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Officina Ariazzurrina

Quando il pericolo non è più tanto lontano

Il Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres si esprime in questi termini a proposito dell’emergenza climatica globale. “Il 2021 è un anno decisivo per affrontare l’emergenza climatica globale. La scienza è chiara: per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi centigradi, dobbiamo ridurre le emissioni globali del 45% entro il 2030 dai livelli del 2010”. “È un allarme rosso per il nostro Pianeta – continua Guterres – i governi non sono neanche lontanamente vicini al livello di ambizione necessario per limitare i cambiamenti climatici a 1,5 gradi e raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi. I principali Paesi, responsabili delle emissioni, devono intensificare gli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030. Questo deve avvenire prima della Conferenza sul clima delle Nazioni Unite di novembre a Glasgow”. Si evince come il tempo dell’azione sia ormai improcrastinabile. Si deve agire subito, da ora, adottando provvedimenti urgenti. Al di là di quello che i governanti potrebbero mettere in campo, che speriamo avvenga in tempi brevi, ognuno di noi deve cominciare a fare la sua piccola (ma non per questo non preziosa) parte. Come? Nella propria vita, nelle scelte di ogni giorno, nel quotidiano. La fiaba Incantesimo nel bosco è rivelatrice a questo proposito. Le campane blu di Convolvolo annunciano un pericolo imminente, che sa di catastrofe, che sa di buio, il Verdeazzurro signore della Natura parla di fine vicina, ahimè.

Ma è sufficiente l’azione del singolo a ridare la speranza, a riaccendere una fiammella di luce. Piccoli comportamenti virtuosi che salvaguardano la natura, piccoli, ma non isolati... Ecco alcune tra le mosse virtuose che anche tu puoi mettere in atto. • Ridurre il consumo di acqua

L’acqua è un bene assai prezioso che purtroppo viene sprecato in grande misura nel quotidiano. Cerca, a casa e a scuola di non lasciare scorrere l’acqua del rubinetto troppo a lungo, se non ti serve (quando ti spazzoli i denti, per esempio); usa di preferenza la doccia rispetto alla vasca da bagno e convinci i tuoi genitori a utilizzare lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico. • Usare meno l’automobile

Quando è possibile, non farti accompagnare in auto, prendi i mezzi pubblici o, se le distanze lo permettono, usa la tua bici o vai a piedi. In alcuni comuni italiani è attivato un servizio gestito da adulti e denominato PIEDIBUS che accompagna i bambini a piedi nelle varie scuole. Scegliendo di non usare l’automobile, ne guadagna l’ambiente e la nostra salute.

• Non sprecare energia elettrica

Ormai sembra proprio che non possiamo più fare a meno di energia elettrica, proprio per questo è importante non abusarne e controllarne l’uso. Stacca la presa degli elettrodomestici quando non li utilizzi e spegni la luce ogni volta che esci da una stanza.

Chiedi ai tuoi genitori se in casa sono montate lampadine a risparmio energetico.

Titolo

• Fare la raccolta differenziata

Differenziare i rifiuti, cercando di riciclare il più possibile. Evitare di sprecare materiali, e ancor di più cibo, non usare piatti e posate di plastica, e riutilizzare tutto quello che può essere riutilizzato.

• Fare una “spesa pulita e rispettosa”

Volendo ridurre il più possibile i rifiuti, soprattutto quelli di plastica, chiedi ai tuoi genitori di usare delle borse di tela per la spesa e, quando possibile, acquistare prodotti sfusi, liberi da voluminosi incarti inquinanti.

• Usare la carta riciclata

Scegli di usare di preferenza la carta riciclata e non stampare quanto non è proprio necessario.

• Ottimizzare il riscaldamento

Controlla se il riscaldamento della tua casa è a una temperatura superiore ai 19°; semmai chiedi ai genitori di abbassarlo.

• Scegliere detergenti e detersivi ecologici

Se i prodotti per la pulizia del corpo e della casa sono detergenti e cosmetici ecobio non contengono sostanze tossiche e ciò è un valido aiuto per l’ambiente.

Ricordiamoci che questi gesti, apparentemente piccoli, possono fare più di quanto immaginiamo!

UNA VISIONE GLOBALE

Obiettivi: Ricostruire il significato globale del testo. Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal suo contenuto e/o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale.

LA TRAMA

1 Completa.

Il seguente volume è una ........................ di opere di autori diversi.

Ogni opera si chiama ......................................, genere letterario antico che nasce dalla tradizione ................................; essa ha solitamente uno sviluppo medio-breve che porta in scena avvenimenti e personaggi ................................ e magici.

Scopo della fiaba è intrattenere piacevolmente, ................................, far sognare, ma non solo. Le fiabe hanno un valore ............................... di relazione tra adulto e bambino che attraverso l’ascolto e il dialogo comincia a riflettere sulla vita, sulle sue dinamiche e sui ..... ........................... delle persone.

Le fiabe moderne portano in scena temi ..............................., ma mantengono lo sviluppo e le ................................ propri del genere.

moderno • raccolta • fiaba • finalità • comportamenti • attuali • popolare • divertire • fantastici • educativo

2 Inserisci il giusto completamento, scegliendolo tra quelli collocati in tabella e riportati sotto a ogni fiaba.

HÄNSEL E GRETEL

In un tempo lontano, al limitare di un bosco, viveva .............................. ......................... . I figli, che si chiamavano .................................................... ................................................................... . La moglie, Irda, sposata dopo che la prima era morta dando alla luce Gretel, ......................................... ....................................... . Di fatto però la famiglia era molto povera, e il taglialegna riusciva a malapena a sfamare consorte e figlioli.

Così, in un giorno in cui in casa non c’era neppure un tozzo di pane, Irda ............................................................................................................. . I due bambini erano rimasti svegli per la fame, ....................................... ........................................................................... . Gretel pensava che per loro .................................................................. . Hänsel la tranquillizzò dicendo che lui aveva avuto un’idea che li avrebbe salvati. Infatti, durante il tragitto, ............................................... che aveva raccolto la notte precedente. Le ore passavano, il bosco si riempì di ombre. Del padre e della madre nessuna traccia. Seguendo i sassolini camminarono per tutta la notte e al mattino .................................... ........................... . Bussarono. Quando il padre li vide fu felicissimo e li abbracciò con le lacrime agli occhi, ma la matrigna era davvero furibonda e convinse il marito a riportare i bambini nel bosco. Questa volta Hänsel lungo il tragitto sbriciolò un pezzetto di pane, convinto che sarebbe servito per segnare la strada del ritorno, ........................................................................................................................... Il mattino seguente, i bambini ripresero a cercare la via di casa e si imbatterono .......................................................................... i vetri di zucchero trasparente. Sembrava spuntata dal nulla. Affamati com’erano i bambini presero a rosicchiare tetto e finestra, ma una porta ................................................................................................................. . In verità si trattava di una strega e ................................................................ ........................................................ . Hans venne messo in gabbia e Gretel costretta a nutrire forzatamente il fratello perché ingrassasse. .......... ................................................................ , avrebbe mangiato i bambini uno dopo l’altro, cominciando da Häns. Così ............................................................................... . Quando la vecchia si avvicinava alla gabbia per controllare che le dita di Hänsel fossero ingrassate, .......................................................................................................... ........................................ ; per un po’ di mesi, le cose andarono avanti così, ............................................................................... com’era. Ordinò a Gretel di accendere e pulire il forno e alla bambina, .......................... ............................................. . Chiese .................................................................. ............. perché lei non aveva mai pulito un forno in vita sua. Così, quando la strega .............................................. la bambina spinse la malvagia verso le fiamme e chiuse la bocca del forno. Finalmente liberi dalla prigionia, i bambini, aiutati ........................................................ ....................... e abbracciarono il loro amato padre.

1 il taglialegna Gustav con i figli e la moglie. 2 in un’incredibile casetta fatta di biscotti, con il tetto di marzapane e 3 ben presto i bambini capirono di essere in trappola. 4 prese la decisione: avrebbero portato i bambini nel bosco e lì li avrebbero lasciati. 5 Il piano della strega era terribile 6 era una donna dura e autoritaria, spesso imbronciata e poco incline al sorriso. 7 Hänsel e Gretel, erano bravi, obbedienti e molto laboriosi. 8 fosse finita e incominciò a singhiozzare. 9 il bambino le porgeva un ossicino di pollo 10 da un’anatrina bianca incontrata lungo il percorso, trovarono la via di casa 11 i bambini organizzarono un piano. 12 giunsero davanti alla loro casa. 13 aveva lasciato cadere sul sentiero dei sassolini bianchi 14 e avevano sentito la conversazione dei genitori. 15 ma gli uccellini le beccarono una dopo l’altra e così i bambini dovettero trascorrere la notte nel bosco. 16 si aprì pian piano e ne uscì una vecchina dall’aspetto dolce che li invitò a restare. 17 tra le lacrime, venne un’idea. alla strega di mostrarle come poteva fare 18 si avvicinò per mostrarglielo 19 ma un brutto giorno la strega si stancò e disse che l’avrebbe mangiato così

CENERENTOLA

C’era una volta un ricco mercante che viveva con .................................. .................................................................. in una bellissima casa. Un triste giorno l’adorata moglie si ammalò. L’uomo ............................. ................................................................................................................. e consultò indovini di ogni tipo. Nulla, ahimè! La salute di Diamantina peggiorava di giorno in giorno e la poveretta morì.

Passarono i giorni, i mesi, un anno, la vita continuava. Albarosa .. ............................................................................................. non essere sola. Il padre invece non si dava pace, e quando dopo molti mesi di solitudine, gli capitò di incontrare ad una festa la giovane e bellissima vedova Torvalda, ............................................................................ ............................... Albarosa augurò al padre felicità. La nuova moglie ................................................................................................. Assai brutte, e cattive le sue due figlie, Ezzeria e Griselda ............................................... ................................................................ divorate dall’ invidia, decisero che ne avrebbero fatto la loro serva. Un giorno il mercante partì per un viaggio d’affari. L’uomo riunì tutta la famiglia in salotto e .................................................. .................................................. assenza. In particolare ................................... ............................................................................ per la perdita della sua cara mamma. Non appena il mercante si fu allontanato, le due misero in atto il loro terribile piano. Dissero a Cenerentola ............................... .................................................................................................................................... Cominciava per la povera bambina una vita difficile, fatta di fatiche, umiliazioni, e tanti pianti in solitudine tra la cenere del camino. Quando era tanto triste si accoccolava vicino al fuoco e pensava; i pensieri la portavano dal sorriso di sua madre e da suo padre che era in viaggio verso di lei. Allora si sentiva meglio. Una sera, poiché fuori il vento fischiava rabbioso e il freddo si faceva tanto sentire, Albarosa per cercare di alleggerire la sua tristezza, mise tanta legna al fuoco e si fece più vicina al camino. In quel momento la fiamma si alzò e sulla parete di mattoni apparve un viso sorridente. L’apparizione .......................................................... ...............................................era lì per aiutarla. Il destino però aveva conservato per Albarosa un altro duro colpo. Il padre, mentre si trovava ancora in viaggio, ........................................................................... .............................................................................................. adorata figlia. Le terribili sorellastre, sapendola ormai sola, si accanirono ancor più contro di lei, e presero a ordinarle lavori lunghi e molto faticosi. Un bel giorno il figlio del Re diede un gran ballo al quale invitò tutte le persone importanti. La famiglia del ricco mercante, ............ .............................................................................................................................. Solo la sera prima che la matrigna si ritirasse nella sua stanza Cenerentola prese coraggio e le chiese di poter andare con loro

al ballo. ......................................................................................... Cenerentola prego, supplicò e pianse la matrigna ................................................... .............................................. volle darle una possibilità. Così entrò in cucina, prese un grosso sacco di lenticchie e le scagliò nella cenere, dicendole che avrebbe dovuto raccoglierle tutte prima che fosse giorno. Fu in quel momento che la fata madrina arrivò. Con un ...... .............................................................................................. che in un tempo rapidissimo pic pic pic raccolsero fino all’ultima lenticchia. Poi si fece portare una zucca matura, le disse di chiamare i topini bianchi con i quali giocherellava la sera e il grosso topo che circolava in giardino. Chiese di invitare anche sei lucertole, sempre abitanti del giardino. La grossa zucca divenne un’elegante carrozza dorata, tutta foderata di seta arancione e sormontata da una corona di cristallo verde. La bambina era senza parole! ........................................... ................................................................... Ora lei riluceva in un abito tutto dorato, stretto in vita da una cintura di diamanti, arricchito da fiocchi rosa sulla gonna e da perle lucenti sul corpetto. Ai piedi ....... ............................................................................................................................! La fata le raccomandò che prima che l’orologio della torre rintoccasse il dodicesimo colpo della notte, lei doveva essere di ritorno. Quando lei entrò, tutti si voltarono verso di lei, sorellastre e matrigna ammutolirono. Un brusio di meraviglia riempì il locale. Il principe, che si trovava in fondo al salone, la scorse da lontano, la raggiunse in un baleno, e ne rimase esterrefatto. Ballarono a lungo guardandosi negli occhi ma ............................................................................ ......................................................... Fuggì così precipitosamente che una delle meravigliose scarpette di cristallo le sgusciò da un piede e rimase sullo scalone d’entrata. Nei giorni seguenti il principe non si dava pace. Un giorno ebbe un’idea! Avrebbe usato la scarpina per trovare la fanciulla. Per giorni e giorni i messaggeri del re portarono la scarpetta di cristallo nelle abitazioni dei sudditi, ma ...................................................................... ........................................................................................................... Finché un giorno si trovò la ragazza. Non appena il paggio porse alla fanciulla la scarpetta, ........................................................ Il principe pensava di sognare! La fanciulla che tanto aveva desiderato, ora era lì davanti ai suoi occhi.

Così Cenerentola, ............................................................................... come in un sogno, volò con lui verso la reggia per diventarne la sposa.

1 Talmente cattive che quando adocchiarono la figlia del mercante, leggiadra e vestita con buon gusto, 2 che da quel momento sarebbe stata la loro serva e avrebbe vissuto in cucina, accanto al fuoco. 3 mandò immediatamente a chiamare i migliori medici del regno 4 La donna rispose che no, che le avrebbe fatte sfigurare. 5 I suoi abiti non erano più i vecchi stracci da sguattera che le avevano gettato addosso le sorellastre! 6 la moglie Diamantina e la figlia Albarosa 7 scintillavano delicate scarpine di purissimo cristallo! 8 tocco della sua bacchetta aprì una finestra e chiamò a raccolta colombi e tortorelle 9 chiese comprensione e solidarietà nei confronti di Albarosa che stava ancora soffrendo 10 si ammalò gravemente e in poco tempo morì senza aver potuto rivedere l’ 11 tutta avvolta di luce, salì sul cavallo bianco del principe e, 12 scintillavano delicate scarpine di purissimo cristallo! 13 faceva le cose di sempre e quando ripensava alle parole della madre, capiva di 14 disse sì che era troppo noiosa, ma per toglierla di torno, 15 quando mancava poco alla mezzanotte la fanciulla fuggi come il vento 16 raccomandò di restare uniti durante la sua. 17 essendo stato lui una persona che contava, fu invitata. 18 prese la decisione di sposarsi nuovamente. 19 della bellissima dama sembrava non esserci più alcuna traccia. 20 era molto bella, ma cattiva d’animo. 21 era in carne ed ossa e le disse che era la fata madrina e che 22 il piedino gentile entrò senza difficoltà.

LA PICCOLA FIAMMIFERAIA

Era la notte ................................................................................. Faceva molto freddo. In quel gelo, una povera bambina camminava tutta sola, e a ogni passo sentiva brividi giù per la schiena. L’abito consumato ... .................................................................................................................................. Nessuno però comprava e lei non aveva neppure un soldo da portare a casa, suo padre l’avrebbe certamente picchiata per quello. Quando c’era la mamma, ........................................................... ......................................................................... a bere e aveva perso il lavoro. Fortunatamente c’era la nonna e la bambina si era stretta a lei. Ma un brutto giorno anche la nonna si era ammalata gravemente, ed era morta. La bambina era rimasta completamente sola. Non mangiava da giorni e si sentiva tanto debole. Aveva fame e freddo, molto freddo. ............................................................. fiammiferi. Lo tolse dalla scatola, lo sfregò contro il muro, .................. .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... In quello scintillio le sembrò di vedere una grossa stufa di rame con un bel fuoco di legna. Fece per avvicinare i piedini... ma la fiamma si spense e la stufa scomparve........................................................ ..................................................................................................................................... un’elegante tavola apparecchiata con cura. Sulla tovaglia bianca c’erano piatti colmi di cose buonissime. C’era persino un’oca arrosto lucida e fumante che le fece l’occhiolino e si diresse verso di lei. La bambina tese le mani per afferrarla, ma in quell’istante ...... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... Accese un terzo fiammifero. Nella luce apparve un magnifico albero pieno di addobbi e di candele. Poi accadde ........................................................................................................... .................................................................................................................................... .................................................................................................................................... Accese un altro fiammifero. Ed ecco che nella luce le apparve la sua amata nonna! Con il filo di voce ........................................................ .................................................................................................................................... Tese le braccia più in alto che poté e chiuse gli occhi e si lasciò trasportare.

I primi passanti che uscirono di casa il mattino seguente .................... ..................................................................................................................................... ............................................................ alla tristezza della povera bambina. Ma lei ....................................................................................................................... .................................................................................................................................... Mai più triste, né sola, né affamata né infreddolita, mai più! .............. ..................................................................................................................................... in quel posto magnifico nell’alto dei cieli. Lassù c’era la pace e la felicità senza fine.

1 il prodigio. Nello stesso istante, le fiammelle di tutte le candele volarono in alto, sempre più in alto, e si trasformarono in stelle. 2 La nonna era venuta a prenderla e l’aveva portata ad incontrare la mamma, lassù 3 trovarono il corpicino senza vita della bambina dei fiammiferi e si commossero pensando alla solitudine e 4 che le era rimasto lei le gridò di non lasciarla sola. 5 in quella notte non era stata triste e nemmeno sola! 6 Per dare un po’ di sollievo alle dita congelate, pensò che poteva accendere uno dei suoi 7 il fiammifero si spense, la visione scomparve e al suo posto rimase il muro freddo e opaco. 8 di san Silvestro, l’ultima notte dell’anno 9 tutto era diverso, ma quando la mamma era morta, suo padre non aveva resistito al dolore, aveva cominciato 10 ed ecco, si accese una fiamma calda e splendente che disegnò un piccolo sole tutto intorno 11 la riparava ben poco, lei procedeva nella neve fitta e sperava di vendere qualcuno dei fiammiferi che portava con sé. 12 Accese un secondo fiammifero che generò una luce intensa, apparve

OFFICINA ARIAZZURRINA

3 Individua le sintesi corrette, tra le tre differenti versioni.

a) A Boscodeilarici la situazione sta veramente peggiorando. L’uomo continua, incurante del degrado che crea, a usare il Bosco a suo piacimento, senza rispettare nulla. Gli animaletti suoi abitanti sono veramente preoccupati perché hanno saputo che anche nelle valli intorno al loro bosco e in pianura la situazione non è diversa. Madama Volpe e Riccio decidono di andare dal grande Pantarè, il Verdeazzurro signore della Natura. Pantarè li ascolta e concede un periodo di prova nel quale l’uomo dovrà dimostrare di meritarsi la bellezza, i colori e la purezza della Natura; se così non dovesse accadere, una coltre grigia scenderà a coprire tutto. Dopo un primo periodo di incertezza, l’uomo finalmente dà prova di coraggio e amore per la

Natura, attraverso l’amore di un bambino per il bosco la cura di una Guardia

Forestale per un cucciolo ferito. La Terra è salva! b) A Boscodeilarici la situazione sta veramente peggiorando. L’uomo continua, incurante del degrado che crea, a usare il Bosco a suo piacimento, senza rispettare nulla. Gli animaletti suoi abitanti sono veramente preoccupati perché hanno saputo che anche nelle valli intorno al loro bosco e in pianura la situazione non è diversa. Madama Volpe e Riccio decidono di andare alla

Montagnasospesa. Pantarè li ascolta e concede un periodo di prova nel quale l’uomo dovrà dimostrare di meritarsi la bellezza, i colori e la purezza della Natura; se così non dovesse accadere, le campane blu di Convolvolo avvertiranno del pericolo. Dopo un primo periodo di incertezza, l’uomo finalmente dà prova di coraggio e amore per la Natura, attraverso l’amore di un bambino per il verde e la cura di una Guardia Forestale per un cucciolo ferito. La Terra è salva! c) A Boscodeilarici la situazione sta un po’ peggiorando. L’uomo continua, incurante del degrado che crea, a usare il Bosco a suo piacimento, senza rispettare nulla. Gli animaletti suoi abitanti sono veramente preoccupati perché hanno saputo che invece in pianura la situazione è molto diversa.

Madama Volpe e Riccio decidono di andare dal grande Pantarè, il

Verdeazzurro signore della Natura. Pantarè li ascolta e concede un periodo di prova nel quale gli abitanti della pianura dovranno dimostrare di meritarsi la bellezza, i colori e la purezza della Natura; se così non dovesse accadere, una coltre grigia scenderà a coprire anche la pianura. Dopo un primo periodo di incertezza, l’uomo dà una prova di coraggio liberando tutte le aiuole cittadine dai rifiuti, ma è troppo poco! La pianura non è ancora salva!

STRUTTURA E CONTENUTI DELLA FIABA

4 Completa la seguente tabella inserendo, per ogni fiaba: a) le diverse parti strutturali delle quali la fiaba è composta b) il ruolo di ogni personaggio o elemento che interviene nella vicenda.

SITUAZIONE INIZIALE STRUTTURA DELLA FIABA

CENER. FIAMM. HÄNSEL INCANTES. C’È POSTO OFFICINA

ALLONTANAMENTO O PARTENZA

DANNEGGIAMENTO

INTERVENTO DEL DONATORE/TRICE

Comparsa di MEZZO MAGICO O ELEMENTI FANTASTICI

CONCLUSIONE

I PERSONAGGI

A ogni personaggio, attribuisci almeno tre qualità.

Madama Volpe è ........................................................................................................... Riccio è ............................................................................................................................. La Fata dell’Acqua è ..................................................................................................... Pantarè è ......................................................................................................................... Kaleidos è ....................................................................................................................... Severio Quadri è ........................................................................................................... Il signor Bianchis è ....................................................................................................... Erino è ............................................................................................................................... Spino è ............................................................................................................................. Gliss è ................................................................................................................................ Quercino è .......................................................................................................................

Quali sono le qualità che ammiri maggiormente in Madama Volpe? ............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

In Kaleidos?

............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

E in Erino?

............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

Pensi che potresti essere amico di alcuni dei personaggi incontrati? Di quali?

............................................................................................................................................. ............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................

IL RUOLO

PROTAGONISTA RUOLO DEI PERSONAGGI

CENER. FIAMM. HÄNSEL INCANTES. C’È POSTO OFFICINA

ANTAGONISTA

DONATORE/TRICE del mezzo/i magico/ci

MEZZO MAGICO o ELEMENTI FANTASTICI

EROE/EROINA

IL LESSICO SPECIFICO

• C’era una volta • Come volevasi dimostrare • Aggiungere acqua quanto basta • Da lontano appare un lumicino • Cammina cammina • Ripetere da * a* • E vissero felici e contenti • Cuocere a temperatura moderata

Individua il lessico specifico tipico del genere e componi una frase di senso compiuto: • C’era una volta ........................................................................................................ ....................................................................................................................................... • ....................................................................................................................................... ....................................................................................................................................... • ....................................................................................................................................... ....................................................................................................................................... • ....................................................................................................................................... .......................................................................................................................................

I TEMI

Individua le tematiche affrontate dalle fiabe, sottolineandole tra quelle elencate.

• La bellezza rasserenante della natura. • L’importanza della solidarietà e dell’apertura nei confronti del prossimo. • Lo straordinario valore del denaro e del possesso privato. - La vita e il comportamento di alcuni animali durante il letargo. • L’esaltazione dell’aggressività vista come mezzo per conquistarsi un posto nel mondo. • La condanna della guerra considerata crudele e sanguinosa. • L’inutilità dell’arte e della Natura nella vita delle persone. • L’inquinamento del suolo, dell’aria e delle acque è un pericolo lontano. • L’importanza dell’attenzione nei confronti dell’ambiente. • I cambiamenti, anche grandi, cominciano con le “piccole” azioni del singolo. • L’inquinamento del suolo, dell’aria e delle acque è un pericolo reale e riguarda il nostro tempo. • La tenacia, il non arrendersi mai, porta a considerevoli risultati.

LO STILE

Le fiabe classiche che sono qui raccolte sono rimaste fedeli nel contenuto, ma riscritte con un linguaggio moderno e arricchite con l’inserimento di filastrocche e poesie. Come hai trovato l’adattamento?

• Di difficile lettura • Di facile lettura • Non molto semplice in alcuni punti • Gradevole • Non mi è piaciuto Le fiabe moderne qui contenute per te sono state .................................... • Di difficile lettura • Di facile lettura • Non molto semplici in alcuni punti • Gradevoli • Non mi sono piaciute

Conosci altre fiabe moderne? Quali?

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CAMMIN FACENDO

Obiettivi: Individuare informazioni date esplicitamente nel testo. Ricostruire il significato di una parte più o meno estesa del testo. Riconoscere e comprendere il significato letterale e figurato di parole ed espressioni. Riconoscere le relazioni tra parole, i campi semantici. Cogliere le relazioni di coesione logica.

1 Indica, nella colonna laterale di ogni tabella, se le affermazioni contenute sono vere (V) o false (F). Di ogni affermazione che ritieni falsa, spiegane il motivo sul tuo quaderno. CENERENTOLA V F

C’era una volta un mercante assai povero che viveva con la famiglia in una casa diroccata. Un giorno la moglie del mercante si ammalò gravemente e morì. Anche la figlia del mercante schiacciata da tanto dolore morì. Tempo dopo il mercante si risposò nuovamente con la bellissima Torvalda che aveva due figlie. Matrigna e sorellastre si dimostrarono molto affettuose con Cenerentola. Un giorno il figlio del re annunciò che intendeva scegliersi una sposa e per quel motivo avrebbe dato un ballo. Le sorellastre dissero che non erano interessate all’avvenimento. Cenerentola disse che le avrebbe fatto piacere parteciparvi. La matrigna aiutò Cenerentola a prepararsi per il ballo. La matrigna fa di tutto per impedire a Cenerentola di andare al ballo. In aiuto di Cenerentola interviene la sua fata Madrina che le dona abiti e carrozza. Cenerentola balla con il principe ma allo scoccare della mezzanotte lascia precipitosamente la sala. Fuggendo la fanciulla perde la borsetta. Il principe fa cercare la fanciulla per tutto il regno. Il principe porta Cenerentola sul suo cavallo bianco e la conduce al castello per le nozze.

LA PICCOLA FIAMMIFERAIA

In una caldissima notte d’estate, una povera bambina camminava tutta sola. La bambina vendeva fiammiferi agli angoli delle strade. I fiammiferi sono un tipo di cibo da passeggio che si consuma per strada. Nessun passante comprava e lei non aveva neppure un soldo da portare a casa, suo padre l’avrebbe certamente picchiata per quello. La mamma era partita per l’America e non era più tornata. Fortunatamente c’era la nonna e la bambina si era stretta a lei. Ma un brutto giorno, dopo una breve malattia, anche la nonna era morta. Quella sera la neve cadeva abbondantemente e le strade erano completamente bianche. Entrò in un caffè per riscaldarsi un po’ e incontrare amici. Per dare un po’ di sollievo alle dita congelate, accese i suoi fiammiferi. Apparvero una tavola imbandita, uno scintillante albero di Natale e, da ultimo, la sua adorata nonna. La nonna allungò le braccia verso la nipotina che tese le braccia più in alto che poté e si affidò all’abbraccio morbido della nonna che la portò su su verso il Paradiso. HÄNSEL E GRETEL In un tempo lontano, al limitare del bosco, viveva la povera famiglia del taglialegna Gustav con i figli e la seconda moglie. La nuova moglie del taglialegna stanca di soffrire la fame decise di portare i bambini nel bosco. Gustav si dichiarò subito del tutto d’accordo. Hänsel però, grazie ai sassolini lasciati cadere lungo il percorso, ritrovò subito la strada di casa. La matrigna, piena di rabbia, riportò i bambini una seconda volta nel bosco e questa volta a nulla servirono le briciole di Häns. Nel bosco i bambini incontrarono una buona fata. Nel bosco i bambini s’imbatterono in una strana casina di dolciumi, cominciarono a cibarsene e vennero fatti prigionieri dalla sua vecchia proprietaria. La donna era una poetessa. I bambini non si liberarono mai da quella prigione e rimasero per sempre con la donna. I bambini riuscirono ad ingannare la vecchina e a tornare dal padre.

V F

V F

2 Rispondi sul quaderno in modo completo alle seguenti domande.

CENERENTOLA

• Come affronta la vita Albarosa dopo il grande dolore? E suo padre? • Perché le sorellastre fanno un patto d’intesa a discapito di Albarosa?

Riescono nel loro intento? • Perché Albarosa sopporta tutto senza ribellarsi? • Perché la matrigna e le sorellastre le impediscono di andare al ballo? • Perché la Fata Madrina va da lei? Con quali risultati?

LA PICCOLA FIAMMIFERAIA

• Perché la bambina vagava tutta sola nella fredda notte d’inverno? • Perché suo padre non si occupava di lei? • Perché la bambina “spreca” i suoi fiammiferi? • Perché la nonna la porta con sé? • Perché i passanti sono così dispiaciuti il mattino del primo giorno dell’anno?

HÄNSEL E GRETEL

• Perché la matrigna non vuole tenere con sè i bambini? E il padre? • Perché Hänsel pensa allo stratagemma dei sassolini e delle briciole?

Con quali risultati? • Perché la vecchina li fa prigionieri? • Come e perché la vecchina cade nella trappola di Gretel? • Perché i bambini decidono di tornare a casa? Prendono tutto il denaro? Perché?

3 Inserendo il numero appropriato nella prima colonna della seguente tabella, ricostruisci l’ordine con cui le sequenze elencate si susseguono nel testo narrativo. INCANTESIMO NEL BOSCO

Anche Madama Volpe è preoccupata, dice che la faccenda sta diventando insopportabile e propone di andare da Pantarè, il Verdeazzurrosignore della Natura.

Il Verdeazzurrosignore sa perché i due animaletti sono lì e chiede loro di avere ancora pazienza; dice che presto l’uomo si accorgerà del male che sta facendo alla Terra e allora sicuramente cambierà atteggiamento.

Poi la salvezza! Un bambino che porta nel bosco tre pianticelle d’acero trovate nei vasi sul suo balcone e una guardia forestale che restituisce al bosco un cucciolo di capriolo curato.

1 C’era una volta, in una valle tutta verde, un bellissimo bosco di Larici che in ogni stagione mostrava smaglianti colori, ma in autunno dava il meglio di sé accendendosi di tutte le tonalità del sole, dell’oro e dei rubini. La strada che conduce da Pantarè non è né breve né facile da percorrere, ma i due amici si impegnano tanto e ce la fanno. Un po’ discutendo, un po’ sostando giungono alla Grande Montagna Sospesa. Decide di stendere su ogni mare, su ogni foresta, su ogni orizzonte una gran nube scura che nasconda ogni elemento naturale. Dice che rimarrà solo il grigio dell’asfalto e del cemento e l’uomo vivrà nel deserto che ha preparato con le sue mani. Si dichiara molto addolorato per aver dovuto prendere quella decisione, ma aggiunge che non ha potuto fare altrimenti. Lungo il tragitto, i due amici notano con disappunto quante brutte tracce di inciviltà sono state disseminate nel bosco. Oltre ai rifiuti, in alcuni spiazzi erbosi e sotto gli alberi, si notano tristi cerchi neri che indicano il punto in cui qualcuno ha acceso un fuoco! In seguito ad ulteriori lamentele, Pantarè decide che è venuto il momento di radunare il Gran Consiglio del bosco al completo. Emana una convocazione rapida, affidandola alle ali di tutti i venti e il Consiglio ha presto inizio. Pantarè non ha dubbi: l’uomo e la Natura sono troppo importanti l’uno per l’altro e per nessun motivo devono essere divisi. Chiede di far attenzione al suono delle campane sentinella che segnaleranno i massimi momenti di pericolo. Riccio, al ritorno dalla sua gita domenicale, trova davanti alla sua tana ogni sorta d’immondizia. Cartacce, lattine, piatti e bicchieri di plastica, bottiglie e vassoi d’alluminio. Il mucchio era così alto che ne ostruiva addirittura l’ingresso. E in effetti le campane sentinella suonano per tre volte, a significare che la fine di tutto è vicina.

C’È POSTO PER ME?

Quella notte però era fredda, molto fredda e il vento di tramontana spingeva soffi gelati dentro la tana. Erino si svegliò colto da brividi e pensò che era meglio mettere qualcosa vicino all’ingresso.

Alla fine anche Quercino viene fatto entrare.

Il povero ghiro ormai disperava di salvarsi, ma ecco, da lontano, gli era apparso un lumicino. Una tana? Si era fatto coraggio e, un po’ cadendo, un po’ rialzandosi, si era trascinato verso la lucina che brillava.

Poi la salvezza! Un bambino che porta nel bosco tre pianticelle d’acero trovate nei vasi sul suo balcone e una guardia forestale che restituisce al bosco un cucciolo di capriolo curato. 1 Dopo un autunno di arancio e oro era arrivato l’inverno tutto bianco e lucente di ghiaccio. La neve copriva strade, prati e giardini come un mantello. Candele di ghiaccio scintillavano sui cornicioni dei tetti e dalle bocche delle fontanelle. Il freddo mordeva, specialmente di notte.

Ma la notte non è ancora finita! Colpi di tosse. Fuori dalla tana qualcuno ha bisogno d’aiuto...

A quel punto la situazione si sblocca. Il più giovane dei ricci spalanca la porta. Gliss è lì accasciato all’ingresso.

Ma fuori dalla tana le cose non andavano altrettanto bene. All’imbrunire aveva cominciato a nevicare fitto e in poco tempo ogni campo e ogni sentiero si era coperto di neve. Camminare risultava difficile. In quella tormenta un povero ghiro si stava trascinando a fatica, a testa bassa cercava di proteggersi gli occhi, ma non vedeva nulla davanti a sé e soprattutto non conosceva la strada.

Momenti di panico perché Erino dice di voler chiudere fuori qualcuno, in verità si riferisce solamente al...

Poi una voce rabbiosa e sonnolenta dall’interno gli chiede chi sia e da dove venga.

E dopo aver ammucchiato altre foglie vicino alla porta d’ingresso, nella tana si creò un bel calduccio. I due cugini si augurarono sonni tranquilli.

Gliss viene portato nella tana al caldo.

Bussò piano. Una, due, tre volte. Attese. Bussò ancora e poi ancora. Nulla.

Niente da fare, dicono i ricci, non c’è posto per i ghiri in quella tana, i ghiri sono stranieri!

È Quercino, un topo campagnolo, è fradicio e infreddolito.

Gli animali che andavano in letargo avevano da tempo raggiunto le loro tane asciutte.

C’erano semi, granelli, nocciole, bacche e piccoli frutti e c’era un bel tepore che faceva dimenticare la brutta stagione; al coperto gli animali si sentivano sicuri e sereni. Anche i ricci Erino e Spino dormivano tranquilli.

Di fronte al rifiuto, il ghiro Gliss comincia a singhiozzare disperatamente, poi cade svenuto.

4 Spiega il significato dei termini posti in grassetto.

“Ma quanti vandali sono stati qui ieri? Un esercito sembrerebbe...” ....................................................................................................................................

Passò di lì la bella Madama Volpe, tutta avvolta nella sua splendida pelliccia color tramonto. ...................................................................................................................................

“Eh … immagino ... – fece lui sognante – quando andiamo?” ...................................................................................................................................

“Qui fiorisce tutto in qualsiasi periodo dell’anno, non c’è stagionalità”. ...................................................................................................................................

“Scusate, non volevo sembrare irriverente!” ...................................................................................................................................

Poi un tuono rotolò nell’aria e lame di lampi tagliarono l’orizzonte. ...................................................................................................................................

I denti della tagliola sono solo un brutto ricordo. ...................................................................................................................................

Rimasero nell’aria profumi di rosa e d’albicocca e sui visi dei consiglieri un’aria di perplessità. ...................................................................................................................................

Non capì se era la pioggia che dava lucciconi ai suoi occhi o altro. ...................................................................................................................................

5 Spiega in modo esauriente il significato delle parole sottolineate.

La verità non è mai irriverente, anzi, anche se è non è facile da dire, e da accettare, è meglio di qualsiasi finzione. ...................................................................................................................................

Le parole vanno, prendono il volo e questo vi insegni che esse vanno sempre controllate prima di lasciarle libere. ...................................................................................................................................

L’uomo? Di fronte all’oro perde del tutto la testa. ...................................................................................................................................

“Per aspera ad astra” . ...................................................................................................................................

Non capì se era la pioggia che dava lucciconi ai suoi occhi o altro. ...................................................................................................................................

6 Spiega il significato dei termini posti in grassetto.

Potremmo definire questa fiaba una solidalfiaba. ....................................................................................................................................

Il freddo mordeva, specialmente di notte. ....................................................................................................................................

La pesante porta di legno li avrebbe protetti da ogni intrusione. ....................................................................................................................................

Procedeva alla cieca, fermandosi ogni tanto. ....................................................................................................................................

“Per carità! Non sei neppure un riccio, cosa vuoi? Non sei dei nostri, con che coraggio osi presentarti?” ....................................................................................................................................

Spino però si sentiva in colpa, non poteva starsene tranquillo a letto fingendo di non sapere. ....................................................................................................................................

7 Spiega in modo esauriente il significato delle espressioni sottolineate.

Una sensazione di solitudine e di abbandono gli si allargava nell’animo. ....................................................................................................................................

Vi arrivò fradicio e ghiacciato, ma essere davanti a una porta gli scaldò il cuore. ....................................................................................................................................

“Tale e quale alla cicala, tu! Comodo, eh? Perché non ti sei preparato la tana come noi?” ....................................................................................................................................

Erino con il suo vocione da finto cattivo stava dicendo: ....................................................................................................................................

Si avvicinò alla porta e senza chiedere informazioni la aprì. ....................................................................................................................................

8 Spiega il significato dei termini posti in grassetto.

Ecco il nostro gioiello, il trionfo sul passato contadino rozzo e mortificante. ....................................................................................................................................

Solo qualche raro ciuffo d’erba riusciva di tanto in tanto a farsi tenacemente strada sbucando dall’asfalto. ....................................................................................................................................

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