Employer Branding Best Practices. Le interviste di EBR
“Cosa il broadcasting leader Vitec Group trasmette alle persone”
Risponde: Marco Scippa, Human Resources Director Vitec Group Imaging Division “Abbiamo circa 1800 employees” leggo nella sezione “Vitec at a glance” all’interno del sito corporate di Vitec Group. “I nostri prodotti e servizi sono venduti in più di 100 paesi al mondo” è una delle informazioni che il Gruppo britannico leader nel settore broadcasting diffonde nella sezione web “About us”. Eccellenza del prodotto, soluzioni creative, integrità, customer focus e collaborazione sono i cinque fattori della pentacostellazione valoriale del Gruppo. Se da un lato Vitec Group afferma che si lavora meglio quando si lavora assieme e che ogni proprio prodotto è eccezionale, dall’altro sposa la causa dell’unicità delle immagini. F.S.: Che cos’è secondo lei l’Employer Branding? M.S.: “Per me l’Employer Branding è la capacità, da parte dell’impre-
sa, di “vendersi” prima ai propri dipendenti e successivamente ai potenziali clienti esterni. La traduzione pratica di quanto detto consiste nelle politiche di benefit, welfare e crescita personale. Queste da un lato creano senso di appartenenza ed “attaccamento alla maglia” da parte dei dipendenti, dall’altro contribuiscono a rendere attrattivo il datore di lavoro. Ciò significa che dal punto di vista dei cosiddetti alti potenziali consentono loro di essere riconoscibili e preferibili rispetto ad altri”. F.S.: Come ha saputo dell’esistenza dell’employer branding come strategia per il recruiting e la retention? M.S.: “Premetto che una volta l’e.b. si chiamava semplicemente Marketing Interno (G. Costa, Manuale di Gestione del Personale – Utet 1992). Detto questo ammetto
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che l’esempio di grandi corporation straniere ed italiane hanno costituito per me una sorta di laboratorio gestionale. Pertanto credo fermamente che gli ingredienti che costituiscono l’e.b. siano: una buona conoscenza di fondamenti di marketing ed un po’ di sano pragmatismo. A tali fattori si aggiunge una buona dose di buon senso. Tutti gli elementi citati sono corroborati da una buona capacità di osservazione del mercato”. In base all’ottica del marketing interno o non convenzionale, il dipendente assume un doppio ruolo per il profitto aziendale. Non solo ne è il sostenitore produttivo, ma ne è anche cliente, grazie ad agevolazioni che la società gli concede per l’acquisto di prodotti aziendali. F.S.: In che modo la sua azienda ha diffuso il significato ed il valo-