La Guida a Sudafrica 2010 - Girone G

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GIRONE G

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Numero 0 • Giugno 201 0 L'Abijanaise

Capitale: Yamoussoukro Popolazione: 18,5 milioni Salut ô terre d'espérance / Pays de l'hospitalité. / Tes légions remplies de vaillance / Ont relevé ta dignité. // Tes fils, chère Côte d'Ivoire / Fiers artisans de ta grandeur / Tous (57,5 ab/kmq) rassemblés pour ta gloire / Te bâtiront dans le bonheur. // Fiers Ivoiriens, le pays nous Lingua: francese appelle. / Si nous avons dans la paix ramené la liberté / Notre devoir sera d'être un modèle / De l'espérance promise à l'humanité / En forgeant, unie dans la foi nouvelle / La Indipendente dalla Francia dal patrie de la vraie fraternité.

7 agosto 1960.

La Canzone di Abidjan

Ordinamento: repubblica parlamentare Capo di stato: Laurent Gbagbo PIL procapite: 1.700$

Capitale: Lisbona Popolazione: 10,5 (118 ab/kmq) Lingua: portoghese

milioni

Salute a te, terra di speranza, paese di ospitalità. Le tue valorose legioni ti han restituito la dignità. Noi, tuoi figli, amata Costa d'Avorio, umili artigiani della tua grandezza, tutti uniti per la tua gloria ti costruiremo con gioia. Fieri Ivoriani, il paese ci chiama, se noi abbiamo fatto tornare, con la pace, la libertà, sarà nostro dovere essere un modello della speranza promessa all'umanità, mentre forgiamo, uniti sotto una rinnovata fede, la Patria della vera fratellanza.

A Portuguesa

Heróis do mar, nobre povo / Nação valente, imortal / Levantai hoje de novo / O esplendor de Portugal! / Entre as brumas da memória / Ó Pátria, sente­se a voz / Dos teus egrégios Indipendente dal Regno di avós / Que há­de guiar­te à vitória! // Às armas, às armas! / Sobre a terra, sobre o mar / Castiglia e Léon dal 5 ottobre Às armas, às armas! / Pela Pátria lutar! / Contra os canhões, marchar, marchar!

1143.

Ordinamento: repubblica parlamentare Capo di stato: Aníbal Cavaco Silva PIL procapite: 20.800$

La Portoghese

Eroi del mare, nobile popolo, nazione valente e immortale, rinnova oggi lo splendore del Portogallo! Tra le nebbie della memoria, o Patria, si sente la voce dei tuoi valenti avi che ti guiderà alla vittoria! All'armi! All'armi! Sulla terra e sopra al mare, all'armi! All'armi! Per la Patira lottiamo e marciamo contro i cannoni!


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Numero 0 • Giugno 201 0

Aegukka

Capitale: Brasilia Popolazione: 188,9 (22,2 ab/kmq) Lingua: portoghese

milioni

Indipendente dal Portogallo dal 7 settembre 1822. Ordinamento: repubblica presidenziale federale Capo di stato: Luiz Inácio Lula da Silva PIL procapite: 9.000$

Capitale: P'yŏngyang Popolazione: 22,6 (186,8 ab/kmq) Lingue: coreano

milioni

Ach'imŭn pinnara i kangsan / Ŭn'gŭme chawŏndo kadŭkhan / Samch'ŏlli arŭmdaun nae choguk / Panmannyŏn oraen ryŏksaë / Ch'allanhan munhwaro charanan / Sŭlgiron inminŭi Indipendente dal Giappone dal i yŏnggwang / Momgwa mam ta pach'yŏ i Chosŏn / Kiri pattŭse 15 agosto 1945.

Ordinamento: repubblica socialista monopartitica Capo di stato: Kim Il­Sung Lascia che la mattina risplenda sull'argento e l'oro di questa terra, tremila leghe di (leader eterno deceduto nel ricchezze naturali, la mia bellissima Patria. La gloria di un popolo saggio, cresciuto in una 1994) ­ Kim Jong­Il (leader sapiente cultura con cinque millenni di storia. Siano i nostri corpi e le nostre menti devoti a supremo) supportare questa Corea per sempre. PIL procapite: 1.800$ (stima) Canto Patriottico

GIRONE G

Hino Nacional Brasileiro Ouviram do Ipiranga às margens plácidas / De um povo heróico o brado retumbante / E o sol da Liberdade, em raios fúlgidos / Brilhou no céu da Pátria nesse instante. // Se o penhor dessa igualdade / Conseguimos conquistar com braço forte / Em teu seio, ó Liberdade / Desafia o nosso peito a própria morte! // Ó Pátria amada / Idolatrada / Salve! Salve! // Brasil, um sonho intenso, um raio vívido / De amor e de esperança à terra desce / Se em teu formoso céu, risonho e límpido / A imagem do Cruzeiro resplandece. // Gigante pela própria natureza / És belo, és forte, impávido colosso / E o teu futuro espelha essa grandeza. // Terra adorada / Entre outras mil / És tu, Brasil / Ó Pátria amada! // Dos filhos deste solo / És mãe gentil / Pátria amada / Brasil! Inno Nazionale Brasiliano Le placide rive dell'Ipiranga udirono risuonare le grida di un popolo eroico e in raggi scintillanti il sole della libertà risplendette in quell'istante nei cieli della nostra Patria. Se abbiamo ottenuto l'uguaglianza con le nostre forti braccia, nel suo grembo, libertà, il nostro petto sconfiggerà la morte stessa! O amata e adorata Patria, ti saluto, ti saluto! Brasile, un sogno intenso, un raggio vivido d'amore e speranza scende in terra se nei tuoi cieli belli, sorridenti e puliti risplende l'immagine della Croce del Sud. Gigante per tua propria natura, colosso bello, forte ed intrepido, il tuo futuro rispecchia la tua grandezza. Patria amata tra mille, sei gentile madre per i figli di questa terra, Patria amata, Brasile!


GIRONE G - Brasile

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2006 2002 1 998 1 994 1 990 1 986 1 982 1 978 1 974 1 970 1 966 1 962 1 958 1 954 1 950 1 938 1 934 1 930

Quarti di finale

Campione del Mondo 2° posto

Campione del Mondo Ottavi di finale Quarti di finale Secondo turno 3° posto 4° posto

Campione del Mondo Primo turno

Campione del Mondo Campione del Mondo Quarti di finale 2° posto 3° posto Primo turno Primo turno

Esordio internazionale:

20 settembre 1 91 4, Buenos Aires

Argentina - Brasile 3-0

Palmares:

Mondiali: diciannovesima partecipazione, cinque volte campione (1 958, 1 962, 1 970, 1 994, 2002), due secondi posti (1 950, 1 998), due terzi posti (1 938, 1 978). Coppa America: nove volte campione (1 91 9, 1 922, 1 949, 1 989, 1 997, 1 999, 2004, 2007), 1 1 secondi posti, 5 terzi posti. Olimpiadi: due argenti (1 984, 1 988) e due bronzi (1 996, 2008).

Più presenze in nazionale: Cafu (1 42)

Miglior marcatore: Pelé (77)

1 5 giugno 201 0 - Ellis Park, Johannesburg

Brasile - Corea del Nord (h. 20:30)

20 giugno 201 0 - Soccer City, Johannesburg

Brasile - Costa d'Avorio (h. 20:30)

25 giugno 201 0 - Moses Mabhida, Durban

Portogallo - Brasile (h. 16:00)

Numero 0 • Giugno 201 0

Nei mesi antecedenti l’ufficializzazione delle convocazioni ha fatto molto discutere, in Italia, l’apparente idio­ sincrasia di Marcello Lippi nei confronti di giocatori come Cassano, Miccoli e Balotelli. Ragazzi che secondo molti avrebbero dovuto guidare il nostro attacco in Sudafrica, ma che il CT azzurro pareva non prendere nem­ meno in considerazione. Allo stesso modo oggi, a convocazioni avvenute, è Dunga, commissario tecnico brasiliano, a ricevere le stesse – se non peggiori – critiche. Perché a molti brasiliani proprio non va giù che giocatori come Ronaldinho, Pato ed Adriano non siano stati inseriti nella lista dei ventitre che si giocheranno il mondiale sudafricano. Tutto questo, però, a Dunga non interessa. Facendo spallucce rispetto ai tanti mugugni dei suoi connazionali, infatti, l’allenatore nativo di Ijuí ha costruito una squadra a sua immagine e somiglianza in cui Kaká e Robinho saranno gli unici giocatori dotati di una certa inventiva e libertà di movimento. Per il resto squadra corta e quadrata pronta a sfruttare ogni errore concesso dagli avversari. Non solo. Mai nessuno, credo, si sarebbe immaginato di definire quella Verdeoro come la miglior difesa del mondo. In questo caso, però, sarà proprio così. Almeno sulla carta. Per­ ché davanti a Júlio César, che è oggi

indiscutibilmente uno dei tre migliori portieri del globo, giocheranno cam­ pioni come Maicon, Dani Alves e Lúcio oltre ad ottimi giocatori come Bastos e Thiago Silva. Una retroguardia davvero da spavento. Di contro invece, e anche questo a dirlo suona come uno scherzo, sembra proprio l’attacco, storicamente punto di forza di una squadra tutta samba e gol, il maggior punto debole. Se Adriano non avrebbe assolutamente garantito nulla, posta anche la sua inaffidabilità fuori dal campo, non si può comunque dire che Nilmar, Grafite e Luís Fabiano siano invece delle sicurezze. Chiudete gli occhi, ora, e provate ad immaginare un Brasile che vince un Mondiale con una difesa di ferro ed un attacco asfittico, facendo fatica ad imporsi sull’avversario per la scarsa capacità di creare occasioni da rete. Ci credereste mai? Nella fase quali­ ficatoria, in realtà, le cose non sono andate proprio così. Perché pur senza grandissimi nomi l’attacco Verdeoro non ha deluso, tanto da risultare il più prolifico dell’intero Sud America. Al tempo stesso, però, la difesa ha retto alla grande, subendo undici sole reti in diciotto match. Perché, in fondo, difendere al meglio è una cosa che si può anche imparare, ma un brasiliano resta pur sempre un brasiliano e per loro smettere di fare gol e spet­ tacolo…quello proprio no, non è possibile.


Pianeta Sport • www.pianeta-sport.net NOME Júlio CÉSAR GOMES DONI MAICON LÚCIO JUAN Michel BASTOS Daniel ALVES LUISÃO Thiago SILVA GILBERTO Felipe MELO ELANO Gilberto SILVA KAKÁ JOSUÉ RAMIRES Júlio BAPTISTA KLÉBERSON Luís FABIANO ROBINHO NILMAR GRAFITE Carlos DUNGA

P P P D D D D D D D D C C C C C C C C A A A A

03.09.1979 15.02.1981 22.10.1979 26.07.1981 08.05.1978 01.02.1979 02.08.1983 06.05.1983 13.02.1981 22.09.1984 25.04.1976 26.08.1983 14.06.1981 07.10.1976 22.04.1982 19.07.1979 24.03.1987 01.10.1981 19.06.1979 08.11.1980 25.01.1984 14.07.1984 02.04.1979 31.10.1963

SQUADRA Inter (ITA) Tottenham Hotspur (ENG) Roma (ITA) Inter (ITA) Inter (ITA) Roma (ITA) Olympique Lyonnais (FRA) Barcelona (ESP) Benfica (POR) Milan (ITA) Cruzeiro Juventus (ITA) Galatasaray (TUR) Panathinaikos (GRE) Real Madrid (SPA) Wolfsburg (GER) Benfica (POR) Roma (ITA) Flamengo Sevilla (ESP) Santos Villarreal (ESP) Wolfsburg (GER)

Juan

Lúcio

Alves

Bastos

Melo

G. Silva Kaká Fabiano

Carlos Caetano Bledorn Verri, a noi noto come Carlos Dunga, fu una delle colonne della nazionale brasiliana nel ventennio ‘80/’90 per poi diventarne, sei anni dopo il suo ritiro dal calcio giocato, commissario tecnico incaricato di guidare la nazionale Verdeoro alla qualificazione per i Mondiali sudafricani. Obiettivo pienamente raggiunto e condito anche da una Copa America (2007) ed una Confederations Cup (2009). Ora, però, viene lo step più difficile: e lui, allenatore dogmatico se ce n’è uno, ha già dimostrato di aver ben chiaro in testa come il suo debba essere un Brasile fondato sulla sostanza, non sui numeri da circo. Nel paese del futbol bailado di Pelé e Garrincha già in molti storcono il naso, ma se riuscirà a centrare il bersaglio grosso l’avrà vinta lui…

CHI È DENTRO E CHI È FUORI

Carlos Dunga ha scelto i suoi ventitre uomini con largo anticipo, annunciando la sua squadra l'1 1 maggio, quasi venti giorni prima della deadline ufficiale. Le assenze più pesanti sono quelle di Ronaldinho e Adriano, mentre è stato incluso a sorpresa al posto dell'ex-interista l'attaccante del Wolfsburg Grafite. Alle critiche sulla mancata chiamata di Paulo Henrique e Neymar, Dunga ha risposto che non sono ancora maturi: "Non posso preparare una squadra nazionale per il 201 4 se devo vincere oggi". IL CAPITANO

Júlio César Maicon

IL COMMISSARIO TECNICO

Robinho

Nativo di Brasilia, cresciuto nel Planaltina, sbarcò all’Internacional nel 1997. Dopo tre anni, quindi, l’approdo in Germania dove tra Bayer e Bayern mise insieme quasi 250 presenze in Bundesliga. Da questa stagione, quindi, è venuto sulla sponda nerazzurra di Milano per costituire assieme a Samuel una delle migliori coppie difensive al mondo. Già campione mondiale otto anni fa in Corea e Giappone, Lúcio ha raggiunto oggi una maturità invidiabile. Non solo. Come dimostrato anche dalla Champions League appena vinta il centrale brasiliano è all’apice della sua carriera: quale momento migliore per guidare la sua nazionale ad un Mondiale?

GIRONE G - Brasile

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Numero 0 • Giugno 201 0


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Numero 0 • Giugno 201 0 LA PROMESSA E IL CAMPIONE

IL CAMPIONATO NAZIONALE

1

Squadra

Brasileirão

Pt

Corinthians 17

3

Ceará 17 Fluminense 15

5

Guarani 12

2 4 6 7

Santos 12

São Paulo 11 Goiás 10 Botafogo 9

Albo d'oro

São Paulo

Squadra

Flamengo

Corinthians

Vasco da Gama Palmeiras

6 4

Ultimo 2008 2009 2005 2000 1994

Il Brasileirão 201 0 è appena iniziato. In compenso, però, prima di esso sono stati 8 giocati vari tornei statali: andiamo quindi a 9 Flamengo 9 fare un breve riepilogo di come sono 10 Palmeiras 9 terminati i principali. Il Campeonato Gaúcho è stato vinto per la trentaseiesima 11 Cruzeiro 9 volta nella sua storia dal Gremio, impostosi 12 Avaí 8 in finale contro l’Internacional rivale di 13 Grêmio Porto Alegrense 8 sempre. Quello Paulista è stato invece vinto 14 Vitória 8 dal Santos mentre quello Carioca è stato 15 Grêmio Prudente 8 vinto per la diciannovesima volta dal 16 Internacional 7 Botafogo, impostosi in finale sul Flamengo. Il Campionato Pernambucano ha visto 17 Atlético Paranaense 7 trionfare per la sesta volta consecutiva lo 6 18 Atlético Mineiro Sport Recife, quello Paranaense il Coritiba 19 Vasco da Gama 5 mentre l’Atlético Mineiro si è aggiudicato il 20 Atlético Goianiense 4 Campionato Mineiro. Nello stato di Goiás è (Campionato in corso: 7 su 38 gg) stato l’Atlético Goiano ad imporsi mentre in quello Baiano ad imporsi per la ventisettesima volta nella sua storia è stato il Vitória. Nel Brasileirão, soprannome del Campeonato Brasileiro Série A, nessuna squadra ha ancora tentato la volata: a guidare la lega sono a pari merito i Corinthians e il Ceará che precedono si soli due punti la Fluminense.

L’età media del Brasile è stranamente alta. Una squadra che nel corso della sua storia è stata infatti capace di portare spesse volte giocatori poco più che maggiorenni (quando proprio non minorenni) si ritrova oggi con una rosa la cui età media supera di gran lunga i ventotto anni ed in cui il giocatore più giovane (Ramires) ne ha ventitre. La promessa Verdeoro, quindi, si trova ad avere già la bellezza di quasi ventisei anni: il milanista Thiago Silva, infatti, li compirà il prossimo settembre. Nonostante questo, e nonostante sia uno dei difensori più interessanti dell’attuale panorama mondiale, si trova comunque ad essere ancora un novellino rispetto a certi livelli avendo disputato sei sole partite con la maglia della sua nazionale. Cresciuto nelle giovanili del Fluminense, squadra cui ritornò nel 2006 dopo una peregrinazione lunga cinque anni che lo portò a transitare anche per Porto e Dinamo Mosca. Dall’ultima stagione, quindi, è una delle colonne della difesa rossonera.

Di contro uno dei sicuri pilastri della retroguardia Verdeoro, l’interista Maicon, di presenze in nazionale ne ha già fatte più di cinquanta e di soddisfazioni con quella maglia addosso se ne è già tolta qualcuna (due Copa America più due Confederations). Nato ventinove anni fa a Criciuma crebbe nella squadra della sua città per completare poi la maturazione al Cruzeiro, club con cui esordì nel 2001. Tre anni più tardi, quindi, il passaggio al Monaco, dove pur affermandosi come uno dei laterali più interessanti del campionato transalpino, non vide crescere di molto le sue quotazioni. Nell’estate 2006 passò per soli sei milioni di euro all’Inter. E proprio a Milano Maicon saprà affermarsi come uno dei migliori terzini destri al mondo arrivando quindi a vincere la Champions League nel corso dell’ultima fortunatissima stagione nerazzurra.


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Primo turno

Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non partecipante Non qualificata Non qualificata Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante

Esordio internazionale:

1 3 aprile 1 960, Madagascar

Costa d'Avorio - Dahomey 3-2

Palmares:

Mondiali: seconda partecipazione, mai oltre il primo turno. Coppa d'Africa: una volta campione (1 992), un secondo posto (2006), quattro terzi posti (1 965, 1 968, 1 986, 1 994). Olimpiadi: una partecipazione.

Più presenze in nazionale: Didier Zokora (80)

Miglior marcatore:

Didier Drogba (44)

1 5 giugno 201 0 - Nelson Mandela Bay, Port Elizabeth

Costa d'Avorio - Portogallo (h. 16:00)

20 giugno 201 0 - Soccer City, Johannesburg

Brasile - Costa d'Avorio (h. 20:30)

25 giugno 201 0 - Loftus Versfeld, Pretoria

Corea del Nord - Costa d'Avorio (h. 16:00)

Gli Elefanti della Costa d’Avorio, alla loro seconda apparizione consecutiva nella fase finale della Coppa del Mondo, rappresentano la grande speranza del continente africano di fare strada in una competizione or­ ganizzata per la prima volta su ter­ ritorio amico. Le frecce all’arco degli ivoriani sono molte, a partire da Didier Drogba, leader carismatico e capitano di una generazione di campioni. A giocare contro gli Elefanti saranno l’estrema difficoltà di dare il meglio nel momento topico, come dimostrano le ultime tre edizioni della Coppa d’Africa, e il tempo ridottissimo a disposizione di Sven­Göran Eriksson, nominato commissario tecnico solo alla fine di marzo, per lavorare in preparazione alla Coppa del Mondo con una prima presa di contatto con i giocatori avvenuta solo a metà maggio. Il punto di forza della squadra è decisamente l’attacco dove a fianco di Didier Drogba, centravanti del Chelsea e grande protagonista dell’ultima stagione, forse la migliore della sua carriera, possono ruotare grandi talenti come il giovane Gervinho, Salomon Kalou, sempre del Chelsea, e l’eroe di mille battaglie con la maglia arancione, Aruna Dindane. A centrocampo Eriksson non può prescindere da Yaya Touré che a Barcelona è diventato uno dei migliori interditori del pianeta,

mentre i problemi nascono da una difesa vulnerabile che avrà i suoi problemi nell’affrontare le folate offensive del Brasile e del Portogallo, inserite da un sorteggio poco felice nel girone degli ivoriani insieme alla Corea del Nord. L’anello debole è il portiere Boubacar Barry che fatica a trovare spazio da titolare nel belga Lokeren mentre di fronte a lui la solidità e la continuità non sono il punto forte di Kolo Touré e compagnia. Quattro anni fa, alla loro prima esperienza mondiale, gli ivoriani furono inseriti in un girone di ferro con Olanda e Argentina. Pur sconfiggendo 3­2 la nazionale serbo­montenegrina, gli Elefanti persero 2­1 con entrambe le teste di serie, perdendo la possibilità di passare il turno, pur guadagnandosi il titolo di unica squadra a non aver mai disputato una partita al Mondiale senza segnare reti. Anche in questa edizione il girone vede gli ivoriani contrapposti a due potenze, e per tenere fede alle attese di un intero continente, gli uomini di Eriksson dovranno necessariamente fare una vittima illustre nel loro girone: diventa, quindi, già decisiva la partita di esordio del 15 giugno contro il Portogallo. Una sconfitta potrebbe significare un brusco ridimensionamento degli o­ biettivi, mentre una vittoria lancerebbe gli Elefanti verso il secondo turno: a quel punto ogni meta potrebbe essere alla portata.

GIRONE G - Costa d'Avorio

2006 2002 1 998 1 994 1 990 1 986 1 982 1 978 1 974 1 970 1 966 1 962 1 958 1 954 1 950 1 938 1 934 1 930

Numero 0 • Giugno 201 0


GIRONE G - Costa d'Avorio

Pianeta Sport • www.pianeta-sport.net 1 16 23 2 3 4 12 17 20 21 22 5 6 9 13 14 18 19 7 8 10 11 15 CT

NOME NOME Boubacar BARRY Aristide ZOGBO Daniel YEBOAH Benjamin ANGOUA Arthur BOKA Kolo TOURÉ Steve GOHOURI Siaka TIÉNÉ Guy DEMEL Emmanuel EBOUÉ Sol BAMBA Didier ZOKORA Yaya TOURÉ Cheick TIOTÉ Jean­Jacques GOSSO ROMARIC Abdul KADER KEÏTA

P P P D D D D D D D D C C C C C C C A A A A A

Emmanuel KONÉ Seydou DOUMBIA Salomon KALOU GERVINHO Didier DROGBA Aruna DINDANE Sven­Göran ERIKSSON

30.12.1979 30.12.1981 13.11.1984 28.11.1986 02.04.1983 19.03.1981 08.02.1981 22.03.1982 13.06.1981 04.06.1983 13.01.1985 14.12.1980 13.05.1983 21.06.1986 15.03.1983 04.06.1983 06.08.1981 31.12.1986 31.12.1987 05.08.1985 27.05.1987 11.03.1978 26.11.1980 05.02.1948

Numero 0 • Giugno 201 0

SQUADRA SQUADRA KSC Lokeren (BEL) Maccabi Netanya (ISR) ASEC Mimosas Valenciennes (FRA) Stuttgart (GER) Manchester City (ENG) Wigan Athletic (ENG) Valenciennes (FRA) Amburgo (GER) Arsenal (ENG) Hibernian (SCO) Sevilla (SPA) Barcelona (SPA) FC Twente (NED) Monaco (FRA) Sevilla (SPA) Galatasaray (TUR) FC Internaţional (ROU) CSKA Mosca (RUS) Chelsea (ENG) Lille (FRA) Chelsea (ENG) Lekhwiya (LAT)

Bamba

K. Touré

Didier Drogba è la Costa d’Avorio: il centravanti del Chelsea ha esordito in Nazionale nel settembre 2002 e la sua prima rete con la maglia degli Elefanti risale al 2003. A questa ne sono seguite altre 42 che fanno di lui il maggior can­noniere della storia ivoriana; ha trascinato con 9 reti la Costa d’Avorio alla prima storica qualificazione a un Mondiale nel 2006 e si è ripetuto quattro anni, contribuendo a garantire l’accesso a Sudafrica 2010 con sei reti. A livello di club, dopo gli esordi in Francia con Guingamp e Marsiglia, Drogba è esploso nel Chelsea dove è approdato nel 2004. Nella stagione appena conclusa, con 29 reti in 32 apparizioni, è stato uno dei protagonisti della fantastica cavalcata della squadra di Ancelotti verso la vittoria in Premier League e FA Cup.

CHI È DENTRO E CHI È FUORI

Tre reduci della Coppa del Mondo 2006 tra i tagli operati da SvenGöran Eriksson: si tratta dei centrocampisti Gilles Yapi Yapo (appena passato dal Young Boys Berna al Basilea) e Emerse Faé (del Nizza) e dell'attaccante Bakari Koné, impiegato nel campionato del Qatar. Le altre esclusioni includono il portiere Vincent Angban e tre giocatori di movimento: Abdoulaye Méïté del West Bromwich Albion, Kanga Akalé del Lens e Lacina Traoré, in forza alla squadra rumena del Cluj. IL COMMISSARIO TECNICO

Barry Eboué

IL COMMISSARIO TECNICO

Tiéné

Romaric

Y. Touré

Zokora

Kalou

Drogba

Gervinho

Tecnico giramondo, Sven­Göran Eriksson ha al suo attivo come allenatore di club una Coppa Uefa con il Göteborg, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea con la Lazio e cinque titoli nazionali (Göteborg, Benfica e Lazio). Dopo aver portato per due volte l’Inghilterra ai quarti di finale (nel 2002 e nel 2006) ed essere stato esonerato dalla panchina del Messico dove aveva iniziato con due sconfitte esterne il girone di qualificazione per Sudafrica 2010, Eriksson è stato scelto a fine marzo del 2010 per guidare la Costa d’Avorio dopo l’esonero di Vahid Halilhodžić a seguito della eliminazione nei quarti di finale della Coppa d’Africa ad opera dell’Algeria.


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1 2 3 4 5 6

Squadra

Ligue 1

Numero 0 • Giugno 201 0 ALTRI PROTAGONISTI

IL CAMPIONATO NAZIONALE Pt

ASEC Abidjan 25

Académie Diallo 23 Séwé Sports de San­Pédro 21 Stella Club d'Adjamé 20

Denguelé Sports d'Odienné 19

Société Omnisports de l'Armée 18

Albo d'oro

Squadra

ASEC Mimosas Africa Sports

23 17

Stella Club d'Adjamé

3

Stade d'Abidjan

Onze Frères de Bassam

5 2

Ultimo 2009 2008 1969 1984 1961

ASC Ouragahio 18

È, al contrario, già nella storia calcistica ivoriana Aruna Dindane, punta ventinovenne con una militanza quasi decennale in nazionale e autore di due delle tre reti che hanno portato alla prima vittoria degli Elefanti nella fase finale di una Coppa del Mondo: era il 21 giugno 2006 e la Costa d’Avorio superò per 3­2 la Serbia a Monaco. Cinque anni nell’Anderlecht, cinque nelle file dei francesi del Lens, Dindane ha militato quest’anno, in prestito, nel centro dell’attacco del Portsmouth che travolto dal dissesto finanziario è stato comunque in grado di arrivare alla finale di FA Cup contro il Chelsea. Se Drogba è il leader carismatico degli ivoriani, il difensore Kolo Touré è il condottiero in campo degli Elefanti. Sette stagioni nell’Arsenal di Wenger, dove ha formato una insuperabile coppia difensiva con Sol Campbell negli Invincibili, la squadra che nel 2003/04 ha vinto la Premier League senza sconfitte. Nell’ultima stagione ha militato nelle fila del Manchester City indossando la fascia da capitano.

GIRONE G - Costa d'Avorio

Con 1 6 titoli negli ultimi 20 anni, l’ASEC Mimosas di Abidjan è la forza dominante 8 Jeunesse Club d'Abidjan 17 del campionato ivoriano, insieme all'Africa 9 Africa Sports 16 Sports (originariamente chiamato Club 10 Stade d'Abidjan 16 Sportif Bété e vincitore del primo cam11 Sabé Sports de Bouna 15 pionato ivoriano): è dal 1 984 che un altra USC Bassan 15 squadra non vince il campionato, visto che 12 le due si sono accaparrate 40 dei 51 titoli Issia Wazi 13 13 finora messi in palio, lasciando i rimanenti 14 FC Hiré 9 in mano a Stade d'Abidjan (ultima vittoria Campionato in corso (13 su 26 gg) nel 1 969), Stella Club d'Adjamè (1 984, appunto), Onze Frères de Bassam (due titoli nel 1 960 e nel 1 961 prima di sparire nel nulla) e Sporting Club de Gagnoa (un unico titolo nel 1 976). La squadra della capitale è l’unica a fornire un giocatore, il portiere Yeboah, alla nazionale e sta guidando la classifica anche nel Campionato 201 0 giunto alla conclusione del girone d’andata. Partita con due sconfitte nelle prime giornate di campionato, l’ASEC Mimosas ha messo insieme nelle successive undici partite sette vittorie e quattro pareggi assumendo, ancora una volta, il comando delle operazioni e precedendo di due punti al giro di boa l’AFAD di Djékanou. Nove punti di svantaggio già accumulati dall'Africa Sports, rimasto al palo al nono posto della graduatoria: sulla panchina del club fino a un mese fa sedeva Gianni Bortoletto, una vita come viceallenatore alle spalle di Alberto Cavasin. 7

Se gli Elefanti faranno strada in Sudafrica sarà sicuramente una delle rivelazioni del Torneo: Gervais Yao Kouassi detto Gervinho. Ventitre anni e un soprannome brasiliano a sancire il suo gioco scoppiettante, l’attaccante del Lille si è meritato per le sue giocate e per il suo fisico l’appellativo di Messi africano. Chiamato nelle file della squadra francese a sostituire il brasiliano Bastos, idolo del pubblico, Gervinho ha avuto un inizio di stagione esplosivo con 11 reti in 12 partite di Ligue 1 e cinque reti in Europa League, al quale è seguito un periodo di assestamento: ora è pronto a riaccendere le polveri in Sudafrica. Con la maglia arancione degli Elefanti Gervinho ha debuttato, ventenne, nel 2007 per poi indossare la fascia da capitano della nazionale olimpica che a Pechino si è fermata ai quarti di finale.


GIRONE G - Portogallo

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2006 2002 1 998 1 994 1 990 1 986 1 982 1 978 1 974 1 970 1 966 1 962 1 958 1 954 1 950 1 938 1 934 1 930

4° posto Primo turno

Non qualificata Non qualificata Non qualificata Primo turno

Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non qualificata 3° posto

Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non partecipante

Esordio internazionale:

1 8 dicembre 1 921 , Madrid

Spagna - Portogallo 3-1

Palmares:

Mondiali: quinta partecipazione, un terzo posto (1 966). Europei: una secondo posto (2004), due terzi posti (1 984, 2000). Olimpiadi: tre partecipazioni.

Più presenze in nazionale: Luís Figo (1 27)

Miglior marcatore: Pauleta (47)

1 5 giugno 201 0 - Nelson Mandela Bay, Port Elizabeth

Costa d'Avorio - Portogallo (h. 16:00)

21 giugno 201 0 - Green Point, Città del Capo

Portogallo - Corea del Nord (h. 13:30)

25 giugno 201 0 - Moses Mabhida, Durban

Portogallo - Brasile (h. 16:00)

Numero 0 • Giugno 201 0

A livello di potenzialità, il Portogallo potrebbe benissimo essere etichettato come una delle possibili squadre vincitrici del Mondiale sudafricano. Però da qui a prendere dalle mani di Nelson Mandela la Coppa l'undici luglio prossimo, di acqua ce ne passa proprio tanta. In effetti la squadra allenata da Carlos Queiroz parte con le migliori intenzioni, con un gruppo collaudato anche se privo di diversi possibili pezzi da novanta, ma tenendo bene in mostra uno dei pochi fenomeni che in Sud Africa possono quasi vincere le partite da soli. Troppo facilmente è pronosticabile il fatto che se Cristiano Ronaldo deciderà di far girare sé stesso e la squadra, pochi sono gli avversari che potranno resistere indenni alla furia dei lusitani. Dopo la gloria raggiunta in campo giovanile negli anni ottanta e novanta e i buoni, ma non eccelsi, risultati dell’ultimo decennio, dopo la pensione della generazione dei Figo e dei Rui Costa, ecco che questa meravigliosa e perfetta incompiuta si presenta al Mondiale con probabilmente la squadra più completa in ogni reparto, esclusa naturalmente quella eccezionale del '66. Al Portogallo è sempre mancato o di un attaccante prolifico quando c'era da finalizzare il lavoro di un centrocampo eccezionale, oppure un portiere idoneo in presenza di una

buona difesa. Adesso sembra che ogni tassello stia andando al posto giusto: Eduardo, estremo difensore del Braga, non accenderà la fantasia ma è buon portiere (ha guidato a suon di parate la sua squadra al secondo posto in campionato) e, soprattutto, sotto il sole non c'é di meglio; la difesa coniuga classe, esperienza e piedi buoni (Miguel, Ferreira, Carvalho, Alves, Ricardo Costa e soprattutto l'imprevedibile Pepe); il centrocampo pare sarà arricchito dall'arretramento costante di Cristiano Ronaldo accanto al solito Deco, perché Tiago e i giovani Mendes e Meireles non offrono cer­ tamente garanzie di perfezione. In attacco Quieroz si è portato dietro nomi importanti che scalpiteranno per i due posti disponibili perché certa­ mente nessuno tra Danny, Simão, Liédson, Almeida e Nani vorrà guar­ darsi tutto il Mondiale dalla panchina. Qualificati per il rotto della cuffia, ai lusitani non è capitato nemmeno un bel gruppo: si dovrà subito sudare per superare almeno due tra Brasile, Costa d'Avorio e la supposta cenerentola Corea del Nord. Arrivare nel tabellone dei quarti significherebbe candidarsi alla vittoria, perché se i portoghesi arrivano secondi nel girone gli capita al 99% la Spagna. Già dalla prima gara, contro Drogba e soci, saranno costretti a tirare fuori quasi tutti gli assi dalla manica. Se ne hanno.


Pianeta Sport • www.pianeta-sport.net NOME EDUARDO BETO Daniel FERNANDES Bruno ALVES Paulo FERREIRA ROLANDO DUDA Ricardo CARVALHO MIGUEL PEPE Ricardo COSTA Fábio COENTRÃO Pedro MENDES DANNY SIMÃO Miguel VELOSO Raul MEIRELES TIAGO DECO Cristiano RONALDO LIÉDSON NANI Hugo ALMEIDA Carlos QUEIROZ

P P P D D D D D D D D D C C C C C C C A A A A

19.09.1982 01.05.1982 25.09.1983 27.11.1981 18.01.1979 31.08.1985 27.06.1980 18.05.1978 04.01.1980 26.02.1983 16.05.1981 11.03.1988 26.02.1979 07.08.1983 31.10.1979 11.05.1986 17.03.1983 02.05.1981 27.08.1977 05.02.1985 17.12.1977 17.11.1986 23.05.1984 01.03.1953

SQUADRA Braga Porto Iraklis (GRE) Porto Chelsea (ENG) Porto Malaga (ESP) Chelsea (ENG) Valencia (ESP) Real Madrid (ESP) Lille (FRA) Benfica Sporting Zenit San Pietroburgo (RUS) Atletico Madrid (ESP) Sporting Porto Atletico Madrid (ESP) Chelsea (ENG) Real Madrid (ESP) Sporting Manchester United (ENG) Werder Brema (GER)

Alves

Meireles Nani

Ferreira

Carvalho Deco Liédson

Due anni fa, succedendo a Scolari, Carlos Queiroz si è preso su proprio un bel crostino. Felipão aveva dato un gioco, un'anima e qualche buon risultato alla na­zionale portoghese: per questo il Portogallo si aspetta che il successore finalizzi il lavoro agguantando un successo impor­tante. A Queiroz non manca l'esperienza e nemmeno il me­stiere per far bene, anche se i risultati migliori li ha sempre avuti come secondo in carica, alla corte di sir Ferguson a Manchester. Conosce però il Sudafrica, conosce il calcio internazionale e i suoi interpreti: non sarà il massimo della simpatia ma quando si deve vincere è meglio farsi rispettare, dai giocatori, dallo staff e dalla stampa, piuttosto che farsi amare.

CHI È DENTRO E CHI È FUORI

Nonostante fosse fermo da dicembre in seguito a un brutto infortunio al ginocchio, Pepe, difensore del Real Madrid di origine brasiliana, ha completato il suo percorso di riabilitazione passando i test fisici di Carlos Queiroz e guadagnando così la convocazione nella lista definitiva del Portogallo. L'inclusione di Pepe significa la delusione di Zé Castro del Deportivo La Coruña, esordiente in nazionale un anno fa e ora tagliato per lasciare spazio al recuperato numero tre del Real Madrid. IL CAPITANO

Eduardo Miguel

IL COMMISSARIO TECNICO

Veloso Ronaldo

Classe e piedi buoni, giovinezza ed esperienza, senso della posizione e del gol, colpo di testa e tiro superbo, deter­ minazione e autorità. Ci vorrebbero non si sa quanti aggettivi per definire Cristiano Ronaldo, che parte alla volta del Sudafrica per essere consacrato, una volta per tutte, come il miglior giocatore di calcio del pianeta Terra. Da solo però lui non basta, come da solo non è bastato al Manchester e al Real, come da solo non bastava Eusébio alla squadra del '66. Se fa girare la squadra e dà quello che può e deve fin da subito, può far vincere il Portogallo contro chiunque.

GIRONE G - Portogallo

1 12 22 2 3 4 5 6 13 15 21 23 8 10 11 14 16 19 20 7 9 17 18 CT

Numero 0 • Giugno 201 0


GIRONE G - Portogallo

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Numero 0 • Giugno 201 0 ALTRI PROTAGONISTI

IL CAMPIONATO NAZIONALE

1 2 3 4 5 6

Squadra

Portuguese Lega

Pt

Benfica 76

Sporting de Braga 71 Porto 68

Sporting 48

Marítimo 41 Vitória de Guimarães 41 Nacional 39

Albo d'oro

Benfica

Squadra

Porto

Sporting

Belenenses Boavista

Ultimo

32 2009­2010 24 2008­2009 18 2001­2002 1

1945­1946 2000­2001

Dopo quattro anni di dominio del Porto (che negli ultimi sette anni si era aggiudicato il 7 8 Naval 1° de Maio 36 titolo in ben sei occasioni), il Benfica, la squadra lusitana più titolata, ritorna per la 9 União de Leiria 35 trentaduesima volta alla vittoria nel 10 Paços de Ferreira 35 campionato nazionale. In stagione il 11 Académica 33 Benfica ha a lungo rivaleggiato con gli Rio Ave 31 outsider del Braga e solo lo scontro diretto 12 13 Olhanense 29 a sette giornate dalla fine ha risolto la 14 Vitória de Setúbal 25 questione: il titolo alla squadra della 15 Belenenses 23 capitale e, per la prima volta, il secondo posto e la qualificazione ai preliminari di 16 Leixões 21 Champions League per il Braga. Ai campioni uscenti del Porto non sono state sufficienti otto vittorie consecutive nelle ultime otto giornate per raddrizzare la stagione. La vittoria del Benfica è stata favorita da una eccezionale forza dell’attacco che ha segnato ben 78 reti in trenta giornate (contro le 70 del Porto e le 48 del Braga) guidato dal capocannoniere, il paraguayano Cardozo che è andato a segno ben 26 volte. Classifica decisamente a due velocità, visto che il "gruppo volata" Benfica-Braga-Porto, concentrato nel giro di otto punti, ha staccato di venti punti tutto il resto della lega, guidata dallo Sporting. Retrocesse le ultime due squadre, ovvero i Belenenses che vinsero uno scudetto nell'immediato dopoguerra e il Leixões.

Ricardo Carvalho, leader difensivo dei lusitani e del Chelsea, può fare in Sudafrica quello che Cannavaro riuscì a fare in Germania, cioè essere l'uomo in più, l'ostacolo insormontabile per tutti gli attaccanti che passassero dalle sue parti, il punto di riferimento di tutti i suoi compagni. Ormai uno degli uomini più rappresentativi della sua squadra di club, è un pezzo importantissimo, diremmo vitale, nello scacchiere di Queiroz. Insieme a lui può diventare decisivo anche un altro presunto fenomeno del calcio lusitano, l'altro difensore Pepe, brasiliano d'origine naturalizzato come Liédson e come Deco. Pepe è ancora in dubbio per un grave infortunio, non si sa se Queiroz lo potrà recuperare e se si, in quali condizioni sarà il ragazzo. Giocatore dal carattere non facile e molto propenso alla violenza, può però fare la differenza e aggiungere un tocco di fisicità e mestiere in più, che talvolta può essere determinante.

Chi promette di fare grandi cose è invece Danny, l'uomo della carriera alla rovescia, che ha conquistato un posto nella sua nazionale solo quando se ne è andato dal Portogallo: star del campionato russo, può fare il trequartista dando una mano considerevole alla maggiore libertà in campo di Cristiano Ronaldo, ma è assai efficace anche come realizzatore. Danny può funzionare da detonatore o da esplosivo dell'enorme potenziale offensivo che ha a disposizione il Portogallo. Simão, designato da Queiroz come vicecapitano di Cristiano Ronaldo, rappresenta l'uomo di esperienza del reparto offensivo del Portogallo. Intercambiabile tra ala destra e punta, vanta quasi cento presenze tra nazionale maggiore e under 21, un passato di nome Benfica e Barcelona e un presente da capocannoniere delle qualificazioni, oltre che all'Atlético Madrid.


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Non qualificata Non partecipante Non partecipante Non qualificata Non qualificata Non qualificata Non qualificata Ritirata Non qualificata Squalificata Quarti di finale

Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante Non partecipante

Esordio internazionale: 7 ottobre 1 956, Pechino

Cina - Corea del Nord 0-1

Palmares:

Mondiali: seconda partecipazione, una volta ai quarti. Coppa d'Asia: due partecipazioni, un quarto posto. Olimpiadi: una partecipazione.

Più presenze in nazionale: ?

Miglior marcatore: ?

1 5 giugno 201 0 - Ellis Park, Johannesburg

Brasile - Corea del Nord (h. 20:30)

21 giugno 201 0 - Green Point, Città del Capo

Portogallo - Corea del Nord (h. 13:30) 25 giugno 201 0 - Mbombela, Nelspruit

Corea del Nord - Costa d'Avorio (h. 16:00)

Gli Italiani se la ricordano ancora, a distanza di 44 anni. E i portoghesi, anche: quella Corea del Nord che sconfisse gli azzurri e costrinse Eusébio a recuperare un passivo di tre reti in una storica rimonta. La leg­ genda che aleggia attorno ai sorpren­ denti Chollimas del 1966 vorrebbe i giocatori (a parte il funesto ­ per gli azzurri ­ Pak Doo­Ik) tutti rinchiusi in un campo di concentramento al ritorno in patria per aver festeggiato la vitto­ ria sull’Italia in modo borghese e inac­ cettabile per un rappresentante del piccolo stato socialista. Dopo il 1966 la Corea del Nord scomparì dalla storia calcistica. A far notizia furono solo la squalifica del 1970 (la federazione si rifiutò di affrontare Israele), il boicot­ taggio del Mondiale 1978 in protesta con il regime di Videla e le proteste del 2005 per un arbitraggio in un match con l'Iran che spinsero la FIFA a far disputare i rimanenti incontri di quali­ ficazione in campo neutro. Ora la Repubblica Democratica Popo­ lare di Corea fa il proprio ritorno sul palcoscenico del calcio mondiale, tro­ vandosi di nuovo di fronte quel Por­ togallo contro cui avevano giocato la loro ultima partita di Coppa del Mondo. È cambiato anche il vertice del regime a conduzione familiare, con il testi­ mone passato da Kim Il­Sung al figlio Kim Jong­Il, nonostante il padre man­

tenga lo status di leader eterno a se­ dici anni dalla propria morte. A non essere cambiato è lo stato di isola­ mento dell'impenetrabile repubblica, i cui confini sono così impermeabili ai flussi di notizie, sia dall’interno sia dall’esterno, che il dittatore Kim Jong­ Il ha bandito la trasmissione delle par­ tite della Coppa del Mondo e impedito alle televisioni nazionali di acquistare i diritti. Con ogni probabilità i cittadini a nord del trentottesimo parallelo, a meno di un’improbabile vittoria nord­ coreana (quotata 350:1 dai book­ makers) non sapranno mai chi avrà sollevato il trofeo, e dovranno accon­ tentarsi di riassunti rimontati dal regi­ me per far apparire i Chollimas sotto la luce migliore. Squadra di impostazione difensiva, la Corea imposta la sua forza sulla disci­ plina (il massimo serbatoio calcistico del paese è l’accademia militare Aprile 25), la preparazione atletica e la velo­ cità. Dopo aver demolito la Mongolia al turno preliminare, i coreani han segna­ to solo 11 reti in 14 incontri, destando dubbi sulla qualità del proprio attacco. Per tenere aperto il massimo numero di opzioni offensive possibile, il CT Jo Tong­Sop ha convocato un portiere in meno, ignorando che le regole del tor­ neo richiedono che ogni squadra ne abbia tassativamente tre in rosa: è co­ sì che l’attaccante Kim Myong­Won non potrà scendere in campo al Mon­ diale se non con i guanti alle mani.

GIRONE G - Corea del Nord

2006 2002 1 998 1 994 1 990 1 986 1 982 1 978 1 974 1 970 1 966 1 962 1 958 1 954 1 950 1 938 1 934 1 930

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GIRONE G - Corea del Nord

Pianeta Sport • www.pianeta-sport.net 1 18 2 3 5 8 13 16 20 21 4 9 11 12 14 15 22 6 7 10 17 19 23 CT

NOME RI Myong­Guk KIM Myong­Gil CHA Jong­Hyok RI Jun­Il RI Kwang­Chon JI Yun­Nam PAK Chol­Jin NAM Song­Chol RI Kwang­Hyok PAK Nam­Chol PAK Nam­Chol RI Chol­Myong MUN In­Guk KIM Kyong­Il PAK Sung­Hyok KIM Yong­Jun AHN Young­Hak KIM Kum­Il KIM Myong­Won HONG Yong­Jo CHOE Kum­Chol AN Chol­Hyok JONG Tae­Se KIM Jong­Hun

P P D D D D D D D D C C C C C C C A A A A A A

09.09.1986 16.10.1984 25.09.1985 24.08.1987 04.09.1985 20.11.1976 05.09.1985 07.05.1982 17.08.1987 03.10.1988 02.07.1985 18.02.1988 29.09.1978 11.12.1988 30.05.1990 19.07.1983 25.10.1978 10.10.1987 15.07.1983 22.05.1982 09.02.1987 27.06.1985 02.03.1984 01.09.1956

SQUADRA Pyongyang City Amrokgang Amrokgang Sobaeksu 4.25 4.25 Amrokgang 4.25 Kyonggongop Amrokgang 4.25 Pyongyang City 4.25 Rimyongsu Sobaeksu Pyongyang City Omiya Ardija (JPN) 4.25 Amrokgang FK Rostov (RUS) 4.25 Rimyongsu Kawasaki Frontale (JPN)

Nam Song-Chol Pak Chol-Jin Ri Kwang-Chon Ji Yun-Nam Cha Jong-Hyok Yong Hak-An Hong Yong-Jo Jong Tae-Se

IL CAPITANO Nato il 22 maggio 1982 a Pyongyang, l’attaccante Hong Yong­ Jo è una delle colonne della squadra, avendo segnato tre delle sole sette reti della Corea del Nord durante gli ultimi otto incontri di qualificazione. Cresciuto nella squadra dell’eser­cito Aprile 25, si è trasferito in Europa nel 2007, disputando una stagione in Serbia al Bežanija e successivamente trasferendosi in Russia al Rostov, dove attualmente milita. Come tutti i giocatori coreani che giocano all’estero, è costantemente accompagnato da un funzionario dell’Agenzia per la Sicurezza del regime che segue tutte le sue azioni. Ha dichiarato al quotidiano russo Sport­Ekspress: “Penso di dovermi allenare ancora di più, visto che il Partito mi ha mandato in Russia per la crescita del calcio nord­coreano”.

CHI È DENTRO E CHI È FUORI

La convocazione a sorpresa della nazionale nord-coreana è il ventenne Pak Sung-Hyok, centrocampista e difensore della squadra domestica Sobaeksu: Pak è sbucato fuori dal nulla e si è guadagnato la chiamata da parte del CT Kim Jong-Hun. Sette dei ventitre giocatori convocati giocano a calcio per l'Aprile 25, la squadra dell'esercito, la cui maglia è stata vestita anche dal capitano Hong Yong-Jo e dal CT, che ne è stato allenatore fino al momento in cui ha preso le redini della nazionale. IL COMMISSARIO TECNICO

Ri Myong-Guk

Mun In-guk

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Pak Nam-Chol

Nominato CT della nazionale nel marzo 2008 al posto di Jo Tong­Sop, il cinquantaquattrenne Kim Jong­Hun ha subito centrato l’obbiettivo della seconda qualificazione ai mondiali nella storia della Corea RDP. Prodotto dell’accademia sportiva dell’Aprile 25, strettamente dipendente dall’esercito, Kim ha basato il gioco della sua nazionale su un 5­4­1 difensivista e disciplinato e su un’ottima preparazione fisica, puntando a contrastare le potenze offensive di Brasile, Portogallo e Costa d'Avorio con rapidi blitz di contrattacco. Allenatore della cenerentola al gran ballo del girone di ferro, potrebbe sgambettare qualcuno con l'organizzazione delle sue retrovie.


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IL CAMPIONATO NAZIONALE

La cortina di nebbia che avvolge la Repubblica Democratica Popolare di Corea è fittissima, e le notizie e informazioni che ne escono sono poche, incomplete e filtrate, al punto che non è dato di conoscere molto sulla situazione, la storia e la struttura del campionato nord-coreano. L'unica notizia certa riguarda il fatto che il 4.25 Sports Club, o Aprile 25, è la squadra di maggior successo nella parte settentrionale della penisola di Corea: accademia sportiva dell'esercito, come anche il Sobaeksu, porta la data della fondazione delle forze armate nord-coreane nel proprio nome e ha vinto almeno una decina di titoli nazionali, di cui nove nel decennio compreso tra il 1 985 e il 1 995.

L'Aprile 25 non ha avuto solo lustro a livello nazionale, confermato dal fatto di aver fornito sette giocatori alla nazionale, nonchè di essere il club per cui hanno militato in passato sia il commissario tecnico sia il capitano, ma ha anche dato lustro alla Corea del Nord a livello internazionale: l'anno è il 1 991 e la squadra coreana sorprende tutti arrivando alle semifinali dell'AFC Club Championship, la Coppa dei Campioni asiatica. La Corea del Nord manca da qualche anno sulla scena dei club internazionali: secondo il periodico cinese Titan Sports, però, il ritorno nelle competizioni continentali AFC sarebbe prossimo.

ALTRI PROTAGONISTI

La squadra nord­coreana è poco conosciuta. Sfido chiunque ad acchiappare sul web una partita del campionato nazionale, men­ tre per fortuna siamo riusciti a vederli in azione durante le qualificazioni mondiali con il loro calcio molto ritmato, che può mettere in difficoltà soprattutto nella prima parte delle gare. L’assetto della squadra è molto diligente e attento alle posizioni. Da queste partite viste in streaming con grande gioia delle donne di casa, sono emersi due calciatori di spiccata personalità, che la squadra segue costantemente. Il capitano morale, anche se spesso non ufficiale della squadra, e vero campione di un calcio purtroppo mai visto è Ji Yun­Nam, classe 1976 e anima dell'Aprile 25, la squadra dell’esercito nord­coreano. Centro­ campista­difensore, in Nazionale gioca spesso in ruoli diversi, ma esprime ovunque una classe cristallina e una leadership indiscussa, soprattutto dai tanti compagni dell'Aprile 25. Giocatore giovane, che ha lo stesso alone di intoccabilità sui compagni è Jong Tae­Se, attaccante rapido e ben strutturato fisicamente, capace di grandi balzi, con un tiro secco e preciso. Essendo nato in Giappone da genitori nordcoreani, ha scelto la nazionale di origine, portandola con la sua esperienza internazionale ai Mondiali dopo quarantaquattro anni di attesa. In qualificazione ha segnato poco (solo il gol all’Iran, allo stadio Azadi di Teheran) nella partita persa 2­1, ma ha disputato partite di grande impegno, riuscendo ad aprire spazi per gli incursori del centrocampo nordcoreano. Questi due giocatori, insieme ad una squadra che scopriremo per la prima volta, saranno i più attesi di una competizione che deve avere uno scopo ben più alto del semplice calcio: avvicinare al mondo uno stato da troppi anni soffocato e nascosto. (JS)

GIRONE G - Corea del Nord

Quanti campionati abbia vinto di preciso l'Aprile 25 non è dato sapere: non si sa quali squadre abbiano vinto il campionato dal 1 960, anno della fondazione del campionato, al 1 984, e anche da quel momento in poi ci sono dei buchi che arrivano anche a coprire gli anni recenti. Le poche fonti sul campionato sono generalmente in coreano e quindi scarsamente tradotte, e non è quindi chiaro, oltre all'albo d'oro, come sia strutturato il campionato. Secondo alcune fonti esisterebbero tre leghe, la più importante delle quali è il Technical Innovation Contest (quella il cui albo d'oro abbiamo citato poche righe fa), mentre il Republic Championship sarebbe stato fondato nel 1 972, anche se la prima squadra vincitrice conosciuta (sempre l'Aprile 25) risale solo al 2001 . La terza lega sarebbe recentissima e dovrebbe vedere la luce proprio durante quest'anno: secondo la FIFA, ad aggiudicarsi la fase d'apertura del nuovo torneo sarebbe stato il Rimyongsu, una delle squadre meno titolate dello stato socialista.

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GIRONE G - Oltre il calcio

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Didier Drogba esordisce in nazionale l’8 settembre 2002 contro il Sudafrica in uno scialbo 0­0 con molte occasioni sbagliate dagli ospiti. Non solo gli appassionati di calcio guardano verso Abidjan quella sera; undici giorni dopo un gruppo di soldati, addestrati in Burkina Faso e Mali, tenta un colpo di stato attaccando le tre città principali: la capitale Abidjan, Bouakè nel centro del paese e Korhogo all’estremo Nord. Si scatenano giorni di violenze ed ese­ cuzioni sommarie. Sono assassinati il Ministro degli Interni e l’ex­presidente Guei e scatta la repressione con l’uccisione di decine di oppositori. Il tentativo dei ribelli fallisce nella Capitale, e i rivoltosi ripiegano su Bouakè dove trovano il sostegno delle popolazioni del nord del paese e il movimento si organizza sotto le insegne delle Forze Nuove trovando un leader in Guillaume Soro. Quando sei mesi dopo la Nazionale si ritrova per la seconda partita delle qualificazioni per la Coppa d’Africa, il paese è diviso da una zona cuscinetto difesa dalle forze della Comunità Econo­ mica degli Stati dell’Africa Occidentale e da 4000 soldati francesi. In esecuzione degli accordi siglati tra le parti in conflitto, all’inizio del 2003 è in carica un governo di riconciliazione che presto fallisce. Gli Elefanti mancano la quali­ ficazione e si concentrano sulla Coppa del Mondo del 2006. Nel frattempo la situazione precipita: nel mese di marzo una protesta pacifica nella capitale viene

sciolta nel sangue dall’Esercito, in aprile si susseguono i bombardamenti delle zone ribelli. Ai nastri di partenza della nuova avventura mondiale, si trova un gruppo che proviene da tutte le zone del paese: Drogba e Kalou dal Sud, i fratelli Tourè nati proprio a Bouakè, Emmanuel Ebouè dall’Ovest del paese. Musulmani e cristiani si ritrovano a pregare insieme prima delle partite. Quasi tutti vivono in Europa e lontani dalle divisioni di tutti i giorni, con un orecchio al telefonino dove sentono familiari e amici rimasti in patria, mantengono la loro unità nella maglia arancione.

Gli Elefanti si ritrovano ad Abidjan e il 6 giugno 2004, iniziano il loro cammino battendo la Libia per 2­0. Il giorno successivo, forze ribelli attaccano posta­ zioni francesi e governative nel centro del paese mentre nella Capitale si scatenano violenze contro gli occidentali. Ma il sogno continua e due settimane dopo, in Egitto è Drogba a segnare la rete decisiva nella vittoria per 2­1 ma il 4 luglio arriva la prima sconfitta contro il Camerun. L’estate sembra segnare un passo importante nella direzione della pacificazione quando governo e ribelli fissano un calendario per il disarmo. Due vittorie consecutive avvicinano la Costa d’Avorio alla fase finale, il 5 settembre il Sudan è superato per 5­0 e un mese dopo arriva la vittoria esterna contro il Benin. Mentre i calciatori ritornano in Europa, la situazione precipita e nei primi giorni di novembre il


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Numero 0 • Giugno 201 0

Il 27 marzo del 2005 gli Elefanti battono per 3­0 il Benin, ad inizio giugno pareggiano a Tripoli; il 4 settembre, nonostante due reti di Drogba, sono sconfitti in casa dal Camerun che si trova con un punto di vantaggio quando manca una sola partita. Ad Abidjan, la situazione è ancora una volta critica, in un momento di apparente quiete l’Esercito francese invia un nuovo contingente e il 28 settembre il Presidente Gbagbo annuncia che le elezioni sono annullate. Per gli Elefanti, l’8 ottobre è il grande giorno ma l’esito dipende dalla partita tra Camerun ed Egitto che si svolge a Yaoundè. L’Egitto strappa un pareggio e gli Elefanti scendono in campo contro il

Drogba viene insignito del Pallone d’Oro africano. Ricevuto il trofeo, si reca ad Abidjan per condividere la gioia con il popolo ivoriano; gli abitanti della Capitale lo attendono all’aereoporto e gli viene reso omaggio dai vertici federali e dal Presidente in persona al quale strappa l’impegno a disputare a Bouakè il prossimo incontro casalingo della Nazionale. Due giorni dopo, in questo suo viaggio di riunificazione, è lo stesso Drogba a recarsi a Bouakè; di fronte alle migliaia di appassionati che lo attendono nella piazza centrale e sui tetti dell’ex roccaforte ribelle il centravanti degli Elefanti mostra il Pallone d’Oro. “Dopo la premiazione di Accra, ho pensato a voi, fratelli e sorelle di Bouakè esprimendo un desiderio, quello di venire a dividere con voi la mia gioia. Bouakè è parte della Costa d’Avorio”.

Sudan sapendo che una vittoria darebbe la storica qualificazione. Vanno in vantaggio con il difensore Kanga Akale e una doppietta di Aruna Dindane completa il ‘miracolo di Omdurman’. La squadra festeggia in campo e negli spogliatoi intorno al capitano Drogba, arrivano le telecamere e inquadrano le scene di giubilo. Il capitano prende il microfono e urla: “Ivoriani, ­ per la Coppa del Mondo abbiamo mostrato che una Costa d’Avorio unita può avere obiettivi condivisi. Ci auguriamo che i

festeggiamenti riuniscano l’intero popo­ lo”. E dopo essersi inginocchiato con i compagni di squadra supplica “Vi chie­ diamo in ginocchio di deporre le armi ed organizzare libere elezioni” . Il 4 marzo 2007, un trattato di pace è siglato tra il governo e i ribelli; il presidente Gbagbo nomina Guillaume Soro, primo ministro di un governo di transizione, annuncia una amnistia generale e riammette al voto almeno tre milioni di elettori. Pochi giorni dopo,

A Bouakè, il 3 giugno, la partita contro il Madagascar non ha nulla da dire dal punto di vista tecnico, gli Elefanti dominano e vincono per 5­0 e la festa è chiusa proprio da una rete di Drogba. Sono venticiquemila cittadini della Costa d’Avorio a fare festa sugli spalti, l’ordine è garantito in campo dagli ex ribelli e per la prima volta da cinque anni una rappresentanza dell’Esercito governativo è presente nel nord del paese. Prima della partita il capitano dona a Guillaume Soro un paio di scarpini con lo slogan “Insieme per la Pace” e tutto lo stadio intona un’emozionante versione de L’Abidjanaise, l’inno ivoriano. Il giorno dopo un quotidiano locale titola “Cinque reti cancellano cinque anni di guerra”. Il 30 luglio, il Presidente Gbagbo si reca al nord per la prima volta dallo scoppio della guerra per una cerimonia nel corso della quale vengono bruciate le armi e accesa la fiamma della pace: la guerra è finita.

GIRONE G - Oltre il calcio

paese vive la crisi peggiore. Fallisce il piano di disarmo, il governo non rispetta i patti sulle elezioni e mette il bavaglio alla stampa, un convoglio di armi pesanti dell’Esercito si avvicina alla linea di demarcazione. Il 4 novembre, l’Aviazione governativa inizia il bombardamento di Bouakè attaccando anche per errore le postazioni francesi; il presidente Chirac ordina la distruzione dell’Aviazione ivo­ riana e il blocco dell’aereoporto. Il 7 novembre, nelle strade della capitale folle armate attaccano le attività francesi e i blindati dell’Armeè aprono il fuoco contro la folla. Il 15 novembre, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU inter­ viene e vieta il commercio di armi con le fazioni belligeranti e nel mese di dicembre, il presidente Gbagbo rilancia il processo di pacificazione, ma il paese è ancora diviso, l’attività politica forte­ mente limitata e i ribelli non hanno ancora aderito al disarmo. Le forze dell’ONU che presidiano la zona cusci­ netto incontrano problemi nel far rispettare la tregua.


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