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La piccola fiammiferaia – Hans Christian Andersen
Titolo La fiaba è un intrattenimento, un esercizio di fantasia o un incontro formativo-educativo?
Il 27 giugno 2005 l’Unesco ha stabilito che le fiabe dei fratelli Jacob e Whilhem Grimm siano da considerare patrimonio culturale dell’umanità. Le motivazioni addotte sono state le seguenti: “Con la Bibbia di Lutero, rappresentano il libro di cultura tedesca più diffuso nel mondo, la prima sintesi sistematica e la documentazione scientifica della tradizione europea e orientale delle fiabe”. Va anche detto che i fratelli Grimm, sia come scrittori di fiabe originali sia come adattatori (molto celebri le loro riscritture), furono sempre caratterizzati da una vena di sano ottimismo, fatto questo che li portava a propendere, in tutte le loro opere, per il lieto fine; in questo modo, leggerli portava con sé la speranza di un avvenire migliore, fatto certamente non da poco! In Cappuccetto Rosso felice è stata l’idea di introdurre la provvidenziale figura del cacciatore a salvare bambina e nonna, niente finale sanguinario come era stato previsto da Perrault. Al di là di questo, comunque, possiamo dire che l’importanza delle fiabe nella vita di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e anche persone adulte, non è cosa da poco.
Esse sviluppano negli ascoltatori resistenza emotiva e capacità di sviluppare il pensiero critico. In un ambiente sicuro, qual è quello delle fiabe, che privilegia solitamente una relazione a due, i bambini e le bambine e i ragazzi e le ragazze possono assistere da spettatori a problemi reali, anche impegnativi, spaventosi e densi di pericoli; accompagnati dalle parole del lettore e dal dialogo che ne segue, essi possono “ritornare” con sollievo nella loro zona di comfort (cameretta, classe, biblioteca o ambiente comunque favorevole). Qualcuno sostiene che il mondo è già un’avventura difficile e pertanto i bambini non hanno bisogno di essere messi di fronte a problemi di disagio e sofferenza; gli studiosi di letteratura replicano che proprio per questa “non semplicità” della vita è conveniente che i bambini possano guardare ai problemi reali facendolo attraverso un filtro affettivo, qual è quello della fantasia e della voce narrante. Fondamentale è la redenzione finale, il lieto fine e l’impronta di positività e ottimismo che ciò genera.
In proposito le illuminanti parole dello scrittore Gilbert Keith Chesterton: “Le fiabe e le favole non dicono ai bambini che esistono i draghi. I bambini sanno già che esistono i draghi. Le fiabe dicono ai bambini che i draghi possono essere uccisi.” Anche lo sviluppo della fantasia che la frequentazione delle fiabe favorisce è un aspetto importante. Lo scienziato Albert Einstein sostiene: “Quando esamino me stesso e i miei metodi di pensiero, giungo alla conclusione che il dono della fantasia ha significato per me più di qualsiasi talento per il pensiero astratto, positivo”.
Albert Einstein
La fiammiferaia, Cenerentola e Hänsel e Gretel sono giovani resilienti?
Cenerentola
In questi ultimi tempi la parola resilienza è molto in voga. Viene abbondantemente usata in più ambiti ed è addirittura diventata soggetto di gadget vari, di scritte su capi di abbigliamento e addirittura di tatuaggi tra i giovani. Sicuramente il concetto che essa porta è influente e positivo riconducendo alla capacità che ogni individuo ha di fronteggiare le difficoltà della vita e lo stress che ne consegue, uscendone più forte, più consapevole e quindi vincente; la persona resiliente prende atto delle difficoltà che si trova a vivere, non si abbatte, non abbandona il campo, ma resiste e riorganizza positivamente la “nuova” vita e le proprie abitudini, superando la negatività del momento, anzi, potremmo dire, lavorando all’interno della negatività per trasformarla a suo vantaggio. Così è stato per la piccola fiammiferaia che, rimasta orfana, di fronte alle difficoltà spaventose della sua famiglia, ha continuato a impegnarsi, lavorando al freddo e nelle situazioni più avverse, non abbandonando mai il lavoro che le dava da vivere.
Titolo
Così per la valorosa Cenerentola, che ha cercato forza e conforto nei frammenti di luce che la vita continuava a spargere sul suo cammino: la sensazione di avere la madre sempre vicina, l’idea gioiosa di rivedere il padre, e quella di intrattenersi con i topolini del focolare la sera. Analogamente Häns, di fronte al terribile piano della matrigna, si è appellato alla sua inventiva e creatività e ha trovato inizialmente la via della salvezza; così come Gretel che, nonostante l’età, attraverso parole sagge, ha saputo piegare una situazione difficilissima a suo vantaggio. Ma nella lingua italiana il significato etimologico qual è? La nostra lingua risale all’origine latina del nome: il verbo resilire, composto da re-salire veniva usato nel significato di salire di nuovo / saltare / rimbalzare /tornare indietro. Da qui il passo è breve. Rimbalzare, tornare indietro fa riferimento al tornare alle condizioni positive che contraddistinguevano il periodo prima dell’evento negativo, delle difficoltà, del disagio.
Hänsel e Gretel
Rimbalzare rimanda anche all’idea di saltare in modo elastico evitando rotture, fratture, danni pesanti; una promessa di salvezza, insomma. In Italia il nome compare nell’intitolazione del piano politico economico che si farà carico di portare il Paese fuori dalla crisi, attingendo a tutte le risorse nascoste che il periodo di crisi ha messo in luce. Dal punto di vista ecologico anche la Natura, sempre nostra alleata e maestra di vita, sa essere resiliente in certi contesti riparando i danni che l’uomo arreca all’ecosistema... certo non tutti! In metallurgia resilienza è anche la capacità di certi materiali di assorbire l’urto senza rompersi. Dal punto di vista psicologico abbiamo visto essere la capacità che ogni individuo possiede di risollevarsi da difficoltà di vario genere, da traumi, da eventi luttuosi, attingendo alle sue risorse interiori. Tante forme attive. Intelligentemente resiliente è la sapienza del saggio cinese che, di fronte a venti impetuosi e difficili, invita a non alzare muri, ma a costruire mulini a vento!