modo di fare le cose, tutto può essere estetica, è come stiamo al mondo. L’estetica necessita di creatività, curiosità, consapevolezza, sensualità e sensorialità e darsi il permesso di essere felici. L’estetica è immaginazione che diventa un fatto!”.
NEUROESTETICA, LA SCIENZA CHE STUDIA LA PERCEZIONE DELLA BELLEZZA Cosa succede al nostro cervello quando qualcosa che riteniamo bello lo colpisce? Tutta la comunicazione non verbale, ovvero la fetta di comunicazione che pesa di più, si attua nel cervello limbico, detto anche cervello “onesto”, che non ha censure ma solo reazioni sincere. Nel cervello limbico avvengono il riconoscimento dei volti, l’affetto, la creazione di relazioni, l’empatia, le emozioni, l’inizio del processo decisionale ed è sede dei neuroni specchio. È un primato italiano quello di aver scoperto che la visione del bello, attiva questi neuroni speciali nel nostro cervello grazie al neuro scienziato Giacomo Rizzolatti. Egli ci spiega che “per illuminare il rapporto tra neuroni specchio e arte (…), noi abbiamo fatto degli esperimenti sulle sculture. Abbiamo preso delle opere d’arte classiche greche e con un algoritmo che ci hanno prestato alcuni ingegneri le abbiamo lievemente modificate allungando o accorciando le loro equilibrate misure. Le abbiamo poi fatte vedere ai soggetti presi in esame e abbiamo guardato che
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