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FAQ: Domande frequenti

Che cosa raccomandano i nutrizionisti per l’età evolutiva?

L’età evolutiva è suddivisa in tre periodi: primo anno di vita, età prescolare e scolare (da 1 a 11 anni) e adolescenza (da 12 a 18 anni). Nei primi sei mesi di vita l’alimentazione del bambino si basa sul latte materno o sulle formule per lattanti. Dal sesto mese ha inizio il divezzamento. Dopo il primo anno, la quota calorica raccomandata è di circa 100 kcal al giorno per ogni chilogrammo di peso. In età prescolare e scolare si deve favorire l’alternanza di alimenti proteici animali e vegetali, adeguati apporti di lipidi, fibra, micronutrienti e fitonutrienti e moderato consumo di zuccheri semplici. Durante l’adolescenza si deve prestare attenzione agli apporti di ferro, calcio, fosforo e vitamina D.

Che cosa raccomandano i nutrizionisti per l’adulto?

Una dieta ottimale ed equilibrata è alla base di una vita in salute per i soggetti adulti, associata a regolare attività fisica. L’apporto energetico deve consentire di mantenere un peso corporeo adeguato, cioè con un IMC compreso tra 18,5 e 25. I glucidi dovrebbero coprire il 45-60% delle chilocalorie totali; i lipidi il 20-35% e le proteine per la quota restante (1 g/kg di peso corporeo), privilegiando quelle di origine vegetale.

Che cosa raccomandano i nutrizionisti per l’età senile?

In età senile (over 60), a fronte di un diminuito fabbisogno energetico, è suggerito un apporto proteico di 1,1 g/kg di peso corporeo al giorno, con una predilezione per le proteine a elevato valore biologico. I fabbisogni di glucidi, lipidi, vitamine e sali minerali sono sovrapponibili a quelli dell’adulto. Si deve garantire infine un’adeguata introduzione di liquidi.

Che cosa raccomandano i nutrizionisti per la donna in gravidanza?

Il tipo di alimentazione della donna in gravidanza influisce in maniera decisiva sullo sviluppo del feto e sullo stato di salute dopo la nascita. In genere si considera adeguato un incremento ponderale totale rispetto al peso iniziale della donna di circa 9-12 kg. Il fabbisogno proteico aumenta progressivamente (di circa 1 g/die nel primo trimestre, 8 g/die nel secondo e 26 g/die nel terzo), mentre il fabbisogno lipidico rimane invariato e quello di glucidi ammonta al 50-60% delle calorie totali. Anche il fabbisogno di sali minerali e vitamine subisce un accrescimento. Va garantito un apporto adeguato di acqua (2-2,5 L/die).

Che cosa raccomandano i nutrizionisti durante l’allattamento?

Durante l’allattamento, la produzione media di 700-800 ml di latte genera un dispendio energetico supplementare di circa 500 kcal/die. Per le necessità proteiche durante l’allattamento è stimato un fabbisogno proteico medio aggiuntivo di 21 g/die nel primo semestre e di 14 g/die nel secondo. Il fabbisogno di lipidi non subisce variazioni. Il fabbisogno di alcuni sali minerali risulta aumentato (iodio, zinco, ferro) così come quello di alcune vitamine (acido folico, vitamina A).

Che cosa raccomandano i nutrizionisti per la donna in menopausa?

La donna in menopausa deve adottare una dieta equilibrata e mantenere il peso desiderabile, riducendo gli apporti alimentari e praticando attività fisica.

Che cosa raccomandano i nutrizionisti per gli sportivi?

L’alimentazione ottimale favorisce la prestazione sportiva e il recupero. Mediamente l’attività fisica influenza il dispendio energetico per un 15-30% (con un dispendio supplementare orario medio per attività fisica intensa di 400-900 kcal). Per stimare il fabbisogno energetico si deve individuare il peso forma, cioè quello che si associa al rendimento ottimale e al benessere psico-fisico. Rispetto all’energia totale i glucidi rappresentano il 55-60% (40-50% per glucidi complessi e 15-20% per zuccheri semplici), i lipidi il 25-30% e le proteine la quota restante (con un apporto di 1,5-2 g/kg di peso corporeo al giorno). Dopo l’allenamento sono fondamentali la reidratazione e il ripristino delle scorte di glicogeno attraverso l’assunzione di glucidi complessi. Va garantito un abbondante apporto idrico.

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