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PANORAMI E IMMAGINI DI LONDRA

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PAESAGGI LUNARI

PAESAGGI LUNARI

Londra è la città di Sherlock Holmes non per nulla. I cattivi che vi imperversano sul grande schermo sono particolarmente machiavellici. Per fortuna l’agente 007 e i suoi colleghi stanno all’erta!

233 IPCRESS Sidney J. Furie, 1965, Gran Bretagna

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y Le spie che guidano automobili di lusso, seducono ragazze atletiche su spiagge da sogno e salvano il mondo facendo saltare il banco vanno bene per cinque minuti. Nel 1965 Harry Saltzman, produttore della saga di James Bond, decide di dedicare un film a un agente segreto un po’ più realistico. Sarà Harry Palmer: è miope, ha difficoltà ad arrivare a fine mese e ama cucinare ai fornelli di casa. Interpretato da Michael Caine, Palmer si muove con il suo impermeabile, i suoi occhiali (successivamente presi a prestito da Austin Powers) e la sua sarcastica stanchezza in una Londra quanto mai piovosa e tenebrosa.

128 Ì Il caso su cui indaga conduce Palmer in luoghi di prestigio, ma assai poco turistici, per non dire vietati ai visitatori, come l’ex quartier generale di Scotland Yard, un edificio di epoca vittoriana a Derby Gate, e il Ministero della Difesa, nella realtà il Ministero degli Esteri, lungo l’Admiralty Arch. Soltanto la biblioteca dello Science Museum, dove si svolge una delle scene, è aperta al pubblico per consultazione. Per consolarvi potete fare una passeggiata a Hyde Park, ma guardatevi le spalle.

234 MATCH POINT Woody Allen, 2005, Stati Uniti/Gran Bretagna

y Ispirandosi esplicitamente a Delitto e castigo di Dostoevskij, Match Point fa molto più che mettere in mostra una Londra upper class, ricca e raffinata: questo ambiente, questa agiatezza diventano la posta in gioco di una lotta tra morale, voluttà e crimine per il nuovo ricco interpretato da Jonathan RhysMeyer. Il tema dell’omicidio non è nuovo nel cinema di Woody Allen, che l’aveva già affrontato in Crimini e misfatti, ma la sua trasposizione nell’alta società londinese e la sua rappresentazione da parte di attori giovani e carismatici hanno segnato un nuovo avvio di carriera per il cineasta, che da allora ha inaugurato un ciclo di film ambientati in diverse grandi città europee. Ì Il circolo del tennis nel quale insegna il protagonista è niente di meno che il Queen’s Club, il primo complesso sportivo creato al mondo nel 1886 con il contributo

della regina Vittoria. Altro luogo frequentato dalla gentry londinese è la Royal Opera House, dove i protagonisti vanno ad ascoltare le opere di Verdi. Il film si sposta successivamente in una Londra di design, avveniristica, collocando il luogo di lavoro di Rhys-Meyer nel ‘Gherkin’, ossia la Swiss Re Tower, riconoscibile per la forma di missile (per non dire altro) puntato verso il cielo e poi facendo risiedere la famigliola in un edificio con facciate di vetro ondulate a Lambeth, con vista sul Parlamento.

235 FRENZY Alfred Hitchcock, 1972, Gran Bretagna

y Dopo tre decenni di produzioni hollywoodiane, Alfred Hitchcock tornò in Inghilterra per girare questo film. Un ritorno alle origini sotto più di un punto di vista: le riprese non solo furono effettuate a Londra, città dove Hitchcock era nato e aveva esordito come regista, ma ebbero come centro principale Covent Garden, nel cui mercato il cineasta aveva passato l’infanzia. È sempre ai suoi primi amori di regista che Hitchcock torna con

Hugh Grant, famoso per il suo fascino british, è il protagonista maschile della commedia romantica Notting Hill

questo thriller su un serial killer che prende di mira donne, ispirato a un personaggio indissociabile da Londra quale Jack lo Squartatore. Ì Il padre di Hitchcock era un grossista di pollame, frutta e verdura, perciò gli odori del mercato di Covent Garden dovettero avere sul piccolo Hitchcock lo stesso intenso aroma delle madeleine di Proust quando vi tornò per girare Frenzy. Il cineasta adattò le scene al mercato di proposito, per farle coincidere con i suoi ricordi d’infanzia. Fece appena in tempo perché un anno dopo le riprese le bancarelle furono sfrattate. Covent Garden è ormai una mecca turistica con miriadi di negozi e ristoranti. Del regista potete però vedere la monumentale testa nel sito degli ex studi cinematografici di Gainsborough, dove Hitchcock mosse i primi passi nel cinema, e la sua sagoma in un mosaico della stazione della metropolitana di Leytonstone, non lontano dal quartiere dove passò l’infanzia, nell’East End londinese.

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NOTTING HILL

Roger Michell, 1999, Gran Bretagna

y Non c’è niente di più semplice che confezionare una favola contemporanea. Trasformate la vostra principessa in una star del cinema, prendendo come interprete l’attrice più in voga del momento, Julia Roberts, e fate diventare il principe azzurro un libraio, debitamente colto e affascinante, ma comunque un po’ distratto per ottenere un abitudinario credibile. Scegliete l’attore di commedie romantiche inglesi più amato dal pubblico, Hugh Grant. Ambientate infine la storia in un quartiere popolare, ma non povero, come succede nelle fiabe: Notting Hill. Non dimenticate infine il tocco fondamentale: lo humour britannico. Ì La scrittura del film denota l’affetto dello sceneggiatore per Notting Hill. Richard Curtis, che era già stato autore del copione di Quattro matrimoni e un funerale, conosce bene il quartiere per averci abitato, proprio dove vive il protagonista del film. Notting Hill si trova a ovest del centro di Londra e possiede tutto il fascino dell’epoca vittoriana, senza tuttavia averne la pomposità; oggi è in avanzata fase di trasformazione in quartiere di lusso e il mercatino delle pulci di Portobello Road è più che mai una calamita turistica.

L’agente 007 veglia sulla città in Skyfall

237 SHERLOCK HOLMES Guy Ritchie, 2009, Stati Uniti/Gran Bretagna

130 y Indagini, oppio e rock’n’roll… Dando una vigorosa scossa alla figura quasi mummificata di Sherlock Holmes, Guy Ritchie scrollò via la polvere che si era accumulata sulle spalle e sulla lente d’ingradimento dell’inventore della ‘scienza della deduzione’ per riallacciarsi ai vizi connaturati nel personaggio creato da Conan Doyle: un uomo la cui genialità sfiora l’autismo e la demenza,

tossicodipendente, con la pratica della boxe e del violino come valvola di sfogo. Il ritmo del film è più hollywoodiano che british, ma la ricostruzione della Londra vittoriana fa di questa originale avventura un viaggio assai istruttivo in una città in piena rivoluzione industriale.

Ì Nella spettacolare scena finale i protagonisti si arrampicano sul cantiere di uno dei simboli di Londra: il Tower Bridge. Il ponte fu completato nel 1894 (la storia raccontata nel film si svolge nel 1891) dopo otto anni di lavori, e all’epoca era il ponte levatoio più avanzato del mondo. Sherlock Holmes, non è un segreto, abita al n. 221B di Baker Street. Il posto – che non esisteva in quanto tale quando Conan Doyle lo elesse a domicilio del suo detective e del dottor Watson – ospita oggi un museo dedicato alle avventure del mitico investigatore britannico.

238 THE ELEPHANT MAN David Lynch, 1980, Stati Uniti

y Portando sullo schermo la triste e celebre storia di Joseph Merrick, e facendo il contrario di ciò

© RUE DES ARCHIVES / BCA

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Sam Mendes, 2012, Stati Uniti/Gran Bretagna

y Uscito nel 2012, Skyfall festeggiava il cinquantenario della serie di James Bond, iniziata con Agente 007, licenza di uccidere nel 1962. Bisognava dunque celebrare la ricorrenza: la regia fu affidata al premio Oscar Sam Mendes e per l’occasione gli sceneggiatori prepararono un ritorno all’ovile per 007. Sebbene Londra fosse apparsa nei 22 precedenti film della serie, in quanto casa madre dell’agente al servizio segreto di Sua Maestà, la città non aveva mai fatto da cornice a importanti scene d’azione (esplosioni, inseguimenti, sparatorie). Una lacuna colmata, e i monumenti londinesi, come quelli in altre parti del mondo che li hanno preceduti, sono stati così riscattati! Ì I crimini commessi a Londra dal cattivo di turno recano la firma del terrorista interpretato da Javier Bardem, il quale fa esplodere dapprima un’ala del MI6, situato nel film come nella realtà all’interno del SIS (Secret Intelligence Service) Building, vicino al Vauxhall Bridge, e poi passa a prendere di mira la metropolitana londinese. L’inseguimento ha luogo tra le stazioni di Temple ed Embankment, mentre l’incidente ferroviario, comprensibilmente, è stato ricreato in studio. In compenso, grazie a Dio, non succede nulla al dipinto di Turner davanti al quale Bond incontra Q alla National Gallery. Un po’ di pace in questo mondo di bruti.

che il pubblico si sarebbe atteso da un film sull’uomo elefante, ovvero spettacolarismo e sensazionalismo, David Lynch firmò una favola filosofica sulla mostruosità. Allo spettatore venuto per vedere un fenomeno da baraccone il regista porge lo specchio dell’orrore e dell’ignominia; il più umano dei due è il mostruoso uomo elefante. La sensibilità e l’intelligenza di Merrick affiorano con lenta ma sconvolgente evidenza dietro la maschera della sua deformità fisica.

Ì Siamo a Londra, ma Lynch fotografa i fumi, i meccanismi e la turpitudine della capitale vittoriana servendosi del bianco e nero ereditato dall’espressionismo tedesco. I magazzini ripresi dal regista sono stati demoliti (come l’ospedale dove soggiorna Merrick) o riconvertiti in wine bar e ristoranti, come è avvenuto lungo Shad Thames. La splendida Liverpool Street Station, dove Merrick arriva di ritorno da Bruxelles, evidentemente è cambiata, ma conserva i massicci muri di mattoni e il tetto sorretto da una fitta rete di travi d’acciaio che le conferiscono un fascino molto ‘rivoluzione industriale’.

131 PANORAMI E IMMAGINI DI LONDRA

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