Welcome
Le donne stanno affrontando sfide uniche in questo momento storico. La violenza di genere, la disparità, i soprusi, persistono. Elitism Florence&Tuscany è un magazine composto da una redazione totalmente al femminile e tutte noi ci schieriamo in prima linea ad ogni manifestazione, ad ogni dibattito, contro ogni violenza. Vogliamo che nemmeno per un giorno si distolga l'attenzione dalla necessità principale, un cambiamento radicale che porti EQUILIBRIO. Che sia una rivoluzione, che parta da tutti quanti. È un impegno collettivo che coinvolge uomini e donne, istituzioni e comunità. La creazione di politiche inclusive, l'eliminazione degli stereotipi di genere e la promozione di una cultura che valorizza e rispetta la diversità sono passi cruciali verso un futuro in cui l'empowerment femminile è la norma. Dedicheremo questa cover e la prossima alle DONNE, perché anche solo un'immagine sia utile a NON DIMENTICARE.
ELITISM FLORENCE
There’s beauty all around you Issue n° 25
January | February | March 2024
Quarterly ~ Florence ~ Italy
EDITOR
Francesca Querci
VICE - EDITOR
Francesca Cellini
DESIGN + COVER
Sally Studio + Giulia Vezzosi
CONTRIBUTORS
Serena Becagli, Sabrina Carollo, Marta Matteini, Cristina Tedde,
PHOTO CREDITS
Giulia Vezzosi
TRANSLATIONS
NTL traduzioni
PRINTING
IGV s.r.l. - Piazza Nasoni, 4 San Giovanni Valdarno (AR)
PUBLISHER
F Society SAS
“Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn’t do than by the ones you did do. So throw off the bowlines, sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails” - Mark Twain –
Via del Leone 37, Firenze p.iva 06722440481
Aut.Trib. - Firenze N. 6048 del 14 Aprile 2017
WRITE US AT
General: info@readelitism.com
Advertising: adv@readelitism.com
ONLINE CONTENT
www.readelitism.com
You can follow us on:
@elitismflorence
#elitismflorence
Le informazioni diffuse hanno finalità divulgative, le fonti utilizzate riflettono le esperienze e le opinioni degli Autori. link citati e le immagini tratte da altri siti sono proprietà dei rispettivi Soggetti. L’Editore, che ha posto ogni cura nel citare correttamente la fonte, si dichiara disponibile a pubblicare eventuali rettifiche per involontarie citazioni improprie. L’Editore e gli Autori di Elitism declinano ogni responsabilità per uso improprio delle informazioni riportate o da errori relativi al loro contenuto.
Pitti uomo 104
Il prossimo gennaio, il Pitti Uomo di Firenze farà il suo ritorno con la sua centocinquesima edizione, presentandosi come una vetrina per la moda maschile che punta a essere un punto di riferimento per il settore. Con 835 marchi in mostra, di cui il 43% provenienti dall'estero, l'evento offre uno sguardo intrigante sul futuro del menswear, focalizzandosi sulle promettenti promesse della nuova generazione della moda. Tra gli appuntamenti più attesi di questa edizione, spicca il ritorno di Luca Magliano, vincitore del premio LVMH Karl Lagerfeld nel 2023 e ospite d'onore con un fashion show presso il Nelson Mandela Forum. La presenza di Magliano simboleggia l'impegno del Pitti Uomo nel promuovere talenti emergenti e confermare il suo status di catalizzatore di tendenze nel mondo della moda
Palazzo Medici Riccardi
L’incanto di Orfeo 21/03/2024-08/09/2024
Dal 21 marzo all’8 settembre 2024 Palazzo Medici Riccardi accoglierà “L’incanto di Orfeo” una grande mostra dedica alla figura chiave della mitologia greca, a cura di Sergio Risaliti e Valentina Zucchi. A partire dalla presenza emblematica della statua di Orfeo nel cortile principale di Palazzo Medici Riccardi e dalla risonanza del mito nella civiltà rinascimentale, moderna e contemporanea, nasce il progetto di mostra dedicato al rapporto secolare tra arte, musica, poesia e filosofia. Egli non è solo cantore o musico, ma anche
sciamano e psicopompo; con l’incanto della sua poesia, accompagnata dalla lira, riesce ad ammansire uomini selvaggi, animali feroci, piante e oggetti inanimati. Protagoniste di questa mostra saranno le opere che rappresentano la figura del cantore, il suo mito, le tristi e tragiche vicende che lo legano ad Euridice, all’Ade, al potere del suo canto e alla furia bestiale delle Baccanti. Palazzo Medici Riccardi conserva una delle opere più significative del Rinascimento fiorentino, “L’Orfeo che incanta Cerbero con il suo canto” di Baccio Bandinelli, realizzata nel 1519 per volere di Papa Leone X. Alle opere figurative saranno accostati codici e volumi originali a stampa dei testi classici e moderni, così
come saranno ricordate anche le opere in musica ispirate al mito di Orfeo.
L’esposizione sarà sviluppata entro nodi tematici, tesi a ripercorrere le vicende del poeta cantore, dal viaggio con gli Argonauti all’incontro con le Sirene, dalla perdita di Euridice alla discesa nell’Ade, dal canto ammaliante verso la natura alla sua tragica morte. Rinnovando l’attenzione ai capolavori del palazzo e prendendo avvio da un’opera iconica della sua storia, la mostra sarà pertanto l’occasione per indagare il mondo di Orfeo nelle sue innumerevoli declinazioni, nei diversi linguaggi e nelle molteplici discipline, offrendo una serie di spunti d’ispirazione anche per il nostro pensiero attuale.
Roberto Innocenti 1/02/2024-28/04/2004
La mostra dedicata a Roberto Innocenti, a Palazzo Medici Riccardi dal 25 gennaio al 28 aprile, curata da Paola Vassalli e Valentina Zucchi e organizzata da MUS.E, intende celebrare il grande illustratore fiorentino (Bagno a Ripoli, 1940), da parte della sua città.
L’appuntamento fiorentino prende idealmente le mosse dall’importante rassegna dedicatagli nel 1990 dalla città di Bologna, con la Galleria d’Arte Moderna e la Bologna Children’s Book Fair, poi trasferita a Taipei. Ripartendo idealmente da quel momento, la mostra
offre agli esperti, agli appassionati e al grande pubblico l’occasione di approfondire il lavoro di Roberto Innocenti a cavallo fra i due secoli.
L’esposizione presenta una ricca selezione delle sue tavole, ripercorrendo le tappe salienti della sua opera e restituendo al pubblico il filo rosso tanto del suo lavoro quanto delle storie da lui illustrate. I suoi libri più noti e più amati saranno ripercorsi grazie una rosa di disegni magistrali, che i visitatori avranno la possibilità di osservare e apprezzare, offrendosi altresì come strumenti per riflettere sui grandi temi attraversati tanto dalla fiaba quanto dalla storia: le figure di Rosa Bianca ed Erika, in questo senso, si presentano come indimenticabili testimoni di un tempo da non dimenticare.
Profondamente segnato dalla Seconda guerra mondiale nella sua infanzia, l’inclinazione al disegno di Innocenti trova le prime espressioni nel campo della pubblicità e dell’animazione, per poi conoscere un crescente successo nell’illustrazione, portandolo a diventare una delle figure di spicco del panorama internazionale: nel corso degli anni egli riceve i massimi riconoscimenti e nel 2008 viene insignito, unico illustratore italiano, dell’Hans Christian Andersen Award, il premio Nobel della letteratura per ragazzi.
INFO:
Via Cavour, 3 – Firenze
Orari: Tutti i giorni 9.00-19.00 - Chiuso il mercoledì palazzomediciriccardi.it
Tornano in Mugello volti noti
I MEDICI: GENTE DEL MUGELLO.
RITRATTI DI FAMIGLIA DALLE GALLERIE DEGLI UFFIZI
Terre degli Uffizi porta i ritratti di famiglia dei Medici in Mugello, nelle sale nobili del Palazzo dei Vicari nel comune di Scarperia e San Piero, ad evocare la lunga e diffusa presenza medicea nelle campagne e nei paesi che furono la terra di origine leggendaria della Casata. Fino al 2 giugno 2024, nelle sale nobili del palazzo dei Vicari, si terrà la mostra “I Medici: gente del Mugello. Ritratti di famiglia dalle Gallerie degli Uffizi”, promossa all’interno del programma espositivo di Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi, all’interno dei rispettivi progetti Piccoli Grandi Musei e Uffizi Diffusi.
Sono esposti quattro ritratti di famiglia dei duchi e delle loro consorti che appartengono ad artisti di prima fila nel panorama artistico fiorentino fra gli anni trenta e gli anni ottanta del Cinquecento, formatisi sui grandi modelli pittorici di inizio secolo, da fra Bartolomeo a Raffaello e da Michelangelo a Andrea del Sarto.
L’esposizione vuole evocare la lunga e diffusa presenza medicea nelle campagne e nei paesi del Mugello, terra di origine leggendaria della Casata. Molte erano a metà del Quattrocento le terre possedute dai Medici in Mugello, ma già dalla metà del Duecento la Casata aveva fissato territorialmente i propri interessi economici nelle zone di confine tra Romagna e Toscana. La trasformazione delle dimore signorili del Trebbio e Cafaggiolo in “ville di delizia” affidata da Cosimo il Vecchio all’architetto Michelozzo di Bartolomeo, sta a confermare gli interessi economici della famiglia e l’immancabile passione per la caccia esercitata nell’ampia area boschiva che univa le due dimore.
Per ulteriori dettagli sulla mostra visita www.uffizi.it
Per tutte le curiosità sulla storia, le tradizioni, la natura, gli eventi del territorio mugellano e molto altro vai su www.mugellotoscana.it
Chianti, luogo di comunità
TERRA DI TRADIZIONI, FESTE POPOLARI E…BUONGUSTO!
In ogni momento dell’anno esplodono nei comuni dell’Ambito Turistico Chianti le occasioni da dedicare al tempo libero, all'intrattenimento e agli innumerevoli appuntamenti con i quali rievocare antiche tradizioni, saggiare il meglio della gastronomia locale, riscoprire luoghi e paesaggi mozzafiato, assistere a vere parate di eventi musicali, artistici, teatrali, sportivi. La regia è intessuta di risorse e idee, frutto della collaborazione tra i Comuni di San Casciano in Val di Pesa, Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Radda in Chianti e il ricco tessuto associativo, costituito da centinaia di volontarie e volontari che si spendono per gli altri e l'amore per il proprio paese. Il ventaglio dell’offerta culturale si distingue per la vitalità e la diversificazione degli eventi che permettono a cittadini e visitatori di vivere a pieno le diverse espressioni che caratterizzano il Chianti, i suoi borghi, le sue piazze. Il territorio dell’Ambito Turistico Chianti è da
considerarsi uno dei principali centri agricoli della Toscana. E’ nota la produzione di vino Chianti Classico DOCG e di olio extravergine di oliva realizzato in numerose aziende agricole. Sono presenti anche allevamenti ovini e avicoli da cui deriva la produzione di pregiati formaggi, dal pecorino tradizionale a formaggi morbidi e duri, delicati e piccanti. Sono questi alcuni aspetti culinari che connotano l’intera area, dove la gastronomia si caratterizza per la semplicità e la genuinità delle materie prime. Anche la Bistecca alla Fiorentina è celebrata dai Comuni chiantigiani come prodotto culinario ed emblema culturale, tassello di un patrimonio identitario che racconta le radici, la storia, lo stile di vita, la qualità dell’alimento. La specialità rappresenta l’unicità della tradizione gastronomica locale, sostenibile e ricca di antichi saperi, pratiche virtuose, portavoce di un’eredità culturale che si realizza e si esprime in cucina.
Info: www.visitchianti.net
La Lunigiana
INTRISA DI FASCINO
La Lunigiana, incastonata tra le verdi colline della Toscana e le maestose vette dell’Appennino, si svela come un gioiello nascosto intriso di fascino e autenticità. Qui, il tempo sembra scorrere con calma, tra borghi medievali dai tetti di tegole rosse, uliveti secolari e castelli che si ergono come sentinelle del passato. Il paesaggio ondulato si tinge di sfumature di verde, mentre il fiume Magra serpeggia placido, disegnando scenari di rara bellezza. Gli antichi borghi di Filetto, Pontremoli e Fosdinovo, con le loro stradine lastricate e le piazze accoglienti, raccontano
storie millenarie di commerci, artisti e nobiltà. I profumi avvolgenti di castagni e di pini cipressini si mescolano nell’aria, creando un’atmosfera magica e avvolgente. Qui, la Lunigiana rivela il suo carattere autentico, dove il cibo è un rituale sacro e i sapori della cucina tradizionale, arricchiti da olio extravergine d’oliva e vini pregiati, diventano un viaggio culinario indimenticabile. Tra panorami mozzafiato e un’aura di storia, la Lunigiana si presenta come un’ode alla bellezza semplice, una terra che incanta e conquista con la sua autenticità senza tempo
Una storia swing
"Bisogna essere molto rispettosi col silenzio di questa città. Interromperlo, solo se ne vale la pena". Di frasi come questa e di tante altre, è fatta la storia che vi sto per raccontare.
È fatta di ricordi, di melodie e di luoghi bellissimi. Di piazze e di vie, dove quando vi batte il sole, tutto brilla come oro.
Di una nebbia, che avvolge Firenze, come un film in bianco e nero. Racconta di persone che arrivano,
partono e di alcune che restano. Ho sempre immaginato questa città, come un immenso carillon che suona ad intervalli regolari, avvolta da un velo di malinconia. Ogni luogo estremamente bello, a suo modo, lo è.
Quattro persone, talvolta qualcuna in più, abbracciano questa città con la loro musica, la rendono viva e coinvolgono in una danza collettiva adulti e bambini.
Chiudi per un attimo gli occhi, immagina una giostra coi cavalli, di quelle antiche, che brillano alle prime luci del mattino o coi lampioni della sera. Non importa che umore tu abbia in quel momento, resta solo ad ascoltare.
Canta, balla, fatti cullare dalle note che ogni loro strumento emana. Ricorda solo, che anche a chi qui arriva da lontano, queste persone con la loro melodia,hanno regalato un ricordo. Certe fredde mattine, con la mia bicicletta,mi fermavo ad ascoltarli. Non sempre nello stesso luogo,il bello sta nel trovarli, anzi nel cercarli, così come si fa con tutte le cose che ci piacciono. Che quando le si trova, le si ricerca ancora ed ancora. E non ricordavo nemmeno un volto di chi suonava, ma ricordavo le persone. L'allegria dei bambini che ballavano tra le pozzanghere, e tutti quelli che suonavano con loro. Di chi faceva foto, di chi loro strappava un sorriso. I loro nomi, in quale orchestra suonassero, ecco tutto era secondario. Firenze, la piazza per loro, è un immenso palcoscenico ed il pubblico non è mai lo stesso. Come in un carillon appunto, ruota sempre. E non si paga biglietto, il
dono è da ambo le parti ed ha un valore immenso. Questa storia, è fatta anche di tante coincidenze, di aneddoti e di tanti piccoli racconti. Di strumenti e di uomini, che la musica ha fatto incontrare e poi rincontrare. È fatta di jazz, che permette a tutti di avere un proprio personale momento. Coinvolge tutti, dal passante, a te che magari distrattamente vai a lavoro.
Consola, calma o ti strappa un sorriso. Ci sarebbero davvero tante cose che potrei ancora dire di questi musicisti, ma il mio invito è solo quello di cercarli, di creare con loro, la vostra personale colonna sonora. Di danzare con loro in un giorno di pioggia o farvi scaldare dalle note in un freddo pomeriggio di Febbraio. Mi darete tutti ragione. Come voi, forse io questa storia la conoscevo già, ma solo ora, l’ho saputa raccontare.
Happy quartet music @happyquartetmusic
Nickolai Nickolov alla chitarra, Ugo Nativi alla batteria, Stefano Negri al sax, Michele Staino al contrabbasso.
Cristina TeddeCarnevale di Viareggio
Il Carnevale di Viareggio è uno dei carnevali più famosi e spettacolari d'Italia, noto per le sue sfilate di carri allegorici giganti e la vivace atmosfera festosa e attira visitatori da tutto il mondo. Il carnevale ha radici profonde nel contesto storico e culturale di Viareggio. La sua storia inizia nel 1873, quando un gruppo di amici decise di organizzare una sfilata di carri allegorici come celebrazione del Carnevale. Nel corso degli anni, l'evento ha assunto dimensioni sempre maggiori, diventando una tradizione consolidata e una delle manifestazioni di carnevale più importanti d'Europa. Il punto focale del Carnevale di Viareggio sono le sfilate di carri
allegorici, veri e propri capolavori artistici realizzati da abili artigiani locali. Enormi strutture in cartapesta e altri materiali, spesso con figure satiriche o simboliche che riflettono gli eventi politici, sociali e culturali dell'anno. Le sfilate avvengono lungo il lungomare di Viareggio, coinvolgendo migliaia di spettatori entusiasti. Un'occasione unica per immergersi nella cultura italiana, godere di spettacoli mozzafiato e partecipare a una festa straordinaria che celebra la creatività e la tradizione.
Quando: 3 feb 2024 – sab 24 feb
Dove: Passeggiata di Viareggio
Lara-Vinca Masini
LA MEMORIA DEL FUTURO. IN UNA MOSTRA AL CENTRO PECCI DI PRATO L’ARCHIVIO DELLA STORICA DELL’ARTE FIORENTINA
Per chi si occupa di arte contemporanea a Firenze e dintorni, avere come conterranea una figura del calibro di Lara-Vinca Masini è fonte di stimolo e orgoglio, ma anche testimonianza di quanto sia complicato lavorare nel contemporaneo in questa città. Essendomi formata all’Università di Bologna ho percorso studi e strade diverse da quelle fiorentine, ma tra molte delle persone che ho incontrato la figura di Lara-Vinca è stata riferimento forte e solido. Un po’ ho invidiato chi ha frequentato le sue case di Via Guido Biagi prima e di Via Solferino dopo, chi ha stretto legami con lei, chi ha potuto ascoltare le sue osservazioni lucide, chi si è potuto stupire in mezzo agli scaffali e alle scatole piene di libri, chi ha contribuito a sistemare negli anni l’archivio che poi è approdato, dopo la sua scomparsa, al Centro Pecci di Prato e che in questi mesi a cavallo tra la fine del 2023 – anno del centenario dalla sua nascita – e il 2024 è protagonista di una mostra a cura di Stefano Pezzato. Un personaggio complesso, di vasta cultura, una critica transdisciplinare che ha colto le cose mentre stavano accadendo e amica degli artisti in modo sincero. Il suo interesse per l’architettura, e quel vedere e sentire le discipline senza fare distinzione
tra le varie arti hanno sempre contraddistinto il suo modo di lavorare.
Lara-Vinca Masini (Firenze, 21.04.1923 - 09.01.2021)
è stata una storica e critica d'arte di fama nazionale, autrice di numerosi saggi, monografie e studi enciclopedici, curatrice di importanti mostre dedicate alle arti visive contemporanee, all'architettura, al design e alle arti applicate, insignita del Premio dell’Accademia dei Lincei per la Critica dell’Arte e la Poesia nel 1985, nominata Accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno nel 2001.
Nel 1960 inizia l'attività pubblicistica relativa all'arte contemporanea, promuove l'arte più innovativa, nel 1964 fonda il Centro Proposte, che sarà attivo fino al 1967, e organizza rassegne itineranti in cui le arti dialogano tra loro.
Nella primavera del 1963, curando la XIV Mostra nazionale Premio del Fiorino a Palazzo Strozzi, mette in luce la condizione di generale chiusura che aveva condotto la città fiorentina all’esclusione dalle manifestazioni a carattere nazionale, oltre all’assenza di un centro per l’arte contemporanea.
Nel dicembre 1974, con Vittorio Fagone e Aldo Passoni, cura l'apertura del Museo Progressivo
d'arte contemporanea di Livorno a Villa Maria (oggi Museo della città di Livorno) con l'intento di estendere anche ai centri minori la conoscenza di artisti d'arte contemporanea grazie all'allestimento di una raccolta permanente di alto livello: il Grande Rettile di Pino Pascali, collocato adesso nella chiesa sconsacrata del Luogo Pio, vale da solo una visita al Museo recentemente ristrutturato.
Da ricordare l’incontro e le collaborazioni con figure come Ragghianti e Argan che danno avvio al suo intenso lavoro nelle redazioni di volumi e riviste dalla metà degli anni Sessanta.
Nel 1976 viene pubblicato il libro sull'Art Nouveau, tuttora punto di riferimento sull'argomento. Nel 1989 vengono pubblicati i primi due volumi di Arte contemporanea. La linea dell'unicità. Seguono nel 1996 i due volumi dedicati a Arte contemporanea. La linea del modello. Sono preceduti nel 1992 dal Dizionario del fare arte contemporaneo, repertorio dell’arte nelle sue varie forme dalla metà degli anni Cinquanta agli anni Novanta. I quattro volumi sull'arte contemporanea costituiscono un'opera di portata quasi enciclopedica, nell'equilibrio tra la panoramica mondiale sull'arte dagli inizi del Novecento e l'attenzione ad ambiti e figure di artisti minori ritenuti interessanti Nell’aggiornamento del 2003 sulla situazione
internazionale a cavallo del secolo, dà ampio spazio al lavoro degli architetti attivi a livello internazionale, tra i quali Massimiliano Fuksas, che nel 2000 l'aveva chiamata come commissario per l'architettura alla Biennale di Venezia.
Con Luigi Carluccio ed Enrico Crispolti cura la sezione italiana della Biennale di Venezia 1978: la sezione Arti visive trova posto nella sede dei Giardini, quella di Architettura ai Magazzini del Sale.
Nel 1980 cura un evento importante per Firenze: Umanesimo, Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980 con l'intento di fare dialogare le epoche artistiche più celebrate della città a confronto con un presente legato alla storia nei suoi aspetti più problematici.
La mostra al Centro Pecci di Prato è incentrata sull’esteso archivio-biblioteca di Lara-Vinca Masini, che lei stessa ha costituito, curato e incrementato nel corso della sua carriera. Negli ultimi anni è stato gestito grazie al sostegno della Fondazione CR Firenze, infine donato e trasferito al Centro Pecci per essere integrato nelle raccolte museali e nel Centro di Informazione e Documentazione CID/Arti Visive, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
SIAMO DONNE, SIAMO FORZA, SIAMO CAMBIAMENTO. CI UNIAMO PER DARE VITA A UN MOVIMENTO CHE SFIDA LE CONVENZIONI ABBRACCIA LA DIVERSITÀ E LOTTA PER L'UGUAGLIANZA DI GENERE IN OGNI ANGOLO DELLA SOCIETÀ.
L'Officina Profumo Farmaceutica
DI SANTA MARIA NOVELLA
L'Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella è un'icona di storia, tradizione e artigianato nel cuore di Firenze, Italia. Fondata nel 1612 da monaci domenicani, questa antica officina farmaceutica è una delle più antiche al mondo. I suoi prodotti, ancorati alle ricette segrete tramandate attraverso
generazioni, incarnano l'eccellenza artigianale e la passione per l'erboristeria.
In un edificio affascinante e imponente vicino alla basilica di Santa Maria Novella, l'Officina accoglie i visitatori in un viaggio nel tempo. Gli spazi eleganti e suggestivi ospitano una collezione
di fragranze, saponi, e prodotti di bellezza, ognuno portatore di una storia unica. La Rosa, l'Acqua di Colonia e il Tabacco Toscano sono solo alcune delle fragranze che hanno attraversato i secoli, mantenendo intatto il loro fascino intramontabile
L'arte del distillare erbe, fiori e piante officinali secondo tradizioni secolari è un'arte che qui si tramanda con cura. I laboratori, affacciati su chiare aule storiche, mostrano il connubio tra modernità e tradizione che rende l'Officina un luogo unico. Le etichette eleganti e i contenitori finemente decorati riflettono il rispetto per
l'estetica e la qualità artigianale.
Visitare l'Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella è più di uno shopping; è un'esperienza sensoriale e culturale che collega il presente a una ricca eredità storica. Un tuffo nell'arte dell'artigianato, dove ogni profumo e ogni creazione è un tributo alla lunga e affascinante storia di Firenze.
Via della Scala, 16, Firenze www.eu.smnovella.com
Il Borgo di Montemassi
Borgo medievale molto suggestivo, situato sulle pendici di una collina , nella parte Sudoccidentale del Comune di Roccastrada ed è il confine tra le Colline Metallifere e la Maremma Grossetana. Il borgo sorse come feudo della famiglia Aldobrandeschi, successivamente della famiglia dei Pannocchieschi e sotto il controllo e la protezione di questa famiglia, agli inizi del XIV secolo il paese riuscì' a diventare un centro autonomo, dopo aver subito vari assedi da parte dei senesi. Montemassi è raffigurato anche nel celebre affresco di Simone Martini, all'interno del Palazzo Comunale di Siena
durante uno dei tanti violenti attacchi condotti dai senesi guidati da Guidoriccio da Fogliano; gli abitanti comunque, si sono sempre resi protagonisti di rivolte contro il dominio senese per rivendicare l'autonomia.
A metà del XVI secolo, Montemassi entro' a far parte del Granducato di Toscana e da allora ne segui" le sorti. Fra i monumenti e luoghi di interesse , importante è il CASTELLO di MONTEMASSI, una fortificazione medioevale che sovrasta l'intero borgo dalla sommità della collina. Si presenta sotto forma di
ruderi ,riportati agli antichi splendori grazie ai tanti interventi di restauro e soprattutto imponente è “La Rocca “ a sezione poligonale con pareti rivestite in filaretto di pietra, dove si aprono finestre ad arco. Poco piu' in basso si eleva “ La Torre “ a sezione quadrata , con pareti rivestite in pietra e provviste di alcune feritoie.
LE MURA di MONTEMASSI delimitano quasi interamente il borgo che si sviluppa poco a valle del Castello ed hanno origine dall'area dove sorge il Castello stesso, scendono verso il basso sui lati opposti fino a racchiudere il borgo e ricongiungersi nella parte inferiore dove si apre l'unica porta di accesso.
IL PALAZZO del CAPEZZOLO è un edificio storico situato all'interno del Borgo.
Risale al XVI secolo ed è costituito da due corpi, quello principale ed un annesso , un tempo adibito a scuderia. All'interno si trova un caratteristico cortile ed attualmente è proprietà privata.
Abbiamo poi la CHIESA di S.ANDREA Apostolo, un antico edificio religioso di origini medioevali, ristrutturato nei secoli moltissime volte. Al suo interno sono conservate importanti tele come “La Madonna con il Bambino“ e “ L' Annunciazione “ di fine XVI secolo.
La CHIESA di SANTA MARIA delle GRAZIE, risale al XIII secolo ma fu ricostruita nel XVII secolo come sostituzione di una Cappella dedicata alla Madonna. All’interno, ad aula unica , sull'Altare maggiore è collocata la copia della Madonna con il Bambino attribuita a Matteo di Giovanni.
Marta MatteiniMusei di Maremma dog friendly B
envenuti nel progetto innovativo "Musei di Maremma a 4 Zampe", un'iniziativa che trasforma la visita ai musei della Maremma in un'esperienza inclusiva per tutta la famiglia, compresi gli amici a quattro zampe. In un connubio unico di cultura e accoglienza, i musei della Maremma aprono le loro porte non solo agli appassionati di storia e arte, ma anche agli adorabili compagni canini. Potrete esplorare le ricche collezioni, passeggiare per le sale intrise di storia e ammirare opere d'arte senza dover lasciare a casa il vostro amico peloso. La Maremma, terra di bellezza e tradizione, abbraccia l'amore per gli animali, offrendo un'opportunità senza precedenti di condividere momenti culturali con chi amate di più. Quali sono i musei che hanno aderito a questa iniziativa? A Castiglione della Pescaia ad esempio, il Museo Multimediale Casa Rossa Ximenes. A Follonica la Pinacoteca civica MAGMA (Museo delle Arti in Ghisa della Maremma), a Gavorrano il Museo Minerario in galleria, a Massa Marittima il Museo di Arte e Storia delle Miniere Museo Archeologico e molti altri ancora! Per la lista completa, visitate il sito museidimaremma.it
Pets of Florence
OWNER: IRENE
PET: BRUNELLO E DIANABrunello e Diana sono due cani che sembrano usciti da una fantastica novella di nobiltà e aristocrazia. Lui, levriero galgo dal manto grigio cangiante con occhi neri e dolcissimi. Lei, una pointer bianca e marrone che non riesce a trattenere l'energia di quelle razze abituate a galoppare per ore nei boschi, alla ricerca di povere prede cacciate senza rimorsi. E poi c'è Irene, che sta al centro del mondo dei due 4 zampe e che come le vere eroine di ogni novella che si rispetti, salva entrambi: prima Brunello e poi Diana da una vita misera e infelice. Si perchè Irene si è immersa nel mondo canino quando ha capito che era proprio quello, il mondo giusto per lei. Che Brunello andava adottato e accudito, rassicurato e coccolato. Che Diana, con tutta la sua energia, doveva essere accontentata con lunghe passeggiate nei boschi, sulle spiagge, dove la parola "caccia" poteva essere associata solo al bastoncino di legno. Irene ti parla con un tono rassicurante e sembra che niente la turbi, ma il suo sguardo rivela tutto l'amore che ha e tutta la passione che mette per capire il linguaggio di quei due esseri speciali che camminano al suo fianco ogni giorno e che per sempre le saranno grati. Il lieto fine nelle novelle esiste, sempre.
Alphonse Mucha
Dal 27 ottobre 2023 al 7 aprile 2024 il Museo degli Innocenti accoglierà la prima mostra a Firenze dedicata ad Alphonse Mucha, padre dell’Art Nouveau e creatore di immagini iconiche.
Alphonse Mucha nasce a Ivancice, nella Repubblica Ceca, nel 1860 e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove affina le sue arti e incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita, Sarah Bernhardt, l’attrice più bella e famosa dell’epoca, che affida a Mucha la sua immagine rendendolo popolarissimo.
Nasce il mito delle “donne di Mucha”, e le aziende se lo contendono per reclamizzare i propri prodotti, dando vita alle intramontabili campagne pubblicitarie come quella del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon. Nel 1910 torna a Praga e si dedica per quasi venti anni a quello che è considerato il suo più grande capolavoro, l’Epopea slava, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava. Mucha morirà
a Praga nel 1939. Tra fine ottocento e inizio novecento Parigi era considerata il centro del mondo dell’arte. È la cosiddetta Belle Époque, c’è un grande entusiasmo, e Alphonse Mucha, anche grazie all’incontro con Sara Bernhardt, diventa il più famoso e conteso artista dell’epoca. Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti. È a questo grande artista che Arthemisia e il Museo degli Innocenti dedicano la prossima grande mostra fiorentina.
1 coda alLa volta ..per salvarli TUTtI!
"Animals don't have a voice. But we do. A LOUD ONE."
Quando: fino al 7 Aprile 2024
Dove: Museo degli Innocenti - Firenze museodeglinnocenti.it
SIAMO UN'Associazione no profit CREATA per la salvaguardia e la tutela dei cani di strada operante NELL'ISOLA DI BALI, DOVE OGNI ANNO MIGL IAIA DI CANI VENGONO ABBANDONATI, ABUSATI,SACRIFICATI O MACELLATI PER IL COMMERCIO
ILLEGALE DI CARNE . CI OCCUPIAMO DI RECUPERARLI DALLA STRADA, PAGARE LE SPESE VETERINARIE E CREARE PER LORO UN FUTURO MIGLIORE. DONA, DIVENTA SOCIO, AIUTACI AD AIUTARLI.
SCOPRI I NOSTRI PROGETTI SU:
Where to Eat.. the best tartufo!
OSTERIA DEL TARTUFO - San Miniato: Questa località è rinomata per i suoi tartufi, e l'osteria offre una vasta gamma di piatti prelibati a base di tartufo.
IL FALCONIERE - Cortona: Situato in un antico palazzo a Cortona, il ristorante offre una cucina raffinata con un'attenzione particolare al tartufo.
DA CAINO - Montemerano: Questo ristorante stellato Michelin, situato in un piccolo borgo medievale, offre piatti creativi e di alta qualità, spesso arricchiti con tartufo.
IL BACCO FELICE - Montefollonico: Un ristorante accogliente che celebra i sapori locali, inclusi quelli del tartufo, con una cucina che combina tradizione e creatività.
LA LOCANDA NEL LOGGIATO - San Gimignano: Situato nel cuore di San Gimignano, offre una cucina toscana autentica con l'aggiunta di tartufo fresco durante la stagione.
OSTERIA DEL BORRO - Loro Ciuffenna: Situato nel lussuoso complesso di Il Borro, questo ristorante offre una cucina raffinata e pregiata, spesso con l'uso di tartufo.
PASTICCIO DELLA DOMENICA a cura di Luisanna Messeri
Tagliatelle a nido bio varietà Cappelli o Khorosan da grani del Mugello
250 g
Penne varietà Khorasan o Fusilli bio varietà Cappelli da grani del Mugello
500 g
PASTA BIOLOGICA AMÙ
Una pasta semi-artigianale di alta qualità perchè proveniente da una filiera produttiva interamente toscana, che tutela e valorizza il territorio dove la sua materia prima viene coltivata, il Mugello. Scoprila nei nostri punti vendita!
Livorno
E STILE LIBERTY
Lo stile Liberty, noto anche come Art Nouveau, ha esercitato una significativa influenza sull'architettura labronica, contribuendo a plasmare il panorama urbano di Livorno durante il periodo di transizione tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo. Linee fluide, motivi naturali, e ornamenti sinuosi, hanno lasciato un'impronta distintiva nelle costruzioni e nei dettagli architettonici di Livorno. Le facciate degli
edifici spesso presentano decorazioni elaborate, finestre a bovindo, balconi riccamente ornamentati e dettagli floreali ispirati alla natura. Alcuni esempi di architettura Liberty a Livorno includono palazzi residenziali, caffè storici e strutture pubbliche. In molti casi, la città ha abbracciato questo stile come una forma di rinnovamento, inserendolo nelle nuove costruzioni e nella ristrutturazione di edifici esistenti. Oggi, camminando per le vie di Livorno, è possibile
ammirare gli esempi sopravvissuti dello stile Liberty, che contribuiscono a narrare la storia e l'evoluzione artistica di questa affascinante città toscana. I nostri due preferiti? La Terrazza Mascagni, la quale si presenta come una vasta piazza delimitata dal mare, caratterizzata da un pavimento straordinario composto da una scacchiera di 8.700 metri quadrati, formata da ben 34.800 piastrelle bianche e nere. Il tutto è incorniciato da un'elegante balaustra in stile liberty, composta da oltre 4.000 colonnine. Questa particolare composizione dona alla piazza un fascino definito come "metafisico", rendendola uno scenario straordinariamente suggestivo per scattare foto ricordo, ambientare set fotografici o semplicemente per godere della vista del tramonto o del mare in tempesta.
Il Mercato delle Vettovaglie: un imponente ingresso principale, affiancato da quattro accessi laterali, conduce verso un universo vibrante di colori e voci che risuonano nell'ampio salone. Queste voci sembrano coinvolgere le otto cariatidi distintive adorne sulle pareti, ascendendo fino alle capriate metalliche in stile floreale della tettoia. Dal corpo centrale si dipartono due strutture più piccole, connesse da gallerie con archi a botte in stile neoclassico, dando vita a un fervore di attività. All'interno, si trova una straordinaria varietà di merci, accuratamente disposte nelle due ali parallele, suddivise per categorie alimentari, con magazzini sotterranei a supporto.
UNA LIVORNO LIBERTY, TUTTA DA SCOPRIRE!S.M. Novella
Central Train Station
Piazza
Goldoni
Ponte Alla Carraia
Piazza dell’Unità
Piazza S. Maria Novella
Piazza Santo Spirito
Piazza S. Trinita
Palazzo Strozzi
Mercato Centrale
Piazza della Repubblica
Mercato Nuovo
Ponte S. Trinita
Piazza
Dei Pitti
Palazzo Pitti
Piazza
San Marco
Giardino dei Semplici
Piazza della
S.S. Annunziata
Galleria Dell’ Accademia
>> SANTA CROCE
>> SANTO SPIRITO AND SAN FREDIANO
>> DUOMO AND SAN LORENZO
>> SANT’AMBROGIO
>> SAN NICCOLÒ
>> SAN MINIATO AL MONTE AND PIAZZALE MICHELANGELO
Cathedral of Santa Maria Del Fiore
Piazza della Signoria
Piazza San Firenze
Galleria degli Uffizi
Ponte Vecchio
Giardino di Boboli
Piazza Mentana
Piazza
Santa Croce
Ponte Alle Grazie