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La fiaba è un intrattenimento, un esercizio di fantasia o un incontro formativo-educativo?
Il 27 giugno 2005 l’Unesco ha stabilito che le fiabe dei fratelli Jacob e Whilhem Grimm siano da considerare patrimonio culturale dell’umanità. Le motivazioni addotte sono state le seguenti: “Con la Bibbia di Lutero, rappresentano il libro di cultura tedesca più diffuso nel mondo, la prima sintesi sistematica e la documentazione scientifica della tradizione europea e orientale delle fiabe”. Va anche detto che i fratelli Grimm, sia come scrittori di fiabe originali sia come adattatori (molto celebri le loro riscritture), furono sempre caratterizzati da una vena di sano ottimismo, fatto questo che li portava a propendere, in tutte le loro opere, per il lieto fine; in questo modo, leggerli portava con sé la speranza di un avvenire migliore, fatto certamente non da poco! In Cappuccetto Rosso felice è stata l’idea di introdurre la provvidenziale figura del cacciatore a salvare bambina e nonna, niente finale sanguinario come era stato previsto da Perrault. Al di là di questo, comunque, possiamo dire che l’importanza delle fiabe nella vita di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e anche persone adulte, non è cosa da poco. 95