Web analysis Rossopomodoro

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ANALISI GENERALE PER IL SITO : WWW.ROSSOPOMODORO.COM

TABLE OF CONTENTS 1. Il gruppo 2. Analisi navigabilità del sito 3. Panoramica fattori on the page 4. Posizionamento motore di ricerca Google 5. Numero pagine indicizzate 6. General Rank e Link Popularity 7. Ricerche frequenti con percentuali di grow up 8. Ricerca keywords 9. Upstream e Downstream sites 10. Audience 11. Panoramica Ecosisitema digitale 12. Proposte d’intervento


1. IL GRUPPO

Nel 1988 è iniziata l’avventura che poi sarebbe diventata la realtà del Gruppo Sebeto. L’idea fatta di tradizione e rispetto di tutta la cultura gastronomica partenopea, fatta di scelte legate alla qualità dei prodotti, alla selezione delle migliori materie prime sono alla base della nascita dei progetti del gruppo. Sino ad allora la ristorazione era fatta di pratica, di metodi poco studiati, Sebeto introduce la bellezza e la novità architettonica dei locali, riprendendo la tradizione delle vecchie ricette e delle preparazioni e inventando un metodo gestionale…. Un immediato successo, che crebbe negli anni e che ha portato Sebeto nel mondo con i marchi: Rossopomodoro, Anema e Cozze e Pizza contorni e Maccheroni! Con più di 90 pizzerie, Rossopomodoro è il principale marchio nazionale di ristoranti e dal 2007 almeno il 20% dei piatti sono preparati con prodotti che provenienti da presidi Slow Food; il progetto comune è infatti quello di tutelare prodotti rari e a rischio di estinzione, recuperando le tecniche tradizionali di preparazione.


2. ANALISI EURISTICA NAVIGABILITA’ DEL SITO La valutazione euristica è un metodo per la valutazione dellʹusabilità che produce opinioni. Tale analisi ci permette di valutarne la navigabilità sotto vari aspetti sulla base di un feedback esperienziale ed attraverso lʹanalisi delle opinioni stesse di uno o più valutatori. Riportiamo i principali risultati in sintesi dellʹanalisi euristica effettuata su www.rossopomodoro.com Visibilità dello stato di sistema Poca evidenziazione dei links di navigazione nella barra superiore. Lo scrolling è contenuto. Uno slideshow in java non cliccabile occupa buona parte della home nella zona superiore. La home veicola le informazioni principalmente utilizzando immagini piuttosto che testo. Nel complesso la home risulta compatta e la destinazione di utilizzo sembra divisa in tre macro moduli ( news ed eventi, i ristoranti e le iniziative, l’area fedeltà). Le titolazioni del testo sono chiare, non è lo stesso per i testi che hanno un font troppo piccolo e poco contrastato. I links non sono molto evidenziati (non cambiano colore, non hanno una text‐decoration e sono privi di title). Rapporto tra sistema e mondo reale Il labeling risulta generico e convenzionale non tenendo conto così di nessuna ottimizzazione. Il linguaggio dei contents è eccessivamente “confidenziale” e delle volte ridondante (ad es. il raddoppio delle sezioni “il concetto “ e “la storia”). Inoltre vengono disattese alcune regole basilari del copywriting per il web (divisione in paragrafi, evidenziazione delle keywords e delle keyphrases, inserimento di links, uso di materiale multimediale d’inframezzo, ecc.). Alcune icone utilizzate oltre ad essere poco visibili (in particolare quella relativa alla home page!) risultano anche poco chiare (è il caso dell’icona per la site map che usa il simbolo del flowchart non conosciuto da tutti). Controllo utente e libertà d’azione Presenza dell’intro in flash con impossibilità di evitarlo. La pagina non ha un pulsante back se non l’iconcina per la home. Ci sono i breadcrumbs anche se poco visibili e posizionati in maniera non convenzionale. Alcune volte ci si trova in vicoli ciechi (es. pagina “nuove aperture”oppure la “web radio” che non funziona con tutti i browser). Consistenza e standard C’è coerenza tra i contenuti ma manca totalmente una struttura gerarchica delle informazioni, una sintesi delle stesse appropriata, una terminologia definita e mirata e la definizione di un flow chart che eviti le ridondanze e le ripetizioni dando la possibilità a tutte le pagine del sito di avere la giusta visibilità. Livello di riconoscimento La ridondanza si presenta anche per alcuni links, a discapito di alcune pagine meno spinte se pur cariche di contenuti (la gallery immagini ad esempio risulta abbastanza trascurata). Le immagini non hanno la descrizione “alt” e mancando anche il title, non sono immediatamente riconoscibili come links. Alcune difficoltà ad identificare i minisiti dei punti ristoro come interni o esterni al sito.


Estetica e design minimale Non c’è una definizione delle gerarchie d’importanza nell’esposizione di un’informazione. Non vengono minimamente usati termini specifici del web eccetto il “clicca qui” che come sappiamo sarebbe da evitare. La pagina spesso non risulta essere succinta e difficilmente la si legge tutta. Rapporti con l’esterno Il sito non è collegato con siti esterni (tranne il sito della società Sebeto) e non ha una sezione links. Tutti i collegamenti sono riconducibili a pagine del sito stesso o permettono di effettuare dei download (spesso in pdf con velocità di caricamento very slow). Impossibile definire una rete social ufficiale, mancando totalmente uno spazio dedicato ai social. I feed rss non sono utilizzati. La bacheca commenti è aperta solo ai possessori di card. 3. PANORAMICA FATTORI ON THE PAGE I fattori on the page riguardano il livello di ottimizzazione del nostro sito alle regole del SEO (Search Engine Optimization). In basso riportiamo una panoramica generale su i tre elementi essenziali per un livello base di ottimizzazione SEO, essendo questa unʹanalisi particolarmente articolata e che richiederebbe uno svolgimento separato. Controllo tag HTML I metatag Description e Keywords non sono ottimizzati per ogni singola pagina e non contengono keywords. Il tag <title> è in due versioni e viene ripetuto costantemente esulando dalla contestualizzazione stretta al contenuto. Controllo semantico Le voci di menu non sono ottimizzate sulle (titoli e contenuti) principali chiavi di ricerca e risultano abbastanza generiche. Non ci sono sottovoci di menu e la navigazione per la sua totalità è orizzontale. I contents contengono pochi grassettati e le evidenziazioni non sono sistematiche su delle chiavi ma estese ad intere frasi non cliccabili. Links e tags I links esterni al sito mancano completamente (ammontano a 1‐2). Sono presenti solo quelli indirizzati alle pagine dei singoli ristoranti e al gruppo Sebeto. Gli URL non sono ottimizzati per le ricerche essendo “grezzi” e privi di keywords. Manca un’aggregazione di Tags. Ci sono dei links “ciechi”.


Il risultato dell’analisi base di ottimizzazione SEO è decisamente negativo mancando l’ottemperanza alle principali e basilari regole d’approccio all’ottimizzazione. 4. POSIZIONAMENTO MOTORI DI RICERCA : GOOGLE Il posizionamento regala la prima pagina (integrale) utilizzando le keywords specifiche. Con le keywords “gruppo sebeto” invece si occupa esclusivamente la terza posizione, a fronte di un numero decisamente inferiore di risultati (11.400). Con le keywords generiche i risultati diventano meno positivi e decisamente migliorabili attraverso un’ottimizzazione per i motori di ricerca (in particolare con la keyword “pomodoro” che risulta essere la key più utilizzata per arrivare al sito, come vedremo più avanti). KEYWORD Rosso pomodoro Gruppo sebeto Pomodoro Sebeto Rosso

NUM. RISULTATI 353.000 11.400 2.180.000 80.700 26.000.000

PAGINA 1 1 3 4 5

POSIZIONE 1 3 21 40 50




5. NUMERO PAGINE INDICIZZATE: 123

Anche il numero delle pagine indicizzate da Google è estremamente basso e costituito per la maggioranza da pagine tecniche.


6. GENERAL RANK e LINK POPULARITY

Il vero punto debole risiede evidentemente nella scarsissima link popularity del sito. Tale distacco si evidenzia maggiormente se accostato con il general rank sia italiano che internazionale. Infatti, pur non essendo particolarmente positivo mantiene comunque dei margini incoraggianti e decisamente migliorabili. 7. RICERCHE FREQUENTI Tra le ricerche frequenti emerge una research essenzialmente mirata. Gli utenti conoscono già il marchio e ne ricercano il nome specifico. Emerge un forte impatto della keyword “pomodoro”, come detto precedentemente. Allo stato attuale regala una terza pagina di Google nelle ricerche su un monte risultati di 2.180.000.

In basso, possiamo notare l’ascesa di alcune ricerche particolarmente interessanti. Ovvero, l’orientamento di ricerca geolocalizzato da parte degli utenti che cercano i vari punti vendita direttamente indicando la città. Emerge una percezione dell’utente estremamente frastagliata dove le singole entità ristorative sembrano viaggiare autonomamente.


8. KEYWORDS


Analizziamo l’andamento della keyword di maggiore impatto (ovvero “pomodoro”) dal 2004 ad oggi, per uno spettro mondiale (anche se le ricerche sono settorializzate dalla lingua) e per tutte le categorie di ricerca. Possiamo notare che è in tendente crescita con previsioni d’aumento per i prossimi mesi. Notiamo anche che il tasso di competizione per questa key è contenuto rispetto alla popolarità.

Un’ulteriore conferma ci arriva da Google AdWords toolbar che mostra i volumi di ricerca intorno a questa keyword. Come vediamo, risultano essere tra i più alti e costanti nel tempo.


9. UPSTREAM AND DOWNSTREAM SITE Il clickstream del sito identifica una situazione di rimbalzo che vede come partenza il motore di ricerca Google e l’Official Site della società Sebeto.com e come approdo, dopo il passaggio da Rossopomodoro, nuovamente su Google e su Sebeto. Le percentuali sono speculari.

10. AUDIENCE

L’Audience Rossopomodoro è rappresentato da un user di età compresa tra i 25‐34 anni, senza figli e che accede a Internet principalmente da casa.


11. PANORAMICA ECOSISTEMA DIGITALE

Facebook Risalta la mancanza di un progetto unitario e di una strategia di presidio del network data la molteplicità e la eterogeneità dei risultati emersi. ‐ Pagine: ci troviamo di fronte, infatti, alla presenza di una serie di pagine (su 26 risultati, 11 sono ristoranti, 8 sono appartenenti alla catena). Il risultato è decisamente confusionario e non emerge con chiarezza la Official page. Ogni franchee agisce autonomamente sul web e manca assolutamente una strutturazione centrale.

‐ Profili: anche nel caso dei profili personali è evidente l’approccio casuale, lasciato alle iniziative individuali. Così da rendere estremamente difficile distinguere la congruità dei contenuti.


‐ Gruppi: la presenza eterogenea dei gruppi invece è positiva pur mancando una strategia di integrazione.


Il problema della iniziativa geolocalizzata dei singoli si ripropone anche nella presenza dei profili personali anzichè nella realizzazione di una fan page. Importante segnalare che sull’Official Site non vi è nessun tipo di collegamento a Facebook ne ad altri social, ne a blog.

Radio RossoPomodoro La web radio è presente in maniera centrale nel sito ma il link conduce ad un under costruction.

In realtà, facendo una ricerca su Google si giunge alla pagina HTML della web radio che però non è ottimizzata per i principali browser. Infatti, navigando con Mozilla Firefox non è possibile vedere le barre degli strumenti e la schermata che ci appare è questa:

MOZILLA FIREFOX


Con Internet Explorer è possibile invece utilizzare la web radio. Possiamo vederlo dalla seguente schermata:

INTERNET EXPLORER

La radio è assolutamente priva d’interazioni con gli ascoltatori e non è dotata di nessuno spazio di condivisione e d’ informazione (es. le programmazioni, gli autori, gli interpreti, un palinsesto, ecc.). I downloads non risultano chiari e non se ne identifica la pertinenza e l’utilità.

La Bacheca Rossopomodoro Data la scarsezza dei risultati in termini di ecosistema digitale, sottolineiamo la presenza nel sito della bacheca per i commenti. Ovviamente, inutile dire che bisogna sottoporsi a registrazione (possibile solo per chi è possessore della card rossopomodoro o vuole diventarlo) e che si viene puntualmente filtrati.


12. PROPOSTE D’INTERVENTO AREA STRUTTURA E LAYOUT

CRITICITA′ L’ architettura dell’informazione è nel complesso fragile e non strutturata per sostenere una crescente presenza d’informazioni. Inoltre, l’usabilità e la navigabilità sono basse e presentano varie problematiche per l’utente sia di funzionamento che di strutturazione codice.

SEO

Siamo in mancanza di una strategia di ottimizzazione sia a livello codice che on the page. A tal proposito, i contenuti necessitano di una ridefinizione sia dal punto di vista strutturale sia per quanto riguarda il linguaggio. La link popularity del sito è molto bassa è necessita di una strategia d’incremento così come il rank.

ECOSISTEMA DIGITALE

Non esiste una strutturazione ufficiale dell’attività social del marchio. Manca un’area dedicata on the site e siamo in presenza di una parcellizzazione esasperata delle attività social. Difficoltà di reperimento dei canali e di partecipazione con conseguente impossibilità di valutare il buzz e di profilare l’utenza. Percezione disgiunta del marchio.

PROPOSTE D’INTERVENTO Ridefinizione degli spazi e delle gerarchie comunicative globali con introduzione di aree mancanti. Stesura di flow‐ chart e sviluppo dell’architettura dell’informazione globale. Restyling del layout, ridefinizione delle categorie, del labeling, dell’utilizzo del materiale multimediale e dei links. Eliminazione delle informazioni ridondanti, dei vicoli ciechi e delle disfunzioni tecniche. Testing e tecnical support. Analisi SEO approfondita. Definizione di una strategia di ottimizzazione mirata. Ristrutturazione codice HTML per research optimization. Individuazione ed analisi keywords e keyphrases. Content costruction e copywriting ottimizzato. Link building. (Facoltativi in fase di start up: testing per Campagna AdWords e introduzione di tools di monitoraggio e rilevazione interni). ‐ SMO STRATEGY Stesura strategia e obiettivi. Definizione canali di presidio. Creazione di official spaces e accorpamento canali esistenti. Strategia di collegamento tra canali e realizzazione di un’area dedicata on the site. ‐ BRAND SEEDING E


MAINTENANCE

Azioni di non conventional marketing. Incentivazione alla produzione di UGC, del buzzing e della partecipazione. Definizione di una brand identity unitaria e percezione serendipity dell’utente. Tracking e monitoraggio. Gestione db relazionali e profilazione degli utenti.

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