Scienziate nella Storia - Calendario by ELI Publishing

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Gruppo Editoriale ELi 12/11/21 12:22

EquiLibri Progetto Parità Un nuovo scenario per l’inclusione, la pluralità e la parità di genere Con EquiLibri • Progetto Parità, il Gruppo Editoriale Eli si impegna a proporre, all’interno delle proprie pubblicazioni editoriali, argomenti costantemente aggiornati e strettamente legati al sempre più complesso mondo di oggi. L’obiettivo è quello di ampliare gli scenari delle studentesse e degli studenti, del corpo docente e delle famiglie fornendo esempi aderenti ai valori di giustezza sociale, parità di genere e valorizzazione delle differenze, favorendo, quindi, una cultura dell’inclusione. Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti a rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.

#equilibri

#progettoparità

In quest’ottica, il Gruppo Editoriale Eli ha stretto una collaborazione e aperto un tavolo di lavoro con il Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Macerata, al fine di individuare e arginare gli stereotipi di genere nei libri scolastici.

Il nostro impegno “Nei testi scolastici occorre introdurre una rappresentazione equilibrata di donne e uomini; si richiede un equilibrio nella frequenza con la quale i generi vengono rappresentati, nel grado e nell’importanza dei ruoli e delle attività svolte, nonché nelle loro rappresentazioni sia come individui sia in contesti collettivi. […] È auspicabile infine che i libri di testo offrano una lettura sempre più aderente allo sviluppo della nostra società in direzione della multiculturalità e della multietnicità”. (Dal Codice di autoregolamentazione Polite, www.aie.it) Il Gruppo Editoriale Eli si impegna “a operare per una sempre più puntuale qualificazione dei libri” attraverso: ttenzione ai contenuti al fine di agevolare conoscenza e consapevolezza in uno scenario •a equilibrato da un punto di vista sociale e culturale; alutazione iconografica ragionata per sensibilizzare a una cultura di parità attraverso •v il linguaggio visivo; tilizzo di un linguaggio testuale inclusivo, puntuale e idoneo a qualificare entrambi i generi, •u oltre ogni stereotipo.

Il Calendario Il Calendario “Scienziate nella Storia” si inserisce in questo contesto di attenzione alla parità di genere. L’intento è di andare sempre più verso una direzione che annulli il cosiddetto “effetto Matilda” (con il quale si definisce la negazione o minimizzazione di risultati scientifici conseguiti da figure femminili), affinché il ruolo e il peso importantissimo ricoperto dalle donne in ambito scientifico e tecnologico sia universalmente riconosciuto.

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Il corpo umano è una copia dell’Universo e la guarigione dalla malattia è una naturale, “matematica” armonia.

GUIDA nel mondo

astronomia

dell'

TEANO

Filosofa e matematica (VI sec. a.C.) Nella scuola fondata a Crotone da Pitagora attorno al 525 avanti Cristo, le donne erano ammesse seppure senza riconoscimenti. Tutte le scoperte venivano infatti attribuite sempre e solo al filosofo Pitagora. Accadde così anche per quelle di Teano, che frequentò la scuola della Magna Grecia calabrese diventando filosofa, matematica, astronoma… Non si sa con certezza se fosse figlia o moglie di Pitagora, in ogni caso fu la più autorevole figura femminile all’interno della scuola e, alla morte del maestro, ne fu la guida più meritevole. La scienziata scrisse di matematica, di astronomia, di medicina, di filosofia e, inserendosi nelle ben note scoperte pitagoriche nel campo della geometria, contribuì a perfezionare le unità di peso e di misura. Viaggiando insieme alle figlie, in Grecia e in Egitto, si adoperò per la diffusione del pensiero pitagorico. Tale pensiero, che ha influenzato tutto l’Occidente, ci spiega ancora oggi che cosa significhi essere una scienziata o uno scienziato: non basta farsi opinioni, ma bisogna anche saperle mettere in discussione. Per fare ciò si deve trarre ispirazione dalla filosofia, che è, dunque, saggezza ma anche ricerca e culto della bellezza.

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Stella di

sapienza e libertà

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Ipazia scelse di fare a tempo pieno la studiosa. Fu matematica, astronoma e ricercatrice, insegnante e direttrice della prestigiosa scuola neoplatonica di Alessandria d’Egitto. È documentato che innumerevoli persone affrontavano lunghi viaggi per non perdere una sua lezione.

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Morì tragicamente, assassinata, vittima delle persecuzioni: Ipazia, scienziata sostenitrice della distinzione tra conoscenza e religione, rappresentava per quei tempi un’inaccettabile provocazione. I suoi scritti furono privati del suo nome e attribuiti ad altri autori. Solo grazie ad alcune fonti contemporanee, oggi questa “stella di libertà e sapienza” può brillare di luce propria nelle opere e nel cielo della scienza.

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Ho sempre gli occhi verso le stelle, è catturata dal cielo la mia mente: con le mie lezioni e i miei strumenti, ho appassionato una marea di gente...

IPAZIA

Filosofa e matematica (370 ca d.C. - 415 d.C.) Ipazia, vissuta circa 2500 anni fa, è la più eminente scienziata dell’antichità. Incarna libertà e saggezza, mente acuta e bellezza. In Egitto respirò il clima frizzante dell’ambiente culturale alessandrino. Il padre Teone, esperto in matematica e astronomia, assecondò la figlia sin dall’infanzia nella sua curiosità per la scienza e per la filosofia.

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Cure e cosmetici naturali coltivano la vostra bellezza, che è segno di un corpo sano trattato con dolcezza.

dottoressa delle e della

donne

bellezza

TROTULA

Medica (XI sec. d.C.) Intorno all’anno 1000 l’Italia deteneva un importante primato: la presenza della prima grande istituzione universitaria legata alla medicina, la Scuola Medica Salernitana. Qui studiò e insegnò Trotula. Trotula ebbe idee innovative in diversi ambiti: quello della prevenzione, quello dell’igiene, quello dell’alimentazione..., esaltando anche l’importanza dell’attività fisica all’aperto per mantenersi in buona salute. Non ricorse mai alla magia, alla preghiera o all’astrologia, come spesso si usava all’epoca in cui visse, e riservò sempre particolare e grande attenzione alle donne. Nel 1400 le idee tra i testi classici nel 1800, alcuni fossero scaturite dalla medicina.

di Trotula erano molto popolari e i suoi scritti entrarono utilizzati nelle più importanti scuole di medicina. Tuttavia, storici, non potendo concepire che opere così grandiose da una mente femminile, eliminarono il nome di Trotula

Studi successivi da parte degli storici italiani restituirono alle pubblicazioni il vero nome della eccezionale scienziata.

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Ai miei tempi solo io penso ai computer, a programmare. Come vorrei essere anni e anni avanti con voi, a... smanettare!

L’incantatrice DEI

NUMERI

ADA BYRON-LOVELACE Informatica (1815 - 1852)

Figlia di un poeta e di una donna amante della scienza, Ada Byron fu incredibilmente geniale ed estrosa. Appassionata di matematica e di meccanica, fin da ragazza, progettava piani per costruire navi e ingegnosi macchinari. Quando conobbe un celebre inventore che aveva ideato macchine per calcolatrici, Charles Babbage, la giovane vi entrò immediatamente in sintonia, elaborando i primi programmi: Ada Byron sarebbe stata la prima programmatrice della storia! Realizzare materialmente il primo computer era tuttavia un’impresa del futuro: i costi erano strabilianti e la grandezza era quella di un campo da calcio! Ada continuò a impiegare il suo genio e le sue risorse materiali al progetto, però morì troppo presto, a soli 37 anni, senza immaginare che il computer avrebbe visto la luce dopo circa un secolo. Ma Ada era ed è ancora il nostro futuro. Dal 2009 in tutto il mondo, il secondo martedì di ottobre, si celebra l’Ada Lovelace Day, la Giornata delle donne della scienza. È un invito alle studentesse ad amare la matematica proprio come la prestigiosa contessa britannica Ada Byron-Lovelace, e a essere partecipi in tutti i settori della scienza.

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nasce RITA LEVI-MONTALCINI a Torino, Italia (1909)

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“RADIOSA „

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Fisica (1867 - 1934)

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Marie Skłodowska, polacca, figlia di insegnanti, dimostrò fin da piccola una forte propensione allo studio. In Polonia, però, l’istruzione universitaria era preclusa alle donne, e così, a 24 anni, Marie si trasferì in Francia. A Parigi fu una delle poche ragazze che frequentava la Sorbona, prestigiosa Università. Pur vivendo in povertà, la passione per lo studio la portò in breve tempo a conseguire due lauree: una in fisica e una in matematica.

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Ma chi lo avrebbe immaginato! L’era atomica e nucleare e tanti macchinari per curare: dalle mie scoperte, tutto questo è nato!

MARIE SKŁODOWSKA CURIE

Sposò Pierre Curie, un fisico già molto conosciuto, condividendo con lui la stessa fortissima passione per la scienza. Nella tesi per la libera docenza la scienziata portò un argomento dalle inesplorate possibilità: le radiazioni naturali dell’uranio. Era il fenomeno della radioattività. I coniugi Curie, insieme, scoprirono il polonio e il radio, due nuovi elementi radioattivi. Marie mise a punto un procedimento per l’isolamento del radio che in futuro avrebbe consentito di curare gravi malattie. Procedimento che però, insieme al marito, rifiutò di brevettare: la loro nobile intenzione era quella di poter curare chiunque gratuitamente. Marie fu insignita di due prestigiosi premi: il Nobel per la fisica nel 1903 e quello per la chimica nel 1911. Era l’inizio di una nuova era che avrebbe visto le donne alle più alte vette della scienza.

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nasce MARYAM MIRZAKHANI a Teheran, Iran (1977)

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una per la

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Medica e Pedagogista (1870 - 1952)

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Alla fine dell’800, incuriosita da come imparavano e da come arrivavano alla conoscenza bambine e bambini, Maria Montessori dedicò loro i suoi studi, ritenendo che dal sapere non dovesse essere escluso nessuno.

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Compì studi tecnico-scientifici, con una grande passione per la matematica. Ma poi scelse medicina. Il padre la accompagnava ogni volta a lezione: nella sua scuola era l’unica. Si specializzò in psichiatria e mise a punto una nuova teoria: non c’è differenza sostanziale per educare bambine e bambini che la gente definisce normali e bambine e bambini che invece hanno (forse) qualche problema in più. La cura deve partire sempre da un’attenta osservazione, unita a quel “calore” fatto di curiosità e passione che rende l’insegnante un vero educatore o una vera educatrice.

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Nelle mani dei più piccoli è il futuro: con amore, passione e coscienza e con il conforto della scienza non escluderemo nessuno.

MARIA MONTESSORI

La studiosa creò una gamma numerosa di strumenti, affinché bambine e bambini, giocando, potessero in autonomia fare le loro scoperte e così imparare. C’era e c’è un filo sottile che può unire tutti i bambini e tutte le bambine: l’impegno degli adulti a entrare con empatia nella loro mente, per comprenderne i bisogni, davvero speciali, ed educare veramente.

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nasce MARGHERITA HACK a Firenze, Italia (1922)

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luglio metà ... 2022 della relatività L‘altra

Alla più grande teoria dell’Universo con Einstein ho collaborato: sono stata prima una fisica, e poi moglie dell’illustre scienziato!

MILEVA MARIĆ Fisica (1875-1948)

“Ho bisogno di mia moglie, lei risolve tutti i miei problemi matematici”. Questa sorprendente dichiarazione fu pronunciata dal famosissimo fisico Albert Einstein, pubblicamente. Del resto sono ben noti i problemi del grande scienziato con le operazioni… Mileva Marić, ragazza serba intellettivamente molto dotata, studiava fisica al Politecnico di Zurigo, in Svizzera, insieme ad Einstein, al quale iniziò a correggere gli appunti spontaneamente. I due si sposarono nel 1903. La loro collaborazione si fece sempre più intensa, sfociando nella messa a punto delle più importanti opere di Einstein sulla teoria della relatività, che metteva in discussione la visione tradizionale dell’Universo. Mileva, però, non comparve nelle pubblicazioni. Intenta a provvedere, da sola, alle cure del figlio minore, malato in modo grave, venne sempre più esclusa dalla vita scientifica e personale del marito, fino alla separazione. Quando, nel 1921, Einstein ricevette il Premio Nobel per la fisica, diede tutto il ricavato economico a Mileva: unica magra consolazione per la sua dedizione e il suo decisivo contributo alla teoria della relatività. Oggi la storiografia ci ha restituito la memoria scientifica di Mileva Marić: fisica degna di essere citata nei libri di scienza, al pari del marito.

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Signora della

SCIENZA

Forse non ci crederete, ma di ogni imperfezione me ne sono fatta una ragione e prenderne coscienza mi ha condotto alla scienza.

RITA LEVI-MONTALCINI Medica (1909 - 2012)

Rita Levi-Montalcini, torinese, nacque all’interno di una colta e benestante famiglia di origine ebraica. Il padre, ingegnere, avrebbe voluto per lei una vita da moglie e madre, ma Rita andò controcorrente e, nei primi decenni del ’900, studiò medicina e poi neurologia e psichiatria. Le leggi razziali interruppero la sua carriera e d’altra parte la sofferenza che provava a vedere negli ospedali il dolore altrui aggiungeva un ulteriore senso di inadeguatezza. Si dedicò allora alla ricerca, seppure segregata in casa. Si ingegnò pazientemente allestendo un piccolissimo laboratorio che di notte custodiva sotto il letto: più lo spazio era esiguo, come anche la libertà, più la speranza cresceva. Appena le fu possibile, accolse l’invito a partire per gli Stati Uniti e da lì regalò al mondo la sua grande scoperta: l’identificazione di una sostanza preziosa in grado di stimolare le cellule nervose e di controllare lo sviluppo dei tumori. Rita Levi-Montalcini ricevette, nel 1986, il Premio Nobel per la medicina. In uno dei suoi scritti, la scienziata citò con soddisfazione le parole di colui che aveva ispirato la sua vita, Primo Levi: “Amare il proprio lavoro costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla Terra”.

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nasce KATHERINE JOHNSON in Virginia, USA (1918)

nasce MARIA MONTESSORI a Chiaravalle (AN), Italia (1870)

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Sono un’inventrice... hollywoodiana. Vi sembra una cosa strana? Modestamente: la bellezza non esclude intelligenza e scienza.

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Inventrice (1914 - 2000)

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Hedy Lamarr nacque a Vienna e fin da piccola si mostrò interessata e curiosa rispetto alle scoperte tecnologiche dell’epoca. Iniziò a studiare ingegneria, ma interruppe gli studi per fare l’attrice, trasferendosi, a 18 anni, negli Stati Uniti. Divenne famosa a Hollywood, seppure sempre insoddisfatta dei ruoli di poca sostanza che le venivano affidati.

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Durante la Seconda Guerra Mondiale ebbe modo di familiarizzare con un fabbricante di armi, alle prese con nuovi sistemi di difesa. Hedy Lamarr ebbe un’intuizione geniale, affinché tali armamenti telecomandati non potessero essere disturbati e facilmente intercettati dai nazisti. Con l’aiuto di un musicista, ideò un sistema di 88 frequenze, corrispondenti ai tasti del pianoforte, per evitare le interferenze. L’invenzione, apparentemente ignorata, in realtà fu ampiamente usata in campo militare e, nelle applicazioni più attuali, nella telefonia e nelle reti wireless. Hedy Lamarr, attrice, aveva genio da vendere!

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Solo nel 2000 fu insignita di un premio speciale per aver brevettato, ma mai sfruttato economicamente, lo Spread Spectrum. L’inventrice ci ha in sostanza donato la sua scoperta! Hedy Lamarr commentò il premio con due sole parole: “Era ora!”.

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Lady HEDY LAMARR

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Oggi il suo compleanno (9 novembre) è una ricorrenza internazionale: la Giornata dell’inventore e dell’inventrice. Finamente un’onorificenza degna di lei!

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Io e le mie amiche siamo scienziate “computer viventi”: per i primi astronauti le più competenti.

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Matematica (1918 - 2020)

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Senza i numeri non si va da nessuna parte…

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KATHERINE GOBLE-JOHNSON Sapevate che il primo uomo americano è andato in orbita nello spazio solo dopo aver chiesto a una matematica afroamericana di controllare tutti i dati, non fidandosi del computer, da poco in dotazione alla Nasa? Questa incredibile pagina di storia è stata “sfogliata” per la prima volta davanti al grande pubblico solo nel 2016, con il film “Il diritto di contare”. Emerge la figura di Katherine Goble-Johnson, un prodigio dei numeri e della matematica. Si diplomò a soli 14 anni e si laureò in matematica e francese non ancora diciannovenne. Nel 1953 venne assunta alla NASA. Conobbe e lavorò con Dorothy Vaughan e Mary Jackson: tre menti brillanti che, sfidando i pregiudizi razziali e di genere, seppero dare un fondamentale contributo al calcolo delle traiettorie e dei percorsi di ritorno dei voli spaziali. Era il 1962, e queste erano le parole concitate dell’ingegnere Capo della NASA, Al Harrison: “Il computer si sbaglia, chiamate le ragazze!”. I calcoli delle tre scienziate tennero il mondo con il fiato sospeso.

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atleta

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“amica delle

stelle

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Amo lo sport e gli animali, mi piacciono la frutta e tutti i vegetali, ma le amiche più belle son le adorate stelle!

MARGHERITA HACK Astronoma (1922 - 2013)

Margherita, appassionata di sport, tra un allenamento e l’altro nel salto in lungo, nella corsa e nella pallacanestro, tra un piatto di frutta e uno di verdura, dopo la maturità classica, studiò fisica. La sua tesi di laurea, discussa nel 1945, proprio alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fu una ricerca condotta presso l’Osservatorio astronomico di Arcetri (Firenze). Da allora, la nostra scienziata non smise più di rivolgere lo sguardo al cielo alla scoperta delle stelle più svariate, identificandole e classificandole. La vita di questa straordinaria astronoma italiana fu molto intensa: insegnò all’Università, fondò riviste, si impegnò in politica e non rinunciò a scrivere testi teatrali e a interpretarli! Per dieci anni, accompagnata dal marito, andò in giro per le Università del mondo, in California, a Parigi, in Olanda, a Città del Messico, in Turchia…, sempre per guardare le stelle da Osservatori diversi. Con la cattedra di astronomia all’Università di Trieste, ricevette anche le chiavi dell’Osservatorio Astronomico e lo rese un gioiello nazionale. Scrisse tantissimi libri scientifici, per ogni età. Alle giovanissime e ai giovanissimi spiegò le più intriganti curiosità sulle sue amiche stelle, come ad esempio perché… non ci precipitano addosso!

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nasce MARIE CURIE a Varsavia, Polonia (1867)

nasce HEDY LAMARR a Vienna, Austria (1914)

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Sulla medaglia che ho sul petto c’è scritto: “Elevarsi al di sopra di se stessi...”. Per una donna e matematica iraniana, è come toccare il cielo, in mille e mille versi.

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Matematica (1977 - 2017)

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Maryam Mirzakhani nacque a Teheran e finì la scuola primaria proprio al termine della guerra tra Iran e Iraq, il che le permise di frequentare delle buone scuole e di avere delle opportunità che altrimenti le sarebbero state precluse. Sognava di fare la scrittrice. Solo all’ultimo anno della scuola secondaria superiore, capì che sarebbero stati i numeri a segnare la sua vita.

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MARYAM MIRZAKHANI

A soli 17 anni vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi internazionali di matematica di Hong Kong e di lì in poi vide il susseguirsi di importanti traguardi: la laurea in matematica a Teheran, il dottorato ad Harvard, quindi la carriera da insegnante. Poi, nel 2014, a Seoul (Corea del Sud), mise al petto la Medaglia Fields, il più alto riconoscimento per i talenti matematici sotto i 40 anni. Era la prima volta che il premio veniva assegnato a una donna. L’Istituto Nazionale di Alta Matematica commentò: “... Ormai le donne si sono dimostrate assolutamente equivalenti agli uomini in quanto a capacità creativa nella scienza. Equivalenti ma diverse: il cervello della donna non è uguale a quello dell’uomo, ma, sommando le funzioni, potremmo dire che risultano algebricamente equivalenti”. Maryam scomparve prematuramente nel 2017, a soli 40 anni. Dall’anno successivo, in tutto il mondo, il 12 maggio, giorno della nascita di Maryam, si festeggia la Giornata delle donne matematiche.

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nasce ADA BYRON-LOVELACE a Londra, UK (1815)

nasce MILEVA MARIĆ a Titel, Serbia (1875)

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FAI 12 AL TOTO-SCIENZA!

Si è concluso un anno dedicato alla Scienza e in particolare alle Scienziate che hanno fatto la storia di questa disciplina. Certo esse non sono state solo 12, ma molte altre! Sperando di aver suscitato in te la curiosità di andarle a scoprire tutte, ti lanciamo adesso una sfida: ricordi tutte quelle che ti hanno accompagnato in questi 12 mesi? Abbina usando i numeri e… fai 12 al Toto-Scienza!

“Con i numeri in testa” e con una gran forza di volontà, si può anche... “andare in orbita”!

Si può essere belle e curatissime e al contempo anche “genialissime”!

Puoi partire da un sogno e approdare a uno completamente diverso: studiare aiuta a conoscere meglio le proprie passioni e il modo di realizzarle. La scuola è il futuro del mondo: perché il futuro sia migliore, tutti e tutte devono poter studiare.

L’amore per il proprio lavoro e per le nuove “leve” della scienza fa sentire felici come in una grande famiglia.

La scienza è al servizio dell’umanità: tutti e tutte devono potersi curare gratuitamente.

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MARIA MONTESSORI

Se trovi lo studio che ti appassiona, trovi il tempo per tutto, anche per… diventare un’atleta.

LEVI-MRITAALCINI ON T

HEDY LAMARR

MARGHERITA HACK

Chi intuisce qualcosa di geniale non sempre è compreso dagli altri: basta non arrendersi e il tempo porterà i suoi frutti.

Movimento all’aria aperta, cibo sano, prevenzione, creme naturali, per essere in salute e in... bellezza.

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La libertà di pensiero è un bene prezioso come la vita.

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MARYAM MIRZAKHANI

La saggezza, l’amore per la conoscenza e per la bellezza sono “vere amiche” degli esseri umani. Nell’antica Grecia a queste passioni è stato dato un solo nome: “filosofia”.

La nuova visione dell’Universo è nata da una “coppia di sguardi” scientifici, uno maschile e uno femminile: non c’è cosa più equa e rivoluzionaria!

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Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Testi: Maria Annunziata Procopio Grafica e illustrazioni: Manuela Leporesi Responsabile di produzione: Francesco Capitano Si ringrazia Sara Sesti per il prezioso contributo.

www.gruppoeli.it

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€ 9,90

ISBN 978-88-468-4298-5

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