IL e LA AREA LINGUISTICA AREA ANTROPOLOGICA
e Emo zioni e Saper
AREA SCIENTIFICA
CLASSE
a il libro g ir
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CLASSE
LIBRO DIGITALE
EDUCAZIONE CIVICA
Il piacere di apprendere Allegato a IL GRILLO E LA LUNA 2. Non vendibile separatamente
Gruppo Editoriale ELi
INDICE
CLASSE
3 27
Educazione Civica e… SCIENZE e MATEMATICA
2 I fari dell’Educazione Civica
28 Non sbagliamo anche noi!
4 Il gioco dell’Educazione Civica
29 Piccole gocce formano il mare
Educazione Civica e… ITALIANO 5
6 La Costituzione italiana 7 Che cos’è la Costituzione 8 I simboli dello Stato italiano
30 A pranzo con gli olchi? No! 31 Mangiare sano 32 Giocare in sicurezza 33 I nostri giochi in un grafico 34
GIOCA
CON
L’ EDUCAZIONE
CIVICA
10 La Costituzione della classe 12 Tutti uguali, tutti diversi 14 C he cosa di fa con chi è prepotente? 16 Le parole dei “naviganti”
Educazione Civica e… STORIA e GEOGRAFIA 17
18 La nascita delle regole 20 I diritti dei bambini e delle bambine 22 Il Comune e gli spazi pubblici 24 Filastrocca dei Comuni 25 Comuni “curiosi” 26 Città sostenibili
EDUC AZIO NE CIVIC A: COME ? L’Educazione Civica è un modo di essere: è l’atteggiamento corretto e responsabile che ciascuno deve avere nei confronti di se stesso e del mondo esterno. L’Educazione Civica non deve diventare un’ulteriore materia da “studiare”, ma deve costituire il substrato delle altre materie. Tutte le discipline, infatti, devono concorrere a delineare il cammino verso una cittadinanza attiva e consapevole. Questo volume consente di correlare l’Educazione Civica al programma svolto nei diversi ambiti di studio. In esso sono presenti spunti per collegare gli argomenti della propria area di insegnamento ai principi cardine della Costituzione, dell’Agenda 2030, della Cittadinanza digitale. Per questo motivo la trattazione di alcuni aspetti fondamentali dell’Educazione Civica è suddivisa in tre aree: linguistica; antropologica; scientifico-matematica. Nulla vieta, tuttavia, che gli argomenti vengano trattati solo da un insegnante.
Costituzione
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Cittadinanza Digitale
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EDUCAZIONE CIVICA
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Che cosa fa un faro? Il faro indica la via. Indica che in quel punto c’è un por to, un luogo sicuro per le barche. Per diventare brave cittadine e bravi cittadini ci sono tre fari che ci aiutano e ci indicano la via.
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La COSTITUZIONE è il libro che contiene le leggi fondamentali del nostro Stato: l’Italia. Con essa conosciamo i diritti e i doveri di ciascun cittadino italiano e ciascuna cittadina italiana.
L’ AGENDA 2030 è un documento firmato dai rappresentanti di molti Paesi del mondo. In essa sono raccolti gli obiettivi (chiamati goal , in inglese) da raggiungere per salvaguardare il benessere di tutti e del nostro Pianeta.
Le regole della
CITTADINANZA DIGITALE
ci aiutano a imparare a utilizzare i mezzi digitali in modo consapevole per non recare danni a noi e agli altri.
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IL GIOCO DELL’EDUCAZIONE CIVICA C erca nel crucipuzzle le parole di senso compiuto. A quale dei tre fari le colleghi? Scrivile.
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EDUCAZIONE CIVICA E... ITALIANO Il tuo libro di lettura ti ha presentato numerosi racconti che diversi autori e autrici hanno scritto per aiutar ti a riflettere su tanti argomenti, situazioni ed emozioni. Molti di questi autori e autrici hanno anche scritto testi e poesie per aiutar ti a diventare una brava cittadina / un bravo cittadino. Da dove par tiamo? Dalla Costituzione italiana.
Leggi e colora.
Dentro la liber tà ci sono leggi che salvano i diritti di ciascuno: togliere o calpestare altri diritti è un diritto che non ha nessuno. Piumini, Onida, Luzzati
Il 2 giugno 1946 i cittadini maggiorenni, uomini e donne, andarono a votare per eleggere i componenti di una Assemblea costituente, incaricata di stabilire la nuova Costituzione italiana. L’A ssemblea costituente lavorò un anno e mezzo. Su molti argomenti c’e rano idee diverse, ma alla fine si trovò un accordo. Dal 1° gennaio 1948 la Costituzione è la legge fondamentale dello Stato, che tutti noi cittadini dobbiamo conoscere e rispettare. Piumini, Onida, Luzzati
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ITALIANO
LA COSTITUZIONE ITALIANA
L eggi e colora le parole della Costituzione. Usa i tuoi colori più belli, perché quelle parole sono bellissime e perché LA NOSTRA COSTITUZIONE È BELLISSIMA !
Buongiorno, bambine e bambini, giovani cittadini benvenuti tra i miei fogli scritti di regole e diritti. Benvenuti! A voi mi presento, sono il Documento, il monumento dell’Italia unita, da venti anni di violenze uscita e dalla guerra lacera e ferita, che ha iniziato con me una nuova vita. Vi ho aper to gli occhi con le mie parole più belle, colorate far falle UGUAGLIANZA DIRIT TO LIBERTÀ PACE GIUSTIZIA DIGNITÀ. Anna Sarfatti, La Costituzione raccontata ai bambini , Mondadori
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CHE COS’È LA COSTITUZIONE
ITALIANO
Il 2 giugno del 1946, l’Italia diventò una Repubblica democratica, cioè uno Stato in cui il popolo governa attraverso l’e lezione di rappresentanti e il Presidente viene eletto. La Costituzione è il testo che contiene i principi fondamentali della nostra Repubblica e che elenca i diritti e i doveri dei cittadini e delle cittadine, quindi anche i nostri. La Costituzione è così impor tante che in Italia non può esistere una legge in contrasto con i suoi principi.
Indica con ✘. C he cos’è il diritto?
Tutto ciò a cui non vogliamo rinunciare. U n bisogno fondamentale a cui non si può rinunciare e che deve essere dato alle persone perché possano vivere in modo “degno”.
he cos’è un dovere? C Qualcosa che devo fare:
s olo perché me lo dicono i grandi. p erché altrimenti riceverei una punizione. p erché è giusto farlo e fa stare meglio me e gli altri. La Costituzione è lo scrigno che contiene un grande tesoro: le regole per stare bene insieme. Impara a conoscerla e a rispettarla.
La conoscenza della Costituzione italiana è fondamentale. È importante che i bambini e le bambine si avvicinino a essa fin da piccoli perché entri a far parte della loro formazione.
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ITALIANO
I SIMBOLI DELLO STATO ITALIANO
Quando assisti a un avvenimento spor tivo internazionale e un atleta vince la medaglia d’o ro, durante la premiazione, vedi issare una bandiera e ascolti le note di un inno nazionale. Questi sono simboli che indicano a tutti qual è la nazionalità del vincitore/della vincitrice: l’atleta o la squadra. Ogni Stato ha la sua bandiera. L’ar ticolo 12 della Costituzione dice: Osserva e colora.
la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande ver ticali di eguali dimensioni.
a quali Stati provengono i vincitori? Se non conosci D le bandiere chiedi aiuto ai tuoi compagni e alle tue compagne.
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SCI
TENNIS
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SCHERMA
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Ogni Stato ha un inno. L’inno italiano è il Canto degli Italiani , conosciuto anche come Inno di Mameli . L’inno fu composto nel 1847, quando ancora l’Italia non era una sola nazione. Dopo la nascita della Repubblica Italiana, l’ Inno di Mameli divenne l’inno nazionale della nostra Repubblica il 12 ottobre 1946.
Fratelli d’Italia, L’Italia s’è desta, Dell’e lmo di Scipio S’è cinta la testa. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò.
Stringiamoci a coor te, Siam pronti alla mor te. Siam pronti alla mor te, L’Italia chiamò.
ITALIANO
L’e lmo di cui si parla è quello di Scipione l’A fricano, un generale vissuto nella Roma antica. Fa riferimento alla dea Vittoria che deve diventare “schiava di Roma”, cioè essere sempre dalla par te dell’Italia.
La coor te era una par te dell’e sercito romano. Stringiamoci a coor te vuol dire “uniamoci per difendere la nostra liber tà”.
L’Inno nazionale e la bandiera ti dicono che appartieni a una nazione: l’Italia. È importante però ricordare che anche chi appartiene ad altre nazioni deve essere rispettato.
È giusto ricordare alla classe che cantare l’inno nazionale e sventolare il tricolore indica l’appartenenza all’Italia. Questo deve essere il punto di partenza per insegnare che noi come italiani abbiamo il diritto di essere rispettati; abbiamo però altresì il dovere di rispettare tutte le persone di altre nazionalità.
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ITALIANO
LA COSTITUZIONE DELLA CLASSE
Nella mia classe, come in tutte le classi, ci sono bambine e bambini. Da tre anni condividiamo momenti “facili” e momenti “difficili”. Andare d’accordo nei “momenti facili” è FACILE! Più DIFFICILE nei “momenti difficili”! Abbiamo pensato che una Costituzione scritta da noi per la nostra classe ci potesse fare da bussola.
LA COSTITUZIONE DELLA TERZA C Ar ticol o 1. La Ter za C è una class e fond ata sul rispe tto e sull’a miciz ia.
Ar ticolo 2. Ogni decisione sarà sempre discussa e votata. Ar ticol o 3. Le idee della mino ranza saran no semp re rispe ttate .
Ar ticolo 4. Tutti abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri. Ar tic ol o 5. Tu tti ab bia m o il dir itt o di es se re ris pe tta ti qu ind i no n pr en de re m o m ai in gir o ne ss un o.
Ar ticol o 6. Ci impe gniam o ad aiuta rci nei mom enti di diffic oltà.
Ar ticolo 7. Se ci capiterà di bisticciare faremo pace prima di tornare a casa.
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Ar ticol o 8. Avre mo cura degli ogge tti e degli spazi comu ni. Ar ticol o 9. Avre mo semp re cura dell’a mbie nte.
Ar ticolo 10. Terremo sempre conto dei suggerime nti degli insegnant i.
L eggete con attenzione, uno per volta, gli articoli della Costituzione della Terza C. Spiegatene il significato. Mettete ai voti ciascun articolo. Stendete poi la Costituzione della vostra classe utilizzando gli stessi articoli, ordinandoli in base ai voti positivi ricevuti. P.S. Potete aggiungere altri articoli.
ITALIANO
D isegnate la vostra bandiera e componete il vostro inno.
Costruire insieme la Costituzione della classe vuol dire condividere alcuni principi e imparare a rispettarli. Per coinvolgere tutti firmate la vostra Costituzione: sarà un impegno da rispettare sempre. Riferirsi a regole condivise e sottoscritte da tutti i bambini e tutte le bambine può anche essere un modo per superare i momenti di conflitto.
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ITALIANO
TUTTI UGUALI, TUTTI DIVERSI In classe la maestra parla e ci racconta storie passate, ma anche storie di oggi. Ci parla di uguaglianza, ma anche di diversità. E poi domanda: – Ma qualcuno di voi si sente diverso dagli altri bambini? – Cer to che sono diverso – ha detto subito Lucio. Poi è stata la volta di Sofia – Io sono africana, voi siete tutti bianchi. – Tutti no – ha detto Simone Hu – Io sono cinese. – Bene – ha detto allora la maestra – Nessun altro si sente diverso? Silenzio. Ci siamo guardati in faccia e non ci pareva proprio di essere diversi. Dice Mariella – Che ce ne impor ta se sono africani o cinesi. Basta che siano simpatici. E Simone: – Io volevo dire che sono cinese, ma sono uguale agli altri, e mi pare di essere anche simpatico… – Non lo so se sono uguale agli altri – dice piano Sofia. – Io sono proprio diverso – Lucio è sempre il più spavaldo. – Ragazzi... – dice allora la maestra – State dicendo cose molto impor tanti. Sapreste riassumerle? – Intanto, il colore non ha proprio impor tanza. Sennò quando si va al mare e si diventa neri ci si dovrebbe sentire diversi – dice Viola. – Lucio è diverso “dentro” – osser va Mariella – Ma ognuno di noi si sente diverso dentro, anche fra fratelli. – Allora si parla di caratteri. – Esatto! – conclude la maestra. Lucia Tumiati, Vorrei volare sulla neve , Giunti Junior
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In tutte le classi i bambini e le bambine sono diversi. Ognuno ha pregi e difetti. Ognuno ha bisogno d’aiuto. Ognuno può dare aiuto.
ITALIANO
C he cosa faresti tu se ti trovassi in una di queste situazioni?
Bonjour
Hola
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Osserva i tuoi compagni: ci sono maschi e ci sono femmine. Ci sono bambini biondi e bambine castane. C’è chi parla sempre e chi parla poco. Che bella la diversità! Se tutti aveste gli stessi capelli, lo stesso carattere, gli stessi gusti... che noia!
Sottolineare con i bambini e le bambine il fatto che loro non sono tutti uguali, anzi sono tutti estremamente diversi. Queste loro diversità sono una ricchezza e devono essere sempre rispettate.
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ITALIANO
CHE COSA SI FA CON CHI È PREPOTENTE?
La vita in classe ogni giorno è diversa. Cer ti giorni andiamo tutti d’amore e d’accordo. Cer ti giorni sembra sia arrivato il virus del litigio. Quasi sempre, magari con fatica, facciamo pace. Ma ci sono momenti davvero difficili: quando si fa avanti il bulletto o la bulletta! Ecco una canzone che è quasi una formula magica.
QUEL BULLETTO DEL CARCIOFO C = Coro
S = Solista
T = Tutti
S G iù, in mezzo all’o r to di mio nonno Piero, Tra gli spinaci, vicino ad un pero Vive un carciofo un po’ prepotente, Con una lingua molto T Pungente! Lui è cer tamente molto presuntuoso Fa sempre il bullo ed è fastidioso Prende di mira le altre verdure Scegliendo quelle che sono insicure
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Il carciofo che dice? Al ravanello: “ Testa di rapa!” “Sei molto grossa, tonda patata!” Alla carota: “ Tu stai sotto terra! Se vieni fuori ti chiudo in serra!” Il carciofo che dice? Alla zucchina: “ Taci zuccona!” Alla cipolla: “Piagnucolona! U n po’ più d’acqua mi devi far bere Se non lo fai, poi ti faccio vedere!” Le verdurine rimangono unite E stando insieme diventano amiche Vanno a giocare, non stanno a sentire Ciò che il bulletto ridendo vuol dire
ITALIANO T Poi...
S Una risponde: “Non sei diver tente, Non ti ascoltiamo se sei prepotente Devi finirla con queste battute Che solo a te forse sono piaciute”
S “Perché il carciofo è così prepotente?” Dice il prezzemolo sempre presente “Che cosa cerca mettendosi in mostra? T Forse l’amore, ma non lo dimostra” Caro carciofo se vuoi puoi restare Se sei gentile, con noi puoi giocare S “Cer to, rimango, accetto con gioia E vi prometto di non dar più noia” C U h uh uh
T
Il carciofo che dice? S Al ravanello: T “ Ti voglio bene” S A tutti quanti: T “Stiamo insieme Vi chiedo scusa, ve l’ho già detto, Non son cattivo, ho bisogno di affetto!“ 59° Zecchino d’oro Testo: S. Riffaldi / Musica: G. De Rosa
Come puoi ascoltare la canzone e imparare e cantarla? Gli strumenti digitali ti aiutano! Collegati a YouTube e digita il titolo della canzone. Ricorda che quando vai su Internet hai sempre bisogno della presenza di un adulto! I bambini e le bambine utilizzano Internet e le app. Invitarli a usarli consapevolmente. Ciò aiuta a comprendere che questi strumenti sono utili anche per l’apprendimento. Importante è sottolineare che ogni collegamento al web deve essere fatto in presenza di un adulto.
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LE PAROLE DEI “NAVIGANTI”
ITALIANO
Questo gioco ti aiuterà a conoscere due “paroline” molto impor tanti per navigare rispettando gli altri. Completa il cruciverba.
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na “speciale” ser ve per scrivere sugli schermi degli smar tphone o tablet. U Una volta si usava per por tare quaderni e libri. Ora sul computer contiene i file. La grande rete di comunicazione. Lo sono automobili, treni, moto... È indispensabile alla vita e deve essere rispettata. U n cibo non cotto. Un prefisso relativo al mondo vir tuale. Ser vono per digitare le lettere e numeri usando il computer. S cambio di messaggi tramite Internet. La usano i pescatori, ma anche chi usa Internet. 1. 2.
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Nelle caselle colorate ti sono apparse due parole indispensabili. Ecco le loro definizioni. Colora il quadratino di ogni definizione con il colore della parola a cui si riferisce. eriva dalla parola inglese network (rete) e dalla parola francese D étiquette (buona educazione). Sono le regole da utilizzare per avere un compor tamento corretto quando in rete si entra in contatto con altri. Significa riser vatezza; riguarda la vita privata di una persona.
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EDUCAZIONE CIVICA E... STORIA e
GEOGRAFIA
Come sono nate le regole e le leggi scritte? Come sono organizzati i luoghi in cui viviamo? Quali leggi in essi ci tutelano e dobbiamo rispettare? Geografia, che insieme ci danno una mano Ce lo spiegano la Storia e la Geografia per diventare cittadini attivi e cittadine attive.
TUTTI
O sserva e colora.
SOSTENIBILI
PER
CITTÀ
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STORIA
LA NASCITA DELLE REGOLE
Gli esseri umani, fin dalla Preistoria, hanno sentito la necessità di vivere in gruppo. Era impor tante stare insieme ai propri simili per aiutarsi, farsi compagnia, condividere le esperienze. La vita in comune, verosimilmente, non è stata facile né per gli Habilis, né per gli Ergaster. Probabilmente litigavano. Perché si litiga? Perché non riconosciamo il fatto che non esistiamo solo noi, ma esistono anche gli altri. Vivere in gruppo è utile, ma non sempre semplice. Però anche i nostri antenati capirono ben presto i vantaggi della vita in comune e così nacque poi la necessità di fissare delle regole per evitare continui litigi. Oggi tutti viviamo insieme ad altri: nelle nostre case, a scuola, nella città... Ogni luogo ha le sue regole. P er ciascun luogo scrivi almeno due regole che tutti devono rispettare.
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STORIA
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Pensa a un mondo senza regole. Ognuno fa quello che vuole, pensando solo a se stesso o a se stessa. Sei sicuro/a che staresti meglio?
Far drammatizzare alla classe situazioni in cui non ci sono regole da rispettare. Per esempio non ci sono orari per entrare a scuola: che cosa succederebbe? Portare i bambini e le bambine a comprendere che le regole servono per vivere bene insieme.
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STORIA
I DIRITTI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE Le regole stabiliscono i doveri che tutti noi abbiamo nei confronti delle persone, degli animali e dell’ambiente intorno a noi. Persone, animali e ambiente hanno però anche diritti. La nostra Costituzione riconosce in generale i diritti di tutti i cittadini e di tutte le cittadine. Vi è però anche un documento che elenca in modo par ticolare i diritti dei bambini e delle bambine. È la Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sottoscritta da molti Stati dell’ONU. Una Convenzione è un accordo tra più par ti che si impegnano a rispettare quanto deciso insieme. Ogni anno, il 20 novembre, si celebra la Festa dei Diritti dei Fanciulli. L’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, è un’o rganizzazione mondiale che raggruppa quasi tutti gli Stati della Terra.
C olora le frasi che, secondo te, potrebbero contenere principi della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia.
Tutti i bambini e tutte le bambine hanno diritto alle cure necessarie per il loro benessere.
I bambini e le bambine hanno diritto di esprimersi liberamente.
I bambini e le bambine hanno diritto di conoscere i propri diritti.
Q uante frasi hai colorato? ..................................................
In realtà tutte le frasi che hai letto sono principi sanciti dalla Convenzione: nell’o rdine si riferiscono agli ar ticoli 9, 13, 42.
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Come hai appena letto i bambini e le bambine hanno i loro diritti. Talvolta, però, si dice: “Ho il diritto di…” confondendo un vero diritto con un desiderio o peggio con un capriccio.
STORIA
I ndica con ✘ se si tratta di un diritto o di un desiderio.
È un diritto
È un desiderio
Fare i compiti solo quando voglio. Riposare quando sono stanco/stanca. Guardare alla televisione ciò che mi pare. Essere curato/curata se non sto bene. Andare a scuola. Dire ciò che penso. Andare a letto anche molto tardi se non ho sonno. Non essere sgridato/a mai. Avere sempre i vestiti alla moda. Essere vestito/a in modo adeguato. Non lavorare come gli adulti. Essere nutrito/a con cibi sani e adatti alla mia età. Avere il tempo di giocare.
La strada per il riconoscimento dei diritti dei bambini e delle bambine è stata molto lunga, ma il risultato è stato molto importante. I diritti dei bambini e delle bambine devono essere rispettati in ogni parte del mondo. Purtroppo non è ancora così dovunque. È importante esserne consapevoli. Fai attenzione però: non tutti i desideri sono diritti! Discutere sui diritti dei bambini e delle bambine aiuta a mettere in luce soprattutto quelle situazioni in cui questi diritti non vengono rispettati. Serve per creare, fin da piccoli, una coscienza del bene collettivo.
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IL COMUNE E GLI SPAZI PUBBLICI
GEOGRAFIA
Nessuno di noi vive da solo. La casa, la scuola, la città sono luoghi dove continuamente veniamo a contatto con gli altri e dove ci sono regole da rispettare. In tutti questi luoghi possiamo esercitare i nostri diritti! Alcuni sono spazi privati. Altri sono spazi pubblici. Dove si trovano la tua casa e la tua scuola? Nel tuo Comune. Che cos’è il Comune? Leggi che cosa dice la Costituzione italiana. Ar ticolo 114 della Costituzione italiana La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.
Il Comune è un territorio abitato da persone. In questo territorio si trovano i luoghi pubblici, cioè le scuole, le biblioteche, gli ospedali, gli impianti spor tivi... A capo del Comune vi è il Sindaco o la Sindaca.
Completa.
LA CARTA D’IDENTITÀ DEL TUO COMUNE Nome
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Provincia Regione
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Sindaco/Sindaca
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O sserva gli spazi pubblici del Comune e segui le indicazioni.
GEOGRAFIA Colora: in
spazi per lo spor t
in
spazi per la cultura
in
spazi per i ser vizi
Ogni luogo pubblico è di tutti e dunque è anche tuo. Se ognuno lo rispetta e lo mantiene pulito, il Comune sarà bellissimo per tutti.
È importante che le bambine e i bambini acquisiscano la consapevolezza di appartenere a una comunità. Per questo sarebbe importante organizzare una visita al Municipio e ai luoghi pubblici del Comune.
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GEOGRAFIA
FILASTROCCA DEI COMUNI
Siamo piccini come nani ma anche grandi da titani siamo più di ottomila stiamo al mare ed in collina. Se il più grande di persone conta più di due milioni il più piccolo di me ne ha appena trentatré.
Piazza, chiese e monumenti, spiagge, boschi sorprendenti, ar te, vicoli e palazzi tutti quanti ne van pazzi. Ma alla fine io t’informo di una cosa abbiam bisogno: grandi, giovani o bambini noi vogliamo CIT TADINI. Claudio Cavaliere, Amicò, il Comune si racconta , Edizioni Coccole e Caccole
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La poesia conclude un piccolo percorso che vuole far capire ai bambini e alle bambine che il Comune è l’ente locale più vicino alla loro vita. Può essere grande o piccolo, ma è, insieme alla scuola, uno dei primi luoghi in cui si impara a vivere come cittadine e cittadini.
COMUNI “CURIOSI”
GEOGRAFIA
I Comuni d’Italia sono tanti e sono belli. Alcuni sono anche... “curiosi”! C ompleta.
L u (Piemonte), Ne (Liguria), Re (Piemonte), Ro (Emilia Romagna), Vo (Veneto) sono i comuni italiani con il nome più ................................................................... .
A Roma (Lazio) abitano oltre 2 milioni e mezzo di persone: è il Comune con il più ................................................................... numero di abitanti.
A Mor terone (Lombardia) abitano 33 persone: è il Comune con il più ................................................................... numero di abitanti.
Pino sulla Sponda Del Lago Maggiore (Lombardia) è il comune italiano con il nome più ................................................................... .
bano Terme (Veneto) è il primo A Comune in ordine .............................................................. .
Zungri (Calabria) è l’ .......................................................... Comune in ordine .............................................................. .
. ............................................................................. (Trentino Alto Adige) è il Comune più a nord.
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(Sicilia) è il Comune più a sud.
. ............................................................................ (Piemonte) è il Comune più a ovest.
. .............................................................................. (Puglia) è il Comune più a est.
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CITTÀ SOSTENIBILI
GEOGRAFIA
Città e comunità sostenibili
Molti Comuni italiani si impegnano a realizzare un impor tante obiettivo dell’Agenda 2030: questo!
A che cosa servono questi interventi? Segui le strade, colorandole in modi differenti. Raggiungerai gli obiettivi: colorali.
Costruzione di piste ciclabili
Migliorare la qualità dell’aria
Favorire l’installazione di pannelli solari
Favorire l’uso della bicicletta, veicolo non inquinante
Aumentare il trasporto pubblico
Ridurre il numero di veicoli privati in circolazione
Aumentare il verde pubblico
Ridurre l’inquinamento dovuto al riscaldamento delle case
Rendere sostenibile una città vuol dire fare in modo che si rispetti l’ambiente. Sicuramente è compito degli adulti e degli amministratori pubblici. Ma anche i bambini e le bambine possono fare proposte.
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EDUCAZIONE CIVICA E... SCIENZE e MATEMATICA Abbiamo un solo Pianeta e ne dobbiamo avere cura. Le Scienze ci aiutano a proteggere il mondo, a proteggere noi stessi e la nostra salute. La Matematica ci dà gli strumenti per misurare il tempo: possiamo così capire quanto tempo utilizziamo per stare bene. Osserva e colora.
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SCIENZE
NON SBAGLIAMO ANCHE NOI!
Chi è stato a dipingere il mondo con fiumi sporchi fumi petroli schiume grigie vischiose: ma chi è stato? Non vede che ha sbagliato? Chi è stato a cucire sul mondo strada autostrade tubi gallerie ferrovie: ma chi è stato? Non vede che ha sbagliato? Roberto Piumini, Io mi ricordo , Nuove Edizioni Romane
Nella poesia che hai letto si presentano grandi problemi del mondo. Sicuramente un bambino o una bambina non possono intervenire in situazioni come queste, ma sicuramente possono fare piccoli cambiamenti. Come tante gocce d’acqua formano il mare, tanti piccoli cambiamenti aiutano il mondo a stare meglio. Anche la nostra Costituzione impegna tutti a salvaguardare l’ambiente.
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Ar ticolo 9 della Costituzione italiana La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e ar tistico della Nazione.
PICCOLE GOCCE FORMANO IL MARE
SCIENZE
Scrivi al posto giusto le parole: ridurre • riutilizzarlo • riciclata • recuperiamo
Ricorda sempre le 4R che salvano l’ambiente: RICICLARE • RIDURRE • RIUTILIZZARE • RECUPERARE È giusto parlare alla classe dei grandi problemi ambientali. È inoltre assolutamente indispensabile far riflettere sulla necessità di adottare comportamenti responsabili e sostenibili nelle situazioni quotidiane.
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SCIENZE
A PRANZO CON GLI OLCHI? NO!
Sui Monti di Rifiuti di Sudiciònia vivono i verdi Olchi. Oggi Mamma Olchi ha voglia di cucinare qualcosa di appetitoso. Ma agli Olchi non piacciono la pasta, il gelato o la pizza e neppure la cioccolata. Preferiscono suole di scarpe, sacchetti di plastica, chiodi arrugginiti, cocci di bottiglia e altra robaccia in quantità. Finalmente mamma Olchi grida: – La cena è in tavola! Abbiamo insalata di sacchetti di plastica con lische di pesce – dice Mamma Olchi – Presine tritate in zuppa di lacci e tor ta del puzzone con confettura di lampadine. Buon appetito! Erhard Dietl, Arrivano gli Olchi , Editrice Il castoro
Primo .................................................................................... Secondo .......................................................................... Contorno .. ...................................................................... Frutta . . ..................................................................................
Cer tamente il menu del pranzo degli Olchi per te non è invitante! Non accetteresti mai un loro invito a pranzo! Forse preferisci patatine fritte, merendine, cioccolato... Puoi dire con cer tezza che il cibo che mangi, senz’altro gus tosissimo, sia anche adattissimo alla tua salute? Cominciamo noi a “mangiare sano”, per stare bene in salute. Prepara un menù “sano” per un pranzo. Lo sai che un preciso articolo della nostra Costituzione dice che la salute deve essere tutelata?
Ar ticolo 32 della Costituzione italiana La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite.
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MANGIARE SANO
SCIENZE
I cibi sono tutti diversi, ma tutti devono ser vire a nutrirci in modo sano. Ogni alimento contiene sostanze che sono molto utili per il nostro benessere e per la nostra crescita. Mangiare in modo sano vuol dire seguire un’alimentazione che contenga tutte le sostanze nutrienti in modo equilibrato. Scopri quali sono le sostanze e a che cosa servono. Fai l’anagramma!
Sono ricche di vitamine e sali minerali. Proteggono dalle malattie. Sono TRUFAT e URVERDA . ..................................................
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Forniscono l’e nergia necessaria per svolgere le attività della giornata. Sono ENPA , ORSI , TASPA ..................................................
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Forniscono le proteine, utilissime per la crescita. Sono VUAO , RENCA , CESPE e ILGMEU ..................................................
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Rinfor zano le ossa. Sono LETTA , MAGROGIF e TURGOY ..................................................
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Uno dei goal dell’Agenda 2030 è “Salute e benessere”. Chi può segnare questo goal? Tu, prima di tutti! Non sempre i bambini e le bambine hanno abitudini alimentari corrette. Nel percorso per acquisire stili alimentari corretti anche la scuola può e deve avere un ruolo rilevante.
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MATEMATICA
GIOCARE IN SICUREZZA
Per stare bene hai bisogno di città sostenibili, regole che difendano i tuoi diritti, un ambiente protetto, una sana alimentazione… Ma hai bisogno anche di saper utilizzare i mezzi tecnologici per giocare in sicurezza… Indica con ✘. Poi confronta le tue risposte con quelle delle compagne e dei compagni.
Sì
No
Spesso
Utilizzi giochi elettronici. Utilizzi giochi elettronici in compagnia. Utilizzi giochi online. Chiedi il permesso agli adulti per giocare online. Durante i giochi online chatti con gli altri giocatori.
Queste sono le regole che devi rispettare se contatti qualcuno giocando online. Leggile con attenzione e colorale per ricordarle meglio.
Non comunicare mai i tuoi dati personali (indirizzo, numero di telefono).
Non postare o condividere fotografie tue o di tuoi conoscenti.
Non connetter ti mai a Internet senza una persona adulta accanto.
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Anche se non tutti utilizzano Internet a questa età, è importante però che imparino a conoscere quali sono i requisiti fondamentali per diventare cittadini e cittadine digitali consapevoli e rispettosi degli altri.
I NOSTRI GIOCHI IN UN GRAFICO
MATEMATICA
Fai un’indagine nella tua classe per capire quali giochi sono i più utilizzati.
Chiedi ai compagni e alle compagne di esprimere una sola preferenza rispondendo alla domanda:
a quale gioco dai il tuo
?
•
Giochi sul tablet o computer
•
Giochi all’aper to di movimento
•
•
Giochi di squadra in palestra
• G iochi
App con giochi didattici elettronici
Completa il grafico colorando un quadratino per ciascuna scelta.
Tutti i giochi sono belli e divertenti. Alcuni però sono anche utili per il tuo benessere fisico. Occorre mantenere un giusto equilibrio tra videogiochi, giochi di movimento e giochi di squadra. Attraverso indagini e grafici i bambini e le bambine riusciranno a visualizzare in modo pratico e concreto il divario che probabilmente esiste tra l’utilizzo di videogiochi e giochi di movimento.
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GIOCA
CON
L’ EDUCAZIONE
CIVICA
I bambini e le bambine imparano giocando: lo sanno tutti! Perciò utilizza questi giochi per continuare a imparare.
Scrivi l’iniziale di ogni disegno. Leggerai una frase molto importante.
´
´ F ai l’anagramma di ciascuna parola, come nell’esempio. Leggerai come ci si deve comportare quando si utilizza il web.
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VIRENAGA N A V I G A R E
RICUSI
LEN
BEW
ENL
S P E R I T TO
GLIDE
TRIAL
rascrivi le lettere nel punto giusto e ti apparirà un ringraziamento. T A chi è rivolto? Scoprilo!
3 2 1 A
A C E G I
A ,3 D, 3 N,2 A ,1 C,3
B
C
• E,3 • C,1 • A ,2 • F, 1 • E,2 • I,2 • E,1
D
E
M N O R S
F
B,3 M,2 B,2 • L,2 B,1 C,2
G
H
T U Z !
I
L
M
N
D,2 • F,2 G,2 H,2 • D,1 G,1
Ormai lo sai: l’unione la fa la forza! Unisci le parole dei bambini e delle bambine. Ciò che dicono tutti insieme potrà diventare lo slogan della vostra classe!
!
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Brava! Bravo !
Anche q uest’anno hai fatto un lungo percorso sulla strada dell’Educazione Civica. Ora vai a prendere la tua meritata terza medaglia!
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IL
e LA
EDUCAZIONE CIVICA 2 • 3 Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Coordinamento e redazione: Cecilia Barletta, Chiara Basile Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione: Elisabetta Giovannini Illustrazioni: Anna Pilotto Copertina: Elisabetta Giovannini Ricerca iconografica: Paola Rainaldi Referenze iconografiche: Shutterstock Stampa: T ecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 22.83.076.0 Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge per eventuali e non volute omissioni o errori di attribuzione. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice. Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com
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