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L’ARTE INCONTRA... LA STORIA

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IL MITO

IL MITO

La storia degli Orazi

Molti episodi legati alla storia di Roma hanno un’origine leggendaria. Quello degli Orazi contro i Curiazi è un episodio che si fa risalire al VII secolo a.C. quando Roma, sotto il regno di Tullio Ostilio, si trovava in guerra contro la città di Albalonga. Per evitare ulteriori spargimenti di sangue i Romani e gli Albani concordarono di far combattere tra di loro tre campioni, in rappresentanza di ciascuna delle due città. La scelta degli Albani cadde sui tre fratelli Curiazi, mentre i Romani scelsero i tre gemelli Orazi. All’inizio della sfida due dei gemelli romani furono uccisi ma l’unico fratello sopravvissuto giocò d’astuzia così, fingendo di scappare, si fece inseguire e poi, cogliendoli di sorpresa, colpì i Curiazi uno a uno. Albalonga cadde perciò sotto il dominio dei Romani.

Quando le opere d’arte raccontano una storia: IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI

– Te lo giuriamo padre! Ci batteremo con onore! Così dicendo, i tre gemelli distesero il braccio destro per dare solennità al giuramento. Tutti i muscoli del loro possente e atletico corpo raccontavano la loro grande forza e determinazione, mentre il loro sguardo parlava di tutta la fierezza di guerrieri! Avrebbero combattuto per la vittoria di Roma e avrebbero evitato lo spargimento di sangue di un intero esercito! – Ne sono sicuro, figli miei! Il vostro coraggio mi riempirà d’orgoglio!

Jacques louis david, il giuramento degli orazi

Le parole del padre si alzarono nell’aria, proprio come le sue mani. Quelle stesse mani che, non tanto tempo prima, avevano accarezzato i volti dei suoi figli ancora ragazzi, adesso stringevano tre spade. Era un padre fiero e orgoglioso, ma i suoi occhi tradivano la paura del combattimento e della possibile perdita prematura dei suoi figli! Dietro di loro, con i corpi abbandonati sulle sedie, c’erano le loro donne, che già presagivano la sventura e se ne dolevano. – Che giorno funesto! La morte crudele mi toglierà i miei affetti: perderò i miei fratelli oppure il mio fidanzato! Camilla, sorella degli Orazi, era infatti innamorata di uno dei tre fratelli sfidanti e sapeva bene, dunque, che quel giorno avrebbe pianto qualcuno dei suoi cari. Avvolta nel suo mantello, appoggiò la sua testa su quella della cognata e accolse tutto il dolore nel suo petto con la consapevolezza che nelle guerre non ci sono mai vincitori, solo vinti. I due figlioletti di uno degli Orazi cercarono rifugio tra le braccia della nonna. Il più piccolo nascose il suo viso tra le vesti della donna mentre il più grande, allontanando dai suoi occhi la mano che voleva risparmiargli la scena di addio, chiamò un’ultima volta il padre: – Padre, torna vincitore, ti prego! Devi ancora insegnarci tante cose e poi… mi avevi promesso che mi avresti insegnato ad andare a cavallo… Guardò ancora una volta il padre e gli zii che stavano offrendo il loro coraggio a tutto il popolo romano, poi chiuse gli occhi e la sua mente lo portò lontano, in una grande prateria sopra un cavallo bianco... mentre stringeva forte le redini insieme a delle mani più grandi delle sue.

1 Colora il dipinto.

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