C ontinua a disegnare il pentagramma.

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4° spazio 3° spazio 2° spazio 1° spazio


M usica La chiave di violino e le note sul pentagramma All’inizio del pentagramma si inserisce una chiave, cioè un simbolo che ci indica come leggere le note. Quest’anno useremo la chiave di violino, che si chiama anche chiave di Sol perché si trova sulla seconda linea, cioè la linea del Sol. Osser va la chiave di violino e continua tu a disegnare.

`5444444444444 `6646 46 46 46 46 46 46 46 `46646 46 46 `t66u6 o6 Le note musicali sono sette: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si.

DO

FA

MI

RE

SOL

LA

SI

Osser va i colori delle note qui sopra. Usa gli stessi colori per colorare le note nei pentagrammi. Poi scrivi il nome delle note.

............

............

............

............

............

............

............

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M usica IL QUIZZONE Indica con una crocetta le risposte corrette.

1

2 LA MUSICA È:

LE CARATTERISTICHE DEL SUONO SONO:

l’insieme di rumori gradevoli e sgradevoli.

altezza, ritmo, intensità.

l’insieme di suoni e silenzi.

altezza, intensità, debolezza.

3 COLLEGA OGNI SIMBOLO ALL’INTENSITÀ CORRETTA.

pp fortissimo ff

pianissimo

p

mezzoforte

mf

piano

4 DISEGNA LA CHIAVE DI VIOLINO SUL PENTAGRAMMA E POI SCRIVI I NOMI DELLE NOTE.

446646 46 46464646 ............

............

............

............

............

28

............

............


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