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Animali d’acqua dolce

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Animali da salvare

Animali da salvare

Dai torrenti di montagna ai grandi fiumi che attraversano sia le campagne sia le città, la rete idrografica dell’Italia è particolarmente ricca di flora e di fauna.

Dove gli alberi crescono spontaneamente gli animali ne traggono vantaggio. Sui suoli umidi delle sponde crescono salici, pioppi, ontani. In inverno i frutti dell’ontano attirano stormi di lucherini, mentre in primavera arriva il luì, che ama posarsi sui rami sporgenti sull’acqua. Ai bordi di fiumi e canali, dove il terreno è umido e l’acqua più bassa, si muove, in cerca di cibo, il piro piro piccolo. Sui fiumi si possono incontrare anche diverse anatre: la più comune è il germano reale, ma ve ne sono anche altre più schive come la marzaiola. Il martin pescatore si nasconde tra la vegetazione e sta immobile per molto tempo in attesa di lanciarsi sulla preda con un volo fulmineo. Questi ambienti accolgono anche rane e bisce d’acqua che ne sono il principale predatore. La profondità delle acque è l’habitat ideale per molte specie di pesci. I più tipici sono il barbo, la trota, il cavedano, il luccio, che se ne sta in attesa delle prede tra le erbe acquatiche delle sponde. La nutria è un piccolo mammifero che predilige le sponde fangose. Osservando attentamente il terreno vicino all’acqua, si potranno notare dei buchi a livello dell’acqua o a poca distanza che ne rivelano le tane. Anche i molluschi e i crostacei sono abitanti fedeli dei corsi d’acqua. I gamberetti d’acqua dolce prosperano nelle acque ricche di calcio, indispensabile per la costruzione del loro scheletro.

martin pescatore

germano reale

luccio

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