frühstücken

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I FacoltĂ di Architettura di Ferrara I anno accademico 2008-2009 I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I Tavola 01 I presentazione I


fase di brainstorming; si tenta di far cadere le “certezze” o idee stratificate su un tema

?

Elaborazione Forme Utenza

vengono scelte alcune tipologie d’utenza per poter analizzare e fr fronte a diversi

Definizione del Problema una catena di bed&breakfast di montagna chiede di progettare un k i t p e r l a

Requisiti di Progetto

Caratteristiche del Materiale

-costruito in m a t e r i a l e cartaceo, per la p a r t e preponderante

la carta è un materiale alquanto particolare: nelle forme d a n o i Contenuto

l’oggetto dovrà essere abbastanza grande da poter contenere: [1]-un panino 10 cm

22 cm

1+4

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si cominciano a considerare quali configurazioni della carta

I Facoltà di Architettura di Ferrara I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I I Tavola 02 I brief di progetto I

Idee


INDIPENDENZA

...e mi piacerebbe anche insegnargli la responsabilità di riciclare...deve imparare un po’ d’educazione!

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Mario e Franca sono arrivati da poco all’hotel. E’ la loro prima vacanza da genitori, infatti portano per la prima volta il loro figlio Gigi con sé. Le loro più grandi preoccupazioni sono infatti legate al figlio che vorrebbero rendere più autonomo, dato che in genere è solito lagnarsi all’infinito finchè non ottiene ciò che vuole (e cioè non fare quella data cosa). Sono molto attenti alle problematiche dell’ambiente, e vorrebbero trasmetterle al figlio, che però si dimostra ancora troppo sfaticato ed incostante.

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l’indipendenza[1] in questo caso viene concepita in relazione all’oggetto da progettare, dunque soprattutto in relazione alle capacità di trasporto [2] dell’individuo. Esse saranno molto differenti in dipendenza dalla tipologia di utenza e dalle proprie abilità e disabilità: quello che ad ogni modo deve emergere dallo studio dell’oggetto sarà la possibilità di poter mantenere il controllo [3]. Dunque le impugnature o comunque le modalità di tasporto previste dovranno essere sicuramente più d’una [4] ed anche piuttosto semplici [5] da utilizzare e capire, in modo da poter raggiungere tutti gli utenti con semplicità. Il concetto guida da sviluppare a fondo è q u i n d i q u e l l o dell’autotrasporto [6].

AMBIENTE l’idea di ambiente [1] all’interno del progetto è un concetto di una certa contradditorietà: infatti si sta progettando quello che sarà un contenitore usa-e-getta... ad ogni modo sarà importante concepire l’oggetto in modo che permetta un’intervento di eliminazione [2] che opera a monte della produzione e che si può tradurre in una eliminazione forzata delle colle [3] usate generalmente negli imballaggi cartacei, e nella riduzione, per quanto possibile, di elementi estranei alla carta. Il prodotto dovrà inoltre testimoniare [4] il fatto che viene concepito con rispetto dell’ambiente; spiegare inoltre il sistema di conferimento dei rifiuti [5] e loro composizione con chiarezza, in modo che tutti possano capire, e sentirsi parte del processo [6] di smaltimento virtuoso dei rifiuti.

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PET GLASS

PAPER AL

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DIVERTIMENTO la colazione è una cosa divertente... vorrei divertirmi e non farmi sgridare dal babbo e la mamma! per una volta vorrei che il babbo e la mamma non mi sgridassero perché sono disordinato... ma mangiare in giro non è facile...

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Gigi è un vivace bambino; il suo primo vero pensiero in ogni situazione è quello di divertirsi, anche, soprattutto, mentre mangia durante la colazione. Gli piacciono molto le costruzioni, perché lo fanno sentire proprio come i grandi, in grado di fare qualcosa di concreto. Il suo comportamento esuberante molto spesso alla fine gli costa caro, perché lo porta a comportarsi in modo disordinato e chiassoso, attirando inevitabilmente i rimproveri dei genitori.

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il concetto di divertimento [1] non è immediato da aggiungere; questo viene spesso, infatti, relegato in secondo piano o addirittura scartato apriori, mentre presenta interessanti possibilità di sviluppo; in buona sostanza l’obiettivo è quello di rendere l’oggetto meno noioso, magari con la presenza di piccoli giochi che però non devono mai essere troppo complessi... anche l’inserimento di parti di colore vivace [2] contribuisce a mantenere l’attenzione dell’utente attiva. Inoltre, seguendo l’idea del popolare gioco delle costruzioni, si può puntare ad ottenere un oggetto che sia modificabile direttamente dall’utente [3], in modo da rendere l’utilizzo il più interattivo possibile. Infine, la presenza di figure del mondo dei fumetti [4]può contribuire anche alla spiegazione delle parti meno chiare, essendo un linguaggio semplice, divertente, facilmente comprensibile per tutti.

ORDINE

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l’idea di ordine [1] quasi sempre mostra connotazioni di tipo autoritario: non è così nel nostro caso, dove più che un obbligo, una costrizione all’ordine si vuole semplicemente dare all’utente la possibilità di essere ordinato. Si tratterà quindi di conservare un ordine interno [2] nella disposizione dei cibi, in modo tale che essi non risentano degli urti e non si rompano, prevedere la possibilità di un consumo ordinato [3] e quindi di un supporto che possa contenere in maniera ottimale i cibi anche una volta aperto, e la possibilità di smaltimento ordinato [4] di ogni tipo di rifiuto. Ognuno di questi punti non deve tuttavia minimamente intaccare la libertà d’azione dell’utente.

I Facoltà di Architettura di Ferrara I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I I Tavola 03 I bisogni dell’utenza #01 I

vorrei che mio figlio diventasse più indipendente...speriamo che si porti da solo la sua colazione senza fare storie!


la semplicità del prodotto [1] è fondamentale, perché avremo a che fare con sistemi d’apertura o modalità di consumo fuori dal convenzionale, che pertanto andranno spiegate in maniera efficiente. Dato che il primo contatto è il sistema d’apertura sarà opportuno prevedere delle spiegazioni di funzionamento [2] che siamo semplici e immediate da individuare, e che magari interagiscano con l’utente attraverso una sola gestualità [3] come è quella dello sfilare al contempo semplice e divertente. Si dovranno poi prevedere delle spiegazioni per lo smaltimento [4] o anche solo per richiudere l’oggetto. Dato che è già prevista la possibilità di montaggio della parte scatolare è necessario che tutte le operazioni si svolgano con gesti semplici [5] ad esempio sfilare, incastrare srotolare...tutte azioni che fanno parte della vita quotidiana.

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...e non ti credere che mangi quelle robacce dolci... io voglio la mia colazione salata!!! proprio come quella volta che...

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Alfio è un signore molto anziano in vacanza, tranquillo e posato; trova però una certa difficoltà a relazionarsi con i più giovani, che sono nella maggior parte delle situazioni molto più pratici e reattivi. Infatti è soprattutto in difficoltà a capire il funzionamento delle cose moderne e si trova in notevole difficoltà ed imbarazzo (che sfoga inveendo contro la modernità); il suo amor proprio gli impedisce in ogni modo di chiedere aiuto agli altri, e si trova spesso a doversi districare tra problemi più grandi di lui. Inoltre, non ama la colazione dolce continentale, visto che da giovane era solito consumare abbondanti colazioni salate.

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per alternativa [1] intendiamo la possibilità di scegliere una opzione diversa laddove una non soddisfi appieno l’utenza; in questo caso più che un problema legato alla fattura del pacco [2] e al suo utilizzo, una possibile alternativa è da ricercare all’interno del pacco stesso: la possibilità di avere due distinti menù [3] o anche addirittura di poter autocomporre il proprio menù da una lista di cibi; ovviamente tale menù dovrà contenere cibi adatti [4] in modo che tutto possa entrare nell’imballaggio senza problemi per lo staff.

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PULIZIA

non voglio certo sporcarmi con la mia colazione! non posso e non so lavare i miei vestiti... e non ho tempo da perdere, io!!!

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apri il pacchetto e -tecdeve essere facile e pronta da consumare! non ho mica tempo da perdere, io!!!

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Piero è un manager in vacanza. E’ qui per rilassarsi, ma anche in vacanza non riesce proprio a liberarsi della sua pretesa di fare le cose in fretta e a modo suo; è abituato a cose facili e rapide, non ha mica tempo da perdere... e anche la colazione subisce inevitabilmente questa furia organizzatrice. Non ama perdere tempo a capire il funzionamento delle cose, perché cozza con al sua pedante precisione; ha un bisogno estremo di pulizia ed ordine, e l’ultima cosa che vorrebbe fare è sporcare il suo bel vestito (anche perché non è capace di lavarlo, e comunque non ne avrebbe il tempo...)

ALTERNATIVA

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nel nostro caso il concetto di pulizia esula completamente da quello di azione personale dell’utente [1]; si tratta più che altro di non costringere l’utenza ad azioni acrobatiche [2] per poter ottenere un buon risultato. L’evenienza principale da e v i t a r e è q u e l l a evidentemente di macchiarsi [3] o sporcarsi mentre si m a n g i a ; u n b u o n accorgimento è quello di prevedere che il contenitore stesso possa assolvere funzioni di riparo [4] proprio come una tovaglietta; costruire il contenitore in modo che possa trasformarsi in un elemento rigido [5] dato che la colazione potrebbe essere consumata in contesti instabili e precari; infine fare in modo che il tutto si possa chiudere e ridurre a pasto completato, per eliminare con facilità i resti [6] del pasto.

RAPIDITA’ D’USO

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per rapidità d’uso [1] nel nostro caso, intendiamo la velocità, e dunque la facilità con cui è possibile usufruire dell’oggetto. E’ importante sicuramente una cura particolare nel meccanismo d’apertura [2] che deve essere semplice ed i m m e d i a t a m e n t e comprensibile; inoltre dato che è prevista già una interazione con l’oggetto, è anche importante una semplicità nello smontaggio e rimontaggio [3] insomma nel cambio di configurazione. Ovviamente è anche importante porre l’accento sul comfort nel consumo delle pietanze [4].

I Facoltà di Architettura di Ferrara I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I I Tavola 04 I bisogni dell’utenza #02 I

COMPRENSIBILITA’ questi cosi moderni!!! come si apre sto affare? ci vuole più semplicità!!! ai miei tempi...


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se io e la mia collega potessimo collaborare, finiremmo sicuramente di preparare le colazioni in metà del tempo!!!

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Anna lavora alla reception dell’albergo e svolge il ruolo di tuttofare, aiutando il resto del personale dove c’è più bisogno; il suo compito è anche quello di ottimizzare la resa del lavoro dei suoi colleghi in modo che non ci siano sprechi di tempo e tutto fili liscio tra lo staff. Il capo recentemente inoltre le ha accennato al fatto che tutti i nuovi contenitori per le colazioni da asporto arriveranno in albergo smontati ed appiattiti per poter risparmiare spazio durante le fasi di trasporto; così facendo dovranno essere montati direttamente dal personale. Il suo nuovo compito sarà quello di supervisionare ed aiutare nella preparazione dei pasti e degli imballaggiguidando ed aiutando i colleghi.

per praticità, il montaggio [1] dell’oggetto andrà considerato da farsi in loco, in modo tale che tutte le componenti possano giungere a destinazione già smontate [2] ed occupare il minor volume possibile; al fine di fare questo è necessario prevedere la totale eliminazione di colle o punti metallici [3] dal progetto, e sostituirli con altre tipologie di chiusura: più adatti al nostro caso saranno gli incastri ad asola [4] o simili, linguette estraibili [5] o anche incastri sempre costruiti in carta ed incorporati direttamente all’interno dell’oggetto.

COLLABORAZIONE 1

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per poter far collaborare [1] in modo efficace il personale dell’albergo è già emersa un’idea che ci dà una traccia di sviluppo percorribile: la scomposizione in due pezzi [2] che dà la possibilità di imballare la confezione in due parti, contemporaneamente o meno. Da una parte avremo l’imballaggio della colazione all’interno del contenitore, il vero contenitore del progetto, mentre dall’altra la parte che dovrebbe servire da imballaggio esterno, con altre funzioni; in questo modo le due operazioni si possono effettuare nello stesso momento, senza interferire [3] l’una con l’altra. Tutto ciò, unitamente ad una s u p e r v i s i o n e d e l procedimento di imballaggio porta ad una potenziale collaborazione [4] tra due persone che dovrebbe facilitare lo svolgimento del lavoro.

I Facoltà di Architettura di Ferrara I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I I Tavola 05 I bisogni dell’utenza #03 I

MONTAGGIO

il capo ha detto che dovremo montare noi le scatole, in modo che possano arrivare appiattite ed occupare meno spazio...


Questo contenitore dovrà avere contemporaneamente caratteristiche molto diverse tra loro, come l’assenza di un preassemblaggio, una forte rigidezza per un comodo consumo, e soprattutto l’interazione diretta con l’utente. Tutto ciò porta alla realizzazione di un contenitore da costruire ad incastro, composto da due pezzi per facilitare le operazioni di montaggio, e soprattutto modificabile direttamente dall’utente, in modo che nella nuova configurazione per il consumo non vi siano debolezze strutturali. Questo diverso modo di concepire un contenitore s c a t o l a r e p o r t a obbligatoriamente ad una complicazione del rapporto con l’utente, per cui la chiarezza e la spiegazione del funzionamento assumono un ruolo piuttosto importante all’interno dello studio; il tutto viene risolto attraverso un meccanismo d’apertura che coniuga gesti semplici ed evidenti, con le spiegazioni necessarie all’utilizzo dell’oggetto. Piuttosto importanti anche le caratteristiche ambientali dell’oggetto, che deve essere in grado di ridurre al minimo i rifiuti e soprattutto di trasmettere all’utente l’importanza e il corretto svolgimento delle operazioni di riciclaggio; tale obiettivo viene portato a termine con la totale eliminazione alla fonte di rifiuti diversi da quelli cartacei (tranne ovviamente quelli organici) e la realizzazione di soli giunti a secco, uniti ad una efficace spiegazione del processo di riciclaggio e riduzione dei rifiuti sul retro.

MONTAGGIO assemblaggio in loco incastri a secco COMPRENSIBILITA’ immagini esplicative sequenziali AMBIENTE eliminazione materiali non riciclabili spiegazione processo riciclaggio corretto conferimento rifiuti ORDINE divisione interna contenitore\vassoio rigido smaltimento ordinato PULIZIA tovaglietta esterna supporto rigido DIVERTIMENTO presenza di giochi montaggio scatola [interazione] grafica scherzosa e vivace RAPIDITA’ D’USO apertura semplice spiegazioni funzionamento COLLABORAZIONE due parti distinte preparazione divisa AUTOTRASPORTO imballaggio da zaino manico sportina ALTERNATIVA doppio menù dolce\salato

1 TIRARE tirare la linguetta fino alla fine, leggendo inoltre le istruzioni sul montaggio poste sulla stessa.

2 APRIRE a p r i r e l a tovaglietta e disporla per il consumo; porsi di fronte alla scatola interna.

3 SCORRERE far scorrere la metà superiore della scatola, fino ad estrarla del tutto dal resto, scoprendo così la colazione.

APERTURA E CONSUMO il sistema d’apertura e consumo dell’oggetto è sicuramente quella che a prima vista può sembrare più complessa ed astrusa; in realtà non si tratta di un procedimento inutilmente complicato, ma di una serie di semplici operazioni che fanno parte dell’esperienza di tutti i giorni, applicate in modo però che il risultato sia piuttosto diverso da quelli solitamente esperiti dall’utenza. Per ovviare al problema della complessità, si è disposta un’efficace spiegazione del funzionamento dell’oggetto proprio nella prima, semplice azione di apertura: tirare una linguetta, proprio come avviene nei libri per bambini, mette sotto gli occhi in modo sequenziale tutte le operazioni che dobbiamo eseguire. Per il resto le azioni da eseguire sono decisamente semplici, e sono volte ad ottenere un doppio supporto per il pasto; il contenitore dunque si divide in una parte più morbida, che svolge funzioni di tovaglia, ed una , ottenuta dall’incastro delle due metà delle scatole, che presenta caratteristiche di estrema rigidezza, per una fruizione ottimale dell’oggetto.

4 RUOTARE ruota la stessa parte della s c a t o l a , posizionandola parallelamente all’altra metà.

5 INCASTRARE incastrare e far scorrere la metà contenente la colazione all’interno dell’altra parte (o viceversa) allargando le alette, per permettere un incastro ed una rigidezza ottimale.

6 BUON APPETITO!!!

I Facoltà di Architettura di Ferrara I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I I Tavola 06 I obiettivi di progetto I

OBIETTIVI


Linguetta d’apertura_scala 1:2

Linguetta apertura

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L’inserimento della l i n g u e t t a nell’imballaggio può

Forma La scelta della forma curva per l’involucro esterno è basata su alcune considerazioni: per prima cosa essa offre

Manico Questo imballaggio è stato dotato anche di un

I Facoltà di Architettura di Ferrara I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I I Tavola 07 I involucro esterno I

Involucro esterno_scala 1:2


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Portauovo La protezione dell’uovo si compone principalmente di due oggetti; un involucro esterno [diagramma 2] composto di due pezzi ad incastro, la cui forma convergente protegge l’uovo dagli urti e dagli slittamenti orizzontali del contenuto della scatola; un’altra protezione è data dalla presenza di una sinusoide di carta più leggera [diagramma 1] che si va ad incastrare nelle fessure predisposte sulle pareti del portauovo; si vengono quindi a formare due cellule curve che proteggono l’uovo da ulteriori urti sul piano verticale.

Scatola La scatola interna è concepita per essere smontabile e rimontabile dall’utente: questo fa si che essa non sia estremamente rigida e robusta. Per ovviare a questo problema, vengono presi due accorgimenti: la sezione della scatola, da banalmente rettangolare, diventa trapezoidale per ottenere una maggiore resistenza agli urti; inoltre viene studiato un sistema di incastri che lavora in modo ottimale sia quando la scatola è chiusa [1] in modo da tenere le due parti ben compatte, sia quando esse vanno incastrate [3]. Le alette dii incastro inoltre, favoriscono l’adesione tra le due metà, e aumentano la rigidezza dell’oggetto finale, come se esso

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prospetto_scala 1:2

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I Facoltà di Architettura di Ferrara I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I I Tavola 08 I scatola interna e portauovo I

Scatola interna_scala 1:2


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Sezione mediana trasversale_scala 1:2

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Sezione mediana longitudinale_scala 1:2

I FacoltĂ di Architettura di Ferrara I Corso di Disegno Industriale I Prof. Mincolelli Giuseppe I studente Sampaolesi Enea I I Tavola 09 I prospetti e sezioni I

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Prospetti_scala 1:2



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