BUONE NOTIZIE PER IL FUTURO
COMPETENZE IN AZIONE
LAB STEM
LAB STEAM
LAB TINKERING
SCIENZE & MAT
DEBATE
CODING COMPITI DI REALTÀ PROVE DI COMPETENZA
PERCORSI PLURIDISCIPLINARI
Fabio CALVINO Rita POLETTI Marinella TORRISKILL BOOK
COMPETENZE IN AZIONE
attività
SKILL BOOK è il tuo quaDerno Delle Competenze organizzato in comode schede con tante attività diverse: stacca la SCHEDA con l’attività che vuoi realizzare e inseriscila nel tuo raccoglitore ad anelli!
LAB STEM
Attività sperimentali, da realizzare con materiali “poveri”, per applicare il metodo sperimentale e imparare a scrivere le relazioni di laboratorio.
LAB STEAM
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PERCORSI PLURIDISCIPLINARI
Attività STEM a cui si aggiunge la componente Artistica per incorporare il pensiero creativo e applicare tutte le forme di arte alle situazioni reali.
Attività manuali per costruire “oggetti scientifici” con materiali poveri e di riciclo – strumenti di misura, modelli, giochi – applicando concretamente le conoscenze scientifiche.
Le scienze si incontrano con la matematica. Le schede propongono osservazioni e attività scientifiche che possono essere realizzate grazie alle competenze acquisite con lo studio della matematica.
Letture per mettere alla prova le proprie competenze confrontandosi con nuove informazioni scientifiche da approfondire ed espandere in rete.
Progetti da realizzare in gruppo per mettere in gioco le competenze in scienze, e in molte altre materie, imparando a lavorare insieme ai compagni.
Temi di attualità per organizzare sfide a squadre e sostenere punti di vista diversi documentandosi e discutendo.
Schede per apprendere il linguaggio Scratch e imparare a programmare partendo dagli argomenti proposti negli approfondimenti del testo.
Percorsi articolati che propongono letture, attività, film per affrontare argomenti di materie diverse e prepararsi al colloquio d’esame di Stato
LAB TINKERING
PERCORSI PLURIDISCIPLINARI
SOLUZIONE O SOSTANZA PURA?
Osservare il fenomeno
Il colore verde delle foglie è causato dalla clorofilla contenuta nelle cellule dei tessuti vegetali, indispensabile per la fotosintesi. Che tipo di sostanza è la clorofilla?
■ REALIZZA L’ESPERIMENTO
MATERIALI
– erba – alcol
Formulare un’ipotesi Prevedere delle conseguenze
La clorofilla può essere una sostanza pura oppure una soluzione formata da più sostanze. Si può stabilire attraverso una particolare tecnica di separazione, la cromatografia
– carta da filtro (oppure una garza sottile o carta da cucina)
– 2 contagocce – piattino
– taglierino
– 2 bicchieri di vetro
Se la clorofilla è una sostanza pura sulla carta per la cromatografia si formerà una sola banda colorata, altrimenti se ne formeranno più di una.
• Preleva dell’alcol con l’altro contagocce e fai cadere nello stesso punto 4 o 5 gocce di alcol, lasciando trascorrere qualche secondo tra una goccia e l’altra.
• Osserva che cosa accade.
■ OSSERVA E RISPONDI
1 Che cosa succede quando aggiungi le gocce di alcol?
2 Di che colore sono le bande che si formano?
PROCEDIMENTO
• Prepara un estratto di clorofilla: trita molto finemente l’erba e mettila a macerare nell’alcol per 20 minuti all’interno di un bicchiere di vetro.
• Terminati i 20 minuti, filtra il liquido, usando la carta o la garza, e versalo nell’altro bicchiere.
3 Sapresti spiegare a che cosa è dovuta la differenza di colore, visto che l’estratto di clorofilla era solo verde?
4 Puoi ipotizzare che l’estratto sia un miscuglio omogeneo?
• Prendi un’altra carta da filtro, piegala e mettila su un piattino; con il contagocce preleva una parte del liquido filtrato e fanne cadere una goccia sulla carta, lasciando che si spanda.
5 Quando unisci le tempere di due colori diversi, per esempio giallo e blu, che cosa ottieni?
■ SCRIVI LA RELAZIONE DELL’ESPERIMENTO
Segui questo schema:
– nome e cognome di chi esegue l’esperimento;
– data di esecuzione, per verificare a distanza di tempo se i risultati rimangono invariati oppure no;
– titolo dell’esperimento;
– ipotesi che si vuole verificare;
– materiale occorrente;
– procedimento, cioè le fasi dell’esperienza descritte in modo dettagliato e preciso;
– risultati, con considerazioni e riflessioni su quanto ottenuto;
– conclusioni, con eventuali problemi riscontrati e gli interventi compiuti per risolverli.
■ Titolo:
■ Ipotesi:
■ Materiale occorrente:
■ Procedimento:
■ Risultati:
■ Conclusioni:
LA STAMPA SOLARE
Osservare il fenomeno Formulare un’ipotesi Prevedere delle conseguenze nome cognome
Le foglie delle piante sono verdi per la presenza della clorofilla: il pigmento che permette la costruzione della molecola di glucosio. Oltre alle foglie anche i frutti presentano tanti tipi diversi di colori.
■ REALIZZA L’ESPERIMENTO
MATERIALI
– due o più tazze di spinaci
– frullatore
– colino
– cucchiaio
– carta da filtro
– ciotola
– spugna o pennello per schiuma da barba
È possibile estrarre la clorofilla dalle piante e capire se è fotosensibile.
– carta da disegno ruvida
– oggetti sottili come foglie o fiori appiattiti
– fogli di plastica trasparente
– pinze fermacarte
PROCEDIMENTO
• Frulla gli spinaci fino a ottenere una polpa omogenea.
• Metti la carta da filtro in un colino e versa la polpa di spinaci. Strizzala per estrarre tutto il liquido.
• Utilizzando la spugna o il pennello per schiuma da barba, stendi uno strato di pigmento sul foglio di carta e lascia asciugare per circa 5 minuti, prima di stenderne un altro strato.
Se la clorofilla è fotosensibile, esposta alla luce se ne osserverà il cambiamento di colore e intensità. Una volta estratta possiamo utilizzarla per dipingere.
clorofilla, uno con due strati e il terzo con tre strati.
• Appoggia una foglia o un fiore sottile su ciascuno dei tre fogli di carta e inseriscili tra due fogli di plastica trasparente. Ferma il tutto con le pinze fermacarte.
• Esponi i fogli alla luce solare diretta verso mezzogiorno per circa 4 ore. Controlla ogni ora la stampa, spostando con cura l’oggetto per vedere la differenza di colorazione sotto e a fianco dell’oggetto stesso.
• Una volta raggiunta la qualità desiderata di colore, rimuoviamo la stampa.
■ OSSERVA E RISPONDI
1 Come appare la clorofilla esposta ai raggi solari e quella sotto la figura ritagliata?
2 Dove si individua la colorazione più intensa?
3 Puoi dire che la clorofilla ha reagito con la luce solare?
4 Hai mai sentito parlare di antotipia?
5 Pensi si possa utilizzare per creare opere d’arte?
• Ripeti l’operazione sugli altri due fogli in modo da ottenere tre fogli: uno con un solo strato di
SCHEDA 1 SEGUE
■ SCRIVI LA RELAZIONE DELL’ESPERIMENTO
Segui questo schema:
– nome e cognome di chi esegue l’esperimento;
– data di esecuzione, per verificare a distanza di tempo se i risultati rimangono invariati oppure no;
– titolo dell’esperimento;
– ipotesi che si vuole verificare;
– materiale occorrente;
– procedimento, cioè le fasi dell’esperienza descritte in modo dettagliato e preciso;
– risultati, con considerazioni e riflessioni su quanto ottenuto;
– conclusioni, con eventuali problemi riscontrati e gli interventi compiuti per risolverli.
nome cognome data / /
■ Titolo:
■ Ipotesi:
■ Materiale occorrente:
■ Procedimento:
■ Risultati:
■ Conclusioni:
GIOCHIAMO CON GLI ATOMI
Gran parte delle sostanze con cui abbiamo a che fare non sono semplici, cioè non sono sotto forma di elemento chimico, bensì sono una combinazione di due o più elementi, uguali o diversi tra loro. Utilizzando dei materiali che puoi facilmente reperire, puoi realizzare i modelli delle molecole e riconoscere da quali atomi sono formate e in quale numero.
■ CHE COSA SERVE
– palline piccole di polistirolo di due dimensioni – pennarelli di diversi colori – stuzzicadenti – la tavola periodica degli elementi
Io ho usato:
■ FASI DI MONTAGGIO
1 Scegli dalla tavola periodica degli elementi quelli che prenderai in considerazione in questo laboratorio.
2 Contrassegna le palline con i simboli degli elementi scelti. Utilizza le più piccole per gli atomi con un basso numero di elettroni nell’ultimo guscio, le più grandi per gli atomi con l’ultimo guscio quasi competo.
3 Infilza gli stuzzicadenti nelle palline di poli-
stirolo-atomi per realizzare le molecole. Per esempio, usando due palline uguali puoi costruire il modello della molecola di ossigeno O2 o di idrogeno H2.
4 Con palline di dimensioni diverse, invece, puoi realizzare i modelli delle molecole di acqua, anidride carbonica e metano. Per esempio smonta le molecole biatomiche di idrogeno e di ossigeno e costruisci la molecola dell’acqua.
Il mio montaggio:
■ CHE COSA FARE
• Realizza i modelli delle molecole e dei composti più importanti.
• Con i modelli che hai creato esegui le reazioni chimiche proposte nel testo, smontando e rimontando i modelli.
■ CHE COSA NOTARE
1 Qual è il numero minimo di molecole di idrogeno e di ossigeno che devi smontare per formare una molecola di acqua?
2 E per il metano?
3 Simulando le reazioni chimiche riesci sempre a ottenere i prodotti con una sola molecola dei vari reagenti?
4 Con i modelli di atomi e composti spiega l’importanza del bilanciamento di una reazione chimica, testimoniando anche mediante foto la necessità, a volte, di usare un numero maggiore di atomi o molecole reagenti: mostra ad esempio che ti mancano delle palline per ottenere il prodotto richiesto.
FREDDO O CALDO PER CONSERVARE I CIBI
Sugli scaffali del supermercato troviamo prodotti confezionati e prodotti freschi conservati in modo particolare: frutta e verdura, ma anche carne e pesce, si trovano in banchi refrigerati; i pesci, in particolare, sono circondati dal ghiaccio. Gran parte della popolazione mondiale non ha a disposizione l’energia elettrica per frigoriferi e congelatori, e per questa ragione deve consumare immediatamente gli alimenti: ciò che rimane si deteriora e viene buttato. Un terzo del nostro cibo finisce nella spazzatura! Nel frattempo, 800 milioni di persone soffrono la fame nel mondo. La lotta allo spreco alimentare, anche attraverso la conoscenza e l’utilizzo dei metodi di conservazione più adeguati, è uno dei traguardi dell’Obiettivo 2 dell’Agenda 2030.
■ COMPETENZE
Comprendere come basse e alte temperature possono essere utilizzate per conservare fonti di nutrimento.
Utilizzare diversi tipi di strumenti per ricercare informazioni.
Saper organizzare un’attività di ricerca in gruppo. Collaborare con gli altri.
Comunicare i risultati usando mezzi e supporti diversi.
Ricercare sul web strumenti alternativi per la risoluzione di alcuni problemi.
■ COMPITO
• Lavorare in gruppo per ricercare informazioni sull’utilizzo di alte e basse temperature per la conservazione dei cibi.
• Realizzare cartelloni o presentazioni digitali che illustrino i metodi di conservazione e la loro evoluzione nella storia umana.
■ STRUMENTI
– computer connessi alle rete internet – videoproiettore o lim – cartelloni
– materiale di cancelleria
■ ORGANIZZAZIONE DEL COMPITO
Dividere la classe in gruppi e attribuire a ciascuno il compito da svolgere: la descrizione di un metodo di conservazione con il caldo o il freddo, l’illustrazione di metodi di conservazione usati nel corso della storia dell’umanità.
L’esecuzione è divisa in sette fasi:
• ricerca in rete, o su testi e riviste scientifiche, delle informazioni sui metodi di conservazione ad alte e basse temperature (2-3 ore);
• realizzazione delle schede informative sui vari metodi di conservazione (2 ore);
• ricerca di informazioni sulla catena del freddo e sugli accorgimenti per non danneggiare gli alimenti conservati a basse temperature (1 ora);
• Progettare un incontro per illustrare in che modo l’uso di metodi di conservazione dei cibi possa ridurre la fame in molti paesi del mondo.
• ricerca di informazioni sui metodi di conservazione usati nei secoli passati e in altri luoghi del mondo (1 ora);
• costruzione dei cartelloni riassuntivi (1 ora);
• realizzazione di una presentazione digitale delle conoscenze acquisite (1 ora);
• organizzazione di un incontro che coinvolge l’intera classe (2 ore).
■ PERCORSO DELL’ESPERIENZA
Per prima cosa organizziamo i gruppi e stabiliamo di quale argomento si occuperà ciascuno: refrigerazione, congelamento, surgelazione, pastorizzazione, sterilizzazione, metodi di conservazione del passato.
1 Ricerchiamo informazioni
Ogni gruppo ricerca in rete, o su testi e riviste scientifiche, le procedure da seguire per ogni tipo di conservazione.
2 Realizziamo le schede per ogni metodo di conservazione
Ogni gruppo realizza delle schede con le varie fasi della procedura di conservazione scelta, precisando per quali tipi di alimenti viene utilizzata.
3 Ricerchiamo informazioni sui comportamenti da tenere per evitare danni agli alimenti conservati
Ogni gruppo ricerca e descrive i sistemi e i mezzi necessari per il corretto percorso dei vari alimenti dal produttore al consumatore finale.
4 Ricerchiamo informazioni sui metodi di conservazione usati nei secoli passati
Ogni gruppo cerca informazioni sulle tecniche utilizzate nei secoli scorsi per conservare i cibi.
5 Comunichiamo i nostri risultati
Tutta la classe si riunisce e discute i risultati della ricerca, scegliendo quali informazioni inserire nei cartelloni.
6 Realizziamo una presentazione digitale
Ogni gruppo si riunisce e prepara una presentazione digitale dell’argomento di cui si è occupato.
7 Organizziamo un incontro
Sotto la guida dell’insegnante, avviamo una discussione sull’importanza economica e sociale dei metodi di conservazione dei cibi e sul ruolo che hanno nella lotta alla fame.
■ RIFLETTIAMO INSIEME
• Solo in tempi relativamente recenti sono state inventate le tecnologie che permettono di conservare gli alimenti ad alte o basse temperature. Nel passato è stato possibile conservare in modo analogo?
• Esistono luoghi della Terra dove è possibile conservare a basse temperature in modo naturale? Come?
• È possibile utilizzare le alte temperature dei raggi solari per conservare alimenti?
■ OLTRE IL COMPITO
• Ricerca informazioni in rete sui metodi di refrigerazione dei cibi alternativi al frigorifero e che non hanno bisogno di energia elettrica per funzionare, come ad esempio il sistema zeer usato da secoli dalle popolazioni africane.
• Le frontiere del freddo sono sempre più lontane dagli 0° centigradi. Ricerca il significato dei termini criogenia e crioscopia : quale impatto hanno oggi queste tecnologie sulla società e che cosa si può ipotizzare per il futuro?