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Cosmetica & Natura
BEAUTY ROUTINE
Ad ognuno la sua
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Rossella Giordano*
Per beauty routine si intende quell’insieme di gesti quotidiani volti alla cura della persona, di pratiche e abitudini che dovrebbero af9iancare quelle che già vengono eseguite ogni giorno, proprio come fare la doccia o lavarsi i denti. La beauty routine per il viso, come si può intuire, comprende una serie di gesti che vengono dedicati alla cura del volto. Se eseguita quotidianamente, questa abitudine di bellezza darà dei risultati sorprendenti, migliorando il tono, l’elasticità e la luminosità del viso. Esistono beauty routine che vanno eseguite con cadenza quotidiana, altre invece con tempi più dilatati, come una volta a settimana o anche al mese. L’importante per ognuna di queste pratiche di cura per il viso è il rispetto dell’esatto ordine in cui vanno eseguiti tutti i passaggi. Per la beauty routine quotidiana i gesti da fare sono — nell’ordine — pulire e idratare. Sono due passaggi che vanno fatti usando prodotti speci9ici, e vanno compiuti due volte al giorno, al mattino e alla sera. Le differenze di gesti fra l’appuntamento mattutino e quello serale sono poche, ma fondamentali. Sia al mattino che alla sera, la pelle va pulita prima con un detergente e poi con un tonico viso, fra il primo e il secondo prodotto nella beauty routine serale si può aggiungere anche l’uso di dischetti viso anti-età peeling, con effetto esfoliante, che fungono da scrub viso, e nutrono al contempo la pelle. In questo modo si rimuovono tutte le impurità e si prepara il viso a ricevere il passaggio successivo: di sera corrisponderà ad una crema notte dal potere fortemente idratante e levigante, mentre al mattino a una crema idratante e rinfrescante. La beauty routine da eseguire una volta a settimana, casomai da fare durante il weekend, quando gli impegni di lavoro lasciano un po’ più di tempo libero da dedicare a sé, aggiunge ai passaggi della detersione e dell’idratazione quello dell’esfoliazione. In questo caso può essere effettuato un vero e proprio scrub viso che levighi, puri9ichi e liberi la pelle dalle impurità, con agenti esfolianti di origine naturale, delicati sulla pelle. L’altro passaggio da fare almeno una volta alla settimana per una beauty routine perfetta è l’applicazione di una maschera viso. Come per il peeling, anche la maschera si può fare più volte nel corso di una settimana, l’importante è rispettare l’appuntamento con almeno un trattamento ogni sette giorni. Questo gesto va eseguito dopo aver deterso il viso, e prima di applicare la crema idratante. La scelta della maschera rispetta quelle che sono le necessità della pelle: una pelle secca o segnata dalle rughe avrà bisogno di un prodotto super-idratante, mentre una pelle più grassa avrà bisogno di un trattamento puri9icante. Una volta al mese invece è bene fare una beauty routine che corrisponda più che altro ad un check, per vedere se è cambiato qualcosa, se ci sono segni o altri punti del viso da porre all’analisi di un dermatologo, per capire se i prodotti scelti sono quelli giusti o si deve aggiustare il tiro, scegliendo soluzioni che siano più idratanti o più detox. Si evince pertanto che la nostra pelle trae enormi bene9ici dall’applicazione di tutti questi prodotti cosmetici, che riescono a garantire elevate prestazioni grazie alle continue ricerche volte a comprendere da un lato i meccanismi dell'invecchiamento cutaneo e dall’altro a sviluppare strategie di progettazione per migliorare la salute generale della pelle. Oggi sappiamo che i fattori che in9luenzano la salute e l'invecchiamento della pelle cambiano durante la nostra vita a causa sia di fattori
*Farmacista
Figura 1. Mappa schematica dei fattori biologici, ambientali e l'invecchiamento cutaneo. Da Khmaladze I., et al., The Skin Interactome: A Holistic "GenomeMicrobiome-Exposome" Approach to Understand and Modulate Skin Health and Aging. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2020 Dec 24;13:1021-1040. doi: 10.2147/CCID.S239367. [1]
estrinseci, come fattori ambientali e stile di vita, sia di fattori intrinseci. Inoltre, dobbiamo considerare la micro9lora, cioè l’insieme di microrganismi — batteri, virus e funghi — che costituiscono un ecosistema vivente nel nostro intestino e sulla nostra pelle, e possono avere un impatto importante sulla nostra salute. In uno studio condotto proprio recentemente si è utilizzato un approccio olistico per comprendere l'effetto collettivo degli elementi chiave che in9luenzano la salute della pelle e l'invecchiamento cutaneo, stabilendo come questi ultimi dipendano dalle interazioni molecolari tra il nostro genoma, il nostro microbioma e l'esposoma (l’insieme di tutte quelle sostanze a cui siamo esposti tramite l’ambiente esterno) (Figura 1) [1].
FATTORI INTERNI
•
Etnia. I fenotipi 9isici e biologici che scaturiscono dai processi di invecchiamento cutaneo si manifestano in modo diverso tra le diverse popolazioni etniche. Le prime rughe compaiono prevalentemente nei soggetti caucasici, rispetto ad altri gruppi etnici infatti, le donne cinesi mostrano una comparsa di rughe ritardata di 10 anni, se confrontato con le donne francesi. Gli individui con pelle altamente pigmentata hanno fasci di 9ibre di collagene più piccoli, ma 9ibroblasti nucleati più grandi rispetto agli individui con pelle caucasica. Rispetto alla pelle caucasica, la carnagione asiatica e quella scura hanno un derma molto più spesso e strutturalmente più compatto. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui gli asiatici e gli individui con carnagione scura hanno una minore incidenza di rughe facciali [2].
• Età e sesso. Ormoni e fattori speci9ici di genere possono anche svolgere un ruolo importante, rispettivamente nella morfologia della pelle e nel processo di invecchiamento. La pelle maschile della mano ha un derma più spesso rispetto alle femmine, ma ha un ipoderma più sottile, suggerendo così l'in9luenza degli ormoni legati al genere. Uno studio interessante, che coinvolge lo screening dell'intero genoma delle aree cutanee protette dal sole, mostra una sovrapposizione di soli 39 geni, sottolineando come il processo di invecchiamento possa differire tra maschi e femmine [3].
FATTORI ESTERNI
•
Esposizione solare (UVA e UVB). La radiazione ultravioletta è il fattore principale dell'invecchiamento cutaneo estrinseco, che rappresenta circa l'80% dell'invecchiamento del viso. La radiazione UV è una combinazione di radiazioni a diversa energia; UVA (320–400 nm),
UVB (290–320 nm) e UVC (100–290 nm). Tra questi, i raggi UVA raggiungono gli strati più profondi della pelle (i 9ibroblasti) e inducono alterazioni indesiderate nel derma, di solito seguite da segni precoci di fotoinvecchiamento e in alcuni casi di fotocancerogenesi.
Contrariamente agli UVA, gli UVB vengono assorbiti direttamente dalle cellule epidermiche, portando a caratteristiche mutazioni del DNA, e i prodotti del DNA danneggiati successivamente possono attivare la melanogenesi della pelle e consentire alla pelle di rafforzare la sua protezione contro le radiazioni [4].
Inquinamento. Tra i vari tipi di inquinanti (aria, acqua, suolo, rumore, inquinamento radioattivo e termico), l'inquinamento atmosferico è quello principale, che colpisce tutti gli organismi viventi. Gli inquinanti comuni sono il particolato (PM), i composti organici volatili (VOC), l'ozono, l'azoto e l'anidride solforosa. Le loro concentrazioni e la loro composizione variano nei Paesi di tutto il mondo. Dopo essere entrati nella pelle, gli inquinanti possono indurre la produzione di ROS, portando all'invecchiamento cutaneo prematuro, specialmente nel fenotipo cutaneo iperpigmentato [5]. Nelle persone residenti nelle zone più inquinate, rispetto a chi vive in luoghi meno inquinati, è stato osservato un aumento del livello di secrezione sebacea, ma
con una minore concentrazione sia di squalene che di vitamina E, acido lattico e un indice eritematoso più elevato sul viso, determinando così una maggiore secchezza atopica, orticaria e dermogra9ismo rosso [6]. • Clima. La pelle è la barriera tra il resto del corpo e il suo ambiente, e questo dimostra le alterazioni cutanee che avvengono in risposta ai cambiamenti climatici. Le variazioni stagionali hanno un grande impatto sull'aspetto e sulla consistenza della pelle. Le temperature fredde e le condizioni secche sono state collegate ad un più alto tasso di irritazioni, infatti durante l'inverno nei Paesi del nord, il rischio di problemi cutanei, come la dermatite, aumenta a causa della bassa temperatura e dell’umidità, mentre in estate l'esposizione quotidiana della pelle ad un ambiente a bassa umidità induce un minor contenuto di acqua nello strato corneo e accentua le rughe sottili legate alla secchezza cutanea [7].
STILE DI VITA
• Sonno. Il sonno è importante per la crescita e il rinnovamento di molteplici sistemi 9isiologici, compresa la pelle. Uno studio condotto su 60 donne caucasiche sane ha mostrato che la bassa qualità del sonno (durata ≤ 5 ore) è associata a una ridotta funzione della barriera cutanea, un aumento dei segni dell'invecchiamento del viso e una minore soddisfazione per l'attrattiva e l'aspetto, rispetto al buon sonno (durata 7-9 ore). Inoltre, la mancanza acuta di sonno in9luisce sulla barriera cutanea, sull'idratazione, sull'elasticità, sui pori, sulla traslucenza, sulla luminosità e sul 9lusso sanguigno [8]. • Esercizio 9isico. Durante l'esercizio, l'ossigeno e il sangue ricco di sostanze nutritive vengono trasportati in tutto il corpo attraverso l'integrazione altamente regolata di fattori emodinamici centrali e periferici. Inoltre durate l’attività 9isica, la sudorazione aiuta la pelle a mantenersi pulita, poiché quando sudiamo i pori eliminano le tossine che devono essere lavate adeguatamente in seguito, poiché possono causare irritazioni e macchie [9]. • Nutrizione. L'apporto nutrizionale può in9luenzare la nostra salute e quella della nostra pelle a livello molecolare. Molti macronutrienti hanno ottimi effetti sulla pelle, sia se assunti per via orale che topica; si tratta di vitamine e antiossidanti essenziali. Tra i più conosciuti ci sono le Vitamine C e A e i Carotenoidi. La vitamina C agisce sulla pelle, sia come antiossidante guidando la fotoprotezione e riducendo la pigmentazione della pelle, ma anche in termini di in9luenza sulla sintesi e il
miglioramento della stabilità delle proteine del collagene nella pelle. La vitamina A e i suoi derivati (retinolo, esteri retinilici, retinaldeide, acido retinoico) sono ampiamente utilizzati per la salute della pelle grazie ai loro ruoli bene9ici multifunzionali, in relazione al trattamento dell'acne, alle pigmentazioni e alla regolazione delle proteine della matrice come i collageni. A questi si aggiunge l’azione sinergica di altre sostanze come i carotenoidi, i polifenoli e le ceramidi che contribuiscono al normale tro9ismo della pelle [10]. • Microbioma. Il microbioma cutaneo, cioè l’ecosistema presente sulla nostra barriera cutanea esterna, è ampiamente in9luenzato dal genoma (età, sesso, genetica) e dall'esosoma (fattori esterni e di stile di vita).
Nell'invecchiamento cutaneo, si veri9ica una signi9icativa alterazione della 9isiologia della super9icie cutanea tra cui pH, composizione lipidica e secrezione di sebo. Questi cambiamenti 9isiologici possono avere un impatto anche sulla composizione del microbioma cutaneo. Non è un caso come i fenomeni di dermatite atopica (AD) che si veri9icano sia nell’adulto che nei bambini dipendano dalla presenza di alcuni batteri della pelle associati all'infanzia (come lo
Streptococcus) che sono sostituiti, durante la pubertà, dai commensali associati agli adulti (Propionibacterium e Corynebacterium), e in relazione all'aumento della produzione di sebo [11]. Recentemente, è stato dimostrato che uno stress psicologico continuo può avere un impatto sul microbiota cutaneo, il che probabilmente non sorprende, poiché la pelle è uno dei principali organi neuroendocrini e molti ormoni e neurormoni cutanei possono modulare la 9isiologia batterica. In breve, il numero totale e l'abbondanza relativa di Corynebacterium,
Propionibacterium e Staphylococcus sono maggiori nei soggetti stressati rispetto a quelli non stressati. Inoltre, batteri produttori di acido lattico come Lactobacillus e Lactococcus aumentano con lo stress rispettivamente del 59% e del 67%. Questo aumento indica l'acidi9icazione della super9icie della pelle, con conseguente riduzione del pH della pelle stressata rispetto a quella non stressata [12].
Sulla base degli articoli citati, si deduce che i processi di invecchiamento della pelle sono in9luenzati da numerosi e diversi fattori che possono anche differire a seconda delle nostre eredità etniche. La diversità del meccanismo di invecchiamento cutaneo etnico dipende quindi da età e genere (genoma), dall'impatto dell'ecosistema microbico (microbioma)
e da molteplici fattori esterni e dallo stile di vita (esosoma). Nel prossimo futuro, al 9ine di mitigare l’impatto negativo di tali fattori, sarà importante per il settore cosmetico lo sviluppo di un approccio che risulti essenziale per capire come la somma di ciascun fattore, sia esterno che interno, sta in9luenzando la salute della pelle e l'invecchiamento cutaneo a livello individuale, con lo scopo di de9inire ulteriormente raccomandazioni appropriate, relative soprattutto allo stile di vita. È innegabile che i fattori che in9luenzano la salute della pelle e i processi di invecchiamento cutaneo agiscano principalmente attraverso la modi9ica delle interazioni molecolari nelle cellule della pelle e l'alterazione de9initiva della loro omeostasi. Sulla base di tali complessità, la ricerca sta cercando di sviluppare un adeguato modello biologico/matematico in grado di identi9icare gli attori molecolari responsabili dei processi di invecchiamento cutaneo, in risposta ai fattori di stress esterni, e quindi offrire uno strumento prezioso per scoprire e in9luenzare nuovi bersagli, che mitighino questi processi di invecchiamento [13]. Pertanto, dal momento che la salute e l’aspetto della nostra pelle dipendono sia da situazioni che prescindono la nostra volontà, sia da alcuni comportamenti e abitudini che ognuno di noi può adattare alle proprie esigenze e migliorare col tempo, altro non ci resta che prenderci un po’ più cura di noi stessi. La frenesia della vita quotidiana sicuramente non ci lascia molto tempo a disposizione, ma dedicarsi anche solo 5 minuti al giorno può essere signi9icativo per ridurre di qualche anno, almeno apparentemente, l’età anagra9ica della nostra pelle e quindi del nostro volto. In conclusione, l'uso quotidiano di diversi prodotti per la cura della pelle, la ormai ben nota beauty routine, diventa estremamente importante per la salute della pelle, e la spina dorsale di una tale routine di bellezza è progettata attorno a un regime di cura articolato in più fasi adattate alle esigenze personali di ciascuno; e per questo motivo è giusto dire: a ciascuno la sua beauty routine.
Bibliografia
1. Khmaladze I., Leonardi M., Fabre S., Messaraa C., Mavon A., The Skin Interactome: A Holistic "GenomeMicrobiome-Exposome" Approach to Understand and Modulate Skin Health and Aging. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2020 Dec 24;13:1021-1040. doi: 10.2147/ CCID.S239367. PMID: 33380819; PMCID: PMC7769076. 2. Del Bino S., Duval C., Bernerd F., Clinical and Biological Characterization of Skin Pigmentation Diversity and Its Consequences on UV Impact. Int J Mol Sci. 2018 Sep 8;
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