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7 Quali funzioni svolgono i glucidi
Raccordi interdisciplinari
Scienze motorie
Glucidi, funzione energetica e attività sportiva
7 QUALI FUNZIONI
SVOLGONO I GLUCIDI
I glucidi costituiscono solo l’1% circa del corpo umano, ma ricoprono un ruolo fondamentale all’interno dell’organismo. Svolgono funzione energetica: • sia come fonte di energia immediatamente utilizzabile dall’organismo (sotto forma di glucosio, con un rendimento di 4 kcal/g); • sia come deposito di energia (glicogeno).
A livello del fegato, i glucidi svolgono anche una funzione protettiva, in quanto consentono una corretta metabolizzazione dei grassi. La mancanza totale di glucidi porta infatti a una incompleta ossidazione dei grassi, con conseguente formazione di particolari molecole acide chiamate corpi chetonici. Particolari tipi di glucidi svolgono funzione plastica, essendo i costituenti degli acidi nucleici (il ribosio contenuto nell’RNA, il desossiribosio nel DNA) e delle membrane cellulari (sotto forma di glicoproteine e glicolipidi). Svolgono anche importanti funzioni fisiologiche e, sotto forma di fibra alimentare, aiutano a mantenere un buono stato di salute, contribuendo alla prevenzione di molte patologie (malattie cardiovascolari, diabete, tumori).
Come si svolge la funzione energetica
La funzione energetica dei glucidi è svolta dal catabolismo del glucosio attraverso la glicolisi. L’uomo adulto necessita di
circa 180 grammi al giorno di glucosio
per soddisfare le richieste energetiche del cervello e dei globuli rossi. La quantità minima giornaliera di glucosio necessaria per evitare la chetosi (cioè l’accumulo nel sangue di corpi chetonici) è di 50-100 grammi. Quando le cellule necessitano di energia, il glicogeno accumulato nei muscoli e nel fegato (con il processo della glicogenosintesi) è
progressivamente idrolizzato attraverso
la glicogenolisi, fornendo molecole di glucosio che sono catabolizzate per produrre energia.
LAVORO COOPERATIVO
Il junk food: cibo spazzatura
L’espressione cibo spazzatura (junk food) indica cibo malsano caratterizzato da: • scarso valore nutrizionale; • elevato contenuto di sale; • elevato contenuto di grassi saturi e/o zuccheri. Ne sono un esempio preparazioni dolciarie industriali, patatine fritte, bevande zuccherate, hamburger, würstel, hot dog, ecc. Ciò di cui non si parla abbastanza è la vera e propria dipendenza che il cibo spazzatura può indurre nei consumatori, a rischio di sviluppare colesterolo, obesità, disturbi alimentari e depressione. Questo perché, per sentirsi appagato, il soggetto ha bisogno di ingerire quantità di cibo sempre maggiori al fine di provare piacere. È molto importante, quindi, eliminare o quanto meno limitare il più possibile il consumo di tali prodotti. Tutti insieme: rispondete alle seguenti domande per aprire una discussione in classe. • Vi capita di mangiare cibo spazzatura? Quanto spesso? Dove lo acquistate? • Siete soliti mangiare cibo spazzatura da soli o in compagnia? • Quali sensazioni accompagnano il consumo di cibo spazzatura? • Vi è mai capitato di sentirvi in colpa dopo aver ingerito cibo spazzatura? E di desiderarne in quantità maggiore? • Cosa riterreste utile per aiutare le ragazze e i ragazzi a eliminare dalla dieta il cibo spazzatura?