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Educazione civica In cucina e al supermercato: come determiniamo l’impatto ambientale
In cucina e al supermercato: come determiniamo l’impatto ambientale
All’interno delle Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana sono contenute preziose indicazioni su come ciascuno di noi possa contribuire a limitare l’impatto ambientale attraverso azioni concrete. In cucina, tali suggerimenti riguardano: • la scelta degli alimenti: consumare frutta, ortaggi e verdure crudi o con cotture rapide, pesce, latte e yogurt è infatti vantaggioso dal punto di vista nutrizionale, ma anche ambientale per il minor consumo di energia; • le modalità di cottura: il forno a microonde e la pentola a pressione registrano un impatto ambientale più basso rispetto al forno tradizionale elettrico; • accorgimenti: si suggerisce ad esempio di usare i coperchi in modo da ridurre il consumo di energia (si abbreviano infatti i tempi di ebollizione).
Ma sostenibilità vuol dire anche riduzione degli sprechi, che sono legati non solo alle fasi di produzione, distribuzione e vendita, ma anche a comportamenti individuali sui quali possiamo intervenire. Secondo la Direzione Generale dell’Ambiente della Commissione Europea, la fase del sistema agroalimentare in cui vi sono maggiori sprechi è proprio quella del consumo casalingo (43%). Lo spreco ha conseguenze gravissime perché fa utilizzare inutilmente risorse naturali e fa generare rifiuti ed emissioni nell’atmosfera per produrre del cibo che non viene consumato. Lo spreco riguarda soprattutto gli alimenti deperibili (come frutta e verdura) e quelli che hanno scadenza molto breve. A livello domestico, spesso riflette una mancanza di cultura del valore del cibo. Per ridurre lo spreco, è fondamentale: • programmare la spesa famigliare evitando scorte eccessive di alimenti che andranno sprecati; • acquistare alimenti con scadenza a breve termine solo se sappiamo che potremo consumarli entro breve periodo; • se abbiamo la certezza di consumarli, acquistare alimenti prossimi alla scadenza, onde evitare che rimangano troppo a lungo sugli scaffali del supermercato restando invenduti e andando sprecati; • fare attenzione alle offerte e ai formati convenienza, che sono utili solo se il prodotto viene realmente consumato.
È bene ricordare anche gli accorgimenti che ci permettono di migliorare la conservazione degli alimenti: • condire insalate e verdure solo al momento di servirle, utilizzando soltanto la porzione che mangeremo e riponendo il resto in frigorifero; • riutilizzare gli avanzi per nuove ricette; • se si cucina una grossa quantità di cibo, lo si può mangiare in più occasioni; • dopo eventi come feste e ricevimenti, valutare se si possono consumare gli avanzi nei giorni successivi o invitare gli ospiti a portarne via una parte (abitudine che dovrebbe essere promossa soprattutto davanti ai bambini, come insegnamento alla valorizzazione del cibo); • ricongelare gli alimenti scongelati e ben cotti facendo attenzione al fatto che vengano riscaldati a lungo a temperatura elevata.