Classe
Classe
LETTURE con SCRITTURA
RIFLESSIONE LINGUISTICA
STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE e TECNOLOGIA con Eserciziario integrato
MATEMATICA con Eserciziario integrato
EDUCAZIONE CIVICA
Direzione Scientifica Lorenzo Castelli
MINDFULNESS
STEAM 2
STEAM 3
ISBN per l’adozione 978-88-473-0680-6
RIFLESSIONE LINGUISTICA
STORIA, GEOGRAFIA, con Eserciziario integrato
MATEMATICA, SCIENZE e TECNOLOGIA con Eserciziario integrato
EDUCAZIONE CIVICA
PER FARE UN ALBERO • Letture
LETTURE con SCRITTURA
Elena Uboldi
ISBN per l’adozione 978-88-473-0679-0
MINDFULNESS
#altuofianco K IT DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione, facilitati per alunni/e con BES e DSA e tutto il / necessario per il corso. IBRO DIGITALE (scaricalo subito con il codice che trovi all’interno della coper tina): volumi sfogliabili, esercizi / Linterattivi, audiolibri, tracce audio, libro liquido, percorsi facilitati stampabili.
LE TTURE
Benvenute e benvenuti al
, un allegro ambiente di apprendimento interattivo, che offre tanti oggetti digitali didattici sotto forma di gioco o attività Bambine e Bambini si diver tiranno ad aiutare chef Alfredo: prepareranno insieme a lui tante “ricette” diver tenti, organizzeranno feste a tema, allestiranno grandi eventi per tante discipline scolastiche, nelle sale o all’aper to! Potranno così rinfor zare le abilità e verificare le competenze in tutte le materie attraverso le tante prove proposte in cucina, facendo ogni volta attenzione al guastafeste Splat , sempre in agguato!
o in nc TO lo I al TU R ) l t RA DP 78 de G .d, 19 to E , I / is ON . 3 27 vv PI c 6 ro M . 2, PR sp A rt D e si C (A .6, um ar A , n ol er IV . 4
v id o rt 2 to ns mp A ro 0 es co ca e 2 m be Qu a ri 97 d te Al 679 è fuo 3/1 Ce un -0 63 3 e ar -47 r F 88 Pe 8 97
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PREZZO MINISTERIALE
Analisi e comprensione del testo con attività di produzione scritta integrata Mindfulness Situazioni valutabili
ISBN: 978-88-473-0679-0
ISBN 978-88-473-0679-0
9 788847
306790
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi
Elena Uboldi
Direzione Scientifica Lorenzo Castelli
LE TTURE
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi
4 6 7 8 10 11 12
RACCONTI D’ESTATE Ricordi delle vacanze La mia baita C L I L Un’estate dalla nonna Filastrocca del rientro Primo giorno di scuola
14 16 17 18 19 20 21 22 23 24 26
UNICO Il rifugio sul melo
27 28 29 30 31 32 33 34 36 38 39 40 41 42
Verso la scrittura • Il racconto
Una notte in campeggio Anna è furiosa Quando sono nato io C L I L Eugenio, il genio Pino perfettino MINDFULNESS • Sei unico! Sei unica! Verso la scrittura • Per fare... un racconto Per fare Festa • Speciale festa dei nonni • Il segreto dei nonni Per fare Arte • Un albero speciale Inventiamo un titolo! Verso la scrittura • Il titolo Speciale autunno • Fotografia d’autunno C L I L Verso la scrittura • L’argomento Per ridere un po’! C L I L Verso la scrittura • Si parla di... Una gita autunnale
Per fare Festa • Speciale Halloween • La notte di Halloween Per fare Arte • Uno scheletro per Halloween La biblioteca della scuola C L I L Verso la scrittura • Tanti libri diversi Io mi piaccio!
44 45 46 48 49
Odio la sogliola! Il Grande Gnam
50 52 53 54 56 58
MAESTRA DORA Una matita C L I L Quanta pazienza! Scuola Felice MINDFULNESS • Sono felice • Sono triste Speciale inverno • Una lettera dal signor Inverno C L I L Verso la scrittura • Caro Inverno... Un bianco risveglio Verso la scrittura • Le parti del racconto Per fare Arte • Inverno nell’arte • Giorni freddi... colori freddi Il mago di Natale Verso la scrittura • Racconto di Natale Per fare Festa • Speciale Natale • La fabbrica di Babbo Natale Per fare Arte • Tanti Babbo Natale per l’aula
59 60 61 62 64 65 66 67 68 70 72 74 75 76 77 78 79 80 81 82 84
Verso la scrittura • Scrivi la storia
Per fare Musica • Suoni e rumori
La rivincita della Befana I giorni della merla Verso la scrittura • Con le mie parole Scherzi di Carnevale La gatta Domenica Verso la scrittura • Le parole del tempo Una lavagna spaventosa Verso la scrittura • Parole per unire La biblioteca dei rumori Per fare Musica • Che rumore fa? Situazione Valutabile
86 88 89 90 91 92 93 94 96 98 100 102 103 104 106 107 108 110 111 112
TUTTI TRANNE UNO Amelia che sa volare Un draghetto pauroso C L I L Verso la scrittura • Osservo e racconto Verso la scrittura • Invento e racconto Mano nella mano Girotondo della paura Il coraggio di un ragazzino MINDFULNESS • Coraggio! Per fare Arte • Primavera nell’arte • Di cieli e di azzurro… C L I L Un modo diverso Verso la scrittura • Scrivere un racconto Verso la scrittura • Dall’immagine al testo Una compagna rumorosa Per fare Musica • Suoni e rumori di primavera Speciale primavera • La farfalla • Natura C L I L Troppo diversi Da grande... Verso la scrittura • Raccontare di sé
Leggo e comprendo: 6, 7, 8, 18, 19, 20, 21, 22, 28, 32, 34, 40, 42, 44, 53, 55, 58, 60, 66, 70, 73, 76, 78, 80, 92, 95, 109, 114, 118, 120, 127, 128 Dentro il testo: 30, 34, 52, 53, 55, 70, 73, 88, 89, 93,106, 114, 130 Un passo in più: 9, 52, 93, 95, 115 Succede a me: 5, 6, 7, 15, 19, 26, 38, 51, 58, 75, 87, 88, 92, 110, 118 Con le mie parole: 55, 89, 101, 120, 134 Per fare classe: 22, 40, 64, 94, 100, 111, 116, 127 Tante parole: 8, 16, 19, 20, 30, 36, 40, 44, 45, 46, 54, 64, 76, 80, 93, 100, 110, 115, 123, 126, 127, 130 CLIL: 7, 20, 30, 32, 40, 52, 58, 89, 98, 109, 114, 126
113 Verso la scrittura • Mi presento 114 Pasqua in classe C L I L 116 Per fare Festa • Speciale Pasqua • Pasqua di pace 117 Per fare Arte • Un biglietto per la Pasqua 118 Il bambino più amato 119 Verso la scrittura • Descrivere una persona 120 Ciascuno a suo modo 121 MINDFULNESS • E se fossi... 122 Verso la scrittura • La descrizione 124 Per fare Arte • Estate nell’arte • Giorni caldi… colori caldi 126 Speciale estate • Ecco l’estate • Giugno C L I L 128 Il trasloco 130 Guscio di tartaruga 131 Verso la scrittura • La magia del primo volo 132 Verso la scrittura • Le parole del tempo 133 Verso la scrittura • Una bella festa 134 Un’amica eccezionale 135 Verso la scrittura • Racconto io 136 138 Situazione Valutabile 140 MINDFULNESS • Oggi e domani 141 Verso l’Invalsi
PERCORSO DIDATTICO
Compito di realtà: 35, 45, 54, Collegamenti interdisciplinari Storia: 6, 73 Scienze: 30, 35, 64, 81, 100, 109, 130 Geometria: 67 Per fare Arte: 11, 27, 39, 62, 67, 98, 108, 117, 124 Per fare Musica: 49, 75, 81, 107, 126 Per fare Festa: 26, 38, 66, 116 Verso la scrittura: 17, 24-25, 29, 31, 33, 35, 41, 48, 59, 61, 65, 71, 74, 77, 79, 90-91, 92, 102103, 109, 112-113, 119, 122-123, 131-133, 135 Mindfulness: 5, 15, 23, 51, 56-57, 87, 96, 121, 140
RACCONTI D’ESTATE All’ombra del grande Albero Alfabeto, a pochi passi dal frutteto, il nonno, i bambini e Sem girasole raccontan l’estate con foto e parole. Sem, che dall’orto non se n’è mai andato, parla del tempo che lento è passato, delle cose belle che ha potuto fare, dell’arcobaleno dopo il temporale. Maia lo ascolta e pensa che in fondo per stare bene non serve il mondo, ma piccole cose e dolci pensieri, le emozioni più belle e i desideri.
4
Succede a me Ascolta la storia. Com’è stata la tua estate? Immagina qualcosa di bello che potrebbe accadere in quest’anno di scuola. Scrivi. La mia estate è stata Sarebbe bello se
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Chiudi gli occhi e immagina di essere Sem. Quale sensazione provi mentre il sole ti accarezza? Quale colore sceglieresti per dipingerla? Usa quel colore per colorare la nuvoletta. Ascolta la storia
Storia in Guida
5
RICORDI DELLE VACANZE Queste sono alcune foto che Alessio ha scattato durante le vacanze.
15 <agostø
26 <giugnø 12 <lugliø LEGGO
e comprendo
Storia
In quale stagione sono state scattate le tre foto? .............................................................................................
Dov’è stato Alessio a luglio? Al lago. Al mare. In montagna. Perché il 26 giugno è stato un giorno speciale? .........................................................................................................................................................................................................................
Succede a me Tu dove hai trascorso le vacanze? Ti è piaciuto? Racconta. 6
LA MIA BAITA La mia baita non è facile da trovare, è ben nascosta in mezzo ai boschi. Non lontano dalla mia baita c’è un lago e anche una piccola cascata. La mia baita è piccina, ma ci sto bene. Si può cucinare il pesce alla griglia. Con un po’ di miele è davvero delizioso! Si può anche fare un picnic, respirare l’odore del bosco. Non esiste al mondo un luogo più tranquillo. Per questo quando lascio la mia baita mi dispiace sempre un po’.
CLIL
LAKE ➜ LAGO
L. Froissart, Una baita per due, Terre di Mezzo
LEGGO
e comprendo
Dove si trova la baita di cui si parla nel racconto?
In montagna.
In città.
Succede a me Ti è dispiaciuto lasciare il luogo in cui hai trascorso le vacanze? Perché? Racconta. Volume SEMPLICEmente
7
UN’ESTATE DALLA NONNA Nico viveva in riva al mare con il suo papà e sei gatti. Arrivata l’estate, Nico era pronto a passare le vacanze dalla nonna. La casa della nonna era molto distante. Lei viveva sola su un isolotto battuto dal vento, dove l’erba cresceva tutta storta. Gli unici visitatori erano gli uccelli sospinti in qua e in là dalla brezza.
Ta n t e p a r o le La brezza è un vento leggero. In quale altro modo potresti chiamarla? Segna con una ✘. Venticello.
LEGGO
Ventaccio.
e comprendo
Completa. Poi racconta la storia con le tue parole.
•
Con chi vive Nico?
•
Dove passerà le vacanze Nico?
Nico vive con suo ………………………………............…… e sei ………………………………..............…… . Nico passerà le vacanze a casa …………………….............………………………………............…… . 8
Volume SEMPLICEmente
Nico non sapeva bene cosa pensare della nonna: cucinava la zuppa d’alghe e teneva i denti in un barattolo. Di notte dovevano dormire testa-piedi. Le coperte pizzicavano e la nonna russava come un vecchio tricheco. B. Davies, Un’estate dalla nonna, Giralangolo
Leggi e segna con una ✘ V se la frase è vera, F se è falsa.
• • • • •
La casa della nonna era molto distante.
V
F
La nonna viveva su un isolotto.
V
F
La nonna cucinava zuppa di conchiglie.
V
F
La notte Nico dormiva con la nonna.
V
F
La nonna non russava.
V
F
UN PASSO IN PIÙ Secondo te, che cosa pensa Nico della nonna? Segna con una ✘. Che bello stare in vacanza dalla nonna! È tutto fantastico!
La nonna è un po’ strana…
9
FILASTROCCA DEL RIENTRO Filastrocca del rientro, stamattina son contento: con lo zaino e il grembiulino non son più solo un bambino. Mi trasformo in un alunno e mi avvio verso l’autunno con compagni e insegnanti che a contarli sono tanti. E se sarò fortunato troverò un nuovo arrivato; sono certo e quindi dico che diventerà mio amico. Collega le matite rosse. Quale parola apparirà? Scrivila nelle caselle. A
E M L
I
C
U .......
10
.......
.......
.......
O .......
Volume SEMPLICEmente
PRIMO GIORNO DI SCUOLA Ieri è stato il primo giorno di scuola dopo le vacanze. Ero un po’ nervosetta. E così papà ha dovuto portarmi in braccio fin davanti alla porta dell’aula. Perché mi sentivo le gambe mollicce come la gelatina, ecco perché. Poi mi ha messa giù. – Beh, eccoci qua, Giulia B. – mi ha detto. – Finalmente in seconda! Mi sentivo la pancia piena di farfalline. E poi mi è venuta la pelle d’oca sulle braccia, e mi sono accorta che avevo anche la fronte tutta coperta di goccioline di sudore. B. Park, Giulia B. e gli occhiali viola, Mondadori
PER FARE
A
Ripensa a come ti sei sentito/a il primo giorno di scuola e fai il tuo ritratto con la tecnica che preferisci.
Ti è piaciuta questa attività? Completa la faccina: disegna la bocca, sorridente o imbronciata.
11
BONIFACIO Oggi è il primo giorno di scuola dell’orsetto Bonifacio. La mamma gli ha preparato la cartella e gli ha raccomandato mille volte di comportarsi bene. Ma Bonifacio è molto triste. Sarebbe molto meglio restare con la sua mamma! – Prendi questa sveglia – dice mamma Orsa. – Fa tic-tac come il mio cuore. Con questa non avrai più paura. A. Tonnac, O. De Vleeschouwer, Il primo giorno di scuola, Bompiani
1 Ordina i disegni e ricostruisci la storia. Numera da 1 a 3.
........
12
........
........
Volume SEMPLICEmente
2 Segna con una ✘ la risposta corretta.
•
Chi è Bonifacio?
•
Perché è un giorno speciale per lui?
Un orsetto.
Un cavallo.
Un cagnolino.
Perché è il suo compleanno. Perché è il suo primo giorno di scuola.
•
Che cosa fa la mamma? Prepara la cartella al figlio e gli dice di comportarsi bene. Prepara la merenda al figlio e lo accompagna a scuola.
•
Come si sente Bonifacio?
•
Che cosa gli regala la mamma?
Molto triste. Un diario nuovo.
Molto allegro. Un giocattolo.
Arrabbiato. Una sveglia.
3 Completa.
Bonifacio si sente .................................................... ....................................................................................................
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La mamma allora ..................................................... ....................................................................................................
. 13
UNICO Vive sulla collina da molto tempo un albero che resiste ai fulmini e al vento. È diverso dagli altri, è un albero speciale, amico dei bambini che lo vanno ad abbracciare. Per ogni bambino c’è una foglia dedicata con il suo nome scritto, allegra e colorata. Ce n’è una per tutti, tranne che per uno dal nome che un giorno non ricorda nessuno. È un bambino come gli altri dalla pelle scura l’albero lo abbraccia e cancella la paura. Sulla chioma spunta una foglia tutta d’oro perché UNICO è speciale proprio come loro.
14
Succede a me Ascolta la storia: ogni bambino/a è unico/a! Quando abbracci qualcuno che ami ti senti speciale, come il bambino della storia. Chi ti piace abbracciare? Scrivi i nomi sotto le foglie e colorale.
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Con le tue compagne e i tuoi compagni, uscite in giardino ad abbracciare un albero e appendete al tronco le foglie con i vostri nomi. Avrete così il vostro albero dei bambini! Ascolta la storia
Storia in Guida
15
IL RIFUGIO SUL MELO Tutti i bambini della strada avevano una nonna, certi addirittura due. Solo Andi non l’aveva, neppure una… e ci stava male. C’erano giorni in cui proprio non poteva non pensarci, magari fin dal mattino presto. Come quel giorno, per esempio. Fu così che quel pomeriggio Andi si ritrovò tutto solo sul melo. Era un rifugio fantastico il melo che stava nel giardinetto tra la casa e la strada. Da lassù Andi poteva controllare tutto quello che succedeva senza essere visto. Aveva portato anche una coperta per costruirsi la tenda, ma da solo non aveva voglia. Non aveva voglia di fare niente. Pensava a Gerhard sulle giostre con la nonna e a Robert con la sua nonna americana e d’improvviso sentì che non ce la faceva più a stare lassù! Scese dal melo e fece di corsa il giro della casa. M. Lobe, La nonna sul melo, Piemme
Ta n t e p a r o le Un rifugio è un luogo in cui ci si può sentire al sicuro. 16
Volume SEMPLICEmente
IL RACCONTO Il racconto è un testo che riporta le vicende di chi lo scrive oppure la storia e le avventure di personaggi reali o fantastici. Per raccontare un fatto devono essere sempre presenti alcuni elementi. Di CHI si parla.
•
Segna con una ✘ il personaggio di cui si parla nel racconto della pagina precedente.
QUANDO accadono i fatti.
•
Quando accadono i fatti narrati nel racconto?
Durante la notte.
Un pomeriggio.
DOVE accadono i fatti.
•
Dove accadono i fatti narrati nel racconto?
Su un melo.
A casa della nonna. 17
UNA NOTTE IN CAMPEGGIO Finalmente arriva il giorno della gita. Diego non sta più nella pelle dall’emozione! Una notte in campeggio è il suo sogno da molto tempo: montare la tenda, accamparsi per la notte, cucinare gli spiedini di carne sul fuoco… Partono all’alba. Papà guida l’auto e lui seduto accanto. Prima tappa: a casa di Jacopo e Lea, che avrebbero partecipato a questa meravigliosa avventura. Pronti, si parte! – Non dimentichi nessuno, Diego? – chiede il papà. Un lamento proviene dal garage che Diego si è appena lasciato alle spalle. – Billa! – esclama Diego. – Certo che sarai dei nostri! Billa abbaia rumorosamente svegliando i vicini e con un balzo sale in auto. Ora davvero si può partire!
LEGGO
e comprendo
Quando si svolge il racconto? All’alba.
Al tramonto.
A mezzogiorno.
Chi sono i personaggi che compaiono in questo racconto? Diego. Il papà. 18
Antonio. Billa. Il gatto. Jacopo e Lea. Volume SEMPLICEmente
ANNA È FURIOSA C’era una volta una bambina che si chiamava Anna e che aveva un gravissimo problema. S’infuriava sempre. Molto più in fretta e molto più spesso di altri bambini. Terribilmente furiosa! Quando Anna era furiosa doveva gridare e strillare, doveva pestare i piedi per terra. A volte si buttava per terra e dava colpi tutt’intorno. Anna non poteva fare nulla per evitare quelle arrabbiature. C. Nöstlinger, Anna è furiosa, Piemme
Il personaggio più importante di un racconto si chiama protagonista. La protagonista di questo racconto è ........................................................................ .
LEGGO
e comprendo
Come si sente Anna? Allegra e spensierata.
Furiosa.
Ta n t e p a r o le
Succede a me
Con quale parola potresti sostituire furiosa? Arrabbiatissima.
Infelice.
Ti capita mai di provare una grande rabbia? In quali occasioni? Come ti senti in quei momenti? Racconta. 19
QUANDO SONO NATO IO Sette anni fa sono nato io. Era il 24 ottobre. Io però non me lo ricordo perché ero troppo piccolo e a quell’età la memoria è ancora acerba, non ci si ricorda proprio di nulla. Meno male che c’era la mamma, che invece si ricorda tutto! Quando sono nato la mamma mi ha guardato e ha pensato che ero bellissimo. E aveva ragione. Infatti lo sono ancora, me lo ricorda sempre! Lei non lo dice, ma sono sicuro che ha pensato che fossi più bello anche di mio fratello maggiore. Le mamme fanno così perché non vogliono fare le differenze. Ma io sono più bello, questo è fuori discussione.
CLIL
YEAR ➜ ANNO
Nel racconto viene indicato il tempo in cui si sono svolti i fatti. In questo racconto i fatti si svolgono il …………………………......……………...........…...…………............... .
Ta n t e p a r o le
LEGGO
Acerba vuol dire non ancora matura. In genere questa parola si usa per descrivere: un frutto. 20
una persona.
e comprendo
La mamma ha pensato che: il suo bambino fosse bravissimo. il suo bambino fosse bellissimo. Volume SEMPLICEmente
EUGENIO, IL GENIO Nel paese di Apperò, che si trova in Val d’Aosta o forse in Val Venosta o forse in Sicilia o in Emilia o forse non so, c’è un ometto che fa l’inventore. Si chiama Eugenio, ha la giacca a quadri, le scarpe rosse e rotte e i capelli color gelato al pistacchio. È un po’ strambo e a vederlo mette di buonumore. L’altro giorno sapete che cosa si è inventato Eugenio? Un posto gigantesco, che non serve a niente. Non è un parcheggio, non è un supermercato. Non serve proprio a nulla. E così tutti i bambini ci vanno a giocare. Che genio, il signor Eugenio! C. Bellemo, Che genio Eugenio, Il Castoro
Nel racconto viene indicato il luogo in cui accadono i fatti. I fatti narrati in questo racconto accadono …………………………………………………………….............………………... .
LEGGO
e comprendo
Chi è il protagonista del racconto? …………………………......……………...........…...…………........................................................
Che cosa inventa? …………………………......……………...........…...…………........................................................
Volume SEMPLICEmente
21
PINO PERFETTINO Pino era un bambino perfetto: il bambino più buono del mondo. In dieci anni non aveva mai detto una parolaccia. Sì, è vero: una volta aveva detto “accipicchia”. Era successo che gli era caduto di mano un gelato alla fragola, limone e cioccolato, e così la parola era scappata. Però era successo molto tempo prima, quando lui era ancora piccolo. Non solo Pino non diceva mai parolacce: non disubbidiva neanche. Era il bambino più ubbidiente del mondo. S. Bordiglioni, Pino perfettino, Emme Edizioni
LEGGO
e comprendo
Chi è il protagonista del racconto? ........................................ Quanti anni ha? 7 anni.
10 anni.
Quale parolaccia era scappata a Pino? ..................................................................................................
Pino era perfetto perché… era biondo.
era ubbidiente.
era grande.
Per fare classe A voi capita di non essere ubbidienti? In quali occasioni? Parlatene in classe. 22
Volume SEMPLICEmente
SEI UNICO! SEI UNICA! Ognuno di noi è speciale perché è unico/a! E tu, come sei? In che cosa sei bravo/a? Che cosa ti rende felice? Scrivi. Sono bravo/a a ...............
Sono molto ..........................
Mi piace ..................................
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.
.........................................................
.
.........................................................
Mi sento capace ............
Quando mi chiedono
...........................................................
aiuto io .....................................
...........................................................
...........................................................
...........................................................
...........................................................
.........................................................
.
.........................................................
.
.
Sono felice quando ........................................................... ........................................................... ........................................................... .........................................................
.
Anche a te però sarà capitato, come a tutti, di commettere degli errori. Che cosa puoi fare quando ti accorgi di aver sbagliato? ............................................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................
23
PER FARE… UN RACCONTO Osserva il grappolo dei racconti e colora gli acini seguendo le indicazioni. personaggi
tempo
luogo
a scuola la zia
Tobia tanto tempo fa
oggi
nello stagno
in cucina un giorno
l’anno scorso
un gatto nell’orto
Marco 24
Immagina di scrivere un racconto. Prima dovrai decidere protagonista, tempo e luogo, poi gioca con le ceste delle parole. Abbina i personaggi, i luoghi e i tempi scritti sulle ceste. Fai tre gruppi e colora ogni gruppo allo stesso modo. una bambina
tra mille anni
nella sua cameretta
un alieno
tanto tempo fa
in un castello
un re
ieri sera
sulla Luna
PROTAGONISTA
TEMPO
LUOGO
Completa la tabella con le parole che hai scelto nella colonna giusta.
protagonista
tempo
luogo
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
.......................................................................
Ora prova a scrivere l’inizio dei tre racconti.
•
Tanto tempo fa ................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................
•
Tra mille anni ...................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................
•
. .
Ieri sera .................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................
.
25
PER FARE
E
A
Speciale festa dei nonni
IL SEGRETO DEI NONNI C’era una nonna e c’era un nonno. La nonna camminava sui trampoli, si tingeva i capelli di blu. Il nonno faceva il domatore di pulci, l’incantatore di serpenti, l’elegantissimo clown bianco dal corpetto d’argento. Dopo lo spettacolo i bambini e i nonni correvano in cucina, avevano una fame da lupi, da leoni, da cavalli. Così provavano e riprovavano, condivano insalate, mescolavano minestre, impastavano l’acqua con la farina. I bambini cucinavano, mangiavano, si divertivano un mondo. – Non avere paura di sbagliare è il segreto del circo – diceva la nonna. – Non avere paura di sbagliare è il segreto di ogni cosa – diceva il nonno. – Ridere è il segreto dei nonni – dicevano i bambini. E. Nava, I miei nonni domano i leoni, Mondadori
Succede a me I nonni di questo racconto sono nonni un po’ particolari. Tu hai i nonni? Come sono? Che cosa ti piace fare insieme a loro? 26
PER FARE
A UN ALBERO SPECIALE
Colora solo le foglie con la stessa forma. Usa tutte le sfumature di verde che trovi nel tuo astuccio. Che parola hai ottenuto?
S N
P
O
N
U M
N
T
I
....................................................
27
INVENTIAMO UN TITOLO! Dopo aver letto la poesia, inventa un titolo e scrivilo.
...................................................................................................................................................
Ci sono delle cose che solo i nonni sanno, son storie più lontane di quelle di quest’anno. Ci sono delle coccole che solo i nonni fanno, per loro tutti i giorni sono il tuo compleanno. Ci sono nonni e nonne che fretta mai non hanno. Nonni e nipoti piano nel tempo insieme stanno. B. Tognolini
LEGGO
e comprendo
Di che cosa si parla in questa poesia? Del tempo che passa. Dei nonni. Che cosa sanno i nonni? Storie lontane. Storie di quest’anno. 28
Quella che hai letto è una poesia. Nelle poesie le righe sono corte e si chiamano versi. I versi sono disposti in gruppi che si chiamano strofe. Volume SEMPLICEmente
IL TITOLO Il titolo è una parola o una frase che dà il nome a un racconto, una poesia, un libro. Ci aiuta a capire sin dall’inizio l’argomento del testo. Leggi i titoli di questi libri e scrivi accanto a ogni copertina il numero corrispondente all’argomento.
........
1
........
Favole da leggere prima di dormire.
2
........
Avventure di pirati su una nave.
3
Storia di una strega.
Leggi questa poesia. Quale titolo sceglieresti? Segna con una ✘. Sentila soffia, sentila sbuffa: dolce ti graffia, un’aria buffa. Senti che voce, senti che fiato, vento veloce, vento fatato.
Piume Il vento Rondini in volo
R. Piumini
29
Speciale autunno
FOTOGRAFIA D’AUTUNNO CLIL
Oggi al parco non c’era nessuno, così mi sono seduta su una panchina e mi sono fermata a osservare. Gli alberi sono vestiti di foglie gialle e rosse che sembrano danzare spostate dal vento; sul prato ricoperto di foglie i fili d’erba si vedono appena. Il vecchio castagno si è riempito di ricci e sembra un re che, maestoso e imponente, in fondo alla stradina di sassi domina il parco. Un anziano signore legge il giornale seduto poco distante; indossa un cappotto verde e il suo cane gli gironzola intorno osservando i passanti. Qualche uccello ogni tanto spunta nel cielo tra le chiome degli alberi, che tra qualche settimana saranno spogli. Mi rendo conto solo ora che l’autunno è ormai nel pieno del suo splendore e cerco di osservare il mondo come se qualcuno avesse scattato una bella fotografia.
DENTRO
Ta n t e p a r o le Che cosa significa che l’albero è maestoso e imponente? Che insegna qualcosa. Che è grande e robusto. 30
il testo
AUTUMN ➜ AUTUNNO
Scienze
Nel testo trovi una descrizione degli alberi in autunno. Sottolinea le loro caratteristiche. Gli alberi di cui si parla si chiamano caducifoglie e perdono le foglie in autunno. Cerca informazioni su queste piante nel tuo libro delle discipline.
L’ARGOMENTO Ogni testo ci racconta qualcosa in particolare. L’argomento è proprio ciò di cui si parla. Nel testo della pagina precedente si parla di alcuni elementi. Completa le frasi. Si parla... • ... degli alberi, che sono vestiti ............................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................................................. .
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... di un vecchio castagno, che ........................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................. . ... di un anziano signore, che ................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................................................. . ... degli uccelli, che ........................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................................. . Qual è quindi l’argomento del testo? Colora la risposta corretta. La descrizione di un castagno L’autunno Una bambina che non sa che cosa fare Quale altro titolo potrebbe andare bene per questo testo? Segna con ✘ una o anche più risposte. Una bambina annoiata. Atmosfera d’autunno.
Un giorno di ottobre. Se fossi un albero. 31
PER RIDERE UN PO’! Quello che stai per leggere è un racconto umoristico, scritto per far divertire il lettore con situazioni e personaggi divertenti. Dopo aver letto il racconto, inventa un titolo. ...................................................................................................................................................
Nella città di Risolandia la gente era sempre contenta. I bebè non piangevano, i bambini non si lagnavano, e quando gli adulti restavano bloccati nel traffico non imprecavano. Tutti sorridevano perché avevano capito che per essere felici bisogna godersi la vita, senza arrabbiarsi per le sciocchezze. Il primo giorno dell’anno, il sindaco faceva un discorso in piazza: – Carissimi, impegniamoci a mantenere l’allegria e saremo sempre la cittadina più felice del mondo! E concludeva con una fragorosa risata. A. Cattori, S. Meisser, Il ladro di risate, Gribaudo
LEGGO
e comprendo
Dove avvengono i fatti? In una città.
In una stazione.
Chi faceva un discorso in piazza? Il medico. 32
Il sindaco. Volume SEMPLICEmente
CLIL
SMILE ➜ SORRISO
SI PARLA DI... Leggi i titoli di questi libri: riesci a capire quali saranno gli argomenti trattati? Segna con una ✘. Libro 1 Le vacanze di un bambino di nome Mattia. I dipinti dei pittori spagnoli. Le barzellette scritte da Mattia. Libro 2
1
2
La storia di un pescatore. La storia di una lumaca e di altri insetti. La cura dell’orto.
Leggi i testi e inventa un titolo per ciascuno. ...................................................................................................................................................
Oggi abbiamo preparato la farina di castagne. La nonna, il papà e io ci siamo messi al lavoro questa mattina presto. Sbucciare le castagne è un lavoro faticoso e anche un po’ difficile e quindi ci pensa il papà; io invece mi occupo di controllarle una a una per evitare spiacevoli sorprese… ...................................................................................................................................................
Quando Paolo consegnò il suo compito, la maestra si accorse subito che c’era qualcosa di strano. Non era la sua solita grafia e lui sembrava molto in imbarazzo. Così gli chiese se lo avesse fatto davvero lui. Lui cominciò a borbottare qualche parola confusa… Ora era tutto chiaro! 33
UNA GITA AUTUNNALE È domenica pomeriggio e oggi non c’è scuola, non c’è nemmeno la partita di calcio di mio fratello e così decidiamo di fare una bella gita in montagna. Dopo un’oretta in auto ci incamminiamo nel bosco; mamma apre la fila, mio fratello subito dietro, papà con un lungo bastone e poi io con i miei stivaletti color lampone.
DENTRO
il testo
Sottolinea nel testo di arancione il titolo del racconto, di verde i personaggi, di blu il tempo e di rosso il luogo.
LEGGO
e comprendo
Segna con una ✘ la risposta corretta.
•
Di che cosa si parla nel racconto?
•
Che cosa fanno i personaggi?
•
Quando si svolge il racconto?
•
Dove si svolge?
34
Di un pomeriggio al parco. Cercano funghi. In autunno. Al lago.
Di una gita in famiglia.
Raccolgono cartacce e rifiuti. In primavera.
Nel bosco.
Di un campeggio. Raccolgono le castagne.
In inverno.
In città. Volume SEMPLICEmente
Camminiamo spediti. Dopo qualche minuto arriviamo a una piana circondata da enormi castagni. Il terreno è ricoperto di ricci pieni di frutti grossi e maturi. Mamma ha portato alcuni sacchetti e così cominciamo la raccolta; le castagne sbucano qua e là e velocemente riempiamo le borse. Poi con il nostro bottino ritorniamo verso la macchina, stanchi ma soddisfatti. Verso la scrittura Osserva i disegni e scrivi sotto ciascuno una breve frase per raccontare la storia.
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Scienze Raccogliete ricci, castagne, foglie, rametti, pannocchie di granturco… Poi, in classe, organizzate uno spazio dedicato all’autunno. 35
INCONTRI SUL TETTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Un giorno di novembre un topolino corre lungo la grondaia del tetto di una vecchia casa abbandonata di campagna. A un tratto si ferma e si accorge che dietro di lui c’è un piccolo pipistrello che lo guarda incuriosito. Il topolino fa un salto indietro per lo spavento! – Chi sei? Che cosa vuoi? – chiede il topolino. – Sono un pipistrello, non lo vedi ? Ti guardavo… – risponde il pipistrello. – Perché corri avanti e indietro? Il topino si avvicina un po’ e strofinando le zampette sul muso risponde: – Per allenarmi. Sono un topo corridore. Il pipistrello ride divertito. Il topolino è infastidito da quella risatina. – E tu? Tu che cosa fai? – chiede allora. – Io? Mi esercito: sono un topo volante! – risponde il pipistrello mentre con un balzo spicca il volo.
Ta n t e p a r o le La grondaia è il canale in cui si raccoglie l’acqua della pioggia.
1 Segna con una ✘ la risposta corretta.
•
Di chi si parla nel racconto? Di un pipistrello.
•
Quando si svolgono i fatti (riga 1)? Nel mese di ottobre.
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Di un topolino e di un pipistrello.
Nel mese di novembre. Volume SEMPLICEmente
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Dove si trovano i personaggi (riga 2)? Nel fienile di una vecchia casa. Sul tetto di una vecchia casa.
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Di che cosa si parla nel racconto? Dell’incontro tra un topo e un pipistrello. Della fine dell’autunno.
•
Perché il topo corre? Per scappare dal pipistrello. Perché è un topo corridore.
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Come risponde il pipistrello alla domanda del topo? Dice di essere un topo volante. Dice di essere un topo saltatore.
• Con quale parola potresti sostituire la parola “balzo” (riga 15)? Salto.
Pericolo.
2 Segna con una ✘ il disegno che NON c’entra con il racconto.
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PER FARE
E
A
Speciale Halloween
LA NOTTE DI HALLOWEEN In ogni casa una zucca pelata per questa notte un poco stregata e una candela che la illumini dentro bella diritta e proprio nel centro. Tanti fantasmi verranno alla porta con gli occhi tondi e la bocca storta e di sicuro vorranno un dolcetto con la minaccia di uno… scherzetto! 365 fiabe, storie e filastrocche, Giunti
Halloween si celebra la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre. In questi giorni si leggono storie di paura, si fanno scherzi e ci si traveste da streghe, ragni, scheletri. È tradizione svuotare le zucche e intagliarle trasformandole in lanterne dall’espressione terrificante.
Succede a me Alla fine della poesia si parla dell’usanza dei bambini di girare travestiti di casa in casa chiedendo “dolcetto o scherzetto?” Naturalmente tutti si aspettano un dolcetto! Lo fai anche tu? Racconta. 38
PER FARE
A
UNO SCHELETRO PER HALLOWEEN Per festeggiare Halloween, divertiti a realizzare uno scheletro spaventoso come questo. È facile e divertente! Che cosa serve • Cotton fioc • Colla vinilica • Cartoncino nero • Foglio bianco • Matita e forbici
1 Taglia a metà alcuni cotton fioc, che serviranno per fare le dita e le costole.
2 Disegna sul foglio bianco la sagoma del teschio e ritagliala. Disegna occhi e bocca.
3 Incolla il teschio sul cartoncino, poi incolla i cotton fioc in modo da disegnare lo scheletro. 39
LA BIBLIOTECA DELLA SCUOLA La maestra Brigitta arriva a scuola prima dei bambini per preparare loro una sorpresa fantastica: una biblioteca scolastica. La bidella Eleonora aiuta Brigitta a sistemare i libri sugli scaffali. Eleonora rimane incantata guardando un albo illustrato. Brigitta la guarda con affetto. – Potrò leggere questi libri anche se non sono più una bambina? – chiede Eleonora. – Certo che sì! – risponde commossa Brigitta. N. Costa, Tutti a scuola, Emme edizioni
LEGGO
BOOK ➜ LIBRO
Ta n t e p a r o le Un albo illustrato è: un libro in cui in ogni pagina si trova sia del testo, sia un’immagine. un libro da colorare.
e comprendo
Chi sono i personaggi di questo racconto? ............................................................................................................... ...............................................................................................................
Dove si svolge? ...............................................................................................................
Che cosa desidera leggere Eleonora? ...............................................................................................................
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CLIL
Per fare classe Sei mai stato/a in una biblioteca? Sai che puoi prendere dei libri in prestito per leggerli e poi riconsegnarli? Parlane in classe. Puoi anche chiedere all’insegnante di organizzare un’uscita nella biblioteca del tuo quartiere o del tuo paese. Volume SEMPLICEmente
TANTI LIBRI DIVERSI Osserva le copertine dei libri che la maestra Brigitta sta sistemando e leggi i titoli. Quale sarà l’argomento di ogni libro? Scrivi il numero nel quadratino sotto la copertina corrispondente.
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Fiabe e storie di paura. Manuale per realizzare un orto a scuola. Manuale sui fiori. Racconto su una principessa. Consigli per la cura del mal di pancia. Racconto su una partita di calcio. 41
IO MI PIACCIO! Mi piace come sono. Mi piacciono i vestiti che indosso. Mi piace come arrotolo la lingua, mi piace il modo in cui al mattino i miei capelli stanno dritti sulla testa. Mi piacciono le mie lentiggini. Mi piacciono le fessure che ho tra i denti. Mi piace il mio corpo, il mio corpo è solo mio. Mangio cose buone e faccio tanto tanto movimento per diventare forte. Perché mi piaccio. Non assomiglio alle persone che vedo nelle riviste o alla TV. Io sono io e mi piaccio. Io mi piaccio perché penso con la mia testa. Non seguo le mode. Cammino dritto e a testa alta. Ho cura di me stesso perché mi piaccio. Mi lavo i denti perché mi fa sentire bene e perché mi piace. Quando mi piaccio posso fare qualsiasi cosa! L. Anholt, Io mi piaccio!, Mondadori
LEGGO
e comprendo
Che aspetto ha il bambino del racconto? Completa.
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Indossa
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Arrotola la
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Al mattino i Ha le
che gli piacciono. .
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Tra i denti ha delle
stanno dritti sulla testa.
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Dopo aver letto il racconto, collega ogni fumetto al bambino giusto. Mi piacciono le mie lentiggini.
Mi piaccio perché penso con la mia testa.
Mangio cose buone perché mi curo di me.
Ora disegnati e completa i fumetti.
Mi lavo i denti perché mi fa stare bene.
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Ti è piaciuto svolgere quest’attività? Completa la faccina: disegna la bocca sorridente o imbronciata.
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ODIO LA SOGLIOLA! Il racconto che stai per leggere narra fatti reali, quindi realmente accaduti o che potrebbero accadere. Per questo si chiama racconto realistico. Valentina oggi non vuole andare a scuola. Fuori fa freddo e poi la cuoca della mensa preparerà la sogliola con le patate. Lei odia la sogliola perché è molliccia. Valentina dice alla mamma: – Mi sa che “ciò” la febbre. Ma la mamma non ci casca. Cinque minuti dopo Valentina è pronta per la scuola. C. Rapaccini, Mi sa che “ciò” la febbre, Emme Edizioni
LEGGO
e comprendo
Chi è la protagonista del racconto? La cuoca.
Valentina.
Perché la bambina odia la sogliola? Perché è ............................................................................ . 44
Ta n t e p a r o le Attenta, Valentina! Non si dice “ciò”! Si dice ............................................................ . Volume SEMPLICEmente
IL GRANDE GNAM Il racconto che stai per leggere narra fatti fantastici, che non sono accaduti nella realtà. Per questo si chiama racconto fantastico. Il Grande Gnam viveva nella minestra. Se ne stava acquattato sul fondo del piatto e, senza farsi vedere, un sorsino alla volta, si pappava brodo, pastina e verdure. Per fortuna c’era il Grande Gnam, perché a Cecilia la minestra non andava proprio giù. Meno male! La mamma era convinta che a mangiare la minestra fosse Cecilia! Certe volte il Grande Gnam si nascondeva negli spaghetti. Siccome non era molto intelligente, capitava che rotolando rotolando si legasse tutto. Di spaghetti ne mangiava pochissimi perché passava tutto il tempo a cercare di sciogliere i nodi che lo imprigionavano. Ci metteva un sacco a liberarsi e intanto Cecilia si mangiava lei tutti gli spaghetti. A Cecilia gli spaghetti piacevano molto. G. Quarzo, Cecilia e il Grande Gnam, Fabbri
Quali sono le tue pietanze preferite? E quelle delle tue compagne e dei tuoi compagni? Parlatene in classe. Poi, con l’aiuto dell’insegnante, realizzate una tabella con i gusti di tutti. Volume SEMPLICEmente
Ta n t e p a r o le Acquattato significa rannicchiato, un po’ nascosto. 45
LA STREGA DELLA MONTAGNA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
La strega della montagna più piccola raccolse il suo cappello e guardò con tristezza la scopa volante. Non avrebbe più potuto usarla, ormai, perché era appena andata a sbattere contro gli alberi che circondavano la sua capanna. La sua scopa era andata in pezzi, ed era la quinta scopa che faceva quella fine. La strega sentì un forte bruciore al viso. Prese uno specchietto dalla borsa e vide il suo volto coperto di graffi. Furente, urlò: – Abbatterò tutti questi alberi! Tutti! Nell’udire quella minaccia, gli alberi rabbrividirono. G.C. Diaz, La strega della montagna, Piemme
Ta n t e p a r o le Rabbrividirono significa che tremarono per la paura o per il freddo. In questo caso, gli alberi sono: impauriti. 46
infreddoliti. Volume SEMPLICEmente
1 Leggi che cosa dice la strega infuriata. Quale delle due situazioni ti sembra corretta? Segna con una ✘. Sono andata a sbattere con la scopa. Sono arrabbiata e abbatterò tutti gli alberi!
Sono andata a sbattere con la scopa, ma non importa: sono felice lo stesso!
2 Questo è un racconto: realistico.
fantastico.
3 Dopo aver letto il racconto, completa il testo. La strega della montagna guardò con tristezza la sua
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Non poteva più usarla perché l’aveva rotta andando a sbattere contro gli
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Era la
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scopa che faceva quella fine!
La strega sentì sul viso un forte
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e si accorse
di essere piena di graffi. Si arrabbiò e decise di
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quelle parole, gli alberi provarono molta
tutti gli alberi. Sentendo
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SCRIVI LA STORIA Dopo aver letto il racconto della pagina precedente, osserva i disegni e scrivi una frase sotto a ognuno.
La scopa .................................................................................
La strega infatti ................................................................
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La strega si guarda allo specchio e ...........
Perciò decide di
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Ti è piaciuto svolgere quest’attività? Completa la faccina: disegna la bocca, sorridente o imbronciata.
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PER FARE
SI C SUONI E RUMORI
Resta in silenzio per qualche secondo e ascolta con attenzione i suoni intorno a te: sono tanti e tutti diversi. Osserva i disegni e completa la tabella. Segui l’esempio.
Si sente
Proviene
Dalla strada
Suono o rumore?
Rumore
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MAESTRA DORA La maestra Dora con un libro tra le mani legge racconti ad alberi e tulipani. La sua voce sale in cielo fino ai rami più alti di un grande melo che le parole di Dora raccoglie e conserva sulle sue foglie. Foglie di carta che volan lontano quando l’autunno arriva pian piano; il vento le porta in case e giardini per la gioia di bambine e bambini. Ogni mattina, che grande emozione a scuola prima della lezione: storie, racconti, parole e pensieri per bambini e bambine di oggi e di ieri!
50
Succede a me Ascolta la storia. Che cosa provi quando leggi un racconto che ti appassiona? Colora il disegno che rappresenta la tua emozione.
serenità
gioia
tristezza
Realizza con le tue compagne e i tuoi compagni un albero con le foglie di carta da appendere alla parete dell’aula. Ciascuno scriverà sulla sua foglia una frase di un libro che sta leggendo. Ascolta la storia
Storia in Guida
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UNA MATITA Non ti posso baciare è questo che mi tocca perché non ho labbra e nemmeno una bocca. Non ti posso annusare perché si dà il caso che fra le tante cose che non ho c’è anche il naso. Non ti posso ascoltare anche se parli forte perché sono senza orecchie questo mi è toccato in sorte. E non avere occhi è per me un dispiacere perché so che sei qui e non ti posso vedere. Non ti posso toccare perché sono senza dita ma una storia ti voglio raccontare io che sono una matita.
CLIL
PENCIL ➜ MATITA
L. Frescura, L’amore forte forte, Fanucci
DENTRO
il testo
Le parole evidenziate nella poesia fanno rima, cioè finiscono con lo stesso suono. Continua tu: sottolinea le altre parole che fanno rima. 52
UN PASSO IN PIÙ A chi si rivolge la matita? A un’altra matita. A una bambina o a un bambino. Volume SEMPLICEmente
QUANTA PAZIENZA! Ma tu sai, a scuola, ogni giorno la pazienza che ho con chi mi sta intorno? A volte ho pazienza con i miei compagni, ma che cosa credi che ci guadagni? Con le maestre che non vogliono mai avere torto quanta, ma quanta è la pazienza che porto! Serve pazienza persino con la bidella... questa è la vita. Dimmi, ti pare bella? G. Quarenghi, Manuale di buone maniere per bambini e bambine, Rizzoli
DENTRO
il testo
Sottolinea nel testo la parola che si ripete più spesso.
LEGGO
e comprendo
Perché, secondo l’autore, bisogna avere pazienza a scuola? Per sopportare tutti. Per avere dei voti positivi.
Il bambino che ha scritto questa filastrocca ti sembra: felice.
triste.
Perché?
È stanco di sopportare tutti. Non ha compagni simpatici.
Volume SEMPLICEmente
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SCUOLA FELICE Tutte le scuole hanno un nome. Anzi, un nome e un cognome, quello di personaggi illustri, scrittori, pittori, condottieri, eroi. Anche la scuola di Riccardo, un bambino con i riccioli neri e gli occhiali che frequenta la scuola elementare, ne aveva uno, ma nessuno se lo ricorda più. Perché da tanti anni tutti la chiamano Scuola Felice. E sono davvero felici i suoi alunni, perché fare lezione è sempre una festa. Colori dappertutto, sui disegni, ai vetri delle finestre, nei grembiuli che ogni bambino può scegliere come vuole: grembiuli gialli, azzurri, verdini, violetti…
Come si chiama la tua scuola? Sai chi è il personaggio a cui è dedicata? Con le tue compagne e i tuoi compagni fai una piccola ricerca. 54
Ta n t e p a r o le I condottieri sono i comandanti di eserciti. Volume SEMPLICEmente
Una volta alla settimana c’è il laboratorio di cucina dove si impara a fare saporite insalate, pomodori ripieni, spiedini di frutta e biscottini di pasta frolla a forma di animaletti. Anche fare matematica, storia e geografia non è mai noioso: ogni materia si trasforma in un grande gioco pieno di cose da scoprire. E sui quaderni non ci sono voti, né brutti né belli, ma adesivi con le faccine che sorridono; e quando il lavoro non è venuto troppo bene c’è una faccina senza bocca e, appena l’alunno si mette di impegno per correggere un errore o rifare una divisione, con un segno di penna la maestra disegna finalmente un sorriso. F. Degl’Innocenti, La sciarpa più lunga del mondo, Giunti
LEGGO
e comprendo
Completa.
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Nella Scuola Felice fare lezione è Una volta alla settimana c’è
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Sul quaderno non ci sono voti ma
DENTRO
il testo
Sottolinea nel testo le frasi in cui si spiega perché la scuola di Riccardo è chiamata “Scuola Felice”.
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Con le mie parole Racconta con le tue parole le caratteristiche che rendono la scuola di Riccardo una “Scuola Felice”. 55
SONO FELICE Che cos’è la felicità? È un’energia che ci regala la voglia di fare tante cose! Quali cose hai voglia di fare quando sei allegro/a? Scrivi.
• Correre nei prati. •
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L’allegria arriva quando… Segna con una ✘ i momenti in cui sei allegro/a.
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SONO TRISTE La tristezza è un velo che ci toglie la voglia di fare qualsiasi cosa. Che cosa ti rende triste?
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Leggi i fumetti. Capita anche a te di sentirti triste? Per quale motivo? Scrivilo sui puntini.
Sono triste quando ................................. ................................................................ ........................................................ ........................................
Sono infelice quando mi manca tanto la mia amica.
Sono triste quando ho paura di quello che succederà.
Che cosa puoi fare per scacciare la tristezza? Completa.
• Una passeggiata nel parco. • Un disegno con colori vivaci. • Cantare una canzone. •
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Speciale inverno
UNA LETTERA DAL SIGNOR INVERNO Carissimi bambini, vi scrivo questa lettera per annunciarvi che sto per arrivare. Mi sto avvicinando piano piano alle vostre case, alle vostre aule, ai giardini e ai boschi. Arrivo come ogni anno e con me porto gelo, freddo e ghiaccio. Ma non dovete preoccuparvi perché so essere anche un signore molto generoso! Arrivo carico di feste, doni ed emozioni da condividere. Indossate quindi sciarpe e cappelli e preparatevi ad accogliermi. Io prometto che sarò l’inverno più buono che abbiate mai incontrato! Il signor Inverno
LEGGO
CLIL
WINTER ➜ INVERNO
Succede a me Quali sono le emozioni che porta con sé l’inverno, secondo te? Racconta.
e comprendo
Quali cose negative porta con sé il signor Inverno? ..................................................................................................................................................................................................................................
Quali sono invece le cose positive di questa stagione? ..................................................................................................................................................................................................................................
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CARO INVERNO… Rispondi alla lettera del signor Inverno. Lavora in gruppo con alcune compagne e alcuni compagni.
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Che cosa ti piace e che cosa invece non ami dell’inverno? Scrivi.
Mi piace
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Non mi piace
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La stagione che preferisco è
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UN BIANCO RISVEGLIO Inizio Quella notte aveva nevicato moltissimo e tutto il paese di Puntadimonte era stato ricoperto da un manto bianco e soffice. Svolgimento Elisa si era alzata molto presto per andare a scuola. Guardò fuori dalla finestra e pensò, un po’ scocciata: – Con questo tempaccio, ci vorrà un’ora per arrivare in classe! Dopo essersi vestita e avere indossato gli stivaletti e i guanti, si incamminò verso il centro del paese, dove si trovava la sua scuola. Le strade erano quasi deserte e tutto sembrava muoversi molto lentamente, mentre i suoi piedini sprofondavano nella neve soffice. Conclusione Quando Elisa arrivò davanti al portone della scuola, trovò i suoi compagni impegnati in una divertente battaglia di palle di neve.
LEGGO
e comprendo
Perché Elisa pensa che ci vorrà molto tempo per arrivare a scuola? ................................................................................................................................................................................................................................
Che cosa fanno i compagni di Elisa davanti al portone della scuola? ................................................................................................................................................................................................................................
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Volume SEMPLICEmente
LE PARTI DEL RACCONTO Un racconto può essere diviso in tre parti: l’inizio, lo svolgimento e la conclusione. Dopo aver letto il racconto alla pagina precedente, osserva i disegni. A quale parte del testo si riferiscono? Collegali al cartellino corretto: inizio, svolgimento, conclusione.
INIZIO
SVOLGIMENTO
CONCLUSIONE
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PER FARE
A
Inverno nell’arte
GIORNI FREDDI… Nelle fredde giornate d’inverno è bello poter trascorrere qualche ora giocando con i colori: acquerelli, tempere, pastelli a cera... Tutto può servire per rappresentare l’inverno! Molti pittori famosi si sono ispirati a questa stagione per le loro opere. Osserva le immagini e segna con una ✘.
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Quali sono i colori che sono stati utilizzati di più? Verde. Azzurro. Blu. Grigio. Bianco. Rosso.
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Quale sensazione provi osservando i due dipinti? Freddo.
Edvard Munch
Caldo.
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Quali sono invece i colori che mancano? Rosso. Nero. Violetto. Arancione. Blu.
Claude Monet
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Grigio.
... COLORI FREDDI Cerca nel tuo astuccio i colori che possono essere utilizzati per realizzare il disegno di un paesaggio invernale. Colora i fiocchi di neve con i colori che hai scelto.
Ora prova a disegnare un paesaggio invernale utilizzando solo questi colori. Brrr, che freddo!
63
IL MAGO DI NATALE S’io fossi il mago di Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento; ma non l’alberello finto, di plastica, dipinto: un vero abete, un pino di montagna, con un po’ di vento vero impigliato tra i rami, che mandi profumo di resina in tutte le camere, e sui rami i magici frutti: regali per tutti. G. Rodari, Il mago di Natale
Ta n t e p a r o le
Scienze
La resina è una sostanza trasparente e appiccicosa prodotta dalle piante. 64
Per fare classe E voi che cosa fareste se foste dei maghi di Natale? Parlatene in classe e scrivete le vostre idee su un cartellone da appendere nell’aula. Volume SEMPLICEmente
RACCONTO DI NATALE Osserva i disegni e completa le frasi per scrivere un breve racconto realistico sul Natale. Alla fine dai un titolo alla tua storia. .........................................................................................................................................................
INIZIO È la sera
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SVOLGIMENTO I bambini
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Filippo
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CONCLUSIONE Sorpresa!
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E
PER FARE
A
Speciale Natale
LA FABBRICA DI BABBO NATALE La fabbrica di Babbo Natale è un posto davvero speciale. Ci sono gnomi specializzati molto ben organizzati che preparano giochi e dolcetti per riempire tutti i pacchetti: dipingono e vestono burattini, costruiscono lunghi trenini, impastano biscotti e crostatine, incartano mille caramelline e poi si preparano a caricare tutti i regali da consegnare. R. Sabatini
LEGGO
e comprendo
Completa il testo con le parole che trovi nella poesia. Nella fabbrica di Babbo Natale gli gnomi vestono i costruiscono i e le
........................................................................
........................................................................
Poi caricano tutti i 66
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, impastano i
, incartano le
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.......................................................................
........................................................................
,
da consegnare.
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PER FARE
A
Geometria
TANTI BABBO NATALE PER L’AULA In questi giorni di festa è bello creare l’atmosfera del Natale nei luoghi in cui trascorriamo le nostre giornate. Perché non addobbare l’aula con tanti simpatici Babbo Natale? Ecco come!
1
Che cosa serve • Cartoncino rosso • Un piatto di carta bianco • Un dischetto di cotone • Pennarelli, forbici e colla
2
Ricava un triangolo dal cartoncino rosso.
3
Taglia a metà il piatto e disegna occhi e naso.
4
Incolla il piatto sul triangolo di cartoncino.
Incolla il dischetto di cotone sul vertice del triangolo.
Lo sai che per realizzare un triangolo con il cartoncino basta piegare a metà un quadrato e tagliare lungo la linea di piegatura? 67
IL RICCIO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
Il riccio era rimasto per tre mesi tranquillo e al caldo sotto la terra. Con l’arrivo della bella stagione si svegliò dal lungo sonno e decise di andare a vedere se l’inverno era proprio finito. Venendo in superficie, si accorse che oltre a lui c’era qualche altro animale nel bosco. C’erano i colombi che tubavano sugli alberi, i fagiani che beccavano l’erba e una pernice che covava in silenzio le uova. Sentì il profumo dei fiori di primavera e delle foglie appena spuntate. Sapeva che là in mezzo ci dovevano essere vermi, lumache e tantissime altre cose buone. A. Sheehan, Il riccio, Mondadori
1 Ordina i disegni e ricostruisci la storia. Numera da 1 a 3.
........
68
........
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Volume SEMPLICEmente
2 Segna con una ✘ la risposta corretta.
•
Chi è il protagonista del racconto?
•
Dove si svolgono i fatti?
Una pernice. Nel bosco.
La primavera.
Un riccio.
In una grotta.
Su un albero.
3 Rispondi.
•
Quando si dice “bella stagione” (riga 3) di quale stagione si parla?
Si parla ............................................................................................................................. .
•
Rileggi le righe 13-14. Che cosa mangia il riccio?
Il riccio ................................................................................................................................................................................................. . 4 Leggi le frasi e ordina la storia. Numera da 1 a 3. Poi scrivi accanto a ognuna la parola corretta. Scegli tra: inizio, svolgimento, conclusione.
........
Sente il profumo della primavera e comincia ad avere appetito
..............................................................
........
Quando esce, si accorge che il bosco è abitato da tanti altri animali: colombi, pernici e fagiani.
..............................................................
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Al risveglio dal letargo, un riccio decide di uscire dalla tana.
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Approfondimento in Guida
69
LA RIVINCITA DELLA BEFANA Quest’anno la Befana era proprio decisa a prendersi la rivincita. Ogni sei gennaio distribuiva i suoi pacchetti avvolti in carte colorate. Ma puntualmente arrivava seconda: Babbo Natale aveva già consegnato i suoi doni. Spesso accadeva che, aprendo i regali della Befana, i bambini esclamassero annoiati: – Un Pokemon! Ma è uguale a quello che mi ha portato Babbo Natale! Così la vecchietta brontolava: – Quell’antipatico arriva sempre prima di me e mi ruba tutte le idee. Devo trovare una soluzione!
DENTRO
il testo
Questo è un racconto: fantastico.
LEGGO
realistico.
e comprendo
Chi è la protagonista? ...................................................................................................... . Con chi è arrabbiata? ........................................................................................................ . Perché? .................................................................................................................................................. ...................................................................................................................................................................................
70
. Volume SEMPLICEmente
Si mise a pensare e… pensa e ripensa, diventò ancora più vecchia. Le cadde un dente, gliene cadde un altro, perse i capelli, ma non trovò nessuna idea. Anzi, finì per ammalarsi e fu portata all’ospedale. Nessun medico però riusciva a trovare la medicina giusta perché, da che mondo è mondo, le Befane non si ammalano mai: vanno su e giù per i tetti, con la neve e la tempesta, ma arrivano all’età di cento anni senza prendere un raffreddore. Chiusa in quella stanza di ospedale, la Befana diventava sempre più nervosa, le sue scenate si moltiplicavano e… P. Ceccarelli, Aiuto! Si è arrabbiata la Befana, Nuove Edizioni Romane
A questo racconto manca la conclusione. Che cosa può accadere? Scrivi tu. ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................... .....................................................................................................................................................................................................................
71
I GIORNI DELLA MERLA
INIZIO disegno di una notte con la neve e alberi di natale
Dovete sapere che i merli, un tempo, non erano come li vediamo noi oggi, ma avevano delle bellissime piume bianche e soffici.
SVOLGIMENTO Un anno a Milano ci fu un inverno molto freddo. Era il 29 gennaio e sul tetto di un palazzo c’era una famiglia di merli. I poverini avevano molto freddo e non sapevano come proteggersi dal gelo.
A mamma merla venne l’idea di ripararsi vicino a un camino da cui usciva sempre un bel fumo caldo. Così rimasero lì per tre lunghi giorni. 72
Volume SEMPLICEmente
Il giorno 1 febbraio spuntò un bel sole e il freddo diminuì, così i merli uscirono dal loro nascondiglio. Allora, con grande stupore, si accorsero di essere diventati tutti neri a causa del fumo scuro che usciva dal camino. CONCLUSIONE Da allora i merli sono tutti neri e per ricordare questo evento gli ultimi tre giorni di gennaio sono chiamati “i giorni della merla”.
Quella che hai letto è una leggenda. La leggenda è un racconto fantastico che però presenta anche aspetti reali. Le leggende venivano scritte per dare risposte a domande difficili.
DENTRO
il testo
Storia
Sottolinea la data indicata nel testo, poi completa. Questa leggenda è ambientata nel mese di ........................................................................ , cioè nel
...........................................................
mese dell’anno. Subito dopo c’è ............................................. .
L’ultimo mese dell’anno è ........................................................................ .
LEGGO
e comprendo
Dov’è ambientata questa leggenda? A Milano.
A Roma.
Non si sa. 73
CON LE MIE PAROLE Osserva i disegni e racconta con parole tue la leggenda “I giorni della merla”. Poi riscrivila completando le frasi.
Una volta i merli…
Una volta i merli erano tutti ........................................................................
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Quell’inverno a Milano faceva ........................................................................
Un giorno una famiglia di merli che aveva molto…
Un giorno una famiglia ........................................................................
vicino a un
Dopo tre dal loro
....................................................................
.....................................
e si
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........................................................................
Da quel giorno i sono tutti
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i merli uscirono
........................................................................
ritrovarono le
74
cercò riparo
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da cui usciva
Dopo tre giorni, i merli uscirono dal loro rifugio e…
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SCHERZI DI CARNEVALE Leggi e impara a memoria la poesia. Colora le maschere. Carnevale, ogni scherzo vale! Mi metterò una maschera da Pulcinella e dirò che ho inventato la mozzarella. Mi metterò una maschera da Pantalone e dirò che ogni mio sternuto vale un milione. Mi metterò una maschera da pagliaccio per far credere a tutti che il sole è di ghiaccio. Mi metterò una maschera da imperatore, avrò un impero per un paio d’ore! G. Rodari, Il secondo libro delle filastrocche, Einaudi
Succede a me Anche tu festeggi Carnevale? Ti piace mascherarti? Qual è la tua maschera preferita?
PER FARE
SI C
Durante la parata di Carnevale sentiamo la musica suonata dalla banda, ma anche tanti rumori. Un rumore particolare è quello della raganella. Secondo te, a che cosa somiglia il suono prodotto dalla raganella? Segna con una ✘.
Volume SEMPLICEmente
75
LA GATTA DOMENICA Inizio Quest’anno la nostra aula è la prima del corridoio al piano terreno della scuola. Noi bambini siamo felicissimi perché, non dovendo fare le scale, le maestre ci hanno autorizzati a entrare da soli la mattina al suono della campanella, senza aspettare e fare la fila all’ingresso. Svolgimento Ogni mattina la maestra Patrizia ci aspetta in classe. Da qualche giorno però non è sola perché al nostro arrivo troviamo con lei ad attenderci una grossa gatta nera che se ne sta seduta sul davanzale della finestra. Ha il pelo molto lucido e si vede che non è una gatta randagia perché è grassottella e quindi ben nutrita. Resta lì immobile a fissarci fino al suono della campanella; poi se ne va, forse non ha molta voglia di lavorare. Conclusione Alla fine, dopo qualche discussione, abbiamo deciso di chiamarla Domenica perché è l’unico giorno in cui non si lavora.
Ta n t e p a r o le Che cosa significa randagia? Che non ha una casa e vive per strada. Che mangia solo croccantini. 76
LEGGO
e comprendo
Completa. I bambini hanno deciso di chiamare la gatta ......................................... perché ..................................................................... .......................................................................................
Volume SEMPLICEmente
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LE PAROLE DEL TEMPO Le parole scritte in arancione nel racconto della pagina precedente sono le parole del tempo e ci aiutano a capire in quale ordine avvengono i fatti. Scrivi le parole del tempo che trovi nel racconto. ..................................................................................................................................................................................................................................
Che cosa fa la gatta Domenica quando si sveglia la mattina? Raccontalo con le tue parole. Osserva i disegni e scrivi sotto ognuno le parole del tempo corrette. Scegli tra: successivamente, ogni mattina, infine.
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Colora solo le parole del tempo. maestra
prima
dopo
durante
più tardi
gatta
poi
alla fine 77
UNA LAVAGNA SPAVENTOSA Suona la campanella. – Buongiorno, maestra! – dicono in coro i bambini. – Buongiorno, bambini! – risponde la maestra. – Siete pronti per la prima lezione dell’anno? La maestra si avvicina alla lavagna e socchiude uno sportello. – HHHIIIIII! – strilla Giulia, seduta in prima fila, nascondendosi sotto il banco. Sulla lavagna, ha visto… – HHHHAAAA! – gridano Tommaso e Anna correndo a nascondersi dietro l’armadio. Sulla lavagna hanno visto… M. Marlo, Il mostro della lavagna, Ape Junior
LEGGO
e comprendo
Leggi il racconto, poi scrivi nei fumetti ciò che dicono i personaggi. ......................................
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78
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Volume SEMPLICEmente
PAROLE PER UNIRE Al racconto che hai letto alla pagina precedente manca la conclusione. Secondo te, che cosa ci sarà sulla lavagna, per spaventare tanto i bambini? Disegnalo e scrivilo nel fumetto. .......................... .......................................... ..........................
Ora completa. All’improvviso i bambini hanno visto ..................................................................... sulla lavagna,
quindi si sono ..................................................................... e così hanno .................................................................... . Per scrivere un racconto chiaro occorre collegare bene le frasi tra loro. Per farlo usa le parole-ponte, quelle che servono a unire: quindi, perché, allora, ma, oppure, o... Sottolinea le parole-ponte corrette.
• •
Non ho mangiato nulla perché / allora non ho fame. Ada è felice quindi / oppure fischietta. 79
LA BIBLIOTECA DEI RUMORI Nella scuola che frequenta Gioia, gli alunni di quinta hanno allestito una biblioteca molto particolare in una grande aula che prima era piena di cianfrusaglie. L’aula è stata svuotata e ripulita e sulla porta è stato appeso un cartello colorato con la scritta “La biblioteca dei rumori”. La biblioteca dei rumori non contiene libri, ma un elenco lunghissimo di rumori e suoni. Sugli scaffali ci sono cartoncini con foto di oggetti o situazioni; a ogni fotografia corrisponde un rumore. Se vedi, ad esempio, l’immagine di un lampo, puoi collegare subito quell’immagine al frastuono del tuono, e così via per tutti gli altri cartoncini. C’è un’altra cosa nella biblioteca dei rumori, una cosa che non si vede ma che è forse la più importante di tutte. Il silenzio.
Ta n t e p a r o le
•
Allestire significa organizzare, preparare, per esempio una festa. Che cos’altro si può allestire?
................................................................................................
•
Le cianfrusaglie sono oggetti di poco valore. Scrivi una frase con questa parola.
LEGGO
e comprendo
Completa. Sugli scaffali della biblioteca dei rumori ci sono ................................................................. con .................................................................
di oggetti
e situazioni.
................................................................................................
La cosa più importante, nella biblioteca
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dei rumori, è ................................................................. .
80
Volume SEMPLICEmente
PER FARE
SI C
Scienze
CHE RUMORE FA? Ci sono moltissimi rumori che conosci o che riesci a immaginare con la fantasia. Osserva le immagini e prova a riprodurre i suoni corrispondenti a voce alta. Puoi farlo a turno con le tue compagne e i tuoi compagni.
pioggia mare sveglia
vento
lavatrice motocicletta Quali di questi suoni sono prodotti da elementi naturali?
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Quali invece da oggetti creati dall’uomo? ...................................................................................................................................................................................................................................
81
UN PESCE FORTUNATO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
C’era una volta, in fondo al mare, un pesce che un giorno decise di partire in cerca di fortuna. Dopo aver percorso un lungo tratto di mare, si ritrovò davanti un bellissimo scoglio ricoperto di coralli e piante acquatiche. Tornò a casa nuotando velocemente e chiamò la sua famiglia per mostrare anche a loro quella meraviglia. Da quel giorno si trasferirono tutti lì. Più fortunato di così!
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...........................................................
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1 Scrivi nei cartellini, al posto corretto, le parole inizio, svolgimento conclusione. 2 Rileggi le righe 1-3 e sottolinea nel testo: di verde il protagonista, di rosso il luogo e di blu il tempo. 82
Volume SEMPLICEmente
3 Rispondi.
•
Che cosa decise di fare un giorno un pesce?
Un giorno, un pesce decise di ........................................................................................................................................... .
•
Dopo un po’, che cosa si trovò davanti?
Si ritrovò davanti ................................................................................................................................................................................ .
•
Che cosa fece allora il pesce?
Il pesce ......................................................................................................................................................................................................... . 4 Osserva i disegni e riscrivi la storia con parole tue. C’era una volta
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A un certo punto
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Da quel giorno
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Approfondimento in Guida
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83
SITUAZIONE VALUTABILE
ULA E LE NUVOLE
LETTURA E COMPRENSIONE ASCOLTA STORIA LETTA DALL’INSEGNANTE LeggiLA il brano con attenzione. E PROVA A RISPONDERE.
ESERCIZI DI SORRISO
Matteo aveva otto anni. La scuola per lui era davvero un grande problema, uno di quelli che di notte ti fanno venire gli incubi e al mattino ti fanno svegliare con il mal di pancia. − Non sopporto che i miei compagni siano amici solo dei più bravi. Nessuno mi guarda. La mamma sapeva che l’amicizia con i compagni è una cosa molto importante, perciò disse: − Da domani iniziamo una cura: esercizi giornalieri di sorriso. Se tu sorridi anche gli altri ti sorridono. Sai, la Sorrisina è contagiosa e fa nascere l’amicizia. Matteo decise che avrebbe provato. Prima di uscire di casa si guardò allo specchio e… sorrise. Arrivato a scuola salutò il bidello con un vivace “buongiorno” e il bidello gli fece un sorriso a tutta dentiera. Matteo entrò in classe raggiante e salutò i compagni con un entusiasmo così grande che questi, contagiati da quel grande ciao, risposero in coro: − Ciao Matteo! La prima giornata di esercizi fu un successo e Matteo, tornato a casa, scrisse diversi foglietti con il nome di ogni persona contagiata dal suo sorriso. G. Ramera, Maldiscuola, San Paolo
Chi è il protagonista del racconto? ….............................................…...................................... Qual è il suo problema? Non si sente accettato dagli altri. 84
Ha paura del buio. Ascolta la storia
Storia in Guida
SEME SEM
ESPRESSIONE ORALE
ASCOLTA LA STORIA: Ritaglia tre rettangoli di carta da un foglio di quaderno e rappresenta con i disegni le tre parti del racconto. Ora racconta la storia con parole tue osservando i disegni che hai realizzato e cercando di rispettare l’ordine dei fatti.
SCRITTURA Dietro a ciascun rettangolo scrivi con parole tue ciò che è accaduto. Fai attenzione all’ortografia!
LESSICO Nel brano trovi la parola CONTAGIOSA. A che cosa si riferisce? ................................................................................................................
Non solo il sorriso può essere contagioso… Che cos’altro può esserlo?
AUTOVALUTAZIONE L’ATTIVITÀ IN CUI HO INCONTRATO PIÙ DIFFICOLTÀ È STATA: DISEGNARE
….............................................…................................................…........
RACCONTARE
….............................................…................................................…........
SCRIVERE 85
TUTTI TRANNE UNO Furono piantati, tanto tempo prima, dieci alberi sulla cima di una collina. Uno tra tutti restava piccino, non come gli altri che stavan vicino: alti, robusti e ammirati da tutti, ricchi di foglie, di fiori e di frutti. Solo una bimba dal cuore sincero un giorno prese ad amarlo davvero: in quell’arbusto così poco vistoso lei ci vedeva un bene prezioso. Gli dedicò il suo tempo e il suo amore, parole bellissime che uscivan dal cuore; grazie alle cure e al suo coraggio divenne ammirato da tutto il villaggio.
86
Succede a me Ascolta la storia. Per crescere ogni bambino e ogni bambina ha bisogno di ricevere affetto, proprio come la pianta del racconto. Chi può aiutarti a crescere? Segna con una ✘.
Chi ti incoraggia anche quando sbagli.
Chi si arrabbia con te quando sbagli.
Quali frasi puoi usare per incoraggiare una compagna o un compagno in difficoltà? Quali invece non devono essere mai pronunciate? In classe, realizzate il cartellone dell’albero delle cose belle in cui scrivere le parole che aiutano a crescere. Ascolta la storia
Storia in Guida
87
AMELIA CHE SA VOLARE Mi chiamo Amelia. Ho 10 anni e so volare. Allo specchio sono diversa, mi sistemo gli occhiali e parto. Ho un quaderno, ci incollo le foto di donne che hanno fatto grandi imprese. Un giorno ci sarò anche io. Nel campo dietro casa dei nonni caccio grilli e serpenti, mi riempio le tasche di insetti, fiori, vermi e ranocchi per la mia collezione. A volte mi arrampico sulle rocce, apro le braccia e parto. Sono leggera. Sento che il vento si arrotola nei calzoni, scherza con la sciarpa. L’aria mi riempie il cuore, la testa, il corpo intero. M. Dal Corso, D. Volpari, Amelia che sapeva volare, Giralangolo
DENTRO
il testo
Sottolinea nel testo la frase in cui Amelia dice chi vuole essere da grande.
Succede a me Secondo te Amelia sa volare davvero, oppure lo fa nei suoi sogni? Hai mai sognato di fare qualcosa di magico? Racconta. 88
Volume SEMPLICEmente
UN DRAGHETTO PAUROSO Nocedicocco è molto emozionato perché oggi ci sarà un’importante esercitazione di volo: il salto dalla scogliera. Gli altri draghi sputafuoco hanno cominciato a saltare già da molti giorni e Nocedicocco è l’unico che non ci è ancora riuscito. Ha già spiccato il volo da una piccola rupe, ma mai dall’alto della scogliera. Uno dopo l’altro i draghetti si lanciano dalla scogliera, fanno una giravolta in aria e ritornano sulla rupe. Qualcuno sbanda leggermente a mezz’aria, altri fanno un atterraggio un po’ brusco, ma tutti completano l’esercizio. E poi arriva il turno di Nocedicocco. Il draghetto è lì che trema sull’orlo del precipizio e lo fissa con gli occhi sbarrati. Nocedicocco ha la testa che gli gira e comincia a sudare freddo…
CLIL
FLIGHT ➜ VOLO
I. Siegner, Nocedicocco vola alla festa, Einaudi
DENTRO
il testo
Questo racconto è: realistico.
fantastico.
Con le mie parole Hai notato che a questo racconto manca una conclusione? Che cosa farà il draghetto? Inventa tu un finale e raccontalo alle tue compagne e ai tuoi compagni. Volume SEMPLICEmente
89
OSSERVO E RACCONTO Osserva i disegni e racconta le due storie a voce. Poi scrivi una frase sotto ogni disegno.
CAMPIONE DI SCI
UNA GRANDE PAURA
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90
INVENTO E RACCONTO Osserva i disegni e racconta le due storie a voce. Poi scrivi una frase sotto ogni disegno. Inventa il finale, disegnalo e scrivilo.
UN RACCONTO REALISTICO
UN RACCONTO FANTASTICO
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MANO NELLA MANO La tua mano nella mia come si sta bene mano nella mano camminiamo insieme. Il mondo è bello e pieno di tesori vieni con me a scoprirli là fuori. Non c’è tempo da perdere, su, coraggio, mano nella mano iniziamo il nostro viaggio. M. Sperring, B. Teckentrup, Mano nella mano, Gallucci
Verso la scrittura Questa è una poesia in rima. Trova una parola che fa rima con: amore: ........................................................................................... sorriso: .......................................................................................... bambino: .....................................................................................
LEGGO
Succede a me Ti è capitato di sentire il bisogno di stringere la mano di una persona cara, di un’amica o di un amico, per sentirti al sicuro? Racconta.
e comprendo
Secondo te, i tesori di cui parla la poesia sono: denaro, oro, pietre preziose...
tutte le cose belle che ci sono al mondo.
Ti è piaciuto svolgere quest’attività? Completa la faccina: disegna la bocca, sorridente o imbronciata.
92
Volume SEMPLICEmente
GIROTONDO DELLA PAURA Paura gigantesca paura appiccicosa paura più assillante di una mosca noiosa. Paure che hai dentro paure che hai fuori, paure che ti vengono come i raffreddori. Ce l’hanno proprio tutti non è escluso nessuno, un po’ di tremarella se la porta dietro ognuno. P. Parazzoli, Aiuto, che paura! Filastrocche scacciamostri, Fabbri
Ta n t e p a r o le
DENTRO
il testo
Assillante è qualcosa o qualcuno che insiste molto.
Sottolinea nel testo le parole che fanno rima.
UN PASSO IN PIÙ
Le parole evidenziate nel testo sono aggettivi ed esprimono una qualità. Oltre alla paura, che cosa può essere… gigantesco: .........................................................................
assillante: ..............................................................................
appiccicoso: ......................................................................
noioso: ....................................................................................
Volume SEMPLICEmente
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IL CORAGGIO DI UN RAGAZZINO C’era una volta un ragazzino che si alzava ogni mattina pieno di energia, correva, giocava, si divertiva tutto il giorno e andava a letto tardi la sera, senza sentirsi stanco nemmeno un po’. Era sicuro che avrebbe trascorso così ogni giorno della sua vita. Ma una mattina si svegliò con un gran mal di testa. Si alzò molto lentamente e uscì a prendere una boccata d’aria piagnucolando: – Ahi! Mi fa male! Poi cominciò a urlare e a pestare i piedi perché aveva paura che quel dolore non finisse mai.
Per fare classe Che cos’è il coraggio? Quando serve, in quali situazioni? Parlatene in classe e insieme all’insegnante. 94
Volume SEMPLICEmente
Fu allora che una ranocchia si avvicinò e gli disse: – Hai visto quella margherita ai tuoi piedi? Era così bella ieri? Ma lui non ascoltava e continuava a gridare: – Ahi, ahi, che male! –, perché è difficile interessarsi a qualcos’altro quando si sta male. La rana gli diede un pizzicotto sul braccio per attirare la sua attenzione, e insistette: – Senti gli uccelli che cinguettano? Cantavano lo stesso canto stamattina? Il ragazzino smise di lamentarsi e si mise in ascolto. La rana ne approfittò per invitarlo a guardare in alto: – E le nuvole che corrono nel cielo, avranno la stessa forma domani? Il ragazzino ora era silenzioso e si guardava intorno con calma. Poi sorrise: aveva scoperto che nella vita tutto passa, tutto si trasforma, tutto cambia. Da quel giorno dentro di sé ha un coraggio nuovo e, ogni volta che incontra qualcuno, gli annuncia la buona notizia: – Quando qualcosa va storto, non ti preoccupare, prima o poi passerà! E. Snel, Calmo e attento come una ranocchia, Red Edizioni
LEGGO
e comprendo
Chi sono i personaggi del racconto? ....................................................................................................................
Perché il ragazzino piagnucolava?
UN PASSO IN PIÙ Quali di queste informazioni non trovi nel testo? Segna con una ✘. Il nome del ragazzo.
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Che cosa gli provoca dolore.
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Come si chiama la rana. 95
CORAGGIO!
Noi possiamo salire in alto e volare in un cielo azzurro!
I momenti difficili possono essere come nuvole nere nel cielo. A volte sono tante e non ci permettono di vedere l’azzurro. Per volare più in alto dobbiamo tirare fuori i nostri super-poteri: l’ottimismo, l’entusiasmo e… un pò di pazienza.
Sei pronto/a a partire per volare in alto? Completa il tuo biglietto di imbarco e poi... spicca il volo!
Scuola Primaria di .............................................. ...............................................................................................
Eccomi, sono io!
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Classe ........................................................................... . Mi chiamo ................................................................... ...............................................................................................
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Sono allegro/a e sereno/a quando ................................................................................................. ................................................................................................. ................................................................................................. ...............................................................................................
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Vivo momenti difficili quando ........................................................................................................................ .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................
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Quanto coraggio ci vuole per volare in alto? Quanto ce ne vuole per fare ciò che è scritto sulle mongolfiere? Completa le scritte con le parole (puoi usare la stessa parola più volte).
Il coraggio di chiedere aiuto. ...............................................
Il coraggio di sbagliare.
Il coraggio di chiedere scusa.
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Il coraggio di provare.
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97
PER FARE
A
Primavera nell’arte
DI CIELI E DI AZZURRO... Osserva questi dipinti, che raffigurano cieli e nuvole. Vedi quante tonalità di azzurro i pittori hanno utilizzato per rappresentare il cielo? Dall’azzurro chiaro al blu intenso.
John Constable
CLIL
SKY ➜ CIELO
Gustave Courbet
Se tu dovessi dipingere un cielo di notte, quale tonalità di azzurro utilizzeresti? Segna con una ✘. Blu.
Blu scuro.
Azzurro chiaro.
Azzurro/grigio.
Azzurro chiaro.
Azzurro/grigio.
Azzurro chiaro.
Azzurro/grigio.
E in un giorno sereno? Blu.
Blu scuro.
E in un giorno di pioggia? Blu. 98
Blu scuro.
Su questa tavolozza il pittore vuole preparare diverse tonalità di azzurro. Cerca nel tuo astuccio cinque tonalità di azzurro o blu e colora le macchie sulla tavolozza, una diversa dall’altra. Puoi anche condividere i colori con i compagni e le compagne.
Ora prova tu... Realizza il dipinto di un cielo con le nuvole utilizzando le tempere. Prima mescola i colori per creare sfumature diverse. Osserva e collega con le frecce.
+ + + 99
UN MODO DIVERSO Un’anatra nuotava nell’acqua di uno stagno. Poi uscì, si scrollò e guardò a lungo in alto verso una betulla. – Ehi tu, là in alto! – gridò. – Hm – borbottò una voce dall’alto della betulla. – Sei proprio un gufo? – chiese l’anatra. – Scendi! – Hm – borbottò il gufo, e sbadigliò. Poi venne giù. – Perché dici sempre “hm”? Non sei capace di dire altro? – Certo che sono capace – rispose il gufo, – ma non ne ho voglia perché stavo dormendo. – Ma come puoi dormire di giorno? – chiese l’anatra. – Io dormo sempre di giorno – ribatté il gufo. – Che buffo – disse l’anatra. – È di notte che si dorme. – Io la notte tengo gli occhi ben aperti e aspetto che passi qualcosa da mangiare – dichiarò il gufo.
Ta n t e p a r o le La betulla è un grande albero dalla corteccia chiara.
Per fare classe
Scienze
Le anatre e i gufi sono due specie di uccelli. In classe, con l’aiuto dell’insegnante, fate una ricerca sulle loro abitudini. 100
Volume SEMPLICEmente
– Sei matto! – disse l’anatra. – Il cibo non ti passa mica davanti. Bisogna nuotare e cercare finché non si trova qualcosa. – È un modo ridicolo – mormorò il gufo. L’anatra si arrabbiò: – Non è ridicolo, è normale! – disse furiosa. E andarono avanti così per un bel pezzo. – Ma perché stiamo litigando? – chiese infine il gufo. – Perché tu fai tutto in modo sbagliato – rispose l’anatra. – Non faccio in modo sbagliato, faccio in modo diverso, e si può fare anche in questo modo. Faccio come fanno i gufi. – E io faccio come fanno le anatre. Hai ragione. Non c’è bisogno di litigare per questo. H. Johansen, Il gufo e l’anatra, Bompiani
Con le mie parole Mettiti nei panni dei due protagonisti della storia. Che cosa direbbero? Raccontalo con le tue parole e poi completa le frasi.
Io ho ragione perché .........................................
Io ho ragione perché .........................................
....................................................................................................
....................................................................................................
....................................................................................................
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..................................................................................................
. 101
SCRIVERE UN RACCONTO Che cosa serve per scrivere un racconto? I tre elementi fondamentali sono: un protagonista, il tempo e il luogo. Leggi le parole nei cartellini e colora ognuno con il colore giusto: di verde quello con il protagonista, di blu quello con il tempo e di rosso quello con il luogo. su un ramo
qualche giorno fa
un gufo
Ora osserva i disegni e scrivi una storia.
INIZIO
Qualche giorno fa ...................................................... ........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................
SVOLGIMENTO
.
Improvvisamente ........................................................
CONCLUSIONE
......................................................................................................
Alla fine ..................................................................................
102
........................................................................................................ ........................................................................................................ ........................................................................................................ ......................................................................................................
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DALL’IMMAGINE AL TESTO
Osserva il disegno e segna con una ✘ solo le frasi che lo descrivono. Poi riscrivile sul quaderno inserendo le parole ponte che preferisci tra: quindi • perchè • allora • una • così Oggi è il compleanno di Marta. Marta ha organizzato una festa. Marta ha un fratello grande che guida già l’auto. Alla festa ci sono amiche e amici della bambina. Ieri Marta ha preso un bel voto in storia. Per l’occasione Marta indossa un buffo cappello. Marta è felice perché sta per scartare i suoi regali. Il papà di Marta fa il medico. 103
LE PAURE DEL LEONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Leone aveva paura di tutto… Aveva paura di nuotare, di saltare in alto, di arrampicarsi e di giocare a calcio. Aveva paura anche del buio. Leone nutriva un vero e proprio terrore per i temporali, per i fulmini, per il fragore del tuono e per la violenza della grandine. Aveva paura delle auto, delle moto, dei camion e dei treni. P. Valente, Un leone un po’ fifone, Raffaello
1 Di che cosa ha paura Leone? Segna con una ✘.
104
Volume SEMPLICEmente
2 Completa.
• •
Questo racconto parla di Leone aveva paura di
.................................................................................................................................
............................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
•
.
Leone nutriva un vero terrore per
.
.............................................................................................................
..........................................................................................................................................................................................................................
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3 Segna con una ✘ la risposta corretta.
•
Leone è un:
•
Dal testo puoi capire quanti anni ha Leone?
cane. Sì.
bambino. No.
4 Rispondi e segna con una ✘.
•
Come potresti definire Leone con una sola parola?
Leone è un bambino ................................................................................................................ .
•
Nel testo (righe 4-5) hai letto che “Leone nutriva un vero e proprio terrore per i temporali”. Che cosa significa? Che Leone aveva molta paura dei temporali.
• •
Che Leone non pranzava mai se c’era il temporale. Con quale parola potresti sostituire la parola “nutriva” (riga 4)? Con la parola “provava”. Con la parola “mangiava”. Il “fragore” (riga 6) è: un rumore violento e sgradevole. Approfondimento in Guida
un suono delicato. 105
UNA COMPAGNA RUMOROSA L’inverno è finito, sono rimasti solo due minuscoli mucchietti di neve papposa appena fuori dalla caverna, ciascuno con due pigne, un rametto ricurvo e una carota. – I nostri pupazzi di neve si sono sciolti – pensa Buffo. A quel punto si sente riempire il cuore da un pensiero così bello che è costretto a sollevarsi sulle zampe e a gonfiare il petto. È primavera. Finalmente è giunto il momento di tornare nella sua tana. Durante l’inverno è stato bello starsene al calduccio insieme alla sua amica orsa, ma adesso tutto quel russare rischia di farlo diventare matto! J. Gough, Grande e Buffo, Gallucci
DENTRO
il testo
Nel testo hai letto che “l’inverno è finito”. Quale stagione sta per iniziare? ............................................................................................ Perché il russare dell’orsa fa “diventare matto” Buffo? Perché lo fa ridere. Perché produce un rumore fastidioso. 106
Volume SEMPLICEmente
SI C
PER FARE
SUONI E RUMORI DI PRIMAVERA In primavera la natura si risveglia, e con lei suoni e rumori più o meno intensi. Quanto possono essere piacevoli? Indica quale intensità hanno questi suoni e rumori: colora la casellina che ritieni più corretta.
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Quali di questi suoni e rumori sono piacevoli e quali invece fastidiosi? Sono suoni piacevoli: .................................................................................................................................................................... . Sono suoni fastidiosi: .................................................................................................................................................................... . 107
Speciale primavera
LA FARFALLA La farfalla lieta vola di fiore in fiore è tutto uno splendore ha le ali di seta. Vola, torna, si posa pare un petalo di rosa. R. Pezzani, G. Colli, Poesia a due voci, SEI
PER FARE
A
Per “vestire di primavera” la vostra aula, realizzate tante farfalle colorate da appendere al soffitto o alle pareti! Ecco come fare. 1 Disegnate e ritagliate le sagome delle vostre mani su dei cartoncini colorati. 2 Poi disegnate su altri cartoncini le sagome del corpo delle farfalle e ritagliatele. 3 Unite ali e corpi con la colla e disegnate i particolari. 108
1
2
3
NATURA Ho deciso di contare tutte le coccinelle del campo, di parlare con le spighe immature riguardo l’ora esatta in cui tramonta il sole. R. Gorni, Altreparole, BeccoGiallo
CLIL
SPRING ➜ PRIMAVERA
LEGGO
Scienze
e comprendo
Leggi gli ultimi due versi della poesia. Che cosa succede al sole in primavera? Tramonta sempre un po’ più tardi. Tramonta sempre un po’ prima. Ora tocca a te! Prova a scrivere una poesia sulla primavera. Per esempio, parti da una sensazione che provi pensando alle farfalle (la leggerezza, i colori), al sole, alle api... Poi trasformala in parole. Segui l’esempio e completa.
• • • •
Farfalle come fiori colorati. Api ronzanti come
...................................................................................
Frutti profumati come Sole caldo come Ascolta la canzone
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. 109
TROPPO DIVERSI Titti era molto contenta di avere un amico che abitava nella casa a fianco alla sua. Anche perché si trovava proprio bene con Luca e cercava di passare con lui più tempo che poteva. Il sabato mattina trascorrevano il tempo giocando insieme. Andarono avanti in quel modo finché non cominciarono a litigare. E più approfondivano la loro conoscenza reciproca, più litigavano. Questo succedeva non perché non si piacessero, anzi. Il fatto era che erano troppo diversi tra loro ed entrambi volevano sempre averla vinta. Ogni volta. Dopo un po’ comunque uno dei due si stancava di tenere il muso e riprendevano a giocare insieme come se nulla fosse… B. Mooney, Non è giusto!, Mondadori
Ta n t e p a r o le Tenere il muso significa: essere di malumore, arrabbiato con una persona. mangiare molto rapidamente. 110
Succede a me Anche a te è capitato di litigare con un tuo amico o una tua amica? Perchè? Racconta. Volume SEMPLICEmente
DA GRANDE... Un giorno la mamma chiede a Filippo che cosa farà da grande. Filippo ci sta pensando. La mamma dice che, secondo lei, Filippo diventerà un bravissimo pianista. – Chi, io? – Sì, ti eserciterai ogni giorno al piano e la tua musica diventerà famosa. – No, no. Lui non vuole fare il pianista. Lui farà il medico come me! – esclama il papà. – Chi, io? – dice Filippo. Filippo ci sta ancora pensando. – Sciocchezze – dice suo fratello, – Filippo vuole essere uno sportivo. Diventerà un campione del mondo. – Ma io veramente… – prova a dire Filippo. La mamma, il papà e il fratello di Filippo stanno litigando. Ognuno di loro vuole che Filippo diventi un pianista, un medico, un campione… – Basta! – esclama Filippo. – Non farò né il pianista, né il medico, né il campione, ma… l’astronauta. I. Paglia, Aiuto i grandi!, Il Castoro
Per fare classe Tu che cosa vuoi diventare da grande? E le tue compagne e i tuoi compagni? Fate un gioco: ognuno di voi scrive il suo desiderio in un bigliettino e lo mette, piegato, in una scatola. Poi sfidate l’insegnante a leggere i bigliettini e a indovinare chi di voi li ha scritti! Volume SEMPLICEmente
111
RACCONTARE DI SÉ Leggi i fumetti e completa. Usa le parole-ponte (vedi pagina 79). Da grande farò il medico.
Io il pompiere!
Da grande farò la cantante.
Anch’io!
Leo da grande vuole fare
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il .......................................................................................................
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mentre Luca farà il .................................................... .
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Da grande sarò una scienziata.
Io farò il maestro!
Da grande farò il meccanico.
Io non so che cosa farò!
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Tu che cosa vorresti diventare da grande? Scrivi. Da grande io ............................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................................................................
112
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MI PRESENTO Presenta te stesso. Disegnati e completa il testo. Chi sono
Mi chiamo ............................................................................................................... e ho ..................................... anni. Come sono
Ho i capelli ........................................ di colore ........................................ , il viso ........................................ , occhi ............................................................... e un naso .......................................................... . La mia carnagione è ................................................................ . Infine sono di statura .......................................................... . Che cosa mi piace o non mi piace
Il mio ritratto
A tavola amo mangiare ............................................................................... e ......................................................................... . Il mio gioco preferito è ...................................................................................... . Quando sono a casa mi piace ...................................................................................... ; a scuola invece amo ................................................................, mentre non mi piace .................................................................................... . Il mio colore preferito è .................................................................. . Mentre lo sport che mi appassiona di più è ............................................................................ . Inoltre mi piace tanto anche .................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................................................
.
Ora sul quaderno riscrivi le frasi complete e poi leggi il testo in classe. Ti è piaciuto svolgere quest’attività? Completa la faccina: disegna la bocca, sorridente o imbronciata.
113
PASQUA IN CLASSE Una mattina, la maestra Debbie arrivò in classe con moltissimi ingredienti e attrezzi da cucina. Poi annunciò ai bambini: – Oggi faremo qualcosa di speciale per Pasqua. Cominciamo a lavarci le mani! Dopo aver diviso la classe in piccoli gruppi, spiegò: – Ogni gruppo ha una ciotola; mettete la cioccolata, il burro e le gelatine nella ciotola. Debbie mise ogni ciotola nel forno a microonde per sciogliere gli ingredienti; poi i bambini mescolarono i cereali al composto di cioccolata e lo versarono in un contenitore.
LEGGO
CLIL
EGG ➜ UOVO
e comprendo
Dove si svolgono i fatti del racconto? In una cucina.
A scuola.
In un ristorante.
Chi sono i personaggi? Una maestra e un bambino.
DENTRO
Una maestra e i suoi alunni.
il testo
Quello che hai letto è: Un racconto realistico. 114
Un racconto fantastico. Volume SEMPLICEmente
– Adesso fate una cavità al centro di ogni contenitore in modo che sembri un nido e, mentre la cioccolata si solidifica, ditemi tutte le parole che vi fa venire in mente la parola Pasqua. – Uova – disse un bambino. – Pulcino – disse un altro. – Fiori e coniglietti – aggiunsero altri ancora. Debbie sorrise dicendo: – Bravi! Questa è una festa speciale… C. Goodings, Bartimouse e l’uovo di Pasqua, Marietti
Ta n t e p a r o le E a te, quali parole fa venire in mente la Pasqua? Scrivile. ..................................................................................................
UN PASSO IN PIÙ
..................................................................................................
Ordina le frasi e ricostruisci la storia. Numera da 1 a 6. .........
La maestra chiede ai bambini di lavarsi le mani.
.........
Ogni bambino dice quello che pensa.
.........
La maestra chiede agli alunni che cosa pensano
quando sentono la parola Pasqua. .........
Una mattina la maestra arriva in classe con ingredienti e attrezzi da cucina.
.........
Dopo aver sciolto gli ingredienti nel microonde, i bambini
li mescolano con i cereali. .........
La maestra divide i bambini in gruppi. 115
PER FARE
A
E
Speciale Pasqua
PASQUA DI PACE Leggi e colora i simboli della pace.
Abbiamo tutti bisogno di un mondo buono e dello spirito della pace in ogni uomo.
Per fare classe Volete decorare la vostra aula con tante uova colorate? Ecco come fare. • Ritagliate delle uova di cartoncino colorato e su ognuna ricopiate una delle parole che vedete nel disegno sotto. • Quindi incollate le uova sulla parete dell’aula. primavera rinascita
pace
gioia
116
serenità
PER FARE
A
UN BIGLIETTO PER LA PASQUA Che cosa serve • Tre interni di rotoli di carta igienica • Colla vinilica • Tempera bianca • Cartoncini colorati • Acqua
Con questi stampini a forma di coniglietto pasquale potrai creare degli originali bigliettini di auguri. È facile: segui le istruzioni.
1 Piega a metà due dei rotoli di cartone facendo assumere loro una forma a goccia.
3 In un piatto di carta metti della tempera bianca diluita con un po’ d’acqua e immergi lo stampo.
2 Incolla i rotoli come nel disegno, dando la forma di un coniglio (i rotoli piegati saranno le orecchie).
4 Quindi usalo per disegnare tanti coniglietti su cartoncini colorati. Infine scrivi la tua frase di auguri. 117
IL BAMBINO PIÙ AMATO Tutti, appena vedono Adam, esclamano: – Questo bambino è della sua mamma! Non perché Adam assomigli alla mamma, niente affatto. Ha il naso piccolo all’insù, non stretto e lungo come il suo, e capelli castani al posto di quelli lisci e neri della sua mamma. Eppure tutti appena lo vedono esclamano: – Questo è il bambino della sua mamma! Adam sente e si meraviglia: come fanno a saperlo? Forse perché ogni mattina la mamma gli copre il viso di baci che lasciano segni rosa di rossetto, simili a una miriade di farfalle. Oppure perché ha negli occhi la scintilla speciale del bambino che sa di essere il più amato del mondo. Ogni mattina, quando la mamma sveglia Adam, gli chiede: – Chi è il bambino più amato del mondo? E lui borbotta a occhi chiusi: – Io! Z. Shalev, Il bambino della mamma, Mondadori
LEGGO
e comprendo
In questo testo Adam descrive la sua mamma. Completa. Naso: ......................................................................................................... Capelli: ..................................................................................................... 118
Succede a me Adam non assomiglia alla sua mamma. E tu? A chi assomigli? Prova a descrivere a voce questa persona. Volume SEMPLICEmente
DESCRIVERE UNA PERSONA Descrivere una persona significa indicare le sue caratteristiche fisiche, quelle del carattere e del suo comportamento. Nel testo della pagina precedente viene descritta in parte la mamma di Adam. Descrivi un tuo amico o una tua amica: completa lo schema.
Capelli:
............................................
Occhi:
...............................................
Bocca:
.............................................
Naso:
Età:
......................................................
Statura:
...........................................
.................................................
Orecchie:
.......................................
Carattere:
.....................................
....................................................................
....................................................................
Carnagione:
...............................
....................................................................
....................................................................
.................................................................... ....................................................................
Abbigliamento:
.......................
....................................................................
Interessi:
....................................................................
....................................................................
....................................................................
....................................................................
........................................
....................................................................
Sport:
................................................
.................................................................... .................................................................... ....................................................................
.................................................................... .................................................................... .................................................................... ....................................................................
119
CIASCUNO A SUO MODO Un bel giorno di primavera, un’allegra farfallina svolazzava senza posa da un fiore all’altro. Una chiocciolina che si era fermata per ammirarla le disse: – Deve essere bello volare liberamente così, senza portare alcun peso. La farfalla rispose: – Sì, mi diverto moltissimo! Volare è meraviglioso! La chiocciolina disse: – Vorrei poterlo fare anch’io! Ma non ho le ali e poi ho il peso della casa sempre addosso. La farfalla scuotendo le sue ali leggere le disse: – Non ti lamentare, non puoi volare come me, però tu hai sempre un rifugio comodo e sicuro per qualsiasi evenienza, mentre io sono costretta a chiedere aiuto agli altri e non sempre va bene. Ognuno deve accontentarsi delle cose che possiede senza desiderare troppo e inutilmente quelle altrui. M.A. Fagiano in Giravolta di stagioni, Mirò Editori
LEGGO
e comprendo
Rispondi a voce.
• •
Che cosa pensa la chiocciola quando vede la farfalla? Che cosa le risponde la farfalla?
Con le mie parole Rileggi bene le ultime righe del racconto, quelle scritte in rosso. Qual è l’insegnamento della farfalla? Spiegalo con le tue parole e parlatene in classe. 120
Volume SEMPLICEmente
E SE FOSSI... Ciascuno/a è diverso/a, ciascuno/a è speciale a modo suo. Hai mai provato a immaginare di essere qualcun altro/a, un animale o anche un piccolo insetto del prato? Insieme alle tue compagne e ai tuoi compagni, prova a fare questo gioco, nella palestra o nel giardino della scuola. Sedetevi, chiudete gli occhi e rilassatevi. Quindi immaginate di essere nei panni di… Come ti sei sentito? Come ti sei sentita?
bruco
rana
coniglio
cigno 121
LA DESCRIZIONE Nella mia classe siamo in 23. Siamo tanti, la maestra Alessandra lo dice sempre. Un’altra cosa che dice sempre però è che siamo tutti diversi, non c’è uno uguale a un altro. Tra questi 23 bambini diversi e speciali ci sono io. Mi chiamo Simone, sono uno dei più alti della classe, sono magro e ho i piedi grandi. Ho il viso tondo e un nasino piccolo, gli occhi grandi di colore verde e i capelli castani e appena mossi. La mia bocca è piccola e stretta e i denti belli dritti, anche se me ne mancano due proprio al centro. Ho la carnagione chiara. Sono bravo a scuola, non tanto in matematica; quella proprio mi viene difficile, soprattutto le sottrazioni. Dopo aver letto il testo, cerca le informazioni e scrivile nelle tabelle.
ASPETTO FISICO
GUSTI E PREFERENZE
Statura: ..........................................................................
Scuola: ..........................................................................
Viso: ..................................................................................
................................................................................................
Occhi: ..............................................................................
Sport: ..............................................................................
Naso: ...............................................................................
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Bocca: ............................................................................
Cibo: ................................................................................
Capelli: ............................................................................
................................................................................................
Carnagione: ..............................................................
Colore: ...........................................................................
122
Gioco a tennis da un anno e sto diventando sempre più bravo; mi piace molto camminare nel bosco e andare sulla mia super bici. A tavola sono una buona forchetta e il mio piatto preferito è la carbonara di papà. Il colore che preferisco è il blu, ho lo zaino e l’astuccio di questo colore. Sono disponibile e generoso ma anche molto tranquillo, non mi piace fare confusione, però mi piace giocare con i miei amici e divertirmi con loro.
Ta n t e p a r o le Essere una buona forchetta significa essere una persona che mangia di tutto e a cui piace mangiare.
CARATTERE ........................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................
Ora completa le frasi per scrivere una breve descrizione di Simone. Simone è un bambino dalla corporatura ................................................................................................................. . Ha una carnagione ........................................................................... , il viso ......................................................................... . Gli piace ...................................................................................................................................................................................................... . A tavola ama .......................................................................................................................................................................................... . Ha un carattere ................................................................................................................................................................................... . 123
PER FARE
A
Estate nell’arte
GIORNI CALDI… L’estate è ormai alle porte, le giornate si allungano e le temperature aumentano. Il sole, il grano che matura nei campi, l’arancione delle albicocche e il rosso delle ciliegie ci fanno pensare al caldo e alle vacanze. Alcuni pittori, come Vincent Van Gogh, hanno dipinto l’estate. Osserva questo dipinto di un campo di grano e completa.
•
Vincent Van Gogh
Quali elementi vedi in questo dipinto?
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•
Quali colori sono stati utilizzati?
...................................................................................................................................................................................................................................
Ti sembra che in questo dipinto sia stata raffigurata: una giornata calda. 124
una giornata fredda.
... COLORI CALDI Osserva la tavolozza e cerca nel tuo astuccio tutti i colori caldi. Utilizzali per colorare il sole. Colora poi lo sfondo del disegno con colori freddi. Il contrasto renderà il tuo dipinto un vero capolavoro d’artista!
Ti è piaciuto svolgere quest’attività? Completa la faccina: disegna la bocca, sorridente o imbronciata.
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Speciale estate
ECCO L’ESTATE Quando la terra è calda e matura, quando di sera cerco frescura, quando la valle è piena di oro e le cicale gridano in coro, quando le gole sono assetate, ecco l’estate. R. Piumini, Poesie piccole, Mondadori
CLIL
SUMMER ➜ ESTATE
Ta n t e p a r o le Che cosa vuol dire il poeta con l’espressione la valle è piena di oro? Che il sole fa brillare l’erba nella valle. Che il grano maturo nel campo è giallo come l’oro.
PER FARE
SI C
Nella poesia si parla del canto delle cicale, uno dei suoni caratteristici dell’estate. Ma ce ne sono tanti altri: ogni stagione ha la sua “voce”. Un grande compositore, Antonio Vivaldi, ha composto delle musiche in cui ha ricreato i suoni delle stagioni. Chiedete all’insegnante di ascoltare il suo brano dedicato all’estate. 126
GIUGNO Il sole matura nel cielo la mela matura sul melo il grano sopra lo stelo: con sole, mela, frumento, un poco di succo di prugno e lievito fatto di vento è fatta la torta di giugno. R. Piumini, Poesie piccole, Mondadori
Ta n t e p a r o le Lo stelo è il gambo dei fiori e delle piante.
LEGGO
e comprendo
Per fare classe
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Immaginate di dover preparare una torta fantastica delle vacanze. Quali ingredienti servirebbero? Parlatene in classe e usate la fantasia. Poi completate l’elenco. Sole d’agosto, sabbia di mare,
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Quali sono gli ingredienti che secondo l’autore servono per fare la torta di giugno? Elencali.
Ascolta la canzone
127
IL TRASLOCO Ogni testo si può dividere in tante parti, chiamate sequenze. Ogni sequenza contiene un fatto importante del racconto. Oggi per Laura è un giorno speciale: finalmente è arrivato il momento tanto atteso del trasloco 1 nella casa nuova. Da giorni la casa è invasa dagli scatoloni e tutto è stato imbustato e impacchettato. Papà è molto indaffarato e non si ferma un momento perché tra poco arriverà il camion 2 per caricare i mobili; la mamma cammina su e giù nervosamente da ore.
LEGGO
e comprendo
Questo racconto è stato diviso in cinque sequenze. Accanto a ogni frase e sotto ogni disegno scrivi il numero della sequenza a cui si riferisce. .........
Laura è preoccupata di dimenticare qualcosa nella vecchia casa.
.........
Quando arriva il camion si parte verso la nuova casa.
.........
Laura corre a vedere la sua nuova cameretta.
.........
Papà e mamma sono molto impegnati a organizzare il trasloco.
.........
Oggi è un giorno speciale per Laura, il giorno del trasloco.
128
Volume SEMPLICEmente
Tutti sono eccitati, Laura un po’ preoccupata. Non dimenticheremo nulla, vero? La mamma 3 la rassicura ma lei non riesce a star tranquilla, ricontrolla mille volte di aver preso tutti i suoi giochi, i libri e le scatole con le sue collezioni. Finalmente arriva il camion. Ci vuole quasi tutta la mattinata per caricare i mobili! Poi si parte verso 4 la nuova casa, che è in una bella zona verde con un parco-giochi di fronte. All’arrivo, li attendono i nonni, che li aiutano con il trasloco. Tutto sembra bellissimo ma anche 5 un po’ sconosciuto. Per ora Laura non ci pensa e corre subito a vedere la sua nuova cameretta.
.........
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.........
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GUSCIO DI TARTARUGA Un tempo le tartarughe erano senza guscio. Un giorno una tartaruga andò al mercato per comprare la lattuga. Camminava lentamente perché le piaceva osservare le api, cercare fragoline nel bosco e annusare l’aria. Venne la sera ed era ancora per strada. La tartaruga si fermò ad ammirare le stelle e… si addormentò. La mattina dopo il cielo si coprì di nuvoloni e scoppiò un temporale: andando lenta, la tartaruga si bagnò tutta. Tornò a casa, prese il guscio robusto dove abitava e se lo mise sulle spalle dicendo: – Da oggi porterò sempre con me la mia casa… I temporali non mi piacciono! E. Nava, E da quel giorno…, Giunti
DENTRO
il testo
Prova a dividere il testo in quattro sequenze usando colori diversi. Ricorda: ogni sequenza deve contenere un fatto importante. 130
Ta n t e p a r o le
Scienze
La casa della tartaruga viene chiamata in modi diversi: guscio, corazza. Il nome corretto però è carapace. Volume SEMPLICEmente
LA MAGIA DEL PRIMO VOLO Scrivi una breve frase per descrivere il fatto più importante di ogni sequenza del racconto. Segui l’esempio. Il giorno della partenza Mira era molto emozionata. Non aveva mai preso l’aereo e quella sarebbe stata proprio la prima volta. Per arrivare a Messina ci sarebbero volute due ore e lei era davvero impaziente di atterrare per rivedere i nonni. Quando la hostess di volo disse che mancavano pochi minuti al decollo, Mira cominciò ad avere paura. Strinse forte la mano di sua sorella Tania, trattenne il respiro e chiuse gli occhi. Quando riaprì gli occhi vide lo spettacolo più incredibile che avesse mai visto: le nuvole bianche sotto di lei e una bella sensazione di leggerezza. Volare era meraviglioso!
Il giorno della partenza Mira era molto emozionata. ..................................................................................................... ..................................................................................................... ..................................................................................................... .....................................................................................................
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LE PAROLE DEL TEMPO Le parole del tempo sono prima, poi, infine, mentre… Osserva i disegni e scrivi una breve frase per ogni sequenza. Ciao Anna, vieni a casa mia a giocare con le figurine?
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Ora scrivi la storia scegliendo tra le parole del tempo: ieri • prima • successivamente • dopo • punto • infine • mentre .................................................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................................................................................................
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Volume SEMPLICEmente
UNA BELLA FESTA Racconta una tua esperienza. Rispondi alle domande-guida.
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Quando è accaduto? ..........................................................
.............................................................................................................................
• •
Dove? ................................................................................................... Per quale occasione? .........................................................
.............................................................................................................................
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Con chi eri? ....................................................................................
.............................................................................................................................
•
Che cosa è successo all’inizio? .........................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................
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Che cosa è successo dopo? ...............................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................
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Tu che cosa hai fatto? ..................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................
•
Com’è finita? ..........................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................................................................
Come ti sei sentito/a? ........................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................
Qual è la cosa che ti è piaciuta di più? .......................................................................................... .......................................................................................................................................................................................................................
Ora sul quaderno prova a scrivere un breve testo in cui racconti la tua esperienza, riprendendo le risposte che hai scritto sopra. Ricorda di utilizzare le parole-ponte e le parole del tempo. 133
UN’AMICA ECCEZIONALE Spesso gioco con una mia amica nel giardinetto che si trova dietro il palazzo dove abito. È una bambina simpatica, col nasino all’insù e i capelli raccolti in due lunghe trecce nere. Mi hanno detto che sono le francesine ad avere un naso così piccolo e grazioso e io, allora, la chiamo Madam, come si dice alle signore di Parigi (ma si scrive Madame). Lei invece mi chiama Patata, sempre per via del naso. Dovrei arrabbiarmi per questo soprannome, ma in realtà non mi importa nulla che mi chiami così: tanto non la sente nessuno. Anche se siamo solo in due, ci divertiamo lo stesso e inventiamo un sacco di personaggi nuovi e di mondi sconosciuti dove vivere le nostre avventure. Madam, che in realtà si chiama Cecilia, è brava a inventare le avventure e talvolta mi porta dei libri illustrati per farmi vedere oggi dove andremo a giocare. Cecilia è dunque un’amica eccezionale e quando sono con lei non sento la mancanza di nessun altro. F. Signoracci, L’incredibile storia del cavalier Ottone Ottonieri, Einaudi
Con le mie parole Racconta con parole tue alle compagne e ai compagni la storia che hai appena letto. L’insegnante ti guiderà con alcune domande. 134
Volume SEMPLICEmente
RACCONTO IO Anche tu hai un’amica o un amico speciale? Scrivi sul quaderno la tua esperienza personale aiutandoti con le domande-guida.
• • •
Come si chiama l’amica o l’amico di cui vuoi parlare? Dove vi siete conosciuti? D a quanto tempo siete amici/amiche?
•Q uanto tempo trascorrete • •
insieme? Che cosa vi piace fare? Che cosa ti piace di lei o di lui?
• Avete mai litigato? • Quando? Come mai? • P ensi che sarete amici/amiche per sempre?
Quando hai terminato di scrivere il tuo racconto, controlla che le frasi siano chiare e corrette rileggendolo a voce alta. Quindi rileggilo ancora una volta per vedere se hai commesso qualche errore di ortografia e correggilo. 135
LA FORMICA E LA COLOMBA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Una formica aveva sete. Si avvicinò alla riva di un ruscello, ma un’onda la fece cadere in acqua. Una colomba vide la formica in pericolo e le porse il ramoscello che teneva nel becco. La formica si aggrappò e si salvò. Qualche giorno dopo un cacciatore stava per catturare la colomba nella sua rete. La formica allora si avvicinò all’uomo e gli morsicò una gamba. Il cacciatore si lasciò sfuggire la rete dalle mani e la colomba aprì le ali e volò via. AA.VV, Gli animali nelle favole, Giunti Marzocco
1 Colora le barrette di fianco al testo seguendo queste indicazioni:
• • •
di rosso la parte dell’inizio; di blu la parte dello svolgimento; di verde la parte della conclusione.
2 Che cos’è un ruscello (riga 2)? Un piccolo laghetto. 136
Un piccolo fiume.
Un ramo sottile. Volume SEMPLICEmente
3 Segna con una ✘ la risposta corretta.
•
Il racconto che hai letto è:
•
Chi sono i personaggi?
realistico.
fantastico.
Una formica e un cacciatore.
Una formica, una colomba e un cacciatore.
4 Di che cosa si parla nel racconto? Completa. Nel testo si racconta di una .............................................................................. che un giorno ........................... ..............................................................................
e viene salvata da una .............................................................................. .
Dopo qualche giorno la formica salva la .............................................................................. dalla .............................................................................. di un ............................................................................ . 5 Rispondi.
•
Perché una formica si avvicinò alla riva di un ruscello?
La formica si avvicinò ............................................................................................................................................................ ......................................................................................................................................................................................................................
•
Che cosa accadde?
•
Chi la aiutò?
•
Che cosa accadde poi alla colomba?
.
Accadde che .................................................................................................................................................................................. La aiutò .............................................................................................................................................................................................. . Un cacciatore ................................................................................................................................................................................ ......................................................................................................................................................................................................................
•
.
Che cosa successe alla fine?
Alla fine la formica .................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................................................
Approfondimento in Guida
. 137
SITUAZIONE VALUTABILE
ULA E LE NUVOLE
ASCOLTO E COMPRENSIONE ASCOLTA LA STORIA DALL’INSEGNANTE L’insegnante legge ilLETTA testo che E Alessio, PROVA un A RISPONDERE. bambino di seconda, ha scritto per descrivere il suo compagno. Ascolta con attenzione, poi completa la scheda.
Nome del compagno descritto: ….............................................…........................................................ Età: …....................................... Nel brano Alessio descrive: solo l’aspetto fisico. solo le abitudini dell’amico. aspetto fisico, carattere e abitudini. Nel brano Alessio spiega perché ama stare con il suo amico? Sì.
No.
Che cosa gli piace di più di lui? È bravo a giocare a calcio.
È sempre allegro.
Che cosa ama fare insieme a lui? ….............................................…..........................................................................................................................................
ESPRESSIONE ORALE Racconta la storia che hai ascoltato, con parole tue, ai compagni e alle compagne. 138
Ascolta la storia
Storia in Guida
SCRITTURA
SEME SEM
ASCOLTA consegna LA STORIA: L’insegnante un foglio a ciascun bambino e a ciascuna bambina. Sul foglio è rappresentata l’immagine di un altro compagno di Alessio. Osservala con attenzione, colorala a tuo piacere e poi completate la scheda sulla descrizione dell’aspetto fisico. Dopo aver completato la prima scheda, completa la seconda aggiungendo particolari sul carattere del bambino, sulle abitudini, sui suoi interessi e i suoi gusti. Dato che non lo conosci realmente, dovrai inventare alcune.
LESSICO Quando si descrive una persona occorre scegliere le parole giuste. Scrivi 3 aggettivi per descrivere: I CAPELLI: ….............................................…......
IL CARATTERE: …...........................................
......................................................................................
......................................................................................
......................................................................................
......................................................................................
AUTOVALUTAZIONE Che cosa ti è piaciuto di questa attività? ….................................................................... Come ti sei sentito/a mentre lavoravi? …......................................................................... 139
OGGI E DOMANI Carissimi bambini e bambine, tra pochi giorni inizieranno le vacanze estive. Mentre preparo le attività per gli ultimi giorni di scuola, penso e ripenso a quest’anno scolastico che sta per terminare e a voi: a quanto siete cresciuti/e e a quante cose nuove avete imparato. Certo, a volte è stato impegnativo, altre un po’ faticoso, altre ancora divertente. Ma la cosa più bella di tutte è che quest’anno lo abbiamo vissuto insieme, e questo lo ha reso un anno speciale! Il prossimo anno ci attendono nuove scoperte e nuove esperienze e io non vedo l’ora di poterle vivere insieme a voi. La vostra maestra
Un anno scolastico è finito. Com’è stato per voi? Che cosa vi aspettate per il prossimo anno? Scrivetelo qui!
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Momenti belli vissuti quest’anno
Cose belle che mi aspetto per il prossimo anno
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Verso l’Invalsi
COLORI DIVERSI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29
Ninetto il camaleonte è allegro, giocoso, giocherellone. Vive con la sua tribù su una montagna dove tutto è rosso: la terra, gli alberi, i fiori. E anche la pelle di tutti i camaleonti che abitano là è di un bel colore rosso squillante. Ai piedi della montagna c’è una grande foresta verde abitata da camaleonti con la pelle verdissima. A causa del diverso colore della pelle le due tribù si considerano nemiche e una rete di filo spinato con le sentinelle separa le montagne dalla foresta. – Non superare mai la barriera! – raccomandano le mamme ai figlioletti – o saranno guai! Ma un giorno Ninetto, rincorrendo una farfalla multicolore, scavalca il filo spinato. Non appena mette piede nel bosco, Ninetto comincia a diventare verde smeraldo! – Benvenuto tra noi! – lo salutano i camaleonti verdi. – Giochiamo? Ninetto è contento e non si preoccupa per niente di aver cambiato il colore della pelle. All’ora di pranzo Ninetto non è ancora tornato. La mamma, piangendo, corre dal sindaco a chiedere consiglio. Il sindaco riflette a lungo e poi dice: – Di sicuro Ninetto è stato rapito dai verdi. Andiamo a riprenderlo! Al rombo del tamburo, i camaleonti rossi si radunano in piazza. Poco più tardi i due eserciti si fronteggiano, separati solo dal filo spinato. 141
Verso l’Invalsi 30 31 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43
Da una parte i rossi, dall’altra i verdi. I rossi sono pronti a tutto pur di riprendersi Ninetto; i verdi sono ben decisi a respingere l’invasore. La dura battaglia ha inizio. Ma ecco che succede una cosa stranissima. I camaleonti che saltando il filo spinato hanno messo piede nella foresta, cominciano a diventare verdi. I verdi, a loro volta, cominciano a diventare rossi. Tutti pensano ora la stessa cosa: – Non siamo nemici perché non siamo diversi; infatti la nostra pelle cambia il colore a seconda dell’ambiente. Evviva! Per merito di Ninetto d’ora in poi vivremo in pace. C. Scuderi, Zoostorie, Primavera
Prima di rispondere alle domande leggi il racconto almeno due volte. Le risposte alle domande le trovi nel testo, quindi riguardalo spesso.
1 Di chi si parla in questo testo? Prima di rispondere pensa: quale di queste risposte è certamente sbagliata? Qual è incompleta?
A.
Di due gruppi di camaleonti.
B.
Di un camaleonte.
C.
Di una guerra.
D.
Di un gruppo di camaleonti verdi.
142
Verso l’Invalsi 2 Quale gruppo vive “ai piedi della montagna”? Per rispondere rileggi le righe 6-7.
A.
I camaleonti verdi.
B.
I camaleonti rossi.
3 Che cosa raccomandano le mamme ai figli? Per rispondere rileggi le righe 11-12.
A.
Di non andare in giro da soli.
B.
Di non oltrepassare mai la barriera.
C.
Di non parlare con gli sconosciuti.
D.
Di non dire bugie.
4 Perché Ninetto disobbedisce alla mamma? Per rispondere rileggi le righe 13-14.
A.
Perché è stanco di giocare da solo.
B.
Perché è curioso.
C.
Perché non ha capito.
D.
Perché sta rincorrendo una farfalla.
5 Nel testo si dice che “la pelle di tutti i camaleonti che abitano là è di un bel colore rosso squillante” (righe 4-5). Con quale parola potresti sostituire la parola “squillante”? Pensa a quali oggetti squillano: una tromba, un campanello. Che tipo di suono producono?
A.
Rumoroso.
C.
Vivace.
B.
Fastidioso.
D.
Sbiadito. 143
Verso l’Invalsi 6 Perché Ninetto, una volta messo piede nel bosco, comincia a diventare verde? Pensa a che tipo di animale è il camaleonte e alle sue caratteristiche.
A.
Perché si ammala.
B.
Perché camminando perde il suo colore.
C.
Perché i camaleonti diventano del colore dell’ambiente in cui si trovano.
D.
Perché ha bevuto qualcosa che gli ha fatto male.
7 Il sindaco dei camaleonti rossi pronuncia una frase che farà scatenare una battaglia tra i due gruppi di camaleonti. Che cosa dice? Per rispondere rileggi le righe 24-26.
A.
I camaleonti verdi sono innocenti.
B.
Di sicuro Ninetto è stato rapito dai verdi. Andiamo a riprenderlo!
C.
Di sicuro Ninetto è andato a giocare dai verdi. Andiamo a riprenderlo!
D.
Di sicuro Ninetto si è fermato a mangiare dai verdi.
8 Alla fine i camaleonti rossi e i camaleonti verdi: (Per rispondere rileggi le righe 39-43).
A.
fanno la guerra, ma nessuno vince.
B.
restano nemici per sempre.
C.
decidono di punire Ninetto perché ha superato la barriera.
D.
capiscono di non essere diversi e vivono in pace.
144