7 minute read
LE REGIONI ITALIANE ATTRAVERSO I LIBRI
Dal Piemonte alla Sicilia, l’Italia è un mosaico di territori e particolarismi di cui gli scrittori ci restituiscono l’anima e la ricchezza culturale grazie a racconti intessuti di realtà e finzione.
288 L’ARTE DELLA GIOIA (SICILIA) Goliarda Sapienza, 1998
Advertisement
w Modesta è una meteora nella notte siciliana: un condensato di sensualità, intelligenza e ambizione mosso da un desiderio feroce e indomabile, scomodo in un’isola ingessata nelle restrizioni morali e sociali. Questo personaggio appassionato attraversa senza timore di possibili scandali la tumultuosa storia del Novecento in una Sicilia accecante di luce e ieraticità. Ma lo scandalo lo provocò questo romanzo che è il racconto di una vita, o meglio di due vite: quella di Modesta, nell’arco di sei decenni, e quella della sua autrice, che impiegò 10 anni a scrivere il libro e non ne vide mai la pubblicazione integrale, in quanto la censura italiana l’autorizzò soltanto diversi anni dopo la sua morte. La totale libertà sessuale del personaggio, la sua amoralità e la sua anarchia, evidentemente, davano fastidio anche al di fuori dell’isola…
156 Ì Goliarda Sapienza conosceva bene la Sicilia per essere nata a Catania, ai piedi dell’Etna. Catania è la seconda città dell’isola, ma ha un’atmosfera assai diversa da quella di Palermo: più povera e aspra, ma anche più solare e ardente – la vicinanza del vulcano forse accese l’ispirazione di Sapienza che, nota attrice (recitò in Senso di Visconti), dedicò tutta la vita e la sua opera a rivendicare il diritto alla gioia. fascista. La casa in cui abitò è stata trasformata in un museo, e in una pinacoteca che porta il suo nome sono esposti diversi suoi quadri.
289 CRISTO SI È FERMATO A EBOLI (BASILICATA) Carlo Levi, 1945
w Durante il regime fascista la Lucania era una terra di montagne, capre ed esiliati politici. Ed è proprio in un paesino di questa regione che alla metà degli anni ’30 viene inviato al confino Carlo Levi, medico, pittore, intellettuale e antifascista. Tra miseria, malaria e analfabetismo, non si sa quale sia il peggiore dei mali che affligge gli uomini e le donne che vivono in questo territorio arido e desolato, dimenticati da tutti, e che esprimono la loro disperazione con la litania: ‘Cristo si è fermato a Eboli’. Un’esperienza lacerante, da cui Levi trasse un libro straziante, pubblicato nell’immediato dopoguerra e subito riconosciuto come testimonianza di alto valore umano e letterario. Ì Oggi il ricco patrimonio naturalistico e archeologico è la principale attrattiva di questa regione. Carlo Levi, in ossequio alle sue volontà, fu sepolto ad Aliano (Gagliano nel libro), il paese dove era stato mandato al confino dal regime
290 LA BELLA ESTATE (PIEMONTE) Cesare Pavese, 1949
w La bella estate non lascia solo bei ricordi. Il libro si compone di tre romanzi brevi scritti nell’arco di 10 anni, uniti dall’ambientazione a Torino e in Piemonte e dal tema del sacrificio dei desideri di gioventù sull’altare della loro realizzazione. È qui la cupa bellezza degli scritti di Pavese: tutto ciò che l’uomo consegue viene distrutto. La perdita della verginità, la rigogliosa natura estiva delle colline piemontesi, non sono tanto il coronamento di un percorso quanto l’inizio della fine. I corpi delle donne si offrono ai pittori come agli uomini con l’innocenza di una bellezza che sarà presto cancellata, dal suicidio o dalla sifilide. Ì I tre romanzi della raccolta illustrano aspetti diversi del Piemonte: il primo, La bella estate, si svolge nella Torino degli anni ’40, epoca propizia per passeggiate notturne protratte fino all’alba; Il diavolo sulle colline ha come sfondo il Greppo, una tenuta nella
campagna piemontese, mentre Tra donne sole racconta la borghesia torinese attraverso lo sguardo di una modista. Quest’ultimo fu portato sullo schermo da Antonioni nel 1955 con il titolo Le amiche.
291 LA STORIA (ROMA) Elsa Morante, 1974
w La lunga storia di Roma è costellata di atti di barbarie, ma sono pochissime le opere che hanno affrontato di petto la più grande infamia di cui la città fu teatro nel XX secolo: il rastrellamento del ghetto, effettuato dalle truppe tedesche della Gestapo il 16 ottobre 1943. Il romanzo di Elsa Morante apparve più di 30 anni dopo, ma fece scorrere ugualmente fiumi d’inchiostro. Ida, la protagonista è, come la sua autrice, figlia di un’ebrea, cosa che la colloca in una posizione molto particolare, tra la paura di essere scoperta e arrestata e la sicurezza del vivere fuori dal ghetto. Residente nel quartiere popolare di San Lorenzo, dove una sera viene violentata da un soldato tedesco, Ida trova rifugio nel ghetto martoriato, dove dà alla luce suo figlio. Assisterà, impotente, alla partenza dei convogli carichi di ebrei per Auschwitz dalla Stazione Tiburtina. Claudia Cardinale interpretò Ida nel film che Luigi Comencini trasse dal libro nel 1986. Ì Il ghetto di Roma, cinto da mura (oggi scomparse) su ordine del papa nel XVI secolo, occupa una superficie modesta a Roma: si trova nel rione Sant’Angelo, tra l’Isola Tiberina e il Campidoglio, ed è dominato dalla cupola quadrata della nuova sinagoga, in stile babilonese.
292 MONTEDIDIO (NAPOLI) Erri De Luca, 2001
w Sono capitoli molto corti e frasi spesso in napoletano a costituire la carne di questo romanzo, fremente come quella dell’io narrante quando si avvicina la giovane e bella Maria e lui inizia a farfugliare… Montedidio è un quartiere di Napoli, situato tra il mare e il vento e troppo stretto alla fine degli anni ’50 per potervi lanciare il ‘bumeràn’ che uno scaricatore di porto regala al figlio. Il bambino si allena senza mai tirarlo sotto un cielo gonfio di un’idea confusa di Dio. Ì Erri De Luca è nato e cresciuto a Napoli, proprio sulla collina di Montedidio. Il successo di critica e di pubblico di questo autore, che tra i tanti mestieri ha fatto anche l’operaio, ha dato una voce ai quartieri popolari di Napoli, dove sono ambientati molti dei suoi libri. In un altro suo romanzo del 2009, Il giorno prima della felicità, Erri De Luca ci guida di nuovo, e più a lungo, attraverso la città e i suoi dintorni.
293 IL GIARDINO DEI FINZICONTINI (FERRARA) Giorgio Bassani, 1962
w Dopo aver visto il film che Vittorio De Sica trasse da questo classico della letteratura italiana, è difficile non trasferire i lineamenti androgini e gli occhi ammalianti e freddi di Dominique Sanda sul personaggio tragico ed enigmatico di Micol. Il suo destino, come quello del resto della sua famiglia, i ricchi Finzi-Contini, è noto fin dall’inizio: è quello, terribile, degli ebrei d’Europa durante la seconda guerra mondiale. Il genio di Bassani è stato quello di raccontare la nascita dell’amore nel giovane io narrante per Micol, affascinante ma sfuggente, brillante ma perversa, contestualmente all’aggravarsi della minaccia che incombe sulla comunità ebraica di Ferrara. La Storia si porta via tutto, anche le spensierate partite a tennis nel rassicurante giardino VIAGGIARE IN POLTRONA
dei Finzi-Contini e le pene d’amore di un corteggiatore che, unico tra tutti, avrà l’ironico privilegio di sopravvivere per ricordare. Ì Centro delle arti e delle lettere grazie al mecenatismo della duchessa Lucrezia Borgia, Ferrara è nota per essere stata anche il triste teatro, nel 1943, di violente persecuzioni contro la comunità ebraica, storicamente una delle più importanti d’Italia, di cui Bassani, ferrarese, si fece cassa di risonanza nella letteratura. A Codigoro, non lontano da Ferrara, si trova la Fondazione Giorgio Bassani.
294 VIAGGIO IN PUGLIA Raffaele Nigro, 2009
w Più che un libro è uno speciale taccuino di viaggio quello dello scrittore e giornalista melfitano Raffaele Nigro. Dopo aver attraversato la Puglia in lungo e in largo per molti anni, per vacanza o per lavoro, l’autore riesce a ritrarre l’anima della regione, quella più invisibile agli occhi, nascosta tra le pietre e i monumenti e che vive nelle biografie delle persone che ci hanno abitato o che ci hanno trascorso parte della loro vita. Traspare così il fascino di una terra dalle antiche tradizioni, dei miti marini e della fede popolare, ma risaltano anche le contraddizioni fra ritmi tradizionali e ansie di modernità, fra sacche di povertà e concentrati di ricchezza. w La Puglia è molto più delle spiagge e della vita balneare. Con Viaggio in Puglia scoprirete i volti meno consueti della Valle dei Trulli, di centri come Altamura e Gravina di Puglia, e i vari volti dell’economia della regione, dall’agricoltura delle Murge alle industrie di Manfredonia, Bari, Taranto. Un modo alternativo e arricchente di vivere una regione che recentemente è assurta agli onori della cronaca per esser diventata uno dei luoghi di villeggiatura più battuti.